Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

Daphne Elania Baratheon

Devono starmi lontano, non ho voglia di parlare, nè di socializzare, niente di ciò che riguardi lo stare in gruppo o esprimersi a parole, non me ne frega niente di queste cose ora. Mi sono allenata e me ne sto andando strisciando, è quello che volevo, non mi serve nient'altro per oggi, solo che mi riattacchino la gamba, in modo che non muoia in qualche angolo, magari mi faccio trovare nel ripostiglio, farò felice Andreus, dopotutto è quello che mi ha augurato. Keyra si avvina, le sue gambe e le mie braccia, ma non voglio aiuto, non lo voglio, come lo devo spiegare? Anche Efrem si solleva a fatica, prende persino il moncone che mi manca e si avvicina a noi per aiutarci entrambe. Quando Keyra mi è accanto, faccio leva sul piede sano e con enorme sforzo mi alzo, continuo a perdere sangue, devo far presto.



Attendo che Efrem si avvicini e prendo il mio piede dalle sue mani, lo guardo seria, sei il mio capo, ti rispetto come tale, ma non farmi l'infermiere caritatevole che è ben distante da te.



Oh... Markus gli avrà detto di mio fratello ed ora si comporta così per pena, che gentile, voglio proprio sentirmi commiserata in questo istante.



Con il mio piede tra le mani, richiamo il mio potere, visualizzando la stanza accanto l'armeria, dovrei riuscire a portarmi direttamente sul lettino. Basta un attimo ed ogni singola particella che mi compone si sgretola, lasciando libera Keyra dal mio peso ed Efrem con le mani vuote. Il lasso di tempo è minimo, mi trovo nel posto immaginato, con la donna estranea in un angolo, Andreus con lei, sono sopra al letto e... c'è qualcosa che non va... guardo sotto di me e trovo Markus, a quanto pare questo posto era già occupato.



"Scusami" sussurro piano al ragazzo, mostrandogli il piede tra le mie mani.



Cerco di scivolare sul letto e di non gravare su di lui, spero mi faccia un pò di spazio, anche se è bello grosso io occupo decisamente poco spazio, non posso muovermi ora, spero solo che Andreus si sbrighi, o troverò il modo di curarmi da sola.

Teletrasporto - Esperta: nell'area di 5 metri

Keyra

Isyl Tinnuviel

Nell'avvicinarmi a Lei vengo raggiunta da Efrem, anche lui zoppica e si regge malamente su un’ ascia di cortesia. Raccoglie al volo l’arto di Daphne e allunga il suo braccio per offrirci sostegno.
«Aggrappatevi…»
Scuoto la testa a questa ilarità mentr emi sollevo, mi aggrapperei volentieri ma, faccio persino fatica ad alzare le braccia figuriamoci ad aggrapparmi.
<< Non preoccuparti per me, pensa più che altro a lei … grazie lo stesso…>>
Poco dopo sento il peso di Daphne alleggerire le mie spalle, recupera la sua gamba mozzata dalle mani dell’elfo e poi se ne va piuttosto infastidita scomponendosi in tante piccole particelle…nel mentre anche Efrem si avvia verso l’uscita dell’armeria.
<<...teletrasporto, giusto…>> mormoro rimembrando i poteri della ragazza.
Resto sola mentre tutti se ne vanno.
Avanzo piano nel silenzio dell’armeria mentre le mie braccia chiedono pietà e quando raggiungo l’arco d’entrata, mi volto ad osservare la stanza, vuota, silenziosa, spenta…proprio come mi sento io al momento.
Ma non è questo il luogo dove perdersi in simili riflessioni, forse è meglio che raggiunga l’infermeria, non so chi troverò li, se ci sarà Andreus... probabilmente vi troverò Efrem e Daphne... in qualsiasi caso potrei cercare di assumere in qualche modo la pozione rigenerativa, le cure di Andreus qualora ci sia, saranno più utili a Daphne ….ora come ora, il potere caldo e splendente di mia madre mi sarebbe tornato davvero molto utile…
Ma quella è l'unica cosa che non ho ereditato da Lei...

Arrivo dinanzi alla porta che conduce all'infermeria, con una ginocchiata leggera la apro ed entro e con mio stupore vedo che li vi sono oltre ai due guerrieri dell'armeria anche Andreus accanto alla vedova nera (Lysa) e, Markus, vicino a lui sul letto Daphne con la sua gamba...
Mi siedo sul primo letto libero che trovo, lasciando i miei occhi scorrere sull'intera infermeria e sui volti dei presenti.
Lucynda e Shayla non ci sono, di sicuro saranno già sul campo di battaglia...

Markus Obelyn

Il senso di disagio e di paura lentamente si affievolisce lasciando al suo posto solo spossatezza e non capisco che diam - ?! <<Ci sono ancora problemi qui?>>. Cacchio. La voce infastidita di Efrem mi fa voltare di scatto in sua direzione ma prima che possa rispondergli… SBAM, ecco piombarmi qualcosa sullo stomaco che mi fa digrignare i denti a causa del dolore! MA CHE CACCHIO, OH! <<Scusami>>,

sento dire da Daphne ed io con un occhio chiuso e l’altro aperto la guardo sofferente, sorridendole di sbieco, quando le rispondo, <<Fa n-nulla>>. L’occhio mi cade però su ciò che tiene in mano Daphne: metà gamba mozzata e sanguinolenta. Sgrano entrambi gli occhi, shockato, ed osservandola meglio vedo che del sangue prende a macchiare le coperte del letto…

Devo aiutarla. <<‘Sta qua…>>, biascico lasciandole il posto e dopo essere piombato giù dal letto attenuo la caduta con una mano sputando via del sangue. Sì, in realtà sto discretamente ed ora che Efrem è qui non ha più senso fingermi moribondo pur di tenerli d’occhio.

<<Andreus, lista della spesa>>, dico indicando con un cenno la gamba di Daphne. Andreus la guarda con serietà e dopo avermi risposto, <<Acqua, disinfettante e tanto ghiaccio>>, torna sulla sconosciuta con un’espressione torva in viso. <<Nhm>>. Sfilo l’ascia da sotto le lenzuola e la uso come bastone per poter camminare così da prendere garze, disinfettante e due di dosi di pozione di Sepyra: una per me e una per Daphne. Lo stomaco mi sta uccidendo. <<Bevi>>, dico a Daphne quando mi avvicino al letto e facendo sgretolare l’arma in una nube di cenere cerco di aiutarla ad assumere la pozione. Che beva o meno le dirò, <<Se ti faccio male o se sbaglio correggimi pure. Mi dispiace ma in questa roba non sono ancora bravo…>>, e cercando di afferrarle la gamba - con delicatezza - proverò a fasciarla esattamente come mi ha insegnato Andreus.

Poi dopo essermi tolto le fasce mi spalmerò la dose di pozione sullo stomaco e dopo aver detto a Daphne <<torno subito, ok?>>, vado in cucina. Qui recupero un secchio di ghiaccio e portandolo in infermeria lancio un’occhiata eloquente ad Andreus facendo dondolare il secchio. Il ragazzo per tutta risposta mi dice, <<mettici la gamba dentro, la zona tagliata lasciala fuori>>. Poggio dunque il secchio a terra e guardando Daphne le chiedo la gamba per poterla infilare nel ghiaccio.In ogni caso le resterò vicino, tenendo d'occhio il nuovo arrivo, mentre chiederò, <<Efrem, quella là è una strega per caso?>>,

assottigliando lo sguardo verso di lei...

Nota: Frasi ed azioni di Andreus concordate.

Daphne Elania Baratheon

Markus sembra dolorante, ma non per il mio peso, è messo male di suo, chi lo avrà conciato così? <<Fa n-nulla>>



Osserva il mio piede sgranando gli occhi, ormai le lenzuola si stanno riempiendo di sangue ed io sono pronta per svenire <<Sta qua, Andreus, lista della spesa>>




Il ragazzo si getta giù dal letto e sputa sangue... andiamo bene <<Acqua, disinfettante e tanto ghiaccio>> Grazie eh! Molto partecipe.



<<Bevi>> Markus prende una dose di pozione, è passato più di un giorno da quando ho assunto le altre due, questa non dovrebbe sortirmi gli effetti collaterali, quindi prendo la fiala e la bevo alla goccia <<Se ti faccio male o se sbaglio correggimi pure. Mi dispiace ma in questa roba non sono ancora bravo>> Avverto già i benefici della Sephra, i vari colpi che ho sul corpo svaniscono all’istante, come cancellati da una mano di spugna, ma non alla gamba, quella fa ancora malissimo e non urlo per intercessione dei Siamesi. <<torno subito, ok?>> Lascio che mi bendi la gamba, non dico nulla anche se mi sfugge qualche rantolo soffocato. Tengo gli occhi fissi sulle mani di Markus, non guardo nessuno dei presenti, neanche Keyra ed Efrem entrati poco dopo di me. <<mettici la gamba dentro, la zona tagliata lasciala fuori>>



La mia gamba è trattata al pari di un pezzo di prosciutto, Andreus non ha fatto una piega come mi aspettavo, Markus è l’unico qui dentro che non mi infastidisce, lo trovo stupido alle volte, ma non disdegno la sua compagnia. Resto ferma, cercando di prendere la mano del ragazzo, devo stringere per distrarmi, mi mancano le forze, ho il respiro che si fa affannoso, gli occhi che si chiudono… ho perso troppo sangue…

Daphne si sta sentendo poco bene u_u

Shayla Bolton

Quanto ho dormito? Dieci minuti forse? Sarà l'ansia per la battaglia, o lo shock di essere stata guarita completamente per la prima volta da quando sono qui, fatto sta che è ora di andare e non posso più indugiare.



O forse potrei fuggire e mandare a fanculo tutti...no Shayla, no. Mi alzo dal letto avviandomi verso il cassettone dove è riposta l'armatura, non l'ho nemmeno provata, spero che sia delle dimensioni giuste.



Infondo Efrem dovrebbe conoscerle bene, non credo abbia avuto problemi a ricordarle. Tiro fuori gli abiti e li indosso con cura, sorridendo per il fatto di sentirmi così a mio agio... sembrano fatti apposta per me. Avrei potuto usarla al bordello, sarebbe piaciuta molto ne sono certa, magari avrei messo anche più soldi da parte.



Prendo infine il cappuccio inorridita, dovrei indossare anche questo? Mi si rovinerebbero i capelli... non mi sembra proprio il caso! Beh, però non possono certamente riconoscermi con questo addosso, almeno non facilmente, e dato che metà Dohaeris ha pagato per la mia compagnia, incluso il Re, è certamente un fattore da non sottovalutare.



Lego i capelli controvoglia ed indosso in cappuccio prima di uscire dalla stanza e raggiungere l'esterno, dove incontro Lucynda che non degno di uno sguardo ed assieme attraversiamo il Glados dirette all'Abgruntis.

Markus Obelyn

Faccio ciò che posso per Daphne: la aiuto a bere la pozione, le fascio la gamba bloccando in minima parte l’uscita di sangue e sistemo la parte mozzata nel ghiaccio esattamente come ha detto Andreus. Sto giusto per tirare un sospiro di sollievo quando Daphne cerca la mia mano ed io di riflesso le lascio la possibilità di stringerla.

<<Sono qui, tranquilla…>>, le sussurro, usando la mano libera per bagnare un panno nel catino e rinfrescarle la fronte.

Il dolore deve essere lancinante, sta soffrendo davvero molto… Chissà chi l’ha ridotta in questo stato… Dei.

Inghiotto un groppone di saliva, impietosito, e faccio per cambiarle il panno, la ragazza però ha una piccola crisi, noto infatti che il respiro si fa faticoso e che gli occhi stanno a malapena aperti. Eh no... Non ci provare eh! <<Daphne...? Hey?>>, la chiamo ed allarmato dall’assenza di risposta dico a voce alta, <<Andreus molla quella stronza e vieni qua, Daphne sta male!>>. Poggio il catino sul mobile di fianco al letto e salendo sul materasso la sollevo leggermente per farla stendere su di me.

<<Resta qua... Sta con me Daphne…>>, biascico mordendo internamente la guancia ed istigando in me stesso calma mi connetto con la sua mente per cercare in questa maniera di affievolirle il dolore (e mantenerla cosciente, in caso) mentre continuo a rinfrescarle con un panno viso, braccia e busto.

Simbiosi

Gli elfi nascono dalla natura e con essa hanno forte affinità, sono in grado di comunicare con la flora e la fauna nel linguaggio antico della madre terra: i fiori, le rocce, le creature, ecc
I maghi e gli stregoni sono loro stessi frutto della natura, la luce e l’ombra fanno parte del Tutto, quindi gli elfi sono in grado di connettersi anche alle loro menti, riescono dunque a percepire ed infondere, a loro volta, le proprie emozioni. Gli effetti sono diversi a seconda del grado:

Esperto - Avverte le sensazioni ed emozioni altrui ed è in grado di manipolarle, infondendo le proprie. Quindi se l’elfo è in uno stato di calma e la persona con la quale si rapporta è colmo di ira, ritrovandosi sotto l’effetto della simbiosi, anch’egli si calmerà. (ciò vale per tutti gli stati umorali).

Nota: Azione con Daphne concordata.

Lady Blackstone

Sui loro volti la paura, l'angoscia. Le spire oscure nate dalle mie tenebre li accerchiano, li opprimono. Il giovane ferito mormora qualcosa, poi si tampona la ferita. Andreus evita di guardarmi negli occhi, il che mi porta grande soddisfazione.
E' in quel momento che avverto un forte formicolio alle tempie, segno che uno dei due sta cercando di usare qualche potere mentale su di me. Uno scudo di fumo nero si forma davanti alla mia maschera (lo vede solo lei) schermandomi da ogni tentativo di plasmare a loro piacimento la mia mente.
Andreus asserisce di non aver paura di me e con uno scatto mi afferra la mano nella quale tengo lo scoiattolo. Il ragazzo è forte, molto più forte di me. Non è lui comunque a farmi lasciare la presa sul roditore, bensì l'improvvisa comparsa della ragazza di prima che si materializza sull'elfo disteso sul letto. A causa del sussulto, lo scoiattolo ne approfitta e scappa via. Avrò modo di procurarmi altre carcasse d'animali.
In poco tempo giunge anche il resto della fazione, o una parte di loro, tra cui Targaryus. Resto in disparte mentre assisto alle prime cure che i due elfi, allarmati per le condizioni della compagna, si apprestano a darle. Ogni tanto mi rivolgono un fugace sguardo, ma io resto impassibile. Mi muoverò solo nel caso in cui dovremmo seppellirla o bruciarne il corpo. Sono calma fino a quando l'elfo ferito si rivolge a me e ad Andreus esclamando: <<Andreus molla quella stronza e vieni qua, Daphne sta male!>>. Lo fisso, torva. Non permetterò anche qui che mi venga mancato di rispetto.
Sotto la maschera, al sicuro da occhi indiscreti, un ghigno compare sul mio viso mentre i miei occhi sono fissi sul giovane elfo.

Scudo della mente- capacità di schermare la propria mente da attacchi psichici ed illusori (si attiva automaticamente e l'incantatore che lo usa avverte un formicolio alle tempie)

• Esperto -Se l’attacco arriva da un raggio di 5 metri - si possono riconoscere solo le auree

Daphne Elania Baratheon

Stringo la mano a Markus e lui risponde tenendomela forte, anche se la mia presa si allenta sempre più... o è la sua, non lo so, sono stanca <<Sono qui, tranquilla…>> "Mh"



è l'unica cosa che riesco a pronunciare, socchiudendo le labbra, nel tentativo di prendere una boccata d'aria più profonda





<<Daphne...? Hey?>> Chiudo gli occhi, non riesco proprio a tenerli aperti, sento persino meno dolore, sono solo un pò agitata<<Andreus molla quella stronza e vieni qua, Daphne sta male!>>



Andreus... magari mi curerà e mi rifilerà qualche altra frase simpatica, spero non lo faccia e spero di riuscire a passare oltre quello che mi ha detto qualche giorno fa, è un mio compagno d'arme, dobbiamo convivere qui, bisogna rispettarsi <<Resta qua... Sta con me Daphne…>>



Che strano... ho come la netta sensazione di avere ancora la mia gamba, non fa più male in quel punto, vorrei aprire gli occhi, controllare di persona, ma non... non...

E' svenuta u_U