Esperin Raeghar
La riunione continua, tra il battibecco tra Alinor e la septa e gli interventi più pacati di Cassandra e Sir Aiden in merito alla scelta di Lantis di chi schierare in battaglia. Il Comandante si limita a riporre la propria fiducia nei due prescelti, soprattutto su Vicent che milita da più tempo tra le fila dei soldati di Dohaeris. Cassandra invece propone ulteriori tattiche su cui decido di non intervenire, non essendo certa della eventuale fattibilità tecnica delle sue proposte. Sir Vicent accetta con onore l'incarico conferitogli, non ne avevo il minimo dubbio. Confido molto nella sua preparazione, e spero che sia in grado anche di difendere Alinor , che è molto meno preparata a ciò che l'attenderà domani sul suolo di Franthalia. Abbiamo bisogno di vincere, sia per ritemprare l'animo dei nostri combattenti e sia per non perdere territori strategici, spero che schierare uno dei nostri soldati migliori ci garantisca di conquistare la vittoria.
La voce di Lantis cattura la mia attenzione "Bene, credo che questa riunione possa serenamente terminare con un annuncio: da tempo, dal tradimento del vile Drako, penso alla nomina di Primo Cavaliere. Sir Cassandra De Lagun ha combattuto sempre con onore sui campi di battaglia, si è sempre distinta per il suo coraggio e l'abnegazione nell'addestramento. Inoltre, la sua esperienza e saggezza la rendono per me meritevole della mia sconfinata fiducia e sono certo che non vacillerà il giorno in cui dovrà lavare l'onta col sangue. Non posso quindi che affidare al Primo Cavaliere l'addestramento militare della mia futura sposa... congratulazioni, Decimo Idra, sono certo che vostro padre Sir Jubert, è fiero di voi" esclama orgoglioso, nominando Cassandra Decimo Idra.
Razionalmente questa è la scelta più ragionevole che Lantis potesse fare, Cassandra si è sempre distinta per la propria abnegazione alla nostra causa, e se c'è una persona che merita di prendere il posto di Drako...quella è lei. So che la notizia le riempirà il cuore di gioia, nonostante i sacrifici che questo ruolo comporta, soprattutto per una donna. Ma Cassandra ha fatto la propria scelta anni fa, optando per l'armatura invece che per ciò che l'essere donna comporta...nel bene e nel male. E quindi, nella sua visione delle cose, questo non può essere altro che un immenso onore. Onore che supererà di certo il dispiacere di essere stata deposta dal ruolo di Comandante delle guardie reali, sono davvero felice per lei.
Uno dopo l'altro i nostri alleati si congratulano con la donna, e non fatico a cogliere la malignità e l'ambiguità di quella iena di Lumen, mentre Lantis lascia la sala per conversare privatamente con la Septa. Mi chiedo di cosa debbano parlare, ma mi accerterò di domandarlo nel momento opportuno. Lumen invece, afferma di volersi cambiare per allenarsi in armeria. Provo fastidio solo nello stare nella stessa stanza con lei, ma che dico...non è fastidio, è odio. Non ho mai odiato nessuno, non pensavo di provare un sentimento così forte e negativo per qualcuno. Ed invece... scuoto il capo, cercando di calmarmi.
Poso lo sguardo su Cassandra, ed aggiungo <<Congratulazioni, Decimo Idra, appoggio totalmente la scelta di mio Fratello il Principe. Sono certa svolgerete con onore e dedizione il vostro compito, come avete sempre fatto>> dopodiché mi congedo dai presenti, ed esco dalla sala per dirigermi nelle mie stanze passando dal giardino, in modo da prendere una boccata d'aria.
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Una volta fuori, socchiudo un momento gli occhi, facendo un profondo respiro, quando dei passi provenienti dal Glados catturano la mia attenzione. Mercur, il Messaggero, fa la sua comparsa con il suo tipico aspetto etereo ed irreale, chiamandomi per nome <<Esperin Raeghar>>. Le ali delicate e luminose e la veste bianca caratteristici della sua figura infondono calma e serenità, o almeno è quello che succede normalmente in sua presenza. In questo momento non fanno altro che ricordarmi la notte che ho passato al Valmorguli. Mi avvicino, e lascia cadere tra le mie mani una missiva, prima di riattraversare il Glados e scomparire dalla mia vista. Osservo incerta la lettera, chi potrebbe mai avermi scritto?
Apro delicatamente la carta piegata in maniera arrangiata, ed inizio a leggerne avidamente il contenuto.
Mi appoggio alla parete adiacente la sala per sorreggermi, invasa da un turbinio di emozioni contrastanti.
Sollievo, nel sapere che Larieth è sopravvissuta alla battaglia, nonostante le pesanti ferite riportate. Senso di colpa, per il non riuscire a rinnegare sentimenti che non dovrei più provare. Terrore, nel sapere che Drako è stato talmente male da perdere conoscenza per lungo tempo, e se non lo avessi incontrato solo ieri notte, constatando che sembrava essere abbastanza in salute, ora probabilmente starei impazzendo per la preoccupazione. Senso di impotenza, per il fatto di sapere bene di non poter fare molto per esaudire la richiesta di Larieth. Tristezza, per ciò che questa guerra sta comportando per tutti noi. Se solo fosse possibile risolvere le cose in altro modo... farei di tutto affinché questo accadesse. Ma ormai è tardi... Lantis, Drako, entrambi vogliono questa guerra. Non c'è alcuno spiraglio di speranza che le cose vadano diversamente. Oh Larieth... sono felice che Drako abbia al suo fianco persone di buon cuore come te a sostenerlo ed aiutarlo.
Ripiego sicura la lettera, riponendola nella tasca della veste, e raggiungo velocemente le mie stanze dove la nascondo bene, rimandando la risposta a quando verrò a coricarmi questa notte. Mi cambio, indossando gli abiti da allenamento, e mi dirigo verso l'armeria, con l'intenzione di sfogarmi un pò.
E' lungo il tragitto che scorgo la figura di Alinor dirigersi dalla stessa parte, ed accelero il passo per raggiungerla.
<<Alinor, amica mia! >> la chiamo quando le sono abbastanza vicina, facendo poi seguire al mio saluto un caldo abbraccio
<<Sarei venuta a trovarti dopo, ma immagino che vorrai allenarti... in vista di domani. Avrei preferito non scendessi in battaglia, sono così in ansia. >> la guardo preoccupata, vorrei evitarle questo pericolo, ma non posso. <<Ma dalle tue parole ho intuito che era anche un tuo desiderio... quindi non posso che appoggiarti e pregare gli Dei che ti proteggano. Come stai? Posso fare qualcosa per te?>>
"Esperin!" risponde lei, ricambiando il mio abbraccio calorosamente "Sì, intendo allenarmi finchè ho fiato in gola...e ho anche un paio di motivi per sfogare la mia rabbia!" mi risponde, ed è chiaro che si riferisca a quello che è successo poco prima durante la riunione. "Prima o poi sarebbe toccato anche a me, quindi non ti crucciare amica! E' dal primo giorno che sono giunta qui alla Torre che nutro il desiderio di scendere in battaglia e combattere per la giustizia e la salvezza di Dohaeris." mi prende le mani, sorridendomi dolcemente, e ricambio il suo gesto.
"Tutto quello che potevi fare per me l'hai già fatto Esperin. Contare sulla tua amicizia...mi dà forza e coraggio! Ed è tanto per me in questo...nido di serpi." asserisce con soddisfazione, abbassando la voce in un sussurro udibile solo da noi due quando aggiunge "Ma piuttosto...come stai tu dopo l'incontro segreto con l'uomo che ami e dopo.....sir Ryuk?".
Continuiamo a camminare verso l'armeria mentre parliamo, presto attenzione affinchè non ci sia nessuno nei paraggi, in modo da poter parlare tranquillamente, mantenendo sempre un tono molto basso. <<Non sai che gioia mi danno le tue parole>> le dico, leggermente più tranquilla <<A proposito di prima, so che la septa ha modi molto duri, amica mia, ma per quella che è la mia esperienza con lei, posso assicurarti che mi ha insegnato molto... tante volte mi ha aperto gli occhi e mi ha detto in faccia cose che nessuno aveva il coraggio di dirmi. Cerca, se vuoi, di... guardare oltre ai suoi modi schietti e irriverenti. Per quanto riguarda me...io...bene, si...sto bene. Ho parlato con Drak->> mi fermo di scatto, e mi porto una mano alla bocca, cosciente di aver detto troppo, e mi guardo nuovamente intorno per assicurarmi che non ci sia nessuno, prima di continuare con voce bassa e flebile <<Oddio... ti prego...non parlare a nessuno di... questo>> le chiedo imbarazzata, con sguardo implorante <<Ecco...io... si, gli ho parlato... gli ho detto addio. E' stato difficile, non sai quanto...e pensare di non rivederlo più...>> mi incupisco inevitabilmente per un attimo, prima di continuare <<...ma non potevo fare diversamente viste le circostante. La sua posizione...e la mia...rendevano impossibile un qualcosa che già lo era dall'inizio, quindi era ora di guardare avanti. Ho fatto una promessa a mio Padre ieri, quando sono stata da lui, di lottare per salvare il suo, il nostro, Regno. E sono disposta a qualsiasi sacrificio per mantenere fede a quella promessa. Il matrimonio con Ryuk Leithien è uno di questi, anche se spero ancora di poterlo evitare...e forse c'è qualche speranza. Hai ragione, qui alla Torre ci sono persone di cui non possiamo fidarci assolutamente. E a proposito di questo...>> mi fermo, dato che siano arrivate nei pressi dell'armeria, dove da lontano posso già scorgere la figura di Lumen di spalle, fasciata da una poco consona tutina nera, all'interno della stanza. Prendo il braccio di Alinor, spostandola rapidamente assieme a me in posizione tale da non essere viste dall'interno nel caso in cui Lumen si voltasse, e con un sussurro quasi impercettibile aggiungo <<Ti prego...presta molta attenzione alla Regina. Lei... è disposta a tutto pur di non perdere il potere che ha ora. E tu...se tutto andrà bene presto la sostituirai. Non oso pensare a cosa sarebbe in grado di fare...è una serpe, un demonio. Ti prego, stai attenta, non restare mai da sola con lei... promettimelo>> la guardo decisa, voglio che capisca che quella donna è pericolosa, nonostante non possa dirle molto di più al momento.
*Post concordato con Scary e Saphira