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  1. #831
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gildas Demonar

    Mentre guardo Dreth, la vecchia fa il suo ingresso all’interno della sala avvicinandosi poi a lady Alinor, la guardo parlare, ma d’un tratto tutto mi appare deformato. Un fulmine squarcia il cielo abbattendosi sul prato della torre. È vicino, ne sento il rombo che si sparge per la sala coprendo ogni udibile suono. Tutto attorno a me comincia a muoversi frenetico, ruota prima in senso orario, poi in senso antiorario in un’infinità spirale di corpi e oggetti. Rosso. Una grossa chiazza rossa si espande nel mio campo visivo avvolgendo ogni cosa, il turbine si ferma e contemporaneamente i tremori si impadroniscono del mio corpo. Sento qualcosa colarmi sulla testa, un liquido denso, caldo e, per un solo attimo mi fa chiudere un occhio. Quando lo riapro, la vista è totalmente annebbiata, ovattata dalla chiazza rossa. Mi infilo un dito sotto la maschera e lo osservo… sangue. Impregna totalmente la mia mano gocciolando lento al suolo. La mia mano trema e dopo l’ennesimo fremito vedo cadere qualcos’altro, sbatto le palpebre e sulla mia mano compaiono dei piccoli esserini bianchi. Larve di mosca che lente e sudicie cominciano a divorare la mia mano, voglio urlare ma il fiato mi muore in gola. Dischiudo la bocca e quegli orribili esseri strisciano fuori dalle mie labbra. Ho paura, paura, mi stanno distruggendo, mi stanno rovinando il corpo. Avverto il dolore in ogni zona, sento la mia carne consumarsi e non posso fare nulla. I miei sensi sono bloccati, ogni fibra del mio corpo è bloccata mentre quegli schifosi continuano la loro opera i distruzione. Mi sento inutile, impotente e imperfetto. Mi faccio schifo, un rifiuto che deve essere dismesso, uno scarto. Volto per un attimo lo sguardo verso Dreth, gli sorrido pensando di potergli dire un ultima parola prima che le larve arrivino al cuore o al cervello fino a comprometterli del tutto. Ma un pugno, forte e possente mi raggiunge, serro i denti mentre la bocca viene inondata di sangue, sangue che per un attimo soffoca i vermi facendoli annegare. Vuole salvarmi. No, merito di morire, merito questo dolore. Spalanco la bocca lasciando colare il sangue sulla veste verde, subito il colore si mischia al tessuto rendendolo rossastro, sento la mia faccia dolorante e il dolore si propaga per tutto il viso. Provo a ridere ma schizzi di sangue volano in tutte le direzioni. Il dolore. Sì, ne voglio ancora, voglio giocare… farmi male. Rido sempre più forte, sento la mascella scricchiolare e subito dopo, piccoli spasmi percorrono le mie spalle. Spalanco gli occhi da dietro la maschera e, dopo aver preso un piccola parte del mio stesso sangue che impregna la veste, la passo sui capelli rendendoli dello stesso colore dell’abito. «ihihihihihih perfetto… ihih… ahahah… ihihih» dico tra gli spasmi dovuti al dolore e al piacere che esso stesso mi provoca. L’altra mia mano è ancora posata sulla sua spalla… richiamo a me il potere che mio padre, nel suo immenso sbaglio, mi ha impiantato e insegnato con la violenza. Avverto le vampate percorrermi le vene e invadermi ogni fibra «Voglio calore sulla mia pelle, voglio le fiamme voglio scintille…» canticchio a voce alta e nel farlo, schizzi di sangue arrivano in ogni dove, le sento. Rilascio la fiammata facendola scattare dalla mia mano alla sua spalla e, nell’istante in cui la fiamma sarà uscita dirigerò il palmo verso il suo volto investendolo con ciò che rimane del colpo. Se dovesse andare a segno gli riserverò un calcio laterale all’incavo di entrambe le ginocchia, questo dovrebbe farlo cadere di testa, se ciò non dovesse funzionare, mi allontanerò da lui… il piacere… una cosa che va condivisa con tutti…

    Distruzione:

    • Allievo Dardo di fuocoLa fiamma è alla pari di una piccola sfera di 20 cm di diametro, provoca ustioni di secondo grado

  2. #832
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    La stanza delle terme è ampia e silenziosa, una leggera eco segue con discrezione i miei passi e sento il rintocco dei tacchi riempire l'aria che mi circonda. Sono finalmente sola, lo desideravo da tempo. Ho bisogno di un pò di tranquillità, di passare qualche momento con me stessa anche per ripensare con calma a tutto ciò che è successo in questi giorni. Il tempo qui alla Torre scorre così lentamente che mi sento stanca e fiacca come se fossero trascorsi secoli da quando sono qui a tramare, lottare, sopportare.


    Mi avvicino all'enorme vasca al centro della sala, colma quasi fino all'orlo di acqua limpida e cristallina, la mano destra affonda fino al palmo e, mentre continuo a camminare, le dita aperte ne testano la consistenza. Alzo gli occhi al soffitto per ammirare la magnificenza della costruzione e nel silenzio più completo riesco a cogliere il leggero ticchettio della pioggia incessante: tempo splendido per godere del relax che offre un ambiente come questo.


    Faccio scivolare con lentezza le spalline dell'abito, che cade dolcemente ai miei piedi. Una caviglia dopo l'altra mi libero dal leggero pezzo di stoffa, passo entrambe le mani alla base della nuca e con un unico movimento porto i capelli davanti alle spalle. Una cascata di rosso mi avvolge, morbida e impetuosa, rosso come il colore del fuoco, del sangue e della passione. E' incredibile come una sola parola possa descrivere totalmente un essere umano e possa sottintendere centinaia di sfumature!
    Fin da bambina ho associato il colore rosso alla personale visione che ho di me stessa e della mia vita da strega e come me anche tutti quelli che mi conoscevano. Il volto pallido, la carnagione chiara e la folta zazzera rossa: a mia nonna piaceva chiamarmi la mia piccola "strega rossa", soprannome che mi ha accompagnato fino ad ora, perdendo nel tempo la connotazione di affetto che aveva caratterizzato la sua nascita. Ora sono per tutti la "strega rossa" cattiva.
    Dopo aver indugiato un pò senza vestiti addosso, persa in questi dolci pensieri d'infanzia, faccio pochi passi verso il centro della vasca. L'acqua è piacevolmente calda, immergo la punta del piede sinistro, poi tuffo tutto l'arto, infine è il turno del destro, chiudo gli occhi pregustando il piacere che mi attende e bagno tutto il corpo nudo, fino al seno. Spostandomi all'indietro, reclino il capo fino a toccare il bordo duro e rimango lì, ferma e immobile, mille pensieri che attraversano la mia mente.
    E' cominciato tutto col processo a Drako Kalisi!


    La voce del suo tradimento si è sparsa in fretta in tutto il regno, così come quella della malattia di re Rickard, ecco perchè mi trovo qui, questi due avvenimenti cruciali per la vita della famiglia reale erano più che una strana coincidenza per mio padre, che mi ha mandata a corte per approfittare della situazione prima che altri facessero altrettanto. Quello che sir Azor Feralys non ha calcolato è questa maledetta guerra che la fuga di Kalisi, aiutato da Targarius, ha contribuito a scatenare ed ora eccomi qui, non solo a lottare per il trono, ma anche per salvarmi la vita dall'attacco di gente che non sa nemmeno come si scrive Feralys!
    Il mondo così come lo conoscevamo è sull'orlo della rovina, se solo una delle due fazioni dovesse prevalere sulla nostra sarebbero guai seri per me e per la mia famiglia, ecco perchè non posso cedere, perchè devo combattere per la vittoria. Riuscire a raggiungere il mio piccolo scopo e perdere tutto ciò che mi sono guadagnata perchè degli stupidi bifolchi sono riusciti a metterci nel sacco non avrebbe nessun senso. Io devo diventare regina e restarlo per sempre, senza il timore che un giorno rispunti il Kalisi di turno pronto a tagliarmi la gola. La sconfitta di Solumquae, per quanto non l'ho dato a vedere, è stato un boccone amaro: ho combattuto bene, non ho riportato ferite gravi, se solo quella mezza sega dai capelli blu non avesse scoccato quella freccia le cose sarebbero state diverse, sarei tornata con la testa cinta d'alloro, avrei messo un mattoncino, il primo di tanti, nella costruzione della scala che mi porterà in cima al potere. Ma tutto ciò è solo rimandato, devo dare tempo al tempo e tutto si risolverà per il meglio. La torre della mezzaluna è una scacchiera, ci sono i pedoni, gli alfieri, i cavalli, il re e la regina, ogni mossa è delicata, ogni scossa al tavolo da gioco può provocare dei cambiamenti importanti, in questo gioco molti sono abili, Aiden è uno di questi, altri restano passivi e si lasciano manovrare, penso a Cassandra in questo momento, ma non è detto che anche loro un giorno si sveglino e incomincino a giocare come si deve. Voglio crearmi anch'io la mia chance, voglio mangiare la regina e dare scacco al re, ma devo ponderare bene le mie azioni, non posso farmi nemici tra i potenti, ma non devo nemmeno allertare i più deboli. Come posso fare? Come è possibile fare in modo che la situazione si ribalti in mio favore? Adesso che sono tornata sconfitta e non posso giocarmi questa carta, la mia strategia deve subire un brusco cambiamento di rotta e tornare sui binari giusti.


    E' il momento di abbandonare questi pensieri tormentati adesso, il calore dell'acqua mi scioglie la tensione e mi accarezza piacevolmente la pelle nuda, è un peccato godersi tutto questo qui da sola; se solo penso che appena sopra di me ci sono aitanti uomini il cui corpo sfiora la perfezione e con cui potrei fondermi piacevolmente in una lotta disperata di sospiri e affanni, un brivido mi corre lungo la schiena.
    Chiudo nuovamente gli occhi e mi lascio trasportare lontano da un roseo sogno, verso mete ignote.



  3. #833
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters




    <<Ebbene, dato che ci troviamo qui, altra lezioncina: siete la minaccia minore per lady Lumen al momento. Un moscerino fastidioso che si sta tarpando le ali da solo. La regina probabilmente non Vi sta pensando affatto, perchè è nel Vostro carattere irruento la sua vittoria...non dovrà muovere nemmeno un dito. Per Lei sarà sicuramente un vantaggio il fatto che il principe abbia visto necessario farVi istruire e proteggere da me, e noi glielo lasceremo pensare. Seguitemi...>>.
    Continuo a fissarla infastidita, ma ben presto l'espressione del mio viso si distende assumendone una di dispiacere.
    Pensavo che la mia sola posizione da futura Regina sarebbe bastata a farmi temere da Lumen e a cospirare alle mie spalle, ma probabilmente la septa ha ragione. Forse è per questo che non mi degna mai di uno sguardo, di una parola. Non mi ritiene una minaccia. Quella vipera mi tratta con totale indifferenza.
    Seguo la septa all'interno dell'armeria, fermandomi accanto a lei poco dopo l'uscio.



    Davanti a me, in preda a tremori, Esperin è piegata su sè stessa. La guardo preoccupata, non so cosa le ha fatto la Regina.
    <<...secondo Voi, Lady Alinor...perchè sto perdendo tempo a parlarVi quando la principessa è in difficoltà?>> bisbiglia la Strega dell'Ovest indicandomi la principessa.



    <<Perchè le ho insegnato a cavarsela da sola, a ragionare con la propria testa, il che non combacia con l'abbassarla sempre o di soccombere. Quando sarete in grado di mettere in difficoltà anche un Vostro interlocutore facendo valere quello che dite per i concetti espressi, e non solo per quello che vorrete ottenere, credetemi...li si, che sarete una minaccia per la regina. Vi basti ricordare cosa è successo il giorno in cui è venuto a farci visita Lord Tywin. La principessa ha detto comunque quello che voleva, e il Lord non ha potuto farle niente. Voi invece Vi siete beccata una magnifica aura....e messo in una posizione di disagio quella che un giorno dovrebbe diventare la Vostra famiglia. Prima imparerete che certi gesti non colpiscono solo Voi, prima imparerete a sfruttare al meglio il Vostro cervello.>>
    Anche queste sue parole corrispondono al vero. Non ho pensato minimamente alle conseguenze delle mie parole..anche se la vera motivazione del mio gesto era di tener meglio d'occhio proprio Esperin che in fin dei conti, non ne aveva poi neanche bisogno.
    Chiudo gli occhi e abbasso la testa. Sono una pessima giocatrice in questo senso. Sono le personalitè più astute, più...subdole ad avere la meglio facendo buon viso a cattivo gioco e tessendo con pazienza i fili della cospirazione.
    Il mio temperamento è un problema, come lo è la mia inesperienza in queste circostanze. Sono diventata un problema venendo qui, maledizione. Persone che ammiro quali Esperin o Cassandra si aspettano un comportamento più maturo da quella che un giorno dovrà diventare Regina.
    "Regina" una parola che ancora non riesco a pronunciare senza angosciarmi.



    Osservo la septa allontanarsi per svuotare la pipa dalla finestra. Mi servirò dei suoi insegnamenti per migliorare dove ne ho più bisogno, ma custodirò gelosamente i miei valori, le mie priorità e quello che intendo fare Dohaeris. Non sarò una mera ombra di Lantis, questo mai.
    La septa ride fissando forse ser Demonar prima di tornare al mio fianco e indicarmi con un cenno sir Dreth.
    <<Parlando di cose meno noiose...avrete un ottimo soldato come compagno d'arme. Non stimo molto la sua persona, ma le sue capacità in battaglia sono risapute a palazzo. Ma di una cosa Vi ragguaglio: in battaglia sarete sola. Sola contro anche più di un nemico, se sarete sfortunata...e li il Vostro charme sarà di difficile attuazione, i nemici non perderanno tempo a guardarVi nei Vostri begl'occhioni! Siete allenata, lo so bene, ma l'imprevedibilità di uno scontro a tre gioca a sfavore anche del guerriero migliore....che ne dite se mi unisco a Voi e lady Cassandra, e vi faccio da terzo incomodo, mh? Sono solo un pitale ambulante, non vi creerò molto fastidio, ma di certo ansia nel non sapere dove sarete colpita per prima, questo si. Ai Vostri ordini, milady!>> mi fa infine, scimmiottando.
    Non è una novità per me essere da sola e scontrarsi con più nemici contemporaneamente. Ma qui non parliamo di un assalto ad un carro di fieno, bensì di una vera e propria battaglia contro gente preparata quanto me se non meglio. Gente che per qualche motivo mi odia e che vorrebbe la mia morte solo per la fazione che rappresento e che cerco di proteggere.
    Sospiro pesantemente, prima di rivolgere lo sguardo verso l'anziana strega. Le sorrido con un ghigno, accettando la sua proposta. "Sarà un onore. Siete pur sopravvissuta all'ultima battaglia, non vi sottovalutate!" le dico ironica.
    Non l'ho mai vista combattere, ma so che si è distinta nell'allenamento con Lady Feralys. Sono proprio curiosa di vedere le sue mosse e poi voglio prendermi un po' di soddisfazione prendendo un po' a calci quel culo rinsecchito, magari vien su anche un po'.
    "Lady Alinor, perdonate l'attesa, ma possiamo iniziare subito l'allenamento... il tempo di togliermi l'armatura e restare con la maglia di cotta" è il nuovo Primo a parlare. Mi volto verso di lei e ricambio il suo sorriso.
    "So cosa l'ha trattenuta, state tranquilla." le rispondo, sempre con un po' d'imbarazzo per quello che prova per Lantis.
    La septa ci sollecita, impaziente.
    "Sono pronta!" esclamo assumendo una posizione di difesa, schierandomi davanti a loro due. Devo impegnarmi se domani voglio tornare con la vittoria in tasca.
    Attendo che le mie due avversarie si mettano in posizione di difesa per poi cominciare a sferrare un veloce pugno in direzione di Lady De Lagun che solo poco prima di colpire il suo viso devierò contro quello della septa. Se il nuovo Primo dovesse o non accorgersi della finta e colpirmi, magari all'addome, cercherò comunque di colpirle il viso con il gomito tirando indietro il braccio col quale ho intenzione di colpire la septa.
    Ultima modifica di scarygirl; 21st March 2015 alle 22:00


  4. #834
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Lady Alinor si rivolge verso di me, ghignando:
    "Sarà un onore. Siete pur sopravvissuta all'ultima battaglia, non vi sottovalutate!"



    Le rispondo ghignando a mia volta, consapevole che tutto il discorso che le ho fatto poco prima sia andato perfettamente a segno.
    Un onore? Ah! So benissimo che non vedi l'ora di sfogarti su di me, bimba....fatti sotto, andiamo!
    Il decimo Idra arriva, ponendosi in posizione di difesa, ma io non la seguo in questo gesto, mi pongo solo un passo indietro rispetto a lei.



    Lady Alinor parte all'attacco, puntando lady Cassandra: strano, avrei giurato che avesse voluto colpire me per pri-



    <<Ouch!>> indietreggio per il contraccolpo inaspettato: una finta! Niente male...
    La bocca mi si riempe velocemente di sangue, per cui me lo rigiro mischiandolo con la saliva, per poi sputarlo dritto in faccia alla mia attaccante. Contemporaneamente a questo gesto, richiamo a me il potere della Terra, una tempesta di rovi che cigola nel pavimento sottostante ansiosa di ghermirla in un abbraccio mortale: faccio fuoriuscire senza alcun rumore le radici alle sue spalle: voglio che avvinghino interamente la sua testa e le sue braccia fino alla punta delle dita: non vedrà niente, non potrà fare niente.



    L'unica cosa che sentirà saranno le mie radici che l'attireranno verso il basso, costringendola a cadere di schiena mentre i rovi le lacereranno la carne.
    Distruzione - Esperto
    L’incantatore è in grado di connettere la propria energia all'ambiente e generare radici, che prendono vita dal sottosuolo, in zone da lui scelte:
    Abbraccio dell’Eden - Le radici bloccano metà corpo o busto o gambe, stringendolo con forza, provocando danni da escoriazione
    Se tutto ciò andrà a segno, evocherò velocemente la mia arma, stendendo il braccio destro verso il suo stesso lato: lo slancio dell'arto partirà dalla spalla, che mirerà con la propria energia ad essere rilasciato solo quando raggiungerà il palmo, che si chiuderà stringendo al suo interno la mia lancia.
    Arma – Lancia in Forma Dormiente
    Forsworn Stave (Ophelia)


    Le farò eseguire una rotazione all'indietro: una volta terminata concluderà il giro atterrando con violenza all'altezza dei due corni sullo stomaco della ragazza.
    Io mi troverò ad un metro e mezzo di distanza da lei, giusto per evitare che con qualche calcio tirato a caso possa colpirmi!

    Nb: azione di Cassandra -che non interviene durante il pugno- concordata con mary24781


  5. #835
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali



    Vicent Dreth


    Il disagio, la rabbia, la negatività... Tutto inizia ad affievolirsi arrivando a svanire nel nulla. D’un tratto mi sento più calmo, razionale, il respiro ritorna regolare assieme al battito cardiaco e la lucidità riprende il controllo sulla mia coscienza. Perché l’ho fatto? Cosa mi è preso? Eppure non sono così, non risolvo i problemi con la violenza, non vengo alle mani a meno che non sia strettamente necessario e, soprattutto, non rompo mascelle altrui solo perché indossano delle stupide tutine o fanno domande poco opportune…
    Fisso lo sguardo su Sir Gildas pronto a soccorrerlo, ma ciò che vedo mi lascia… Paralizzato. Inghiotto un groppone di saliva ritraendo di scatto il pugno quando l’uomo spalanca la bocca e ghignando lascia colare il sangue sulle vesti…



    Intinge addirittura una mano in quel liquido scarlatto e, esattamente come se fosse una tinta, se lo spalma sui capelli biascicando un <<Perfetto>> nel bel mezzo di quelle risa macabre.



    Ignoro a mia volta gli schizzi di sangue che vanno a macchiarmi la pelle ed assottiglio lo sguardo...



    Sono… Disgustato. Attonito. Di spettacoli strani ne ho visti… Ma l’attuale li batte tutti.
    Somma Saraswaty che cosa ho scatenato?



    <<Voglio calore sulla mia pelle, voglio le fiamme voglio scintille…>>, inizia a cantilenare a voce alta serrando la mano sulla spalla...



    Se in principio non capisco il senso di questa frase ben presto mi diviene chiaro: fuoco. La stretta si fa calda, rovente. Una fiamma innaturale scaturisce dalle sue dita costringendomi a stringere i denti e piegare le labbra in una smorfia di dolore.



    Il braccio dapprima formicola, poi trema; le fiamme intaccano l’epidermide e la carne viva che arde, pulsa, brucia sotto quel tocco, provoca un crepitio sinistro assieme ad una disgustosa puzza che mi pervade le narici. Nonostante tutto però rimango concentrato. Agisco d’istinto e cerco di scansarlo via: usando il dorso della mano vado a colpire l’incavo del suo gomito e sfruttando tutta la mia forza spingo... In questo modo dovrei far scivolare la sua mano verso il basso: mi friggerà partendo dalla spalla fino al gomito ma, non fa niente, posso sopportare. Ho subito di peggio dopotutto. Non faccio nemmeno in tempo a capire se la mia difesa sia andata o meno a buon fine che l’ennesima fitta agli incavi delle ginocchia mi fa vacillare. Finisco a terra, per la seconda volta, ma anche in questo caso assorbo gran parte del danno: uso infatti la mano sana per attutire la caduta ed atterro sul mio regale posteriore.



    Mi riporto in piedi, digrignando i denti, e voltandomi di sbieco focalizzo il mio obiettivo: l'uomo che ha appena infierito su di me e mi ha lanciato una sfida che, di certo, non intendo rifiutare…
    Noto che si è allontanato da me, ponendo una certa distanza… Uhm. Crede davvero di riuscire a schivarmi? Povero illuso. Vediamo: ha l’elemento che domina il mio dalla sua parte, per tale ragione usare Selene in forma attiva sarebbe perfettamente inutile… Ieri notte però l’ho sollevato in tutta tranquillità ed a giudicare dal colpo alle ginocchia è perfino meno forte della Regina stessa. Sarà meglio puntare sugli attacchi fisici.
    Assumo una posizione da carica, esattamente come se fossi un ariete, e mi fiondo contro di lui sfruttando tutta la mia velocità, non distogliendo neanche per un attimo lo sguardo. Cercherò di assestargli una testata di prepotenza dritta alla bocca dello stomaco mentre in contemporanea, approfittando del disorientamento arrecato con il colpo, lo afferrerò dai polpacci per poterlo sbattere con la schiena verso terra. Se la mossa andrà a buon fine mi limiterò a fissarlo, impassibile, tenendo sempre la guardia alta; se invece riuscisse miracolosamente a schivare il colpo, allora mi arresterò e portandomi ad una distanza di circa due metri assumerò una posizione difensiva.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 7th April 2015 alle 23:55



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  6. #836
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gildas Demonar

    La fiamma esce veloce così come un'alitata dei grossi e possenti draghi che narrava uno dei miei spettacoli più importanti. Investe e divora il braccio del soldato mentre un misto di sangue e carne bruciata arriva come un profumo disgustoso e inebriante al tempo stesso. Sorrido spalancando di più gli occhi mentre il sangue mi cola dai denti e continua a gocciolarmi sui vestiti. La mascella pulsa e fa male. Piccoli fremiti di piacere invadono le mie membra quando una piccola fitta, simile ad una scarica elettrica, si dipana dal punto colpito fino a raggiungere la spina dorsale. Rido e comincio la mia risalita fino al suo volto, ma succede una cosa inattesa, inaspettata… l’errore incalcolato. L’uomo mi colpisce con la mano sul gomito facendomi abbassare d’istinto il braccio, la fiamma continua la sua corsa distruggendo ogni centimetro di pelle che investe. Vedo le fiamme avvolgerlo e l’odore della carne cotta è sempre più persistente e invitante. Così come la vampata, anche il calcio va a segno, l’uomo si sbilancia all’indietro cadendo di schiena ma riesce ad attutire la caduta rimanendo seduto come un idiota. Storco il labbro con sdegno nel vederlo rialzarsi mentre indietreggio di qualche metro. Mi fissa e poco dopo… una furia inaudita si impadronisce di lui che si scaglia con tutta la potenza di un carro senza freni, sono troppo lento e non riesco ad evitare la sua testa che mi colpisce dritta alla bocca dello stomaco. La mia bocca si spalanca, nuove fitte raggiungono i miei nervi e contemporaneamente il fiato comincia a mancarmi. Tossisco con forza e contemporaneamente mi ritrovo lungo disteso per terra, l’uomo è sopra di me, mi sovrasta e da qui riesco a vedere le ombre proiettate dai bagliori dei fulmini all’esterno che, rapidi squarciano il cielo con i loro colpi e illuminano in modo sinistro la scena. Rido, rido sempre più forte ignorando il dolore, la risata viene smorzata dai vigorosi colpi di tosse che, aggiunti al sangue fanno sembrare il tutto come ad una malattia mortale. Sto morendo? No, è impossibile. Non voglio morire. Me lo merito però, papà potrebbe esserne felice, lui vuole la mia morte, l’ha sempre detto. No! Io non posso morire, Nikah non può morire, Nikah l’ha promesso… No no. Gildas l’ha promesso, No. Nikah. Gildas l’ha promesso… a Serana. Noi. Non vogliamo. Morire! Un altro colpo di tosse e nel momento in cui sputo un altro schizzo di sangue, sollevo con forza e violenza la gamba puntando la punta del piede verso la sua zona più intima. Questo dovrebbe farlo rannicchiare, sento una veloce e piacevole sensazione, un formicolio che parte del gomito e si trasforma in una fiamma che veloce saetta verso la mia mano nella quale appare il sorriso di mamma, freddo distaccato «No! Madre!». Richiamo a me il potere di papà, non la voglio, non la voglio con me non ora che sto per distruggere il mio aguzzino! La donna urla nelle mie orecchie quando le fiamme la avvolgono come una sorta di aura scarlatta che ruota sempre più vorticosamente intorno a lei, non appena le fiamme compaiono, punto la mano fiammeggiante di mamma verso il lato destro del petto dell’uomo e, facendomi leva con l’altra mano, mi solleverò da terra trafiggendolo con forza. Se il colpo non dovesse andare a segno, in ogni caso, mi allontanerò nuovamente da lui… violenza genera altra violenza… violenza genera altra violenza…

    Chrysanta ---> Forma attiva

  7. #837
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LUMEN RAEGHAR

    Tutto sembra andare come previsto ma la velocità della Principessa non mi permette di cogliere bene i suoi movimenti. Non mi accorgo nemmeno che infatti si clona, facendomi affondare la spada nella coscia di un fantasma. Il tempo sembra procedere veloce, come un battito di ciglia, fino a fermarsi nel momento in cui vedo il suo calcio colpirmi violento in pieno viso, puntando alla bocca. Indietreggio, cado di sedere all'indietro e l'odore ferroso del sangue mi riempie la gola, mi esce dalla labbra. Brutta stronza! Il dolore è forte, intenso e perdo sangue ovunque, anche dal fianco. Non posso continuare, mi pare evidente, e noto dalla finestra che si è anche fatta sera. Mi rialzo a fatica, ormai non vedo lucidamente davanti a me, ma sforzo un sorriso a labbra chiuse. "Sono contenta di aver trovato una degna avversaria, spero di migliorare e darvi più filo da torcere, in futuro. Lady Primo Cavaliere? Necessito delle vostre cure, se potete un attimo interrompere..." dico porgendo la mano ad Esperin in segno di resa. Sembro rallegrata, serena per la sconfitta ma è ovvio che non è così: devo rafforzarmi e farle pagare questa sconfitta... ardo di rabbia nel sentirmi impotente e ho bisogno di sapermi difendere da bambocce come lei. Devo migliorare, impegnarmi a rafforzare la mia magia e le mie strategie di lotta e un giorno, sarà il sangue dei Raeghar che bagnerà questo pavimento. Voglio darle un segnale inequivocabile che la faccenda tra noi non finisce qui, voglio lasciare il segno. Se mi prenderà la mano, attiverò il mio potere del fuoco in maniera leggera, tanto che non darà nessun effetto alla vista. Sarà come toccare una pentola bollente. So bene di non fare chissà quale danno, anzi, ma appunto il mio gesto è solo un avvertimento. Non è finita qui, mocciosa.

    Distruzione
    Palla infuocata - L’incantatore è in grado di generare all’interno della propria mano, una quantità controllata di fuoco, la quale può essere lanciata contro l’avversario - Esperto: La fiamma prende forma in una sfera dal diametro di 1 metro di diametro, provoca ustioni di secondo/terzo grado

  8. #838
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

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  9. #839
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters




    Il mio colpo a sorpresa va a buon fine e riesco ad affondare il mio pugno nella rugosa faccia della Strega dell'Ovest. La schifosa mi sputa addosso il suo sangue mischiato alla saliva...bleh, non sarà corrosivo vero?
    Mi pulisco velocemente con la mano e indietreggio di qualche passo. Il mio sguardo si sposta dalla septa a Lady De Lagun, dall'una all'altra. Chi mi attaccherà per prima?



    Le due però non si muovono di un passo.
    All'improvviso...non le vedo più. Non vedo più nulla. Qualcosa o forse qualcuno mi afferra la testa e mi copre prima gli occhi poi tutto il viso, avanza verso le braccia per poi attorcigliarsi alle mie dita. Mi dimeno cercando di liberarmi, ma invano. La morsa è stretta...l'odore è quello di...corteccia. Deve trattarsi del potere della septa. L'ho vista usare queste sue radici durante lo scontro con Lady Feralys. Vecchia codarda...mi ha attaccato alle spalle.
    Sento i rovi penetrarmi nella pelle...digrigno i denti...devo resistere al dolore! Questi maledetti tentacoli stringono, stringono così forte che mi sento soffocare.
    Ad un tratto, la forza che li manovra mi tira giù e cado rovinosamente di schiena sul duro pavimento. Se non altro sono libera da quella morsa.



    Mi distraggo guardandomi attorno per paura che possano riaffiorire dal pavimento e non mi accorgo del colpo che la septa sferra col suo bastone in direzione del mio ventre. Avverto le due estremità appuntite della sua arma dentro la mia carne. Serro gli occhi e stringo i denti per il dolore, ma non demordo. Ho ricevuto colpi ben più forti.
    Senza neanche volgere lo sguardo alla ferita, mi rialzo lentamente in piedi e la fisso con rabbia.



    Alle mie orecchie giunge la fastidiosa vocina della Regina che chiede le cure a De Lagun, ma non m'importa. Il mio unico obiettivo ora è la septa, il Primo può anche correre in soccorso della vipera bionda.
    Allargo le braccia e resto con lo sguardo fisso sulla mia avversaria, quindi apro i palmi delle mani.
    Mi concentro ed evoco il mio potere. Dal nulla compaioino due piccole sfere d'acqua, una per ogni mano, le quali aumentano di volume quando vengono raggiunte dalle mie gocce di sudore e anche la stessa saliva della septa che si staccano pian piano dal mio viso.



    Non basta, posso attingere a qualcos'altro. Mi concentro ancora di più sulle due sfere acquatiche e richiamo la pioggia che sento scendere fuori con violenza.
    Essa si unisce a me, entrando dalle finestre dell'armeria sottoforma di tanti piccoli aghi quasi invisibili che raggiungono in un turbinio danzante le mie mani, aumentando ulteriormente il volume delle mie due sfere magiche.
    "Vi rispedisco indietro il vostro stesso sputo!" esclamo prima di tirare indietro le braccia per poi scagliare con tutta la mia forza l'attacco acquatico in direzione della strega.





    Distruzione -Tempesta acquatica – Ogni mano genera una sfera di acqua dal diametro di un metro, le quali roteano in sensi opposti. Vengono lanciate contemporaneamente e quando colpiscono, stringono l’avversario in una morsa schiacciandolo e strisciandoci contro con forza. Provoca escoriazioni, danni da urto e contusioni.
    Ultima modifica di scarygirl; 24th March 2015 alle 01:59


  10. #840
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Le mie radici colpiscono nel segno (e come sarebbe potuta andare diversamente, ah!), così posso gustare la visione della dolce testolina della squinzia avvolta da un mucchio di radici, sembra finita con il capo dentro un alveare, divertente!



    La vedo dimenarsi inutilmente, le braccia completamente distese e annichilite: evoco così la mia lancia, proprio quando la ragazzina piomba di schiena a terra. L'evoluzione che do alla mia arma è veloce e precisa, per cui i due corni atterrano esattamente all'altezza della bocca del suo stomaco, proprio quando i miei rovi mollano la presa.
    Ritiro verso di me la lancia, prendendo a farmela roteare attorno da una mano all'altra, mentre la mia avversaria si alza, aprendo le braccia e guardandomi torva.



    La voce della regina mi giunge distrattamente alle orecchie, ma non vi bado, rimanendo concentrata sulle sfere d'acqua che pian piano prendono forma dai palmi di lady Alinor.
    Vuole attaccarmi con....l'acqua? Nonostante sappia io sia di Terra? Dei.



    Continuo a far roteare il bastone, mentre l'aurea terrena della Dea Demetra indurisce come corteccia le mie dita, che con violenza passano questa energia nella mia arma....ogni dito che tocca e la rigira le rifila una gran quantità del mio potere elementale, rendendola pesante e sempre più pericolosa.
    Arma – Lancia in Forma Attiva
    Terra: l’arma raddoppia la resistenza - Forsworn Stave (Ophelia)
    Alzo un sopracciglio mentre continuo a farmela roteare intorno....la ragazza miscela con le sfere persino i residui del mio sputo.....poi il sudore....poi addirittura la pioggia viene attirata nei due vortici acquatici......va bene, bella scenata.
    C'è una fine? penso sospirando.
    Non dovrebbe perdere tempo in tanti effetti scenografici quando di fronte a lei ci sono nemici con i denti affilati....pensando a Ryuk, questa non è manco più una battuta!



    "Vi rispedisco indietro il vostro stesso sputo!" urla improvvisamente, unendo le braccia e spedendomi contro l'attacco acquatico: contemporaneamente al suo gesto, porto anche le mie braccia avanti, limitando a far rigirare il bastone su se stesso, facendogli disegnare un cerchio immaginario con la punta dei corni.
    Le sfere si lanciano in mia direzione, ma incontrano per forza di cose la mia lancia roteante, sbattendoci contro: la Terra assorbe l'acqua, se ne rinforza e se ne fa beffe, esattamente come io sto facendo con questa principiante!



    Approfittando dell'acqua che per un attimo mi ha coperto dalla sua visuale, faccio un solo passo in sua direzione, distendendo le braccia assieme al busto e portando la Fornsword in posizione perpendicolare alla mia figura: il mio intento è quello di piantarle la punta dei due corni all'altezza del petto. Purtroppo l'arma ha già riassorbito il potere elementale, ma pazienza....almeno ho evitato di farmi colpire!
    Se il colpo andrà a segno, le dirò ghignando:
    <<Le sputazze sono una mia esclusiva, milady.>>


 

 

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