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  1. #1281
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    Vago avanti e indietro per la biblioteca recuperando il libro delle casate e sfogliandolo di tanto in tanto mentre segno con un po’ d’inchiosto i volti e i nomi dei soldati che stavano sotto di me quando ero ancora il Capitano delle guardie, Aiden Urthadar, Vicent Dreth, Gildas Demonar… Cassandra De Lagun. Sospiro e mi massaggio la testa segnando e sottolineando anche i loro parenti più prossimi, Lantis è diventato senza scrupoli e potrebbe mandare chiunque in battaglia adesso. Passo all’altro volume sistemando i nomi su un foglio che provvederò a modificare con le informazioni che abbiamo raccolto con l’idea di Andreus e con le altre che ci fornirà Lysa una volta che si deciderà a collaborare e parlare. Non ho intenzione di usare le maniere forti, sto cercando di darmi una calmata e sto apprezzando gli sforzi di tutti per migliorare… persino quell’idiota di Markus che dopo le mie parole sembra aver finito finalmente di ubriacarsi a pezza per poi svegliarsi in chissà quale tugurio polveroso e in chissà quale condizione. È da ammirare questa sua propensione. Fino a tre giorni fa l’avrei lasciato a marcire a pezzi piccolissimi in qualche anfratto della cripta assieme ai ratti. Lentamente la stanchezza di questi giorni si fa sentire e dopo un grosso sbadiglio, mi massaggio gli occhi. Richiudo i tre volumi delle casate e insieme alla pergamena e al calamaio ripongo tutto sotto braccio e mi avvio di sotto, verso la mia stanza. Nei corridoi non vedo anima viva, il che è un bene con la stanchezza che ho addosso. Arrivato nella mia stanza vengo messo in allarme da alcune voci che arrivano dalla camera da letto. Mi blocco e in silenzio appoggio tutto il materiale sul tavolo nella prima sala e a passo lento mi dirigo in corridoio. Qui vedo, di fronte la mia stanza, Keyra che si rivolge a qualcuno dentro e dall’interno la voce rauca di Lysa. Sbuffo e torno a recuperare gli oggetti dalla sala e con poca delicatezza spingo Keyra di lato spalancando la porta. Mi avvicino al cassettone e dopo aver recuperato il mio diario con appunti e roba varia, ripongo tutto sul letto e mi sfilo di dosso la maglia cominciando poi a slacciare i pantaloni lasciandoli però ancora al loro posto. Non ho alcuna intenzione di spogliarmi davanti a loro, specialmente dopo gli atteggiamenti di Keyra «vi consiglio caldamente di uscire dalla mia camera e di non rimetterci più piede fino a nuovo avviso.» guardo Lysa senza particolari espressioni sul viso e nella voce «se cerchi la tua stanza, scegline pure una dal piano di sopra, ce ne sono due libere nel corridoio a sinistra appena sali le scale.» aggrotto le sopracciglia scostando lo sguardo da lei a Keyra «e ora fuori. Prima che cominci seriamente a perdere la pazienza…»

  2. #1282
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuviel



    La donna dalla maschera di ferro con estrema lentezza , si avvicina a me fissandomi malamente.
    "Lady Blackstone."
    Esordisce rauca, sintetica, precisando che nonostante il suo nome sia Lysa a quanto udito, si identifica come Lady BlackStone.
    Non conosco i suoi poteri ma non ho paura di lei, sostengo il suo sguardo non lasciando trasparire molto se non solo curiosità. Ammetto che è inquietante si, ma solo perché quella maschera e quel vestimento celano ciò che è realmente. Potrebbe essere anche la donna più bella di Dohaeris, ma quella maschera di certo non le rende giustizia.
    Chissà chi è la vera lei…Lysa oppure Lady Blackstone?
    Magari anche lei come me…lascio in sospeso il mio pensiero perché poco dopo prosegue:
    “Cerco un posto dove rinfrescarmi”
    Faccio per risponderle ma dietro di me avverto dei passi e subito dopo, una mano sbucata da dietro mi spinge malamente e con poca delicatezza a lato facendomi cozzare con il muro spalancando la porta.
    Efrem è arrivato.
    <<Sempre delicato … ma credo che un bisonte muschiato sappia fare di meglio >>
    Mormoro a voce alta piuttosto infastidita dal comportamento dell’elfo paragonandolo all'animale citato, guardando dapprima Lysa e poi Lui, anche se comprendo bene che questa è la sua stanza e ha tutto il diritto di imporre la sua presenza.
    Si avvicina con fare sprezzante al cassettone ne tira il cassetto estraendo qualcosa che sembra un libro di ridotte dimensioni, lo seguo con lo sguardo e lo distolgo solo quando lo vedo posare alcune cose sul letto e sfilarsi la maglia.. resto come uno stoccafisso a fissare la sua schiena , avvampo scostando lo sguardo solo quando mi rendo conto di essere rimasta per troppo tempo in stasi e lui si sta per sfilare i pantaloni…scuoto la testa…per gli Siamesi… mi sento male, improvvisamente ho un colpo di caldo.
    Ma si rende conto che qui ci sono due donne? Ha lo stesso comportamento che aveva avuto Andreus…è che Andreus be, è un bel vedere e lo conosco ed è un mio amico mentre lui… lui….è un qualcosa che non posso definire…ecco…o meglio, saprei come definirlo ma…basta! Devo smetterla di avere questi momenti ogni volta che vedo un suo lembo di pelle scoperto.
    Keyra basta!
    «Vi consiglio caldamente di uscire dalla mia camera e di non rimetterci più piede fino a nuovo avviso. Se cerchi la tua stanza, scegline pure una dal piano di sopra, ce ne sono due libere nel corridoio a sinistra appena sali le scale.»
    Rialzo lo sguardo proprio nel momento in cui mi sta guardando con un espressione piuttosto accigliata ma che trovo estremamente sexy.
    E’ una congiura! «...e ora fuori. Prima che cominci seriamente a perdere la pazienza…»
    Odio questo suo modo di imporsi, ma in fondo è il capo e merita rispetto.Forse.
    << Giusto, anche io potrei perdere la pazienza con me stessa>>
    Esordisco sovrappensiero dando voce ad un pensiero che non avrebbe dovuto uscire, soprattutto in modo tanto sfacciato e sconveniente. E che cavolo! Keyra! Ma ti tiri la zappa sui piedi? Via!!!!
    <<Ok, fate finta di niente, non avete sentito vero?>>
    Balbetto imbarazzata rivolgendomi ai due prima di voltarmi. In questo momento vorrei seppellirmi sotto dieci metri di terra.
    <<…Ly…scusa…Lady Backstone,se vuoi rinfrescarti subito, qui a fianco c’è la mia camera se ti va, altrimenti ti accompagno su se vuoi. Lasciamolo in pace.>>
    Chiedo aspettando in una sua risposta, in fondo è una nostra pseudo compagna, non dovrebbe uccidermi alle spalle, anche se la sua figura dietro di me è un qualcosa che non mi piace e mi mette in allarme. Se risponderà bene, vedrò cosa vorrà fare, altrimenti andrò fuori, ho decisamente bisogno di un po’ d’aria fresca.
    Ultima modifica di DELTAG; 28th September 2015 alle 17:20

  3. #1283
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    A quanto pare mi ero fatto un’idea sbagliata di Markus, forse il vederlo così… cretino per certi ambiti mi avevano dato un’impressione del tutto falsata del ragazzo che ora ho davanti. Scusa Markus, imparerò a conoscerti. In fondo, sono solo due settimane e già ti sei fidato tanto. Sento di aver fatto le scelte giuste con lui… almeno con lui.


    «Non voglio prendere in giro nessuno, sono qui per ciò che sai… Quando Astor Demonar saprà che sono vivo probabilmente vorrà completare l'opera, dubito quindi di legarmi a qualcuno. Sarebbe un pericolo»


    è un bel pensiero ma in ogni caso è tremendamente stupido. Non riuscirai mai a sconfiggere o quantomeno a piegare Astor da solo. Ho promesso di aiutarti, sono un potenziale suicida e che tu mi voglia come amico o no, io ti aiuterò. Ti ho promesso di riportarti a casa vivo nonostante la battaglia fosse al Sinelux e ho tenuto fede alla promessa, non mi tiro indietro proprio ora e non ti lascio solo, scemo.


    «Per l’infermeria invece sta pure tranquillo, ti ho perdonato da un pezzo ormai…» gli sorrido aprendo le labbra e chiudendo gli occhi mentre una piccola risata esce appena udibile. Nel frattempo vedo il ragazzo rimettersi gli stivali ormai asciutti e ne approfitto per scaldarmi i capelli strizzandoli vicino al fuoco e beandomi del calore sulla pelle e sugli abiti. «Piuttosto, visto che ne stiamo parlando…» volgo gli occhi verso di lui e torno a sedermi riscaldandomi le mani che passo poi sulle braccia e sul collo. Un sorriso gli compare sul volto che, per via della fiamma e dei segni di lacrime, appaiono ancora più sinistri. Che c’è Markus? «Da quanto va avanti la storia tra te e Efrem?» SBAM! Doccia gelata. Posso sempre dire che mi è scappat… «E non dire che non è vero: quel bacio non lo dai per sbaglio...» non posso dire che mi è scappato. Lo sento sospirare per poi fissare il fuoco che lentamente avvolge l’altro ceppo di legna, lo aggiusto un po’ in modo che non arrivi ai miei stivali e ascolto deglutendo il resto del discorso «lo chiedo perché mi sembra strano…» lo guardo sollevando un sopracciglio. «State insieme la stanza non dovreste dividerla?» prendo a giocare con un ramoscello bruciacchiato accendendolo e spegnendolo prima di disegnare sul pavimento davanti a me «io e Efrem stiamo insieme dalla prima battaglia… da Amaranthis, fin’ora non abbiamo diviso la stanza perché non volevo che qualcuno pensasse che il mio ruolo fosse dovuto solo a questo…»


    lo guardo mascherando l’imbarazzo con una battuta «e poi Efrem è ingombrante! Quando dorme non gli basta un letto!» sollevo il carboncino dopo aver disegnato la mia faccia stilizzata «e… russa!» non è vero. Continuo a giocare con il ramoscello restando in silenzio per qualche minuto, un po’ nervoso per la domanda che sto per fargli «secondo te…» chiedo incerto giochicchiando coi piedi vicino al fuoco «è giusto che… mi tenga all’oscuro di alcune cose?» alzo gli occhi guardandolo per cercare una risposta anche io, «cioè… come dovrei comportarmi?»



    mi sento confuso adesso…

  4. #1284
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    Sento sollevarmi dal letto, ma non riesco ad aprire gli occhi, mi trovo nel dormiveglia e non so se ciò che vedo è reale, oppure le mie percezioni sono alterate dal profondo stato di stanchezza. Appoggio il capo a lui e con la mano stringo il tessuto della maglietta, sento il suo cuore battere calmo, il suo respiro regolare, il suo calore, Kol mi stringe e mi tiene a sé nel grande letto dei nostri genitori.



    Mi addormentavo sempre così, non mi piaceva la mia stanza, così grande e vuota, volevo sempre dormire con qualcuno e mio fratello restava con me, aspettando che chiudessi gli occhi per riportami in stanza. Ero così piccola che riusciva a sollevarmi facilmente anche se era un bambino, non sono cresciuta poi così tanto, la mia statura è aumentata di poco. Kaleb e Kol mi hanno sempre usata come poggia gomiti, ridevano nel prendermi in giro ed io facevo finta di prenderla a male, dal mio metro e sessanta li fissavano in tutta la loro altezza, abbracciarli era la cosa più appagante che ci fosse. Mi sentivo esattamente come ora: protetta. Socchiudo gli occhi e forse sto sognando, perché mi sembra di intravedere Efrem che mi sorride, ma no… sto certamente dormendo e dando sfogo all’immaginazione più del dovuto, lui… che mi sorride, tra i pochi che gli ho visto rivolgere, mai uno solo è stato per me, neanche per sbaglio.



    Mi giro e rigiro sul letto, non so neanche come ci sono arrivata, ma sta di fatto che mi sento decisamente meglio, ho dormito molte ore filate, cosa che non accadeva da chissà quanto tempo. Mi metto a sedere e mi stiracchio la schiena per bene, facendo un profondo sbadiglio, ho bisogno di un po’ di aria fresca, questo rifugio mi sta stretto.



    Torno in armeria e raccolgo la gonna lasciata nell’angolo della stanza, per fortuna è senza sangue, il pavimento ne è coperto, più tardi penserò a dare una ripulita.



    Quando arrivo in superficie mi rendo conto che piove. Le nuvole sono cariche e scure, come se fossero pronte per squarciarsi e tuonare. Mi appoggio ad una tomba, sedendomi in terra, rivolgo il capo verso l’alto, lasciando che la pioggia mi bagni il viso, amo questa sensazione.


  5. #1285
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Markus Obelyn

    L’ho innervosito, e se non è questo allora vuol dire che l’ho messo in difficoltà, non trovo infatti un caso che stia giocando con un ramoscello bruciacchiato. Distolgo volontariamente lo sguardo fissando il cielo che ormai sì è completamente oscurato… Chissà come sta andando all’Abgruntis, sono un po’ in ansia per Shayla soprattutto perché è la sua prima battaglia e so come ci si sente… Ad interrompere i miei pensieri è lo stesso Andreus che dice, <<Io e Efrem stiamo insieme dalla prima battaglia… da Amaranthis, fin’ora non abbiamo diviso la stanza perché non volevo che qualcuno pensasse che il mio ruolo fosse dovuto solo a questo…>>. Non ha tutti i torti, con elementi come Ananya o Yadirha e la diffidenza che aleggia nel covo mi pare la scelta più ovvia… Ed è pure una fortuna per me perché altrimenti non sarei mai riuscito a fare amicizia con lui. Ricambio lo sguardo quando Andreus aggiunge quelle che sono battute ed al <<e… russa!>> sbuffo piegando le labbra in un sorriso. Non l’avrei mai detto… Trattengo poi uno sbadiglio, stropicciandomi gli occhi, e scaccio la stanchezza mentre mi stiracchio un po’. Tutto questo calore mi sta mettendo sonno, forse dovrei muovermi… <<Secondo te…>>, nhm? Slitto con lo sguardo su Andreus. <<E’ giusto che… Mi tenga all’oscuro di alcune cose? Cioé… Come dovrei comportarmi?>>. Non è semplice la domanda. Affatto. Continuo a sostenere il suo sguardo ed intanto che penso a come rispondere faccio scricchiolare le dita delle mani. Non so… Comprendo Efrem ed immagino che non abbia detto alcune cose per evitare di metterlo in pericolo ma pure Andreus ha ragione perché loro stanno insieme ed i segreti non dovrebbero esserci con la persona che si ama. Prima o poi la verità viene comunque a galla, e spesso nei momenti meno opportuni… Come la faccenda di Lumen giusto per fare un esempio. <<Siete una coppia le scelte andrebbero fatte in due>>, dico quindi sicuro, e poi aggiungo, <<Proverei a parlargli, senza aggredirlo, un po’ come hai fatto ora con me…>>. Sorrido di sbieco e mi avvicino ad una delle crepe per lasciare che la pioggia mi bagni una mano così da sciacquarmi il viso. L’acqua piovana fredda è piacevole e assieme alle lacrime lava via pure la stanchezza. Quando rialzo il capo però, dando un’occhiata all’esterno, vedo Daphne seduta a terra vicino ad una tomba… Dovrei parlarle e dirle che mi dispiace per il fratello, Kol se ricordo bene, ma in queste cose purtroppo non sono una cima. <<Meglio se vado a recuperarla…>>, indico con un cenno della mano la ragazza ed intanto che Andreus mi risponde vado lentamente verso l’uscita. <<Andreus? Grazie per lo scoiattolo, con Lysa intendo>>, esclamo infine sincero e attesa una risposta lo saluterò con un cenno della mano lasciando il monastero per andare da Daphne, poggiarmi con le braccia sulla lapide e dirle, <<Ti piace la pioggia?>>, sorridendole appena.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 29th September 2015 alle 15:45



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  6. #1286
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    Resto con il viso rivolto verso l'alto, la pioggia mi bagna totalmente: la faccia, i capelli e gli abiti.



    Affondo con le dita nella terra, resa morbida dall'acqua e quasi piacevole questa sensazione, con i piccoli granelli che scivolano tra le dita, mi ha sempre divertita sporcarmi di fango, a mia madre meno, ma ricordo che non perdevo occasione per correre nel cortile e nel giardino quando c'era mal tempo.



    Mi è sempre piaciuto il contatto con la terra, ti si attacca addosso, ti colora la pelle e scivola via senza lasciare alcuna traccia, la terra... tra tutti gli elementi è forse il più particolare, così resistente eppure malleabile, sto divagando... Porto la mano sporca al vestito e la poggio sul tessuto, tanto ormai è già sporco, visto che sono seduta sul fango, ma non ho ancora voglia di alzarmi <<Ti piace la pioggia?>>



    Vedo Markus in piedi ed appoggiato alla mia stessa lapide, resto immobile osservandolo, mentre la pioggia continua a scivolare incessante "Mi fa sentire a casa" Mi limito a rispondergli.



    Gli faccio cenno di sedersi accanto a me, quei suoi pantaloni immacolati cambierebbero colore in un istante, non so quanto ci tenga. "Grazie per prima... in infermeria" gli dirò in ogni caso


  7. #1287
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Il silenzio che cala dopo le mie parole diviene quasi opprimente. Forse sono stato troppo precipitoso? Il ragazzo fa scricchiolare le dita e dopo qualche istante prende nuovamente a guardarm… oh ma come è venuto bene questo disegno. Tiro fuori la lingua disegnando con più impegno una sottospecie di barba che dovrebbe assomigliare alla mia contando poi con le dita gli orecchini che indosso all’orecchio sinistro. Li aggiungo al disegno mentre Markus si schiarisce la voce riattirando la mia attenzione. «Siete una coppia le scelte andrebbero fatte in due» dice sicuro e io lo guardo, stavolta incuriosito. «Proverei a parlargli, senza aggredirlo, un po’ come hai fatto ora con me…» senza aggredirlo? Beh… seppellirlo sotto tipo trenta metri di sabbi… ok, questa è aggressione. E anche omicidio. Respiro profondamente rilassando le mani e cominciando a girare il bastoncino tra le dita aumentando la velocità gradualmente. Il ragazzo poi si alza e va a sciacquarsi il volto con l’acqua piovana «meglio se vado a recuperarla…» dice indicando qualcosa fuori. Mi alzo appena guardando da una finestra rotta ed è in quel momento che noto Daphne seduta vicino a una lapide, con il volto rivolto al cielo. Faccio cenno di sì intristendomi visibilmente per la situazione che sta vivendo e per la consapevolezza di non poterle stare accanto in questo momento. «Grazie… proverò a seguire il tuo consiglio...» dico rivolgendogli un mezzo sorriso «anche se Efrem è più testone di me per certe cose!» nel frattempo che lui esce, recupero la scatola dei biscotti e nel momento in cui mi rimetto gli stivali asciutti, ecco che vedo lo scoiattolo correre verso di me per poi intrufolarsi all’interno della tasca e sgranocchiare una delle noci che mi erano rimaste. «Eh… ma sei insaziabile!» parlo io. Prendo un biscotto per me e stando attento a non farlo cadere, aggiungo un po’ di legna al fuoco in modo che se vogliano tornare a scaldarsi, potranno farlo. Io invece ho bisogno di un bagno e anche abbastanza caldo. Dopo aver ravvivato il fuoco esco all’esterno rabbrividendo per il cambio di temperatura e mi avvicino ai due abbozzando un sorriso a Daphne prima di rivolgermi a entrambi «ho ravvivato un po’ il fuoco dentro al monastero… almeno potete scaldarvi se vi annoiate qui sotto la pioggia.» dico cercando di smorzare la tensione e prendo poi a guardare Daphne «come va… la gamba?» la ragazza apre gli occhi roteando poi la gamba in mia direzione prima di dirmi «come nuova» senza particolari emozioni aggiungendo poco dopo «preferisco la pioggia, ti ringrazio, tra un po’ torno dentro» m’incupisco e guardo appena i miei stivali sporchi di fango «ehm… d’accordo…» dico e poi mi avvicino a Markus, «se dovete scendere, ricordati di spegnere il fuoco, non vorrei che si scatenasse un incendio.» dandogli una amichevole pacca sulla spalla e allontanandomi verso il mausoleo per poi scendere le scale fino alla mia stanza… spero di non incontrare molta gente, puzzo di cane bagnato e parecchio anche…

    *Frasi e azioni di Daphne concordate con Eclisse84

  8. #1288
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Markus Obelyn

    Ogni persona affronta il dolore a suo modo, c’è chi cade nella rabbia, chi nella disperazione, chi nella malinconia, chi nella depressione… E Daphne credo proprio faccia parte di quest’ultima categoria. Stento a riconoscerla, mi sembra diversa molto fredda e distaccata, tranne con me… Prima in infermeria sì è fidata a lasciarmi solo con Andreus e quando mi ha fatto male ha addirittura chiesto scusa. La ragazza mi fissa e rispondendo, <<Mi fa sentire a casa>>, mi fa cenno di sedermi di fianco a lei. Daphne mi ringrazia di nuovo per l’infermeria ma proprio quando sto per sedermi interviene Andreus che ci dice di aver ravvivato il fuoco nel monastero e che se vogliamo possiamo scaldarci lì. Ed effettivamente non mi sembra una cattiva idea… <<preferisco la pioggia, ti ringrazio, tra un po’ torno dentro>>. Ok, non ho pensato niente. Andreus pare stranirsi, probabilmente a causa dell’impassibilità di Daphne mentre gli ha parlato, e tirandomi una pacca amichevole sulla spalla mi dice di spegnere il fuoco quando scendo per evitare incendi. Annuisco serio e con lo sguardo seguo il ragazzo fino all’entrata del mausoleo urlandogli <<Andreus>> poco prima che ne varchi la soglia. Se si volterà gli urlerò un <<puzzi!>>, ridendo poi di gusto, e lo lascerò andare. Pollo com’è sono sicuro che ci caschi ancora ma almeno così riuscirò a strappargli un sorriso. Torno poi serio, stavolta davvero, e guardo Daphne mettendomi a terra vicino a lei. <<Ti vuole bene, sai?>>, dico mentre cerco gli occhi della ragazza. <<Sì è preoccupato per te poco fa, sono appena uscito da un interrogatorio su chi amo di più nel covo…>>, scuoto la testa, la cosa mi lascia ancora perplesso e… divertito. <<E’ stato imbarazzante>>. Ho evitato di fare nomi e di dire ciò di cui abbiamo parlato in modo intenzionale, rivelandole solo la preoccupazione, sincera, di Andreus. Mi mordo quindi il labbro inferiore e sospirando mi sdraio a terra, con la testa poggiata sul mio braccio destro. <<Non sono fatti miei, lo so, ma da quanto te e lui siete amici?>>, chiedo curioso, sperando di non essere troppo indiscreto.Parlare di altro che non sia Kol potrebbe aiutarla a distrarsi.



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  9. #1289
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Lady Blackstone



    Efrem Targaryus fa la sua entrata nella stanza, spingendo l'elfa verso il muro. Lei borbotta qualcosa, stizzita, mentre lui si dirige verso il letto. Le buone maniere non sono di casa neanche qui.





    Il disagio aumenta quando il capo dei Ribelli comincia a denudarsi davanti ai nostri occhi. Credo di capire cosa vuol fare...ma non t'intratterrai con noi. Faccio per evocare la mia falce, ma lui ci manda via in malo modo.



    Mi consiglia di occupare una delle camera al piano superiore, mentre la svampita accanto a me blatera qualcosa di cui non capisco il senso.
    Faccio per abbandonare la camera che a quanto pare appartiene a Targaryus, ma l'elfa mi ferma proponendomi: <<…Ly…scusa…Lady Backstone,se vuoi rinfrescarti subito, qui a fianco c’è la mia camera se ti va, altrimenti ti accompagno su se vuoi. Lasciamolo in pace.>>



    Non mi chiama più Lysa, ma continua a darmi del tu. Quello che più m'infastidisce è la presunzione di aver trovato in me un'altra compagna di chiacchierate e di serate passate all'uncinetto.
    Accigliata le ordino: "Fatti da parte." con un tono calmo, quasi d'indifferenza.



    In me però, le tenebre pulsano, si liberano per dar maggior enfasi al mio ordine. Non la voglio tra i piedi.
    La lascio imprigionata nelle spire delle sue stesse paure, mentre esco dalla stanza. Seppur indignata dei continui discutibili modi, non ho nessuna intenzione di rimanere.
    Raggiungo quindi il piano superiore e scelgo una delle due stanze designate, entrando nella prima.


    Aura di tenebra - Gli stregoni nascono dall’oscurità, per tale motivo hanno una forte affinità con le tenebre e tutto ciò che di più malvagio esista. La loro aura ha profonde radici nel male e da esso traggono energie. La loro presenza incute sempre un certa negatività, seppur lieve, ma la particolarità sta nel fatto, che riescono ad amplificare questa sensazione che infondono a chi gli sta attorno. L’intensità dell’aura ed i suoi effetti, cambiano a seconda del grado:
    Esperto - Infonde paura: Il cuore palpita più velocemente, si ha un profondo fastidio e soggezione


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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Preso dai miei pensieri non mi rendo conto di uno stivale che quasi totalmente affonda nel fango. Biascico infastidito e sollevo il piede agitandolo appena quando d’un tratto lo scoiattolo non scivola fuori dalla tasca aggrappandosi all’ultimo secondo all’orlo della stoffa e reggendo con una zampa l’ennesima noce che stava divorando. Cadi tu o la tua amata? Faccio finta di non vedere togliendomi parte del fango con la mano quando un mio scossone fa precipitare la noce per terra. Che tragedia. L’animale si arrampica nuovamente cadendo nella tasca e mordendomi a tradimento su un fianco. Mugugno appena più per il solletico che altro e m’incammino verso il mausoleo. «Andreus» sento urlare da Markus che s’improvvisa a perfetto mercante di pesce. Non ci casco una seconda volta. Vorrà dirmi di nuovo che puzzo. O magari Daphne sta male. OH DEI. Mi volto preoccupato e lo guardo spaventato quando l’uomo mi urla «puzzi!» mi domando… è più cretino lui che lo fa di nuovo o sono io un completo imbecille da cascarci ogni volta? Gli rivolgo un altro simpatico gesto col dito medio seguito da «idiota!» dovrebbe cambiare nome in questo. Varco l’entrata del mausoleo fintamente offeso e scoppio a ridere una volta che mi sono chiuso la porta alle spalle. A passo lento e a cuore più leggero arrivo in camera e dopo aver tirato fuori lo scoiattolo dalla tasca lo poso sul letto… sto davvero per fare quello che sto per fare? Beh a Markus piace, a me anche… ma sì, che male c’è, avremo compagnia in camera e potrebbe essere anche utile. Mi avvicino al cassettone e dopo essermi assicurato che la zona di Markus sia vuota, visto che il genio non ha vestiti, costruisco un piccolo nascondiglio per il roditore arrotolando il mio fazzoletto ormai rovinato e posandolo nell’angolo dove potrà riposare. Lucky. Più azzeccato di questo, vista la sua propensione come la mia per il suicidio? Prendo anche qualche filo di spago e li annodo in modo da farci un bracciale per me e dopo averlo sfilato, lego a esso un piccolo pezzo di legno con su scritto quel nome e mi avvicino all’animale. «Sta fermo!» dico dandogli una noce e afferrandolo prima che possa prenderla. Gli lego il collare improvvisato e lo lascio libero lanciando la noce verso l’apertura del mobile, dentro ci ho sbriciolato un biscotto… almeno qualcuno le apprezza le briciole. L’animale rincorre il frutto e dopo aver annusato l’interno del mobile, ci si rintana all’interno mordicchiandola. Accosto l’anta in modo da dargli sempre uno spiraglio di uscita e mi libero finalmente dei vestiti sporchi buttandoli alla rinfusa per la stanza… comprese le mutande dopodiché mi dirigo in bagno dove mi godo finalmente un meritato bagno bollente. Riemergo dopo alcune ore e dopo essermi annodato un asciugamano attorno alla vita, torno in camera nascondendo di nuovo l’ocarina e la scatola di biscotti per poi infilarmi un altro paio di mutande pulite. Mi avvicino al cassettone tirando fuori un pezzo di carta e il carboncino di prima e faccio per scrivere… ah già… non sa leggere. Velocemente disegno una piccola vignetta idiota di lui che lava i panni mentre io dormo beato nel mio letto. Poso il foglio in bella vista sul cassettone e mi butto finalmente nel mio… nostro letto, stando attento a non far volare via il cuscino di Markus. Poso la testa sul mio e…

 

 

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