Esperin Raeghar
Per un attimo mi ero quasi illusa che questo incubo stesse per terminare e che la Septa, come avevo sospettato quel primo giorno qui alla Torre, potesse grazie alla sua esperienza individuare il veleno e salvare mio Padre. Purtroppo le sue parole sono tutt'altro che ottimistiche, quando mi rivela che la visita che ha intenzione di fare al Castello ha la scopo semplicemente di indagare su questo veleno per evitare che qualcun altro possa esserne infettato in futuro. Ma per mio Padre...per lui probabilmente è troppo tardi, e purtroppo lo stato in cui l'ho trovato ieri non fa che confermare questa terribile certezza.
Eseguo il compito che mi ha dato, iniziando a tagliare in modo molto sottile le sue erbe, sono attanagliata da mille pensieri ed il gesto diviene rapidamente meccanico, quasi non bado più alla correttezza di ciò che sto facendo.
La septa mi chiede se ho notato qualcosa di particolare che possa aiutarla nelle indagini. Ripenso alla visita a mio Padre, al dolore che ho provato nel vederlo così debole e deperito su quel letto che in me riporta alla mente tanti ricordi felici che non fanno che accrescere il mio dolore. Sbatto un secondo le palpebre, in modo da nascondere gli occhi lucidi e non farla accorgere di questa mia debolezza. Non posso rivelarle ciò che ha detto mio Padre e ciò che ha intenzione di fare Lantis, però devo cercare di ricordare più particolari possibili che possano aiutare le sue analisi di domani.
<<Bene...molto bene. Avete notato qualcosa di strano, a parte ciò a cui eravate già preparata? Avete detto che siete andata a trovarlo stamane, ma io vi ho visto chiaramente ieri sera lasciare la Torre con Vostro Fratello, dunque sieta stata parecchio con Vostro Padre...sono in errore?>> chiede lei insistente, e capisco di dover essere attenta ad ogni particolare della scorsa notte senza celarle nulla, dato che ciò che andrà a fare è prioritario per tutti noi. <<No, non lo siete...io credo di non aver notato nulla. Aveva il viso scavato, la pelle sempre più scura, smagrito, quasi...svuotato. Oh septa, mi si è stretto il cuore quando l'ho visto sforzarsi di dire poche parole, stava evidentemente soffrendo molto...>> le dico col cuore in gola, poggiando un attimo la lama per svuotare le erbe all'interno di un contenitore e mantenendo lo sguardo basso, non riesco a mostrarmi forte quando discorro di questo argomento per me così doloroso.
<<Quindi credete che qualcosa abbia provocato quelle parole?>> incalza lei, ma non so davvero cosa risponderle, non mi sembra di aver fatto o detto nulla di particolare prima che nostro Padre chiedesse di Drako <<Non so dirvelo. Eravamo entrati da poco, perchè...volevo dirgli addio. Quando ho terminato il discorso, ha detto alcune parole, ma non posso nemmeno confermarvi che fossero rivolte a me, sinceramente, non ha dato segno di aver capito che fossi io a parlargli.>> le dico rammaricata, raccogliendo un'altra manciata di erbe da tagliare. Tenermi impegnata è l'unico modo per non cedere in questo momento.
<<Ci sono stati altri cambiamenti? Movimenti, mugolii....qualsiasi cosa! Lady Esperin: qualsiasi movimento provocato da un gesto anche inconsapevole, può dirmi molto.>> mi chiede nuovamente lei, e decido di fermarmi portandomi le mani intorno alla vita, per concentrarmi meglio, intenta a riflettere sulle ore trascorse con lui. <<Fatemi pensare....prima che gli parlassi era perfettamente immobile, una statua. Dopo che ha pronunciato quelle parole....idem. Poi mio fratello mi ha lasciata sola con lui, e...ho vegliato sulla sua persona per tutta la notte, non accetterò giudizi per questo!>> le dico, con tono deciso. Non è certo una ramanzina su ciò che è consono alla mia posizione quello di cui ho bisogno in questo momento! <<Sapeste quanto me ne frega! Andate avanti!>> risponde lei sbuffando, e mi lascio scappare un mezzo sorriso.
Torno seria, prima di continuare <<Il mattino dopo l'ho trovato...un pò peggiorato. Lì per lì ho supposto fosse la mia immaginazione, ma in effetti...>> ora che ci penso, ho notato il suo viso più scavato e provato al mattino ma ero troppo sconvolta per accorgermene, Lantis non mi ha detto nulla quindi non ho dato peso alla cosa. Oh Dei...forse avrei dovuto intervenire in qualche modo... ma cosa potevo fare? Nessuno può fare più nulla, purtroppo.
<<Siete sicura, principessa?>> annuisco triste alla sua domanda, prima di continuare, mentre mi tengo impegnata nel raccogliere dei semini in bustine separate ed etichettate <<Il viso...sembrava molto più smagrito rispetto alla sera prima, ed il respiro era quasi...un rantolo. Può esservi utile?>> continuo a fissarla, ma la vedo immersa nei suoi pensieri. Aspetto qualche minuto, ma continua ad ignorarmi, <<Septa?>> la chiamo, preoccupata <<Si...dovete essere precisa, di più. Tutto quello che avete fatto in quella stanza. Ogni movimento può indicare una causa.>>
Faccio un respiro profondo, e torno a quei momenti che ho passato da sola con Lui. Ricorda Esperin, ogni dettaglio, ogni particolare, qualsiasi cosa può aiutarlo ed aiutarci a scovare il colpevole in modo da punirlo come merita.
*Post concordato con Maru1e1a per le azioni e le parole di Deirdre