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  1. #1261
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Lady Blackstone



    Il mio sguardo si sposta repentinamente dall'elfo disteso sul letto a Targaryus il quale, giungendo in infermeria, mi rivolge un ghigno intimatorio.



    Sembrerebbe una sorta d'avvertimento, ma non m'importa. Dirigo lo sguardo altrove, dimostrando completa indifferenza.
    Una delle fanciulle, quella con metà volto sfigurato, offre ai presenti qualcosa da mangiare. Sono restia a prenderne un po', ma Andreus mi avvicina una ciotola invitandomi a mangiare. I suoi modi così stomachevoli potrebbero anche farmi passare l'appetito, ma devo sfamarmi per recuperare le forze.
    Dopo aver rapidamente consumato il pasto, rivolgo uno sguardo a tutti i presenti, alcuni dei quali continuano a tenermi sott'occhio. Dopodichè, lascio la ciotola vuota su uno dei letti ed esco lentamente dall'infermeria.



    Non sono una loro prigioniera e mangiare insieme a cuoche e crocerossine mi dà il voltastomaco.
    Se questa sarà la mia nuova dimora, devo conoscerla a fondo. I sotterranei di questo antico rudere sembrano dispersivi ed è un bene.
    Continuo a perlustrare gli angusti spazi, camminando senza meta.



    Varco la soglia di una stanza, anch'essa cadente, per scoprire una sala adornata da un lungo e possente tavolo e da sedie finemente decorate.



    Mi avvicino al tavolo, accarezzandone il duro marmo. Quanti sacrifici potrei celebrare su questa bianca superficie..
    Abbandono la sala per dirigermi indisturbata verso il resto dei sotterranei. Voglio conoscere ogni remoto angolo di questa struttura.



  2. #1262
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    Mangio la mia razione, fino a lasciare la ciotola pulita, a dire il vero vorrei prenderne un'altra, ma alcuni devono ancora servirsi e mi limito a lasciare la ciotola sul tavolo.



    A quanto pare piace molto a Markus, mi chiede di insegnarglielo prima o poi, gli faccio cenno col capo in segno di assenso.



    I due ragazzi escono dalla sala ed io rimango seduta ancora un pò, la tizia strana si alza, resta in silenzio avanzando lentamente, mi inquieta e vorrei seguirla, ma sto per crollare e mi limito a stendermi un pò, non ce la faccio neanche ad arrivare in camera mia, magari ci penserà Keyra, la guardo facendole segno con gli occhi verso la donna, mi deve scusare, ma se faccio un passo crollo e mi addormento sul pavimento. Mi rendo conto che c'è ancora Efrem, mi ritrovo a guardarlo restando in silenzio, chissà quanto ha patito per quella gamba, non oso immaginarlo, se quello che è accaduto a me mi ha causato tutto quel dolore, a lui deve essere stato insopportabile, sembrava tutto sciolto, a me è stato un taglio netto. "E' cucinato molto bene questo pasticcio"



    Sorrido appena e non mi rendo neanche conto di quanto tempo resto con gli occhi su di lui,



    lentamente tutto si annebbia e mi sento finalmente rilassata.



    *frase di Efrem concordata

  3. #1263
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuviel



    Consumo voracemente la ciotola con qualche pezzo di carne, nonostante il sapore di selvatico devo dire che non è così sgradevole e, mi sento subito meglio.
    Pian piano tutti mangiano la loro razione e poi ognuno si dilegua pe ri fatti suoi. I primi ad uscire dall'infermeria sono Andreus e Markus, Daphne è seduta accanto alla strana tipa che, senza dire nulla si alza e inizia lentamente a muoversi verso l'uscita dall'infermeria. Cerco con lo sguardo Daphne ed Efrem, la prima mi rivolge un cenno.
    Annuisco con il capo, lasciando intendere che ho intenzione di seguirla...
    Sento Efrem complimentarsi con la ragazza mentre poi lei sembra addormentarsi sul letto dell'infermeria. Mi rivolgo quindi ad Efrem a bassa voce per non disturbare Daphne:
    << Riposati anche tu...>> gli sorrido, poi aggiungo <<provo a seguire la donna per capire le sue intenzioni...>> detto ciò esco dalla sala e, tenendomi a debita distanza inizio a seguirla cercando di non dare nell'occhio.
    La scorgo nascondendomi tra i punti di buio delle mura del monastero , mentre entra in una stanza dove si sofferma brevemente a fissare un qualcosa, per poi accarezzare la superficie del tavolo presente.
    Poco dopo si allontana, continuando il suo cammino. Forse sta solo esplorando il posto oppure sta cercando qualcosa....non so il perchè ma la sua presenta mi inquieta molto, sarò prevenuta ma non voglio perderla di vista...
    Quando entrerà in un posto in cui sarei troppo esposta e potrebbe vedermi, userò la simbiosi per osservarla tramite qualche amichetto peloso...questo rifugio pullula di ragnetti dagli occhietti gialli pronti a dare una mano in caso di bisogno...apro la mia mente cercando una connessione con le simpatiche creature...


    Simbiosi - Gli elfi nascono dalla natura e con essa hanno forte affinità, sono in grado di comunicare con la flora e la fauna nel linguaggio antico della madre terra: i fiori, le rocce, le creature, ecc
    I maghi e gli stregoni sono loro stessi frutto della natura, la luce e l’ombra fanno parte del Tutto, quindi gli elfi sono in grado di connettersi anche alle loro menti, riescono dunque a percepire ed infondere, a loro volta, le proprie emozioni. Gli effetti sono diversi a seconda del grado:
    Esperto- Avverte le sensazioni ed emozioni altrui ed è in grado di manipolarle, infondendo le proprie. Quindi se l’elfo è in uno stato di calma e la persona con la quale si rapporta è colmo di ira, ritrovandosi sotto l’effetto della simbiosi, anch'egli si calmerà.
    Ultima modifica di DELTAG; 23rd September 2015 alle 11:48

  4. #1264
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    Termino di mangiare il pasticcio di carne ingoiando i grossi pezzi, sono giorni che non mangio e Andreus aveva ragione… in mezzo ai suoi comportamenti strani da un paio di giorni a questa parte. Scuoto il capo sospirando appena ingoiando un altro pezzo di pasticcio e innaffiando il tutto con qualche bicchiere di vino speziato. Guardo Daphne notando i suoi occhi che non si sono staccati dalla mia figura da quando si è stesa. Cerco di mascherare il disagio sul mio volto mangiando sempre più voracemente e mi complimento con lei per l’ottimo lavoro, mi sorride e ricambio appena fin quando non la vedo accasciarsi sul letto dormendo profondamente dopo aver rivolto uno sguardo a Lysa e a Keyra «riposati anche tu...» mi dice la rossa con un sorriso per poi uscire appresso alla nuova arrivata dicendo di tenerla d’occhio. Le rivolgo solo un gesto con la mano prima che esca, congedandola e torno alla mia ciotola terminandola e dopo averla posata sul tavolo faccio per allontanarmi dalla sala, non prima di aver dato uno sguardo alla ragazza. Mi blocco un attimo a osservarla e scuoto il capo. Credo che qui non sia il luogo adatto per dormire, se Lysa dovesse tradirci in qualche modo o darsi alla fuga, non penso esiterebbe un secondo a farla fuori. Mi avvicino al letto caricandomela di peso sulle braccia avviandomi quindi verso la sua stanza. Sento d’un tratto qualcosa stringere sulla mia maglietta, abbasso lo sguardo notando la mano di Daphne che stringe appena il tessuto sollevando poi la testa e posandola sul mio petto. Un sorriso mi scappa spontaneo, senza fare rumore apro la porta della camera e la adagio piano sul letto staccando la sua mano dalla maglia. La guardo ancora dormire accertandomi che sia tutto ok e dopo aver spento le candele, esco dalla stanza dirigendomi di sopra, verso la biblioteca. Ho bisogno di rilassarmi un po’…

    *Azioni di e su Daphne concordate con Eclisse84

  5. #1265
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Noto il disagio sul volto di Markus quando gli domando se vuole parlare di ciò che ha visto. Il ragazzo sembra molto turbato e non risponde alla mia domanda fissando un punto indefinito sul terreno. So che vedere il proprio fantasma non deve essere un’esperienza allettante, soprattutto visto che invece di vederlo lui, l’ho visto io. Un tizio che ha conosciuto sì e no da poco meno di due settimane. Un perfetto estraneo. Decido quindi di lasciarlo a… quello che stava facendo qui sopra e mi tolgo dalle scatole superandolo e uscendo dal monastero dopo avergli rivolto un’amichevole pacca sulla spalla. La pioggia fredda torna a bagnarmi abiti e capelli e io infilo una mano in tasca per prendere l’ocarina, la stringo tra le dita ma qualcosa mi afferra.


    Mi volto di scatto vedendo il suo viso più incredulo di prima «aspetta!»



    mi fermo uscendo totalmente dalla tasca l’ocarina che comincia nuovamente a riempirsi di acqua per poi… finirmi nella tasca dei pantaloni. Comincio a sentire freddo. L’uomo dopo qualche istante in cui prende a guardarmi dubbioso, molla la presa sul mio polso allontanandosi e tornando dentro, «cioè no, niente, lascia perdere» vicino la statua, prende a giocherellare con la sua ascia. Torno dentro incrociando le braccia stando fermo nella mia posizione fin quando l’uomo non mi parla di nuovo. Cosa che però non avviene, giro nuovamente i tacchi uscendo la testa sotto la piogg… «Andreus...» EH MA LO FAI APPOSTA. «Il fantasma. Com'era?» sbuffo appena sorridendogli e tornando dentro «hai deciso o vuoi farmi bagnare ancora?»


    dico scuotendo la testa quando gli sono vicino e mandando gliu schizzi d’acqua da tutte le parti. Se si bagnasse anche lui non mi dispiacerebbe di certo. Stronzone. «Ti assomigliava molto… ecco perché ho pensato che fossi tu…» dico calmo, posandomi poi alla statua «capelli fino alle spalle e tirati indietro, una lunga tunica da fabbro… l’ho rimandata a un tuo ricordo di quando eri giovane…»



    forse ora ho capito chi era in realtà… m’incupisco, consapevole di stare risvegliando in lui chissà quale ricordo doloroso «scusami… in quel momento non ho pensato che fosse qualcun altro.» tuo padre… indico l’arma con un dito «si è avvicinato all’ascia e il fuoco ha…» un bagliore mi coglie improvviso, guardo Markus cercando i suoi occhi e guardandolo serio gli chiedo «potresti attivare la tua arma per favore?»



    spero che tu non la usi per farmi a fette proprio ora, Markus…

  6. #1266
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Markus Obelyn

    Non lo guardo perché non ce la faccio, mi sento a disagio e mi sembra di vivere un incubo. Alcuni schizzi d’acqua mi raggiungono viso e corpo ma non ci faccio nemmeno caso continuando a giocare nervosamente con l’ascia piuttosto che osservare ciò che ho intorno. Andreus comincia a parlare ma è con la descrizione che il dolore diventa insostenibile. <<Capelli fino alle spalle e tirati indietro, una lunga tunica da fabbro. L’ho rimandata a un tuo ricordo di quando eri giovane…>>.



    Mai avuti i capelli lunghi in vita mia, sono scomodi, e quella tunica da fabbro… La indossava solo una persona in famiglia, mio padre… <<Hades Obelyn>>.



    Deglutisco e stringo ancora più forte l’ascia fino a sentire male alle mani. <<La nostra casa è bruciata ed io non sono riuscito a recuperare il… suo… corpo. La tomba è vuota e buona parte dell’arma la ho io…>>. Finalmente sollevo lo sguardo ed incrocio gli occhi Andreus, <<Eravamo i fabbri personali dei Demonar, non so quanto ne sai di Vygrid ma i metalli costano e noi non potevamo permetterci sprechi. Mio padre ha fuso la sua stessa arma per farmi contento>>.



    Aggrotto le sopracciglia quando il ragazzo esclama, <<si è avvicinato all’ascia e il fuoco ha…>>, ha cosa? Perché non parla più? Smetto di far roteare l’ascia e con il palmo della mano sfioro preoccupato la lama alla ricerca di differenze o di danni ma non c’è nulla... Che diamine... <<Potresti attivare la tua arma per favore?>>. Insospettito faccio cenno di sì con la testa ed alzandomi in piedi impugno saldamente l’arma con entrambe le mani. E' un attimo…

    Regret - Arma in forma attiva
    Il fuoco blu prende vita circondando interamente l’ascia ma al centro di essa appare qualcosa di strano.



    Dei simboli, lettere credo, che compongono una scritta. <<E’ una congiura…>>, biascico a denti stretti, tenendo attiva l’arma, e guardando di sbieco Andreus chiedo, <<Puoi leggere?>>, piegando la lama verso di lui.



    Giuro che se mi dice “ma non puoi farlo tu?” guaritore o no… Lo strangolo con le mie mani.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 25th September 2015 alle 15:46



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  7. #1267
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    È sera

  8. #1268
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Lady Blackstone



    Il tonfo provocato dai miei passi riecheggia sordo nell'ambiente circostante. Continuo ad avanzare districandomi in questo labirinto di mura infangate, chiedendomi se avranno mai fine.
    Percorro delle scale a chiocciola che mi conducono in ulteriori piani inferiori. Qui varco una soglia che mi conduce ad una porta.



    Spingo lentamente la porta di legno ed entro. Un tavolo tondo, delle pergamene e alcuni scaffali con dei libri. Qualche volume di questi potrebbero essermi utile...
    Davanti a me, ancora un'altra porta.



    Aldilà della stanza, si apre un altro spazio, più angusto. Volgo lo sguardo a destra e...un vecchio specchio appeso al muro cattura la mia attenzione.
    E' da molto tempo che non lo faccio. Mi avvicino lentamente all'oggetto come se mi trovassi di fronte un cane rabbioso. Mi fermo a pochi passi fissando i miei occhi riflessi sul vetro.



    Di ciò che ero prima non è rimasta neppure l'ombra. Una donna spaventata, insicura, spezzata. Non passava giorno che non mi chiedessi da dove venivo, chi era la mia famiglia, se mi stavano cercando. Mira e le altre sacerdotesse divennero ai miei occhi degli esempi da seguire...fino a quel massacro.



    Ed è allora che divenni la donna riflessa allo specchio. Smisi di pormi domande sulle mie origini, smisi d'essere spaventata, spaesata. E smisi di guardarmi allo specchio.
    La mia figura si sporcò di male puro, proprio come la superficie di questo specchio.
    Sollevo la mano accarezzandola lentamente.



    Nessuno mai riporterà indietro quella donna senza nome ritrovata seminuda, ai margini di quelle acque scure, su quella pietra nera.
    Nessuno mai.


  9. #1269
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Il volto di Markus s’intristisce quando prendo a parlare e un senso di colpa assurdo mi prende facendomi capire che forse sarebbe stato meglio per lui se mi fossi fatto gli affari miei fin dal primo giorno.


    Non avrei dovuto tirare fuori questo discorso con lui sapendo quanto esso possa fargli male. Sospiro ma le sue parole mi fanno trasalire quando conferma i miei dubbi «Hades Obelyn» lo vedo stringere la sua ascia e alla fioca luce del pomeriggio le sue dita diventano sempre più bianche, segno della rabbia che sta crescendo. Perdonami Markus. «La nostra casa è bruciata ed io non sono riuscito a recuperare il… suo… corpo. La tomba è vuota e buona parte dell’arma la ho io…»



    solleva lo sguardo e io mi incupisco scostando i miei occhi quando i suoi cercano i miei, non riesco a sostenere il suo sguardo. «Eravamo i fabbri personali dei Demonar, non so quanto ne sai di Vygrid ma i metalli costano e noi non potevamo permetterci sprechi. Mio padre ha fuso la sua stessa arma per farmi contento» fisso il pavimento impensierendomi. Ho studiato parecchie volte la casata Demonar, folli, violenti e feroci, padroni dei deserti vulcanici di Cereza e da più di mezzo secolo a questa parte, dominano Vygrid, la Città Eterna da cui gran parte del regno si rifornisce per gli armamenti e da cui l’esercito reale acquista le proprie armature. Deglutisco rumorosamente ma poi un bagliore blu, intenso e caldo mi investe il volto facendomi socchiudere un occhio e avvicinarmi per bearmi del calore che la fiamma dell’ascia di Markus emana, sono fradicio e un po’ di calore non guasterebbe… «è una congiura…» sento mugugnare dal ragazzo mentre mi avvicina la lama al volto


    e guardandomi di lato prima di dare conferma all’altro mio dubbio «puoi leggere?» non sai leggere. Nessun problema. Gli faccio cenno di sì con la testa sorridendogli e leggendo la parola scritta elegantemente sulla lama «Regret… vuol dire rimpianto…»


    dico calmo guardandolo poi in viso, avvicino poi un dito alla scritta seguendone la fiamma blu che dopo qualche istante mi brucia facendomi ritirare il dito mentre mugugno appena, dolorante.


    Torno con gli occhi su di lui cercando i suoi e passandomi il dito ustionato tra i capelli bagnati per trovare un po’ di refrigerio «scusami… non volevo rovinarti la giornata…»

  10. #1270
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli


    Markus Obelyn

    Andreus mi sorride e senza battute sarcastiche legge ciò che c’è scritto sull’arma. <<Regret… Vuol dire rimpianto…>>, tengo gli occhi fissi su quelle lettere e mi sforzo di inspirare trattenendo le lacrime. Non voglio piangere, non qui, non davanti ad Andreus. Preso come sono ad osservare la scritta quasi non mi accorgo del ragazzo troppo vicino al fuoco finché non mugugna dal dolore, scottandosi l’indice con cui stava seguendo le lettere. Cavoli. Assottiglio lo sguardo, preoccupato, e riassorbo l’ascia che immediatamente si sgretola come se fosse fatta di cenere…

    Regret - Arma riassorbita

    <<Scusami… Non volevo rovinarti la giornata…>>, ricambio lo sguardo mostrandomi accigliato. Non capisco perché si stia scusando, mica è colpa sua se il sottoscritto è un pessimo figlio? Una volta che potevo salutare mio padre dandogli l’addio che meriterebbe… Sono svenuto. Dei... Meglio non pensarci. Cerco di afferrare la mano di Andreus, quella con l’indice scottato, ed esclamando <<fa vedere>> avvicinerò il dito alle labbra soffiandoci su un po’ d’aria, come un adulto farebbe con un bambino. <<Non mi hai rovinato la giornata e non ti devi scusare… >>, abbasso lo sguardo e mi allontano andando a recuperare qualche ceppo di legna. La sera sta calando e comincia a fare freddino qui. <<Sono io ad essere fin troppo cauto… Mi viene spontaneo non fidarmi degli altri e tenerli lontani>>. Mentre parlo sistemo i ceppi a terra e poi inspirando profondamente accumulo il mio potere liberandolo direttamente sulla legna per asciugarla e fargli prendere fuoco.


    Distruzione - Lingue di fuoco: Previa concentrazione, si è capaci di generare all’interno della propria bocca una quantità controllata di fuoco, la quale viene soffiata con forza contro il nemico; (Esperto) la fiamma si propaga per 5 metri di lunghezza e provoca ustioni di secondo/terzo grado. [Solo a scopo illustrativo]
    Fatto tutto mi siedo vicino al falò improvvisato, riscaldando le mani infreddolite. <<Probabilmente tu lo reputi sbagliato, ma io no: è… Anzi, era una questione di sopravvivenza. Cioè… Quando si vive con la paura costante che una parola di troppo, con la persona sbagliata, possa portati alla morte, è normale difendersi così, no?>>. Sistemo con lo stivale un ceppo e poi continuo. <<Qualche giorno fa tu mi hai chiesto perché sono qui. Io, non conoscendoti, non mi fidavo e ho cercato di dirti solo una parte di verità…>>, la vendetta, già. Sollevo lo sguardo fissando con insistenza il viso di Andreus alla ricerca di una reazione, <<La realtà? Sono una persona e voglio combattere per riprendermi la mia vita perché sono stanco di nascondermi… Markus Obelyn è ancora vivo, e non morto come crede Astor Demonar… >>.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 25th September 2015 alle 19:48



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