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  1. #791
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    Con mio enorme sollievo, la septa espone con chiarezza e analisi ciò che le è successo a Solumquae senza aggiungere rumori intestinali, esternazioni volgari o emissioni maleodoranti con il suo fiato pestilenziale. Riesco a seguire il suo discorso in ogni minima parola e devo dire che si è battuta bene. Non penso possa mentire con il rischio che Lady Feralys possa sbugiardarla: conosco bene la vecchia Strega dell'Ovest, non si fiderebbe di una nobile come Adamantia. Prendo quindi per buono tutto il suo resoconto, da cui posso dedurre che nella seconda parte del combattimento è successo qualcosa che speravo non accadesse mai: ribelli e reietti alleati pro tempore, senza manco rendersene conto, contro un nostro guerriero. Come temevo, nonostante la loro pesante sconfitta ad Amaranthis avrebbe dovuto insegnare ai ribelli di non concentrarsi solo su un fronte, hanno continuato nella loro politica di preferire noi come bersagli. E' bizzarra questa situazione, perchè abbiamo sì perso il campo, ma abbiamo anche vinto contro i ribelli la prima volta e ora contro i reietti. Chi fa più danni in campo siamo comunque noi, ma la questione del terzo fronte ci penalizza. "Tra i due litiganti, il terzo gode" mi limito a commentare, dopo il brillante intervento di mia sorella. Sono sempre più pensieroso, ma ammetto che lo spirito, la vivacità e la forza d'animo di Lady Adamantia sono contagiosi. Non credo che sia la paura a muovere le fila della battaglia, ma il suo ottimismo non può che far bene al morale, che non ne è uscito certo bene da queste due sconfitte. Incrocio le braccia sul petto e guardo la strega rossa con un mezzo sorriso malizioso: bella, furba e caratterialmente forte, con uno spiccato senso pratico. Se il mio cuore non fosse avvelenato dall'amore per Reneè, penso che avrei riconsiderato la mia politica matrimoniale in favore della bella Adamantia. Il Comandante Urthadar, da bravo figlio della sua ambiziosa famiglia, è cauto e non fa che sottolineare ovvietà sotto gli occhi di tutti. Le ovvietà sono molto importanti in politica, perchè possono piegarsi bene alla reazione dei potenti e lui, immagino, sta aspettando la mia per potersi adeguare. Piego un attimo il capo di lato, in modo quasi impercettibile volgo gli occhi a chi è alle mie spalle: Lumen sarà il male incarnato, ma sa scegliere i suoi alleati. Riporto lo sguardo dritto davanti a me quando irrompe in sala, dalla dispensa, Lady Alinor: questa fanciulla è un disastro. Sciorina, con la luce negli occhi, un sacco di sciocchezze in cui però, brilla una stella: la certezza che nonostante possiamo schierare il migliore dei nostri guerrieri, l'inettitudine delle altre due fazioni ci giocherà sempre contro. Come ha prima ben spiegato Esperin, siamo noi l'obiettivo principale, non dobbiamo dimenticarlo mai. Sto per replicare in modo alquanto irritato alle sue aleatorie proposte di non mettere l'armatura ma... la septa mi precede, la rimprovera duramente e per quanto io concordi perfettamente con ogni sillaba che pronuncia, non posso non fermare la sua collera con un colpo di tosse. Sì, septa, siete proprio la persona adatta per quel compito che ho in mente per voi. "I consigli di guerra sono sempre stati appannaggio di guerrieri e soldati di esperienza... dovete scusare Lady Alinor, a quanto pare ha molto ancora da imparare ma... sono sempre stato per un'educazione di tipo... pratico... secondo me, mille parole non valgono quanto l'esperienza diretta di determinati eventi... volete scendere in campo Lady Alinor? Nonostante voi siete la mia promessa sposa, nonostante il rispetto e l'affetto che nutro nei vostri confronti mi rendano questa decisione molto difficile... sarete accontentata. Mi sembra doveroso darvi la possibilità di riscattare con la spada l'avventatezza delle vostre parole. Insieme a voi, a Franthalia, scenderà in campo Sir Vicent, anche lui in cerca di credito ai miei occhi per la pessima figura fatta con Ryuk Leithien. Con questa nomina, Sir Vicent, voglio esservi amico: scendete in campo e fate sì che i nostri nemici maledicano il vostro nome sulle tombe dei loro compagni" dico severamente, con un tono aspro e con l'odio nella voce. Sto per aggiungere la descrizione di Franthalia, ma la septa mi anticipa anche in questo: sa essere davvero irritante, ma mi serve per ciò che ho da chiederle, quindi mi limito ad assottigliare lo sguardo verso di lei e guardarla con rimprovero. Comunque, se la terra non ci appartiene, dovrà appartenerci almeno il sangue dei nostri nemici, la loro anima. Guardo il Comandante Urthadar, penso che stia aspettando un mio responso: "Apprezzo il vostro modo di pensare, Comandante... purtroppo sappiamo bene, di per certo, che entrambe le fazioni hanno almeno un guaritore... questa vostra bastarda... Elen... nei reietti... e il fratello di Lady Cassandra nei ribelli, Andreus. Non sarà quindi facile riportare delle morti. Ma, ovviamente, non perdete mai l'occasione di uccidere: è una battaglia, non un incontro di tè tra signore... la morte è sempre sovrana... si combatte per uccidere, sempre". Mi volgo verso Sir Vicent, non ho dimenticato il tradimento del boia della luna: "Cosa sapete dirci del vostro bastardo, invece, Sir Vicent? Conosco Dahmer Gray per quello che era il suo compito al Castello... le teste su quelle picche di fedeli di Kalisi è un suo lavoro... ma non so altro, a parte che fosse bravo". Poggio il polso sul tavolo e apro e chiudo il pugno nervosamente: penso a Franthalia e al dover obbligatoriamente affidarmi al senso di lotta dei guerrieri. Penso anche a ciò che seguirà Franthalia... Esperin... sento un moto di dissenso, come uno sbuffare piuttosto grottesco. E' Sir Demonar, vestito in modo... la mia elevata capacità di concentrazione non mi aveva fatto notare il vestito di quest'uomo, completamente inadatto e pacchiano per un evento come un concilio di guerra. "Perfetto, abbiamo perso di nuovo!" dice il ragazzo cantilenando. Tra Alinor che pensa solo a svuotare la mia dispensa e questo pagliaccio di corte... oh dei, Esperin dovrebbe scendere in campo insieme a lui dopo Franthalia. "Di certo, il senso del buon gusto è stato sconfitto dalla vostra tutina verde, Sir Demonar. Comunque signori, questa guerra è appena iniziata e abbiamo fatto i nostri ingenti danni portando quasi alla morte due nostri avversari. Sicuramente, in base a questo dato, loro non ci sottovaluteranno. Ma siamo in mano agli dei e alla stupidità di questi guerrieri improvvisati, quindi siate pronti e affidatevi al vostro istinto" dico guardando Sir Vicent. Il ragazzo è forte, so bene che è piazzato e ben addestrato. Ryuk Leithien è un guerriero d'elite che avrebbe messo in crisi chiunque, ma devo essere severo. E lo ammetto... Lord Horas non avrebbe molto da rimproverarmi la morte di sua figlia in campo, ho scelto pure uno dei luoghi più romantici di tutta Dohaeris. Ma non le accadrà questo, Sir Vicent è anche un guaritore esperto. La mia scelta risulta, infine, politicamente corretta. Detesto però questa situazione, di non poter organizzare una strategia per avere il controllo di ogni cosa.

  2. #792
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters



    E' la septa a prender parola facendomi portare da Theon un altro pezzo di torta con l'invito a mangiare e tacere.
    La fisso contrariata, ma il suo sguardo non è da meno. E' furiosa.



    Per prima cosa tira in ballo il fatto che sia andata da lei e abbia usato il mio potere per farle dire tutta la verità.
    "Non vedo cosa c'entri con la battaglia..." dico tranquillamente mentre continua a sproloquiare. Il che mi manda mi fa adirare, e non poco.
    "Sono venuta da voi per questioni personali e data la poca fiducia che nutro nei vostri confronti ho usato il mio potere per farmi dire tutta la verità. Che state cercando di fare? Mettermi in cattiva luce per caso? Dovreste impegnarvi di più!".



    Continua poi parlandomi di ritardi e spiego: "Sono entrata in sala quando è arrivato chi ha convocato la riunione. E non mi pare che siete stata voi! L'unica cosa che mi dispiace è di essermi persa la battaglia col cibo...".
    <<Siamo noi il loro obiettivo? Ma davvero mia signora? E secondo lei quale altra è stata la GRANDE scoperta, dopo ciò? Che i ribelli, pensandola come voi, si sono accaniti come degli idioti e sono tornati nel loro buco strisciando come i serpenti che sono. Complimenti, siete indietro di ben DUE GIORNI. Da allora è stato realizzato che tra di loro reietti e ribelli non collaboreranno mai, e chi commette per primo l'errore di dedicarsi solo a noi, verrà sconfitto barbaramente.>>
    "Immagino la paura che avranno...da chi ha perso ben due battaglie! Fino a prova contraria gli sconfitti siamo solo noi. Chi torna a casa ferito ma con la terra conquistata, vince. Dovrebbe saperlo." Se pensava che me ne sarei stata zitta a sentire i suoi rimproveri si è proprio sbagliata. Non ho mai ascoltato la mia septa, ho affrontato Lord Tywin, figuriamoci lei, anche se è la strega dell'Ovest. Non mi intimorisce affatto.
    In seguito mi fornisce la definizione di "strategia" e le faccio cenno di leggere da un libro immaginario. Di sicuro lo avrà imparato nella sua biblioteca. In quanto a guerra e strategie ne sa quanto me, inutile fare l'erudita anche in questo campo, soprattutto se è tornata da sconfitta.
    <<...Spiegavo inoltre proprio poco fa, mentre Voi siete corsa nelle cucine, che è impossibile pianificare una strategia senza sapere CHI scenderà in campo dalle altre fazioni, e soprattutto dovendosela vedere contro due fronti...>>
    "Questo lo sostenete voi! Chi scenderà in campo è ovviamente un'incognita. Ma sono state usate strategie contro intere armate e da più fronti e voi mi dite che è impossibile farlo contro quattro contadinelli con scarso addestramento? State per caso dimenticando qualche vostro volume di storia? Non mi faccia ridere septa..." lo so persino io che non ho mai assistito ad una sola lezione!



    In seguito afferma che la mia idea sulle armature le era anche piaciuta ma ritirandola fuori ancora una volta ho mancato di rispetto...IO? "Pff..." trattengo a stenti una risata. "E' da quando sono giunta qui alla Torre che non fa altro che prodigare parole irrispettose verso noi tutti, regnanti compresi!"
    <<Ormai ribelli e reietti conoscono le armature avversarie, indovinate un pò chi, andando per esclusione, sono quelli senza armatura?>> mi fa poi. "E chi ha parlato di scendere in guerra senza armatura?...Se solo mi avesse dato il tempo di scendere nei dettagli prima sputare sentenze..." replico.
    Il mio obiettivo era quello di camuffarci come una fazione in particolare, copiando il loro abbigliamento che sarebbe stato facile da trovare, in fondo è un arrangiamento, non hanno vere e proprie armature da quanto ho capito. Ciò avrebbe portato un po' di confusione almeno ad una fazione e quindi un vantaggio a noi. Ma che glielo spiego a fare? Tronfia come gli altri e convinta nelle proprie parole...sarebbe fiato sprecato.
    <<E permettetemi....ultima chiccha: ma Voi davvero credete di essere una sconosciuta? Voi davvero credete che la figlia di Lord Horas Waters, i cui ritratti riempono la Valle dei Fiumi, sia una sconosciuta? Forse non c'eravate nemmeno quando sono stati descritti i nostri nemici, ma le farò il favore di ripetere: Vengono. Da. Ogni. Dove. I ritratti di ogni singolo nobile vengono venduti per pochi spiccioli ai mercati, riprodotti su tovaglioli di lino grezzo. Tutti sognano stupidamente di essere come Voi, e quei pezzetti di stoffa li aiutano a riconoscere chi sono le lady che passano in carrozza, a richiamare la loro attenzione e chieder loro i soldi per il pane. Eravate così orgogliosa di fare da insegnante a Lord Tywin, come se Voi il popolo lo conosceste davvero, ma credo d'aver capito di che pasta siete fatta....Voi Vi sporcate un poco i piedi di terra e credete d'aver vissuto il brivido della libertà. Ci servono persone adulte qui, lady Waters, non bambine impreparate che credono di poter andare a combattere come se stessimo svolgendo un tema in una lezione. Se non ha da darci apporti veri ed effettivi, e non soltanto esponendo cose che piacerebbe a tutti poter disporre, mangi quel bel pezzo di torta che le ho fatto portare. Me lo lanci pure in faccia se vuole, ci sono abituata!>>
    Scuoto la testa. "Se l'ho detto è perchè è così. L'ultimo ritratto che raffigura me e la mia famiglia risale a quando ero poco più di una bambina. Nella tela è raffigurata anche mia madre...dopo la sua morte mio padre non ha più voluto altri ritratti di famiglia. Ora, potete capire che dall'epoca dell'ultimo ritratto, sono cresciuta...non sarei facilmente riconoscibile." spiego ancora, ma stavolta con l'amaro in bocca.
    "Solo il popolino delle Terre dei Fiumi conosce il mio attuale volto e quando mi sono presentata a sir Ryuk, non mi ha accennato nessun nome proveniente dalle mie lande, come invece ha fatto con sir Dreth, ad esempio. L'ultimo Rivers (il cognome dei bastardi delle Terre dei Fiumi), figlio di mio nonno, ha circa novant'anni e monco. E la mia famiglia è in buoni rapporti con lui, dubito di vederlo in battaglia. E un'altra cosa...l'unica volta che son salita in carrozza è stato per venire qui." le dico con un sorriso forzato.
    "Potrete anche sapere tante cose septa, conoscere tante persone per fama o per altro, conoscere il nome dei nostri padri e madri, stemmi e motti, ma non potete conoscere la vita di ognuno di noi. Di me non sa nulla. E credo neanche di strategie militari, come me, d'altronde." concludo, avvicinando a me il piatto con la torta. Mi rendo conto che potrebbe piacermi punzecchiarla.
    "Ah, e grazie per la torta, io almeno la mangio...non la spreco." dico infine indicando i residui di cibo sul suo viso.



    Comincio a mangiare ignorando completamente le risatine ben nascoste di Lady Feralys.
    Lantis forse si sveglia ed interviene: "I consigli di guerra sono sempre stati appannaggio di guerrieri e soldati di esperienza... dovete scusare Lady Alinor, a quanto pare ha molto ancora da imparare ma... sono sempre stato per un'educazione di tipo... pratico... secondo me, mille parole non valgono quanto l'esperienza diretta di determinati eventi... volete scendere in campo Lady Alinor? Nonostante voi siete la mia promessa sposa, nonostante il rispetto e l'affetto che nutro nei vostri confronti mi rendano questa decisione molto difficile... sarete accontentata. Mi sembra doveroso darvi la possibilità di riscattare con la spada l'avventatezza delle vostre parole. Insieme a voi, a Franthalia, scenderà in campo Sir Vicent, anche lui in cerca di credito ai miei occhi per la pessima figura fatta con Ryuk Leithien. Con questa nomina, Sir Vicent, voglio esservi amico: scendete in campo e fate sì che i nostri nemici maledicano il vostro nome sulle tombe dei loro compagni".



    L'avventatezza delle mie parole? La mia era solo una proposta strategica...lei mi aggredisce verbalmente e io devo "rimetterci"? A questo punto che incorino la septa! Ma va beh, poco m'importa!
    Non aspettavo altro che scendere in guerra. Finalmente si è deciso, ci siamo. Sarò a Franthalia a combattere. Ascolto con poca attenzione il resto delle parole che dice Lantis eccetto quando al mio fianco afferma di voler mettere Sir Dreth e non ser Demonar.
    Una scelta equilibrata, alla fine.
    Ser Dreth tossicchia con imbarazzo prima di proferire: <<Ehm...dunque...si parlava del prossimo campo di battaglia. Franthalia...forse è meglio se ne discutiamo, e analizziamo la sfruttabilità del territorio.>>.
    Ed è ancora lei a prender parola e come se stesse leggendo da un libro esclama: <<Il Giardino delle Rose Eterne....E' un luogo pregno di magia, dove le rose (e la natura in generale) non nascono e non muoiono, rimangono avvolte in un incantesimo eterno, come eterna sembrava l'esistenza dei Draghi, secoli fa. E' li che riposa l'ultimo di essi, adagiatosi sul suolo e lasciatosi morire li dove ora file interminabili di viaggiatori ammirano il suo scheletro mastodontico! Egli era ormai rimasto solo, l'unico della sua stirpe divina, e non trovò più ragione di vita in questo mondo. Si dice che sia stata la magia del suo spirito, che una volta abbandonato il suo corpo senza vita, abbia rifiutato di sparire e si sia riversata in quella terra, rendendola rigogliosa ed immune al tempo. C'è un lago circondato da innumerevoli cespugli di rose, come potete già desumere il terreno sarà verdeggiante e rigoglioso, ma vi sono anche molti massi, alti. Quando la carcassa senza vita dell'Ultimo Drago fu trovata, un'era terminò per molti. Il luogo venne denominato "Franthalia"....."Ali Spezzate"....come il destino di quella razza mitologica.>>.
    Osservo i suoi occhi sognanti mentre parla di questo territorio, chissà forse lì secoli fa ha conosciuto l'amore. Poi l'ha perso e da allora si alimenta di acidità. E di poveri bambini.
    Disgustata da questa visione, allontano da me il piatto di torta senza finirlo. Ho bisogno d'aria.
    Ultima modifica di scarygirl; 17th March 2015 alle 22:35


  3. #793
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Il discorso si anima presto, ed uno dopo l'altro i nostri alleati iniziano ad intervenire esponendo le proprie idee. Al termine del mio discorso è un sospiro scocciato della septa ad attirare la mia attenzione, che però viene presto scavalcato dalle parole di Sir Aiden, che si mantiene molto vago sulle proprie teorie, ribadendo soltanto l'ovvietà dei fatti. Mi aspettavo un intervento più deciso, ma probabilmente sta ancora valutando i resoconti delle due combattenti, prima di esporsi.
    Chi invece mi stupisce è proprio Alinor, che interviene decisa con un lungo monologo.



    Ribadisce l'idea di dismettere le nostre uniformi, idea che continuo a non appoggiare e che reputo inutile dato che oramai entrambe le fazioni avversarie sono in grado di riconoscerci anche solo per esclusione. Passa poi a proporsi lei stessa per la prossima battaglia, accanto a Sir Demonar, in quanto a suo dire sarebbero in grado di confondere gli avversari, essendo meno riconoscibili di chi ha lottato da tempo tra le fila del nostro esercito. Tremo all'idea che scenda proprio lei in battaglia, ma la ascolto in silenzio, con un bruttissimo presentimento. Sono cosciente che le sue parole sono azzardate e palesemente frutto di inesperienza, e sono certa che mio Fratello, o qualcun altro per lui, glielo farà notare. Aspetto un secondo, poi un altro, osservandomi intorno, quando un colpo di tosse mi fa voltare verso la septa....era ovvio, avrei dovuto focalizzarmi subito su di lei!
    Il suo rimprovero è duro, deciso, senza mezzi termini. Provo compassione per Alinor, ma so che le parole della septa sono giuste anche se eccessivamente crude. Sono abituata ai suoi modi, ho smesso di rimanere male per le sue parole per focalizzarmi sui concetti che cerca di trasmettermi molti anni fa... ed ammetto che mai mi ha ripresa senza un giusto motivo, anche quando sul momento sentivo solo rabbia crescere dentro di me.
    Mi volto verso Alinor, con lo sguardo solidale ma determinato, voglio che mi senta vicina, ma che capisca che le parole della septa in parte sono vere, anche se il tatto non è di certo una sua peculiarità. Probabilmente con me, se avesse usato la delicatezza con la quale vengo da sempre trattata da tutti, non avrebbe ottenuto nulla, ne sono cosciente. Forse con Alinor avrebbe dovuto prima preoccuparsi di conoscerla meglio, ma il succo resta lo stesso, sappiamo ben poco di battaglie e quindi le nostre teorie possono essere solo castelli costruiti in aria, almeno nel mio caso.
    Una frase della septa poi mi lascia l'amaro in bocca, afferma che Alinor ha usato lo charme a tradimento su di lei. Trovo strano un simile comportamento da parte sua, conosco la nobiltà del suo cuore, devo certamente sentire anche la sua versione dei fatti. Che sia un malinteso? Deve essere così.
    <<Se non ha da darci apporti veri ed effettivi, e non soltanto esponendo cose che piacerebbe a tutti poter disporre, mangi quel bel pezzo di torta che le ho fatto portare. Me lo lanci pure in faccia se vuole, ci sono abituata!>> conclude ridendo, voltandosi verso di me. Ricambio sicura il suo sorriso, con sguardo complice, ricordando benissimo quello che feci quel giorno.



    Ero ancora una bambina, ed il suo rimprovero davanti a mio Padre mi fece ribollire il sangue probabilmente per la prima volta da quando ero nata. Guardai mio Padre, sicura, certamente sbagliando, di leggere delusione nei suoi occhi ed agii senza pensare, senza rispettare l'etichetta consona al mio ruolo, lanciandole la torta addosso. Oh Dei... che imbarazzo! Avrei voluto possedere il dono dell'invisibilità nei minuti successivi!
    Fortunatamente Sir Vicent interrompe la septa spostando il discorso su Franthalia, il Giardino delle Rose Eterne, lo scenario in cui si svolgerà la battaglia di domani. Conosco bene quel luogo, come conosco tutte le leggende che vengono narrate su di esso, non potrebbe essere diversamente. Drako ama quel luogo e me ne parlava spesso, come mi parlava del profondo legame che sente con il Drago, si narra infatti che il potere del fuoco, che scorre nelle vene di chi come lui lo domina, sia proprio un loro dono. Io, curiosa, avevo letto molto sui Draghi e sulla loro estinzione.
    Quel giorno poi... no, non devo tornare al passato, ma concentrarmi su ciò che avverrà lì domani, sulla terza battaglia di questa atroce guerra.
    E' la voce di Alinor a riportarmi al presente, la quale risponde alla septa, più agguerrita che mai. Il suo temperamento lo conosco ormai bene, ma mi aspettavo più cautela in questa circostanza, anche se ha ovviamente il diritto di dire la sua e di replicare, se lo desidera e se reputa di essere nel giusto. Non conosce la septa ed i suoi modi, quindi non fatico a credere che si sia sentita offesa sul personale, soprattutto considerato che, come tiene a precisare, la septa non la conosceva fino a pochi giorni fa, se non di nome. Poggio una mano sulla sua sotto il tavolo, cercando di calmarla, mi rendo conto che si sta alterando, ha addirittura allontanato la torta di mele. Le rivolgo un sorriso comprensivo, spero le sia di conforto, e che chiuda qui il discorso. Non è di certo il momento.



    Lantis interviene, interrompendo la discussione. Mi volto verso di lui e lo osservo attentamente, ascoltando le sue parole. Cerco di mascherare la mia reazione quando acconsente a far combattere Alinor, affiancata da Sir Dreth. So che il cavaliere saprà farsi valere in battaglia, non ho alcun dubbio sul suo valore. Ma Alinor... non è pronta, non è addestrata. Oh Dei... sono terrorizzata per lei.
    Non posso replicare né protestare, sarebbe totalmente inopportuno. Posso solo appoggiare mio Fratello ed incoraggiare i due prescelti. Pregherò gli Dei, per entrambi, so che andrà tutto bene e sapranno mantenere alto il nostro vessillo. <<Confidiamo in voi. So che lotterete con onore, e manterrete alto il vessillo dei Raeghar>> esclamo, guardando prima Vicent e poi Alinor, stringendo la mano della mia amica per farle forza.




  4. #794
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Il demone della follia Sheogorath deve vivere in questo tavolo, ne sono certa. "Quindi reputate stupido il popolo di Dohaeris per non conoscere nemmeno l'aspetto della sua futura regina... i vostri ritratti di famiglia risaliranno pure alla vostra infanzia, Lady Alinor, ma quando siete diventata la promessa sposa del Principe Lantis, il vostro aspetto è stato decantato da bardi e musicanti. Inoltre, come il Principe ha detto, è un concilio di guerra questo, le scaramucce tra signore potete risolverle dopo, in privato" esclamo severamente dall'antro del mio silenzio.



    Non trovo rispettoso nè il comportamento della septa, che è troppo duro e aspro dinanzi al Reggente, nè quello di Lady Alinor, che dovrebbe avere l'umiltà di ascoltare le parole sagge di chi in battaglia è già sceso più volte.



    Mi delude per certo il racconto della septa circa l'uso di charme della Waters: resterò sempre della convinzione che di tutti i doni che gli dei ci hanno infuso, lo charme sia quello affatto nobile, affatto degno di una persona onesta. Chi siete realmente Lady Alinor? Durante la mia simbiosi sembravate aver compreso i miei sentimenti, mi avete mandato le vostre ancelle alle terme dopo Amaranthis, la Principessa Esperin sembra avervi molto a cuore. Eppure, usate lo charme senza ritegno, vi comportate come una bambina viziata che non pensa altro che alle torte di mele. Una buona fanciulla in attesa di crescita? Di maturare? "Altezza, se cercate qualcuno che possa preparare a dovere Lady Alinor per la battaglia di Franthalia, sono pronta a coglierne l'onore... più che strategie su un fronte a tre, necessitiamo di sviluppare adattamento all'imprevedibilità dell'avversario, quindi avrò anche io molto da imparare dall'inesperienza di milady" chiedo guardando Lantis.



    Non posso che pensare alla sua voce quando ha nominato mio fratello Andreus: non solo la Regina, non solo Dreth e Aiden, ma tutti noi abbiamo o ci abbiamo portato qualcuno nelle fila nemiche. E sempre il tradimento di mio fratello è un mio carico, un mio disonore, che laverò con il sangue di Targaryus. Sono molto interessata di saperne di più sui due bastardi in questione: come dice Lantis, sapevamo di almeno un guaritore nei ribelli, appunto mio fratello, ma nei reietti sarebbe stato proprio comodo che non ne avessero. "Smettiamola di vederci come obiettivi, che siano loro i nostri. Si scende in campo per uccidere, perchè la guerra lo rende necessario. Punterei alla vita dei guaritori, se dovessimo vederli in campo ancora, quello sì sarebbe un gran vantaggio per noi... come il Grande che conquistò la capitale, ma restò senza uomini e dovette dichiarare comunque la sconfitta" concludo con il viso tirato, amareggiato. Ho appena proposto come obiettivo principale e letale mio fratello. So che è quello che farei da soldato, che è mio dovere essere obiettiva, analitica. Eppure, dentro di me, c'è sempre il barlume della speranza: se riuscissi a incontrarlo, potrei convincerlo, potrei capire, potrei salvarlo. Ma come posso? Se proponessi un incontro al Valmorgulis, mi taccerebbero come traditrice e in effetti, mi ci sentirei anche io: i nemici vanno distrutti, non convinti. Poi, come reagirei a vederlo senza il frastuono di una lotta? Io e lui da soli? No, forse non sono abbastanza forte per una cosa del genere. Mi affido completamente agli dei, alla madre natura di tutti gli elfi che segua i miei passi e possa portarmi nella sua magnanimità ad una soluzione tanto agognata: quella di salvare mio fratello da Targaryus.

  5. #795
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth


    La Septa con i suoi modi di fare burberi e schietti riprende duramente Lady Alinor in merito all’uso sconsiderato dello charme, all’insistenza su argomenti già trattati, alle assenze immotivate e all’incoscienza di definirsi una sconosciuta…



    La dama però non demorde e le risponde con visibile stizza: cerca di dare spiegazioni per quanto ha appena detto ostentando un atteggiamento ed un'immaturità che trovo poco consoni al suo rango. Che dire? Ora mi spiego il baciamano ad un manichino, ma soprattutto la strana sensazione di vuoto che ho avuto poco dopo. Quanto odio la manipolazione mentale? Perfino l’usare la mia aura di mago molte volte mi crea non poche turbe mentali ed invece lei… E’ arrivata a sfruttarla pur di estorcere informazioni ad una persona tanto vicina alla famiglia reale. Credo che dovrebbe solo farsi un bell’esame di coscienza al riguardo... Quanto prima. Lantis cerca di bloccare il diverbio delle donne con un sonoro colpo di tosse e rivolgendosi a Lady Alinor afferma: <<[…] Insieme a voi, a Franthalia, scenderà in campo Sir Vicent, anche lui in cerca di credito ai miei occhi per la pessima figura fatta con Ryuk Leithien>>, tengo fisso lo sguardo su di lui. Fa male, molto male, sentirsi dire questo da Lantis perché è la persona che venero al pari di un Dio e che vorrei solo rendere fiero, anche se per una sola volta, di avermi tra le sue file, <<Con questa nomina, Sir Vicent, voglio esservi amico: scendete in campo e fate sì che i nostri nemici maledicano il vostro nome sulle tombe dei loro compagni>>.



    Ecco la mia occasione di riscatto dunque: non solo mi affida la vita della sua promessa sposa ma anche la possibilità di porre rimedio alla sconfitta con Ryuk. Lady Alinor dopo l’intervento di Lantis sembra ammutolirsi, ed io, nonostante appoggi il discorso dell’anziana, seguo comunque la mia indole e biascico una domanda riguardo Franthalia... Per fortuna è proprio la Septa a descriverla e distrarsi dalla dama.



    Un particolare nella sua descrizione però mi fa inarcare un sopracciglio: lo scheletro di drago. Sono secoli ormai che queste creature si sono estinte, ed è da un po’ che sinceramente non ne sentivo più parlare… Mi ha narrato alcune storie la mia Septa quando tentava di spaventarmi con le sue favole della buonanotte ma, nonostante fossi solo un bambino, il coraggio di certo non mi mancava ed al massimo finivo con il paragonare quelle “orrende creature” a lucertole focose fin troppo grasse e cresciute. Il mio preferito però era Smaug, un drago enorme color rosso - oro, con due ali nere raccolte come un pipistrello ed il ventre incrostato di gemme e di frammenti d'oro per via del suo lungo giacere su un tesoro... Il guardiano della montagna… Ricordo perfino il dettaglio che la pelle di un drago non può essere né trapassata, né bucata, né scalfita da nessun tipo di arma: sono creature indistruttibili eccetto che al cuore. Le parole del Principe mi riportano al presente ed Aiden a differenza di quanto pensavo vedo che non deve rendere conto di nulla al Reggente.



    Eppure Cassandra è stata privata del suo incarico di comandante per molto meno... Però va bene così. Mi duole ammetterlo ma ormai so che abbiamo bisogno di una figura autoritaria, abile nel destreggiarsi con la politica e gli intrighi di corte, e ad Aiden riesce bene… Troppo bene. In più questa non è che l’ennesima conferma dell’infinita fiducia che il Principe ripone nei suoi cavalieri, oltre ad una dimostrazione di saggezza e di bontà: una seconda possibilità la si concede a tutti.<<Cosa sapete dirci del vostro bastardo, invece, Sir Vicent? Conosco Dahmer Gray per quello che era il suo compito al Castello... le teste su quelle picche di fedeli di Kalisi è un suo lavoro... ma non so altro, a parte che fosse bravo>>, mi domanda poi gesticolando nervosamente con una mano. Elaboro nell’immediato una risposta cercando di formulare una descrizione di Dahmer che risulti chiara a tutti: un resoconto privo di sentimenti o reazioni.<<Ha 21 anni ed è stato educato come maniscalco, cacciatore e fabbro…>>, esclamo portandomi in piedi.



    <<Possiede una Claymore di nome “Ripper”, è una spada a due mani che ha forgiato personalmente usando la stessa lega di cui è composta la mia Meteor Hammer: acciaio mistico di Aeglos... E sì, confermo che anche la mia arma è una sua creazione... Dahmer è uno stregone, come i Dreth ha il particolare genetico dei capelli verdi ma a differenza nostra non domina il vento bensì la terra. E’ in grado di generare voragini sul terreno ed intrappolare un nemico fino alle ginocchia… O almeno questo è quanto è stato in grado di fare fino a tre anni fa, prima che i nostri rapporti si sono interrotti. Non metto in dubbio che abbia apprezzato l’incarico di boia della luna data la sua indole deviata e sanguinaria…>>, rivolgo una fugace occhiata al Reggente, <<Un incarico di cui sinceramente sono rimasto all’oscuro fino a ieri>>.



    <<Questo è tutto>> dico accomodandomi nuovamente al tavolo ed assumendo un’espressione distaccata. Evito in tal modo di far trasparire il turbine di emozioni che sento: perché se fuori sono tranquillo, pacato, inespressivo, dentro coltivo l’odio per il ricordo di Selene ed il tradimento di Dahmer. <<Perfetto, abbiamo perso di nuovo!>>, sento d’un tratto cantilenare da Sir Gildas. Lo fisso torvo in viso, spazientito, e puntando le mie iridi nelle sue faccio per parlare e proporgli una sfida ma… Il Reggente mi anticipa.



    <<Di certo, il senso del buon gusto è stato sconfitto dalla vostra tutina verde, Sir Demonar. Comunque signori, questa guerra è appena iniziata e abbiamo fatto i nostri ingenti danni portando quasi alla morte due nostri avversari. Sicuramente, in base a questo dato, loro non ci sottovaluteranno. Ma siamo in mano agli dei e alla stupidità di questi guerrieri improvvisati, quindi siate pronti e affidatevi al vostro istinto>>. E guarda me, di nuovo. Annuisco ed in tono sicuro affermo: <<Sono onorato, mio Principe, della Vostra scelta: domani scenderò in campo per portare la vittoria alla casata dei Raeghar e ristabilire la giustizia su Dohaeris>>. Ricambio anche lo sguardo della Principessa quando si rivolge a me, non presto invece molta attenzione all’intervento di Cassandra che riprende il discorso su Lady Alinor. L’esaltazione di poter dimostrare al Reggente il valore di un Dreth in battaglia fomenta il mio spirito e le mie intenzioni: domani a Franthalia scorrerà sangue esattamente come sta dicendo Cassandra... Anche se dubito che un guaritore possa fare qualcosa dato ciò che ho in mente.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 6th April 2015 alle 21:57



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  6. #796
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Mi aspetto una risposta del reggente, o magari da Cassandra o Dreth, ma è invece lady Waters a parlare. La guardo interessato mentre espone con, lo ammetto, una calma che non mi aspettavo, le sue idee: secondo lei ho trascurato la presenza di altri guaritori nelle fazioni nemiche, cosa assolutamente non vera, dato che ho scoperto da poco che la stessa Elen possiede la rigenerazione... informazione che avrebbe a disposizione anche lei, se non si fosse fermata a ingozzarsi in dispensa. Con questa osservazione dimostra di non conoscere come crede il potere curativo, dato che solamente un guaritore con alle spalle anni di esperienza sarebbe in grado di curare ferite mortali. Nemmeno io, che non sono di certo il primo arrivato, potrei salvare un malcapitato da un fendente al cuore. Dimostra la sua inettitudine strategica anche dando importanza ai terreni persi che, per carità, sarei più soddisfatto se fossero sotto il nostro controllo, ma di certo non saranno quelli a farci soccombere. La quantità non supera mai la qualità: è un insegnamento di mio padre, uno di quelli che ritengo più importanti, ed è anche la filosofia con cui governo le mie terre. Pochi soldati, ma perfettamente equipaggiati e addestrati, sconfiggeranno sempre un esercito numeroso ma lasciato allo sbando. Propone poi un'idea che mi lascia sinceramente... basito. O meglio, sono sconvolto dalla sua ingenuità... crede davvero di essere poco conosciuta? Svestirci delle armature, poi... che senso ha? A meno che non voglia renderci irriconoscibili in qualche modo, sarebbe perfettamente inutile.

    Apro la bocca per risponderle, ma l'urlo della septa mi blocca.


    Oh, sarà divertente... alzo le sopracciglia, sorpreso, quando la vecchiarda si lancia in una vera e propria lapidazione contro la Waters. Guardo la nobildonna con curiosità quando vengono nominati lo charme e la sua intrusione nelle camere di Deirdre... cosa mi nasconde questa donna? Nemmeno io ho osato tanto con la septa, cosa le è saltato in mente?


    Tremo al pensiero di avere una tale stolta sul trono... Osservo per qualche istante il reggente: si sarà forse pentito di questo matrimonio? Questa donna deve essere addomesticata, e deve succedere il prima possibile. Fortunatamente la strega dell'ovest sembra ben contenta di risolvere il problema, dato che non ha ancora smesso di inveirle contro. Sta dicendo tutte cose vere, oserei dire ovvie, e spero che il messaggio venga recepito: zitta e a cuccia.

    Vorrei tanto godermi ancora un po' l'umiliazione di Alinor, ma Vicent, buono e santo com'è, tenta di cambiare discorso nominando il prossimo campo di battaglia: Franthalia. Torno a guardare la septa quando riprende la parola, e la ascolto con attenzione.


    Di Franthalia so solo che è un luogo mistico, mi sembra di aver letto qualcosa a riguardo, ma ho rimosso... fortunatamente Deirdre è molto più ferrata di me sull'argomento e descrive il territorio con particolare dedizione: verdeggiante, rigoglioso, con un lago e uno strano scorrere del tempo. Ah, e l'imponente scheletro di un drago. Quasi invidio i soldati che vi andranno a combattere.

    Finalmente sento anche la soave voce di Lantis. Inizia il suo discorso riprendendo, a suo modo, lady Waters, e... sorpresa, sorpresa, comunicandole che sarà la prossima a scendere in campo! Trattengo a stento una risata, la vuole far ammazzare per levarsela di torno! Non lo biasimo: altro che Lumen, col suo carattere Alinor farebbe come minimo implodere Dohaeris. Insieme a lei combatterà nientepopodimeno che Dreth, infatti il reggente si è legata al dito la sua sconfitta contro il Leithien. Mi piace come rigira la situazione, facendo apparire la sua scelta quasi come un favore al giovane. Beh, è anche vero che probabilmente Vicent la vede veramente così.


    A quanto pare è il mio turno, perché Lantis si degna di rispondermi. Mi riserva parole fin troppo gentili... lo guardo incuriosito, mascherando ovviamente il mio dubbio. Perché non è arrabbiato? L'ho veramente convinto con le mie parole? Mi aspettavo almeno un rimprovero, un richiamo per l'infelice scelta delle ultime guerriere. Cerco lo sguardo di Lumen, poi quello della principessa... Lantis, cosa vuoi da me?

    La risposta non l'avrò di certo ora, perché poi il Raeghar chiede a Vicent dei chiarimenti riguardo al suo bastardo. Ignoro Gildas e il suo commento da bimbo capriccioso, sono curioso di scoprire qualcosa in più su questo Dahmer, ma lady Waters riprende la parola e tenta di recuperare un po' di punti dopo la figuraccia di prima. Presto pochissima attenzione a tutto quello che dice, la sua voce inizia sinceramente a infastidirmi, non vedo l'ora che si riempia la bocca con la fetta di torta che le ha fatto portare la septa. Pure Cassandra le fa notare la sua stupidità, e se non capisce di aver toppato adesso, non penso proprio che lo capirà mai. Invece Vicent la ignora e descrive suo... cugino? Fratello? Che grado di parentela avranno? Dice che il rapporto si è interrotto tre anni fa... molto prima dello scoppio della guerra. Mi domando cosa sia successo, e come Dahmer sia potuto diventare il celeberrimo boia della luna... Dreth gli affibbia un'indole sanguinaria, ma, conoscendolo, prendo con le pinze questa affermazione.

    Ok, tocca a me. <<Sir Vicent, lady Alinor...>>, dico, guardandoli entrambi e sfoggiando il mio più bel sorriso. <<Che gli Dei vi assistano a Franthalia. Non ho mai visto combattere lady Waters, ma ho avuto l'onore di battermi con sir Dreth e ho piena fiducia nelle sue capacità...>>.


    Lo guardo, assottigliando gli occhi, e alzo in suo onore il calice. Lo rimetto poi sul tavolo, senza bere nemmeno un sorso di vino: non vorrei che Alinor mi desse di nuovo dell'alcolizzato. Cercate di tornare vivo, sir Dreth, perché ho ancora bisogno di voi.
    <<Per quanto riguarda questa Elen, vostra altezza...>>, sto parlando al reggente. <<Come ho già detto prima ai miei compagni, non sarà un problema. È una ragazzina senza addestramento, ora che sappiamo che è una guaritrice non sarà difficile eliminarla concentrando le nostre forze su di lei la prossima volta che scenderà in campo>>.
    Devo dare il contentino a Lantis, ma in realtà ho ben altro in mente per lei... spero che questa riunione finisca il prima possibile.
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  7. #797
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Si è stupita che ho detto a tutti dello charme, ah! Eppure l'avevo avvisata che avrei riportato la cosa....sono la Strega dell'Ovest, sveglia!
    Mai mi sarebbe aspettata che da brava stupida piena di zuccheri nel cervello, lady Alinor avesse avuto l'estro di tacere. Continua a rendersi ridicola, mi risponde altre baggianate se possibile ancora più sconnesse. Mentre parlo infatti, vengo risposta colpo su colpo, ad un certo punto la vedo addirittura fingere di sfogliare un libro immaginario: che regina matura ci aspetta! Quando arriveranno i dignitari di corte ad esporle un problema di bilancio, un contadino a chiedere appezzamenti di lande in più, ecco cosa farà "la grande regina"...fingerà di leggere per prendere in giro e far capire che non sta ascoltando un'acca. Potremmo divertirci.



    Tutto ciò che ha detto non ha senso...ho mini-ritratti stilistici di lei e di suo fratello sir Abel sul libro dedicato alle genealogia Waters, e al mercato ho visto dei piccoli ritrattini che la riportavano con il principe Lantis, per festeggiare l'evento.
    Inoltre lo sanno TUTTI che lei è qui al palazzo, che governa l'acqua e che scenderà in campo.....ma dove vive?
    Il reggente prende parola, dandomi in fin dei conti ragione (che delusione, tra lui e lady Esperin.....mi manca Ryuk! Lui si sarebbe alzato per darmi un pugno!).
    Decido di dare una conclusione al tutto: poggio i gomiti sul tavolo, la mani giunte e il mento poggiato su di esse. La voce calma e rilassata, fintamente amorevole.



    <<Vi dirò, lady Waters...la tentazione di risponderVi punto su punto...mi annoia. Quando purtroppo il discorso non è interessante e si trasforma solo nell'assistere all'arrampicata su specchi dell'altro, mi cadono le braccia. Spero Voi comprendiate che qui sono tutti d'accordo con me, come ha confermato il reggente poc'anzi, per cui mi lasci solo chiarirle due punti: ho più esperienza io sui campi di battaglia e di strategie che di tutti gli anni che si possono accumulare unendo quelli di servizio delle persone sedute a questo tavolo. Theon? Porta un'altra torta per lady Alinor!>> urlo verso le cucine prima di tornare allo stesso tono controllato e pacioso di poco prima.
    <<Non si sono mai verificate battaglie aperte con più fronti aperti contemporaneamente, mai. Per ultimo, e poi davvero sono stanca d'ascoltare la mia voce gracchiante....rispondere colpo su colpo a qualcuno non significa niente. Basterebbe una sola risposta intelligente, ma è chiaro che non ne è capace. Oh, lo so che non le importa di come appare, lo abbiamo capito tutti dal siparietto del libro immaginario!>>
    Se crede che qualcuno è rimasto impressionato perchè ha detto quello pensava a me o a Lord Tywin, sta messa molto male.



    Theon arriva, porgendo il piatto di fronte alla ragazza:
    <<Visto che lei non spreca nulla e in questo non la batte nessuno, mangi un'altra fetta, suvvia!>> esclamo verso di lei con un sorriso fintissimo, senza farle nemmeno un augurio per la battaglia. Ecco a cosa sei buona Alinor: forza, mangia....magari farai fuori i nemici rotolandoci contro.
    Sulla sua accusa che io sono la prima a non rispettare i reali, non mi esprimo e non mi spreco manco a pensarci! Io non sono una nobile, a differenza sua, e per di più non sono ipocrita come lei. Sono loro pri-gio-nie-ra. Lo sanno pure i muri, ma di che mi stupisco a fare, con questa qui....sono stanca di ripeterlo ad ogni asino.
    Quello che invece nessuno ha notato, e che avrebbero dovuto esserlo, è che la piccola serpe ha detto apertamente "chissà che paura hanno della fazione che è stata sconfitta due volte"....ammazzando l'umore delle truppe. Dei, andrebbe solo frustata, ma per sua fortuna non ci hanno badato. Se avessi potuto avere io l'onore, avrei usato i suoi capelli per ricucire gli squarci che le avrei lasciato lungo tutto il corpo.
    Non ho compreso bene il significato della frase di sir Gildas, sinceramente, non aveva ancora capito che avevamo perso, o si riferiva alla prossima? Lo osservo inclinando il capo a destra....quindi se lo chiamo Nikah e nomino sua madre si sgagazza o è successo altro e io che ero distratta non l'ho notato?
    L'unico status modificato dopo quella mia frase, è stata la presenza del reggente e della principessa.
    Interviene lady Cassandra, spiegando a lady Waters meglio la faccenda dei ritratti, per poi rivolgersi ad entrambe:



    "Inoltre, come il Principe ha detto, è un concilio di guerra questo, le scaramucce tra signore potete risolverle dopo, in privato"
    <<Credevo di parlare a nome di tutti, mia signora, non so a quale scaramucce si riferisce, ma la prossima volta che si parlerà di merletti e pizzetti non mancherò di chiamarla!>>
    Lady Cassandra continua rivolgendosi al reggente, ed io mi limito ad ascoltare tutto il resto che viene riferito a tavola: l'ex-comandante che si propone di allenare lady Alinor, sir Dreth che parla di questo bastardo della sua famiglia (tra l'altro trattasi del vecchio boia della luna!). Se lady Alinor avrà ancora da rispondere amenità (e figuriamoci se non lo farà!) mi gusterò lo spettacolo da spettatrice stavolta, osservandola affossarsi ancora di più di quanto non le abbia già fatto fare io!



    Il Capitano fa i soliti auguri ai suoi soldati alzando il calice dal quale non beve nemmeno un goccio di vino (alla faccia dell'augurio, questa è una seccia bella e buona!) e anche lui sciorina due parole sulla propria, di bastarda.
    Vabbè.....è finita la riunione? Ce ne possiamo andare?


  8. #798
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    Testarda, indisciplinata, ottusa e irrispettosa: ammetto che c'è qualcosa che mi piace in lei, quella sfida di poterla piegare a come una regina dovrebbe comportarsi. Vedere spegnersi quella fierezza negli occhi in una cieca obbedienza, in una sottomissione silenziosa. Guardo la septa e sorrido: sarà una bella sfida. La vecchia non manca di appuntare la sua noia e la sua cattiveria, ma è il racconto dei due cavalieri che mi interessa: la descrizione di questi due bastardi mi pare completa ed esauriente, se dovessero scendere in campo sarebbero riconosciuti subito. Il boia indossava sempre una maschera di teschio nelle esecuzioni, che si confondeva col colore dei suoi capelli: ora sarebbe comunque riconosciuto a vista. Guardo attentamente Cassandra, che parla da soldato ligio al suo dovere che non si fa influenzare dai suoi sentimenti. Ecco, in battaglia siamo tutti macchine da guerra, nient'altro. Il puntare il dito contro i guaritori, contro suo fratello, è una cosa che apprezzo, ma non so fino a che punto si sia rassegnata all'idea di perdere Andreus. Lumen è stata in silenzio per tutto il tempo, forse si è rilassata quando ho implicitamente confermato Sir Aiden come Comandante. Ovviamente, biondina, ho ben altro piano in mente. I Leithien mi servono, Tywin mi serve e quindi ribaltare una decisione così accorata della Regina sarebbe molto pericoloso, soprattutto per la questione di aver rimandato il matrimonio tra Esperin e Ryuk. Ma non posso lasciare il messaggio che lei comandi su queste faccende: no, deve essere chiaro a tutti che chi detta ordini sono io. "Bene, credo che questa riunione possa serenamente terminare con un annuncio: da tempo, dal tradimento del vile Drako, penso alla nomina di Primo Cavaliere. Sir Cassandra De Lagun ha combattuto sempre con onore sui campi di battaglia, si è sempre distinta per il suo coraggio e l'abnegazione nell'addestramento. Inoltre, la sua esperienza e saggezza la rendono per me meritevole della mia sconfinata fiducia e sono certo che non vacillerà il giorno in cui dovrà lavare l'onta col sangue" dico orgoglioso. Alla fine, torna tutto come ho lasciato prima di Adamantem: Aiden che prende ordini da Cassandra ma senza scalfire il mutamento che ha voluto imporre Lumen con la forza. Prendo, poi, due piccioni con una fava: se la ragazza è ancora in dubbio sul da farsi con suo fratello, ora il suo senso del dovere la metterà con le spalle al muro. "Non posso quindi che affidare al Primo Cavaliere l'addestramento militare della mia futura sposa... congratulazioni, Decimo Idra, sono certo che vostro padre Sir Jubert, è fiero di voi" aggiungo sorridendole. Le chiedo un grande sacrificio, quello di rinunciare a formarsi una famiglia, ma la conosco da tempo: l'esercito è la sua vita. Inoltre, essendo femmina, Sir Jubert non poteva considerarla comunque erede del suo cognome. "Avrò comunque piacere di darvi udienza, Cassandra, dopo che avrò discusso con la nostra venerabile septa" mi volgo alla vecchia, con un ghigno sul viso. "Seguitemi in terrazza, lì saremo coperti dalla pioggia e potremo prendere gradevolmente il tè" le dico alzandomi e congedando tutti, augurando un buon allenamento.
    "Mi cambierò con qualcosa di più comodo, Vostra Grazia, ho intenzione di prendere parte agli allenamenti della Torre, come già vi ho chiesto stamane" cinguetta la vipera bionda. Eccola, riprende parola ma posso quasi sentire tutte le rotelline del suo cervello girare all'impazzata per elaborare tutte le informazioni apprese.
    "Certamente, mia Regina, quando avrete fatto recatevi in armeria, spero che i cavalieri avranno già iniziato i loro esercizi" rispondo sereno. Se fosse un'altra donnetta, mi preoccuperei di saperla in balia di guerrieri esperti come questi alla Torre, ma nonostante Lumen non abbia mai ricevuto un'educazione militare, sono sicuro che se la caverà benissimo. Faccio cenno alla septa e mi dirigo alla terrazza, ordino ad Agatha di servirci il miglior tè che abbiamo in dispensa, sperando che Lady Alinor non sia sniffata pure quello. La septa mi raggiunge poco dopo, così inizio a parlarle senza troppi preamboli, so che non li apprezza. "Septa, accomodatevi pure e spero di non rubarvi troppo tempo con questo tè fuori programma. Ho preso una decisione, che oggi avete rimarcato con il vostro intervento: vorrei affidarvi l'educazione di Lady Alinor. Con mia sorella avete compiuto un lavoro egregio, è maturata, è divenuta più accorta. Vorrei che faceste lo stesso miracolo con colei che dovrebbe diventare la futura regina del Regno" dico sollevando la tazzina e muovendola con nonchalance in senso orario e poi antiorario, come è mia abitudine fare da quando ero bambino. Fu proprio lei a insegnarmi questa tattica per riconoscere una bevanda avvelenata, tra una scudisciata sulle nocche e l'altra. Vedo il liquido seguire la rotazione della mia mano, segno della genuinità della bevanda. Sorseggio quindi con piacere: mi serviva qualcosa di caldo. "Inoltre, so bene che dinanzi a molti spettatori la recita deve sembrare più bella di quel che è... quindi... cosa è davvero successo a Solumquae? So bene che non avete mentito, ma vorrei la versione più... cruda... di ciò che è avvenuto" le domando poggiandomi allo schienale della sedia e prendere una posizione più rilassata. Sono pronto ad ascoltare, con la tazza profumata sotto il naso nel caso in cui dovesse iniziare con le sue leggendarie alitate.

    Azioni di Deirdre concordate con Maru

  9. #799
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    Il battibecco tra la septa e la Waters va avanti per un pò, nessuno si prende la briga di troncare lo spettacolo disdicevole che sta offrendo la futura regina - se fossi in Lumen io la farei sparire senza lasciare traccia - tantomeno mi faccio carico io di fermare il fiume impetuoso di parole e sputacchi della strega dell'ovest, ne ho già avuto abbastanza a che fare ieri.


    Non capisco davvero dove voglia arrivare con questo suo atteggiamento, se desidera lasciare in fretta questo mondo basta chiedere, non credo che qui troverebbe qualcuno disposto a tirarsi indietro, forse la principessa, ma potrei anche sbagliarmi. Se non avesse dimostrato tutto questo astio immotivato nei miei confronti, forse avrei anche potuto prenderla da parte e spiegarle che per ottenere ciò che vuole (anche se non ho ancora compreso cos'è che vuole) dovrebbe agire in un altro modo, meno palesemente in disaccordo con i suoi alleati. Fa tanto l'amica del popolo, propone strategie suicide, mi sa tanto che ha sbagliato fazione: non è che vorrebbe trovarsi tra i reietti o tra i ribelli? Se avessi un'indole subdola potrei anche pensare che tutti questi suoi discorsi siano finalizzati a destabilizzare i reali, demoralizzarli, mandarli allo sbaraglio per favorire una delle due fazioni ... se solo avessi un'indole subdola, ghigno distrattamente. E' riuscita persino a ridestare la bella addormentata tra i ghiacci Cassandra che si rivolge a lei con parole dure e sprezzanti, se non fosse così bacchettona potrebbe anche piacermi questa donna!


    E poi come un fulmine a ciel sereno il discorso di Lantis sulla prossima battaglia, con lo schieramento del mio soldatino e della sua futura sposa. Accidenti, forse spera di troncare i rapporti con lei in modo drastico facendola perire nello scontro: se potessi andrei con loro con un otre di ottimo vino di Asshai a godermi lo spettacolo, sarebbe il massimo! Ma temo che non sarò così fortunata e non solo perchè sir Dreth è un ottimo guaritore, però potrei avanzare la proposta. Mettiamo lì degli spalti, una delegazione in pompa magna capitanata dalla regina Lumen e ci divertiamo a fare il tifo, come con i gladiatori dell'arena a decidere se la loro sorte sia continuare a vivere o cessare le sofferenze. Le nostre ovviamente.


    Le congratulazioni si sprecano, a noi piace torturarci nei convenevoli, non possiamo vivere senza e nessuno può chiederci di farne a meno e infine si discute dei vari bastardi presenti nelle fazioni avversarie. Chissà se io conoscerò mai qualche fratellastro o sorellastra o simili, mio padre e mia madre non sono certo stinchi di santo ... forse un giorno sarò così fortunata da incontrarne qualcuno e tornare figlia unica immediatamente! So benissimo di essere stata un dispiacere per il Lord mio padre, so che il nome dei Feralys si estinguerà con me e so anche che, se avesse avuto un figlio maschio, anche se lo avesse concepito con una pecora o una vacca della stalla, lo avrebbe riconosciuto come figlio legittimo, per perpetrare la stirpe. Quindi al massimo potrei avere delle sorelle. Vi do un consiglio, fanciulle, se esistete non venite mai a cercarmi, statevene ben lontane da me!
    La riunione termina con un colpo di scena degno delle migliori tragedie Dohaeriane: l'ex comandante De Lagun promosso a Primo Cavaliere del re.
    Un'investitura in piena regola che le ridà nuovamente il comando sull'armata dei reali: non so come potrebbe prenderla, è una donna soldato, che parla, pensa e agisce come un soldato, ma è pur sempre una donna. Non faccio fatica a credere che Drako fosse perfettamente a suo agio nei panni un amazzone, un guerriero vergine, vista la sua indole superba e gretta, ma Cassandra ... ho notato gli sguardi a Lantis, languidi e pieni di desiderio, ho visto come ci era rimasta di sale mentre armeggiavamo ognuno con la lingua dell'altro. Da un lato però potrebbe essere un sollievo per lei non essere obbligata a scegliere, non dovrà farlo, qualcun altro ha già scelto per lei.


    "Vi faccio le mie congratulazioni, Primo Cavaliere" - le dico, senza finzioni questa volta.
    Resto qui seduta mentre il principe e la septa si rintanano sul terrazzo, non mi va di conversare, nè di allenarmi, sono stanca, ho i muscoli doloranti. Adesso che ci penso non ho mai utilizzato le terme da quando sono qui, potrei farci un salto.
    Abbandono i miei compagni e percorro il tragitto che mi separa dal relax più completo, si dice che la sala delle terme della Torre di Mezzaluna sia la più bella dell'intero regno.



  10. #800
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LUMEN RAEGHAR

    Ascolto la riunione per Solumquae in silenzio, senza profferire verbo. Li vedo agitarsi, litigare, discutere e dire sciocchezze: ordinaria amministrazione qui alla Torre. Lady Alinor perde sempre più punti agli occhi di Lantis: è così noiosa che non vale nemmeno la pena di elaborare chissà quale piano contorto per farla fuori. Lei stessa è il suo suicidio, proponendosi per la battaglia di Franthalia. Franthalia: il luogo, dopo l'Abgruntis, che preferisco in tutta Dohaeris. Mia madre mi ci portava spesso, ero incantata da quelle rose sempiterne, bellissime, leggiadre. Nacque lì il mio desiderio di essere come loro: bella, eternamente giovane, immortale. Come le rose di Franthalia. La riunione termina con Lantis che nomina Cassandra Primo Cavaliere: aggrotto un po' la fronte, inarco il sopracciglio. Hai aspettato a lungo per tirare questa frecciata eh? Guardo Sir Aiden, che ora ha il compito di occuparsi anche della bastarda degli Urthadar chiamata Elen: la mossa di Lantis non è certo passata inosservata dal cavaliere, ne sono certa. Il Reggente, seguito dall'orrida septa, si dilegua, a quanto pare ha due udienze cui far fronte e io, dopo aver fatto la pantomima di chiedergli il permesso di seguire gli allenamenti alla Torre, mi avvicino a Cassandra, congratulandomi con lei. Devo fingere, forzare un sorriso radioso che però dentro nasconde un cruccio: come Primo, Lantis ha scelto una delle persone a me più lontane. Mi ha anche affrontata in pubblico, così come la sua irriverenza nei confronti della mia famiglia. "Congratulazione Sir Cassandra, sarete un degno Primo Cavaliere, ne sono certa... avete la cieca fedeltà e lo spirito di abnegazione che necessitano questo ruolo... senza bimbi di impaccio" le dico un poco malignamente, riferendomi al fatto che non potrà mettere su famiglia. Niente bambini per Lady Cassandra. Parlo poi a Sir Aiden, con la voce melodiosa che mi contraddistingue: "Immagino avrete molti impegni cui far fronte, in primis su questa bastarda, Sir Aiden... ma spero che riuscirete ad unirvi ai miei allenamenti... avrei tanto bisogno di consigli da un cavaliere così... forte... come voi". Sottolineo la parola "forte", dandole quel senso di ambiguità che spero lui coglierà. Con le mie ancelle mi reco in infermeria, così mi cambio e metto una tenuta da combattimento più adatta: non ho mai ricevuto un addestramento di tipo militare, ammetto di essere curiosa ed eccitata all'idea del contatto fisico con guerrieri come Sir Vicent e Sir Aiden, quando si unirà a noi. Certo è una cosa anche umiliante: questo mio tentativo, che può sembrare goffo, di avvicinarmi agli abitanti della Torre cela l'intenzione di evitare complotti contro la mia persona, o tenere sotto controllo i Raeghar. Alla fine, loro controlleranno me e io loro, mi pare che la situazione sarà equa... però chissà se la piccola Esperin conosce i trascorsi tra me e suo fratello e chissà... come prenderebbe la notizia. Ma non adesso, devo calcolare bene le mie convenienze. Mi reco così in armeria, non c'è ancora nessuno ma spero che presto mi raggiungerà qualcuno. Mi affaccio alla finestra che dà sul cortile, puntando il terrazzo: chissà che cosa si staranno dicendo mister grifone e la vecchia bacucca.

    Tutina da scaricare in scheda

 

 

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