Efrem Targaryus
Per quanto non condivida l’idea di sucida di Andreus, non posso fare a meno di accettare. Per quanto avventata e stupida possa essere, non posso fare molto. Quella donna ha bisogno di essere calmata visto che prima non ha perso tempo ad attaccare me. Non ho idea se mi abbia riconosciuto o meno ma è meglio che impari in fretta. Esco dalla sala come richiesto… purtroppo non posso fare molto per distogliere quel testone di Andreus dal suo intento. Quando le porte vengono chiuse, resto poggiato al muor accanto alla porta tenendo l’orecchio testo ad ascoltare cosa viene detto nell’altra stanza. Solo le parole di Andreus mi giungono, attutite dalla porta… ma almeno è qualcosa. «Ho bisogno di allenarmi» dice Daphne scendendo poi di sotto. Posso ben capire cosa sta passando… Reneè… mi manchi tanto. Scuoto il capo un paio di volte sospirando amaramente al ricordo di quella notte. D’un tratto Daphne ritorna al piano cambiata con gli stessi abiti che aveva in riunione. La osservo per un attimo mentre entra in armeria… forse un allenamento mi potrà togliere quest’ansia che ho addosso e non farmi pensare a quello che è successo l’altra notte… non ho idea di come la prenderebbe Andreus se solo glielo dicessi. La seguo nella sala e resto compiaciuto quando vedo volare un braccio del manichino. «Ti va qualcosa di più movimentato?» Rimango nei pressi della porta e velocemente evoco Eden nelle mie mani, rovi robusti si protendono dalla mia mano compattandosi l’un l’altro e formando la lama dell’arma. Scatto verso di lei e abbasso la falce in un fendente basso, orizzontale, diretto alla zona scoperta della sua schiena. Sia che sia andato a segno, sia no, indietreggerò di qualche passo per permetterle di girarsi… ho bisogno di distrarmi, avanti…
Destroyer of Eden ---> Forma dormiente