«Non ho idea di cosa stiate parlando e sinceramente non me ne frega un accidenti, so solo che ho sonno e non posso più dormire in quel letto che ERA mio, ma a quanto pare non lo è più. Se desideri sfogare qualche frustrazione, preferirei prima ritemprarmi, perché senza mangiare e con solo un’ora di sonno alle spalle… non saremmo esattamente pari, ma noto che comunque non badate molto all’equità, visto che io sono una e voi siete… in quanti siete? Facciamo così… io evito di farvi saltare il cranio e voi la smettete di fare le bulle »
Non ci credo, davvero non sa nulla? Eppure è ormai da qualche giorno che è cominciato tutto, potrei capire se fosse stata sempre chiua qui dentro, ma visto che è stata fuori non vedo come faccia a non saperlo.
«Tu dici di non saperne nulla e di volere un posto dove dormire e noi dovremmo crederti? Non facciamo le bulle ma semplicemente siamo diffidenti, una qualità che di questi tempi non va sottovalutata, poi che ti aspettavi uno scontro uno contro uno?» Yadirha si fa sentire nuovamente, per fortuna qui c’è ancora qualcuno con il cervello che funziona!
«Lo sapete come funziona il teletrasporto? Scindo il mio corpo in tante piccole parti… piccole, piccole, piccole e le ricompongo altrove, mettiamo il caso che io scelga di teletrasportarmi un po’ troppo vicino ad una di voi due, magari facendo materializzare un pugno nella vostra testa, bello in fondo… facendolo entrare dall’orecchio, oppure attraverso una narice…. O peggio, non penso che vi piacerebbe molto. Allora… io non metto in pratica ciò che ho appena detto, per dimostrarvi che non vi sono ostile e voi la smettete d fare le barriere umane per farmi andare a dormire»
Rimango allibita: so perfettamente come funziona il teletrasporto, ma dubito che voglia davvero mettere in pratica le minacce che ci rivolge. Forse è talmente pazza da farlo. Sì, questa dev’essere la gabbia dei matti: lei ha vissuto qui ed è diventata pazza, Efrem, anche lui sta scendendo lentamente verso il baratro della follia fidandosi di questa qua… forse è perché tra pazzi ci si riconosce.
Forse dovrei prenderlo come un avvertimento e andarmene prima che sia troppo tardi anche per me.
«Lo so come funziona il teletrasporto, ma credo che tu non sia così stupida da teletrasportare una parte qualunque del tuo corpo dentro ad un’altro solido a meno che tu non voglia perdere, non so...qualche arto, quindi chi è che fa le minacce a vuoto qui!?»
Yadirha sembra saperne almeno quanto me su questo potere.. forse anche lei lo possiede? Non ho ancora avuto modo di vedere di cosa è capace.
«Altrimenti affondate le armi nel mio collo e facciamola finita, così potrò risposare una volta e buona!» A questo punto, che dica la verità o meno è comunque un pericolo per noi. Soprattutto perché, visto che si può teletrasportare, non abbiamo un modo per effettivamente contenerla e controllarla. Sto ancora pensando, quando vengo interrotta dal pazzo n.2, che si avvicina, poggiandomi una mano sulla spalla, come a volermi trattenere, mentre nel frattempo parla a Yadirha «Lasciatela andare… come vedete la nostra nuova ospite è stanca e irritabile…» poi si rivolge a me guardandomi negli occhi«mi vedi forse così idiota? Ti sembra che in fronte abbia scritto “stupido” o cosa? Di certo Drako o Lantis avrebbero mandato qualcuno meno incapace per ucciderci o per spiare le nostre conversazioni. Non di certo una signorinella che a malapena sa reggere un’ascia o che piomba con poca delicatezza nel letto di qualcuno... di certo non mi fido, ma davanti a una che mi ripete “questa è casa mia” e poi mi mostra il pigiamino con gli orsetti, beh, credo che due più due sia facile da fare… almeno credo…»
Ok dai, forse non è così pazzo come sembrava, forse per lui c’è ancora speranza. Questo mi rincuora. E’ nuovamente Yadirha a prendere la parola. «Scusa ma che significa a maggior ragione devi diffidare di lei non farti abbindolare da quel suo modo di fare goffo, una brava spia non deve farsi riconoscere e qual è il modo migliore se non quello di travestirsi da una ragazzina che apparentemente sembra un’incapace!? Non è che ci stai nascondendo qualcosa? Per quanto ne sappiamo noi avresti potuto mettere i vestiti nella cassettone di nascosto e fare il doppio gioco»
In effetti il suo ragionamento fila, uffa non so più cosa pensare!
Tutto questo è troppo, non sono abituata a intrighi e sotterfugi! Se tutto quello che questa vuole è dormire allora la accontenterò, così poi potremo pensarci più tardi, magari dopo che avrò fatto una dormita pure io.
Mi avvicino, con l’intenzione di darle una botta in testa per farla svenire e via, ma sento Keyra, che nel frattempo si è ripresa, prendere la parola «Vediamo se con quella grossa arma che ti porti appresso ti sbilancerai…» prima di sentire una folata di vento, diretta verso Daphne.
Mi sposto dalla traiettoria e osservo come il potere si manifesta… forse con un po’ di invidia.
Io, sebbene il mio elemento sia appunto il vento, non sono ancora riuscita a controllarlo, ma solo a convogliarlo nella mia arma. Quanto vorrei saper fare anche io quello che fa lei… forse dovrei chiederle di insegnarmi.
Una cosa alla volta, prima rendiamo innocua la nuova ospite, poi me ne vado a dormire pure io, poi forse le chiederò di allenarci insieme.
Mi avvicino a Yadirha, e le dico sottovoce, senza farmi sentire dagli altri presenti «Fingiamo di esserci cascati, così da poterla osservare, e capire meglio le sue intenzioni. Che dici? Facciamole abbassare la guardia...» mostrando un sorriso.
Attendo una risposta: non la farei andare via così, ma ammetto di non essere nemmeno io al massimo della forma, e anche io purtroppo ho veramente sonno. Poi, chissà dove si è cacciata Lucynda, voglio proprio vedere come reagirà lei alla vista di Daphne, visto che sembra essere perfino più sospettosa di me. Se Yadirha si mostrerà d'accordo con me, allora con un «E va bene, andiamo» scocciato accompagnerò Daphne, qualunque sarà la sua reazione al vento di Keyra, fino alla sua stanza, naturalmente per controllare che vada effettivamente là.