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  1. #461
    sim dio L'avatar di niobe cremisi
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Yadirha BlackSnow

    <<Poteva essere la mia, sì è vero, ma poteva benissimo anche essere la tua visto che con la tua “bravura”…>> Sarcasmo lo sento distintamente nella sua voce, a quanto pare se l’è presa male << Già perchè sono io quella col petto squarciato, non è vero? Chiunque poteva essere al posto di quella reietta, non prendere sul personale ogni cosa che ti viene detta e che non condividi.>> … Cresci! Mi verrebbe da dirle, vorrei chiudere qui la questione ma lei riparte imperterrirta come solo un bimbo cocciuto può fare <<non abbiamo vinto! E comunque che si provi simpatia o meno, una compagna si aiuta se si è in difficoltà, non le si dà un ramo da usare come bastone per poi lasciarla da sola a tornare. Io non l’avrei mai fatto né con te né con qualsiasi altro mio compagno!>> Ah è quindi è questo il motivo del suo astio soltanto perchè gli ho passato un bastone!? Povera piccola deve essere così difficile camminare con le proprie gambe evidentemente. << E quindi è questo che ti turba tanto? Ti ho passato quel bastone dicendoti di avviarti se volevi mica ti ho obbligato a farlo, e a dirla tutta mi sono costretta a passarti quel bastone perché, il mio primo impulso era quello di lasciarti lì. Io non sono la tua balia avevo altre cose da fare che stare dietro a te, e per tua informazione non mi stai antipatica ma indifferente, e la cosa è molto diversa>> L’avrò offesa? Chi se ne importa io non sono una loro amica, ma una alleata temporanea abbiamo un solo nemico in comune e basta, non ho tempo per battibecchi stupidi e cotroproducenti. E’ divertente la ragazzina è viziata e si vede e dopo aver piagnucolato si volta dall’altra parte con stizza.
    «Daphne, penso che la prossima volta non dovresti mettere tanto limone nel cibo, la nostra amica qui ne sta subendo gli acidi effetti!» Eh tutto questo risulta pesante uno può dire niente che subito risulta acido, e questo è niente se voglio posso esserlo ancora di più, ma richiederebbe energia, energia che ora non mi va di spendere.
    Fotunatamente Daphne inizia a raccontare di suo fratello, è una storia triste e violenta che mi fa pensare che la guerra è davvero orribile, un orrore senza precendenti. Poi finito il racconto la donna mi chiede di indicarle dove mi fa male per cercare di darmi una mano, così appoggio il piatto sul lato sinistro del letto e poi tiro su la manica e sporgo il braccio verso Daphne << Si grazie>> Subito dopo entrano Keyra e Efrem con due sconosciuti, un maschio e una femmina e entrambi sono feriti. «quando hai finito di coccolare la colombella, ci sarebbero altri due ospiti che attendono il tuo aiuto…Franthalia è nostra allora?» Eh povero Efrem pensa che delusione sapere che abbiamo perso. << Mi spiace darti questo dispiacere ma abbiamo perso, piuttosto chi sono questi due? Nuovi soldato?>>
    «Ehi pirata! … quando hai finito di coccolare la colombella, ci sarebbero altri due ospiti che attendono il tuo aiuto…» Colomba già è entrata poco fa ero talmente presa da altro che non ci avevo fatto molto caso eh sarà la stanchezza, dopotutto è da un giorno che non dormo.
    «Come state ragazze? »
    Umh insomma << Nel complesso poteva andarmi peggio, non mi lamento>> Poi Keyra parla ai due sconosciuti e da quello che ho capito la donna si chiama Shayla e il maschio ovviamente Markus. Distolgo lo sguardo da loro solo quando sento Andreus dire «Bene! Ora curiamo la paziente numero 2!» Lo guardo con gratitudine, finalmente anche Ananya fa il suo ingresso chiedendo se può essere d’aiuto in qualche modo, chissà perchè ci ha messo tanto ad arrivare.
    Ultima modifica di niobe cremisi; 9th May 2015 alle 01:57
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  2. #462
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuviel


    La prima risposta che arriva è quella di Efrem:
    «Non ti scomodare per me, ci penserà il nostro amante degli animali non appena si sbriga!»
    Lo guardo, mentre le sue parole mi attraversano come doccia gelata, non ti scomodare mi dice…scontroso e diffidente come sempre in fondo volevo solo essere d’aiuto. Chissà perché non riesce a fidarsi di me, di noi….sinceramente di me potrei anche comprenderlo, non sanno dove sono stata, con chi ho parlato, non sanno nemmeno chi io sia in realtà, per cosa combatto….però …anche se tutto giocasse contro di me, se tutti mi odiassero per le parole taciute e non dette, mi ritirerei nel mio silenzio incassando il colpo, non oserei mai tradirli, non sono una traditrice e questa è l’unica cosa che conta, anche se in fondo ho paura di un loro eventuale giudizio . Non capirò mai comunque perché Efrem si ostina a gravare sempre e solo sulle spalle di Andreus….io non sono una guaritrice come lui è vero, ma non per questo vuol dire che io non sia capace di medicare un’ustione, non sarò una valida guerriera come i presenti purtroppo, ma almeno di erbe qualcosa ne so…lo vedo avvicinarsi ad Andreus e posargli una mano sulla spalla, mentre Andreus annuisce in mia direzione.
    « Se puoi, dai una ripulita alle loro ferite, come sta facendo Daphne, così mi sarà più facile dopo…»
    Annuisco a mia volta, almeno lui è gentile…mi volto nuovamente verso il tavolino per prendere delle bende e una crema a base di aloe e biancospino, servirà a disinfettare e rinfrescare un po’ la zona colpita e a togliere eventuali bruciori. L’aloe è veramente una pianta preziosa.
    Guardo i presenti mentre incrocio lo sguardo e le iridi azzurre di Medea:
    <<Mia madre era un’erborista se posso esserti di aiuto sono qui>> mi sorride cordiale, si sono quasi sicura che la ragazza che vidi quel giorno fosse lei in quella casa.
    Ma ora non indagherò, ci sono feriti da curare ci sarà tempo per il dialogo.

    «Se te la senti e stai meglio, potresti per favore iniziare a medicare l’ustione di Markus con questa crema? »
    Mi rivolgo a lei in tono gentile e riconoscente porgendole una delle due ampolla con l’unguento, mentr el’altra la prendo io.
    «Non preoccuparti dei suoi tatuaggi, sembra cattivo, ma non credo morda»
    Sorrido sarcastica spostando questa volta il mio viso su quello del giovane elfo tatuato per poi posare il mio sguardo contrariato e offeso verso Efrem :
    «A quanto pare il gran capo non gradisce che io mi scomodi per lui… ma visto che sei ostinato…lo farò comunque.»
    Ironizzo sulla sua scarsa fiducia nei miei confronti, mentre uno strano sorriso mi attraverso il viso, gli dimostrerò che non sono proprio così sprovveduta in …fare erboristico.
    Nel mentre arriva anche Ananya, chissà dov’era, non l’ho vista quando sono rientrata, nemmeno quando sono scesa nel rifugio assieme a Markus Shayla ed Efrem…
    «Se mi dite cosa fare vi do una mano. Non so niente di erbe, anzi, se condivideste le vostre conoscenze sarebbe meglio per tutti..… per.. ehm… favore..?»
    Noto la sua disponibilità vagamente forzata, velata di imbarazzo, le sorrido :
    «Due mani in più fanno sempre comodo giusto “ infermiere”?»
    Mi rivolgo a tutte le ragazze che si stanno prodigando a dare una mano smorzando la tensione accumulata nell’aria , per poi continuare:
    «Ci sarebbe una nuova inquilina da curare,è stata accolta da Efrem con i suoi soliti modi gentili e garbati , ha dei tagli sulle gambe …basterà disinfettare con l’Echinacea, è l’unica ampolla con il tappo blu »
    Continuo:
    «Io ho imparato da mia madre, lei era molto brava a mescolare erbe e comporre medicinali, ha curato molta gente e salvato anche qualche vita» …già, ma non la sua…. «…Lei era un elfo, proprio come me» sorrido ironica voltando il viso verso il muro smorzando il tono lasciando che la parole dette muoiano come arrivate, non è il momento di perdersi in simili racconti.
    «Se ti va..poi appena abbiamo aiutato i presenti posso insegnarti qualcosa…»
    Detto ciò raggiungo Efrem ancora seduto , recupero un panno bagnato per poi pararmi dinanzi a lui, passo la mia mano sinistra sotto il suo mento per potergli alzare il viso verso l’alto dove la scarsa luce del luogo arriva un po’ più forte, passo quindi tamponando leggermente il lato del viso ustionato cercando di non strofinare e di essere il più delicata possibile…a questo contatto volta leggermente e di scatto la testa di lato…ammonendomi.
    «Fa piano almeno! »
    «Scusami… » biascico cercando di alleggerire ancor più la mano.
    Il mio viso è su di lui, sui suoi occhi, sulla sua ustione, ma la mia mente è altrove…vacilla per la troppa vicinanza con il suo corpo seminudo seduto dinanzi a me…il mio cuore prende a palpitare fortemente, spero che le sue orecchie da elfo non sentano il suo pulsare…sospiro mentre un alito di vento sfugge dalle mie labbra sfiorando la sua bruciatura. Sento la vicinanza con l’elemento madre della mia famiglia, elemento che non padroneggio a differenza di mio padre, mentre il vento dentro di me inizia ad agitarsi, è una sensazione strana , diversa da quella provata con Ryuk Leithien, con lui era una cosa più di passione e di desiderio ora invece è più una questione di attrazione, la temperatura attorno a me aumenta sensibilmente, ne percepisco il calore sulla pelle, mi scosto da lui voltandomi per prendere delle bende pulite…ne approfitto per mettere a tacere i miei istinti. Torno quindi da lui, prendo un po’ dell’unguento all’aloe e biancospino e bagnandomi la mano cerco di stenderlo cauta sulla sua parte ustionata, se usassi una benda troppo leggera potrebbe fare un po’ di attrito con la scottatura e non sarebbe una cosa piacevole. Sempre tenendogli il mento sollevato, accarezzo questa volta con il mio palmo il suo viso , cauta delicata, non voglio fargli male, il contatto di questa vicinanza mi mette un po’ a disagio, forse avrei dovuto lasciare a qualcun altro la medicazione di Efrem, sono troppo sensibile ….
    Mentre continua la medicazione mi vedo improvvisamente proiettata altrove:

    Una intricata foresta dove soffia il vento fischiando tra le fronde ricurve delle piante , la rugiada scende verso terra scivolando dalle foglie come cristalli per poi infrangersi a terra,dissolvendosi in piccole gocce simili a prezioso diamante…






    io sto correndo non so dove, non so perché, dietro di me dei passi...



    ...la figura di Efrem com’è ora, senza però la bruciatura a deturpare il suo viso, mi rincorre cerca di prendermi alle spalle, ci riesce abbracciandomi da dietro...



    ...ma io sfuggo, inciampiamo entrambe a causa del mio poco accorto gesto , cadiamo e rotoliamo da un leggero pendio …io mi ritrovo con la schiena a terra distesa sulla fresca erba nell'alba del primo mattino…



    ...sopra di me, vedo Efrem.



    Uno scambio di sguardi complici, lo tiro verso di me e le mie labbra sono sulle sue ….chiudo gli occhi…


    Ritorno al presente, accorgendomi che forse sto mettendo troppo unguento sulla sua bruciatura, spero non si sia accorto di questo mio improvviso stato di trans…avvampo abbassando lo sguardo consapevole che ciò a cui stavo pensando non si addiceva al momento…prendo le bende pulite e gli e le poso sul viso lasciandole morbide, poi improvvisamente un nuovo capogiro, vacillo appena, ma riesco a sorreggermi sulle mie gambe …ospero sia causato solo dalla stanchezza e non da questa strana quanto piacevole vicinanza.





    - Frase e le azioni di Efrem nel sogno di Keyra concordate con SimsKingdom
    - Foto 6 -
    Ultima modifica di DELTAG; 13th May 2015 alle 20:06

  3. #463
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    ​E' pomeriggio

  4. #464
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli


    Markus Obelyn


    Non solo il beota mi punta la falce alla gola e mi minaccia di tagliare il mio giocattolo preferito spacciando il tutto per un “simpatico” benvenuto, ma ora beve anche quasi tutto l’idromele che gli ho gentilmente offerto e, ghignando soddisfatto, me ne lascia giusto un misero goccetto! Lo guardo furente. Se solo penso alla faticaccia che ho fatto per rubare quella bottiglia… Mi viene voglia di prenderlo a calci in culo. Ignoro la sua faccia da schiaffi, o almeno ci provo, e tracanno la rimanenza nella bottiglia, tutta d’un fiato. Poi guardando le due donne ancora intente a ciarlare la getto con forza contro una trave con l’intento di romperla: magari udendo il baccano la smettono di conversare.
    Da ciò che ho potuto capire di questo luogo è che dovrebbe sembrare abbandonato, dunque credo che non sia molto intelligente starsene qui fuori a fare conoscenza o tanto vale attaccarci un bel bersaglio in fronte e metterci a correre urlando “REALI SIAMO QUI!”.



    Sto per aprire bocca e “suggerire” di darci una mossa, ma lo psicopatico armato di falce mi anticipa usando un tono leggermente aspro. Inarco un sopracciglio e lo guardo perplesso: e mo? Che gli piglia? Oggi è la giornata dei lunatici per caso? Finalmente le due sembrano ammutolirsi e ci incamminiamo. Mi metto alle spalle di Efrem e mi guardo attorno cercando di imparare la strada. Sposta una pietra qui, muovi un libro là, va a destra, va a sinistra, fai una giravolta, falla un’altra volta... Ma qui è peggio di un labirinto! @_@





    In qualche maniera sbuchiamo dentro una stanzetta: c’è qualche letto, bende, intrugli curativi e tante persone cordiali e simpatiche... Eccetto che la tizia moribonda (Yadirha). Stranito dal suo silenzio la osservo con la coda dell’occhio, cercando di non farmi notare troppo: è una mia impressione o quella ha tre… dita?!



    <<Hey pirata!>>, esclama Efrem distraendomi, <<Quando hai finito di coccolare la colombella, ci sarebbero altri due ospiti che attendono il tuo aiuto…>>. Eh? Per questa cavolata al braccio? Ma non è necessario, mi basta un po’ d’aloe e passa la paura… Dovrei solo capire quali tra queste boccette lo è. <<Veramente sto b->>, cerco di ribattere ma il ragazzo mi interrompe dicendo, <<Benvenuti!>>, e con un ampio sorriso continua, <<mi chiamo Andreus De Lagun… e sì, sono il guaritore qui dentro>>. De Lagun… De Lagun… De Lagun. Perché questo cognome mi è familiare? L’ho già sentito. <<Se volete, sedetevi sul lettino libero lì in fondo. Mi ci vorrà un po’…>>. Giusto le cure. Ora che ci penso questa Shayla non mi sembra messa bene e riflettendoci con lei mi sono comportato come un perfetto cafone: è gnocca, su questo non ci piove, ma non sono un maniaco sessuale… O almeno non fuori dalle lenzuola. Chissà cosa cavolo mi è preso... <<Prendi pure te il letto, io resto in piedi…>>, dico guardandola negli occhi, quelli veri stavolta!
    Intanto in stanza compare l’ennesima ribelle che dopo averci fissato per un po’ si offre di aiutare… Ed anche questa, come le tizia con tre dita, mi sembra piuttosto stramba… Pelle cadaverica, strani simboli dipinti sul volto ed occhi rossi: è un pò… Inquietante. Ascolto distrattamente lo scambio di battute tra la tizia taciturna ed Efrem, capendo in questo modo che una battaglia è stata persa… Quella di Franthalia, luogo da me conosciuto per via dello scheletro di drago.
    <<Mia madre era un’erborista se posso esserti di aiuto sono qui>>, sento d'un tratto squittire alle mie spalle. Mi volto leggermente ed è così che noto una bella bambolina bionda con due occhietti vispi ed azzurri sorridere a Keyra



    <<Se te la senti e stai meglio, potresti per favore iniziare a medicare l’ustione di Markus con questa crema?>>. Dunque lei è una delle due guerriere… Avrei potuto arrivarci da solo semplicemente guardando gli abiti se solo non fossi distratto da “altro”.<<Non preoccuparti dei suoi tatuaggi, sembra cattivo, ma non credo morda>>, dice la rossa per poi occuparsi di Efrem. A quanto pare oggi non posso più scamparla… E va bene, mi arrendo: fate di me ciò che volete! <<Prometto di stare a cuccia… Almeno per stavolta>>, dico stando al gioco della rossa mentre faccio un occhiolino alla bambolina bionda. Mi avvicino dunque al letto ed indicandolo con l'indice le chiedo, <<Ti dispiace se mi siedo qui? E’ che sono un pelino alto, non per altro…>>.
    Se mi dirà di sì mi accomoderò sul ciglio del letto e stando molto attento all’ustione alla spalla solleverò parte della maglia per poterle permettere di spalmare la crema. Intanto, giusto per spezzare il silenzio, le dirò sorridendole: <<Dubito di conoscerti me ne ricorderei… Difficilmente dimentico il nome di fanciulle tanto gentili e carine come te. Dunque com’è che ti chiami?>>. Se invece non accetterà mi limiterò a chiederle se può passarmi la crema, sempre con gentilezza, e poggiandomi contro un muro la spalmerò da solo.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 18th May 2015 alle 22:49



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  5. #465
    sim dio L'avatar di Lilla_20
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Medea Euripide



    Mentre osservo Keyra attendendo una sua risposta sento la voce di Ananya «Se mi dite cosa fare vi do una mano. Non so niente di erbe, anzi, se condivideste le vostre conoscenze sarebbe meglio per tutti...»
    Sbaglio o ha chiesto “per favore”? Mmm…. Meglio così dopotutto anche se qualcuna a caso (Yadirha) non l’ha ancora capito, qui siamo tutti alleati e ci si deve aiutare tra noi, la battaglia infatti non è interna, abbiamo tutti gli stessi nemici da combattere: i Reali in primis e poi i Reietti. Ecco parli del diavolo e spunta lei.
    << E quindi è questo che ti turba tanto? Ti ho passato quel bastone dicendoti di avviarti se volevi mica ti ho obbligato a farlo, e a dirla tutta mi sono costretta a passarti quel bastone perché, il mio primo impulso era quello di lasciarti lì. Io non sono la tua balia avevo altre cose da fare che stare dietro a te, e per tua informazione non mi stai antipatica ma indifferente, e la cosa è molto diversa>>
    Inarco un sopracciglio sentendo le sue parole ma è scema o ci fa? Mi volto verso di lei <<Non mi turba questo mi fa incazzare e pure tanto! Siamo compagne, io ero in difficoltà e mi aspettavo il tuo aiuto come, nelle mie stesse condizioni, se lo sarebbero aspettati Andreus, Keyra… tutti insomma, invece tu hai pensato ai fatti tuoi. Che dovevi fare di così importante? Questioni di vita o di morte?>> La guardo furente. <<Ma è inutile parlare con te, è solo fiato sprecato!>>
    Mi volto dall’altra parte ignorandola. Keyra accoglie subito la mia proposta «Se te la senti e stai meglio, potresti per favore iniziare a medicare l’ustione di Markus con questa crema? »
    Markus… mi volto a guardarlo, mmm… niente male il ragazzo, sarà un piacere curarlo sperando che non sia acido come yogurtino Efrem.
    <<Certo>> Sorrido a Keyra prendendo dalle sue mani la crema all’aloe. Mi avvicino quindi all’elfo.
    <<Prometto di stare a cuccia… Almeno per stavolta>> Simpatico, meno male. <<Meno male, sai sono un po’ stanca, non so più neanche da quanto è che non dormo. <<Ti dispiace se mi siedo qui? E’ che sono un pelino alto, non per altro…>>. Gli faccio un sorriso. <<No, anzi, mi faciliti il compito.>>
    <<Dubito di conoscerti me ne ricorderei… Difficilmente dimentico il nome di fanciulle tanto gentili e carine come te. Dunque com’è che ti chiami?>>. Oltre che simpatico non è neanche un tipo rude, almeno non qui… <<Non credo di conoscerti… grazie...>> Mio malgrado arrossisco un po’. <<Il mio nome è Medea>>
    Mi spalmo un po’ di crema sulla mano sinistra e lentamente e facendo attenzione a non fargli male la passero sulla spalla nella parte dove è ustionato, dopodiché la spalmerò con delicatezza. La crema che ho sulla mano è in quantità abbandonante ma tanto si dovrebbe asciugare velocemente se non ricordo male.
    Finito mi volto verso Keyra. <<Secondo me è meglio fasciarla, che ne pensi?>> Se mi risponderà di sì cercherò delle bende o qualcos’altro per provvedere.
    <<Andreus…>> Volto la testa verso di lui. <<Grazie per avermi curato e… per il resto…>> Lì per lì non ci ho pensato a ringraziarlo, ero troppo arrabbiata con Yadirha, ma spero che abbia capito le mie parole poiché oltre a ringraziarlo per avermi curato l’ho ringraziato anche per avermi difeso con la mia “simpatica” compagna di battaglia, comunque in ogni caso cercherò di farlo in un altro momento…


  6. #466
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Mentre mi avvicino a Yadirha sento del vociare alle mie spalle, Medea si offre di aiutare le altre parlando degli insegnamenti e delle conoscenze di sua madre in campo erboristico. Perfetto, tutte queste mani che si prodigano per aiutare mi rallegrano, penso che comunque, l’acidità di Efrem sia comunque servita a riunirci in questo modo. Dopotutto, se lui non ci avesse radunati tutti qui dentro, adesso staremo adornando i torrioni del castello. Yadirha finalmente mi sorride


    e nello stesso istante sento la voce di Ananya comparire dalla porta, vuole aiutare e sembra essere in difficoltà quando dice “per favore” che strano… Che forse l’abbia giudicata troppo presto? In fondo non so nulla di lei, magari proviene da qualche stramba tribù come la signorina qui davanti. Mi fa piacere però che finalmente si sia sbloccata, penso che proverò a rivalutarla. Magari siamo partiti col piede sbagliato, ecco. «Fa piano almeno!» sento mugugnare da Efrem alle mie spalle.


    Sopprimo un risolino e mi appresto a curare Yadirha, faccio appello nuovamente a ciò che i siamesi hanno donato per generazioni alla mia famiglia, la mia magia curativa si riattiva nuovamente dalle mani diramandosi per le dita e fuoriuscendone sotto forma di due globi luminosi candidi e da una luce calda e dorata. La passo su tutte le ferite della ragazza e velocemente porto i globi all’altezza del suo petto creando così una sorta di guarigione generale.


    Ha funzionato con Medea l’altro ieri, dovrebbe funzionare anche con lei. Lentamente la luce dei due globi si affievolisce fin quando entrambi non si dissolvono come polvere, sabbia che scivola e scompare prima che possa toccare il suo corpo. Prima ancora che possa parlare, alle mie spalle sento la voce leggera di Medea


    «Andreus… grazie per avermi curato e… per il resto…» un sorriso mi scappa spontaneo, alzo una mano e la chiudo sollevando il pollice in alto in segno di approvazione «chi trova un De Lagun trova un medico… oltre a un marinaio!» penso che sarebbe dovuto essere questo il motto non ufficiale della mia famiglia. Invece di quella frasetta sull’emettere la sentenza e… come continua poi? Accidentaccio, non me la ricordo più! Mi gratto velocemente la testa guardando poi le condizioni di Yadirha prima di porgerle una mano per aiutarla ad alzarsi


    «pronta per riprendere a fare casino!» le dirò con un sorriso complice se accetterà la mia mano…

    Difesa e recupero:
    Rigenerazione: Avviene tramite tocco (Esperto) - Rigenera ferite di media entità (ferite profonde non mortali, ossa rotte, danni medi da elemento)

  7. #467
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Shayla Bolton


    Sto aspettando la risposta di Keyra, quando la voce nervosa di Efrem mi fa voltare verso di lui «signore!» esclama nella nostra direzione«che ne dite di continuare a conoscervi all’interno del rifugio? Voi due avete bisogno di cure e il nostro guaritore è già sceso di sotto…».



    Le sue parole sono seguite dal tonfo provocato dal gesto dell'altro di gettare la sua borraccia, e li guardo interrogativa non capendo cosa gli sia preso, infondo stavamo solo parlando ed è stato Efrem il primo a bloccarci all'esterno del monastero, ma gli altri due lo seguono senza replicare e quindi mi unisco a loro.



    Scendiamo attraverso tutta una serie di passaggi segreti, sembra che i monaci ne avessero di segreti da nascondere! Arriviamo finalmente in una stanza che sembra un'infermeria, seguiti da una colomba che va a posarsi sulle spalle di un uomo al centro della stanza, strofinandosi sulla sua guancia.



    Che tenera! «ehi pirata!» tuona Efrem verso il ragazzo «quando hai finito di coccolare la colombella, ci sarebbero altri due ospiti che attendono il tuo aiuto…» riferendosi chiaramente a noi.



    Deduco che questo deve quindi essere il guaritore del rifugio. Mi volto ad osservare gli altri presenti, ci sono due ragazze vestite con una specie di armatura sexy...eh si, Efrem ha sempre avuto una passione per le calze di quel tipo. Con un paio delle presenti sento affinità di razza, una è distesa su un letto e sembra semi incosciente, l'altra invece è...strana. La osservo meglio, la pelle ricorda quella di un serpente, gli occhi sono rossi come il sangue o come il fuoco... oh Raiden, riceverà mai le attenzioni di un uomo con un corpo come quello? Probabilmente dai suoi simili, spero.
    Efrem chiede l'esito di quella che suppongo essere stata la battaglia, mentre il guaritore si presenta, sembra un tipo molto dolce apparentemente «Benvenuti! Mi chiamo Andreus De Lagun… e sì, sono il guaritore qui dentro. Se volete, sedetevi sul lettino libero lì in fondo. Mi ci vorrà un po’…».



    Keyra velocemente prende alcune boccette e mi sorride, invitandomi a sedermi come consigliato da Andreus, «Shayla se ti va…per il momento posso disinfettarti io le ferite e fasciartele per impedire che si infettino, appena Andreus sarà libero potrà curare anche te. ». Mi stupisco della sua gentilezza, come di quella di Andreus, non sono davvero abituata a simili attenzioni, le sorrido ed annuisco, sussurrandole un <<Grazie>>.
    Una ragazza bionda, vestita in quella che credo sia la loro armatura, si offre di aiutare, e pochi istanti dopo entra in stanza anche un'altra donna che....ODDIO! Ma cosa è? La pelle cadaverica, strani segni sul viso e le ossa che si intravedono da sotto la pelle. Sono decisamente frastornata, non ho mai visto gente come questa... se non fossero tutti così prodighi nell'aiutarsi a vicenda fuggirei a gambe levate. Oh Beh...dubito che ritroverei l'uscita in questo labirinto ma insomma...era per dire.
    Seguo a malapena i discorsi tra i presenti, ancora non riesco ad associare volti e ruoli, ma mi è chiaro che sembrano abbastanza affiatati, anche se non mancano battute acidelle soprattutto da parte di alcuni di loro. Quello che riesco ad estrapolare da tutte le chiacchiere, è che hanno perso la battaglia. Pessimo.
    <<Prendi pure te il letto, io resto in piedi…>> guardo il ragazzo, che forse per la prima volta mi sta guardando negli occhi. Questo posto deve essere incantano, ha reso gentile persino lui. Mi avvicino, passandogli accanto e sfiorando delicatamente con la mano destra il perimetro del suo tatuaggio sul braccio, sento con lui affinità di elemento, del fuoco che brucia nelle nostre vene e la cosa mi ha sempre eccitata, ed aggiungo <<C'è posto per due...se vuoi>> con un sorriso malizioso sul viso. Lo supero e mi siedo sul letto, accavallo le gambe e mi accorgo in quel momento di essere ancora armata, forse non è il caso di mostrare Impeto ai presenti, potrebbero interpretare male in gesto e non vorrei che sorgessero altre discussioni. Così richiamo il mio pugnale che presto svanisce nel nulla. Dovrei presentarmi? Forse si...dai. Quindi dico, rivolta a tutti e nessuno <<Io sono Shayla, piacere di conoscervi>> spero non facciano troppe domande, sono stanca.

  8. #468
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    Con il panno bagnato cerco di ripulire le ferite di Yadirha, facendo attenzione a non premere troppo forte o a strisciare sui punti dolenti, piuttosto tampono e porto via il sangue, per poi passarci un disinfettante, almeno credo che lo sia! Quando ho terminato la guardo, cercando di mostrarle un sorriso rassicurante, tornerà come nuova appena Andreus le avrà applicato la propria magia rigenerativa, non ci saranno cicatrici o macchie di alcun genere a segnarle la pelle a vita.



    Sto per riprendere parola quando dalla porta entra un gruppetto inaspettato, Efrem, Keyra e… e chi diamine sono questi due? Mi soffermo a guardarli con attenzione, lui è niente male, sì decisamente niente male, bel fisico, alto, viso attraente, braccia possenti… mh! Lei… lei è volgare, la prima parola che mi viene in mente guardandola è questa, ha una espressione che… boh, mi sta antipatica a pelle, da dove è uscita?



    Efrem quando non minaccia di morte o è depresso, si comporta da buffone, o da illusionista da quattro soldi, gli manca solo il cilindro poi con la colomba è perfetto.



    Resto basita nell’osservare la serie di scene che si presentano ad i miei occhi: Medea e Yadirha che non se le mandano a dire, Andreus che ha la delicatezza di un elefante nel rivolgersi a quest’ultima, che tra l’altro è appena tornata dal campo da guerra



    Ananya ha una parvenza di gentilezza, Il tizio carino si leva la maglia e fa il cascamorto con Medea che non coglie neanche i modi di fare di lui, Keyra che pare sudare freddo mentre cura Efrem, manco fosse tornato da una battaglia contro gli Estranei e quella…



    quella che fa la civetta e tra l’altro… nessuno sembra notare la mia presenza! Resto in silenzio e li osservo uno per uno e ad ogni volto, ad ogni frase che si rivolgono sento i nervi che cedono sempre più rapidamente, un crack ogni volta che sposto lo sguardo su di un viso avverto un senso di fastidio sempre maggiore, sembra quasi di trovarmi in un posto a metà tra un bordello ed un campo di battaglia, tutti i feriti che ci provano l’uno con l’altro. E poi chi cazzo sono sti due, perché li salutano manco fossero i vicini di casa che ti portano il dolce? Quell’altra tizia coi capelli rossi ha una voce che mi irrita ancor più della sua faccia, no… non ce la faccio, stringo il barattolo di vetro che tengo tra le mani e ogni lettera che sento pronunciare da ogni bocca mi provoca una scossa di nervoso sempre più intensa, che non riesco più a contenere ed istintivamente sbatto ciò che ho in mano a terra facendolo andare in frantumi. “Ma piacere di conoscervi un corno!” urlo senza rendermene conto “Chi diamine siete voi due?” Poi mi rivolgo agli altri, tranne che a Efrem, lui faccio finta che non esista “Ma che bel comitato di benvenuto, ma perché non offrite anche tè e pasticcini, eh? Solo io sono stata: intrappolata nella sabbia, colpita col vento, puntata con un'ascia, spaventata con l’aura, minacciata in vari modi! Ma si dai! Questi invece sono i ben accetti, così come niente fosse! Questa sbatte le ciglia…” dico guardando la rossa “… questo mostra i pettorali…” mi rivolgo al ragazzo “… ed è tutto a posto, tutto normale! Voglio delle spiegazioni, ADESSO!”

  9. #469
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Shayla Bolton


    Ho lo sguardo basso, intenta nell'osservare i tagli provocati dalle radici alle mie gambe ed evitare al contempo di dover interagire troppo con i presenti, quando è una vocina stridula a rispondere per prima alla mia presentazione, urlando come un'ossessa “Ma piacere di conoscervi un corno!”.



    I
    stintivamente scendo dal lettino e materializzo Impeto, puntandoglielo contro per difesa, ma senza attaccare, ora cosa diavolo vuole questa?



    “Chi diamine siete voi due?” apro la bocca per risponderle a tono, ma la tizia si è già rivolta agli altri “Ma che bel comitato di benvenuto, ma perché non offrite anche tè e pasticcini, eh? Solo io sono stata: intrappolata nella sabbia, colpita col vento, puntata con un'ascia, spaventata con l’aura, minacciata in vari modi! Ma si dai! Questi invece sono i ben accetti, così come niente fosse! Questa sbatte le ciglia…” dice, osservando me con disprezzo “… questo mostra i pettorali… ed è tutto a posto, tutto normale! Voglio delle spiegazioni, ADESSO!”.



    No dai, basta! Fossi andata per la mia strada ora starei molto meglio ne sono certa!



    <<Essere sollevata a diversi metri da terra e stritolata con delle radici lo giudichi normale? Ci ha portati qui Efrem, dopo averci "calorosamente" accolti, quindi puoi smettere di fare l'isterica, ragazzina>> le dico, con tono scocciato.




    Impeto - Arma in forma dormiente

  10. #470
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon


    A quanto pare le mie parole hanno infastidito la signorina, l'ho distratta mentre si guardava quei bei cosciottoni pieni di cellulite che si ritrova, sembra che le pruda il culo, visto che scatta in piedi e materializza uno spiedino per poi puntarmelo contro, con quello al massimo mi fa i peli sotto le ascelle o mi ci pulisce la suola delle scarpe.
    <<Essere sollevata a diversi metri da terra e stritolata con delle radici lo giudichi normale? Ci ha portati qui Efrem, dopo averci "calorosamente" accolti, quindi puoi smettere di fare l'isterica, ragazzina>>



    Avanzo di qualche passo, senza proferire verbo, la osservo, assottiglio lo sguardo e poi le sorrido, mentre chino leggermente il capo verso destra, ci separano poco più di due metri. "Ti ci sfoltisci le sopracciglia con quello? Essere sollevata e stritolata con delle radici, a diversi metri dal suolo, è il minimo che dovrai sopportare se vuoi restare qui, perché in questo posto ...hem, non so se l'hai capito..."



    mi guardo in giro con fare sarcastico, puntando gli occhi da una parte all'altra della stanza " ...non ci facciamo la manicure o le acconciature fighe..."



    porto entrambi gl'indici poco al di sopra della testa e li ruoto, imitando i due grossi boccoloni dei suoi capelli "Qui combattiamo e ci facciamo male, tanto male!" allungo la mano verso di lei e richiamo a me Pandora, la quale si materializza all'istante e fulminea nella mia mano, l'elettricità si libera dal braccio avvolgendo il manico, fino a raggiungere la lama ed illuminarla di un intenso bagliore bluastro
    dal quale schizzano piccole scintille



    la stessa lama dovrebbe trovarsi a pochi centimetri dal suo orecchio destro e reciderle una piccola ciocca di capelli. "Abituati presto! Ah, Questo è il mio benvenuto!"



    Pandora - forma attiva fulmine

 

 

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