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  1. #771
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gildas Demonar

    La vecchia comincia a mugugnare, forse per il soffocamento o forse perché gradisce il sapore della buccia unita alla pastella di banana sulla faccia. Mi pulisco la mano su un tovagliolo di stoffa e lo lascio scivolare sul tavolo. D’un tratto è il comandante a infuriarsi «Gildas, basta!» urla fissando poi il vuoto.


    Ecco, l’ho fatto infuriare. Dannazione. No. No. Non ne faccio mai una giusta, sono un completo fallimento. Un completo idiota. Merito la sua ira, come meritavo quella di mamma, quella di papà e così come meritavo quella di tutti i nobili ai quali mi ribellavo. Io non volevo loro e loro mi punivano. Io cedevo e loro mi punivano lo stesso, più forte, con più potenza della volta precedente. Percosse su percosse, colpi su colpi. Il mio corpo non poteva più farne a meno, le cicatrici facevano male, pulsavano sotto i colpi di frusta o sotto il peso delle catene. Ma il dolore si trasformava, cambiava, mi faceva ridere, sorridere e urlare allo stesso tempo. Gridavo con tutto me stesso per coprire il dolore e le urla degli altri. Una sorta di gioco, sempre le stesse regole, sempre le stesse modalità, colpo, dolore, sorriso, colpo. E di nuovo a seguire, colpo, dolore, sorriso, colpo. Era necessario urlavano, dovevo imparare il mio posto, il mio ruolo senza sbagliare. Mai.
    Scuoto la testa guardandolo preoccupato, ma è ciò che fa la septa a distrarmi dal suo sguardo e a farmi dubitare seriamente della sua sanità mentale. Quella donna è pazza, totalmente suonata. La vedo prendere parte della poltiglia giallognola e disegnarsi delle schifosissime sopracciglia, come a voler rimarcare la sua espressione infuriata. Bah, non la capirò mai e mai vorrò capirla, questa vecchia è pazza, i secoli di reclusione le hanno mandato il cervello in pappa facendoglielo perdere chissà dove in quelle segret… sento qualcosa sotto di me rompersi, rumori di legna spezzata. La sedia. Non faccio in tempo ad aprire le gambe per accertami che qualcosa sfonda la seduta in legno sparpagliando le schegge sul pavimento e su di me. Qualcosa di grosso, rigido spinge per… per entrare bloccato solo dalla stoffa elastica dell’abito, l’abito che uso per i miei spettacoli acrobatici o per le lotte. L’oggetto spinge, spinge e non posso fare a meno di abbandonarmi a un gemito di dolore… di piacere…


    tutte le voci, tutti i suoni arrivano lontani, ovattati. Non sento altro che il richiamo del mio corpo. Serro le labbra soffocando la mia voce che mi muore in gola e subito abbasso lo sguardo. Una radice. Devo liberarmi, non posso mostrare questo… schifo. Resisto al dolore e, con un ultimo scatto della schiena mi do velocemente lo slancio all’indietro cadendo disteso per terra seguito dalla sedia, il sollievo è immediato e, non appena alzo gli occhi vedo la radice svanire nel pavimento prima di arrivare all’altezza del tavolo.


    Maledetta. Me la pagherai! «Bastarda!» dico in un sibilo sommesso, non faccio più caso ai presenti nella stanza. Al momento siamo solo io… e il mio nuovo giocattolo. Balla, balla bella bambolina. Richiamo a me le fiamme, il dolore di prima misto al piacere si mescolano scatenandosi in alte vampate dentro di me, sento le dita formicolarmi e subito libero una fiammella. Non voglio che qualcuno la veda, perciò la contengo all’interno delle due dita e, mirando subito alla base della sua gonna,


    al centro tra i suoi schifosissimi piedi, la scaglio utilizzando il dito medio come una frusta facendolo scorrere sul pollice. Non bado al suo esito, per me può pure prendere la sedia e bruciare quella, basta che arrivi il… messaggio. Mi rialzo prendendo la sedia intera accanto a me «scusate l’interruzione, alcune sedie qui sono un po’… difettose… ihihihihih» rivolgo una rapida occhiata di sfida alla vecchia e riprendo ad ascoltare…


    credo di essermi perso qualcosa mentre… quello…

    Distruzione:
    Allievo Dardo di fuoco – La fiamma è alla pari di una piccola sfera di 20 cm di diametro, provoca ustioni di secondo grado
    *La fiamma è molto, molto più piccola rispetto alla versione originale U_U

  2. #772
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    "E' un piacere iniziare la giornata assistendo a queste belle scenette edificanti. Buongiorno a tutti, comunque." saluta sprucidamente la lady rossa. Ah, che noiosi questi nobili nella loro statica pomposità: io mi diverto e voi no, è questa la verità!



    Muovo ritmicamente le finte sopracciglia su e giù, velocemente, come a prenderla in giro...in fondo il messaggio è quello.
    Nel frattempo il Capitano mi risponde:
    <<Elen...>> comincia a dirmi appoggiando i gomiti sul tavolo e la testa sopra le mani.



    <<Confermo i vostri sospetti: è una bastarda, figlia della donna che aveva preso in sposa mio zio, perciò non condividiamo alcuna goccia di sangue. La misericordia di mia madre le salvò la vita, infatti la bimba venne affidata a un monastero vicino al Castello>>, alzo un sopracciglio, dubbiosa: addirittura? <<Dovrebbe avere... 16 anni, se la memoria non mi inganna. Non ho mai avuto alcun contatto con lei, ma se ora combatte per il vessillo di Drako, significa che desidera vendetta contro di me, oppure semplicemente desidera le mie terre. Non può essere una coincidenza>>.



    Bhe, in fondo cos'è questa guerra, se non una vendetta verso la nobiltà e la famiglia reale, contro l'incapacità di Lantis di agire meno da despota e più da re. Molti si aggiungo alle file dei ribelli e dei.....reietti, anche per motivi molto più personali.
    <<Piuttosto... Mi avete detto che Ryuk vi ha rivelato i nomi dei membri dei reietti, giusto? Potreste comunicarmeli?>>
    Rimugino un momento sulle sue parole, contemporaneamente mi distrae un mugolio di...piacere? Sir Gildas sta gradendo?
    Mi volto in tempo per vederlo capitolare all'indietro, così ritiro immediatamente la radice di modo che nessun'altra possa accorgersene.



    <<A dire il vero Capitano, sono stata aggiornata anche io, poichè come sapete ero assente quanto Voi....>> passo ad enunciargli tutti i nomi fatti da Ryuk che mi ha detto lady Cassandra, aggiungendo il particolare della "guaritrice" riguardo questa Elen che avevo mancato di riportare prima, il guerriero sceso in campo ad Amaranthis, Zaghart, e tutti gli altri nomi perfettamente inutili se non affiancati a poteri e armi. Nel frattempo un piccolo bruciore leggero mi pizzica la caviglia, guardo di sotto e noto una piccola bruciacchiatura che si sta estendendo alla base della gonna.
    Espiro pesantemente, alzandomi piano e sorridendogli tranquilla, afferro l'olpe con l'acqua e la verso sulla piccola fiammella prima che prenda piede.
    Per un attimo l' idea di lanciargli l'aura addosso è forte, ma questo non è il momento ne il luogo...avrò modo di giocare con questo qui più in la!
    <<A Voi la scelta, sir.>> dico con un enorme sorriso rivolta a sir Gildas: <<O Nikah se ne sta buono-buonino ad ascoltare chi sta parlando, o la septa lo dirà a Sua madre.>>
    Ricordo due cose che ho notato da quando il giullare è arrivato qui alla Torre: una che è con tale "Nikah" il giovane parla di se stesso in terza persona, l'altra è che quando c'è Nikah, c'è la sua Mamma.



    Vediamo se ci ho visto giusto e che genere di reazione è scatenabile.


  3. #773
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Lantis mi ascolta in silenzio, lo vedo pensieroso, attento. Mi fissa negli occhi, perso nei suoi pensieri, e ricambio paziente il suo sguardo. So che ha bisogno di tempo per elaborare le informazioni appena ricevute e non voglio mettergli fretta. Anche io ho avuto la stessa reazione sulla terrazza, quando continuavo a fissare in silenzio quell'uomo, sconvolta da ciò che mi stava dicendo su Lumen e sul suo tentativo, miseramente fallito, di ingannare nostro Padre. Ora tocca a noi tenerla sotto controllo alla luce di queste nuove informazioni, e riuscire a toglierle il potere che ha attualmente grazie al suo ruolo.
    Ad un tratto Lantis si ridesta, e comincia finalmente a parlarmi. Ero così in ansia, non sapevo come avrebbe potuto reagire. A volte fa molta fatica a dominare i propri istinti, ed in questo momento percepisco nell'aria la rabbia che il suo corpo sprigiona. Vorrei poterla mitigare, ma non mi è possibile, purtroppo.



    "No, purtroppo non ho prove di un qualche suo coinvolgimento con l'avvelenamento di nostro padre. L'ho fatta seguire ma... a quanto pare sa distrarre bene le sue guardie del corpo. Mi ha enunciato la volontà di frequentare assiduamente la Torre per allenarsi insieme agli altri, apparentemente sembra una richiesta innocente ma parliamo di Lumen... niente in lei è innocente. Ho comunque acconsentito, se lei vuole tenere d'occhio noi, noi faremo altrettanto e averla alla Torre sarà più sotto controllo che qui, tra soldati che può sedurre e ammaliare a suo piacimento".
    Resto basita per le sue parole, non capendone il significato logico. Sono stata trasferita alla Torre, lontano dalle mie stanze e dalla mia casa, proprio perchè riteneva opportuno ed indispensabile tenermi lontano da Lumen, ed ora? Non capisco. Lantis resterà al Castello con nostro Padre, quindi non potrà ugualmente controllare i suoi movimenti, sarà libera di interagire tranquillamente con i nostri alleati in un momento così delicato e di grande tensione. Non mi piace, da sola temo di non riuscire a controllare i suoi movimenti. Per quale motivo poi la donna vuole frequentare la Torre? Che voglia stringere alleanze utili al conseguimento dei suoi loschi obiettivi?
    <<Questa decisione mi lascia alquanto sconcertata. Sono stata trasferita alla Torre, lontana da nostro Padre, principalmente per quella donna... mi avevi chiesto di starle lontana, e così ho fatto. Ritengo un pò avventato permetterle di interagire quotidianamente con i nostri stessi alleati, sappiamo di cosa è capace. Sei sicuro di ciò che fai, Fratello?>> gli chiedo, accigliata, mentre lui continua il suo discorso.



    "Concordo con tutto il tuo ragionamento, per ora teniamo queste informazioni per noi ed elaboriamo per bene il modo di utilizzarle, l'odio contro Tywin Leithien è una miccia da non ignorare assolutamente. Se penso a quale lordura sia entrata nel letto di nostro padre... lo stesso in cui giaceva nostra madre..."
    << Condivido il tuo ribrezzo per quella donna, può esserci però di consolazione sapere che nostro Padre non ha mai... giaciuto con lei. La sua infinita saggezza gli ha permesso di compiere la scelta più giusta per Lui e per il Regno, tenendola a distanza. Non tutti avrebbero avuto la sua stessa forza d'animo, davanti a quella donna così...prorompente e smaliziata.>> gli dico, fissandolo negli occhi con i miei, colmi di ammirazione per nostro Padre.



    Mio Fratello si alza, e comincia a camminare nervosamente per la stanza, riflettendo probabilmente su ciò che gli ho appena rivelato.
    "Vestiamo la maschera di un sorriso ed esaminiamo bene i comportamenti di tutti alla riunione per Solumquae... ora abbiamo più elementi per giudicare e ponderare le reazioni dei nostri... affiliati. Il Comandante Urthadar... lo ha scelto la Regina in persona. Cosa sai di lui? Io conosco la sua famiglia, conosco la loro ambizione ma è gente che si vende al miglior offerente... se il sangue non è acqua, come penso, e ha stretto un accordo con la Regina, ci basterà offrirgli di più e la tradirà senza remore... o no? Hai vissuto la Torre più di me, Esperin... cosa sai dirmi di loro?" mi chiede poi, prendendomi alla sprovvista. Pensavo avremmo continuato a parlare di Lumen e dei Leithien, non dei nostri alleati. Ma probabilmente sta pianificando mosse strategiche future.



    <<Il Comandante ha sicuramente un'indole adatta al ruolo che ricopre. Ho avuto modo di interagire con Lui, e mi ha dato l'idea di essere molto sveglio ed ambizioso. Non ho alcun timore che si lasci raggirare da Lumen, non è uno sprovveduto, questo te lo posso assicurare. E' sicuramente... una pedina molto utile, nel gioco della politica in cui siamo stati catapultati. Ma dimmi...cosa vorresti offrirgli? Sai bene che il denaro non è ciò che fa più gola al momento>> Il potere, è questo ciò che tutti sembrano bramare al momento, ma spero che Lantis non commetta passi avventati in questo senso.


  4. #774
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    "Ancora una volta mi duole farVi notare Lady Feralys che la Vostra sagacia ed il Vostro ardore colpiscano dritto nel segno." Ah, gli duole farmelo notare. Io ci godo invece, non sa nemeno quanto! "Purtroppo è vero. Ho commesso il grave errore di sottovalutare il mio avversario, uno sbaglio che mi impegnerò a non ripetere una seconda volta" - Puoi impegnarti quanto vuoi, soldatino dei miei stivali, ma credo che il risultato non cambierà molto, oggi una gamba, domani qualcos'altro. "come sono certo che voi stessa conseguirete una vittoria quando tornerete in campo". Oh, sir Dreth! Mi hai davvero colpito con questa tua risposta sarcastica alla pari di una stilettata in pieno petto, sei proprio un grand'uomo, come faremmo noi tutti senza di te!


    "E io che quando scenderete in battaglia onorerete vostro nonno e il vostro cognome meglio di quanto abbiate fatto ieri davanti a tutti" - dovresti pensare di più e meglio quando ti rivolgi ad una strega di fuoco, ragazzino. Sono a tavola seduta vicino a Sir Gildas, finalmente a sbocconcellare un pò di frutta e uova, non ho molto appetito e la septa, col suo gesto ripugnante, me l'ha fatta passare quasi completamente. Le rivolgo un sorriso tirato, mentre brindo in silenzio al suo nuovo saio.
    Poi volgo lo sguardo al giullare di corte: non c'è che dire, noi reali siamo campioni di eccentricità, non possiamo lamentarci se il popolo ci odia. Noi ad ingozzarci, insultarci, manipolarci a vicenda e ad indossare tremende tutine aderenti e loro ... oh, ma chi voglio prendere in giro, chi non ci amerebbe se ci vedesse in questo preciso istante? Fieri, orgogliosi ognuno del proprio passato, delle proprie radici ...


    La voce di Aiden mi discosta dai miei pensieri e mi volto verso di lui ad ascoltarlo. Fa il nome di una certa Elen, una bastarda degli Urthadar, a quanto pare, che si trova tra le fila dei reietti.


    Un rumore secco, come di rami spezzati, ma che succede? Guardo sir Gildas e vedo il suo viso con l'epsressione tirata, uno strano mix tra dolore e piacere. Inarco le sopracciglia sembrerebbe essere in pieno godimento, ma cosa combina questo piccolo zozzone? Mi scappa un sorriso malizioso, mentre lo vedo volare via dalla sedia e cadere all'indietro. Ecco svelato l'arcano: sotto la sedia vedo repentinamente sparire le radici della septa, allora è lei la zozzona? Le piacciono i ragazzini eh?


    Punto lo sguardo su di lei e la vedo incurante rispondere alle domande di Aiden, sciorinando una serie di nomi, per me totalmente sconosciuti. Non mi interessa conoscere i miei nemici, voglio solo ucciderli e tornare viva a casa. La septa gioca ancora con Gildas chiamandolo Nikah: "Nikah, è il nomignolo che vi da la septa quando siete in intimità?" - gli chiedo mentre si rialza e farfuglia delle scuse.
    Fuori piove, l'aria si è decisamente rinfrescata oltre le mura della torre, mentre qui dentro l'atmofera è sempre calda, a volte anche troppo.


    Noto che la De Lagun è rimasta in silenzio per tutta la sceneggiata della septa e di Gildas: "Tutto bene, Cassandra? E' successo qualcosa che vi ha sconvolto oppure è soltanto tutta questa pesante situazione che vi turba?"


  5. #775
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Quale infernale demone dell'Abgruntis ha maledetto questo tavolo? Ogni volta che ci sediamo, anche solo per mangiare, succede sempre qualcosa di inappropriato!



    Sono seduta tra la septa e Sir Vicent, in sala presto giungono anche Sir Aiden, Lady Alinor e Lady Adamantia. Aiden discute della bastarda degli Urthadar con la septa, sembra conoscerla bene ma mi pare sia contrariato.



    Deve essere frustrante il disonore che si sente quando un bastardo della propria casata, la cui stessa esistenza è causata da un vacillamento morale, ti fa guerra e si schiera col nemico. Per fortuna, nessuno degli uomini della mia famiglia ha mai commesso questo abominio, cosa che mi ha sempre resa fiera di essere una De Lagun, di avere Andreus come fratello che mai approfitterebbe di una fanciulla per i suoi bassi scopi. Ma i modi per infangare un nome sono tanti e mio fratello... il suo tradimento è così doloroso. Guardo Aiden e poi mi volto verso Dreth: conosco il vostro dolore, è identico al mio... avere il proprio sangue nelle file nemiche è qualcosa di tremendo.



    Il Comandante però ci tiene a sottolineare che la sua è una bastarda acquisita, ma poco cambia a livello sostanziale: resta pur sempre un'odiosa macchia su chi invece si è sempre comportato in maniera nobile ed ineccepibile. Torno con gli occhi su Aiden... so, lo so quanto brucia. Sir Gildas, ovviamente, non può esimersi dal fare le sue figuracce da circo: con una banana tenta di soffocare la septa che, non dandomi il tempo di reagire per aiutarla ma solo di pronunciare un improvviso: "Sir Gildas!", la prende a scherno e gioca con la poltiglia gialla del frutto. Ammirevole il suo autocontrollo, devo ammetterlo.



    Il ragazzo non è però contento, così fa un'altra scenetta: prima geme in maniera indecente e poi cade rovinosamente a terra, forse cercando di dondolarsi sulla sedia. Lo guardo severa, ma Aiden lo riprende, così trattengo il rimprovero che stavo per fargli. Anche l'ingresso di lady Adamantia non è dei più tranquilli, dato che la donna comincia a pungolare Sir Vicent sulla sconfitta contro Ryuk. La dama non si rende minimamente conto di quale mostro da battaglia sia Leithien: pensa che le basterebbe muovere il sederino per batterlo? Come ha fatto con il Principe, tentando di sedurlo? Inizio a comprendere qualche causa della nostra sconfitta a Solumquae: la septa ha ritenuto persino vantaggioso perdere e Lady Adamantia si sarà fatta le unghie tutto il tempo senza manco combattere seriamente. Ma non voglio dare giudizi affrettati, preferisco aspettare prima i loro rendiconti. Vicent riesce comunque a risponderle in maniera dignitosa: sono piacevolmente colpita, sta maturando davvero, spero che continui su questa strada. Lady Ada mi rivolge poi la parola, sono stata in silenzio per tutto questo tempo ma ho preferito non peggiorare l'andamento di questa colazione... turbolenta. "Indubbiamente sono turbata, Milady, stiamo per rendere conto al Principe della seconda sconfitta consecutiva e questa, personalmente, è anche peggiore della prima... mi riesce intollerabile una vittoria di Targaryus, con l'odio che porto a quell'uomo per aver distrutto la mia famiglia" dico seria, abbassando gli occhi. Non voglio che vi legga la ferocia dei miei sentimenti verso il capo dei ribelli, l'uomo che mi sono ripromessa di uccidere con le mie mani pur di salvare mio fratello dalle sue grinfie.

  6. #776
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Forse e dico FORSE sono riuscita a zittirlo.



    Parte della poltiglia della banana mi cola sul saio, la presa sta perdendo, per cui afferro un fazzoletto e rimuovo via tutti i rimasugli. Mentre mi pulisco, lady Feralys ci delizia con una battuta degna di una bimba in fasce:



    "Nikah, è il nomignolo che vi da la septa quando siete in intimità?"
    Rido di gusto a bassa voce, dedicandole solo un occhiolino. Mi diverte che lo pensi, ma voglio che il discorso a tavola rimanga uno, e per fortuna proprio lady Adamantia senza volerlo riporta la questione a quella originaria:



    "Tutto bene, Cassandra? E' successo qualcosa che vi ha sconvolto oppure è soltanto tutta questa pesante situazione che vi turba?"
    Mi volto anche io verso lady De Lagun:



    "Indubbiamente sono turbata, Milady, stiamo per rendere conto al Principe della seconda sconfitta consecutiva e questa, personalmente, è anche peggiore della prima... mi riesce intollerabile una vittoria di Targaryus, con l'odio che porto a quell'uomo per aver distrutto la mia famiglia"
    Come pensavo poc'anzi....motivazioni personali, altro che "indistinta fedeltà ai reali"...e poi giudicano me!



    Quanta Ipocrisia!
    Evito di espormi ancora, sospirando pesantemente....qui nessuno si tiene niente, a discapito dell'intelligenza...ma quando arrivano i due ragazzini?


  7. #777
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    Mia sorella è indubbiamente maturata dalla mia partenza verso Adamantem: è più sicura di sè, più forte, più determinata. Lo avverto dal suo tono di voce, dai suoi occhi, dalla mancanza di quel timore reverenziale nel parlarmi che spesso ha dimostrato in passato. Ora non si tiene più lontana dalla politica, non resta più chiusa nella sua torre d'avorio ad aspettare il suo bel principe azzurro. E' una donna e io sono fiero di lei.
    "Anche io frequenterò assiduamente la Torre: Lumen non potrà recarvisi senza di me d'ora in poi, e tornerà nelle sue stanze quando io farò rientro al Castello. Sarò la sua ombra, il suo carceriere. Non possiamo permettere che scorazzi indisturbata per il Castello come ha fatto finora. Con i nostri occhi puntati addosso poi, avrà ben poco da progettare alle nostre spalle. Quando ti ho chiesto di starle lontana io... volevo proteggerti da tutto questo, ho visto la Torre come una campana di vetro che poteva tenerti lontana da questa guerra ma... prima o poi dovrai combattere anche tu, io sono stato uno sciocco a tentare di evitarti questo male incommensurabile che sta divorando il nostro Regno. Sei molto maturata, io lo vedo per come hai gestito la questione dei Leithien, per lo sguardo che mi rivolgi... non posso che essere fiero di questo e anche nostro padre, ne sono sicuro, concorderebbe. Il nostro arrivo da Adamantem è stato gestito totalmente dalla Regina, ha messo i colori che voleva, ha cantato le strofette che voleva... ma ora, Esperin, so che tu non glielo permetteresti più. Che sei tu la donna di questo Castello, non lei" le dico con lo sguardo fiero, diretto, sicuro. Ho bisogno che tu sia così, ho bisogno che tu smetta di giocare con le bambole. Ho bisogno di mia sorella adulta che sa badare a se stessa, che sa difendersi da questa guerra, che è pronta a sconfiggere i nostri nemici. Dalla luce dei tuoi occhi, Esperin, io so che è così. "Per quanto riguarda i nostri alleati... sono certo che ciò che bramano è il potere, non sarebbero qui a combattere per la nostra causa altrimenti. Sanno che con una rivolta, con una ribellione di questa portata, perderebbero tutti i loro privilegi, le loro ricchezze... il loro potere, appunto. Gli Urthadar sono qui per questo motivo, così come i Feralys e i Demonar: bisogno Esperin, loro hanno bisogno di noi come noi di loro. E' un legame che non bisognerebbe sottovalutare, perchè questo non li rende dei semplici mercenari, ma appunto degli alleati veri e propri. E credo che la situazione non sia molto diversa nelle altre due fazioni... così come in qualsiasi altra guerra civile, lo schieramento non è dato sempre dal denaro, ma dal vantaggio anche politico. Ma rechiamoci ora alla Torre, ci staranno tutti aspettando" le dico porgendole il braccio. Giunti a destinazione, entriamo nella sala da pranzo e noto che sono già tutti presenti, tranne Lady Alinor che faccio chiamare da Agatha. Bene, così possiamo iniziare subito. Lumen si siede alle mie spalle, come nella prima riunione che ho tenuto per Amaranthis: indossa un vestito leggiadro con i colori dei Raeghar, come se questo potesse essere sufficiente a dissipare il nostro odio nei suoi confronti. Ma no, sicuramente non lo pensa: sa bene quanto la disprezziamo. Noto una sedia rotta, che faccio portare via immediatamente dai servi: che diavolo sarà successo qui?
    "Buongiorno cavalieri e dame, la pioggia di questa mattina è certamente un messaggio degli dei che il cambiamento della nostra sorte è prossimo. Quindi, senza scoraggiarci cerchiamo di esaminare cosa in battaglia a Solumquae è andato storto... ad Amaranthis la nostra sconfitta non è stata schiacciante ma anzi, abbiamo ferito gravemente entrambi i ribelli e sospettiamo di averne uccisa una. In quell'occasione i reietti erano ben addestrati e forti, ma hanno avuto buon gioco anche perchè le forze si sono concentrate contro i ribelli. Chiedo, dunque, alla due combattenti, come sono andate le cose a Solumquae? Gradirei conoscere ogni dettagli su quello che si è svolto lì... rispetto e creanza vogliono che sia la nostra venerabile septa ad iniziare il suo resoconto... vi ascolto" proclamo con la voce ferma, guardando seriamente la donna, che ha uno strano olezzo di... banana? Riesce sempre a sfidare le mie capacità di autocontrollo, ma cosa le avrà mai fatto l'acqua per disdegnarla così?

  8. #778
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Mentre il giullare continua a fare l'idiota, Deirdre si prende la briga di dirmi ciò che avrebbe dovuto comunicarmi la regina ieri. Scopro che Elen è una guaritrice, proprio come me: una coincidenza che mi fa sorridere. E finalmente il volto sconosciuto di Amaranthis ha un nome: Zaghart. Mai sentito prima, ma la sconfitta brucia ancora... e avere un nome a disposizione non fa mai male. Mi parla poi di un'ancella, di elfe... gente inutile nella grande tela che gli Dei stanno tessendo per noi, ma mi rincuora sapere che anche loro sono a corto di guerrieri capaci. Solo un nome mi sorprende in modo particolare, quello di Dahmer Grey... scuoto la testa, incredulo: sia io che Vicent siamo vittime di uno spermatozoo di troppo. Ma è il caro Dreth quello ad avere la peggio, dato che Dahmer altri non è che il boia della Luna. Bella gatta da pelare! Che circostanza divertente... soprattutto per me! La ringrazio con un cenno della testa, ma la vecchia è troppo impegnata a giocare con Gildas per prestarvi attenzione. Oh-oh-oh, anche la cara septa sembra aver compreso qualcosa del suo passato... Nikah, chi sarà mai Nikah? È forse una gara, questa, il cui premio è il cervello del malato? Giù le mani, septa, l'ho visto prima io.


    La voce di Cassandra attira la mia attenzione, perciò mi volto verso di lei: sta conversando con Adamantia. Dice di essere turbata per la sconfitta, soprattutto perché si tratta di una vittoria di Efrem. Sicuramente pensa a suo fratello, dovrei indagare su questa storia... comprendo che per lei il sangue sia tutto, ma perché ritiene solo Targaryus responsabile del suo traviamento? Non ha un cervello e una volontà propria, questo Andreus? Avrà il mio aiuto, otterrà la sua vendetta, ma voglio comunque vederci chiaro.


    Finalmente Lantis e la principessa fanno la loro comparsa. <<Vostre grazie>>, sussurro, dato che il reggente ha già iniziato la sua filippica. Parla però di aria fritta, tutte cose che già sapevo... Lo guardo indifferente e poi mi concentro sulla strega dell'ovest, prima interpellata delle due combattenti. Ascolterò attentamente il resoconto della battaglia, e spero di capire tutto nonostante la mia mente sia intrappolata in quella notte di 16 anni fa.

    Our wills and fates do so contrary run

  9. #779
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Subito dopo la risposta di Lady De Lagun, vedo entrare finalmente il reggente e sua sorella.



    Si comincia, finalmente! Tutti prendono posto e il principe prende parola:
    "(...) Gradirei conoscere ogni dettagli su quello che si è svolto lì... rispetto e creanza vogliono che sia la nostra venerabile septa ad iniziare il suo resoconto... vi ascolto" termina osservandomi.



    Tossicchio appena, mi metto comoda sulla sedia e comincio il mio discorso:
    <<Non appena siamo arrivate nella vallata vulcanica, ho individuato le due differenti fazioni: come avevo già preventivato, ho tentato di restituire loro la moneta che ci avevano reso ad Amaranthis, mettendoli l'uno contro l'altro. Il piano è riuscito ed è stato di facile attuazione: ho mosso la mia aura verso una ribelle, smuovendola a sua volta verso una reietta, entrambe da me non riconosciute, ma ora so che la reietta in questione era questa Elen, una guaritrice che domina il fuoco. Le due si sono attaccate, per cui io e Lady Feralys abbiamo proceduto col vedercela con un nemico a testa: io me la sono vista con la ribelle che ho scoperto, una volta più vicino, appartenere al casato Mellow, Lucynda Mellow per la precisione; lady Feralys invece ha lottato contro Larieth Slagant, che tutto noi qui a palazzo bene o male conosciamo.>>



    Rimugino un momento....quella freccia, chi me l'ha lanciata?
    La reietta di nome Elen aveva una spada, l'ho vista, come la ribelle Mellow. Rimangono la ribelle mezza-morta o Larieth...ma la prima era sotto l'effetto della mia aura, quindi non può essere stata lei. Me lo confermerà lady Feralys!
    <<Nonostante quest'ultima sia stata attaccata dalla nostra lady di Asshai, Larieth mi ha colpito mentre ero impegnata nello scontro con una freccia, quindi ero praticamente già ferita prima ancora di arrivare a colpire la ribelle Mellow. Direi che....>> azzardo con una fugace occhiata a lady Adamantia:



    <<...abbiamo avuto lo scontro in mano fino alla prima metà. Stavo anche avendo la meglio sulla Mellow che padroneggia il fulmine, dalla mia l'esperienza mi ha salvato in un paio di occasioni, ma...inspiegabilmente mi sono ritrovata accerchiata dalle altre due guerriere, Elen e la ribelle che avevo attaccato con l'aura. Sono riuscita a non farmi ammazzare, questa pellaccia è dura, ma contro tre nemici non ho potuto davvero eccellere, visto che lady Feralys era anche impegnata lontano da me contro Larieth, che se non sbaglio ha avuto la peggio. Sconfitte le reiette infatti, eravamo tutti stanchi e feriti dopo un giorno intero...le ribelli hanno dichiarato vittoria e sono sparite.>>



    Enuncio sospirando: la voglia di saltellare è tanta perchè, per quanto mi riguarda, sono tornata viva e questo è tutto ciò che mi importa al momento, ma mi trattengo fingendo amarezza nel viso. Ho dato ampio spazio a Lady Adamantia per gestirsi il discorso "Larieth" come preferisce, ho messo per ipotesi la sua singola vittoria nel caso voglia dare una versione diversa, che spero non sia quella originale, sarebbe lei che può andare a perderci di più, non è così stupida.
    <<Se non avete altre domande, Maestà, lascio la parola a lady Feralys.>>


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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Lantis mi spiega il suo piano, che prevede di controllare personalmente istante per istante Lumen alla Torre, tenendola lontana dal Castello. Ascolto le sue parole, non potendo però fare a meno di pensare che nostro Padre in tutto questo resterà da solo, senza il conforto di un figlio al proprio fianco. Vorrei poter restare qui con Lui, ma so bene che non è possibile dato che devo mantenere fede ai miei doveri. Devo farlo per Lantis, ma anche per mantenere fede alla promessa fatta a mio Padre ieri. E' così difficile però lasciarlo, pensare di rischiare di non poterlo più rivedere, riabbracciare.
    "Sei molto maturata, io lo vedo per come hai gestito la questione dei Leithien, per lo sguardo che mi rivolgi... non posso che essere fiero di questo e anche nostro padre, ne sono sicuro, concorderebbe. Il nostro arrivo da Adamantem è stato gestito totalmente dalla Regina, ha messo i colori che voleva, ha cantato le strofette che voleva... ma ora, Esperin, so che tu non glielo permetteresti più. Che sei tu la donna di questo Castello, non lei" mi dice, fiero.



    Mi rende felice con le sue parole, anche se speravo che questo discorso prendesse una piega diversa. Speravo che Lantis avesse qualcosa di concreto contro Lumen, o che comunque avesse in mente un piano ben definito per allontanarla da nostro Padre e dal trono. Dalle sue parole quel primo giorno avevo inteso che avesse ragione di sospettare di lei, speravo che fosse riuscito a raccogliere delle prove. Invece è tutto ancora così aleatorio, e posso soltanto fidarmi delle sue parole, dell'odio che ostenta verso di lei e verso la sua famiglia, e sperare che riesca col il mio aiuto a tenerle testa <<Puoi esserne certo, Fratello. Ora che so di cosa è capace, non la lascerò più agire indisturbata. Non in mia presenza>>



    Mi parla poi dei nostri alleati, dell'interesse reciproco che ci lega a loro. Lo ascolto, anche se non apprendo nulla di nuovo dalle sue parole, nulla che non sapessi già e che non avessi intuito nei giorni passati alla Torre. Numerose sono le casate che ruotano attorno alla nostra, per un motivo o per un altro. Dobbiamo capire di quale fidarci, e con quale mantenere un legame di pura convenienza reciproca. Non sono avvezza a questi ragionamenti, e neanche bramo di esserlo, preferisco continuare a credere nel buon cuore delle persone, almeno di alcune.



    Il male ci avvolge, così come l'odio, l'egoismo, il mero profitto personale... ma, a discapito di tutti questi sentimenti negativi, io voglio restare ciò che sono, non voglio cambiare e mai concepirò il relazionarsi in questo modo. Spero che gli eventi non mi costringano a farlo, a diventare una persona nella quale non riuscire più a riconoscermi. Padre... aiutatemi in questo.
    Lantis mi propone di andare alla Torre, una riunione importante ci aspetta.



    Lo seguo passiva fino al Glados, incurante della pioggia che inizia a cadere dal cielo, cercando di intrappolare nella mia mente ogni particolare di questo posto a me tanto caro, che potrei non rivedere mai più, poi lo attraverso al suo fianco, raggiungendo in questo modo la Torre della Mezzaluna.



    Entriamo nella sala riunioni, e guardandomi rapidamente intorno mi rendo conto che sono già tutti riuniti ed intenti a discutere. Faccio un cenno di saluto a tutti, augurando loro il buongiorno. Manca solo Lady Alinor, dove sarà? Spero che ci raggiunga presto, non vorrei che si perdesse la riunione e devo chiederle scusa per averla ignorata ieri quando mi si è avvicinata. E' stata molto premurosa, ma ero talmente turbata dalla conversazione con Ryuk da aver bisogno di riflettere da sola per qualche minuto. Devo poi anche chiederle altro, riguardo a...ieri. Anche se penso di conoscere già la risposta.
    E' presente anche Lumen, che ostenta i nostri colori, ed il solo vederla mi fa ribollire il sangue. Non è degna dei miei colori, non è degna del nostro cognome. Glieli strapperò entrambi, prima o poi.
    Lantis si siede e prende la parola, ed io mi accomodo al suo fianco, come faccio sempre, come la mia posizione richiede, mantenendo la calma. Osservo i volti dei nostri alleati, sperando che la riunione a cui stiamo dando inizio contribuisca a mantenere ben saldo l'equilibrio della fazione, risollevando il morale che inevitabilmente può essere crollato a causa della seconda sconfitta consecutiva. Sicuramente analizzare i fatti potrà aiutarci ad individuare eventuali mancanze strategiche, come pure a proporre soluzioni, almeno è questa la mia speranza. Sono ovviamente rammaricata per la sconfitta, ma prima di tutto voglio che si percepisca la mia, la nostra, determinazione.
    Lantis concede la parola alla septa, la quale espone lucidamente i fatti, in modo molto accurato. A quanto pare per la prima metà della battaglia sembravamo poter essere in grado di vincere, ma sfortunatamente poi il fato ha voluto diversamente. Ci fornisce utili informazioni sia sui nomi delle persone che è riuscita ad identificare, sia sui loro elementi e poteri. La strategia da loro adottata, di spingere i nemici li uni contro gli altri, mi sembra ottima, sono state molto furbe. Peccato che una freccia di Larieth sembra averci portato in svantaggio. Larieth... mai avrei pensato di ritrovarmi a doverla considerare una mia nemica.
    La septa conclude, lasciando così la parola a Lady Feralys. Mi volto verso l'altra donna, in attesa di ascoltare anche la sua analisi, per poi intervenire quando avrò una panoramica ben definita di come si sono svolti gli eventi.

 

 

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