Aiden Urthadar
Il rumore di qualcuno che bussa alla porta mi fa ridestare: devo essermi addormentato senza volerlo, che razza di ore saranno?
Mentre mi dirigo verso la porta butto un occhio fuori dalla finestra, dove vedo il cielo già rischiarato dalla flebile luce del sole mattutino. È l'alba, ne sono sicuro. Spero di non aver ignorato la visita di Adamantia, immerso nel sonno, ma capisco di non averlo fatto quando me la ritrovo davanti, vestita di un delicato abito di seta, dopo aver aperto la porta. La invito a entrare, genuinamente felice di rivederla da così vicino dopo tanto tempo separati.
La sua presenza mi rallegra: so che non posso fidarmi di lei, così come della regina e di chiunque altro qui alla Torre, eppure non riesco a ignorare la nostra somiglianza e la sintonia delle nostre ambizioni. "Eccoti qui, finalmente. Dov'eri sparito? E' stato orribile tornare e non trovare l'unica faccia amica in questo covo di serpi", mi dice dopo essersi accomodata nella stanza. Sì, immagino quanto sia stato terribile per una donna come lei non trovare un uomo che la stringesse forte dopo la battaglia... scuoto la testa, divertito: non stiamo mica parlando della principessa. <<Come ho detto in armeria, ho fatto ritorno a Castello del Tuono... le serpi purtroppo non sono solo qui, ma anche a casa mia, e la situazione a Capo Tempesta richiedeva un intervento deciso... alle loro teste, con una lama affilata>>. Non sto mentendo: mio zio è intoccabile, ucciderlo rovinerebbe per sempre la mia reputazione e in più la sua idiozia non è nemmeno completamente inutile, ma in compenso ho avuto l'onore di giustiziare tre sue marionette. Mentre parlo la guardo fiero negli occhi, so quanto ama queste manifestazioni di potere.
Mi chiede poi di curarla, provocandomi con la sua sensualità, e non me lo faccio ripetere due volte: attivo il mio potere e la tocco nei pressi della ferita, così come in altri punti che non necessitano di alcuna cura. Il nostro gioco dura però poco, perché Adamantia mi confessa il suo desiderio di riposare... Ne deduco, quindi, che non ha chiuso occhio per tutta la notte. Aggrotto le sopracciglia, perplesso: cosa l'avrà tenuta lontano dal suo letto? Dobbiamo assolutamente parlare, e aggiornarci su ciò che ci sta succedendo in questi giorni. Mi limito ad annuire quando, come se potesse leggermi nella mente, mi chiede di un prossimo incontro: oh Adamantia, quanto mi sei mancata.
Rimasto solo, realizzo di avere addosso ancora le vesti di ieri. Per quanto adori indossarla a casa, mi sento a disagio con la tunica di Lord delle Tempeste qui alla Torre. Decido quindi di levarmela e opto per dei vestiti che ho già indossato, più comodi e decisamente più adatti per un eventuale allenamento con Lumen. Una volta pronto abbandono la camera e mi dirigo in sala da pranzo, dove trovo già un folto gruppo di persone ad aspettarmi. <<Buongiorno a tutti, cari compagni, e buongiorno a voi, vostra altezza>>, esordisco con un tenero sorriso sulle labbra.
Poi mi siedo a tavola e ordino a un servo di portarmi del cibo, qualunque cosa. Non ho un pasto decente da giorni... Se mi includeranno nella conversazione, ben venga, altrimenti mi limiterò a consumare la mia colazione.
Non sono preoccupato per l'incombente riunione, so come difendermi e ho intenzione di tenermi ben stretta la posizione di comandante, a costo di bruciare anche la mia carta più importante.
I vestiti che indossa Aiden sono la collezione del mese delle foglie, se l'avete già scaricata ottimo, altrimenti trovate il link nella scheda pg ^^