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  1. #181
    sim dio L'avatar di XxRosy_99xX
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli


    Lucynda Mellow

    L'uomo dalle iridi eterocromatiche risponde ai dubbi posti, confermando la mia previsione. L'avevo immaginato, chi poteva scegliere come assistente se non il braccio destro? Al solo pronunciare il nome suo egli ci raggiunge, cogliendo però di sorpresa Ananya con una bella pedata sull'incavo del ginocchio. Bel modo di fare lo stronzetto, non è vero Andreus? I miei complimenti, davvero.
    Non rimango un secondo di più a godermi la continuazione dello spettacolo purchè devo concentrarmi sul mio obiettivo, trattasi di Efrem. Ma sarà meglio fare attenzione anche a MisterSpino, mai abbassare la guardia di fronte a due o più contendenti.
    Eccolo, si è già messo in posizione, pronto a difendersi da qualunque offensiva, da qualunque magia...ma io non voglio dargli questa soddisfazione, perciò sarà la sottoscritta a fare la prima mossa.
    Richiamo la mia spada nominandola mentalmente con il suo soprannome, e in un attimo il palmo sinistro si estende automaticamente, ciò significa che il peso dell'arma si fa sempre più vivo, più consistente; prima di fare sul serio eseguo un rapido scioglimento muscolare, ruotando il collo in senso antiorario e viceversa.
    Scatto in direzione frontale ed effettuo un'imbroccata, colpendo con la punta della lama la parte destra della sua gola, dovrei provocargli un taglio di media entità. Se il colpo andrà a buon fine ed avvertirà dolore, si aspetterà dal mio braccio libero una bella gomitata diretta alla base dello stomaco...

    Tenebris Fulgura ---> Forma dormiente

    Ultima modifica di XxRosy_99xX; 2nd February 2015 alle 15:23


  2. #182
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    Osservo la scena che mi si para davanti. Andreus scatta dalla sua posizione e con mia grande sorpresa riserva un calcio al ginocchio di Ananya. La ragazza non si lascia sopraffare e ne approfitta per vendicarsi e accoltellarlo al ginocchio colpendolo subito dopo allo stomaco e alla testa. Un ghigno mi si dipinge sul volto a osservare le loro mosse così come e a vedere la reazione del ragazzo a quei colpi, la sua ascia si muove rapida, dritta al fianco della donna. Ma non faccio in tempo a vederne l’esito che anche Lucynda si prepara all’attacco, non perde tempo e subito materializza la sua arma. Brava, dritta al sodo. Il suo spirito combattivo mi piace. È un buon acquisto per il gruppo. La ragazza scatta in avanti puntando la sua lama all’altezza della mia gola. È lenta e potrei schivarla come se nulla fosse rivoltandole poi l’arma contro e farla sgozzare da sola. Sarebbe divertente, ma no. Non è un avversario, ma un semplice e valido alleato, meglio non fare casini. Tra l’altro dovrà combattere domattina, non sono certo così stupido. Però un po’ di divertimento non guasterebbe, scivolo leggermente sul lato sinistro lasciando però che la spada mi graffi solo superficialmente alla base del collo. Voglio lasciarle qualche piccola soddisfazione. Subito un fastidioso bruciore si dirama dal punto fino al cervello dove arriva con la stessa intensità delle unghiate di Andreus. La gomitata che mi arriva subito dopo all’altezza dello stomaco mi lascia interdetto per un attimo, avrei potuto evitare tutto, ma che divertimento c’è nello schivare sempre? Preferisco illudere chi mi sta di fronte, dargli la convinzione di netta superiorità, vedere le fiamme della determinazione che avvolgono i suoi occhi mentre con estrema convinzione tenta di farmi fuori. Per poi… osservare in silenzio e col sorriso sulle labbra quella fiamma che piano piano si spegne mentre la vita lo abbandona così, come un soffio su una candela accesa. Una sensazione che adoro. Mi piego in avanti con un forte colpo di tosse e nello stesso istante tento di afferrare con la mano destra il polso che regge la spada mentre con la sinistra mi libererò dal braccio ancora piegato sul mio stomaco. In questo modo le sue braccia saranno incociate e io avrò tutta la libertà di darle una forte testata sul naso «ops...». Non ho voglia di ucciderla sul colpo, solo… farle un po’ di male…

  3. #183
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    Sono mezza tremolante, sarà il nervosismo… sì è sicuramente a causa di quello, non di certo per l’idea di Efrem costantemente avanti gli occhi mattina e sera, non ce la faccio… non posso reggere, prima o poi scoppio e lo prendo a padellate in faccia, oppure mi aggrappo alla sua gamba ed inizio a piangere come una scema, potrei… potrei prenderlo a padellate mentre piango, sarebbe una soluzione… ma che sto pensando!
    Mi sento ancora osservata ma le mie parole hanno sortito un effetto positivo, ora conoscono in parte la mia storia, non dirò loro il perché di quell’incidente, Efrem non dovrà mai sapere, nessuno dovrà mai ed il modo in cui lo osservo aiuterà a non farmi scoprire. La ragazza dagli occhi viola si scusa con me per l’aggressione, le rivolgo un cenno col capo per farle capire che per me è acqua passata, solo ora capisco il loro punto di vista, hanno pensato che fossi una intrusa e non sapevo di certo della guerra in atto, dovrò chiedere maggiori informazioni. Le due donne si alzano e vanno in armeria con Efrem ed Andreus, decido di seguirli solo per osservare, non mi sento in forze, ma ora come ora non riuscirei neanche a dormire.
    Non attendono molto ed ognuno prende posizione… La donna dalla pelle chiara, non credo sia in salute, evoca senza troppi sforzi un pugnale, così come l’altra una spada… Andreus a sua volta richiama a sé la propria ascia, ma come diamine fanno? Non c’è una formula magica “Ego evoco te” “Esci da questo corpo arma” “Alacazam…” niente… non c’è un gesto preciso che vada fatto, ognuno si è mosso in maniera diversa, sembra quasi una cosa automatica, mi sento una stupida. Ferma in un angolo sulla destra della stanza, osservo le mie mani pensando a Pandora… eppure nella stanza non c’era, l’avrò riassorbita, ma come? Non credo l’abbiano presa loro, non sanno che non la so usare, una persona normale… una persona qualsiasi potrebbe richiamarla a sé senza problemi, ma no io… no no! Provo a girare i polsi, provo a concentrarmi sulle mani, provo a chiudere gli occhi e visualizzarla, ma niente… Pandora non arriva, credo che mi serva un aiuto, dovrò rivolgermi ad uno di loro, sperando non mi prendano per stupida, per ora resto solo ad osservare in silenzio.

  4. #184
    sim dio L'avatar di niobe cremisi
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Yadirha BlackSnow

    Dopo lo scambio di battute tra Ananya e Lucynda finalmente Efrem prende la parola<<Il luogo è un terreno vulcanico, come ho già detto, ormai inattivo da più di tre secoli…>> Anche se per poco, visto che Daphne lo interrompe<<Conosco bene quel posto, permettimi… Capo>>Oh ma bene! <<si trova a Sud poco distante da Amaranthis. E’ una zona vulcanica assopita…>> Bla bla andiamo al sodo <<Lo scenario è alquanto spoglio, a parte il Glados vi sono pochi alberi, un ruscello e sassi in prevalenza, molti si sono distaccati dall’alto vulcano. E… se vi state chiedendo perché conosco tutte queste cose…>> No non me lo stavo chiedendo e sinceraente non mi interessa, avrei tanto voluto dirgli queste parole... <<sono stata un’ancella della Regina Lumen per lungo tempo, fino a quando non mi ha fatto questo...Sono fuggita da quel luogo infausto e spero di trovare quella testa bionda su di una picca al più presto>> A quanto pare quella cicatrice non è non il frutto di uno scontro particolarmente arduo, peccato. Dopo Daphne prende la parola Keyra «vista la prima battaglia combattuta ad Amaranthis…credo che i nostri nemici si siano trovati spiazzati quanto noi e che quindi oltre alle abilità dei loro guerrieri potrebbero essersi seduti a tavolino per studiare una strategia d’attacco, sfruttando le condizioni del luogo che, confermo; essere… nefasto.» Ma a interromperla ci pensa Efrem, accidenti è mai possibile che qui nessuno riesca a finire una frase! «Il mio unico obiettivo secondario è solo Ryuk Leithien, degli altri potete farne quello che volete, anche gettarli nel vulcano, per me è uguale. Ma è la sua testa che voglio vedere gocciolare su questo tavolo…» Che belle parole, così mi fai venire voglia di squartare qualcosa… Cerco di ricompormi infretta, giusto in quel momento ci pensa l’elfa dai capelli rossi a distrarmi.« Posso pensare che come noi , anche i nemici dispongano di un assortimento di arti magiche, ed essendo un luogo prevalentemente roccioso e spoglio li, fa da dominio la terra, magari proprio chi domina la terra potrebbe essere avvantaggiato, non escludo che quindi le fazioni avversarie schierino maghi, stregoni o elfi con quel genere di potere, potere quello della terra al quale il fulmine di Lucynda potrebbe creare problemi. » Sarebbe una mossa sensata da parte dei nostri avversari, ma sono fiduciosa e spero che Efrem ci abbia pensato«L’unica tattica possibile in questa situazione è il gioco di squadra…» Ah splendido se l’unica soluzione possibile per vincere è il gioco di squadra siamo messi male, in battaglia non bisogna mai avere solo un piano A ma almeno un piano B e se è possibile pure un C.Per poi voltarsi verso L‘elfo«dico bene?»E lui per tutta risposta gli dice che se non fosse stato per Keyra lui non sarebbe qui, la cosa non mi sorprende, soprattutto se attacca in modo così impulsivo come è successo qualche ora fa con Daphne «bene. C’è altro o possiamo cominciare col nostro allenamento?» «No ok, andiamo»E con questo ultimo scambio di battute Ananya, Lucynda, Efrem e l’elfo dai capelli blu escono dalla stanza. Subito dopo vedo Daphne seguire il gruppo in armeria con tutta calma la seguo, appena entrata vedo che Ananya cobattere contro l’elfo dai capelli blu, e Lucynda invece contro Efrem, ma non mi soffermo troppo su di loro perchè il mio obbiettivo è osservare cosa fa la signorina. Prima osserva l’arma di Ananya poi quella di Andreus per poi guardarsi le mani pensierosa per poi ruotare i polsi chiedendo gli occhi. Sta ferma in quella posizione per qualche secondo per poi riaprirli e continuare a osservare lo scontro, così con passo felpato mi avvicino a lei e le dico <<Io non mi scuserò con te non ne ho motivo, ma dimmi bella fanciulla ho visto che ti guardavi le mani prima, cos’è per caso hai perso l’arma?>> Per poi mettermi a ridere, ovviamente sto scherzando una cosa del genere non è possibile tutti sanno evocare la propria arma, è la prima che impari. <<Vuoi concedermi l’onore di questo ballo?>> Le dico mentre mi metto in posa da cobattimento classica.
    Ultima modifica di niobe cremisi; 2nd February 2015 alle 18:10
    Il mio spazio ricordi --> Crimson Dream
    Per scaricare le mie creazioni -->
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  5. #185
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli


    Ananya Nitya Kalpana

    La mia mossa ha l’effetto sperato, e riesco a tirare a segno tutti i colpi. Andreus si piega dal dolore, ma non si arrende: ne è la prova quell’orribile ascia che viene verso di me.



    Ma come riesce a maneggiare un’arma così pesante con una mano sola? Rimando il quesito a data da definire, e tento di filarmela dalla traiettoria ma qualcosa mi trattiene: a quanto pare mi ha afferrato il braccio. Quella lama è sempre più vicina, ma per fortuna ho un asso nella manica che pare lui non abbia calcolato. Mi concentro sul punto scelto e, poco a poco, il mio corpo si dissolve in invisibili particelle che si ricompongono dietro di lui.


    Cucù Andreus. Ti restituirò il tuo colpo alla schiena.



    Lui è ancora piegato a guardarsi i piedi, col braccio sinistro che afferra l’aria e con quello destro che sta ancora facendo volare la sua arma. Potrei pugnalarlo alla schiena ripetutamente, fosse un nemico lo farei anche, ma ucciderlo non rientra tra i miei interessi: dopotutto lui è l’unico (che sappiamo) che possa curarci.
    Quell’ascia peserà… e lui è già piegato. Gli tiro un calcio nel sedere, con l’intento di farlo cadere per terra.



    Se funzionerà e non cadrà sopra la propria arma, approfitterò della mia abilità da ladra e gliela ruberò, lanciandola, per quanto mi sarà possibile, per terra in direzione di Daphne, sorridendole.



    Un’ascia per un’ascia.
    So bene che Andreus potrà sempre recuperare la sua arma senza problemi, ma dovrà perdere tempo per farlo.

    Se invece non mi sarà possibile disarmarlo, mi allontanerò abbastanza da uscire dalla gittata della sua arma.

    Teletrasporto: Esperto

    Ultima modifica di Akuiyumi; 26th February 2015 alle 23:31


    myMind | myHands | myLegacy | myCrazyLegacy

  6. #186
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli


    Keyra
    Isyl Tinnuviel



    Rientro in camera mordendo avidamente una mela rossa e succosa presa dalla dispensa visto che iniziavo a sentire una voragine nello stomaco, raccolgo quindi da terra la divisa da battaglia e dopo aver gettato via il torsolo della mela, metto i vestiti nella vasca facendo scendere un po’ d’acqua amalgamando con essenza al muschio bianco portata da casa, almeno verrà un po’ pulita spero e, non avrà addosso il tipico odore di umido.
    Aspetto che la vasca si riempia per poi frizionare un attimo i tessuti lasciandoli in ammollo, andrò a riposare un po’ e poi vedrò in che modo farli asciugare.

    Raggiungo il letto , mi sfilo i sandali e mi sdraio con grazia sulla sua superficie dura che, vista la stanchezza accumulata non mi è mai sembrato più morbida e accogliente.
    Aggiusto il cuscino sotto al collo e finalmente chiudo gli occhi.


    ---------------------------





    Una musica …-Da dove proviene?
    Suoni conosciuti e talmente dolci da rubarti l’anima; note antiche e melodiche si mescolano ai miei passi avvolti in lunghe vesti troppo ricche per i miei gusti, mentre una mano protesa mi accoglie,-A chi appartiene?



    Alzo lo sguardo ruotando il capo mentre vedo accanto a me, al mio fianco, una cascata di capelli color ebano e un profilo dai lineamenti nobili. - Chi sei?
    Non dice nulla, non parla, non riesco a vedere il suo viso, cavaliere chi siete ditemelo!
    Urlo in silenzio mentre dalle mie labbra non esce nessuna sillaba, nessun suono.



    Mi conduce verso il centro di una sala , il pavimento e decorato da petali, ne sento il profumo , mi sento stringere da dietro in una chiara presa d’apertura di danza, lui è alle mie spalle; mi guardo attorno, cerco uno specchio, specchio che non c’è…noto però che non c’è nessuno, siamo solo io e…Lui…ma…riconosco le pareti e la balconata sovrastante … - Casa mia?
    Cosa ci faccio qui? Ero fuggita, me ne ero andata per cercare la mia vendetta e per non sentirmi oppressa dal cognome che porto; - Perché sono qui?







    Caldo ho incredibilmente caldo, il cavaliere anche se ancora non posso vederlo è più alto di me, avverto il suo respiro sul mio collo …il suo profumo…
    La musica continua in un lento crescendo, ed è solo la musica ciò che sento mentre il mio misterioso cavaliere si porta dinanzi a me conducendomi egregiamente.
    Sono poggiata al suo petto mentre con una mano stringe la mia e con l’altra premendo sulla schiena, mi tiene vicino a lui…
    Voglio alzare lo sguardo, vedere il suo viso, i suoi occhi, ma qualcosa mi impedisce di farlo.
    Ci fermiamo mentre la musica sembra raggiungere il suo culmine, non ne riconosco il motivo purtroppo.
    Ora la sua mano che prima stringeva la mia si sposta sotto al mio mento costringendomi ad alzare il viso, socchiudo gli occhi sorprendendomi delle sensazioni che questo semplice gesto mi porta; voglio questo contatto. Lo bramo.



    Le nostre labbra si incontrano, passione è quella che ne scaturisce, labbra che però mi sembra di aver già accolto, già baciato… finalmente apro gli occhi e mi ritrovo a fissare i suoi mentre mi sento stringere sempre di più….occhi limpidi, screziati di giada, profondi …occhi da serpente famelico!!!



    Ryuk Leithien!
    “ AAAAHHHHH”

    ---------------------------


    Un urlo, mi sveglio di soprassalto tirandomi a sedere portandomi una mano sul cuore.
    Batte , martella insistentemente nel mio petto. Cerco di ritrovare un respiro regolare , ma faccio fatica… un sogno tramutato in incubo! Ryuk Leithien il tuo sguardo mi perseguita!
    « O dei….per favore non fatemi più questi scherzi o morirò prima che possa vedere la prossima alba » bisbiglio.
    Le mie gambe tremano mentre cerco di alzarmi in piedi, gocce di sudore imperlano la mia fronte, ho bisogno di rinfrescarmi, ho bisogno di aria.
    Vado in bagno, lascio che l’acqua scorra nel lavandino mentre mi appoggio al bordo stringendolo fortemente.
    Cosa mi sta succedendo?
    Immergo le mani nell’acqua fresca, mi passo il viso, il collo in cerca di refrigerio.
    Le mie guance sono in fiamme, avrò la febbre?
    No non credo deve essere stato l’incubo…ma perché la sua vista mi ha procurato un tale shock emotivo?
    Cerco di scacciare il pensiero del suo volto, dei suoi occhi così pericolosi quanto ammaliatori, delle sue labbra così accoglienti…devo parlare con lui oppure il mio tormento non finirà tanto facilmente.
    Ryuk Leithien, chi ti ha dato il permesso di affacciarti alla porta dei miei sogni tramutandoli in incubi?
    Sospiro.
    Esco dal bagno devo farmi passare questo strano stato d’ansia e, quando un attacco così forte mi prende, l’unica cosa che mi fa stare meglio benché io odi combattere è proprio scaricare l’adrenalina…non importa in che modo, ci sono vari mezzi…, l’importante è liberare la mente da scomodi pensieri, oppure rischio di rimanere intrappolata in questo stato di apparente tranquillità, stato che non mi giova.
    Devo essere lucida.
    Devo concentrarmi su tutto ciò che sta accadendo attorno alla mia vita.
    Per quanto tempo avrò dormito?
    Forse mezz’ora, un’ora, chi lo sa, qui il tempo non scorre o se lo fa , lo fa in silenzio senza lasciare il suo segno.
    Esco dalla stanza e mi dirigo verso l’armeria, chissà se saranno ancora tutti li oppure no….in caso non ci sia nessuno mi allenerò da sola fino a quando le forze mi abbandoneranno e sarò talmente stremata da trascinarmi a forza nel letto. Non chiudo a chiave, potrei poi non riuscire nemmeno ad aprire la maniglia. Respiro profondamente e inizio a salire lungo la scala che porta ai piani superiori. E’ come una lente scalata verso il patibolo oppure verso l’apparente libertà, sta a me scegliere come affrontare le mie emozioni e i miei stati d’animo .
    Più salgo, più mi rendo conto che la mente riesce meglio a concentrarsi, speriamo bene.
    Sono nei pressi dell’armeria e prima di portarmi dinanzi ai suoi archi, resto in ascolto di ciò che li dentro sta accadendo, sento dei rumori, cozzare di lame, vociare di persone, sento Andreus, Ananya e credo anche Efrem , non sento la voce di Lucynda ma magari è presente anche lei. Mi avvicino di qualche passo sbirciando dentro non so se qualcuno mi può vedere e, in un angolo della stanza sulla destra noto due delle nuove ragazze, Yadirha e Daphne.
    Sembra stiano parlando di qualcosa e poi vedo la straniera dalla pelle di giada ridere e mettersi in posizione da combattimento e schierarsi contro Daphne, almeno mi sembra.
    Cosa farà la ragazza? Saprà usare la sua arma? A proposito, prima in mensa ha detto di averla riassorbita…
    Resto nell’angolo esterno dell’armeria, voglio osservare cosa succederà!
    - Forza Ananya forza Lucynda fatevi valere contro i due omaccioni. -
    Chi mi preoccupa di più però sono Yadirha e Daphne, quale sarà il loro elemento? Cosa sono in grado di fare’?
    Osservo in silenzio, pronta ad intervenire in caso a qualcuno sfugga l’arma…




    - Sogno postato con il permesso di Eclisse.
    - foto 7 -
    Ultima modifica di DELTAG; 5th February 2015 alle 18:41

  7. #187
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli


    Lucynda Mellow

    La mia imbroccata sfiora di striscio lo strato superficiale del suo gargarozzo, e dopo avergli mollato una gomitata all'altezza dello stomaco con buoni risultati, lo vedo reagire flettendosi in avanti soffocando un colpo di tosse. Secondo le mie conoscenze in fatto di strategie, in una situazione del genere l'avversario approfitterà della nostra distanza ravvicinata, potrebbe contrattaccarci in pieno ma noi potremo salvarci dai suoi assalti arretrando di qualche passo. Certo, non è detto che il destino abbia stabilito tutto questo definitivamente, dipende sempre da come affrontiamo la realtà.

    Nel frattempo sento delle presenze farsi vive nella sala: probabilmente sono gli altri ad assisterci, ma non posso voltarmi, perciò li ignoro completamente. Neanche il tempo di muovere un muscolo che l'uomo afferra sia il mio polso sinistro e sia l'altro, il quale è ancora impegnato nel dimostrare l'affetto che prova per il torso: se quest'ultimo fosse nudo, allora sì che scoccherà una scintilla. Una scintilla piuttosto decisa a scoppiettare rabbiosa nel mio animo, dopo averci guadagnato una solenne capocciata che centra in pieno il mio setto nasale, sentendone la rottura delle ossa interne. Porco Zeus, che dolore allucinante! Sento il sapore metallico del sangue invadermi la bocca, oltre ad avvertire prurito e la presenza di un rivolo cremisi fuoriuscente da entrambe le narici. Vuoi giocare, eh? D'accordo, ti accontenterò senza la minima esitazione...vedrai che divertimento, ciccio bello!
    Senza cacciar via il liquido pungente, mi lascio andare con un ghigno intenso, un ghigno che traspare quella malvagità stampata nel mio viso, quella determinazione che scorre impetuosa nelle mie vene, come un fulmine intenzionato ad incendiare tutto ciò che gli si para davanti.
    Il Mietitore non ha calcolato la reazione che potrei scatenare, i miei polsi sono ancora nelle sue mani, le gambe però sono al loro posto, e questo non può che farmi escogitare un'idea...

    «Sai, ti ringrazio per aver reso omaggio al colore del mio abito...»
    inarco un sopracciglio maligna, facendo riferimento al colore del sangue che avvolge gran parte del setto nasale con quello del vestito «...e per questo voglio offrirti in cambio un dono, che solo una donna del mio calibro può consegnarlo al meglio!» ed è qui che, con la gamba destra, tento di sferrare con tutte le mie forze un bel calcio sulle sue parti basse, o meglio conosciute come Palle, che dovrebbe costringere l'uomo a mollare la presa per avere il tempo di trattenersi, a meno che non le abbia fatte di ferro. Se tutto accadrà secondo il mio piano, guadagnerò tempo prezioso per arretrare con la giusta distanza e cacciar via i rivoli, dopodiché mi preparerò ad un suo eventuale contrattacco affidandomi alla forza della Tenebris...

    Tenebris Fulgura ---> Forma dormiente

    Ultima modifica di XxRosy_99xX; 2nd February 2015 alle 21:39 Motivo: Modifica sfuggita.


  8. #188
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    La mia idea va come sperato. Afferro con forza il suo braccio mentre apro gli occhi per tenere la mira. L’ascia ruota avvicinandosi sempre di più al suo fianco. Ma ad un tratto la mia mano non avverte più il calore del suo corpo, alzo lo sguardo non trovando più la figura di Ananya davanti a me. Ma è un forte colpo all’altezza del sedere a ridestarmi dal quel momento di incredulità. Sono sbilanciato, sento la forza del mio piede ferito venir meno e il mio corpo viene trascinato giù dal peso aggiuntivo dell’arma. Cerco di tirare avanti le mani piegando di poco i gomiti in modo da attutire la caduta. In pochi secondi mi ritrovo con la faccia a pochi centimetri dal pavimento. Dannazione. La stanchezza e la fame non mi permettono di agire come voglio e questa tremenda fitta al piede non fa altro che aumentare il mio nervosismo. Cerco la mia ascia e la trovo a pochi passi dalla mia mano, tento di afferrarla ma Ananya è più veloce, la afferra e la lancia verso Daphne. Sto cominciando a stufarmi. Nell’istante in cui lancia la mia arma mi porto in piedi e richiamo a me il potere della terra. La sento pulsare e un secondo più tardi le sabbie fremono sotto la mattonata ai miei piedi, le sento agitarsi pronte ad attaccare qualunque cosa si metta in mezzo al loro passaggio. Nel momento in cui è distratta sbatto il piede sano per terra facendo leva su quello ferito. Subito piccole onde si propagano dal terreno fin dopo i suoi piedi, ho tutta l’intenzione di farla sprofondare per quanto mi è possibile. Dopodiché mi avvicinerò velocemente per quanto il mio piede lo permetterà e le riserverò un forte colpo dietro la nuca, non abbastanza potente da farla fuori, ma sufficiente a stenderla per un po’ e a farla finire nel fosso, se si girerà allora il mio colpo la investirà in pieno volto facendola arretrare comunque e farla finire dritta nelle sabbie, in qualunque caso mi terrò pronto ad arretrare…

    Distruzione:
    Sabbie mobili (Esperto) - Area di 5 metri di diametro, che si crea ai piedi del nemico, facendolo affondare lentamente fino a metà corpo.
    Rovina di Gaya ---> Forma dormiente

  9. #189
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    Il colpo sul naso va come previsto. Perfetto, un ghigno si palesa sul mio viso vedendo il volto della ragazza ricoperto da una maschera di sangue che, a quanto pare fa pendant col vestito. «Sai, ti ringrazio per aver reso omaggio al colore del mio abito...» soffoco una risata guardando il suo sorriso, i denti macchiati del suo stesso sangue. Avverto una lieve sensazione di bagnato sulla fronte… oh, il suo sangue ha sporcato pure me. «...e per questo voglio offrirti in cambio un dono, che solo una donna del mio calibro può consegnarlo al meglio!» è un attimo e il suo ginocchio destro si schianta sulle mie parti basse, sento il fiato smorzarsi mentre l’aria abbandona per un attimo i miei polmoni e il sorriso si tramuta in una smorfia di dolore mentre la mia mente ripensa ai vecchi allenamenti con Cassandra, maledetta, era una delle sue mosse preferite. Gioca pure con Efrem signorina, sarà più facile per me abbatterti e metterti fuori combattimento più tardi. La spingo indietro lasciandole le braccia libere e subito porto una mano la sotto tenendo l’altra a mezz’aria, lentamente mi connetto all’ambiente circostante, la mia mente si connette velocemente agli oggetti focalizzandosi su ognuno, ne avverto il peso, la consistenza ma è solo uno quello che mi interessa, il manichino alle sue spalle, con il casco e la spada in legno. Mi connetto totalmente a lui, il dolore lì sotto non mi fa concentrare ma devo stare calmo, faccio profondi respiri e a ogni movimento sento la zona dolere con maggiore intensità. Dei. Questa me la paghi signorinella, sollevo gli occhi osservando la sua figura mentre con la coda dell’occhio vedo il manichino sollevarsi, chiudo il palmo e in un attimo lo vedo volere verso di lei. Se il manichino la colpirà in pieno alle spalle con tutto il peso, la ragazza dovrebbe essere catapultata verso di me quindi approfitterò del momento per spostarmi verso sinistra, dove si trova Andreus, e lasciarla schiantare al suolo o contro gli espositori per armi «non focalizzatevi MAI su di un solo nemico!» le ripeterò le esatte parole del ragazzo se il colpo dovesse andare a segno…

    Alterazione e illusione:
    Telecinesi –spostare oggetti o lanciarli con la forza della mente - A piacimento in una vasta area

  10. #190
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli


    Ananya Nitya Kalpana

    Andreus abbraccia il pavimento, mentre io regalo la sua ascia alla sua nuova amica. Mi giro verso di lui, è in piedi.. e sta diventando lentamente più alto. Che magia è questa? Mi guardo intorno, e capisco di essere io a sprofondare.



    Deve essere lo stesso attacco che ha riservato a Daphne, mannaggia a me ho appena usato il teletrasporto.. magari lo ha pure fatto apposta!

    Sento le gambe scendere sempre più nel pavimento, non riesco a muoverle. Lo vedo avvicinarsi a passo semi-veloce, alza la gamba, e quando vedo il piede avvicinarsi incrocio le braccia avanti alla faccia per evitare il colpo diretto. Il suo calcio mi colpisce gli avambracci. Ho attutito il colpo, però non la sua spinta, infatti mi rendo conto che sto perdendo l’equilibrio, e vedo Andreus allontanarsi. In un attimo, infondo il potere del vento nel mio pugnale e con tutta la forza che ho, lo conficco tra due piastrelle nel pavimento alla mia destra, in modo da non cascare nella sabbia. Riesco a fermarmi appena in tempo, la testa è infatti appoggiata alla sabbia, facendomi vedere il nostro favoloso soffitto.
    Per fortuna le gambe hanno finito di sprofondare: sono bloccata fino alla vita. Facendo forza sul pugnale mi tiro su, per quanto possa farlo.



    E’ di fronte a me, ancora senza arma: un’occasione troppo ghiotta.. e di più non posso fare.
    Prendo la mira, e gli lancio il pugnale in forma dormiente, mirando alla gamba sana. Se fallirò il lancio provvederò a smaterializzare immediatamente Razing Gale.

    Aion little sword: forma attiva - vento



    Ultima modifica di Akuiyumi; 26th February 2015 alle 23:32


    myMind | myHands | myLegacy | myCrazyLegacy

 

 
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