Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

Andreus De lagun

Le mie frasi suscitano qualcosa nei presenti, non tanto negli uomini in disparte. Quanto nelle donne davanti a me, curioso come certe domande vengano poste proprio da loro piuttosto che dagli altri. «Oltretutto, conoscere le capacità di combattimento dei propri avversari è un'esperienza che può servire in futuro... come può servire anche alle vecchie conoscenze.» mi volto immediatamente verso Lucynda, il suo tono di voce pare iroso, ma come darle torto? Sono anni che sono sparito senza dire nulla. Ma la verità è che non è colpa mia… la guardo sperando che colga il mio sguardo colpevole, non volevo sparire. Giuro. Ananya prende poi la parola «Ben detto Lucynda! Ovviamente contate anche me.» chissà perché, me l’aspettavo. «Andreus, hai detto ex guerriero del regno? Quindi ti sei allenato con quelli che saranno i nostri nemici? Sarebbe molto utile ed interessante conoscere il loro modo di combattere.» annuisco sorridendo compiaciuto mentre mi gratto la testa per il nervoso. Diamine. «Certo. L’allenamento nelle file reali è intensivo, ma con una buona dose di forza si ottengono grandi risultati, Risultati che… sarò più che felice di illustrarvi…» infine anche Keyra stessa si rivolge a me sorridendomi e accettando il mio invito. In questo momento mi sento come mio padre ai suoi scudieri, tra i quali vi ero anche io. In quel momento Efrem fa il suo ingresso nella sala da pranzo accompagnato dall’odore di carne cotta e spezie, «gente, la cena è servita. Spero vi piaccia il cinghiale in umido… se volete servirvi troverete tutto sul bancale alle mie spalle.» sorrido, una delle sue specialità. Il suo volto però torna immediatamente serio squadrando me e keyra quasi all’unisono «Se volete allenarvi tra di voi non vedo per quale motivo debba dire di no. Anzi, credo che sarebbe un’ottima occasione per conoscervi meglio. Non vedo però, il motivo della mia presenza, Andreus è già un perfetto condottiero del regno, conosce le armi e sa destreggiarsi in battaglia come mio pari. Non a caso è il mio braccio destro!» avvampo. Immediatamente una sensazione enorme di calore si impadronisce del mio corpo, abbasso lo sguardo prima che Efrem lo noti, ma non posso fare a meno di mostrare un sorriso ebete e compiaciuto. «Per la strategia d’attacco, ne parleremo direttamente domattina, a mentre fresca ragioneremo meglio, ora… perdonatemi la fuga, ma ho bisogno di stare un po’ da solo per riflettere sulla modalità d’attacco. Buon proseguimento di serata signori…» queste parole mi suonano un po’ starne, ma non ci faccio molto caso, dopotutto non è una cosa che si sperimenta ogni giorno. Semplicemente lui ha reagito così. Lo vedo avanzare a passo spedito fino a fuori la sala perdendosi nei cunicoli del rifugio fino ad una meta imprecisata. Chissà, magari più+ tardi lo troverò addormentato nella biblioteca col naso affondato nelle pagine ingiallite e polverose dei libri antichi. Mi volto infine verso il resto del gruppo prendendo un piatto dalla mensola alle mie spalle e dirigendomi verso la cucina, vedo subito il vassoio col cinghiale in umido pronto per essere mangiato, ne prendo una porzione e torno al tavolo. Prendo subito un boccone di carne mangiandolo voracemente per la fame, ingoio il pezzo guardando poi Ananya, «se proprio dobbiamo combattere, tanto vale farlo a stomaco pieno non credete?» dico quindi continuando a ingozzarmi… ho fame, cavolo se ho fame…

Per le foto di entrambi i post, ci penserò domani

Lucynda Mellow

Speranza vana.

Anzicchè ricevere una risposta da MisterSorridoAPiùNonPosso, ci guadagno invece una misera espressione che sa di costernazione. Timore di confessare la verità, eh? Mi dispiace caro, ma è troppo tardi per rendersi conto degli errori commessi in passato...non credi?
Scuoto la testa, non ho alcuna voglia di rievocare quella ferita profonda che si aprì anni e anni or sono. Concentriamoci piuttosto su quel che accadrà un giorno all'altro: la guerra. Sì, la guerra.
Ananya prende la parola <<Ben detto Lucynda! Ovviamente contate anche me.>> allora è confermato, sarà lei la mia "alleata" <<Andreus, hai detto ex guerriero del regno? Quindi ti sei allenato con quelli che saranno i nostri nemici? Sarebbe molto utile ed interessante conoscere il loro modo di combattere.>>

Già, un tempo faceva parte dello schieramento reale, ma in seguito è stato espulso per motivi a me sconosciuti.

<<Certo. L’allenamento nelle file reali è intensivo, ma con una buona dose di forza si ottengono grandi risultati, Risultati che… sarò più che felice di illustrarvi…>>

Ad un certo punto Keyra si impiccia nella situazione, rivolgendogli la parola con fare gioioso <<Certo che mi farebbe piacere apprendere un qualcosa da te, molto volentieri.>>



Sorrisi di quà, sorrisi di là...sono capitata in una gabbia di idioti?

Mi giro alla mia destra ed osservo Efrem ancora alle prese con i fornelli. Certo che ce ne sta mettend...oh, finalmente. Ecco che poggia sul bancale - quel che si può definire - la pietanza principale; il suo odore speziato, che mi arriva alle narici, promette molto bene. Il Capo raggiunge l'ingresso della sala mensa



<<Gente, la cena è servita. Spero vi piaccia il cinghiale in umido… se volete servirvi troverete tutto sul bancale alle mie spalle.>> enuncia indicando il piatto sorridendo, per poi tornare serio.



<<Se volete allenarvi tra di voi non vedo per quale motivo debba dire di no. Anzi, credo che sarebbe un’ottima occasione per conoscervi meglio. Non vedo però, il motivo della mia presenza, Andreus è già un perfetto condottiero del regno, conosce le armi e sa destreggiarsi in battaglia come mio pari. Non a caso è il mio braccio destro!>>

Braccio destro? E chi se lo aspettava!

<<Per la strategia d’attacco, ne parleremo direttamente domattina, a mente fresca ragioneremo meglio, ora… perdonatemi la fuga, ma ho bisogno di stare un po’ da solo per riflettere sulla modalità d’attacco. Buon proseguimento di serata signori…>> e detto ciò esce dalla stanza, avanzando verso una meta imprecisa. Amo i tipi misteriosi come lui, è persino più vigoroso di Andreus.
Smuovo il culo dalla sedia e mi reco a pigliare un piatto dalla mensola alle mie spalle, dirigendomi poi verso il bancale; prendo una porzione di cinghiale in umido dal vassoio e torno a prendere posto. Inizio a masticare il primo boccone, udendo le parole di Andreus, il quale si rivolge a MissCadavere, ingozzandosi come un facocero <<Se proprio dobbiamo combattere, tanto vale farlo a stomaco pieno non credete?>>



- Con molto piacere, così avrò la meglio su di te... dopo tanto tempo! - borbotto a voce bassa, cercando di non farmi sentire da lui.

Ed è proprio qui che emetto un rutto: posiziono la mano davanti alla bocca, sperando che non sia troppo rumoroso.



<<Il rutto libero è concesso, vero?>> dico a voce alta. Sto per sghignazzare, ma mi trattengo.
Continuo a masticare gli altri bocconi di carne. Ci voleva proprio... è davvero squisito, che ci avrà messo Efrem come arditivo segreto?

Keyra
Isyl Tinnuviel

Sono ancora seduta quando improvvisamente un buon profumo inonda la stanza e raggiunge le mie narici….



- un buon profumo di verdure e un qualcosa che sa di selvatico… - poco dopo ecco che in coda al profumino si materializza il Nostro cuoco : « Gente, la cena è servita. Spero vi piaccia il cinghiale in umido… » Ecco che cos’era quest' odore acre, « se volete servirvi troverete tutto sul bancale alle mie spalle.» sorride cordiale ai presenti, poi poco dopo si acciglia e il suo volto si offusca posando lo sguardo dapprima su Andreus e poi su di me:
«Se volete allenarvi tra di voi non vedo per quale motivo debba dire di no. Anzi, credo che sarebbe un’ottima occasione per conoscervi meglio. Non vedo però, il motivo della mia presenza, Andreus è già un perfetto condottiero del regno, conosce le armi e sa destreggiarsi in battaglia come mio pari. Non a caso è il mio braccio destro!» Un ottima impressione quella che Andreus ha fatto su Efrem direi, ma non avevo dubbi, è sempre stato un ragazzo in gamba dal tempo di cui ho memoria. Lo osserva nuovamente ma Andreus questa volta non sostiene il suo sguardo, gli fugge quasi imbarazzato.



«Per la strategia d’attacco, ne parleremo direttamente domattina, a mentre fresca ragioneremo meglio, ora… perdonatemi la fuga, ma ho bisogno di stare un po’ da solo per riflettere sulla modalità d’attacco. Buon proseguimento di serata signori…» Che strano, parla persino di fuga….dovrebbe essere lui il primo a venirci in contro, che sia un suo modo di affrontare la tensione? Certo che è proprio particolare, chissà cosa starà pensando in questo momento mentre esce piuttosto di fretta dalla sala. Resto per un attimo ad osservarlo, poi vedo dapprima Lucynda e poi Andreus prendere un piatto e recarsi nei pressi del banchetto e, tornare a sedere, mentre lo stesso Andreus piuttosto soddisfatto si rivolge poi ad Ananya addentando un bel pezzo di carne:
«se proprio dobbiamo combattere, tanto vale farlo a stomaco pieno non credete?»
Sorrido ironica. Come fa a pensare al cibo alla vigilia di una battaglia? Andreus sei incredibile ! Forse però ha ragione… è meglio che anche io metta qualcosa sotto i denti.
Nel mentre sento un suono piuttosto esplicito.



<<Il rutto libero è concesso, vero?>> Disgustoso direi….Lucynda sei una ragazza comportati come tale mi verrebbe da dirgli, memore di ciò che mi dicevano quando da piccola mi comportavo non propriamente da Lady, ma mi limito a guardarla piuttosto incuriosita senza dire nulla, ognuno è libero di fare ciò che vuole, non spetta a me farle presente la cattiva educazione.
Mi alzo, prendo un piatto e raggiungo anche io le cibarie; storco un po’ il naso davanti al cinghiale, non amo particolarmente la carne, sono piuttosto vegetariana ma non basteranno le verdure ha darmi l’apporto proteico di cui ho bisogno e poi, visto che Efrem ha cucinato per noi è giusto almeno assaggiare. Prendo un pezzo di carne e poi abbondo di verdure, ritorno al tavolo, faccio per ingoiare qualche cosa ma il mio stomaco si rifiuta di ascoltare il mio bisogno. Mi sforzo di mangiare a piccoli bocconi e, con fatica , riesco a finire a malapena le verdure e un brandello di carne. Vedo gli altri che mangiano di gusto eppure io non riesco, ciò che ho in mente ora è il pensiero a senso unico della battaglia imminente. Poggio i gomiti sul tavolo incrocio le dita e vi appoggio il mento fissando un punto imprecisato davanti a me. Non so perché la mia reazione sia questa, ho sempre combattuto contro i soldati del regno e diverse volte ho anche rischiato la pelle e non sono mai stata preoccupata come ora, credo che questa sia proprio la consapevolezza che non si tratta di una battaglia qualsiasi, ma di una guerra dove anche il minimo errore può costare caro sia per me che per i miei compagni e dove in gioco, non c’è solo la mia vita. Mi resta solo una cosa da fare al momento per scaricare la tensione che continua ad accumularsi senza portarmi nulla di buono, uscire da questa stanza e concentrarmi sulle mie capacità il prima possibile, devo tenere la mente occupata e non pensare a nulla se non solo a combattere nel migliore dei modi.
Mi alzo distrattamente dalla sedia rivolgendomi ai commensali :
“ Scusate se non mi intrattengo per la cena…non ho molta fame…” il mio tono è calmo ma da esso traspare rammarico,“ ...io mi reco in armeria, se qualcuno vuole già unirsi ben venga, altrimenti finite pure con calma, quando e se vorrete ...mi troverete la.” Decreto rivolgendo un triste sorriso ai presenti, un sorriso diverso dai precedenti; non voglio disturbarli oltre e in questo stato non sono proprio di compagnia ” Intanto …buon appetito a tutti ”. Ironizzo pensando al mio stomaco in subbuglio cercando di dire loro cosa gradita.
Prendo quindi il mio piatto, lo porto in cucina e lo sciacquo , poi silenziosamente scivolo lungo le pareti della sala mensa il più discretamente possibile ed esco, con l'intenzione di dirigermi alla scala a chiocciola che mi condurrà ai piani superiori fino a raggiungere l’armeria.





- Chiesto al Master il permesso di far uscire Keyra dalla stanza.
- foto 4 -

Ananya Nitya Kalpana

“Certo. L’allenamento nelle file reali è intensivo, ma con una buona dose di forza si ottengono grandi risultati, Risultati che… sarò più che felice di illustrarvi…”
Neanche il momento di finire di parlare, che Efrem arriva dalla cucina, portando con sé un ottimo profumino che mi fa venire l’acquolina in bocca.
“Gente, la cena è servita. Spero vi piaccia il cinghiale in umido… se volete servirvi troverete tutto sul bancale alle mie spalle. Se volete allenarvi tra di voi non vedo per quale motivo debba dire di no. Anzi, credo che sarebbe un’ottima occasione per conoscervi meglio. Non vedo però, il motivo della mia presenza, Andreus è già un perfetto condottiero del regno, conosce le armi e sa destreggiarsi in battaglia come mio pari. Non a caso è il mio braccio destro! Per la strategia d’attacco, ne parleremo direttamente domattina, a mente fresca ragioneremo meglio, ora… perdonatemi la fuga, ma ho bisogno di stare un po’ da solo per riflettere sulla modalità d’attacco. Buon proseguimento di serata signori…”
Detto questo si dilegua in fretta, uscendo dalla stanza e lasciandoci nuovamente soli. Non so che pensare… magari è così che le persone normalmente reagiscono in vista di una battaglia…

Andreus non se lo fa ripetere due volte e comincia subito a mangiare, voltandosi poi verso di me “se proprio dobbiamo combattere, tanto vale farlo a stomaco pieno non credete?” domanda a tutti, per poi riprendere a nutrirsi come se non mangiasse da un mese.
Anche Lucynda comincia a cenare, dopo aver borbottato tra sé e sé qualcosa che mi dà conferma che conoscesse Andreus già da tempo. Evidentemente il suo risentimento è tale che non riesce a mangiare in pace ed esterna il sentimento represso con un rutto. “Il rutto libero è concesso, vero?” chiede poi con noncuranza. Son felice di sapere che Donar mi ha insegnato almeno una delle regole riguardo la comune educazione… certo non perché gli interessasse, ma solo perché gli dava fastidio.
Io però non sono come lui, e a me non fa né caldo né freddo, quindi “fai pure, a me non infastidisce” rispondo tranquillamente a Lucynda mentre mi avvio a prendere un piatto di cibo.

Torno al tavolo quando Keyra annuncia che si sarebbe recata subito ad allenarsi… e meno male che lei era quella alla quale non andava di combattere! Ora salta pure la cena pur di andare in armeria.
Sono ansiosa anche io di andare ad allenarmi, però preferisco prima dare una sbirciata alla situazione lassù, giusto per ricordarmi che ora sono libera e per conoscere il posto: dopotutto non ho ancora avuto modo, da ieri sera quando siamo arrivati, di esplorarlo o anche solo di controllarne i dintorni.
Finisco in fretta di mangiare, mollo il piatto sul tavolo e annuncio: “Io vado a prendere una boccata d’aria su, in superficie.” dico incamminandomi verso l’uscita della sala da pranzo e quindi le scale.

Andreus De Lagun

I bocconi vanno giù in rapida successione uno dopo l’altro senza alcuna fatica. Il sapore leggermente piccante mi pizzica lievemente lungo le pareti della gola ma non ci faccio tanto caso, in questo periodo mi sono abituato a mandare giù roba anche più forte.

Do un rapido sguardo ai presenti continuando a masticare con voracità, non ho mai avuto tanta fame come oggi. Strano, sarà la paura della prima battaglia. Lucynda è la prima a prendere un piatto e a farmi compagnia, borbotta qualcosa tra un boccone all’altro ma non riesco a carpire bene le parole che un rutto si sprigiona dalla sua bocca. «Il rutto libero è concesso, vero?»

non posso fare a meno di contenere una risata che però viene interrotta da un colpo di tosse per un pezzo di verdura finitomi di traverso. Mi do qualche colpetto sul petto per far scendere il pezzo e riprendo a mangiare, «fai pure, a me non infastidisce» anche Ananya esprime il suo parere in merito

ma quella che mi lascia più perplesso è Keyra la quale si alza dopo aver toccato appena la sua porzione «Scusate se non mi intrattengo per la cena…non ho molta fame… io mi reco in armeria, se qualcuno vuole già unirsi ben venga, altrimenti finite pure con calma, quando e se vorrete ...mi troverete la …buon appetito a tutti» dice infine con una sorta di sorriso triste e una nota strana nella voce, ha paura, lo leggo nei suoi occhi, ma non vuole darlo troppo a vedere.

Ananya invece, con mia grande sorpresa si alza da tavola «Io vado a prendere una boccata d’aria su, in superficie.» strano, avrei giurato che si volesse unire a Keyra negli allenamenti. Chissà, magari è incuriosita dalla struttura. Finisco di mangiare raccogliendo gli ultimi rimasugli di carne e verdura nel piatto, dopodiché mi alzo, raccolgo il mio piatto e gli do una lavata nella brocca d’acqua in cucina. Mi incammino seguendo Keyra, «se qualcuno vuole assistere allo spettacolo, mi trova in armeria con Keyra…»

dico uscendo dalla sala e seguendo le donne sulla scalinata. Mentre entriamo nella sala do un rapido sguardo all’altra donna che si avvia verso la parte superiore della struttura. Spero non si perda nella cripta, la puzza di muffa e cadavere è a dir poco nauseante lì dentro e per una che non ci è mai stata non credo sia tanto piacevole. Seguo Keyra nell’armeria e mi fermo poco dopo la porta, mi concentro su ciò che voglio e in quel momento un formicolio al braccio mi pervade, chiudo gli occhi e inspiro profondamente allargando

D’un tratto la mano si abbassa istintivamente per sorreggere il peso della mia “Rovina di Gaya”. Apro gli occhi rimirando la mia compagna d’armi, la lama squadrata e decorata

pare fissarmi con la sua freddezza e la sua sete di guerra, mi volto verso Keyra rivolgendole un ghigno compiaciuto. «Allora… vogliamo cominciare?»

dico stringendo la mano sull’elsa intarsiata e posizionando l’ascia dietro la testa…

Rovina di Gaya ---> Forma dormiente

Entrata in armeria concordato con DELTAG

Keyra
Isyl Tinnuviel

Eccoci qui in armeria .



Varco per prima l’arco d’entrata e subito dietro di me c’è Andreus.



Do una rapida occhiata a ciò che mi si para davanti, una grande stanza illuminata da tremule fiaccole con manichini e ogni sorta d’ arma; da dove arrivano?
Dall’armeria reale o da qualche strano commercio di mio padre? Scaccio subito il pensiero.

- Quell’uomo non è più degno di essere chiamato padre, non da me! -

Faccio un respiro profondo per riacquistare il controllo di me e delle mie emozioni e subito , sento i polmoni riempirsi e la rabbia dissiparsi, è come se il mio stesso elemento ogni giorno entrasse in me tramutandosi nel mio soffio vitale e restituendomi vigore, avvolgendomi con le sue invisibili spire. La cosa bella del vento è anche questa, non ho bisogno di richiamarlo, basta un mio movimento per plasmarlo ed esso verrà da me, come il più fidato dei guerrieri; esso è sempre presente e solo i dominatori di tale elemento ne conoscono l’insidia, l’imprevedibilità e il reale potere; può assumere varie forme e consistenze, può essere apparentemente un soffio, una brezza, un turbine, ma poi tramutarsi in tornado.

Esso è come me. Come il mio tumulto interiore.



Crede in qualcosa che va ben oltre il concreto, il vento non è nato come forza distruttrice, ma come forza di pensiero, all’occorrenza sa essere scudo ma anche lama…ho seguito l’istinto, ho fatto una scelta rinunciando a tutto ciò che ero, rinnegando il mio passato; ho avuto tre vie:
La ribellione e la lama , il giogo e la sottomissione, l’illusione della pace e l’ utopia… nonostante io non ami combattere, ho scelto nuovamente la lama e ora devo impugnarla con fierezza non solo per me ma anche per coloro che mi stanno vicino. Senza indugio, senza tirarmi indietro…senza paura ne timore, so che posso farcela, ho solo bisogno di crederci.
Improvvisamente dietro di me avverto qualcosa, è un’energia diversa dalla mia, un’ energia simile a quella dell’uomo che un tempo ho chiamato padre…mi volto verso Andreus e nel mentre noto un qualcosa nella sua mano, un’ arma di ricercata fattura, la sta osservando come osserverebbe l’oggetto dei sui più lussuriosi pensieri:
« Bella lama…» mormoro fissando l’ascia mentre un ghigno compiaciuto compare sul volto di Andreus:
«Allora… vogliamo cominciare?» dice portando la sua splendida arma dietro la testa.
- Sicuro di se il ragazzo, sa il fatto suo - sogghigno quasi diabolica.



Fisso decisa i miei occhi viola nei suoi color muschio senza distogliere lo sguardo, senza mostrare un cedimento d’attenzione , dentro se volesse potrebbe leggervi preludio di tempesta.
Lo scruto per un attimo, cerco di valutare una sua probabile mossa anche se non credo sarà facile.
« E’ una bella sfida lo sai ? » Do voce ai miei pensieri senza fargli capire che sto prendendo tempo per poterlo studiare.
Assumo una posizione leggermente ruotata verso destra protesa verso di lui , ferma, stabile , distribuisco il peso su entrambe le gambe leggermente divaricate, gamba destra un passo più indietro rispetto alla sinistra pugni chiusi lungo i fianchi ;- Non è ancora il momento di evocare Menelmir. – .
Non posso affrontarlo di petto, devo essere veloce, spiazzarlo e sorprenderlo.
Punto il suo fianco quello alla mia sinistra, in corrispondenza del suo braccio destro con cui impugna saldamente l’ascia.
Se puntassi alla mia destra per lui sarebbe più facile colpirmi, gli basterebbe ruotare l’arma e di conseguenza ruoterebbe con tutto il corpo….mentre se mi butto alla mia sinistra potrebbe colpirmi soltanto abbassando il braccio, ma sarebbe un movimento meno naturale da compiere, lo sarebbe per me almeno impugnando un’arma di tali dimensioni. Se riuscissi quindi a dargli l’illusione che il mio attacco sia diretto di petto, potrei poi deviare all’ultimo verso sinistra abbassandomi e aggirando quindi anche il suo braccio che sarebbe già calato per difendersi sul davanti e , solo allora ritrovandomi quindi dietro alle sue spalle potrei evocare la mia fedele arma , il mio Gioiello del cielo e puntargliela in corrispondenza della spina dorsale…potrebbe funzionare, ma lo scoprirò solo tentando.
Fletto di poco le ginocchia, sposto tutto il peso del mio corpo sulla gamba destra usandola come perno per darmi più slancio e …scatto.
Se riuscirò ad attuare il mio piano quando sarò dietro di lui, materializzerò nella mia mano la mia fedela arma...

Menelmir ---> Forma dormiente

- Foto 4 -

Andreus De Lagun

Durante i nostri allenamenti mio padre me lo ripeteva in continuazione “MAI sottovalutare il tuo avversario! Ricordalo Andreus!” il tutto accompagnato dall’ennesimo pugno in faccia seguito da una risata di derisione da parte sua. Dei quanto lo odiavo. Dopo aver scoperto di me, ha cominciato a trattarmi come trattava i suoi servi. Dicendo che il suo pugno di ferro avrebbe cambiato la mia anima facendomi diventare l’uomo che tanto desiderava. Peccato solo che, con il suo tanto adorato pugno di ferro aveva solo incrementato il mio odio verso di lui e la mia tanta sete di ribellione, credo che una parte della colpa sia stata anche mia. Dopotutto, farmi trovare in quel modo era stata una mia idea, l’ennesimo tentativo di farlo infuriare. E c’ero riuscito alla grande.
Una cosa l’avevo imparata da lui però, quella frase sempre costante ormai era diventata come un monito, impresso a fuoco nella mia mente. La stessa frase si ripresenta questa sera, Keyra davanti a me. Come tante altre battaglie prima di lei, il suo volto si mescola per un attimo a quello di mio padre e dei tanti uomini che ho fronteggiato. Il suo troneggia tra gli altri per l’espressione imperscrutabile, quasi impassibile dinanzi alla vista della mia ascia. «È una bella sfida lo sai?» dice prima di mettersi in posizione, la sua postura ruota e le gambe si allargano come in un affondo di spada, ma c’è qualcosa che cambia nello schema, i pugni si abbassano andando a posizionarsi lungo i fianchi. Rimango fermo immobile nella mia posizione cambiando solo l’espressione del mio volto, sollevo un sopracciglio guardandola dubbioso mentre il sorriso di poco prima svanisce lasciando un’espressione pari a quella di una statua. Il momento arriva immediato. Keyra scatta in avanti puntando il mio petto, una mossa troppo stupida e troppo scontata, volendo potrei benissimo proteggermi facendola sprofondare nei mattoni circostanti, mi ha sempre divertito questa tattica, vedere l’avversario sprofondare lentamente fino a metà del bacino era sempre qualcosa di esilarante. Soprattutto mentre imprecava come non mai per uscire, chissà se lei sarebbe finita nella stanza di sotto con le gambe. Sollevo il braccio sinistro pronto ad attivare il mio potere, immediatamente sento ogni singola particella del mio corpo vibrare e connettersi al pavimento circostante. Non ho intenzione di bloccarla totalmente, solo un piede per vederla ruzzolare in terra, dopodiché la lascerò libera e potremmo riprendere la lotta. Sento finalmente ogni centimetro del mio essere collegato al terreno, sollevo il braccio sinistro puntandolo contro Keyra ma ad un tratto accade l’inaspettato. La donna si sposta all’ultimo secondo abbassandosi verso il mio braccio destro “merda!” penso non appena la vedo abbassarsi e passarmi sotto, non ho nemmeno il tempo di portare giù il braccio, d’improvviso un colpo di genio. Lascio roteare l’ascia in modo che il lato squadrato si trovi alle mie spalle, immediatamente la punta di una lama mi tocca la schiena, mi irrigidisco avvertendo la presenza della donna alle mie spalle. «Potrei tranciarti di netto la testa se solo lo volessi, lo sai vero?» lascio scivolare lentamente la mia dolce “Rovina”, in modo obliquo. Se i miei calcoli sono esatti dovrebbe poggiarsi sulla sua spalla, all’attaccatura della testa e successivamente toccarle il collo…

Rovina di Gaya ---> Forma dormiente

Lucynda Mellow

Consumo gli ultimi residui di verdura e carne, quando ai miei timpani giungono il suon di "risatine" dell'immancabile pubblico, provenienti dalle bocche di MisterIngozzatoreCronico, che per poco si strozza, e MisterOcchiDiFuoco che tenta invano di contenersi.

Non credevo di aver fatto chissacchè, è una cosa del tutto naturale.
<<Fai pure, a me non infastidisce>> replica senza farsi troppe domande MissCadavere, nel mentre si avvia a prenotare la sua porzione di cinghiale.
Keyra non sembra completamente divertita dal mio simpatico gesto; beh, cosa c'è di tanto raccapricciante in un rutto? Meglio fuori che dentro!
<<Scusate se non mi intrattengo per la cena…non ho molta fame… io mi reco in armeria, se qualcuno vuole già unirsi ben venga, altrimenti finite pure con calma, quando e se vorrete ...mi troverete la…buon appetito a tutti>>



dice con un lamentoso tono, sollevando il culo dalla sedia per poi dirigersi presso le scale; mi domando come farà a sprecare le sue energie nella Zufferia senza aver messo qualcosa tra i denti. Mah, chi la capisce è un tizio da deificare.
Noto che Andreus s'incammina seguendo ella, una volta terminato di lavare il suo piatto nella brocca d'acqua in cucina <<Se qualcuno vuole assistere allo spettacolo, mi trova in armeria con Keyra…>>

Interviene perfino la mia "alleata", abbandonando la tavolata <<Io vado a prendere una boccata d’aria su, in superficie.>>
Probabilmente avrà il desiderio di conoscere a fondo la nostra cosiddetta Casa. A questo punto mi ritroverò a combattere da sola contro quei due, ma non per questo mi tirerò indietro: un vero guerriero non rinuncia MAI alla guerra, nemmeno se il suo team presenta un numero di combattenti minore rispetto a quello della squadra avversaria.
Senza proferire nulla, metto giù il piatto e mi preparo ad abbandonare la sala: qualcuno però interrompe le mie intenzioni, rivolgendomi la parola: è Belial, alias MisterOcchiDiFuoco



<<Lady Lucynda, ho apprezzato la tua espressione di poc'anzi a tavola, mi sembri più un maschio nei modi e per questo entri nelle mie grazie e non solo per questo.>>
Oh, ma che uomo galante. Gentile, molto gentile da parte sua. Se non fosse per quel "Lady", avrei apprezzato maggiormente i suoi complimenti. Mica sono una principessa! Quanto costa chiamare la gente solo ed esclusivamente per nome senza inutili e ridicoli appellativi? Bah.

<<[...]Mi chiamo Belial Leviathan. Avrei il piacere di invitarti ad osservare quei due che ora staranno iniziando a dare spettacolo in armeria per discutere con te e magari, il pirata muto e la Sposa Cadavere, Ananya se non sbaglio. Se hai piacere, io mi reco lì: sono sicuro che potremo diventare grandi Fratelli di Scudo.>>

Fratelli di Scudo? Mmh...sì dai, si può fare. Solo perchè adoro il tuo bel faccino, eheheh.



<<Grazie caro, faccio del mio meglio...>> replico, mostrando un sorrisetto con tanto di occhiolino dolce per poi riprendere il discorso con tono serio <<...trovo che la tua sia un'idea convincente.>>
detto ciò mi avvio alle scale, facendo cenno all'uomo di seguirmi. Raggiunta a malapena la soglia dell'armeria, noto con la coda dell'occhio che Andreus e Keyra hanno già cominciato ad aprire le danze. Eheh, ho in serbo un regalino per loro... giusto per complicare un pò le cose; prima di lasciar passare il mio nuovo "amico" lo fermo per un attimo, cercando di mantenere il mio tono di voce più basso possibile, in modo che i due guerrieri non ascoltino le nostre parole <<Ehi, aspetta. Prima di varcare la soglia, ho intenzione di giocare uno scherzetto ai nostri amici. Sta a guardare...>>



Chiudo gli occhi, concentro l'energia lungo il mio braccio sinistro. Avverto un leggero formicolio sul palmo della mano: piccole scintille elettrostatiche si aggregano, accumulandosi sempre di più dando vita ad una vera e propria saetta...sento l'inconfondibile energia del fulmine scorrermi nelle vene! Miro sul pavimento dell'armeria, precisamente vicino ai piedi di Andreus...non ho intenzione di fargli del male, ma solo rendere il combattimento ancora più caotico. Scaglio il potere sul punto stabilito.



<<Bene bene... vi state infilzando alla grande, eh?>> concludo con un ghigno d'intesa, poggiando la schiena sulla colonna. Nel caso dovessero attaccarmi all'istante, non esiterò a difendermi con la mia fedele Tenebris Fulgura.

Fulmine
Previa concentrazione si è in grado di accumulare energia in un braccio e scaricarla al palmo della mano, sotto forma di elettricità:
• Allievo Saetta – Si crea una saetta di piccole dimensioni, che può essere lanciata per due metri, che causa danni lievi da elettricità (50 volt)

*Azione improvvisata di Lucynda concordata con il Master

Keyra
Isyl Tinnuviel

«Potrei tranciarti di netto la testa se solo lo volessi, lo sai vero?» subito dopo le sue parole avverto un leggero spostamento d’aria e un qualcosa di rigido scivolarmi vicino al collo …
Se fossi stata realmente in battaglia avrei attivato il mio scudo in forma ridotta per proteggermi, ci tengo che la mia testa resti fermamente attaccata al mio collo. Avrei dovuto abbassarmi come poco prima , prima di puntargli Menelmir, me ne rendo conto; astuto il ragazzo, in questo modo mi ha praticamente bloccato.
“ Mossa astuta la tua…ma ricorda che hai ancora un’arma puntata alla schiena e potrei attivare il suo potere elementare……se solo lo volessi…” dico melliflua, nonostante tutto, non sono totalmente in posizione di svantaggio.
In questa posizione ogni movimento troppo accentuato potrebbe essere difficile …ho solo due possibilità, sgusciare piano di lato sfilandomi la dolce ascia dal collo, oppure scivolare lungo il basso rimettendoci qualche capello…opterei per la seconda. Essendo dietro di lui non può vedere la mia posizione e non ci sono specchi o cose che possano riflettere ; probabilmente avendo lo spazio libero di lato si aspetta che io sgusci fuori verso destra , invece se mi abbasso non può prevedere da che parte arriverà il mio prossimo teorico colpo, potrei nuovamente sorprenderlo spostandomi quindi verso sinistra prendendolo contro tempo, se mi spostassi a destra per lui sarebbe più facile colpirmi perché mentre mi sto abbassando potrebbe lasciare ruotare la sua ascia dalla schiena verso il basso , invece se mi butto a sinistra impiegherebbe qualche secondo in più per riprendere il controllo…ma buttarsi a sinistra non basta …
Poi un’idea balena nella mente.
Potrei abbassarmi sfilandomi dalla morsa dell’ascia , colpirlo poi con l’estremità del gomito destro con la quale impugno l’arma, proprio sulla giuntura dietro il ginocchio destro facendolo quindi sbilanciare all’indietro , - il fatto di avere un’arma di tali dimensioni dietro la schiena potrebbe contribuire a sbilanciarlo ancora di più - nel mentre si sbilancia potrei usare la mia arma, per parare un eventuale colpo dell’ascia stessa che potrebbe arrivare dall’alto nell’atto dello sbilanciamento se non sono abbastanza veloce nello scansarmi , quindi poi concludere con un balzo all’indietro allontanandomi un po’ da lui , riprendere la posizione eretta e quindi richiamare con un cenno diretto al cielo, il potere del vento sottoforma di turbine per colpirlo alla schiena e farlo cadere in avanti senza però fargli male, non lo vorrei mai, di sicuro non vorrei mai far del male proprio a lui…probabilmente con altri mi farei meno problemi, ma Andreus è…Andreus.
Mentre sono concentrata sul combattimento però, sento dei passi giungere da dietro, si fermano, appartengono a uno no…due persone, le cadenze sono diverse…e poco dopo un qualcosa di luminoso simile ad una saetta si abbatte sul pavimento grezzo dell’armeria vicino ai piedi di Andreus…sicuramente è opera di un dominatore del fulmine.
Vorrei voltarmi per vedere a chi appartiene la padronanza di tale elemento , ma sono ancora bloccata dall’ascia di Andreus, poi sento una voce :
<<Bene bene... vi state infilzando alla grande, eh?>>
E’ Lucynda, la tizia piumata a parlare, la riconosco dal tono. Che sia stata lei?
« Ma bene…a quanto pare non siamo soli…» dico sogghignando con tono di sfida in risposta al suo gesto. Ora il mio momentaneo nemico non è solo Andreus, c’è anche lei e forse…qualcun altro…
Inizialmente faccio finta di nulla ignorando la presenza della ragazza, siamo nel pieno del combattimento e lei vuole come precedentemente decretato, unirsi alla mischia, il bersaglio del mio prossimo colpo visto che vuole combattere , non sarà questa volta Andreus, bensì lei… ma prima devo uscire da questa situazione.
Mi preparo flettendo le ginocchia pronta per sgusciare verso il basso e seguire la prima parte del mio piano fino a tentare di sbilanciare Andreus …. quando arretrerò con un balzo e sarò non troppo vicina al suo raggio d’azione , mi volterò verso Lucynda e richiamerò a me il potere del mio elemento ; sentirò il respiro dell’implacabile Vento sottoforma di piuma danzarmi attorno, percorrere dapprima il mio braccio e poi concentrarsi nel mio palmo, con l’intento di scagliarle contro un turbine di debole intensità, giusto per spingerla qualche passo indietro… non voglio farle del male…

Menelmir ---> Forma dormiente

Vento - Tornado ---> Attivo di debole intensità ( turbine)
Grado: Esperta