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  1. #81
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    Mia sorella mi raggiunge poco dopo, spero che abbia mangiato a sufficienza. In questi giorni, con questo trambusto mi auguro che stia badando alla sua salute e di certo, saperla tra le mani della septa non mi rincuora, anche se la vecchia con mia sorella si è sempre dimostrata severa sì, ma efficiente. La tristezza dei suoi occhi non passa inosservata: so quanto amasse Drako. Somiglia così tanto a nostra madre, ora più che mai. La "regina triste" che riservava sempre delle parole di conforto per i suoi figli: quanto sarebbero preziose ora, soprattutto per Esperin, che è così nobile e delicata di indole. Ho una stretta al cuore il saperla intenta ad addestrarsi, a prepararsi per una battaglia che dovrebbe riguardare solo soldati di professione. La rabbia per Drako si fa più forte, possente. Scatenare la guerra ha significato anche questo. Il discorso che però Esperin ha fatto alla riunione mi fa ben sperare che stia maturando, che stia diventando degna della antiche guerriere di Dohaeris. Inoltre, conosco bene la sua magia. E' forte e ha ricevuto un buon addestramento. Forse, si dovrebbe temere più per i suoi avversari che per lei, anche se dinanzi a Drako... non so, non sono sicuro che sia abbastanza pronta da affrontare l'uomo che ama. E chissà se lo sarà mai.

    Lantis: "Esperin... spero tu abbia mangiato a dovere, devi restare in forze per affrontare questi brutti giorni. Se avessi il potere di evitarti questa tortura... non esiterei ad usarlo, qualunque fosse il prezzo. Ho delle spiegazioni da darti... so che il mio comportamento deve sembrarti anomalo, ma il tuo allontanamento dal castello è stato necessario, così come quello di Lady Alinor. Sorella... i medici e gli speziali sono tutti concordi sulla sorte del nostro povero padre. Sta morendo, lentamente e in maniera dolorosa. E sono sicuri che questo sia causato da un potente veleno. C'è un traditore a corte, qualcuno ha avvelenato nostro padre e lo sai cosa si dice nei corridoi... si sussurra sia stata lei, anche se ha poco senso. Ho dovuto separarti da lei, pur se questo ha comportato il tenerti lontana anche da me. La cuoca di palazzo è stata anche trovata morta nelle cucine qualche mese fa, per cause misteriose, e io non credo molto alle coincidenze... sta attenta, sta sempre vigile su chi ti circonda, soprattutto la septa... lei ha somministrato dei tonici a nostro padre e lui è ancora in vita grazie a quelli ma... tu sai bene che se conosci l'antidoto, vuol dire che sai fabbricare il veleno e nessuno dei nostri speziali è stato in grado di capire che sostanza sia. Sul corpo, nostro padre ha numerosi segni, chiazze nere come la notte che si diffondono a vista d'occhio... in breve ne sarà completamente ricoperto" le spiego cercando di essere delicato sì, ma anche il più diretto possibile. Non voglio che fraintenda, voglio che abbia ben chiara la situazione. I nostri nemici non sono solo fuori dal castello, ma possono anche condividere la nostra tavola.

  2. #82
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Ahimè, non riesco a calmare la septa... La vedo abbandonare in fretta e furia la sala, probabilmente infuriata come non mai. È un peccato, temo che questo battibecco abbia incrinato la possibilità di una nostra futura alleanza. Provo un certo sollievo pensando al fatto che non possegga più i suoi poteri, chissà che tremende maledizioni ci avrebbe scagliato contro, in caso contrario. La regina la difende con parole dolci, ma non inganna nessuno, o di certo non me. Un bugiardo riconosce a prima vista un altro bugiardo. Osservo la donna mentre si dirige anch'essa verso la porta, e rimango incantato dai capelli, dorati e fluenti, dal fisico, dalle sue curve, da tutto. Ha il corpo di un angelo, decisamente sprecato per un vecchio re morente. Mi chiedo perché non si sia maritata con Lantis: sarebbe stata una mossa politica molto più acuta. Forse lady Waters e famiglia l'hanno battuta sul tempo? Perso in questi pensieri, non ascolto o quasi gli interventi degli altri nobili, e mi ridesto rendendomi conto che i miei commensali sono vertiginosamente diminuiti: solamente Cassandra, Dreth e la nuova arrivata rimangono a farmi compagnia. Con Cassandra ho già disquisito abbastanza e non ho di certo voglia di conversare con chi beve ancora il latte, quindi penso che intavolerò una discussione con la nobildonna misteriosa.

    La tavola imbandita mi ricorda casa: vi è ogni tipo di leccornia, dalle carni più tenere, condite con ogni tipo di spezia, agli ortaggi più prelibati. Piatti, bicchieri e posate sono di un argento di pregiatissima fattura, tale che lo si capisce alla prima occhiata. La casata reale si tratta decisamente bene, come è d'altronde richiesto a una dinastia di un certo rango. Senza fare particolari complimenti inizio a trasportare del cibo dai vassoi al mio piatto: prendo del vitello, un po' di verdura, e del pane. Non voglio esagerare: l'etichetta è importante, e purtroppo non mi trovo in un'osteria circondato da affamati guerrieri e cortigiane. Con la mano faccio segno ai servi di portare del vino rosso con cui accompagnare la bistecca. <<Direi che possiamo permetterci un bicchiere di vino dopo una riunione così...tranquilla>>, dico guardando Cassandra, sorridendole. Poi mi concentro sulla novità della serata, ovvero la donna coi capelli corti: <<Non mi pare di averla mai vista prima, mylady. Le do il mio benvenuto a Torre della Mezzaluna. Il mio nome è Aiden Urthadar, piacere di conoscerla>>. Regalo anche a lei un pacato sorriso e inizio a mangiare.
    Our wills and fates do so contrary run

  3. #83
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar



    Senza parole. Sono senza parole mentre ascolto ciò che mio fratello mi sta comunicando.

    "[...]Sorella... i medici e gli speziali sono tutti concordi sulla sorte del nostro povero padre. Sta morendo, lentamente e in maniera dolorosa. E sono sicuri che questo sia causato da un potente veleno. C'è un traditore a corte, qualcuno ha avvelenato nostro padre e lo sai cosa si dice nei corridoi... si sussurra sia stata lei, anche se ha poco senso. [...] soprattutto la septa... lei ha somministrato dei tonici a nostro padre e lui è ancora in vita grazie a quelli ma... tu sai bene che se conosci l'antidoto, vuol dire che sai fabbricare il veleno e nessuno dei nostri speziali è stato in grado di capire che sostanza sia"



    Traditore, veleno, morte. Mio padre avvelenato. Avvelenato da lei...o dalla septa, o da chissà chi delle persone che riteniamo a noi fedeli.
    Non posso, non voglio credere a questa dura verità. Lantis non mi direbbe mai una cosa del genere se non ne fosse certo, ma allora perchè io non ne sapevo nulla? Perchè mi hanno tenuto all'oscuro di questo evento agghiacciante?

    <<Ma come è possibile fratello, ne siete sicuro? Per ogni veleno c'è un antidoto, bisognerà solo cercare qualcuno che conosca più a fondo le erbe curative. Non possiamo lasciare che nostro padre muoia. Voi...non potete arrendervi così. E se è stata lei...perchè non avete fatto ancora nulla? Volete che continui a sterminarci dall'interno? E... perché io lo scopro solo adesso, adesso che è troppo tardi?>>



    <<Mi dispiace sorella, so che siete sconvolta, ma dovete lasciar gestire a me questa difficile situazione. Sto facendo tutto ciò che è in mio potere ve lo garantisco, fidatevi di me>>

    Sono troppo arrabbiata e nervosa per mantenere un contegno davanti a lui, per cui scappo, lasciandolo da solo, e raggiungendo le mie stanze. Qui finalmente sono sola, e posso lasciarmi andare ad un pianto disperato.



    Consumo tutte le mie lacrime, ma il mio animo ha bisogno di altro. Sento la rabbia crescere, sono fuori di me. Contegno, continuo a ripetermi. Contegno. Devo calmarmi e respirare a fondo. Devo riprendere il controllo di me stessa.

    <<Al diavolo>> urlo, sollevando la mano.



    Sfogo contro il letto tutta la mia rabbia, facendolo volare contro la parete laterale della stanza.


    *Telecinesi –spostare oggetti o lanciarli con la forza della mente
    Esperto – Nel raggio di 5 metri, può sollevare fino a 250kg di peso



    Ma non mi basta. Ho i nervi a fior di pelle, devo fare assolutamente qualcosa.

    Mi incammino per il corridoio diretta all'armeria, materializzando nel frattempo la mia spada.


    Fidelia - Arma in forma dormiente


    Ho bisogno di combattere, di sfogare tutto il mio dolore. Sono stanca, stanca di dover tenere tutto dentro per rispettare le apparenze. Stanca dell'etichetta, delle buone maniere e dei sorrisi di circostanza. Voglio essere libera di urlare, di piangere e di imprecare, se mai volessi iniziare a farlo.



    Sono intenzionata ad allenarmi finché le gambe non mi cederanno. Ma nell'armeria c'è qualcuno, e questo rappresenta un problema. Entro e mi accorgo che è la mia septa.



    <<Voi>> esclamo, sentendo la rabbia salire <<Voi! Voi sapevate! Io mi fidavo di voi, non ritenevate necessario informarmi delle erbe e dei tonici che stavate somministrando a mio padre? Non credevate che fosse mio diritto sapere che la causa del suo male è il veleno? Non mi ritenevate degna, o all'altezza della situazione? Ora parlate, voglio sapere cosa pensate di tutto questo, quali tonici gli avete somministrato e soprattutto come fare per salvare mio padre!>>

    So che la mia reazione e il mio tono la faranno andare fuori di sè, ma in questo momento non rispondo di me stessa. Voglio sapere, non ricevere un'inappropriata ramanzina. Voglio sapere tutto. Voglio credere che ci sia ancora una possibilità, e se c'è qualcuno che può confermarmelo è solo lei. La sua esperienza secolare con le erbe e con le persone è l'unica arma che abbiamo. Se dovesse alterarsi non esiterò ad usare la mia magia contro di lei.


  4. #84
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Dopo aver colpito diverse volte con la mia lancia, in maniera alternata, le due spalle del manichino, ho ripreso a volteggiarla tra le mie mani. Comincio a sentire un poco di stanchezza alle braccia, e la cosa è normalissima…da quanto tempo non reggo un’arma?
    Ma…se c’è una cosa che ho imparato, è che è in questi momenti che bisogna insistere con un ultimo sforzo.
    La Fornsworn non ha mai smesso di ruotarmi attorno (è già da poco che me la passo anche dietro le spalle, facendole eseguire un giro completo del mio corpo), mi concentro con i respiri, rallentandoli, e colpisco in rapida sequenza prima la spalla sinistra, ritiro la lancia facendola girare tra l’indice e il medio, roteo la mano e poi miro la spalla des-
    L'arma finisce a terra...



    Dannazione. Digrigno i denti, rendendomi conto che oltre alla stanchezza avverto anche il dolore alle braccia.
    Non lo accetto.
    Non mi alleno da tanto, è vero, ma non posso durare così poco! Non posso….
    <<THEON!>> urlo verso il corridoio.
    Lo zoppo arriva arrancando, con la solita faccia da rana. Che carino vederlo zompettare…non ricordo nemmeno più dove ho buttato le dita del suo piede destro!



    Sguardo basso, mani che si rigirano fino a consumare la pelle e labbra tremanti: un essere buono solo a farsi torturare! Ma non ho visto altri servi nei paraggi, per cui…
    <<Prendi il manichino e spostalo al centro.>> gli dico mentre mi chino a recuperare la mia arma.
    Il servo annuisce velocemente per cinque o sei volte, nervoso, poi saltella in maniera comica verso il fantoccio e comincia a spingere piano, per evitare che caschi dall’altra parte.
    Riprendo a volteggiare la Fornsworn Stave, e prima che Theon raggiunga il centro della stanza, mi concentro sul retro delle sue ginocchia. Uno, due e….colpisco rapida, ritirando in fretta la lancia facendola roteare sul dorso della mano mentre volto quest’ultima: il manico casca proprio nell’incavo tra il pollice e l’indice, e li gli do la spinta per far proseguire la rotazione tra le mie dita, come se non si fosse mai fermata…eccellente.
    Lo storpio si lagna, prova a mormorare qualcosa, ma lo zittisco immediatamente:
    <<Questo era perché sei dannatamente lento!>> gli dico ghignando malefica, aumentando nel contempo la velocità della rotazione della Fornsworn.
    Deglutisce chiudendosi la testa tra le spalle, e torna a spingere, posiziona il manichino al centro, rialzandosi poi con lo sguardo saldamente a terra.
    <<Sparisci dalla mia vista, scherzo della natura!>> bercio infastidita dalla sua presenza.
    L’omuncolo piagnucola e scappa. Ridacchio di nuovo, poi mi volto verso il fantoccio, cominciando a ruotarci intorno…da ferma colpire e far tornare la lancia a ruotare è un conto, ma vediamo come me la cavo camminando attorno al mio ipotetico avversario.
    Sto ancora avanzando in circolo, quando vedo lady Esperin entrare.



    <<Voi>> bercia in mia direzione: <<Voi! Voi sapevate! Io mi fidavo di voi, non ritenevate necessario informarmi delle erbe e dei tonici che stavate somministrando a mio padre?>>
    Continuo a far ruotare la lancia, rimanendo ferma al mio posto: sgrano gli occhi al suo tono…ma che diavolo le è accaduto?
    <<Lady Esperin…>> comincio severa, ma la principessa mi sovrasta col tono di voce.
    <<Non credevate che fosse mio diritto sapere che la causa del suo male è il veleno? Non mi ritenevate degna, o all'altezza della situazione? Ora parlate, voglio sapere cosa pensate di tutto questo, quali tonici gli avete somministrato e soprattutto come fare per salvare mio padre!>>



    E’ sconvolta…i suoi occhi non mi ingannano. Fermo il volteggio del bastone, facendolo sparire…ci manca solo che si senta minacciata da quello! In fondo io mi sono già sfogata abbastanza tra Lantis e il “caro” Theon…evidentemente questa serata è stata “pesantuccia” per tutti!
    Mi fermo a guardarla...in fondo vuole andare a combattere come un bravo soldatino, no? Allora vediamo se è in grado di affrontare la questione come una persona adulta, e non come la bimbetta che tutti vedono....una considerazione di se stessa che a quanto pare la manda in bestia.
    <<Vostro diritto lo era, eccome. Ma non un mio dovere. Mi è stato ordinato di tacere….>>.
    Ora che ci penso….veleno? Eppure, ero sicura si trattasse di…
    <<Vostro Fratello mi ha assoldato assieme ai migliori esperti di veleni e medici del regno, in assoluta confidenza, di indagare sui sintomi di Vostro Padre.>>
    Se gli Dei hanno davvero voluto che io prendessi parte attiva a questa guerra, allora per una volta mi immischierò nelle faccende private della corte, cosa che non ho mai fatto in passato…non mi riguardavano ne interessavano. Ora….bhe, ora si, e ne fa parte suo malgrado anche lady Esperin.
    <<Aveva diverse macchie sul corpo, nere come il manto senza stelle della Notte Maledetta…ci sono diverse maledizioni che agiscono sull’epidermide in questo modo, ma nessuna che provochi la sudorazione continua da cui era afflitto. Ho esposto ai medici la mia supposizione che si trattasse di un rito tribale all’anima del Re, ma non ho nascosto loro i miei dubbi sulla fattibilità di una tale pratica. Ci vogliono troppi affetti personali…solo qualcuno di molto vicino avrebbe potuto…>> le lancio uno sguardo intenditore, prima di riprendere: <<Vedo che sono giunti alla conclusione che si tratta di veleno, ma se è davvero così, allora non ne conosco nessuno che porta a questi effetti atroci. Se proprio desiderate una risposta in tal senso, a mio avviso, il veleno è solo una parte del male che affligge Vostro Padre. Oppure, e la cosa non è così impossibile, semplicemente è un composto a me ignoto. Sono stata rinchiusa nelle celle reali per quasi due secoli….e l’alchimia si evolve continuamente.>>



    <<Per quanto riguarda ciò che gli ho somministrato….Sua Maestà soffriva di forti dolori, intestinali e muscolari: dopo essermi consultata con i dottori, gli ho dato un forte antidolorifico. Ho spiegato alla squadra medica la composizione dello stesso, potete informarvi anche presso di loro, dopodichè mi sono ritirata dall’incarico, spiegando a Vostro Fratello che non potevo fare di più. Ovviamente non prima di avvisare che potevano continuare a dargli quell’antidolorifico ad oltranza, ma che col tempo Sua Maestà avrebbe sviluppato le difese interne atte a respingerlo, e quindi in breve il concentrato non avrebbe fatto più effetto.>>
    La osservo attenta, cercando di capire se ha afferrato tutto ciò che le ho detto.
    <<Perché avete quell’aria atterrita? E’ solo per rabbia o….avete notizie più fresche delle mie del Vostro Genitore? E’ forse peggiorato?>>
    Evito di mordermi il labbro…questa faccenda non mi piace, e non fa altro che confermare i miei sospetti sulla sorte che Lantis vorrebbe tanto farmi incontrare!
    Avrei voluto rifiutarmi di avere a che fare con le cure riservate al Re, ma non ho potuto disobbedire agli ordini…ed ora potrei essere ritenuta responsabile per la sua morte….non va bene. NON va bene.

    Nb: Ho chiesto alla master il permesso di poter colpire Theon e me l'ha accordato.


  5. #85
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

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  6. #86
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    La mia mano destra stringe spasmodicamente l’elsa della mia spada alle parole della septa…sto assorbendo come una spugna tutte le informazioni, nonostante il forte mal di testa che mi sta assalendo: era da troppo che trattenevo le lacrime, e quando sono esplosa a piangere poco prima devo essermi affaticata. Quando la septa termina di spiegarmi la situazione, inspiro col naso….non ci riesco. Non riesco a calmarmi.
    Il mio cuore batte all’impazzata fino a farmi male, sento che sta per esplodere…perché non si può aggiustare tutto e basta? Perché non c’è una cura per mio padre o il perdono per Drako?

    Perché deve essere sempre tutto così….complicato?

    <<Perché avete quell’aria atterrita? E’ solo per rabbia o….avete notizie più fresche delle mie del Vostro Genitore? E’ forse peggiorato?>>

    Sussulto alla domanda della septa…da quanto non aveva notizie di mio padre?

    <<Lui…lui sta….>> indurisco la mascella, rifiutando quelle parole. Scuoto il capo strizzando gli occhi, come a scacciare quei brutti pensieri…la soluzione c’è, ci deve essere, la septa sa così tante cose, e poi ha detto….si, ha detto…

    <<Perché siete così sicura del veleno?>> le domando stringendo i denti.

    Mi guarda con sufficienza…per quale motivo ciò che dico le sembra sempre tanto stupido…ma riesce a calarsi nelle mie vesti una volta tanto?

    <<Me lo avete appena riferito voi…principessa.>> risponde facendo spallucce.



    Inumidisco le mie labbra…no, non puoi raggirarmi! Non può trattarmi da stupida!

    <<Eppure avete asserito che eravate sicura che si trattasse di altro…un rito tribale, ecco cosa avete detto! Se è quello, cosa dobbiamo fare per assistere mio padre? Come si cura? Voi dovete aiutarmi!!>> le dico con tono rabbioso, anche se è chiaro ad entrambe che la sto letteralmente supplicando. Mio padre non può morire…non anche lui.



    Oh Dei….Vi prego. Vi scongiuro….

    La septa espira lentamente: <<Forse non avete ben inteso, Lady Esperin. Ho parlato di “impossibile fattibilità”..quel rito è di difficile esecuzione, per non parlare dei tempi. Ciò a cui mi riferivo è un antico rito sacrificale di una tribà di Aktamon, un’agglomerazione indigena al sud di Dohaeris. Uno degli ultimi paesi assoggettati al Vostro Regno…la conquista fu ad opera di Vostro nonno. Con questo rito si sacrificavano alcune vergini al loro compimento del diciottesimo anno di età: dal loro primo anno vita, andavano estratti un capello e un’unghia per ogni dito di mani e piedi. Pratica da ripete ogni anno, il giorno del loro compleanno. Poi, divenute adulte, si procedeva al rito che non sto qui a spiegarVi…non erano quelle cose sottratte loro gli unici ingredienti, ma sono essenziali, e potete rendervi conto da sola che tutto ciò è impossibile da fare ad un Re. Quella del veleno è l’unica ipotesi plausibile, e se siete la donna che tanto vi vantate d’essere diventata, dovreste accettarlo, farvene una ragione e prepararvi al peggio. Se è così che reagite a delle parole, dove scapperete quando vi troverete di fronte un esercito? E’ in questo stato che volete affrontare una batt->>

    <<Ma voi cosa ne sapete?>> No….no, questo non può dirmelo! Io sono sconvolta, lei non può dirmi queste cose!!! Non in questo momento! Comincio a camminare a destra e sinistra, senza più ritegno…le sue parole non fanno altro che farmi salire la bile: <<Forse per voi è facile parlare, non avete nemmeno un affetto! Ma lui è mio padre!! Mio. Padre.! Smettetela di vedermi sempre come “la principessa”….sono una figlia adesso, va bene? Una figlia straziata dal dolore…..>>



    i miei denti sbattono pesantemente mentre caccio indietro le lacrime e stringo di nuovo l’elsa di Fidelia….con la coda dell’occhio punto un manichino, alzando il gomito, pronta a ruotare il braccio:<<….e dalla rabbia!>> urlo con tutto il fiato che ho in corpo e colpisco il fantoccio con tutta la mia forza.

    Al primo colpo ne segue un altro e un altro ancora….oh si, ora va molto meglio. Ecco cosa penso realmente di tutte le buone maniere!

    Non perdo di vista la septa, e noto con la coda dell’occhio che anche lei ha richiamato il suo bastone, cominciando a volteggiarlo piano. Prende a camminare in tondo, seguendo un immaginario perimetro di un cerchio attorno al manichino.
    Passano alcuni minuti…io continuo a colpire, lei a camminare e a far volteggiare la sua lancia…non l’avevo mai vista prima.

    Credo voglia darmi tempo di riprendermi, e ammetto che anche se la rabbia non sparisce, avverto un controllo maggiore…ora ne sono padrona. Non sbagliavo quando pensavo che allenarmi mi avrebbe fatto bene!

    Improvvisamente la sua voce mi porta alla realtà: <<Dunque Vi “fidate di me”? Eppure mi sembrava d’essere stata chiara.>> sibila mentre mi guarda in cagnesco, senza mai fermarsi nel suo giro: la velocità dei volteggi della sua lancia è aumentata. <<Lasciatemi indovinare, mia signora…il reggente vi ha preso da parte per offrirVi queste informazioni, e Voi cosa fate? Venite dritta-dritta a spifferarle….a ME!>> colpisce rapidamente il manichino sulla spalla, poi fa tornare la sua arma allo stesso posto di prima, ma senza mai fermarne la rotazione <<E’ così che Vi considerate saggia e matura? Facendovi travolgere dalle emozioni ogni volta come una bambina? Come pretendete che Vostro Fratello si fidi di Voi, che Vi mandi in battaglia?>> alza la voce, e sento le mie orecchie esplodere.
    <<Cosa sarebbe successo se qui ci fossero stati dei soldati, o altri nobili ad allenarsi? E se li dietro ci fosse un servo nascosto? Ma quanto è piccolo il Vostro cervello?>>

    <<State zitta!>>
    la mia risposta sta tutta in quest’urlo di dolore, mentre il mio pensiero crea delle copie di me stessa che iniziano a colpire freneticamente il manichino sfogando la mia rabbia, ma ovviamente trapassandolo, essendo immateriali.



    Ha ragione….eccome se ha ragione.

    Ma una cosa non ha capito: per quanto il suo passato sia ignominioso, per quanto sia severa con me, per quanto a volte non ho potuto camminare o scrivere per le sue bastonate….io mi fido di lei. E’ più forte di me, non posso pensare che arrivi mai a tradirmi, non dopo tutto quello che mi ha insegnato e continua ad insegnarmi. Eppure lei stessa non fa che ripetermelo…di nessuno. Non devo fidarmi di nessuno…e quindi non dovrei nemmeno di lei.
    Devo imparare, imparare a pensare solo a me stessa.





    *Cloni- capacità di creare copie di se stesso immateriali, manovrate con la propria volontà.
    Esperto - 3 copie
    *Post concordato con Maru per le risposte e le azioni di Deirdre.

  7. #87
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Eccola li, la “donna matura”….la verità fa male, vero bambina? Eccoti spiegato perché ti è stato tenuto tutto nascosto. Non sei capace di controllarti, non sei capace di tenere un segreto…e non sei capace di capire le persone. Scuoto il capo, mentre comincia a meterializzare cloni di se stessa attorno al manichino.



    Aumento ancora un poco la velocità della Fornsworn, e mi decido a dirle ora ciò che comunque avevo già deciso di comunicarle domattina…a questo punto, meglio non perdere tempo.
    <<Temo che le lezioni subiranno una pausa dati….gli ordini.>> non mi risponde. Un’altra persona potrebbe prendersela a male per questa sua apparente indifferenza, ma so cosa prova adesso la principessa: imbarazzo, per il suo comportamento di poco fa.
    <<Lady Lumen è venuta a conferire con me, poco fa.>> alle mie parole la principessa si volta di scatto con gli occhi sgranati.
    <<Cosa…?>> mi domanda stralunata.



    <<Mi ha offerto di allenarmi con lei.>> le dico osservandola attentamente. Basta giochetti…se non è così stupida, capirà che non siamo libere di parlarne apertamente…nemmeno da sole.
    Ho bisogno che sappia del mio precedente incontro....se mai la regina decidesse di farmi qualche giochetto, di farmi sparire...lady Esperin saprà di chi è la colpa.
    Forse ha colto che deve stare attenta alle parole, guarda confusamente a terra e la vedo annuire impercettibilmente, per poi voltarsi verso il suo manichino, riprendendolo a colpi di spada.
    Termino di far volteggiare la mia lancia e mi avvicino alla principessa, parlando a voce alta e chiara:



    <<Passerò molto tempo con lei, da domani…ecco perché mi vedo costretta a sospendere le lezioni. Posso avere informazioni da Sua Maestà….circa la salute di Vostro Padre. E d’ora in poi aggiornarvi per tempo su di essa, visto che lo desiderate.>> le dico guardandola di sbieco, mentre lei mi da solo una rapida occhiata, senza smettere di menare fendenti rapidi e precisi.
    Ci siamo capite.
    <<Spero che almeno in battaglia usiate un minimo di cervello: siete la principessa, e il vostro sangue è più prezioso di tutto l’esercito messo assieme! Dovete giurare che non vi farete sopraffare dai “buoni sentimenti”….pensate a difendervi e basta! Se vedete altri feriti, catturati, o in imminente pericolo…voltatevi dall’altra parte e proteggete la Vostra persona! Buona notte, mia signora.>> bercio dandole le spalle.
    Una folata di vento leggero…di quelle che in battaglia sai cosa stanno a significare.
    Ho solo il tempo di voltarmi, ma la mia destrezza non è più quella di una volta…lady Esperin ha mirato alla mia lancia, ed ovviamente, mi disarma con grande facilità. La guardo aggrottando le sopracciglia:
    <<Vi chiedo perdono septa…ma questo non posso promettervelo.>> mi dice sicura. Non è più arrabbiata, ma non è nemmeno tornata la remissiva ragazzina. Uhmf.



    <<Ci avrei scommesso che un cervello piccolo come il Vostro avrebbe risposto così. Andate a farVi ammazzare se proprio ci tenete!>> grugnisco in sua direzione, poi mi volto facendo sparire la lancia dal pavimento. Prendo il bastone da passeggio e il cesto con i medicinali, e questa volta mi reco dritta-dritta nella mia stanza.
    Chiudo a chiave.
    Anche se sono un poco stanca, non ho nessuna intenzione di dormire…ho del lavoro da fare.



    Nb: post concordato con serenarcc per le risposte di Lady Esperin.


  8. #88
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    La tavola viene imbandita riccamente, con servizi d'argento pregiato e pietanze d'ogni tipo, dalla cacciagione al pesce, dai formaggi alle verdure.



    Non ho molta fame, ma mi sforzo di prendere qualcosa di proteico: non bisognerebbe mai scendere in campo a stomaco vuoto.



    Non rivedo Andreus da quel giorno che abbandonò la nostra casa e ora, probabilmente a poche ore da adesso, lo incontrerò armato, che si scaglierà contro di me. Nemici. Le parole di sir Aiden mi distraggono da questi pensieri e decido di rimandarli a quando sarò sola: inoltre, non è detto che incontri proprio lui, potrebbe scendere qualche altro manico di ribelli in battaglia. Magari proprio Targaryus e a questa eventualità, un'energia sottile mi pizzica la pelle delle mani. Dove potrei infilare una delle mie frecce? Magari al collo, con la punta dritta nella giugulare? Non sono pensieri da me. Non ho mai voluto il male dei miei avversari, ho sempre fatto prigionieri ed era questo, anche, il motivo per cui apprezzavo Drako. Dall'altra parte, mi ripetevo, con una cotta di diverso colore, c'era altra gente mossa comunque da ideali non tanto diversi dai nostri e che la guerra aveva portato a scontrarsi. In una degli arcieri nemici, c'era un'altra Cassandra De Lagun preoccupata per la sua famiglia, per la sua casa, per il suo popolo. Ma questa volta è diverso, le guerre civili sono sempre diverse. La nostra, questa volta, è una guerra giusta: di fronte, avremo il nostro stesso sangue, lo stesso che abbiamo giurato di proteggere da cavalieri ma corrotto dal male, dal crimine, dal vizio. Gente che vuole abbattere il regno per le sue bieche ragioni personali, volendo far trionfare la volontà di uno sulla volontà del popolo. Questa guerra non è una guerra in cui va usata pietà. Eppure, mi conosco, tentennerò, la mia mano tremerà davanti ad Andreus e questo mi fa sentire colpevole. Mi fa sentire come una traditrice e non c'è niente di più disonorevole per un cavaliere che macchiarsi di tradimento. All'invito di sir Aiden di bere un pò di vino, sorrido di rimando e mi verso anche io un bicchiere. Dolce nettare scuro, che hai il potere di portare via i miei pensieri! Ho bisogno solo di un pò di pace, di sentirmi la mente leggera. Guardo fuori la finestra e scorgo il Principe Lantis vicino le ortensie del porticato: è solo, la principessa si sarà già congedata. Tra poco, quindi, lo raggiungerà la sua promessa sposa. Lady Alinor è una fanciulla di rara bellezza, degna di sedersi al suo fianco. Dovrei essere contenta, dovrei essere felice che la famiglia reale si stia stabilizzando dopo la terribile malattia del re, eppure non ci riesco. Desidererei essere tra le sue braccia, vorrei che lui fosse solo Lantis e io solo Cassandra, un uomo e una donna senza contesto, senza storia e rango e forse solo così riuscirei ad uscire da questa gabbia che si chiama dovere, responsabilità, ruolo.



    Mi alzo e mi congedo dal resto dei commensali: ho bisogno di stare sola, di trovare in solitudine e meditazione la mia strada per la vittoria. Non voglio vedere, non voglio assistere all'incontro tra lui e la sua futura sposa. Vado vicino il portale e lo osservo: il Gladios, con questa luce della notte, è incredibilmente bello.



    Ammiro la grande immensità che si distende in quel blu di magia, in quel mistero che ha consentito ai nostri avi di costruire un portale con così tanti poteri. Penso che, da qualche parte in quell'oceano di energia, con un solo gesto della mano e con una sola frase, potrei rivedere mio fratello in un attimo, riabbracciarlo, forse per l'ultima volta. Potrei morire in battaglia, i miei pensieri, i miei respiri e i miei sogni potrebbero svanire come profumo di rosa alla fine della stagione dei fiori. Mi dirigo verso le mura esterne della Torre, di fronte al mare. Evoco la mia arma, l'arco Canto di sirena.



    Scocco una freccia, verso il mare, il più lontano possibile, evocando a me il potere del ghiaccio. La mano ferma, il sibilo che si diffonde nell'aria come un flebile fischio, il sentire la mia energia staccarsi e confluire in quella freccia che vola lontano, che si inabissa nell'acqua e congela una parte della zona che ha colpito.



    Lì ho mandato i miei dubbi e le mie debolezze, le ho incastonate nel ghiaccio che scintilla al chiarore delle stelle. Lì devono restare, nella loro tomba sul mare, come uno specchio di me stessa che solo le onde possono vedere e cercare di infrangere.

    Canto di sirena -> Arma in forma attiva

  9. #89
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Miscelo i vari ingredienti nelle giuste dosi e quantità. Ricostituenti, rafforzanti per le ossa, integratori per le difese interne…tutte cose che un corpo giovane già dispone di per se. Se voglio rafforzarmi, questo è l’unico metodo. Nemmeno un’ora passata ad allenarmi e già avevo il fiatone, per non parlare della facilità con cui Lady Esperin mi ha disarmato.



    Come posso pretendere di resistere di più con Lady Lumen….maledetto Lantis! Mandare una vecchia a combattere! Poteva trovare un modo più elegante di farmi fuori, non è riuscito a pensare proprio ad altro?
    Ah certo…la mia partecipazione alle cure del re…chissà che non mi sbagli.
    Ripenso a tutta la faccenda: quelle macchie nere le ho viste solo una volta in tutta la mia vita, ed erano frutto di una maledizione ad opera di un demone degli Inferi. Ma tutto il resto…il copioso sudare, quei dolori, e la durezza della pelle…come se stesse formando attorno all'epidermide una corazza.
    Ho passato ore e ore nella biblioteca di palazzo, sfogliando libri che già conoscevo a memoria o di cui comunque ricordavo i concetti…niente di nuovo.



    Qualsiasi sintomo individuassi negli effetti di qualche malattia, maledizione, rito o veleno, andava in contrasto con gli altri.
    Mi viene da ridere a pensarci, mentre mi rendo conto che non mi sono mai soffermata a pensare ad un eventuale colpevole…devo dire che me ne importa poco o niente.
    Ma cosa succederebbe se qualcuno arrivasse a vedermi come una sospettata? Sono un’esperta di veleni, e se la causa è stata davvero questa, quanto ci vorrebbe a fare due più due?
    Bevo il primo intruglio, amaro e viscido come le interiora di un goblin….delizioso.



    Chi è che prenderebbe vantaggio dall'assassinare Re Rickard?
    L’unico è l’erede al trono….Lantis, o qualcuno dietro di lui che mira a manovrarlo….ma per quanto questa sera ne ho avuto dimostrazione contraria, ho i miei dubbi che il reggente arrivi a compiere un atto talmente idiota. Questo sempre se si tratti di un delitto d’interesse.
    E poi, non mi risulta che Lantis sia una persona facilmente manovrabile…quindi penserei direttamente a lui, ma è difficile escludere qualsiasi altra ipotesi.
    Cosa ha fatto Re Rickard, per beccarsi un veleno tanto infido? Chiunque abbia mirato alla sua vita, non ha certo concluso granchè…se fosse esterno alla sua famiglia, cosa ha ottenuto questo assassino uccidendo lui? C’è ancora la regina, i due figli….



    Avrebbe dovuto pensare prima a qualcun altro….aggiungo le foglie di biancospino al liquido caldo e biancastro: il rafforzante è giunto all'ebollizione giusta, ma devo farlo freddare. Lo poggio sul balcone, mentre l’ultimo pensiero che ho fatto mi si è incastonato nel ragionamento….qualcun altro…..qualcun altro….e se non era per Re Rickard, il veleno?



    Probabilmente sto correndo troppo…non ho elementi sufficienti per arrancare qualsiasi ipotesi degna di nota. So benissimo che ci sono milioni di ragioni per uccidere un re, ma…perché ora, con un principe giovane, forte e in prossimo matrimonio dietro l’angolo?
    Lantis…ricordo che era molto affezionato a sua madre, ma con suo padre…non saprei. Mi allontano sempre molto prima dagli elementi maschili della famiglia, per via della strada d’armi che intraprendono. Mi domando che ruolo abbia la regina Margarete in tutto questo…o meglio, che ruolo abbia il suo ricordo.

    Nb: preciso che gli intrugli che sta bevendo Deirdre sono a solo scopo narrativo, non avranno effetto sui suoi parametri!


  10. #90
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Resto da sola nell'armeria, continuando a ripensare alla discussione appena avuta con la septa. La mia concentrazione diminuisce a causa del dolore e dell'angoscia che provo, e mi accorgo presto di non riuscire a mantenere il controllo del mio potere. I miei cloni smettono di muoversi, non più manovrati e sostenuti dalla mia forza di volontà. Restano immobili accanto al manichino, così come impongo loro, non voglio restare qui da sola.

    Ma presto la mia mente viene invasa da mille pensieri e tormenti, e non riesco più a materializzarli, perciò svaniscono nel nulla, così come sono comparsi pochi istanti prima.



    Lascio la stanza, non più furiosa ma semplicemente triste e svuotata. La mia vita, la vita di Dohaeris sta cadendo in mille pezzi, ed io mi sento così impotente.

    Una principessa inutile, ecco quello che siete, Esperin. Una principessa capace soltanto di ricamare, di suonare dolci melodie e di sognare ad occhi aperti di sposare il nobile primo cavaliere.

    Tanti uomini e donne valorose stanno per morire per noi, per la corona, e io mi sento così egoista ad affannarmi e tormentarmi per Drako o per mio padre. Tante donne innocenti resteranno senza i loro mariti, tanti bambini perderanno i loro genitori. E tutto questo per cosa? Per quale motivo si è dovuti giungere ad una guerra civile?

    Rinuncio all'allenamento, non ho più la forza ne la concentrazione per ottenere buoni risultati. C'è solo un posto adesso nel quale posso trovare pace ai miei tormenti.

    Mi incammino velocemente verso la mia destinazione e man mano che mi avvicino sento un profondo stato di benessere cominciare ad impossessarsi di me. Ricongiungersi al proprio elemento è sempre fonte di sollievo per qualsiasi creatura vivente. Sento il suo richiamo, ed ogni molecola del mio corpo sembra attratta verso di essa.

    Infilo lentamente un piede nell'acqua limpida delle terme del palazzo...



    Lentamente mi immergo, completamente nuda, nel mio elemento. Man mano che l'acqua mi avvolge sento di essere finalmente al sicuro.



    Sollevo le braccia, così da aumentare il contatto con gli spruzzi d'acqua provenienti dalle fontane laterali. La mia mente si svuota, il mio corpo gode del contatto con ogni molecola d'acqua.



    Dopodiché chiudo gli occhi, e mi lascio sprofondare per qualche istante verso il fondale.



    Qui, adesso, la guerra non esiste più. C'è solo pace e libertà.

 

 
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