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  1. #71
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LUMEN RAEGHAR

    La septa ha accettato la mia proposta: bene, la mia opera di renderla dipendente da me è iniziata prima di quanto immaginassi. La luna, che sta nascendo timida e svogliata all'orizzonte, mi indica però che si sta avvicinando l'ora per il mio appuntamento. Anche la vecchia, con il suo fare sgarbato cui temo dovrò fare il callo, mi invita ad andarmene.

    Lumen: "Perdonatemi, avete certamente bisogno di riposare. Avrete presto mie notizie, così potremo iniziare a fare sul serio" le sorrido per poi uscire dalla stanza e chiudere dietro di me la porta. L'ora delle galline: le vecchie streghe vanno a nanna all'ora delle galline, cosa che non giova comunque al suo tremendo incarnato. Mi dirigo al castello, congedandomi da Lantis e inizio i miei preparativi: sarà una notte lunga e movimentata.

  2. #72
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth

    Ascolto basito la risposta della septa.
    Sinceramente non trovo ragione alcuna per cui debba riprendermi in tal modo, che cosa ho asserito di tanto male per scatenare in lei questo? Idiota poi? Io?
    E dire che ho solo cercato di essere gentile, ma a quanto pare il gesto è stato frainteso.
    Evito di risponderle ed abbassando il braccio do una rapida occhiata a Lady Feralys: noto è rimasto seduta, segno che probabilmente non voglia unirsi alle altre due dame...
    Usando solo un minimo di cordialità mi congedo e mi dirigo verso l’armeria.
    Sto per salire i gradini quando giunge una convocazione in sala riunioni, conscio che la principessa e Lady Waters siano in buone mani - data la presenza in armeria del comandante De Lagun - cambio direzione.
    Dopo una breve attesa in sala fanno il loro ingresso il principe Lantis Reaghar seguito da vostra maestà Lumen Raeghar.
    Eccola qui in tutto il suo splendore, un altro dei pali portanti di questo regno, una figura che oltre ad essere ammirabile per via della sua bellezza è una dimostrazione di forza d’animo, coraggio e combattività: tra il re in fin di vita, una guerra alle porte ed i recenti tradimenti, la sua reazione è stata a dir poco impeccabile.
    Non che il principe sia stato da meno, anzi, da quanto ne so Sir Kalisi era il suo uomo più fidato: da ciò deduco che la sentenza pronunciata non deve essere stata affatto facile.
    In segno di rispetto chino il capo al loro passaggio per poi accomodarmi anch’io. Soffermo lo sguardo sul nuovo arrivo, lady Proudmoore, non ho molte informazioni su di lei se non che sia rimasta vedova da poco...
    Assicuratosi che tutti siano ivi presenti, è il principe Lantis a prendere la parola.
    Lo ascolto con attenzione tenendo lo sguardo sulla sua persona. La prima parte del discorso sono delle scuse rivolte alla scarsa cura nell’accoglienza - una cosa che trovo del tutto comprensibile vista la guerra in atto - ma a stupirmi è la seconda parte: <<… farò qualsiasi cosa in mio potere per evitare che anche le dame scendano in guerra ma temo che ciò non sarà possibile>>.
    Trattengo il respiro irrigidendomi un poco.
    Ho capito bene? Vuole mandare in battaglia le dame?!
    A primo impatto mi sembra una pazzia ma in fondo è del principe che stiamo parlando e vostra maestà sa esattamente cosa sta facendo:
    se ha preso questa decisione avrà le sue buone ragioni.
    Continuo ad ascoltarlo mentre prosegue confermando che ognuno di noi verrà chiamato in battaglia, includendo persino i membri della famiglia reale.
    Osservo preoccupato sia la principessa, sia la regina: saranno davvero in grado di combattere?
    E’ la septa la prima ad intervenire, risultando particolarmente indispettita per quanto udito.
    Nelle sue parole però denoto più preoccupazione per se stessa che per la principessa. Con un breve giro di parole fa infatti notare il disagio dell’età, sottolineando che né vuole né può usare la magia.
    Ecco orsù la famosa ragione!
    Senza volerlo con il mio invito a partecipare agli allenamenti le ho rimembrato il motivo per cui ha pagato e sta tuttora pagando… Una condanna che a parer mio è giusta e dovuta: niente e nessuno può ridare la vita a tutti gli innocenti che ha ucciso.
    L’acceso diverbio tra i due continua; per calmare i toni interviene la principessa - confermando anche la sua volontà di combattere - e persino da Sir Urthadar.
    Ma la septa è ormai fuori di sé.
    Lascia la stanza visibilmente paonazza in viso a causa della rabbia e viene seguita poco dopo dalla regina: è un vero e proprio angelo di donna, il re è davvero fortunato ad averla accanto.
    In stanza torna così la calma, ne approfitto e schiarendomi la voce do - finalmente - la mia conferma:
    <<Vostra maestà>>, il mio sguardo è ora sicuro, <<Combatterò per il regno di Dohaeris fino la morte se necessario, dunque è un onore per me prendere parte alla battaglia>>.
    Fedele fino alla fine.


    Ultima modifica di Damnedgirl; 6th November 2014 alle 00:58



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  3. #73
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    L'aria, senza la presenza della septa, è diventata più respirabile: il suo fiato non appesta più le nostre povere narici. Guardo tutti i presenti, restando in piedi con i pugni poggiati sul tavolo. Le parole del comandante De Lagun e di sir Aedan mi rendono soddisfatto: mi sembrano abbastanza determinati, sono soldati di professione, era prevedibile che fossero più pronti alla battaglia degli altri presenti. Anche sir Vicent non mi delude: è evidente nei suoi occhi la nobile forgia dei Dreth. Indugio un poco su Lady Cassandra: in effetti, potrebbe incrociare suo fratello in battaglia e se questo, apparentemente, può sembrare uno svantaggio, potrebbe invero rivelarsi un'ottima risorsa. Lady Feralys si dimostra preoccupata per il mio viaggio verso il nord: le rivolgo un mezzo sorriso e contemplo per qualche istante la sua bellezza. I suoi capelli rossi... mi ricordano tanto... lei.

    La rassicuro, con un tono più addolcito rispetto il mio precedente: "Non preoccupatevi milady, so ben badare a me stesso e inoltre, il fuoco che brucia dentro di me per la voglia di giustizia e di difendere il nostro regno mi terrà certamente al caldo". Tutti hanno dato il loro assenso alla battaglia, che questo poi faccia derivare la fedeltà è tutto da dimostrare. Non sono un ingenuo, nei momenti di crisi i troni si riempiono sempre di avvoltoi. L'unica a non aver proferito parola è Lady Proudmoore. Sembra riflessiva nel suo silenzio.

    Mi rivolgo ai servi e ordino loro di portare le cibarie per la cena. Tutto viene disposto riccamente sulla tavola, con i servizi d'argento che scintillano alla luce delle torce.

    Lantis: "Cominciate pure il vostro pasto, signori e dame, io mi recherò in giardino ad attendere mia sorella Esperin e dopo Lady Alinor, ma prima" e qui fisso Lady Proudmoore "ho bisogno di conoscere il vostro pensiero. La guerra chiama e il tempo della riflessione è terminato". Non voglio sembrarle brusco, ma il suono dei tamburi della battaglia si fanno sempre più forti.

  4. #74
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Dopo che la regina ha finalmente tolto il disturbo, cogliendo l’antifona, mi sono fatta portare da dei servi una conca con dell’acqua bollente e dei limoni. Dopo averne spremuto il succo, mi sono immersa totalmente e i muscoli si sono del tutto rilassati. Passo il resto del bagno a strofinare con forza ogni centimetro del corpo, scrostando le rimanenze di pelle morta, finchè l’epidermide non si è arrossata, del tutto pulita e liscia.



    Indosso un saio pulito, prendo il mio bastone da passeggio (non si sa mai) e mi dirigo in infermeria. Durante il cammino, rifletto che se voglio farmi trovare preparata al primo allenamento con sua maestà, devo almeno prima provare a capire cosa sono effettivamente in grado di fare. Sono debole e lenta, le mie ossa non sempre mi sorreggono, tradendomi talvolta. Ho bisogno di ricostituenti, e di pozioni per le difese immunitarie.
    Nella stanza trovo tutti gli ingredienti che mi servono e ne faccio man bassa.



    Credo che a questo punto la riunione sia finita e che abbiano cominciato a servire la cena….ho ancora un po’ di tempo per stare da sola.
    Mi dirigo nuovamente all'esterno, esco dal porticato, dirigendomi alle spalle della torre: qui avrò la solitudine che cerco.

    <<Uffa…ma non posso materializzare da me l’elemento, come fanno tutti?>> chiede Efrem fissando il terreno snervato.
    Batto a terra la base del bastone, per ricordargli che è li a portata della sua nuca.
    <<No.>> rispondo secca.
    Il topo di fogna incrocia le braccia, e mi guarda con aria saputa:
    <<Bhe, Drako ci riesce, materializza certe fiamme che farebbero un bell’arrosto di nonna!>>
    BAM, dritto in testa.
    Sapeva che sarebbe arrivato, ma ha deciso di dirlo lo stesso…non riesce mai a chiuderla, quella boccaccia.



    Il mio sguardo diventa severo:
    <<Ovvio che lo fa. Non potrebbe altrimenti. Ma tu disponi di un elemento più forte, la Terra. Sai perché?>>
    Il rosso ghigna, guardandomi orgoglioso: <<Perché è il MIO elemen-ahya!>>
    Altra bastonata, dietro i fianchi. Deve imparare a non dire cose stupide.
    <<Efrem, cos’è la Magia?>>
    L’elfo mi guarda pensieroso, e capisce che deve scavare nella propria memoria…tra le pagine di quei libri che divora sempre più in fretta:
    <<La Magia è Preghiera.>> mi risponde serio. Ormai percepisce quando sta arrivando un insegnamento che non può permettersi di perdere. Sa che non ripeto le cose due volte.
    <<Puoi scegliere Efrem. Allenarti per anni e anni, materializzare un elemento usando ogni tua energia come fanno tutti oggi, oppure…puoi fare alla maniera dei vecchi Druidi, come me. Puoi chiedere, pregando, che la natura ti serva. Non avrai bisogno di imparare a materializzare le radici, esse saranno più reali e vive che mai. In breve, potrai raggiungere un potere che alla tua età il tuo adorato comandante nemmeno poteva immaginare.>>



    Mi osserva, alza un sopracciglio per la curiosità…ora ho tutta la sua attenzione.
    <<La Terra è sempre qui…sotto i miei piedi.>> dice seguendo il mio ragionamento.
    <<Esattamente. La Terra, come il Vento, è un elemento sempre a tua disposizione. Non avrai mai bisogno di materializzare nulla, risparmiando un mucchio di energie.>>
    <<La strega dell’Ovest quindi….pregava?>> mi chiede dubbioso, quasi con tono di sfida
    <<Lo hai detto tu stesso, Efrem. La magia è Preghiera. Qualsiasi formula magica è in realtà un' ovazione al mondo intangibile che ci circonda. Quando rigeneri una ferita di un’amico, stai pregando la Dea della Salute perché il processo si velocizzi, ma non tutti lo sanno, limitandosi a visualizzare la cura nella propria mente. Più è potente la tua magia, più gli Dei ti ascolteranno, più essa avrà effetto. Valar Dohaeris.>> enuncio con enfasi.
    <<Valar…che?>>
    <<E’ antico valeriano: “Tutti devono Servire”>>
    Espiro profondamente, e richiamo la Fornsword…la mia Ophelia.
    Ridacchio….chissà perché ero convinta di aver avuto un’allucinazione poco fa….invece eccoti qui tra le mie mani, mia fedele compagna. Ti creai con le mie stesse mani, e non c’è legame più potente tra una strega e la sua arma.

    Arma
    Forsworn Stave (Ophelia) - Forma Dormiente
    Dunque non attendo oltre e mi inginocchio, ponendo davanti a me, dritta, Ophelia.
    Sospiro, per poi sussurrare piano:



    <<Tempo addietro Vi rinnegai, perché ho giurato che mai più avrei riutilizzato i Vostri servigi. Se avete ancora piani per questa strega, se devo ancora compiere la mia storia, allora io tornerò ad essere Vostra fedele ed umile serva.>>
    Spingo i polpestrelli sulle cuspidi della Fornsword, facendo fuoriuscire piccole gocce di sangue: il mio sacrificio per dimostrare la rinnovata lealtà alle Divinità.
    Un altro sospiro, stavolta tremolante. Mi concentro, volgendo un voto alla Dea Demetra: inspiro annusando l’odore del terreno, sento il frusciare dell’erba e i rami degli alti alberi che si flettono accarezzati dal vento…un debole scricchiolio mi fa dischiudere appena gli occhi.
    Qualcosa di piccolo comincia a sbucare dal terreno. Le osservo rapita nascere lentamente come dagli inferi e la mia bocca si piega inconsciamente in un sorriso maligno, poi improvvisamente, con un scatto fulmineo, eccole fuoriuscire e innalzarsi per appena mezzo metro, sollevando attorno qualche piccola zolla di terra.

    Scuole di magie e poteri:
    Distruzione - Allievo
    Morsa di Demetra - delle radici sbucano dal terreno e bloccano un unico arto dell’avversario
    Non ricordo più in quale momento esatto di questa magia ho cominciato a piangere, ne ricordo quando a ridere…so solo che la mia risata, bagnata dalla mie lacrime, non riesce a fermarsi.



    E' un inizio, e nemmeno mi aspettavo di riuscirci subito...anche se non sono più forte come una volta, rimango pur sempre una strega, e la magia non mi abbandonerà mai, ora lo comprendo.

    Oh, Lantis. Questa notte hai compiuto il peggiore errore della tua vita.
    Mi impongo di darmi contegno: sfrego con le dita l’asse del mio bastone magico, e dopo poco Ophelia si dissolve tra le mie mani. Mi alzo, raccolgo il cesto con tutti gli ingredienti per le pozioni, e torno sui miei passi. Chissà a che punto sono in sala riunioni…se riesco a non incontrare nessuno, me ne andrò dritta a riposare.

    Nb: il flashback è stato concordato con SimsKingdom, per le risposte di Efrem.


  5. #75
    sim dio L'avatar di Tesla-Kun
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Maiev Proudmoore.

    Lo stregone mi riceve con i soliti ghirigori da nobili e le scuse per l'assenza del principe, cosa che alla fine mi aspettavo visto che seppur nobile sono soltanto la vedova di un cavaliere. Un cavaliere mediocre tra l'altro, sia nella vita che in battaglia. A ruoli invertiti avrei inviato un semplice servo piuttosto che infastidire Taras se dovevo proprio essere onesta.
    Dopo aver rassicurato lo stregone che non mi dispiace la posizione della mia stanza si congeda comunicandomi prima di andare l'ora della riunione di questa sera.*


    Scendo lungo le scale che poche ore fa mi hanno condotto verso la mia stanza e mentre mi reco alla sala riunioni noto già alcuni degli altri abitanti della torre che, poco dopo, incontro allo stesso tavolo al quale sono seduta.
    Qualche viso lo riconosco per la fama che precede alcuni dei presenti, come la comandante De Lagun o la Principessa Esperin, ma alla fine non conosco di persona nessuno dei presenti. Mi toccherà, ahimè, porre rimedio al più presto. Non sono ancora cosi stupida da andare in guerra con dei perfetti sconosciuti come compagni.
    Il principe inizia a parlare ma non sento quasi niente che già buona parte dei presenti non potesse dedurre in seguito agli ultimi avvenimenti.

    La guerra e le battaglie che saremmo costretti a combattere, anche noi fanciulle indifese, eccetera eccetera.
    Solo due cose chiamano la mia attenzione, il fatto che sua maestà andrà a combattere nelle terre del nord a differenza di noi altri e che lasci partecipare ai combattimenti la sorella. Ovviamente sono completamente favorevole al fatto che una donna venga considerata un combattente al pari di qualsiasi altro cavaliere pero, in situazioni come queste, non so quanto possa essere conveniente per il trono rischiare cosi un potenziale erede.
    Mi importa parzialmente il destino dei due Raeghar, e non ho idea di quanto possa essere potente la principessa quindi non esprimo giudizi affrettati, rimane il fatto che sarà interessante vedere come andrà finire tutta questa situazione.

    La septa, la famosa strega dell'ovest, fa non poche storie riguardo al fatto che dovrà combattere anche lei.




    Resto in silenzio osservando tutta la discussione fino a quando la septa, seguita poi dalla regina (fato curioso tra l'altro) escono dalla stanza. Non ho pronunciato parola fino a quel momento, non mi sembrava corretto intervenire e la mia “natura” nobile mi diceva di tenere la bocca chiusa e fare finta di nulla.
    Ma io non sono sempre stata una donna nobile.
    «Una donna anziana non dovrebbe essere costretta a combattere» dico in modo secco a nessuno in particolare, era un commento sfuggitomi di bocca e per fortuna ho avuto il buon senso di dirlo a bassa voce. Non sembra infatti che qualcuno mi abbia sentito.
    So che chiunque tra i presenti mi avrebbe rimproverato dicendo che quella non era una dolce vecchiettina ma una antica e potentissima strega, ma in situazioni del genere non posso fare a meno di paragonarla a mia madre e tutto quello che lei ha dovuto sopportare davanti a me.




    E io non sono riuscita a fare niente...

    Scaccio via quei pensieri stupidi, il viaggio mi deve stare dando alla testa sicuramente. Tutti iniziano a dire la propria riguardo a queste novità senza replicare, rivelandosi tutti pronti a combattere. Dubito pero che tutti lo facciano tenendo a mente il bene della nazione. Come me del resto.
    «Ho bisogno di conoscere il vostro pensiero. La guerra chiama e il tempo della riflessione è terminato» è il principe Lantis a distogliermi dalle mie riflessioni, in effetti non ho ancora detto una parola in merito.
    «La prego di scusarmi maestà, le rispondo subito che di certo non ho viaggiato da cosi lontano unicamente per godere delle cibarie reali, sarà quindi per me un onore combattere per il bene di Doheris» rispondo con tono pacato e quanto più cortese possibile.
    I servi portano da mangiare e non esito a prendere le lussuose posate e iniziare a degustare il cibo servito.
    Mi chiedo solo chi rimarrà a cenare visto che sia Lantis che altri dei presenti sembrano avere altri affari di cui discutere.


    [*]mi scuso se ho detto che Taras dice della riunione a Maiev ma non sapevo come fare altrimenti, eventualmente modifico ^^
    eventuali foto le aggiungo il prima possibile
    Ultima modifica di Tesla-Kun; 13th November 2014 alle 23:45

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  6. #76
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    La riunione è finita, cenate in pace.
    Tutti i presenti nella stanza, comprese le due megere andate via di corsa poco prima, hanno detto la loro e il principe invita i servitori a portarci la cena per rifocillarci prima della battaglia. Battaglia che, tra parentesi, per il momento non mi vedrà in prima linea visto che i chiamati a combattere sono i due cavalieri che si erano appartati all'inizio nell'armeria.
    Appoggio delicatamente una mano sul braccio forte di sir Dreth e gli sussurro: "Vi avevo detto di tenere d'occhio, la strega. Il principe le ha chiesto di combattere per il Regno e lei ha rifiutato, riuscite a spiegarvi il perchè?" - non aggiungo altro in proposito - "Vado a cambiarmi per la cena, non posso presentarmi a tavola con lo stesso vestito che ho usato per prendere il tè." - gli faccio un occhiolino - "Ah, noi donne nobili! Siamo troppo viziate ..."
    Mi allontano dalla stanza indisturbata, ovviamente di mangiare non mi interessa molto (devo pur mantenere la linea), quello che voglio fare è seguire il principe in giardino e vedere cosa ha da dire a sua sorella e alla sua promessa sposa. Sono certa che sarà interessante venire a conoscenza dei segreti più profondi e dei sentimenti del principe Lantis, potrebbe tornarmi utile.
    Cammino silenziosamente e, senza farmi notare, cerco un posto da cui vedere e sentire senza essere vista nè sentita.
    Se sarò brava e avrò fortuna ascolterò tutta la conversazione e magari riuscirò anche a parlare con l'erede al trono e a dirgli quanto sia preoccupata e triste per lui. Se invece sarò scoperta posso sempre dire che ero uscita fuori a prendere un pò d'aria, dal momento che la notizia della battaglia mi ha letteralmente sconvolta e poi tornerò nella mia camera a cambiarmi per la cena.
    In entrambi i casi non ho niente da perdere, ma tutto da guadagnare.


  7. #77
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    La vedova Proudmoore ha qualche reticenza sulla questione "mandare un'anziana in battaglia". Certo, mi rendo conto che la septa incarna bene quello che l'ideale collettivo identifica con una povera vecchina malandata. Inoltre, la regina Lumen non ha perso occasione per mostrare a tutti "quanto le ricordasse la sua amata nonnina". Peccato che la realtà è ben diversa da quel che appare: ho conosciuto la famigerata "cara nonnina" di Lady Lumen e non era affatto nè "cara" nè "nonnina". Una donna viziosa, lussuriosa e dotata di un'ambizione tale da consumare come un cancro tutto ciò che la circondava. Degna madre di due figli scellerati che hanno avuto prole altrettanto scellerata. Per quanto riguarda la "mia" dolce vecchietta, pochi sanno quanta poca pietà ha verso le lacrime dei bambini che ha educato e nonostante io non sia mai stato un bambino delicato o sensibile, non mancava mai di eccellere con il suo rigore a picchiare le nocche con il suo orribile bastone. Senza amicizie, senza amore, senza famiglia, con i crimini imperdonabili che ha commesso, sono sempre stato sicuro che quella vecchia megera abbia nascosto a tutti i suoi poteri e che quindi poco ha della vecchia indifesa che tanto ama mostrare. Che accadrebbe se fosse ancora giovane e potente? Commetterebbe di certo ancora quei crimini inenarrabili. Il fatto che un fisico debilitato le impedisca di commettere il più truce dei mali, la rendono meno colpevole o meno feroce? Dal mio punto di vista, no. Ma si sa, le streghe amano fare scena. Alle parole di Lady Proudmoore sul suo impegno in questa guerra faccio un educato inchino e abbandono la sala, così da raggiungere una delle ortensie che crescono vicino il porticato. Esperin sa che l'attendo lì.

    *Le foto al più presto*

  8. #78
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Cammino lungo il perimetro della torre, fino ad arrivare all’entrata del giardino con la statua della vecchia regina. Intravedo dalle finestre laterali che sono ancora tutti in sala riunioni, e Lantis è in piedi.
    A pensarci bene…non ho fame. Non ho sonno. Non sono stanca.



    E anche se non sarà domani o il giorno dopo ancora, per quanto tempo starò qui a poltrire nella bambagia? Per quanto tempo potrò essere tranquilla che un mio qualsiasi passo non possa essere l’ultimo?
    Uno sciocco penserebbe di godersi questi ultimi attimi di pace, ma non io.
    Io devo sopravvivere. E ora non sono in grado nemmeno di correre, figurarsi saltare ed evitare un attacco.
    Do un’ultima occhiata ai soldati e mi avvio all’interno, verso le scale, pensando che nonostante io abbia partecipato a più battaglie di quante loro mai ne affronteranno, so cosa significa soffrire la fame, il freddo, e vivere con il costante alito di morte alle tue spalle….nonostante questo, loro possono permetterselo.
    Ciò che mi differenziava da quei soldati…..scuoto il capo. Ciò che mi differenzia da quei soldati è che non sono fisicamente preparata come loro. Possono restare a mangiare, oziare, alzare il gomito o perdersi nei piaceri della carne per una notte…ma io no. Devo allenarmi, e anche se presto comincerò a farlo con una compagnia di un “certo livello”, non posso pretendere che mi dedichi tutto l’arco della giornata.



    Salgo le scale, e mi torna in mente un capitolo del Grimandellion, una antica enciclopedia sulla natura della magia e i suoi effetti sul corpo.
    Si dice che chi ne fa pratica, ne subisce gli influssi sul corpo materiale, oltre che nello spirito. Se la tua magia è forte, anche il corpo di rimando ne accusa l’influenza, fortificandosi o indebolendosi a seconda della stessa. Forse è dovuto a questo il mio insolito benessere.
    Rievocare la Fornsworn, le mie radici…che siano gli Dei a dirmi di non fermarmi qui? Che siano favorevoli a tutto ciò? Che programmi avranno per me?



    Arrivo nella sala e poggio al muro il mio bastone, ponendovi vicino anche il cesto con tutti i medicinali.
    Mi pongo di fronte ad un manichino e chiudo gli occhi…tendo il braccio destro allontanandomelo dal fianco, l’energia serpeggia dal mio pensiero lungo la spalla e in seguito sul braccio, fino a raggiungere il massimo dell’energia tra le dita: quando avverto il contatto, le stesse si chiudono, e in quell’esatto momento la Fornsworn Stave appare stretta alla mia mano.

    Arma
    Forsworn Stave (Ophelia) - Forma Dormiente
    Guardo il manichino con disillusione…da una parte è inutile, ma dall’altra….devo prima stabilire qual è la mia velocità, poi penserò a difendermi….in uno scontro vero.
    La Fornsworn è come una lancia, e l’ho sempre usata come tale. Mi allenai per trent’anni sotto la guida dei Monaci del Sole, una setta di guerrieri che abita in una città situata ad est di Dohaeris.
    Monaci guerrieri esperti con l’uso della lancia, per questo mi recai da loro.
    Comincio a farla ruotare in verticale, portandola di fronte a me, alternando un dito avanti all’altro.



    Arrivata l’asta al pollice, la passo alla mano sinistra, facendo continuare il volteggio.
    Piano….piano….moooolto piano.
    Ripeto tre volte, acquisendo dimestichezza, e mi permetto di velocizzare un poco…poi un altro poco ancora.
    Quando mi sento sicura anche sulla velocità, comincio a farla volteggiare ai lati, di nuovo piano, poi un poco alla volta sempre più veloce.
    Imparai ad usare la lancia come un’estensione del mio braccio, saltando e volteggiando intorno al mio nemico, sfruttandola come trampolino e come scudo assieme: è un’arma fenomenale, per chi come me non disponeva di grande forza fisica. Si confonde l’avversario per non fargli capire dove ti fermerai, poi si mira alla sua arma di breve gittata deviandone la direzione, con un balzo ci si avvicina e si colpisce sul nemico momentaneamente disarmato….con poca energia si potevano infliggere colpi ingenti, data la lunghezza dell’arma, che ne aumentava il danno inferto.
    Appena sento di padroneggiare quel movimento, mi concentro, puntando gli occhi sulla spalla del manichino….un respiro, due respiri….inspiro…



    …..ed espiro.
    Il mio braccio ha tremato leggermente nell’impatto, ma sono più che soddisfatta.
    Proviamoci di nuovo…magari tra po’ riesco a colpire due volte di seguito. Se continuò così, forse potrò davvero considerare presto un allenamento serio…con un avversario vero.


  9. #79
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters



    A discorso terminato sorrido a Lantis, mentre il mio stomaco si contorce per la fame. E' da quando sono giunta nella capitale che non tocco cibo, a parte il thè della septa.
    Così, sgattaiolo via da occhi indiscreti per dirigermi finalmente verso l'invitante banchetto. Controllati Alinor. Mi dico mentre mi lecco le labbra e agito le dita.
    Solo che, prima di avventarmi su una succulenta coscia di pollo, mi sento degli occhi puntati addosso. Mi volto e vedo le mie due ancelle, una nascosta dietro l'altra, che mi fanno cenno di raggiungerle nelle mie stanze.
    Roteo gli occhi e sbuffo, ma prima di seguirle, stacco la coscia di pollo e, senza destare sospetti, la nascondo tra le mani.
    Invane le suppliche delle mie ancelle per il cambio d'abito per l'imminente incontro con Lantis. Non alzo un piede se non prima finisco la mia adorata coscetta di pollo.
    Cosicchè, placata per un attimo la morsa allo stomaco, segue un bagno rigorosamente d'acqua gelata come piace a me. Avrei preferito lavarmi sotto la cascata della mia valle, ma bisogna pure accontentarsi.
    Terminato il bagno, si passa alla scelta del vestito e dell'acconciatura. Sbuffo continuamente mentre le mie ancelle sembrano divertirsi un sacco a trattarmi come una bambola.
    "Lady Alinor sarete bellissima!", "Il principe sua grazia rimarrà esterefatto!" e blabalabla. Non mi è mai interessato farmi bella per lui o per nessun altro uomo. Sono frivolezze. A me interessa combattere.
    Ah, cosa darei per allenarmi un po' piuttosto che farmi vestire e pettinare. "Basta!" esclamo. Mi districo dalla presa delle mie carceriere occupate agli ultimi ritocchi all'orlo del vestito e corro via verso la porta, verso la libertà.
    Ogni mattina a Dohaeris, come sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa. Ogni mattina a Dohaeris, come sorge il sole, un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame. Ogni mattina a Dohaeris, come sorge il sole, non importa che tu sia leone o gazzella, l'importante è che cominci a correre.....".


    Come sono lente. Ancora si guardano negli occhi mentre io sono già fuori dalla camera.


    In men che non si dica mi ritrovo nel labirinto dei sotterranei del palazzo. Avrei voluto perlustrarli bene appena giunta qui. Ora ne ho il tempo; Lantis starà ancora incontrando sua sorella. Almeno mi auguro.


    Volto l'angolo ancora e ancora. Alla fine mi ritrovo appena fuori il colonnato. Allora mi volto indietro. Devo aver perso qualche passaggio.


    All'improvviso sento una voce. Debolissima. Sussurra il mio nome. E' così debole che non distinguo se appartiene ad un uomo o ad una donna. Penso alle mie ancelle, ma non vedo nessuno intorno.
    Vado sotto il colonnato, tra le ortensie e mi guardo attentamente intorno.


    Alzo gli occhi al cielo e mi pare di intravedere qualcuno al piano superiore, un'ombra.
    Tiro su la veste e salgo velocemente le scale. "C'è qualcuno?" faccio. "Laila, Dora? Siete voi?". Le chiamo lo stesso anche se non credo che le mie ancelle farebbero dei giochini così stupidi.
    Sento qualcosa. Avverto una presenza, ma non vedo nessuno. E' così...strano.


    Comincio a pensare a qualche stupido scherzo di qualche stolto. Se qualcuno osa prendersi gioco di me gliela farò pagare. Scendo giù per le scale, ormai non sento più nessun mormorio.


    A breve dovrei vedere il principe nei dintorni. Meglio non farlo attendere.



    *Mi scuso per la pochezza delle pose, ma sto trasferendo cc pian piano da una cartella all'altra! xD
    *Per il furto della coscetta ho ovviamente chiesto il permesso ai masters. u.u
    Ultima modifica di scarygirl; 10th November 2014 alle 12:47


  10. #80
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar

    Osservo distrattamente la servitù che dispone sull'immenso tavolo le prelibatezze per i nostri commensali. Non ho fame, anche se so che dovrei nutrirmi per affrontare al meglio i duri allenamenti che mi attendono, ma nonostante gli sforzi sento di avere lo stomaco irrimediabilmente chiuso.

    Osservo mio fratello lasciare la stanza, dirigendosi verso il giardino dove avremo modo di conversare privatamente.



    Avrei tante cose da chiedergli, ma di tutte una sola è quella che mi sta devastando da quando tutto questo è iniziato. Se dovesse essere dimostrata l'innocenza di Drako, se dovesse rivelarsi tutto un complotto ordito da non so quale mente malvagia, lo risparmierebbe? Le cose potrebbero tornare come prima? Potrebbe tornare ad esserci fiducia e stima reciproca tra loro? In cuor mio so che questo non sarà possibile, ma sento di doverlo udire dalle sue labbra.

    D'altro canto, mi chiedo anche cosa pensi del mio impegno in questa guerra, se crede in me e nelle mie capacità e se dubita che riuscirò ad essere forte se dovessi incontrare lui in battaglia. Un dubbio più che lecito, che attanaglia il mio animo da molto ormai. So di comportarmi da stupida, ma trovo impensabile usare la mia magia o la mia arma contro Drako. Chissà cosa sta pensando lui e se si sta facendo i miei stessi scrupoli. Immagino il suo odio per la condanna e la sentenza di morte, e il rancore che prova verso la famiglia reale. E io sono parte di essa.
    Quanto vorrei in questo momento non essere ciò che sono.



    Mi alzo discretamente, lasciando agli altri il prelibato banchetto, e mi dirigo verso l'esterno dell'edificio. So dove Lantis mi aspetterà, e temo di sapere anche cosa mi dirà. Col cuore in gola percorro la navata che mi separa da mio fratello, raggiungendolo velocemente accanto alla nostra amata ortensia, vicino al porticato.





    <<Eccomi fratello caro, con me potete aprire il vostro cuore e dirmi ciò che vi affligge, sapete che vi sarò sempre vicina>>

    Lo osservo attentamente, mentre lui inizia a parlare. Il mio conflitto interiore resterà relegato in un angolino del mio cuore, il sangue è uno dei vincoli più forti, assieme all'amore.





 

 
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