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  1. #981
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Prendo posto sedendomi sul suolo e poggiando la schiena e il capo ai piedi della statua.
    Inspiro diverse volte perdendomi ad osservare un ragno che ha costruito la sua casa fatta di fili argentei sotto l'ascella di Grifis. L'insetto sta per raggiungere la preda che è rimasta incastrata, una piccola farfalla azzurra.



    <<Ora la mangerà...>> sussurro in un soffio apparentemente rivolto solo a me stessa.
    <<...è così che si fa con i nemici, in fondo. Vanno annullati, Grifis: nessuna pietà, nessuna "punizione divina", nessun compromesso di pace. Ecco perchè i Reietti di Drako Kalisi sprofonderanno prima o poi, schiacciati tra i Ribelli di Targaryus e la fazione del tuo stupido pronipote incapace. Da che parte sto, ti chiederai...anzi no, conosci benissimo la risposta. E' divertente quello che sto per raccontarti, ma vedi, oggi ho avuto ancora una volta la prova di quanto il tuo piano sia stato un fallimento. Non solo septa dei tuoi stessi eredi e traduttrice dei testi della vostra tanto rinomata biblioteca, ma ora si fidano al tal punto della Strega dell'Ovest da mettere nelle sue mani la salute del RE in persona! A tanto arriva la disperazione della tua famiglia, che devono contare su di ME. Non hai ottenuto niente: ne durante la tua vita, ne quando ti sei sacrificato suicidandoti per evitare che ti costringessero a liberarmi, ne dopo la tua morte. Se il tuo nome oggi ha qualche valenza è solo per la montagna di menzogne che hanno ricucito sui tuoi fallimenti ormai persi nel tempo. Come ti senti, perdente? Te lo domando perchè mi aspetto prima o poi di sentahahahahaha!>>
    Rido libera dai freni, genuina come solo in sua unica presenza riesco ad essere.
    Perchè Grifis c'è, me lo sento nelle viscere.
    << Ogni piano ha sempre una piccola variabile di fallimento, qualcosa impossibile da calcolare. Se essa non si avvera, è solo questione di fortuna, per lo stesso principio d'incalcolabilità. Sai perchè "Io sopravvivo sempre"? Perchè provvedo prima a queste variabili...tu lo sai bene, no? Lo sai da tanto tempo...>> gongolo orgogliosa di me stessa.
    Pongo in avanti il braccio destro, inspirando più lentamente: nel momento stesso in cui espiro rilasso le spalle, lasciando che l'energia scorra lungo il braccio fino al palmo della mano. Indurisco le dita corrucciando lo sguardo, Ophelia mi serve subito e questa, come un cane che obbedisce all'ordine del padrone, prende forma nella mia presa subito serrata attorno all'asta.
    Arma – Lancia in Forma Dormiente
    Forsworn Stave (Ophelia)


    Sogghigno soddisfatta, portando la mano sinistra di fronte al basamento della statua:
    <<Dimmi, Grifis...come stai dopo trecento anni? Puoi davvero dire meglio di me?>>
    Roteo il polso destro, portando la lancia perpendicolare al suolo: gli spuntoni che si trovano sotto i corni all'altezza del palmo della mia mano sinistra:
    <<Perchè vedi...tu sarai anche considerato un eroe oggigiorno, ma la realtà è che non sono l'unica ad indossare delle catene, dico bene? La vera differenza è che...>>
    Stringo con più forza l'arma, cominciando a far penetrare uno spuntone nel palmo della mia mano: storco per un secondo la bocca reprimendo il dolore quando questo affonda perforando la carne. Tiro all'indietro il gomito destro, di modo da infliggermi un taglio netto laterale sul palmo sinistro.
    Vedo la ferita dilaniarsi e farsi tutto rosso:
    <<...io sono viva e tu no...>>



    Volto il palmo verso il basso, dopodiché stringo le dita con forza, di modo che ne fuoriesca il più possibile.
    <<...io ho vinto e tu hai perso.>> sibilo goduriosa, mentre vedo il sangue colare sul suolo e imbevere la terra: questo è il mio Debito per Raiden, perchè continui la Sua promessa.

    Quando denoto che il liquido è totalmente assorbito nel sottosuolo, mi rialzo piano riassorbendo la lancia.
    Arma Richiamata – Lancia
    Forsworn Stave (Ophelia)


    <<Divertiti.>> ghigno con un ultimo sguardo alla statua prima di incamminarmi di nuovo verso la torre.
    Ripeto questo gesto più o meno ogni dieci anni, senza particolare precisione.
    Torno con la memoria a quella notte, in cui la mia discesa è cominciata, quando decisi che avrei rapito il bambino di Grifis.
    Ovvio che ci sarebbero state gravi conseguenze, ovvio che la mia vita già rocambolesca sarebbe cambiata, ma dovevo farlo per chiudere definitivamente sull'onta alla quale quel becero nullafacente mi aveva avvinto.



    Prima ancora di agire, presi la più infima delle precauzioni: mi dissanguai fin quasi allo stremo in una caverna nelle terre dei ippogrifi sopra di un cerchio votato al mio unico Signore, Raiden, eseguendo subito dopo un rito più arcano della stessa Terra.
    Egli ebbe udito per me, accogliendo il mio sacrificio di sangue che così tanto era, da bastare per almeno duecento anni.
    "Voglio l'anima di Grifis Raeghar, voglio che una volta trapassato, non mi importa quando, rimanga per l'eternità in un limbo! Desidero che ogni giorno si svegli e che le sue viscere vengano divorate da un grifone fino ad ucciderlo. E di nuovo il giorno dopo....e di nuovo quello dopo ancora.....per sempre!"
    Non riesco a non ghignare soddisfatta ogni volta che ci penso, no....dopo trecento anni ne provo ancora immane soddisfazione!
    Comincio ad intravedere la torre in lontananza, devo accelerare il passo: i soldati potrebbero già essere arrivati da Franthalia.

    Nb: per quanto riguarda la maledizione inflitta a Grifis, si tratta di un rito molto potente che solo una strega del calibro
    che era lei stessa poteva eseguire, per cui non mi sogno di usarla ora nel GdR, è da considerarsi per puro scopo narrativo.


  2. #982
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gildas Demonar
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    L’odore del sangue che sgorga dalle ferite aperte della giovane principessa mi raggiunge le narici inebriandomi di quel profumo acre e ferroso. La mia spada, mia unica compagna fedele, penetra anche nella coscia di Cassandra unendola così a Esperin in un groviglio di carne, sangue e metallo. Meraviglioso, un’opera d’arte vivente. Guardo Cassandra ancora con quel ghigno in volto mentre si contorce insieme all’altra ragazza per il dolore, ancora non ho capito che cosa voleva quando mi ha mandato a chiamare stamane, non ha aperto bocca sull’argomento, anzi, ha continuato a prendersi a botte con la principessa come se io non fossi minimamente presente. D’un tratto gli occhi di Cassandra si incrociano coi miei e dolori lancinanti mi pervadono, guardo i miei polsi, li sento aprirsi e squarciarsi, il dolore… oh dei, fitte fastidiose e al contempo piacevoli si dipanano da quei punti. Apro e chiudo di scatto gli occhi, nessuna goccia di sangue, nessun taglio visibile a percorrerne la superficie, ma ecco altro dolore, due grossi solchi nella gamba si aprono in contemporanea nella mia mente, digrigno i denti accogliendo il nuovo dolore, ancora più forte, ancora più orribile e piacevole allo stesso tempo. Mi inginocchio sentendo la forza venire meno nell’arto, sposto gli occhi sulla coscia ma nessuna macchia di sangue si allarga sui miei abiti. Chiudo gli occhi, altre fitte dislocate in vari punti del corpo soprattutto alla schiena, mi piego in avanti quando dei crampi all’altezza dei reni mi attanagliano i fianchi seguiti da un forte e improvviso mal di pancia il quale raggiunge la testa facendola pulsare sempre più forte, sempre più forte. Tutto ciò è insopportabile e… perché mi fanno male anche i pettorali? Li sento gonfi. Che diamine sta succedendo? E perché ho questa irrefrenabile voglia di dolci? Dei, saranno rimasti i biscotti di ieri sera? O magari qualche fetta di torta. Perché questi dolori ora? Perché a me? Non ho ferite e tutto ciò si collega ai lividi della caduta. La schiena mi duole e ho un disperato bisogno di sedermi o stendermi. Chiudo gli occhi ma è ciò a tradirmi perché una intensa sequela di fitte lancinanti provenienti… dal basso mi costringono a riaprirli e a urlare per il troppo dolore. Una freccia, una dannatissima e schifosissima freccia si è conficcata in profondità lì. Cado anche con l’altro ginocchio serrando le mani attorno al punto colpito mentre un intenso liquido caldo sgorga dalla ferita. Urlo, sempre più forte, mentre tento di estrarre la freccia, provo ad afferrare la sciarpa coi denti. Il dolore è forte, lanciante, e quasi non porta più al piacere. Uccidetemi vi prego. Distruggete ciò che rimane di me. Ogni centimetro del mio corpo è pervaso dalle fitte brucianti. «Vi prego, ponete fine a tutto ciò!» urlo rivolto ai presenti nella stanza. Le mie urla coprono tutti gli altri suoni e i miei occhi si velano per un attimo. Perché mi sento così debole? Così inutile? Cosa mi stanno facendo? Liberatemi vi prego…

    Chrysanta ---> Forma dormiente

  3. #983
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden sottrae 20 punti costituzione, Ada 30, Gildas 10

  4. #984
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Arrivo finalmente alla Torre, colma delle informazioni che ho raccolto durante il corso di questa lunga giornata.



    Mi domando se qualcuno si sarà chiesto della mia assenza o se sarà passata inosservata, ma opto per la seconda: tra gli allenamenti e l'attesa dei guerrieri da Franthalia (saranno tornati?), dubito io sia stata tra le priorità del giorno.
    Ho ancora nella tasca del saio la pergamena sulla quale ho tutto appuntato, per cui prima di fare l'ingresso nel giardino, lo brucio su di una fiaccola accesa: ora le informazioni sono solo nella mia memoria e dovrò proteggerle finchè non mi saranno utili.



    Mi dirigo in infermeria per pormi una fasciatura sulla mano, coprendo così la ferita che mi sono procurata sul Sentiero Ecate: la lavo velocemente in un catino con l'acqua fredda, raccolgo delle erbe che impasto nella mano sinistra, sputandoci sopra di modo da farle amalgamare e le infilo nel piccolo squarcio, dopodichè fascio stretto il tutto.
    Aghata arriva portando cesti di biancheria sporca, sobbalzando alla mia presenza:
    <<Ah, giusto te....>> ghigno verso di lei:



    <<Dimmi, sono tornati i guerrieri da Frantalia?>>
    <<No, septa, non sono tornati.>> risponde la ragazza riponendo il cesto.
    <<E gli altri, dove sono?>>
    Agatha si volta verso di me: <<Sono tutti in armeria, si stanno allenando.>>



    Senza risponderle, infilo un'estremità della fasciatura tra i denti, l'altra la tengo nella mano sinistra e tiro, assicurando il bendaggio.
    Mi dirigo così al piano superiore della Torre, dirigendomi dapprima in biblioteca: prendo un libro di lettura leggera scegliendo quasi a caso, tenendolo nella mano sinistra, poi con la destra afferro un sedia per lo schienale e la trascino letteralmente per il pavimento, facendo risuonare uno stridio che rimbomba per tutte le sale dell'ala ovest.
    La porto in armeria: una volta superata l'entrata infatti, vedo lady Esperin, il decimo Idra e coccodè da una parte, dall'altra il capitano quasi totalmente bruciato che schiaccia al muro lady Adamantia.



    Trascino ancora la sedia e il suo trambusto infernale alla sinistra dell'entrata (ma quest'armatura non aveva uno scudo, una volta? Ah no, è finito al centro della stanza, qualcuno l'avrà lanciato addosso ad un avversario!), mi seggo e sfoglio distrattamente il libro, gettando occhiate sugli allenamenti qua e la.

    Nb: se volete, potete tranquillamente sentire il trambusto fatto con la sedia!


  5. #985
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Sono sicuro che la pelle di Adamantia sia liscia come la seta, ma non posso godermi la sensazione perché i nervi delle mie mani sono completamente bruciati. Mi nutro però di ogni sfumatura di terrore che colgo sul suo viso, nella sua espressione, ogni suo minimo tentativo di liberarsi dalla mia presa è una scarica di piacere che contribuisce a lenire il dolore. Dolore che, mi costa ammetterlo, inizia a farsi sentire: i nervi sopravvissuti sono rimasti scoperti, e mi infliggono delle fitte lancinanti che mi obbligano a digrignare spesso i denti. Probabilmente il mio viso è del tutto carbonizzato, sento chiaramente l'amaro sapore del sangue tra le gengive, l'odore di bruciato che mi stuzzica il naso e mi provoca una nausea non indifferente. La consapevolezza che questa puzza derivi dalla mia carne martoriata è... rivoltante, semplicemente rivoltante. L'ho sentito spesso, questo olezzo, le mie saette non sono di certo innocue, e quando si scontrano con la pelle dei miei avversari regalano loro spesso ferite e bruciature. Ma sapere che in questo caso ne sono io, la causa, è... inquietante, ma anche stranamente adrenalinico. Che poi sia stata proprio lei, la mia Adamantia, a conciarmi così, rende il tutto ancora più eccitante. Per questo continuo a stringere, sempre più forte, sempre più coinvolto in questo scontro autodistruttivo. I suoi occhi sono miei quando miracolosamente riesce a conquistare dell'aria, i suoi occhi sono miei quando la sua voce raggiunge le mie orecchie. "Aiden, so che mi desideri e che vuoi tutto da me tranne uccidermi. Ascolterai la mia voce e le tue mani lasceranno la presa per scivolare sul mio corpo, davanti, sul seno, poi in basso lungo i fianchi. Lì ti fermerai e avrai voglia di inginocchiarti ai miei piedi, spogliandoti completamente dell'armatura che ti protegge. Resterai poi fermo e immobile, ancora sulle tue ginocchia".

    Le parole penetrano nel mio cervello come una lama, facendosi strada tra ogni altro mio pensiero, eppure non sento dolore, no: mi cullano, le percepisco imporsi nei meandri più oscuri della mia mente, e improvvisamente ogni sensazione che sto provando al momento si tramuta nel più volgare dei desideri. Il sangue inizia a ribollirmi nelle vene, avverto dentro di me un calore che farebbe impallidire le fiamme che mi hanno ferito poco or sono. Voglio questa donna, la voglio qui e ora, voglio che sia mia, voglio toccarla, ovunque, godere di ogni parte del suo corpo. Le mie mani si allontanano dal suo collo, lungo, elegante, e con il tocco più leggero possibile sfiorano il suo seno, il suo ventre, i suoi fianchi. Brividi mi percorrono ogni muscolo del corpo, forse di dolore, forse di piacere. Come se avessero trovato il più meraviglioso dei giacigli, le mie dita si fermano sui suoi glutei, mentre i miei occhi vagano sulle escoriazioni che hanno lasciato sotto la testa. Ho fatto io questo? Ho rovinato io l'opera d'arte che mi trovo davanti? La guardo intensamente, come se fosse un'enigma che non riesco a risolvere, come se fosse il tramonto più meraviglioso che abbia mai visto. Le mie gambe cedono, non posso sopportare di averla ferita, devo purificarmi da questo peccato: mi inginocchio al suo cospetto, i miei occhi incastrati nei suoi, alla ricerca di un perdono che non mi merito. Uno ad uno levo tutti i pezzi dell'armatura con le mani distrutte, sporcandola di sangue, e lembi di pelle morta abbandonano il mio corpo. Rimango con addosso solo i pantaloni, il petto ancora sano scoperto, sono suo e sono pronto a ricevere la giusta punizione. Chiudo gli occhi e sento uno spillo bucarmi la fronte, mi lascio trascinare e finisco a terra, di fianco ai suoi piedi, esanime, con braccia e gambe completamente stese.

    Mentre recupero la lucidità, nudo, esposto, e umiliato, un solo pensiero mi attraversa la mente: non rancore, non odio, non risentimento. Ma ammirazione. Quindi le mie labbra si piegano in un perverso sorriso, uno di quelli che ci piace così tanto scambiarci, che hanno significato solo per noi.
    Our wills and fates do so contrary run

  6. #986
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    L'armeria è affollata, e la cosa non può che farmi piacere. Vedere come tutti i reali si impegnino in allenamento è certamente motivo di vanto per noi, abbiamo ben chiare le priorità e la necessità di potenziarci. Il dolore è ancora forte, il braccio ha ripreso un pò di sensibilità ma non posso muoverlo a causa della spalla lussata.



    Ma ciò che mi fa più male è indubbiamente la ferita al fianco, inflitta da Sir Demonar. Ho ancora lo scudo posizionato in modo da pararmi da eventuali ulteriori attacchi, mentre con la mano cerco di tamponarmi il fianco in modo che non esca troppo sangue. Sento il cavaliere iniziare inspiegabilmente ad urlare dal dolore, e cerco di dare una spiegazione a questa sua ennesima reazione senza senso. Non è ferito, non ha subito quasi alcun danno...e quindi? Un'aura di tenebra? Imposizione del dolore? Ma...non sembra esserci nessuno con quel potere qui, per lo meno che io sappia...e gli unici stregoni sono il Comandante e Lady Feralys che sembrano impegnati in un allenamento a due. E' proprio la voce della donna a distrarmi "Principessa, per favore, un pò d'acqua per il nostro comandante.". Mi volto quindi verso di lei, e la vedo spingere a terra con il tacco un insolito Comandante fin troppo accondiscendente, inginocchiato davanti a lei e totalmente bruciato. La donna sembra avere la meglio, indubbiamente sa come giocare le sue carte, anche se questo atteggiamento passivo non è da Sir Aiden. Ma non me ne interesso più di tanto, tornando a concentrarmi su Sir Gildas. Lascio cadere lo scudo che ormai è chiaro non servirà a nulla, l'uomo sembra tormentato da un dolore fisico o mentale al di sopra della propria soglia di sopportazione e di certo non sarà in grado di attaccarmi in quello stato.



    Per lo stesso motivo riassorbo la mia arma, poggiando poi il palmo a terra per sorreggermi col busto eretto. Vedo Cassandra alzarsi, lasciando così cadere a terra la khopesh che ci ha ferite, e lanciare una freccia contro Sir Demonar. L'attacco va a segno, accompagnato dalle sue parole "Potrei sconfiggervi con una gamba sola, Sir Gildas, ma la Principessa ha bisogno di cure, direi che possiamo sospendere" il tono è determinato, non ammette repliche.



    L'uomo tuttavia sembra non riuscire neanche a sentirla, cade a terra con entrambe le ginocchia, coprendosi con le mani il punto dolente, ed urlando ancora più forte «Vi prego, ponete fine a tutto ciò!».


    Ansima spasmodicamente ed afferra la sciarpa con i denti per trattenere il dolore, sembra sconvolto. Alle sue spalle compare la septa, che si siede alla sinistra dell'entrata leggendo un libro. E' tornata dal Castello, devo assolutamente chiederle l'esito delle sue analisi. Immediatamente il resto non conta più, l'allenamento, le cure, il dolore. Voglio solo sapere se è riuscita a scoprire qualcosa sul veleno.



    Ma non posso certo parlarle adesso, non qui e non in queste condizioni, con tutto il sangue che sto perdendo dal fianco. Dovrò pazientare... ancora per un pò, e poi chiedere anche a Lantis non appena arriverà alla Torre. Io devo sapere, la vita di mio Padre è appesa ad un filo sempre più sottile e non tollero di restare all'oscuro degli sviluppi. Mi volto verso Cassandra, confermandole la mia intenzione di interrompere l'allenamento date le condizioni, ed esprimendole la necessità di ricevere delle cure, aspettando poi la sua reazione.

  7. #987
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Il ragazzo urla, gli ho passato i miei stessi dolori ma lui urla in modo straziante, in modo... patetico. Sono in piedi e mi sono liberata delle spade, la principessa è molto grave e mi richiede delle cure. L'aura magica del sangue della mia famiglia confluisce verso i palmi delle mani, un bagliore azzurrino si sprigiona da loro e mi avvicino alle ferire della Raeghar: dovrebbero guarire, ma devo impegnarmi a fondo, usare tutta la mia abilità perchè la giovane è davvero grave. Nel frattempo, urlo verso Sir Gildas: "Fatela finita, cavaliere, vi assicuro che un martello da guerra conficcato nel petto fa più male della mia simbiosi! Spero che all'Auspex sappiate gestire meglio la vostra soglia del dolore!". Il mio tono è di rimprovero, ma ho la voce strozzata: la gamba, soprattutto, è a pezzi, sto per perderne ogni sensibilità... la cancrena, forse sta iniziando la cancrena. Accidenti devo sbrigarmi, mi volgo verso Aiden, magari può prestarmi delle cure immediate, almeno per rallentare il processo ma... che diavolo sta facendo? E' in ginocchio davanti a Lady Adamantia, mezzo nudo e ustionato. La donna lo ha alla sua mercè. Assottiglio lo sguardo, sto per rimproverare l'uomo ma mi fermo: potrei essere tratta in inganno da delle apparenze, come con Esperin contro Lumen. Torno a concentrarmi sulla guarigione della fanciulla, le ferite si stanno rimarginando, penso di aver fatto in tempo a recuperarla. Aiden non è lucido, non ne so il motivo ma non voglio, non devo dare giudizi affrettati sul perchè. Eppure, un tarlo mi rode il cervello, inizia a mangiare piano piano e infilarsi nei meandri del mio cuore. Perchè è così remissivo? Lady Ada è davvero così bella da far perdere la testa a tutti gli uomini? Persino il Principe Lantis ne sembrava succube. Ma lui ha reagito con forza, l'ha ferita, non si è fatto abbindolare. Il Reggente è stato più deciso, più determinato. Ma l'ha baciata. Lantis l'ha baciata ed Aiden è in ginocchio ai suoi piedi. Digrigno i denti, non mi pare che Lady Feralys sia così bella. Lady Lumen ha dei lineamenti perfetti, un aspetto innocente, un corpo attraente e quindi comprendo come possa intrappolare facilmente gli uomini nella sua tela, ma nonostante questo è destinata a fallire con Lantis e con Aiden, che le ha sempre dato delle rimostranze formali. Invece, Lady Ada? Ha quelle labbra così esagerate, le orecchie a sventola e... bhe per me non è nemmeno rossa naturale. Si laverà i capelli con l'hennè. Appena terminerà la rigenerazione, dirò alla Principessa parole di orgoglio sulla nostra lotta: "Nonostante un elemento di disturbo, vi siete comportata egregiamente. Lady Olenna vi sorride da lassù". Poi le dirò che può trovarmi in biblioteca, perchè mi dirigerò proprio là, dove mi riposerò e cercherò di ritrovare le forze per curarmi.

    Difesa e Rigenerazione
    Rigenerazione - Avviene tramite tocco: Rigenera ferite di media entità ( ferite profonde non mortali, ossa rotte, danni medi da elemento )

  8. #988
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    È sera

  9. #989
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Cassandra accoglie immediatamente la mia richiesta, concentrandosi su di me e sprigionando dai suoi palmi il lieve bagliore azzurrino che caratterizza il suo dono di rigenerazione. Li avvicina e sento immediatamente un forte senso di benessere pervadermi, alleviando il dolore al braccio ed al fianco. Cerco di lasciarmi andare al processo curativo distendendo i nervi e calmando il respiro, in modo tale da non ostacolare in alcun modo il diffondersi della sua energia all'interno del mio corpo. La sento rimproverare contemporaneamente il cavaliere per la reazione spropositata a quello che apprendo essere stato l'effetto della sua simbiosi, ed ora mi è chiaro quello che è successo poc'anzi. La donna deve aver trasmesso tramite la sua simbiosi il proprio dolore al cavaliere, che però ha reagito in maniera decisamente diversa rispetto alla prima. Ovviamente anche la freccia ha enfatizzato il dolore, quindi non mi sento di concordare in pieno col suo rimprovero, anche se in effetti le reazioni di Sir Demonar sono decisamente troppo plateali per un cavaliere del suo calibro...unitamente alle frasi insensate che è solito pronunciare. Sospiro, lasciando cadere questi pensieri, rilassandomi grazie al processo rigenerativo che di lì a poco rimargina totalmente tutte le mie ferite. Muovo il braccio, piegando il gomito e stringendo a pugno la mano... come nuovo, perfetto. Mi sento di nuovo in forze, così ringrazio Cassandra e mi alzo finalmente in piedi.
    "Nonostante un elemento di disturbo, vi siete comportata egregiamente. Lady Olenna vi sorride da lassù" mi dice Cassandra con orgoglio nella voce.



    Le sorrido, non sa quanto queste parole mi siano care. La mia antenata Lady Olenna è ritenuta la più grande tra le combattenti della nostra casata, ed essere anche solo associata al suo nome è per me un onore fin da quando ero bambina ed ammiravo la sua statua lungo il sentiero Ecate o leggevo di lei in biblioteca. <<Vi ringrazio Lady De Lagun, e sono felice che sia intervenuto anche Sir Demonar in modo da simulare ciò che affronteremo in battaglia. Sicuramente questo allenamento mi ha insegnato molto...soprattutto sulla necessità di non lasciare nessun fronte scoperto>> se fossi stata più attenta alla presenza del cavaliere probabilmente avrei potuto contrattaccare meglio.



    Poi mi volto verso Sir Demonar, aggiungendo <<Spero avremo modo di confrontarci nuovamente domani Sir... apprezzo l'imprevedibilità dei vostri attacchi>> ed imparare a fronteggiarli potrebbe aiutarmi molto in battaglia, ne sono certa.
    Cassandra mi informa poi che ha intenzione di dirigersi in biblioteca e che posso trovarla lì in caso di necessità. Comincia ad avviarsi ma noto che fatica a camminare a causa delle pessime condizioni della sua gamba. Mi volto verso Sir Aiden, intenzionata a chiedergli di mettere a disposizione il suo potere curativo, ma è nel pieno di uno scontro e non mi sembra il caso di interromperlo per una ferita non mortale. Cassandra preferirebbe certamente lasciarlo continuare, e curarsi da sola appena recuperate le proprie energie. Decido però di aiutarla, ha palesemente bisogno di un sostegno per camminare e dubito lo chiederebbe, è troppo orgogliosa. <<Aspettate, Cassandra>> la chiamo, facendola voltare per poi avvicinarmi aggiungendo <<Avete appena utilizzato tutte le vostre energie per curarmi, permettetemi di ricambiare>>.



    Detto questo mi appoggio a lei e le pongo il braccio sulla mia spalla, per farle da sostegno ed aiutarla a camminare. Il suo sguardo è sorpreso, ma accetta il mio aiuto e ci dirigiamo verso l'uscita. Qui chiamo una serva, ordinandole di servire la cena dato che il sole è calato ed i nostri alleati hanno bisogno di ritemprarsi dopo una lunga giornata di allenamento. Mi volto poi verso la septa, ancora intenta a leggere vicino l'ingresso della stanza, invitandola a raggiungermi in cucina quando avrà terminato le proprie letture.




    Voglio parlarle al più presto, non posso attendere ulteriormente per apprendere gli sviluppi delle analisi, ma preferisco ovviamente farlo in privato. Accompagno quindi Cassandra in biblioteca, per poi raggiungere la sala riunioni e sedermi al tavolo in attesa dell'arrivo della septa.




    *Post concordato con mary per le azioni di Cassandra

  10. #990
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

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