Lucynda Mellow
L’infermeria si è prosciugata da un bel pezzo ed io non ho fatto altro che fondermi col letto… di nuovo. Limitarmi ad analizzare tutto ciò che si è detto finora sta divenendo una mera abitudine. Ogni informazione non sfuggiva dalle mie grinfie, seppur a momenti mi accorgevo di tenere la mente altrove. Nemmeno ho degnato di una risposta allo scherno della Strega dell’Ovest che non ci vedevo più dalla fame, il cameriere spinato è stato più che azzardato a portarmi una seconda razione di stufato, ci voleva proprio dopo ‘sta giornata di mierd. Prendo un respiro profondo e tiro indietro il cappuccio, ormai è inutile così come l’equipaggiamento che ancora indosso e che dovrebbe essere messo da parte per il mio terzo richiamo. Sono stremata… argh, dannazione. Credo sia giunto il momento di ritirarmi a letto, spero di non incrociare nessun rompiscatole in giro, la sconfitta di oggi mi ha messo in subbuglio. Io, Lucynda Mellow, non sono stata all’altezza nel portare tra le fila dei ribelli il territorio dell’Abgruntis. Che cazzo mi prende in questi giorni? << Certo che questa donna è proprio strana...io la seguo, non so perché ma, faccio fatica a fidarmi delle persone, ma di Lei soprattutto. Vieni con me?>> Keyra richiede una mia collaborazione per pedinare la donna in nero che al momento si è dissolta... dovrà aspettarsi un rifiuto con tanto di “Bon Ton”, ma per stavolta sorvolo. Più ci ripenso e più mi autoconvinco che rifugiarsi tra le coperte equivale a pusillanimità, devo darmi da fare se non desidero ritrovarmi nella noia totale. «Mah... sì, preparati.» dico facendo spallucce e pigliando le ciotole vuote al contempo. Faccio per uscire ma prima cerco di richiamare l’attenzione della ragazza con un fischio eseguito con la lingua «Inizia pure senza di me, devo fare una capatina in cucina...» supero l’ingresso e percorro le scale senza troppi problemi… la pozione ha sortito gli effetti garantiti sul ginocchio. Giungo alla porta che apro dando una gomitata alla maniglia e qui vi trovo radunati almeno i tre quarti della fazione, ah che sublimità, passare dal mortorio al caos non può che giovare alla salute. «Vi date alla bisboccia stasera, eh?» sorrido di sbieco ai presenti fissandoli uno per uno, specie MisterSpino, mentre prendo a lavare le ciotole che cominciano a sapere di marcio…