Andreus De Lagun
Il silenzio che cala dopo le mie parole diviene quasi opprimente. Forse sono stato troppo precipitoso? Il ragazzo fa scricchiolare le dita e dopo qualche istante prende nuovamente a guardarm… oh ma come è venuto bene questo disegno. Tiro fuori la lingua disegnando con più impegno una sottospecie di barba che dovrebbe assomigliare alla mia contando poi con le dita gli orecchini che indosso all’orecchio sinistro. Li aggiungo al disegno mentre Markus si schiarisce la voce riattirando la mia attenzione. «Siete una coppia le scelte andrebbero fatte in due» dice sicuro e io lo guardo, stavolta incuriosito. «Proverei a parlargli, senza aggredirlo, un po’ come hai fatto ora con me…» senza aggredirlo? Beh… seppellirlo sotto tipo trenta metri di sabbi… ok, questa è aggressione. E anche omicidio. Respiro profondamente rilassando le mani e cominciando a girare il bastoncino tra le dita aumentando la velocità gradualmente. Il ragazzo poi si alza e va a sciacquarsi il volto con l’acqua piovana «meglio se vado a recuperarla…» dice indicando qualcosa fuori. Mi alzo appena guardando da una finestra rotta ed è in quel momento che noto Daphne seduta vicino a una lapide, con il volto rivolto al cielo. Faccio cenno di sì intristendomi visibilmente per la situazione che sta vivendo e per la consapevolezza di non poterle stare accanto in questo momento. «Grazie… proverò a seguire il tuo consiglio...» dico rivolgendogli un mezzo sorriso «anche se Efrem è più testone di me per certe cose!» nel frattempo che lui esce, recupero la scatola dei biscotti e nel momento in cui mi rimetto gli stivali asciutti, ecco che vedo lo scoiattolo correre verso di me per poi intrufolarsi all’interno della tasca e sgranocchiare una delle noci che mi erano rimaste. «Eh… ma sei insaziabile!» parlo io. Prendo un biscotto per me e stando attento a non farlo cadere, aggiungo un po’ di legna al fuoco in modo che se vogliano tornare a scaldarsi, potranno farlo. Io invece ho bisogno di un bagno e anche abbastanza caldo. Dopo aver ravvivato il fuoco esco all’esterno rabbrividendo per il cambio di temperatura e mi avvicino ai due abbozzando un sorriso a Daphne prima di rivolgermi a entrambi «ho ravvivato un po’ il fuoco dentro al monastero… almeno potete scaldarvi se vi annoiate qui sotto la pioggia.» dico cercando di smorzare la tensione e prendo poi a guardare Daphne «come va… la gamba?» la ragazza apre gli occhi roteando poi la gamba in mia direzione prima di dirmi «come nuova» senza particolari emozioni aggiungendo poco dopo «preferisco la pioggia, ti ringrazio, tra un po’ torno dentro» m’incupisco e guardo appena i miei stivali sporchi di fango «ehm… d’accordo…» dico e poi mi avvicino a Markus, «se dovete scendere, ricordati di spegnere il fuoco, non vorrei che si scatenasse un incendio.» dandogli una amichevole pacca sulla spalla e allontanandomi verso il mausoleo per poi scendere le scale fino alla mia stanza… spero di non incontrare molta gente, puzzo di cane bagnato e parecchio anche…
*Frasi e azioni di Daphne concordate con Eclisse84