Vicent Dreth
<<Vicent... Io... Io... Sono senza parole, non immaginavo provaste per me questi sentimenti. Le vostre dolci parole mi dimostrano il grande cuore che avete, e la vostra bontà d'animo. Siete una bella persona, Vicent, e meritate di essere felice…>>. Fiumi di parole che mi rimbombano ad eco nella mia testa coprendo per la prima volta il tumulto interiore che sento…Vorrei pregarla di non continuare, tanto ormai so già il finale. Complimenti i suoi volti ad addolcire quella che sarà la più cruenta e straziante delle risposte: io non vi amo. Ed infatti ecco che arriva, come una doccia fredda in piena estate… Non volevo avere rimpianti? Ora devo ascoltare e... Basta sentimentalismo. Basta sogni. Basta illusioni.<<Ed è per questo che devo essere sincera con Voi, io... Non posso ricambiare i vostri sentimenti, il mio cuore non può battere per nessun uomo al momento>>, è con l'ultima frase però che sento il cuore esplodermi nel petto, <<Non è...libero>>.
Questo può solo voler dire che tra me e lei non ci sarà mai nulla: né ora né in futuro. Non ho nessuna speranza a cui aggrapparmi, nessun appiglio di salvezza. Solo il nulla. Scuoto la testa incredulo trattenendo con molta, troppa, fatica quelle lacrime che da tempo ormai non verso. Ama un altro. Sbatto le palpebre ridestandomi dallo stato catatonico in cui sono piombato e sposto di riflesso lo sguardo da lei verso terra. Provo vergogna… Tristezza… Rassegnazione. Perché? Chi è? Com’è possibile? Quando sarebbe successo? Eppure… Eppure avrei giurato che Esperin fosse una donna libera, o almeno fino ieri, alla proposta di matrimonio e l’arrivo di… Ryuk… Oh Dei. Che sia lui? E anche se fosse che importa? Nulla ha più senso... Sono e rimango comunque un idiota: l'idiota che ha appena professato eterno amore ad una donna impegnata. Mi mordo la lingua fino a sentire il sapore metallico del sangue in bocca ed in contemporanea lascio andare la presa della mano di Esperin, cercando di concedermi giusto un’ultima carezza sul dorso prima del...
Nulla. E va peggio. Mi sento solo, sporco, stupido… L’unica attenuante che riesco a darmi è l’essere venuto a conoscenza troppo tardi di questo amore... Perché? Perché non io? <<Io spero... Che possiate perdonarmi, e che non siate offeso per le mie parole>>, la fisso in volto con uno sguardo atono e noto che purtroppo neanche lei riesce a guardarmi: tiene gli occhi bassi ed ha assunto un’espressione triste, rammaricata…
Vederla così mi fa stare anche peggio! E' evidente, non deve essere facile né per me né per lei affrontare una conversazione del genere… <<Spero che continuerete a ritenermi vostra amica, e non solo la Principessa che il vostro ruolo vi obbliga a proteggere. Non è mia intenzione prendere le distanze da voi, ma se lo preferite... Non abbiate remore a dirmelo con sincerità e lo farò>>. In realtà avrei preferito non doverlo scegliere io… E’ un qualcosa che non voglio e che mi rifiuto categoricamente anche solo di pensare. Con questa decisione rischio di perderla in maniera definitiva. Calma. Respira. Ragiona. Niente attacchi di panico o pianti: è inutile piangere… Non sei una mammoletta no? E allora comportati da uomo. Devo vedere i lati positivi…Devo riflettere per il suo bene. Lei è ancora qui, mi sta guardando e mi sta chiedendo di non abbandonarla. Amico. Sono solo un amico... Da una parte porre una certa distanza tra noi so che mi faciliterebbe di molto l’accantonare, seppur con molta difficoltà, i sentimenti che coltivo per lei da circa un anno; dall’altra parte però c’è il mio egoismo, la mia paura di perderla, il mio masochismo e soprattutto la consapevolezza che anche se il mio sia un amore non corrisposto da parte mia c’è. Non posso farci nulla… O almeno non nell’immediato: mi serve tempo. Inghiotto un groppone di saliva, poi un altro… E non so che dire. Che fare. Cerco addirittura di sorriderle ma l’unico risultato è una smorfia di dolore. Così non va bene... Affatto! Devo tranquillizzarla, dirle che non è colpa sua e che accetto la sua decisione. <<Non siete Voi a doverVi scusare, ma io. Ammetto che ignoravo Voi nutriste sentimenti per qualcun altro o questa confessione non avrebbe avuto vita>>. Mai, mai desiderare le donne d’altri: è uno dei principi dell’ordine cavalleresco…
Involontariamente la mia natura di mago ha il sopravvento sul mio autocontrollo ed in un picco d'aura finisce su Esperin... E diamine! Forse questa non è una cattiva idea.
Aura di luce
I maghi prendono vita dalla luce e per tale motivo vi hanno forte affinità. Questa caratteristica è associata alla positività ed al bene, ma non sono rari i casi in cui viene adoperata per scopi bassi, il tutto dipende dall’indole del mago. La loro presenza suscita di per sé una certa calma, ma sono in grado di amplificarla per sortire diversi effetti che cambiano a seconda del grado:
Esperto - Si avverte un profondo stato di rilassatezza e ci si sente propensi positivamente verso lui.
Espando volontariamente la mia luce cercando di creare una connessione positiva con la fanciulla: evito però che mi identifichi come fonte... Vorrei solo infonderle calma, razionalità, sollievo ed affetto. Vorrei evitarle un pianto… O qui finisce che crollo anch'io assieme a lei. <<Per quanto riguarda la scelta credevo foste Voi a preferire un distacco a causa delle mie parole. Se dunque non sentite questo bisogno allora resterò comunque al Vostro fianco sia per proteggerVi sia per sostenerVi…>>, una piccola pausa e poi continuo, <<E qualora tornassi sano e salvo da Franthalia allora mi impegnerò a chiudere i miei sentimenti in un cassetto, com’è giusto che sia date le… circostanze>>.
Smetto di fissarla negli occhi ed abbasso lo sguardo…