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  1. #1111
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    Shayla continua a guardarmi dubbiosa mentre prende la lettera dalle mie mani e ne osserva la pregiata fattura della carta. Possibile che non sappia nulla? La ragazza però dopo qualche attimo di esitazione, comincia a leggere le parole della missiva. Vedo i suoi occhi saettare prima verso il basso per poi tornare in alto e rileggere nuovamente un altro paio di volte. «Hai un'altra casata che ti appoggia, buon per noi» mi porge la missiva e io ne approfitto per leggere. Sono ottime notizie, abbiamo l’appoggio della casata consigliera dei Feralys e anche se irrilevante, abbiamo la possibilità di usufruire dei loro territori in segreto. Potrebbe essermi utile. Guardo Shayla «non mi riguarda personalmente, non ho mai avuto alcun contatto con loro. Ma grazie del pensiero» dice in tono freddo prima di allontanarsi dalla sala. Mi avvicino provando a posarle una mano sulla spalla e richiamandola «ehy ehy…» se sarò riuscita a fermarla mi posizionerò davanti a lei inchiodando i miei occhi nei suoi. «Hai la possibilità di avere un futuro migliore di questo e tu cosa fai? Gli volti le spalle?» sono sincero, ho visto come viveva prima…

  2. #1112
    sim dio L'avatar di XxRosy_99xX
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Lucynda Mellow

    Sto godendo appieno della reazione di MisterSpino, è una mera libidine vederlo contorcersi dall’odorino che gli ho riversato contro. AH! Questo è solo l’inizio, tesoro. Non sai quali altre sorprese ti attendono con ansia… ma meglio fare un po’ alla volta. Altrimenti non c’è gusto, capisci. Lo guardo di sbieco nel mentre si dirige svelto al mucchio d’immondizia, credo per sbarazzarsi della ciotola… gli ho fatto perdere l’appetito? Buon per lui. Torno con gli occhi sulla mia porzione di cena, consumandone i rimasugli che poc’anzi abbandonai. Subito dopo il tono del ragazzo muta in un’espressione di lamentela, aspettandosi che mi fossi messa la testa a posto una volta per tutte. Come può pretendere un cambiamento della mia natura, se lui stesso me l’ha rovinata a sua insaputa a partire da quel giorno? Mi aveva garantito che fosse tornato da me… e invece non accadde. Sparito, dissolto, invisibile. Ho dovuto patire le sue fottute distanze per diversi giorni, settimane, mesi… anni. La mia mente non era più in grado di rincorrere le vie del passato, volente o nolente ho dovuto accettare la realtà dei fatti: Andreus se la dette a gambe, con la scusa di essere obbligato da suo padre ad affrontare una battaglia. Arrivai al punto di cominciare una nuova vita, di mettere da parte ogni singolo ricordo che ci illustrasse, dovetti rimpiazzare l’amore intimo che nutrivo nelle sue grazie con qualcun altro che sapesse come stupirmi, soddisfarmi. Prostituirsi non bastava, urgeva un piccolo incentivo per calamitare al meglio la passione altrui: avendo appreso le arti del canto e della danza tribale seguendo i corsi di zia Nives che teneva il giorno degli Dei, mi ritrovai in una situazione avvantaggiata: chiunque era attratto dai miei vocalizzi, perfino mio Padre ne rimase affascinato. In mia presenza non era per nulla d’accordo all’idea che praticassi gli esercizi canori anziché quelli magici che mi venivano assegnati quotidianamente… ma un pomeriggio lo sorpresi con la coda dell’occhio, stava sbirciando da un lato della cucina sorridendo alla vista di una Lucynda che mirava a rafforzare il Vibrato. Al di fuori del mio casato e di coloro che incontrai nelle taverne, tutti sono ignari della mia recondita professione e… MERDA DELLE MERDE! I capelli vanno a fuoco, al contempo li sento vischiosi e in un paio di secondi realizzo che si tratta del sugo di anatra, non appena intravedo alcune gocce cascare sul pavimento deformandosi in minuscole pozze. D’un tratto avverto il contatto di qualcosa attraversare la pelle nuda della schiena raggiungendo la nuca ma il fiato smorzato dall’inaudito bruciore sovrasta la sensazione tattile provata appena, sensazione che in seguito diviene uno schifosissimo gusto di… che cazzo è?! Istintivamente miro all’oggetto più vicino, in questo caso il tavolo, e in un getto sputo l’intruglio peloso che si è azzardato ad interferire col palato: ha le sembianze di un topo, il colore del manto e della coda lo confermano.



    RAIDEN BASTARDISSIMO! La lingua è tremendamente secca, amara, mi è inevitabile metterla in bella vista muovendo le mani a ventaglio sui lati prepotentemente, lasciandomi sfuggire un biascichio incomprensibile. Alle spalle un certo porcospino si sta rotolando dalle sghignazzate «Volevi allenarti? Prego. Mi è passata la fame!» scatto impulsivamente nella sua direzione fissandolo in malo modo.



    Tutto questo può spiegare una sola cosa: Simbiosi. Odio immane per quella dannata abilità elfica. Uno dei suoi assi della manica che tirava allo scoperto per cogliermi alla sprovvista. Tutto sommato, però, la cosa si fa interessante. Mantenendo la stessa espressione omicida proverò ad instaurare una connessione psichica con il mio essere facendo mente locale alla sensazione di sdoppiamento che percepii nel corso delle esibizioni di coreografie illusorie che professai quelle tarde sere, sotto gli occhi di tutta la gente che traboccava dall’ingresso del posto.



    Alterazione ed Illusione (Esperta):
    Cloni - Capacità di creare copie di se stesso immateriali, manovrate con la propria volontà. (3 Copie)
    Il formicolio alle tempie mi permette di capire che il corpo si è disgiunto in tre sagome, sagome che avanzano frontalmente verso Andreus, con l’intenzione di confonderlo nelle dinamiche: inizialmente si avvinghiano contro le cinture che racchiudono la maglia del ragazzo, ma agli ultimi secondi deviano verso l’alto mirando agli occhi del ragazzo bendandolo con i palmi. Ed è proprio qui che la tangibile Lucynda scatterà silenziosamente alle spalle del ragazzo, cingendo le braccia contro la schiena in una morsa, accompagnando il tutto con un ironico «Cucù!».





    Se le previsioni saranno positive, sferzerò un potente calcio nello stinco con lo stivale destro. Che le spine ti guidino ancora una volta…
    Ultima modifica di XxRosy_99xX; 3rd September 2015 alle 16:24


  3. #1113
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    La mia azione va totalmente a segno, la scodella si rovescia sulla testa di Lucynda in un groviglio di carne, verdure e sugo. Scoppio a ridere di gusto


    quando anche il ratto le si infila in bocca incastrandosi nell’arcata dentale. La ragazza si dimena e sputa il topo sul tavolo guardandolo furiosa.


    L’animale si agita sul legno e si scotola della saliva della ragazza prima di scappare via terrorizzato. Rido sempre più forte quando vedo Lucynda dimenarsi con la lingua penzoloni e le mani per farsi aria e cacciare il gusto di ratto. Che c’è ho rovinato anche a te la cena? Poverina. Vedo Lucynda alzarsi di scatto e venire verso di me guardandomi furiosa.


    Inarco un sopracciglio, siamo pari no? Tu hai fatto schifo a me, e il topo ha fatto schifo a te… ah no… avrei dovuto fare io schifo. Ma non sono dell’umore adatto per fare certe cose. D’un tratto vedo Lucynda smaterializzarsi in altre tre sagome identiche a lei. Cloni. Ancora. Rimango fermo a guardare serio le quattro figure che si muovono diversamente davanti a me. Resto pronto a evocare Gaya quando vedo tre di loro avventarsi sulla mia maglietta per poi muoversi verso la mia faccia e pararmi gli occhi con le mani. Cerco di muovere la testa ma delle braccia mi cingono le spalle.


    La quarta Lucynda, quella vera è dietro di me. «Cucù!» dice e mentre mi volto verso la sua faccia, ecco che un calcio mi coglie alla sprovvista colpendomi dritto in mezzo alle gambe. Mugugno dolorante mentre con una mano stringo il punto colpito, le fitte si diramano dalla zona colpita fino allo stomaco smorzandomi per un attimo il fiato. Vuoi il gioco pesante? Eccoti accontentata. Velocemente tiro la testa avanti attraversando quindi le copie immateriali della ragazza. Ma è solo una sorta di rincorsa che prendo per poi scattare con tutta la mia velocità e forza all’indietro con l’intento di sfondarle il naso. Se il colpo sarà andato a segno, la ragazza dovrà per forza mollare la presa e sarà lì che l’afferrerò con entrambe le mani per un braccio sollevandola e facendola scaraventare con la schiena per terra.


    Questo dovrebbe disorientarla per un po’ e, se il tutto avrà funzionato, ne approfitterò per indietreggiare di un paio di metri. «Tutto qui quello che sai fare? Un calcio in mezzo alle gambe è il tuo massimo?» dirò mettendomi in posizione di difesa… avanti… mostrami quello che sai fare Lucy…

  4. #1114
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Shayla Bolton


    Sto per uscire quando Efrem mi poggia una mano sulla spalla e mi ferma «ehy ehy…» mi dice, bloccandomi e spostandosi avanti a me fissandomi negli occhi, che altro vuole ora?



    «Hai la possibilità di avere un futuro migliore di questo e tu cosa fai? Gli volti le spalle?» mi chiede, come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo.



    Un... che? Ma se neanche conosco questi due, né ho mai avuto intenzione di conoscerli o rivendicare le mie origini, sono cresciuta benissimo da sola come mia madre ha voluto e non cambierò idea proprio adesso.



    "La mia vita va benissimo così, non me ne sono mai lamentata, poi cosa dovrei fare? Presentarmi da due perfetti sconosciuti e dire: Ciao nonnini, se siete davvero i miei nonnini" ipotizzo lo siano, dato che nella missiva si parla di età avanzata e mia madre so che era figlia unica



    "sono Shayla, campo andando a letto con chi mi paga e sono venuta da voi per un futuro migliore e per darvi tutto il mio amore! " ironizzo, scherzando sull'assurdità di questa pretesa



    "Ma fammi il piacere Efrem, si che vendo il mio corpo ma non mi abbasserei mai a questi livelli" soprattutto non con loro. Continuo a guardarlo offesa, ma per chi mi ha presa? Non voglio nulla dai Bolton, né soldi né altro.

  5. #1115
    sim dio L'avatar di Lilla_20
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Medea Euripide




    Non mi accorgo dello sguardo incuriosito di Markus, stringo ancora i pugni e solo quando sento le unghie conficcate nei palmi delle mani apro lentamente le mani.
    Il ragazzo poi si comporta in mano strano, lo guardo mentre lui spiega «Saliva che mi è andata di traverso», mi risponde, inarco un sopracciglio mentre lui continua a parlare «Ti direi anche ora, magari facciamo qualcosa a tre come l’altra volta…».
    Qualcosa a tre? Mmm… «Accetto volentieri… ma sei sicuro di farcela?» Lo stuzzico con un ghigno, uguale a quello che ha fatto lui.
    Non sono stupida, ho capito che si riferisce ad allenarsi ma perché non giocare un po’ con l’equivoco?
    Aspetto quindi una sua risposta prima di domandargli un qualcosa che mi è venuto in mente…
    Ultima modifica di Lilla_20; 4th September 2015 alle 00:43

  6. #1116
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    Continuo ad avanzare per il corridoio scuro, quando giungo avanti la porta di legno chiaro intarsiato e le rifiniture sottili in azzurro pallido, mi rendo conto che la stanza di Samy non è chiusa, riesco ad intravedere al suo interno la figura di mio padre seduto sul letto, la schiena curva e lo sguardo basso ad accarezzare la testa della bambina che dorme in un sonno profondo. Resto ferma ad osservarlo per qualche istante, mi sembra così diverso, così stanco, l’ho sempre visto come una figura alta ed imponente, sempre dritto, sempre ligio al dovere e con quello sguardo fiero e duro, non… come ora. Si volta verso di me, quando spingo sul pomello per farmi spazio ed entrare nella stanza, ma vederlo in pieno viso, mi chiude lo stomaco. E’ pallido come non l’ho mai visto, con la morte negli occhi e le occhiaie scavate da mille fatiche e pene, stento a riconoscerlo così invecchiato e straziato.



    Vorrei dire qualcosa, ma le parole muoiono in gola, lui si limita a guardarmi e riesco appena ad intravedere una flebile scintilla accendersi in quegl’occhi martoriati dal pianto ed un sorriso forzato a sollevargli gli angoli della bocca. Torna ad osservare la bambina e le scosta dei ciuffi dal viso, mentre mesta mi avvicino a lui, ponendomi frontalmente “Quando avevi la sua età, volevi sempre dormire nel letto dei tuoi fratelli, ti infilavi in mezzo a loro e se cercavo di tirarti fuori, ti aggrappavi al pigiama di uno dei due, era praticamente inutile tentare di portarti nel tuo letto” Mi parla di qualcosa che non posso ricordare, ero troppo piccola, ma non fatico a crederci, io ed i miei fratelli eravamo una cosa sola e volevo tanto somigliare loro quando ero solo una bambina, sarà per questo che non sono molto femminile negli atteggiamenti



    “Sono sempre stata una testarda” E’ vero, lo sono sempre stata, ma c’è stato un momento, durante l’adolescenza, dove ho cercato di somigliare più a mia madre, è sempre stata una donna dai modi gentili ed eleganti, seppur severa, ma sapeva farsi rispettare ed amare allo stesso tempo. “Credevo di aver perso anche te, Daphne, non abbiamo più avuto tue notizie ed ho pensato al peggio”



    Mi pietrifico, mentre la gola si secca all’istante, so che mio padre non è quel mostro di pietra che dimostra di essere spesse volte, ma non è il tipo da esternare i propri sentimenti in questo modo, quello che sto osservando è un uomo ed un padre distrutto, non è il burbero Lord dell’Altura. Le ginocchia cedono e mi accascio in terra, mentre incrocio le braccia sulle sue gambe, per poi poggiarci il capo, ancora non vi sono lacrime, ma è come se qualcosa fosse pronto per esplodere dentro la mia testa. Sto per chiedergli scusa, scusa di essere una figlia ingrata, scusa per quello che sono diventata e perché sono stata spesso egoista, ma ancora mi sorprende anticipandomi “Ho sbagliato tutto” La voce è smorzata e bassa, rotta dai singhiozzi e dalle lacrime che gli rigano il volto



    “Tuo fratello non voleva diventare un soldato ed io l’ho costretto, è colpa mia se lo abbiamo perso, è colpa mia se ha lasciato sole una moglie ed una figlia. Non ti ho voluto ascoltare quando mi hai raccontato cosa è accaduto, avrei dovuto comportarmi più da Padre piuttosto che pensare al bene del casato, ho perso anche te per colpa mia. Non permetterò che Kaleb continui a combattere, lascerà l’esercito.”
    Sollevo il capo e lo guardo negli occhi, gli stessi di Kol e di sua figlia Samy “Kaleb è felice di essere un soldato e tu sei il suo esempio portante, lui è così buono e forte perché tu gli hai insegnato ad essere così, Kol non era da meno, non è colpa tua. E’ vero, avresti potuto comportarti diversamente con me, ma anche io avrei potuto essere una figlia diversa, più accondiscende… più come la mamma. Tu sei un buon padre non farti colpe”



    Probabilmente sto mentendo a lui ed a me stessa, ho odiato il suo modo di comportarsi, ma sono stanca di portargli rancore, sono stanca di tutto questo, devo solo accettare il fatto che ha provato ad offrire il meglio ai propri figli, anche se a modo suo, anche se non era quello che volevamo. Per la prima volta mi stringo a lui come avrei voluto fare tante volte ed entrambi restiamo in silenzio in un abbraccio che rinsalda il nostro legame, in maniera più forte di come potrebbero mai fare le parole.

  7. #1117
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuviel


    Sono linee scure quelle che traccio su un foglio troppo bianco per il mio stato d'animo del momento, linee senza senso, senza una logica...
    una lettera, due lettere tre lettere, mi blocco ...cinque lettere formano una parola, una parola che fatico a scrivere...PADRE...
    Come posso chiamarlo ancora padre dopo quello che è accaduto, non mi ha mai nemmeno cercato dopo la mia sparizione, per lui potrei benissimo essere morta, solo Thalion sa che non è così...
    “ Va bene così” mi ripeto , la voce spezzata parlando al nulla, è il nulla quello che ho attorno tra queste pareti quindi….ma chi voglio ingannare, persino i ragni che popolano questo luogo capiscono che il mio va tutto bene è totalmente fuori luogo, sono i miei occhi che parlano, non c’è bisogno di nasconderlo, non a loro.
    - Vorrei farmi vedere forte, non essere considerata solo una dalla lacrima facile, ma quando tutto quello che hai di più caro al mondo ti sfugge dalla mani come limpida acqua , capisci che niente e nessuno potrà cambiare stati d’animo ed eventi, nessuno tranne …te.-
    Mentre cerco le parole adatte per dirgli quello che probabilmente sarebbe stato meglio per lui non sapere ovvero, il fatto che sono ancora viva, gli occhi mi si appannano, una tristezza infinita mi coglie quando in un angolo, abbandonata ed ancora accartocciata, noto che è presente ancora quella lettera, la lettera che annunciava la fine del casato di mio madre anche loro si sono arresi alla furia distruttrice di questa insalubre guerra…
    Fisso il vuoto dinanzi a me, in silenzio, lo sguardo perso, la mente altrove, proiettata a quelle splendide pianure ghiacciate e ricamate dalla neve che ora sarà color cremisi, il colore del sangue versato…ed è in questo momento che mi rendo conto di essere veramente triste. Un tristezza molto profonda che lascia dietro di se solo il torbido ricordo di un glorioso passato.
    Con il dorso della mano mi asciugo gli occhi arrossati e stanchi, devo andare avanti a scrivere, devo parlare con mio padre, probabilmente non porterà a nulla, probabilmente sarà solo altro dolore che si aggiungerà a quello già presente , se invece parlassi con il nuovo lord di Adamantem? No…non mi direbbe mai la verità sulle sue intenzioni, e poi per lui non sono nessuno, non ho importanza, quell’importanza che in qualche modo potrebbe fargli comodo per qualcosa, me lo ha dimostrato anche l’ultima volta. Mi considera solo una ragazza stupida in cerca di vendetta versa un suo parente, una che ricerca una verità per lei scomoda, so benissimo di avere poche speranza contro suo zio e…lo sa anche lui .
    Sogghigno rivolgendo a me stessa il ridicolo sorriso … prima di pensare a Gordon Leithien, devo parlare con mio padre.
    Faccio un respiro, riprendo in mano il pennino, affido all’inchiostro i miei pensieri…




    Lord Tinnuviel

    Dovrei chiamarti in un altro modo, ma mi scuserai se ancora non riesco a pensare alla parola Padre associandola a te e non alle delusioni.
    Niente ferisce e avvelena l’animo umano più della delusione. Poiché delusione è una speranza svanita, un qualcosa in cui si credeva, un qualcosa che è inevitabilmente crollato su se stesso, una sconfitta sul piano personale che nasce sempre da una fiducia tradita, dal voltafaccia di qualcuno in cui si credeva.
    Ebbene, ti scrivo questa lettera per informarti del fatto che, anche se tu non mi hai mai cercato dopo la mia sparizione, io sono ancora viva e sto cercando di compiere la vendetta che tu non hai saputo cercare, non per Rinie, mia Madre.
    Come ben saprei la guerra che infiamma i territori di Dohaeris ha devastato territori, casati e famiglie, io stessa sono scesa in questa guerra per combattere credendo in un futuro migliore. Sappi che questa potrebbe essere l’unica lettera che riceverai da parte mia, forse anche l’ultima che scriverò, non so se o quando il destino chiamerà anche me, ma se sto facendo questo lo sto facendo per uno scopo e potrebbe essere l’unica volta che potresti dimostrare di tenere un po’ a me, alla tua unica figlia che mai hai realmente voluto. Non so nemmeno se risponderai o se accetterai questa proposta che sto per farti, non mi aspetto nulla, le illusioni distruggono, consumano, uccidono e io sono stanca di combattere un conflitto perso in partenza…soprattutto contro di te.
    Scegli, o avermi come nemica oppure come alleata, non lo faresti comunque per me se è questo che ti chiederai leggendo queste righe , lo faresti per Dohaeris, lo faresti per la speranza di un luogo migliore.
    Ho bisogno di parlarti.
    Saprai già che Lord Tywin è deceduto e che al suo posto sul trono dell’Adamantem ora vi è Ryuk Leithien il suo legittimo erede. Ed è proprio di lui e della sua situazione che vorrei discorrere.

    Vi è un luogo dove la magia e le violenze non sono concesse, un luogo che conosciamo tutti, ebbene, se vorrai accettare di vedermi e parlarmi saprai come e dove contattarmi.

    In nome di Rinie se davvero l’amavi …per favore…

    Isyl
    Concludo queste righe dove troppa tristezza vi ho versato e con essa le mie lacrime che bagnano il foglio, per fortuna senza cadere sul testo. Poso il pennino e con fatica rileggo ciò che ho scritto mentre un nodo si stringe attorno alla gola, un nodo che potrebbe soffocarmi, un nodo alla quale non mi opporrei. Troppa gente a cui tenevo è morta e altri ancora ne moriranno ne sono consapevole, tanti da queste esperienze traggono forza e coraggio, io invece ho solo tanta rabbia da sfogare e una battaglia contro me stess ada vincere. Faccio un respiro cercando di aquietare l'animo in tumulto.
    Estraggo dalla tasca dei pantaloni un piccolo brandello di tessuto, ne strappo una striscia, i colori della mia casata d’appartenenza, il marrone e l’arancio vi sono ben impressi, mio padre saprà che sono stata veramente io a scrivere queste righe e non qualcun altro. Poso la striscia in parte al foglio aspettando che le chiazze scure create dal mio pianto si assorbano piano e intanto prendo un altro foglio, ora devo scrivere la lettera per Thalion, forse la più difficile…
    Ultima modifica di DELTAG; 3rd September 2015 alle 20:00

  8. #1118
    sim dio L'avatar di XxRosy_99xX
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Lucynda Mellow

    La mia mossa ha raccolto dei buoni frutti, frutti che si basano sui mugugni doloranti del ragazzo che cede alla tentazione di crogiolarsi sul punto criticato, abbassando la cresta e quindi sorpassando il Lucyntrio che, al minimo sfioramento, si riduce rapidamente in frantumi andando in evanescenza. Per un attimo sembra che Andreus stia riprendendo contegno ma è proprio qui che- SBAM! Una capocciata inversa piomba sul setto nasale inducendomi a sganciare la presa, gli aculei che tiene al posto dei capelli pizzicano sulla zona appena infierita e immediatamente lo stesso pizzicore si sparge su ogni angolazione del viso divenendo una sorta di maschera spinata. Una manciata di secondi non è sufficiente per gestire la soglia del dolore che vengo trascinata per un braccio verso il pavimento duro come la roccia, con la schiena rivolta contro quest’ultima. Per attenuare l’intensità dell’impatto eseguo una capriola laterale alla mia destra, non appena sfiorerò il punto di atterraggio con la parte nuda della schiena. I dolori sono sì ben evidenti ma non concentrati unicamente su un bersaglio fatale come la colonna vertebrale, se noi comuni mortali ne fossimo sprovvisti a quest’ora saremmo delle futili carcasse impedite nel muovere un muscolo.



    «Tutto qui quello che sai fare? Un calcio in mezzo alle gambe è il tuo massimo?»
    mi fa il porcospino, che frattanto ha indietreggiato di un paio di metri ricorrendo alla modalità difensiva.



    Davvero credi che sia rimasta una sprovveduta da quando ti sei eclissato? Giammai. La volontà di combattere l’ho sempre posseduta e la possiedo tutt’ora nel sangue, il valoroso e oscuro sangue dei Mellow, perciò chiudi il becco e non sottovalutare la mia forza. I dolori precedenti non li avverto più, vi è solo un rivolo cremisi che fa capolino dalle narici, ma non me ne curo.



    Dopo essermi ricomposta avanzo in una sorta di corsa in prossimità del mio attuale nemico e, a metà strada, faccio leva con le mani sul pavimento eseguendo una ribaltata con salto finale e, nel momento in cui mi ritroverò a mezz’aria, velocemente richiamo l’elemento donatomi da Raiden, il Fulmine Oscuro, avverto la classica adrenalina fluire lungo le vene del braccio sinistro finché comprendo che stia per venir fuori: un ammasso di folgori avvolge l’avambraccio diramandosi fino al centro del palmo, acquisendo la lunghezza pari ad una lancia che, in questo preciso istante, rappresenta il mio stesso avambraccio.



    Distruzione (Esperta):
    Lancia di Fulmine
    - Si crea un fulmine dalle dimensioni di una lancia, che può essere scagliata al nemico, causandone danni medi da elettricità. (80 volt)
    Quando mi regolerò di essere abbastanza vicina al ragazzo caricherò il pugno elettrico sulla zona mascellare con l’intenzione di fracassargliela e, considerando l’intensità massima del fulmine, potrebbe subire delle contusioni o, in alternativa, rimetterci qualche dente. In caso dovesse schivare il colpo non esiterò a mollargli una gomitata alla bocca dello stomaco, gomitata avvolta pur sempre dall’elettricità, dato che tale muscolo non sorpassa l'avambraccio.



    Voglio proprio vedere come te la caverai…

    Ultima modifica di XxRosy_99xX; 21st September 2015 alle 16:26


  9. #1119
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    Shayla mi guarda strana, quasi irritata dalle mie parole per poi sputarmi addosso una frase carica di ironia e prese in giro. «La mia vita va benissimo così, non me ne sono mai lamentata, poi cosa dovrei fare? Presentarmi da due perfetti sconosciuti e dire: Ciao nonnini, se siete davvero i miei nonnini. Sono Shayla, campo andando a letto con chi mi paga e sono venuta da voi per un futuro migliore e per darvi tutto il mio amore! ❤ » inarco un sopracciglio infastidito da queste sue parole. È stupida, o almeno fa la parte visto che finora ha dimostrato tutt’altro. Le guardo con rabbia per queste sue parole, non amo che mi si prenda in giro. Specie se sto lavorando per rendere la vita migliore a qualcuno di cui fino a cinque giorni fa non m’importava un accidenti. «Ma fammi il piacere Efrem, sì che vendo il mio corpo ma non mi abbasserei mai a questi livelli» mi guarda, offesa dalle mie parole, come se le avessi detto la stronzata più grande del mondo. Incrocio le braccia al petto, se non vuole capire, glielo farò capire io. Mi sono stancato. «Se vuoi continuare a vivere da zoccola, fallo pure. Non m’interessa più.» incrocio i miei occhi nei suoi «ma almeno fai qualcosa di utile per una volta nella tua miserabile vita, fallo per la fazione. Aiuta noi visto che non vuoi aiutare te stessa.» aspetterò una sua risposta e poi mi regolerò di conseguenza…

  10. #1120
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    A causa dei colpi subiti Lucynda sottrae 20 punti costituzione e Andreus sottrae 10 punti costituzione.
    Grazie all'intervento di Andreus, Isyl recupera tutta la costituzione.

 

 

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