Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

Keyra
Isyl Tinnuviel

La moglie di Raiden non sembra essere molto disponibile a parlare, ci osserva in tutta la sua altezza e, da dietro quella maschera sembra squadrarci.
Intanto Lucynda annuisce alla mia domanda, davvero spero stia meglio...
Torno con gli occhi sulla donna misteriosa, mi avvicino e i suoi occhi si inchiodano nei miei, mi fissano, sembrano leggermi l'anima.
Nemmeno il tempo di rendermi conto di questo prolungato contatto di sguardi che, rapidamente mi afferra il mento tirandomi a se. Il respiro mi muore in gola mentre mi ritrovo a fissare nuovamente i suoi occhi e...le sue labbra dietro la dorata maschera. Un brivido mi scivola lungo la schiena e non so il perché.
Resto per un'attimo disorientata e piuttosto sorpresa dal suo gesto.
"Lo saprai." dice, per poi mollare la presa e allontanarsi dirigendosi fuori dall'infermeria...
Mi ridesto dal momento e mi rivolgo quindi a Lucynda:
<< Certo che questa donna è proprio strana...io la seguo, non so perché ma, faccio fatica a fidarmi delle persone, ma di Lei soprattutto. Vieni con me?>> le chiedo gentile facendole l'occhiolino.
Attendo una sua eventuale risposta, poi se risponderà o meno, uscirò dall'infermeria e mi terrò a debita distanza da Lysa seguendo però i suoi movimenti.

Menelmir ---> Arma in forma dormiente assicurata alla cintura

Daphne Elania Baratheon

Sfoglio un'altra pagina...

Vi erano poi i cacciatori, anche loro identificavano quelle imponenti creature come entità malevole, ma l'intento non era venerarle, bensì distruggerle. Le due fazioni ingaggiarono numerosi scontri per forza maggiore, ognuno di loro con i propri ideali ed interessi, ognuno di loro con la concezione erronea della vera essenza dei Draghi.

Continuo ancora, le righe si susseguono velocemente, aiutata dal fatto da conoscere quasi a memoria il testo

Quando il ragazzo compì vent’anni gli fu fatto dono del fuoco e ribattezzato con il nome di Armin. Venne conosciuto come il primo domatore di Draghi e dominatore del fuoco, da li a poco i cacciatori si piegarono e la religione perse tutti i suoi adepti.

La luce della candela è eccessivamente fioca, sento gli occhi affaticarsi velocemente, tanto che ogni due minuti devo distogliere lo sguardo o strofinarli.



Per oggi va bene così. Chiudo il libro e lo ripongo su di uno scaffale, dal quale faccio volare via la polvere, lo continuerò in questi giorni.



Decido di recarmi in cucina, berrei volentieri qualcosa di caldo e quando giungo al tavolo noto Andreus e Shayla, anche se non amo molto la compagnia di quest'ultima e non sono proprio a mio agio con il primo, decido di unirmi a loro "Disturbo?" Chiedo con un mezzo sorriso, non ho voglia di discutere, aggiungerei che vengo in pace, ma non mi sembra il caso. Mi siedo.

Andreus De Lagun

Shayla accetta il mio invito annuendo col capo e io mi sento subito sollevato, le sorrido e a passo lento mi dirigo in cucina dove poso le due tazze di osso sopra il tavolo

e mentre metto il bollitore con l’acqua sul fuoco ancora acceso, la ragazza prende a creare un infuso sistemandolo sulle reticelle sopra le tazze. Resto qualche minuto accanto all’acqua e quando vedo vedo del vapore uscire veloce da essa… mi rendo conto di averla lasciata a scaldare troppo. DANNAZIONE CHE IMPIASTRO. Afferro con la casacca il manico della teira e l’appoggio sul tavolo, poco m’importa se rimarrà la forma del fondo del bollitore. Questo tavolo ne ha viste di cotte e di crude ultimamente.

«Mi sono scontrata con tua sorella all'Abgruntis»

drizzo le orecchie irrigidendomi di colpo mentre il mio corpo si lascia andare di botto sulla sedia. Cassandra… che è successo? Cosa ne è stato di lei? Da sola. Impallidisco lasciando cadere la testa in avanti e restando con gli occhi aperti a fissare una crepa ai miei piedi. «Non ci sono state vittime»

sono le sue parole a riportarmi alla realtà… sollevo lo sguardo osservandola senza parlare. Non riesco ad alzarmi… le gambe tremano ancora dal terrore che mi opprime sempre di più il mio essere. Senza pensarci nemmeno verso l’acqua calda all’interno delle due tazze e tremante avvicino a me la mia osservando la superficie del liquido che s’increspa e scivola fuori. «Cosa… cosa... cosa è success…» chiedo ma la mia voce muore quando un’altra entra all’interno della stanza «disturbo?» chiede Daphne accennando un sorriso.

La guardo appena… il mio volto tirato dall’ansia. «Affatto…» dico alzandomi appena e reggendomi alla sedia «io e Shayla abbiamo fatto una tisana calda… forse un po’ troppo… ti va?» cerco di regolarizzare il respiro e se la risposta della ragazza sarà affermativa, mi muoverò verso la dispensa dove prenderò un’altra tazza d’osso da riempire per lei…

Shayla Bolton

Andreus combina un disastro preparando la tisana e mi viene spontaneo sorridere per la sua goffaggine, tornando subito seria appena lo vedo impallidire nel nominare sua sorella.



«Cosa… cosa... cosa è success…» mi chiede terrorizzato, con le mani tremanti che versano l'acqua più fuori che dentro le tazze, e sto per rispondergli spiegando l'andamento della battaglia quando Daphne entra nella stanza interrompendoci.



Andreus si alza sorreggendosi alla sedia, prima di parlarle «io e Shayla abbiamo fatto una tisana calda… forse un po’ troppo… ti va?» le chiede,



mentre io la guardo ed aggiungo "E' buona" con un mezzo sorriso, non credo abbia problemi a capire a cosa mi sto riferendo dopo la nostra ultima discussione.



Sorseggio la tisana tranquillamente, prima di riprendere a parlare ad Andreus "Era nella mia parte di campo ed era molto pericolosa" gli dico, ma non mi sto affatto giustificando "si è scontrata con me e con Ryuk Leithien, ha riportato alcuni danni ma l'ho vista riattraversare il Glados da sola, stai tranquillo" alcuni danni... meglio non essere troppo dettagliata a riguardo, si sarà già fatta guarire.

Markus Obelyn

Amarezza e tristezza ecco ciò che provo nonostante non lo dia a vedere. Sentirsi rifiutato sessualmente dalla persona con cui stai è… Brutto. Daphne continua però a scherzare, mi fa un occhiolino e mi sfila l’asciugamano facendomi restare nudo di fronte a lei.

<<Non ti preoccupare, mi fregherò qualche tuo asciugamano>>, dice con un’espressione sensuale e poi avvicinandosi a me mi dà un bacio sulla spalla… Non so più che pensare… Ho forse frainteso tutto? La ragazza continua a guardarmi lasciva e con movimenti leggeri prende a sfilarsi la vestaglia per poi cominciare a rivestirsi in tutta calma. Una provocazione la sua che, inevitabilmente, riesce bene.

Quando lascia la stanza resto infatti in piedi, nudo... Con… Beh… Direi che ho bisogno di fare un bagno gelido. O ghiaccio. O magari mi faccio sparare un’aura di tenebra da Lysa... Anche se... Incontrare quella tizia nudo mica mi rassicura tanto come cosa.

<<Ma guarda te che stronza…!>>, borbotto infastidito mentre mi vesto, ricordandomi di lasciare il pantalone un po’ largo. Mi sembra di avere uno scoiattolo nelle mutande. Maledizione. Recupero i panni sporchi fuori dalla porta avvolgendoli nell’asciugamano di Daphne e torno in camera mia e di Andreus. <<Andreuuuusssss.....?>>. Silenzio. Non c’è nessuno. Tanto meglio. Mi rimbocco le maniche e dopo essermi assicurato che le tasche di ogni abito sporco siano vuote li accumulo in un angolo del bagno. Raccolgo dunque i panni asciutti, lasciandoli piegati sul letto, poi riempio la vasca ed armandomi di spazzola, sapone e soprattutto pazienza lavo tutto, lasciandomi per ultimi i pantaloni sporchi di fango. Stendo quindi tutto, sfruttando una corda improvvisata proprio come ha fatto Andreus

e poi, stanco, torno in camera per buttarmi sul letto.

Forse dovrei provare a dormire.

Daphne Elania Baratheon

«Affatto… io e Shayla abbiamo fatto una tisana calda… forse un po’ troppo… ti va?»

Rivolgo un cenno del capo in assenso alla domanda, Andreus si alza dal tavolo e recupera una tazza riempiendola fino all'orlo. "Grazie" Poggio i palmi sulla superficie di ceramica ed accolgo tutto il calore dell'acqua bollente che contiene, sì è decisamente troppo calda, aspetterò un pò prima di berla, non vorrei mi si spellasse la lingua."E' buona"



Osservo Shayla, beve la tisana e non collego immediatamente, non credo si stia riferendo al gusto, piuttosto al fatto che non contenga pozione, come la tisana che ho bevuto qualche giorno fa. "Era nella mia parte di campo ed era molto pericolosa"



Riprendono il discorso lasciato in sospeso, probabilmente dopo il mio arrivo, non so se porre domande, forse Andreus ha già fatto e non vorrei farle ripetere due volte di fila le stesse cose, anche perchè ne verrò a conoscenza alla riunione. Quindi resto in silenzio, soffiando sulla tisana, mentre ne apprezzo il profumo "si è scontrata con me e con Ryuk Leithien, ha riportato alcuni danni ma l'ho vista riattraversare il Glados da sola, stai tranquillo"



Tranquillo... è chiaro che in questa battaglia ci fosse Cassandra e fortunatamente è ancora viva, le devo molto, non cosa farei se me la trovassi in battaglia, è ufficialmente una mia nemica, una reale, ma... è stata buona con me, è una donna gentile e d'onore, non la ucciderei, non riuscirei a desiderarlo, anche perchè probabilmente non ci riuscirei, lei è un soldato addestrato, io... un'ancella con qualche base di autodifesa e tanta, tanta cattiveria repressa.
"Vorrei dare uno sguardo anche io ai ritratti e l'elenco dei guerrieri reali, ne conosco molti, visto che ero sempre al castello, ma certamente non i nuovi, anche se... in realtà, ho un conto in sospeso solo con pochi di loro" Lumen e Aiden.

Markus Obelyn

Niente. Sono troppo nervoso.

<<Che palle…>>, biascico strofinandomi il viso con le mani ed ormai stufo di cercare un riposo che non arriva mi siedo sul letto. Eppure la stanchezza addosso la ho eccome ma proprio non riesco a rilassarmi!

Conoscendomi solo tre cose, purtroppo, mi calmano: dolce compagnia, alcol e fumo… E non mi resta che una cosa. Mi alzo, chiudo la porta a chiave, poi sfilo da sotto il letto la mia sacca e, usando un coltellino, scucio la parte interna di tessuto in cui ricordo d’aver nascosto erba per almeno un paio di settimane. Se mi finirà anche questa scorta di sicurezza credo che mi toccherà mandare lo scoiattolo a casa, se così si può chiamare la baracca in cui vivo, e recuperarne dell’altro. Ne prendo un po’, infilandone una parte in un sacchetto di tela, e poi ripongo il resto al sicuro da occhi indiscreti. Abbandono quindi la stanza ed intanto che raggiungo l’esterno del covo arrotolo in tutta calma tabacco ed erba. Potrei farlo ad occhi chiusi ormai. Arrivato fuori sfrutto l’edera ed i mattoni per arrampicarmi sopra il tetto della cripta

dove mi sdraio, gustandomi il tepore del sole che oggi si staglia alto nel cielo. Pongo tra indice e medio il miscuglio d’erbe ed ispirando profondamente accumulo all’interno dei miei polmoni la quantità d’aria sufficiente a soffiare via il mio elemento. La gola comincia a bruciarmi intensamente così come il resto del corpo che sento rispondere al richiamo di quel calore. Dischiudo le labbra e soffio, lieve, sulla parte finale un piccolo fuocherello viola, intenso e dalle striature blu. Passa sopra le mie dita accendendola per poi sparire in sbuffi di fumo azzurro dalle mie narici.

Distruzione - Lingue di fuoco: Previa concentrazione, si è capaci di generare all’interno della propria bocca una quantità controllata di fuoco, la quale viene soffiata con forza contro il nemico; (Esperto) la fiamma si propaga per 5 metri di lunghezza e provoca ustioni di secondo/terzo grado. [Usato a scopo narrativo]

Che strano… Prima d’ora non ha mai fatto così.

Mah... Con la mano libera sfilo la maglia che assieme al braccio uso da cuscino stravaccandomi come una lucertola per prendere il sole. E finalmente mi rilasso, tenendo gli occhi socchiusi mentre creo forme con il fumo.

Shayla Bolton

Daphne prende posto accanto a noi mentre Andreus le porge una tazza di tisana bollente, riprendo il mio discorso su Cassandra mentre la ragazza resta in silenzio soffiando sulla tassa prima di berla.



Non ho dato molti particolari sulla battaglia anche perchè dovrò farlo alla riunione e reputo inutile ripetermi due volte, il mio intento era tranquillizzare Andreus, anche se non mi è chiaro a che pro, non è da me.



Sono quindi molto sintetica, ma credo che gli sia arrivato il messaggio, anche se mi appare ancora turbato ed immerso nei propri pensieri.



Abbasso lo sguardo sulla tazza, non so neanche se aspettarmi una risposta, ma è Daphne ad intervenire "Vorrei dare uno sguardo anche io ai ritratti e l'elenco dei guerrieri reali, ne conosco molti, visto che ero sempre al castello, ma certamente non i nuovi, anche se... in realtà, ho un conto in sospeso solo con pochi di loro"


alzo lo sguardo su di lei ricordandomi della faccia che ha fatto in infermeria quando si è parlato di Aiden, non so se le due cose siano collegate ma mi viene istintivo rispondere "Aiden Urthadar, ad esempio?" soffio sulla tisana, bevendone poi un altro sorso, prima di aggiungere "i ritratti e gli altri documenti sono in camera di Efrem, Andreus ha la chiave" dico distrattamente, per poi alzare lo sguardo posandolo prima su uno e poi sull'altro... spero di non averli messi in imbarazzo.

Daphne Elania Baratheon

La tisana ha un sapore gradevole, ora che riesco a berla senza bruciarmi la bocca. Sorseggio un paio di volte, fino a quando una frase di Shayla mi fa quasi strozzare "Aiden Urthadar, ad esempio?"



Batto un paio di volte la mano al petto per tossire, mi si è bloccato il liquido in gola. Quando riesco ad ingoiare, porto lo sguardo a lei con gli occhi sgranati, non credevo che la mia espressione fosse stata così evidente in infermeria, ma è facile che io abbia involontariamente "accennato" ad uno stizzo di rabbia al solo sentir menzionare quel nome "i ritratti e gli altri documenti sono in camera di Efrem, Andreus ha la chiave"



In camera di Efrem ed Andreus ha la chiave, vedo che non hanno perso tempo, ormai è dichiarato, credo. Probabilmente dormono anche insieme.



Ricaccio indietro i pensieri che inevitabilmente mi affollano la mente e cerco di evitare di guardare Andreus, anche se deve rispondere alla mia domanda, ma... ora non ci riesco. Riprendo contegno e guardo Shayla "Sì, Aiden Urthadar per esempio. Il mio amato ex promesso sposo"



accenno un sorriso amaro, sollevando la tazza come se volessi brindare



"Sogno di evirarlo da lungo tempo" Bevo un lungo sorso "I ritratti li vedrò in riunione, non c'è problema"

Shayla Bolton

Ok, penso di aver inteso bene la reazione di Daphne in infermeria, dato che solo nel sentire nominare Aiden per poco non le va di traverso la tisana e non si strozza.



Inizia a tossire ed a battere la mano sul petto per riassumere contegno mentre io cerco di trattenere un sorriso divertito, tornando a guardare la tisana. Chissà cosa la porta ad odiare Aiden in questo modo, anche se non è difficile avere motivi per farlo, quell'uomo è un manipolatore senza scrupoli e senza coscienza come pochi, con un'astuzia ed un carisma che il più delle volte gli permettono di arrivare senza sforzi al proprio obiettivo, io lo so bene e tante volte ho contribuito ai suoi successi, almeno fino a quel giorno. "Sì, Aiden Urthadar per esempio. Il mio amato ex promesso sposo" mi risponde la ragazza guardandomi con un sorriso amaro, accennando un brindisi.



Mi sembra di intuire che la faccenda sia finita male, probabilmente ne è anche dispiaciuta, se solo lo conoscesse meglio non lo sarebbe. Ma...davvero Aiden stava per sposarsi? Proprio lui? Questa è bella! "Sogno di evirarlo da lungo tempo" beve ancora prima di rifiutare di andare a prendere i documenti, e non posso fare a meno di scoppiare a ridere per quanto ha ammesso di voler fare ad Aiden.



Cara mia, mettiti in fila! "Non sapevo che Aiden fosse stato sul punto di convolare a nozze, non riesco ad immaginare una simile eventualità" rispondo ironica, ripensando al soggetto



"ti è andata decisamente meglio così, fidati. Ho lavorato con lui per molto tempo, prima di trasferirmi a Dohaeris" ed è una fortuna che sia riuscita a farlo.