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  1. #971
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin sottrae 45 punti costituzione, Cassandra 45, Gildas 20 (per il manichino), Aiden 20

  2. #972
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    L'uomo in fondo alla stanza si volta al mio richiamo e quando il pugnale raggiunge il suo polpaccio noto una piccola smorfia di dolore comparire fugacemente sul volto spesso impassibile.


    "Infido e letale, come te." - e come posso darti torto, caro Aiden!
    Poi si sfila il pugnale e, come niente fosse, mi sorride, anche le iene lo fanno, mostrando i loro denti aguzzi in un inquietante quanto affascinante rito di riconoscimento. Si rigira Medea tra le mani, poi rapidamente lo vedo fare un giro completo sulla gamba destra. Non ci vuole un genio per capire le sue intenzioni, le intuisco già al primo movimento.


    In men che non si dica ritrovo Medea a mezz'aria, diretta verso i miei piedi. Seguo la traiettoria con lo sguardo e prima che il pugnale sia irrimediabilmente vicino lo dissolvo con un semplice gesto della mano, so che non è necessario, ma mi piace fare scena, devo ammetterlo!

    #Arma - Dissolvenza pugnale in forma non attiva
    Simmiler Knife (Medea)
    Purtroppo per me mi accorgo troppo tardi che Aiden ha sprigionato tutta la sua energia in una scarica elettrica che rivolge verso di me.


    Faccio appena in tempo a rendermi conto di quello che sta succedendo e a ruotare il busto di 180° portando la spalla destra indietro, che la lancia di energia mi sfiora il braccio facendomi bruciare la pelle.
    Vediamo come te la cavi con il fuoco che brucia, che consuma, che ti divora dal profondo.


    Sono ancora col busto in torsione quando sento le mani formicolare e il calore concentrarsi sui palmi, di più, sempre più forte fino a diventare impossibile da contenere. Allungo le braccia in avanti e lascio scaricare verso Aiden tutto il fuoco che ho dentro, il braccio sinistro puntato verso l'alto, il braccio destro verso la parte bassa del suo corpo.


    #Esperto Palla infuocata - La fiamma prende forma in una sfera dal diametro di 1 metro di diametro, provoca ustioni di secondo/terzo grado
    A te la palla, adesso!


  3. #973
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Riesco a sollevare leggermente Cassandra, liberando così il mio polso e riuscendo a colpirla alla gamba con la lama attiva. Il colpo la fa reagire in maniera istintiva, stringendo ancora più forte il mio braccio e torcendosi per il dolore, provocandomi una lussazione della spalla che avevo già tenuto in conto. Faccio per scrollarmela di dosso per alzarmi, quando la figura di Sir Demonar compare nella mia visuale.



    «eh no mia cara…» mi dice, col suo solito ghigno inquietante stampato sul viso. Il dolore alla spalla ed al braccio è insopportabile, per cui non riesco a reagire e a liberarmi in tempo dalla morsa di Cassandra, e vedo la sua kopesh avvicinarsi pericolosamente al mio corpo. «Sapete come si fanno gli spiedini di carne, giusto? Ogni pezzo di carne, va unito all’altro.» aggiunge scoppiando a ridere, affondando la sua arma nel mio fianco e sfruttandone la curvatura per infilzare anche la gamba martoriata di Cassandra, prima di allontanarsi.



    Il dolore è lancinante e mi provoca delle fitte che si estendono dal fianco fino alla spalla lussata ed al braccio ancora parzialmente congelato e privo di sensibilità. Il dolore dei colpi subiti si somma ed acutizza, impedendomi quasi perfino di respirare. Non riesco a muovermi, sento di non potercela fare, e sebbene mi senta ancora mentalmente lucida e combattiva devo rassegnarmi al fatto di non essere più in condizione di continuare lo scontro. Non sono abbastanza resistente, necessito urgentemente di cure.



    Volgo lo sguardo verso Cassandra, il suo viso è fiero, determinato, trasmette combattività...vorrei essere forte quanto lei. La vedo fissare il cavaliere per un breve intervallo, per poi lasciare il mio braccio che cade a peso morto a terra. Materializza poi il suo arco e lancia una delle frecce manualmente, come se fosse un pugnale. Provo a sollevarmi, ma il braccio buono cede sotto al mio peso. Mi rendo conto che la nostra posizione è troppo svantaggiata, siamo un bersaglio facile e Sir Demonar potrebbe facilmente colpirci con un'altra delle sue sfere infuocate in risposta all'attacco di Cassandra. Per come sono debole ora non potrei schivarla, tantomeno alzarmi, e non posso incassare un altro colpo, sono esausta fisicamente. Concentro la mia energia sugli oggetti presenti nella sala, so cosa voglio e so esattamente la sua posizione e le sue dimensioni. Non sono in grado di attaccare, ma ho comunque bisogno di ridurre al minimo i danni.



    Se fossi in battaglia sarei la preda ideale in questo stato per i nostri nemici, e devo imparare quindi anche a proteggermi. Le molecole dello scudo vicino all'ingresso dell'armeria vibrano in balìa della mia energia, poi lo stacco dall'armatura e velocemente lo piazzo davanti a me, per coprirmi.



    Lo sostengo in aria, per spostarlo in direzione di un eventuale ulteriore attacco ed aspetto la sua reazione alla freccia di Cassandra. Se lo scudo non dovesse servire, lo lascerò cadere a terra.


    Telecinesi –spostare oggetti o lanciarli con la forza della mente
    • Esperto – Nel raggio di 5 metri, può sollevare fino a 250kg di peso

  4. #974
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    La lancia termina contro la parete, però sono riuscito a ferire la mia avversaria al braccio. Bene, è il momento di accorciare le distanze: scatto verso di lei, ma un calore innaturale inizia a farsi sentire contro la mia pelle, contro l'armatura, e improvvisamente mi sembra di essere in un forno. Adamantia mi sta attaccando col fuoco, vedo le sue braccia tese e pronte a colpirmi con la sua arma migliore, e veloce com'è non ho di certo tempo per spostarmi o contrattaccare. Forse riuscirei a limitare i danni con qualche mossa disperata, ma poi finirei per essere in svantaggio nel successivo attacco... no, è il momento di colpire e di farle male. Stringo i denti, ci vorrà tutta la mia forza di volontà per affrontare i prossimi secondi. La donna finalmente sprigiona tutto il suo potere contro di me, le fiamme colpiscono il mio viso, l'armatura si surriscalda facendomi istantaneamente sudare all'interno, sulle mani sento formarsi piccole vesciche dovute alle ustioni. Ma non mi scanso né a destra, né a sinistra, ho intenzione di prendere in pieno il colpo, costi quel che costi. Mentre il fuoco pasteggia con le mie carni, continuo ad avanzare verso Adamantia: non dovrebbe rendersene conto, sono in parte nascosto dalla sua palla elementale, spero che scambi i miei movimenti per una specie di difesa. Il dolore è lancinante, il fastidio insopportabile... sono costretto a chiudere gli occhi, circondati ormai da pelle morta e nera, oppure ustionata e grondante di sangue. Cammino ancora, so dove devo andare e so che ci sono vicino. Sbucando dalle fiamme trovo infatti il corpo di Adamantia: riapro quindi gli occhi, e, nonostante la vista sfocata per il calore e il malessere generale, riesco a individuare il suo collo, a cui intendo portare velocemente le mani. Se ce la farò, la sbatterò contro al muro e inizierò a stringere più forte possibile; sentirò dolore alle vesciche ma la rabbia farà da sedativo... per il momento. Stringerò, stringerò, stringerò guardandola negli occhi, aspettando che la loro brillantezza svanisca. Mi aspetto una sua reazione, probabilmente evocherà il pugnale e mi attaccherà a un fianco, sono esposto... ma prima mi godrò il blu in cui si tramuterà il suo solito pallore, la disperazione sul suo viso, una umile lacrima che possa spegnere il suo fuoco.
    Our wills and fates do so contrary run

  5. #975
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters



    Apro gli occhi, di scatto. E' l'alba.
    Sollevo le lenzuola e mi precipito giù dal letto, mentre proprio in quell'istante, entrano in camera le mie due ancelle che subito si fermano a fissarmi, esterefatte.
    "Sì, sono già in piedi!" dico con nonchalance, mentre mi sbarazzo della camicia da notte.
    "Forza, aiutatemi con l'armatura!" incito poi, vedendole ancora impalate all'entrata.
    "Ha pregato il grande Dio Abissale mia signora?" mi chiede Dora con gli occhi lucidi mentre accorre da me.
    "L'ho fatto ieri." rispondo mentre mi lascio aiutare ad indossare l'armatura.
    "Mpfh...quant'è scomoda!" mi lamento, infastidita, mentre Laila mi sistema i capelli.
    Faccio dei passi, mi muovo a destra e poi a sinistra, alzo le braccia e piego le gambe. Ho indossato di peggio.
    Concedo alle mie ancelle un ultimo caloroso abbraccio e prima di mettermi a frignare insieme a loro, mi dileguo.
    Percorro silenziosamente il corridoio mentre mi gusto quest'aria fresca sulla pelle del viso. Questa potrebbe essere la mia ultima passeggiata...la mia ultima giornata.
    Quello che mi entusiasma però è che è la prima giornata di guerra, la mia prima giornata di guerra. Mi sento forte, grintosa e ho voglia di urlare come un centauro che defeca dopo aver trangugiato un pentolone di fagioli.
    Attraverso il breve tratto di giardino che mi separa dalla grande sala e giungo nelle cucine dove mi presto a chiedere cortesemente ad una delle serve di porgermi una fetta di cosasagià. Consumo il mio pasto nelle cucine per poi tornare in giardino ed una volta giunto il mio compagno d'avventura, attraverso insieme a lui il Glados.
    Ci siamo, finalmente.

    Continua qui
    Ultima modifica di scarygirl; 16th April 2015 alle 17:03


  6. #976
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Sento l'effetto dell'aura scemare su di me. Dei, mi rincretinisce!
    Espiro profondamente, andando di nuovo alla scrivania per appuntarmi le ultime cose, ma questa volta non lo faccio solo su di un foglio: su quello precedente infatti, sempre nell'antico idioma, aggiungo l'accadimento dei topi collegandolo con gli altri accadimenti dove serve; sul secondo foglio invece, ricopio il tutto nel dohaeriano moderno;
    <<Ritengo sia utile scrivere, quando si bisogna di riordinare i propri pensieri...>> enuncio ad alta voce mentre la piuma scorre veloce sulla pergamena.
    Quando ho terminato mi volto verso il reggente, lasciando alle mie spalle sulla scrivania entrambi in fogli: quello in dohaeriano sopra e l'altro sotto.
    Mi schiarisco la voce, mi attende un bel discorso:



    <<Ebbene, chiunque abbia avvelenato il re, è stato un totale idiota. Un idiota molto fortunato, però! Ho capito il quando, il dove, il come e il cosa. Mi mancano il chi e il perchè, ma andiamo con ordine...mi è sembrato di capire che i primi sintomi si sono manifestati ad una cena apparentemente tranquilla durante le portate, ma gli effetti si sono per l'appunto mostrati appena dopo. Apparentemente può sembrare anche un caso, niente ci lasciava intendere che il re non fosse stato avvelenato prima o dopo, magari l'elsa di una spada avvelenata, o un profumo tossico spruzzato sul cuscino....eppure effettivamente è stato alla cena: l'ho capito quando ho visto la lingua nera.>> dico indicando il re nel proprio talamo.



    <<Vedete, ho indagato tra i servi e ne ho parlato con lo stesso Taras: mi riferisco alla cuoca che vi servì quel giorno. Gli stessi identici sintomi di Re Rickard: lingua nera, corpo in cancrena come risucchiato in se stesso. In particolare, Agatha ha precisato che la donna, Rekka, usava assaggiare sempre tutte le portate. Tornando alla cena, tra tutti quelli che hanno mangiato il dolce solo il re è stato male, più la serva nelle cucine, presentando entrambi gli stessi identici problemi, quindi mi sembra evidente che abbiamo risolto il dove e il quando. Per quanto riguarda il come, ho pensato alla torta, anche se ormai conta poco direi...ebbene, Vostra Maestà, il fatto che Vostra sorella abbia lasciato la tavola proprio prima che venisse servito il dolce è stato un indizio determinante, e come enunciavo poc'anzi, di estrema fortuna per l'avvelenatore. E con questo passiamo al cosa: se la sostanza fosse stata in una delle portate precedenti, ora avremmo allettata anche lady Esperin, nelle stesse identiche condizioni, anzi....sarebbe già morta da qualche mese, sicuramente.>> mi prendo un poco di tempo per pensare alla meravigliosa eventualità....aaahhh, non si può avere tutto! <<Per l'appunto, questo è perchè il veleno attacca solo i maghi: probabilmente mi domanderete perchè il mio "metodo" non ha agito, ebbene....quel "trucchetto" entra in funzione nel momento in cui ad un alimento o ad un liquido viene interpolato un veleno che mira a procurare danni, che siano fisici o mentali. Infatti...questo veleno in realtà non fa alcun male, posso asserire che è totalmente innocuo! Ma...>> riprendo in tono gravoso:



    <<...ha bisogno di entrare in contatto con qualcosa perchè produca i suoi effetti. Vedete, ragionavo, tre giorni fa, sulla stranezza di questo veleno: si sa benissimo che la prima cosa che fa un avvelenatore è assicurarsi che il suo colpo vada a segno, quindi Egli (o Ella, chissà!) sapeva quasi certamente che questo veleno andava azionato in contatto con qualcosa! Fossi stata io, mi sarei assicurata che fosse la cosa con la quale la vittima è più a contatto, come nel caso dell'esempio del vestito per lady Esperin!>>
    Cammino al centro della stanza, voltandomi verso la figura del re:



    <<Si tratta dell'aura di luce, Maestà. Cosa è più a contatto d'un mago, d'altronde? Basta che vi sia un'aura di luce nell'aria circostante, che sia diretta al re, a qualcun'altro, semplicemente sparsa nell'ambiente o addirittura se usata dal sovrano stesso, oltre al fatto che nel suo stesso corpo è contenuta un'enorme quantità di aura di luce: è stata proprio vostra sorella, involontariamente, a farmi arrivare a questa ulteriore deduzione. Ora....è il momento del cosa, ed è abbastanza...snervante.>>
    Mi dirigo al cubo di vetro contenente il veleno, accarezzandolo amaramente....che smacco.
    <<Un veleno che ha origini vegetali, ma anche magiche...si, una pianta magica. Ma imbevuta d'oscurità, come è chiaramente facile notare: c'è solo un vegetale magico imbevuto della stessa aura nera come la notte....e sono le radici degli alberi dell'Abgruntis, mio signore, io stessa ne ho avvertito il nero potere quando mi sono allenata li con la regina, usandole contro di lei. Non c'è ombra di dubbio su questo, infatti spiega anche perchè essa non agisce sugli stregoni, avendo noi quella stessa oscurità dentro. Adesso...>> enuncio decisa poggiandovi sopra una mano:



    <<...posso dire di aver finito. Se ritenete giusto non farmi fare altro, mi farò accompagnare all'uscita dai soldati, e a quest'ultimo proposito....ordinate loro di scortarmi fino all'ingresso del Sentiero Ecate: voglio arrivare alla Torre a piedi per schiarirmi un poco le idee.>>

    Nb: i risultati circa gli mp che sono stati mandati saranno a breve postati dai master!


  7. #977
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Master

    Il mistero del veleno è stato svelato, solo due persone, tra gli mp che ci sono giunti, sono riuscite a sbrogliare l'intera faccenda. Il post di Deirdre è l'ipotesi inviataci da Maru1e1a ed è interamente corretto. Provvediamo comunque a pubblicare le altre ipotesi che ci sono giunte, complimenti anche a Serenacc per aver colto anche lei la soluzione in pieno. I punti parametro bonus totali o parziali saranno assegnati durante le valutazioni

    Serenarcc
    - Il veleno è stato ingerito da Rickard tramite la torta che ha mangiato assieme a Lantis e Lumen (che perspicacia! xD)

    - Il veleno agisce esclusivamente sui maghi, questo spiega sia perchè Lantis e Lumen non ne abbiano risentito, sia perchè la cuoca sia morta in circostanze simili, avendo sicuramente assaggiato/mangiato quella torta ed essendo della stessa razza. Esperin è l'unica che non l'ha mangiata e si è quindi salvata per pura fortuna. Probabilmente questo spiega anche il fastidio provato da Callien alla vista del veleno.


    - Ciò di cui si nutre il veleno è l'aura di luce, che nel caso del Re gli ha permesso di resistere così a lungo essendo molto potente (mentre la cuoca appunto è morta prima). Le auree che gli avranno fatto i guaritori maghi nell'anno di malattia non hanno fatto altro che debilitarlo così come quella attivata da Esperin in camera con lui che ha portato a quel -10 di costituzione (cattiviH). L'ipotesi è confermata anche dal topo che è morto per primo dopo aver ingerito il veleno (questo conferma ulteriormente anche l'avvelenamento per ingerimento della torta) ed è stato sottoposto all'aura. Non a caso il primo vero attacco è stato durante una riunione nella quale tutti si stavano alterando, Rickard avrà sprigionato la sua aura per calmarli e ciò avrà provocato il malore.


    - Quando Deirdre ha estratto il veleno, ha ottenuto un fumo nero. Questo fa pensare all'aura di tenebra e quindi in generale ad un'energia fortemente negativa che può aver divorato dall'interno il re contrapponendosi alla sua luce. Ciò ricollega quindi agli stregoni. Avevo pensato ad un ipotetico estratto o pozione di qualcosa legato alla stregoneria, anche al sangue del gran maestro degli stregoni che poteva magari rappresentare quanto di più potente ci fosse, ma poi il secondo colore del corno ha eliminato questa possibilità. Il veleno è di origine vegetale, quindi qualche pianta o erba associata però agli stregoni ed alle tenebre (dato che il corno è in egual misura di entrambi i colori). Non ricordavo di nessuna pianta o erba associata agli stregoni, ma ho pensato a dove cercarla e questo mi ha fatto ricollegare al posto che per eccellenza li rappresenta, ossia l'Abgruntis. Qui se non erro non c'è vita, se non qualche albero spoglio. Quindi, l'unica cosa che si può estrarre per realizzare un veleno di origine vegetale è o il terriccio, impregnato del sangue innocente che viene lì sacrificato (ma...è vegetale? xD) o la corteccia degli alberi (che però in teoria è senza vita) oppure le radici stesse (che potrebbero essere vive). Tra tutte, quest'ultimo potrebbe essere secondo me il componente principale del composto che lo ha avvelenato.


    - Le rose inizialmente pensavo potessero avere a che fare col veleno, anche magari indirettamente. Le prove fatte da Deirdre invece cancellano questa possibilità. Quindi Lumen non c'entra nulla, e probabilmente provava una sorta di effetto/odio per il re. Affetto per come lui la trattava e la faceva sentire, odio per il non averle voluto dare il figlio e le garanzie che tanto voleva. Magari poteva essere Tywin a volere fuori dai giochi il re, dato che aveva capito che non avrebbe dato un erede alla nipote, ma su questo non abbiamo elementi per dire nulla per ora


    Damnedgirl
    - Per me non è un semplice veleno, ma una maledizione.- Il Re è entrato in contatto con questo "maleficio" non appena ha ingerito la torta (quella della cena con Lumen e Lantis): essendo una magia creata - probabilmente - da uno stregone su persone della stessa razza essa non sortisce alcun effetto mentre sui maghi... è mortale; basta vedere la fine che ha fatto la povera cuoca.
    - Re Rickard sta morendo più lentamente (e dolorosamente) proprio a causa della sua aura di Gran Maestro dei Maghi: il "maleficio" si nutre infatti della sua luce... E' come se qualcuno stesse assorbendo la sua essenza vitale per farne qualcosa (il problema è che non so cosa! xD).
    - La maledizione sta progredendo in una maniera abbastanza infida: non appena il corpo entra in contatto con elementi liquidi (saliva, acqua... etc etc) l'organismo risente ulteriormente del maleficio. Esperin infatti ha bagnato le labbra del padre... Credo sia stato questo a togliergli quel - 10 in costituzione.
    - Da ciò che ho detto e dalla costituzione rimasta a Rickard direi che è impossibile sperare in una guarigione... Probabilmente se gli si toglie ciò che lo sta affliggendo non resisterebbe quindi non c'è cura.


    Albakiara
    Il veleno si nutre dell'aura di luce. Quando Esperin usa l'aura il re peggiora.- La cuoca muore avvelenata bevendo perché maga.
    - Il re si avvelena con la torta. Lumen e Lantis sono stregoni invece Esperin va a dormire prima del dolce.
    - Il re sta continuando a respirare il veleno presente nell'acqua delle rose. Inalando il veleno non si muore, ma sei debilitato.
    - Il veleno è di natura vegetale e magica (??) che uccide per ingerimento e al tatto è innocuo. Inalato debilita.


    Deltag
    Abbiamo compreso dagli esperimenti di Deirdre che la colorazione del corno è stata verde e rosa, quindi avvelenamento da veleni vegetali associati a veleni in ampolla, tipo filtri e pozioni. Sappiamo anche che i sintomi del re sono molto simili ai sintomi che si sono verificati nel secondo topo, topo che ha respirato il veleno e , che le auree di luce essendo il re stesso Gran maestro mago e che quindi possiede un potentissima aura di luce possono peggiorare la situazione.
    Vado con la mia deduzione che probabilmente sarà sbagliata, ma ci provo.


    1 - La malattia del Re è data dal continuo respirare dei fumi ( infatti ciò che Deirdre estrae dal corpo del re è fumo nero) prodotti dalla combustione delle rose che ogni giorni vengono cambiate gettando quelle vecchie nel fuoco, rose cosparse di un qualche filtro magico che sprigiona un intenso profumo, ma che in realtà profumo non è. Infatti Lantis dice che lui non sopporta i profumi troppo forti e persistenti e , la stanza ne è gremita, altra cosa, quando Lantis in un post getta in un impeto di rabbia le rose a terra il re sembra star meglio quindi secondo me è proprio il fumo profumato che lo sta avvelenando.
    2- Lantis segue lui il padre durante le cure, ma lui è uno stregone non ha aura di luce ma aura di tenebra e il veleno secondo me non agisce su elfi o stregoni, ma solo sui maghi, perché possiedono l’aura di luce.
    Ecco perché Deirdre ha voluto un mago ed un elfo per provare le sue intuizioni, uno stregone già lo possedeva ed era Lantis presente sempre al capezzale del padre.


    Una cosa che ancora non mi è chiara è come mai i sintomi siano comparsi dopo il pasto consumato con i componenti della famiglia.


    3 - E’ stato forse il dolce ai lamponi ad essere avvelenato? Secondo me si.
    Esperin che è maga e, possiede aura di luce, in fondo non ha mangiato il dolce, si è allontanata presa dalla stanchezza ( stanchezza dovuta magari al veleno posto nel vino consumato in precedenza? ) Lantis e Lumen si, ma sono stregoni, quindi su di loro non ha avuto effetto.
    Il vino è stato secondo me il fattore iniziale di tutto, associato al dolce e in seguito dai fumi delle rose bruciate nel camino, sintomi poi accentuati ancor di più dal fatto che il Re è un mago.



  8. #978
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    La septa enuncia il suo verdetto, la conclusione delle sue analisi e delle sue investigazioni e io ne rimango basito: avvelenato, mio padre Gran Maestro dei maghi, avvelenato con una pozione a base di radice dell'albero dell'Abgruntis. Come spiega esattamente la strega, rappresenta la fonte dell'oscurità stessa, un Male primordiale che sta mangiando come un cancro tutta la luce che c'è nel Re. Per di più, mentre narra le dinamiche del misfatto, mi sottolinea come anche mio sorella Esperin poteva fare la stessa fine. L'avvelenatore, che maledetto sia, è stato "stupido" a detta della vecchia, è stato incauto. O forse no, forse non gliene importava nulla di colpire anche mia sorella. Stringo fortemente i pungi fino a sentire le unghie, seppur corte, conficcarsi nei palmi delle mani. Digrigno i denti, la rabbia dentro di me è immensa. Vorrei farla esplodere, ma il decoro di corte mi trattiene. Non so quanto ancora, però. La rabbia scorre per tutto quello che ho appreso ma riesco a tenerla a guinzaglio, così quando la septa mi chiede di lasciare il Castello a piedi, seguendo il Sentiero Ecate, le acconsento senza darle troppo peso. Mi avvicino a mio padre, appena la vecchia avrà lasciato la stanza, resterò solo con lui. Padre... ti vendicherò, ne puoi stare certo!

  9. #979
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    I soldati mi scortano infine all'entrata del castello, lasciandomi finalmente sola.
    Mi incammino per la strada che collega Luna di Diamante con la Torre di Mezzaluna. Questo viale è detto Sentiero Ecate, la dea votata alla Luna Calante. E' stato così denominato perchè su questa via sono state poste tutte le statue dei Raeghar non più in vita, dall'uscita del castello fino all'entrata per la torre.
    Dalla parte opposta c'è infatti il Sentiero Artemide, dove sono tenute le statue dei Raeghar attualmente in vita.



    Percorro i miei primi passi lentamente, il sentiero è immerso nel verde ed è lungo sette, otto chilometri al massimo, ho tenuto qui diverse lezioni peripatetiche ai miei studenti, per lo più di storia.
    Ho detto al reggente che mi avrebbe fatto piacere camminare per poter schiarire meglio le idee, ma la realtà è che ho da fare un piccolo servizietto...qualcosa che mi riporta alla memoria un accadimento avvenuto una quindicina d'anni fa.
    Il principe aveva all'epoca solo nove anni mentre la principessa appena sei: tenevo un'interrogazione sulla discendenza reale.

    <<Ellaria Raeghar, Terza nel suo Nome, Detentrice di Trofei e Analizzatrice di Memorie....>>



    Lantis è quello che si direbbe uno studente modello: enuncia ogni singola parola del libro a memoria con precisione militare, e in effetti mi sembra proprio un soldato pieno come un tacchino!
    Anzi no, un pavone! Oltre a gonfiare il petto sto vedendo spuntare dal suo culo anche una bella coda piumata, mentre discorre circa la storia e le imprese della sua antenata!



    Il principe riporta in effetti su di se tutte le caratteristiche della famiglia regnante: la sicurezza di se, il vanto del proprio sangue, l'orgoglio della sua storia familiare e della sua nobiltà...
    "...Niente rende più felice un Raeghar, che essere un Raeghar"
    Mi volto ad osservare la principessa, intenta a raccogliere dei fiori lungo il viale:
    <<Lady Esperin, forza! Ci muoviamo alla prossima, e speriamo finisca presto: Vostro Fratello tra poco comincerà ad enunciarmi anche le note a piè pagina!>>
    <<Rimarrebbe comunque materiale interessante, septa...più cose sappiamo del nostro passato, meglio potremo costruire il nostro futuro.>> afferma altezzoso il primogenito reale, accostandosi a me nella camminata.



    Lo sguardo è dritto e alto: non si perde ad osservare la servitù come me. Vede solo l'orrizzonte, solo il suo futuro.
    <<Questa è una frase del filosofo Heberus, siete capace di citare qualcosa di Vostro? Un buon Re si distingue dall'uso che fa del proprio cervello, non di certo enunciando citazioni a caso!>> bercio infastidita.
    Sto ponderando verso quale altra statua fermarci, ma è Lantis ad anticiparmi fermando i propri passi, facendomi voltare per poterlo guardare: il giovane osserva una statua a me molto conosciuta.
    Inspira lentamente prima di parlare:
    <<Si, ho proprio bisogno di ripassare questo mio antenato!>> enuncia tronfio.



    Ma guardalo...non ha nemmeno una decade e ha già più spocchiosità della madre!
    Un ghigno mi si dipinge sul viso per l'infantile tentativo di questo sciocco di farmi arrabbiare.
    <<Dovrete essere molto attento allora: su di Lui in particolare, non ammetto errori!>> esclamo facendogli segno con la mano di continuare. Do un veloce sguardo alla principessa, che è passata ad un'aiuola diversa per formare la coroncina che vuole regalare alla madre.
    Le parole di Lantis mi fanno voltare di nuovo, mentre lo ascolto inondarmi le orecchie di una marea di assurdità:



    <<Grifis Raeghar, Unico nel Suo Nome, Sedicesimo Capitano delle Guardie Reali, Terrore dei Giganti, Dominatore dei Cieli e....>> da quando è iniziata questa lezione, per la prima volta Lantis si volta verso di me, gli occhi si assottigliano e il sorrisetto saputo diventa un leggero ghigno:
    <<....Impositore di Catene.>> sibila gonfiando di nuovo il petto...ah! Tra poco gli eplode!
    Il suo sguardo va poi al mio pendaglio, quello che proprio Grifis mi impose a vita.
    Ciondolo la testa prendendolo in giro, schioccando la lingua in senso di diniego, interrompendolo prima che ne "canti" le gesta:
    <<Che marea di stronzate...visto? I Vostri adorati libri v'hanno tradito! Ve li do io i Suoi Titoli! Grifis Raeghar, Unico nel Suo Nome Sfigato, Capitano Incapace, Stratega Fallito, Assassino di Innocenti, Stupratore di Vergini e->>
    <<Menzogne! Questo non c'è sui libri!>> protesta il principe rimanendo composto nella sua posizione.
    Ovvio che non c'è nulla di tutto ciò: quando venni liberata, seppi che i Raeghar avevano insabbiato le reali gesta di quel bifolco, sostituendole con falsità o imbellettando altre decisamente ambigue.
    Mi chino verso di lui, sibilando a mia volta e mostrandogli volutamente i denti erosi dal tempo:



    <<Ma io Vi ho insegnato che la storia sui libri la scrivono i vincitori tramutandola sempre a proprio favore e che ogni storia ha la sua versione! In questa, io sono la perdente: vi sto offrendo la mia, di versione! Dovete solo decidere a chi credere...sempre se il Vostro cervellino è in grado anche di formularle le idee, oltre che di impararle come filastrocche!>>
    Mi rimetto dritta con la schiena, osservandolo beffarda. Il principe storce il labbro pensieroso, guardandomi minaccioso. Stringe i pugni ma non si scompone ulteriomente, ha la regalità nel sangue.
    Mi volto verso la statua, tirando fuori un piccolo coltellino ben affilato: pongo entrambe le mani in avanti, dopodichè taglio orizzonatalmente il palmo della sinistra, lasciando colare il sangue da essa fino al suolo, proprio di fronte al basamento, dove diversi metri più in profondità è conservato il suo corpo.
    <<Cosa fate?>> mi chiede Lantis incuriosito.



    Stringo di più la mano sinistra, mentre con la destra reinfilo il coltellino in una tasca del saio:
    <<Uhm...è un antica usanza del popolo Yushorgh, situata al centro di Dohaeris. Non c'è una traduzione letterale per ciò che sto facendo, ma direi..."un debito".>> ghigno in sua direzione, pulendomi la mano ferita sulla manica sporca del braccio destro...me la farò curare più tardi.
    Il ragazzo mi osserva dubbioso, sta per parlare, ma la sorella dall'altro lato del viale ci interrompe, indicando una statua poco più avanti:
    <<Lady Olenna!>> urla felice lanciando via la coroncina di fiori.
    La bambina si aggrappa alla statua, montando sul cavallo di marmo alle spalle della sua eroina preferita.
    <<Sorella, scendete da li o vi farete male!>> tuona Lantis muovendo qualche passo verso di lei.
    Lo fermo con una mano sulla spalla, dopodichè lo supero camminando piano:
    <<Lasciatela stare, la faremo scendere quando l'avremo raggiunta. Se nel frattempo dovesse cadere e rompersi una gamba, avrà imparato una lezione!>>
    Il ricordo si sfuma tra le mie memorie, mentre i passi mi portano in quello stesso luogo.
    <<Da quanto tempo....Grifis.>>



    Nb: flashback concordato e approvato con i masters e Serenarcc (per Esperin)


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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    Il fuoco non mi tradisce, la sua potenza è a livelli talmente alti che Aiden si trasforma in una torcia umana: imponente, distruttrice, fiammeggiante. L'armatura brillante è uno spettacolo, non posso trattenermi dal guardare questa meraviglia dall'aspetto non più umano, ma quasi divino. I miei occhi si riempiono di fuoco, ardono, e sento un brivido di desiderio percorrermi tutto il corpo, mi sento rapita, sconvolta, scioccata, tutto il resto scompare, non esiste più: il fuoco purifica.


    Il clangore del combattimento fra i tre inetti dall'altro lato della stanza mi arriva ovattato, i miei sensi sono rapiti dalla visione poetica che ho davanti, ho quasi voglia di piangere per la bellezza dello spettacolo che ho di fronte. D'improvviso il rapimento estatico si trasforma in sgomento quando l'Aiden di fuoco, in uno slancio di forza bruta, mi spinge contro il muro facendomi mozzare il fiato in gola. Non posso reagire, il comandante è più forte di me, molto più forte.


    Le sue mani ruvide stringono il mio collo di cigno, il nero della carne bruciata sta sopraffacendo il pallore della mia pelle liscia: ho paura. Non posso più a respirare, pensieri sconnessi si affollano nella mia mente, non riesco ad essere lucida: cosa ti sta succedendo Adamantia? Che ti prende?
    Cerco l'aria disperatamente aprendo la bocca e tentando di inspirare rumorosamente. Quella flebile speranza di aria fresca mi dà un attimo di lucidità fino a farmi vedere che il caro comandante sta commettendo un errore madornale: mi guarda negli occhi!


    Rispondo al suo guardo e gli sussurro, non posso alzare la voce, non con le sue mani forti intorno al collo: "Aiden, so che mi desideri e che vuoi tutto da me tranne uccidermi. Ascolterai la mia voce e le tue mani lasceranno la presa per scivolare sul mio corpo, davanti, sul seno, poi in basso lungo i fianchi. Lì ti fermerai e avrai voglia di inginocchiarti ai miei piedi, spogliandoti completamente dell'armatura che ti protegge. Resterai poi fermo e immobile, ancora sulle tue ginocchia." - dovrei riuscire a farmi udire, siamo talmente vicini.


    Se Aiden si inginocchierà sarà completamente alla mia mercè, potrei fargli qualunque cosa, persino prendere la sua mano bruciacchiata e stringerla fino a farlo urlare dal dolore, ma sarò magnanima e mi limiterò a mettergli la mia scarpa tacco 12 sulla fronte e spingerlo a terra, con forza sufficiente a farlo cadere.


    Dopodichè attirerò l'attenzione di Esperin dicendo: "Principessa, per favore, un pò d'acqua per il nostro comandante."

    Charme - capacità di ammaliare e soggiogare la mente dell’avversario impartendogli un ordine (Non lo si può indurre a colpirsi da solo). Necessita di contatto visivo
    #Esperto - contatto visivo entro 5 metri


 

 

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