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  1. #141
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli


    Ananya Nitya Kalpana

    «Non ho idea di cosa stiate parlando e sinceramente non me ne frega un accidenti, so solo che ho sonno e non posso più dormire in quel letto che ERA mio, ma a quanto pare non lo è più. Se desideri sfogare qualche frustrazione, preferirei prima ritemprarmi, perché senza mangiare e con solo un’ora di sonno alle spalle… non saremmo esattamente pari, ma noto che comunque non badate molto all’equità, visto che io sono una e voi siete… in quanti siete? Facciamo così… io evito di farvi saltare il cranio e voi la smettete di fare le bulle »
    Non ci credo, davvero non sa nulla? Eppure è ormai da qualche giorno che è cominciato tutto, potrei capire se fosse stata sempre chiua qui dentro, ma visto che è stata fuori non vedo come faccia a non saperlo.
    «Tu dici di non saperne nulla e di volere un posto dove dormire e noi dovremmo crederti? Non facciamo le bulle ma semplicemente siamo diffidenti, una qualità che di questi tempi non va sottovalutata, poi che ti aspettavi uno scontro uno contro uno?» Yadirha si fa sentire nuovamente, per fortuna qui c’è ancora qualcuno con il cervello che funziona!



    «Lo sapete come funziona il teletrasporto? Scindo il mio corpo in tante piccole parti… piccole, piccole, piccole e le ricompongo altrove, mettiamo il caso che io scelga di teletrasportarmi un po’ troppo vicino ad una di voi due, magari facendo materializzare un pugno nella vostra testa, bello in fondo… facendolo entrare dall’orecchio, oppure attraverso una narice…. O peggio, non penso che vi piacerebbe molto. Allora… io non metto in pratica ciò che ho appena detto, per dimostrarvi che non vi sono ostile e voi la smettete d fare le barriere umane per farmi andare a dormire»
    Rimango allibita: so perfettamente come funziona il teletrasporto, ma dubito che voglia davvero mettere in pratica le minacce che ci rivolge. Forse è talmente pazza da farlo. Sì, questa dev’essere la gabbia dei matti: lei ha vissuto qui ed è diventata pazza, Efrem, anche lui sta scendendo lentamente verso il baratro della follia fidandosi di questa qua… forse è perché tra pazzi ci si riconosce.



    Forse dovrei prenderlo come un avvertimento e andarmene prima che sia troppo tardi anche per me.
    «Lo so come funziona il teletrasporto, ma credo che tu non sia così stupida da teletrasportare una parte qualunque del tuo corpo dentro ad un’altro solido a meno che tu non voglia perdere, non so...qualche arto, quindi chi è che fa le minacce a vuoto qui!?»
    Yadirha sembra saperne almeno quanto me su questo potere.. forse anche lei lo possiede? Non ho ancora avuto modo di vedere di cosa è capace.



    «Altrimenti affondate le armi nel mio collo e facciamola finita, così potrò risposare una volta e buona!» A questo punto, che dica la verità o meno è comunque un pericolo per noi. Soprattutto perché, visto che si può teletrasportare, non abbiamo un modo per effettivamente contenerla e controllarla. Sto ancora pensando, quando vengo interrotta dal pazzo n.2, che si avvicina, poggiandomi una mano sulla spalla, come a volermi trattenere, mentre nel frattempo parla a Yadirha «Lasciatela andare… come vedete la nostra nuova ospite è stanca e irritabile…» poi si rivolge a me guardandomi negli occhi«mi vedi forse così idiota? Ti sembra che in fronte abbia scritto “stupido” o cosa? Di certo Drako o Lantis avrebbero mandato qualcuno meno incapace per ucciderci o per spiare le nostre conversazioni. Non di certo una signorinella che a malapena sa reggere un’ascia o che piomba con poca delicatezza nel letto di qualcuno... di certo non mi fido, ma davanti a una che mi ripete “questa è casa mia” e poi mi mostra il pigiamino con gli orsetti, beh, credo che due più due sia facile da fare… almeno credo…»
    Ok dai, forse non è così pazzo come sembrava, forse per lui c’è ancora speranza. Questo mi rincuora. E’ nuovamente Yadirha a prendere la parola. «Scusa ma che significa a maggior ragione devi diffidare di lei non farti abbindolare da quel suo modo di fare goffo, una brava spia non deve farsi riconoscere e qual è il modo migliore se non quello di travestirsi da una ragazzina che apparentemente sembra un’incapace!? Non è che ci stai nascondendo qualcosa? Per quanto ne sappiamo noi avresti potuto mettere i vestiti nella cassettone di nascosto e fare il doppio gioco»
    In effetti il suo ragionamento fila, uffa non so più cosa pensare!

    Tutto questo è troppo, non sono abituata a intrighi e sotterfugi! Se tutto quello che questa vuole è dormire allora la accontenterò, così poi potremo pensarci più tardi, magari dopo che avrò fatto una dormita pure io.

    Mi avvicino, con l’intenzione di darle una botta in testa per farla svenire e via, ma sento Keyra, che nel frattempo si è ripresa, prendere la parola «Vediamo se con quella grossa arma che ti porti appresso ti sbilancerai…» prima di sentire una folata di vento, diretta verso Daphne.



    Mi sposto dalla traiettoria e osservo come il potere si manifesta… forse con un po’ di invidia.
    Io, sebbene il mio elemento sia appunto il vento, non sono ancora riuscita a controllarlo, ma solo a convogliarlo nella mia arma. Quanto vorrei saper fare anche io quello che fa lei… forse dovrei chiederle di insegnarmi.

    Una cosa alla volta, prima rendiamo innocua la nuova ospite, poi me ne vado a dormire pure io, poi forse le chiederò di allenarci insieme.
    Mi avvicino a Yadirha, e le dico sottovoce, senza farmi sentire dagli altri presenti «Fingiamo di esserci cascati, così da poterla osservare, e capire meglio le sue intenzioni. Che dici? Facciamole abbassare la guardia...» mostrando un sorriso.
    Attendo una risposta: non la farei andare via così, ma ammetto di non essere nemmeno io al massimo della forma, e anche io purtroppo ho veramente sonno. Poi, chissà dove si è cacciata Lucynda, voglio proprio vedere come reagirà lei alla vista di Daphne, visto che sembra essere perfino più sospettosa di me. Se Yadirha si mostrerà d'accordo con me, allora con un «E va bene, andiamo» scocciato accompagnerò Daphne, qualunque sarà la sua reazione al vento di Keyra, fino alla sua stanza, naturalmente per controllare che vada effettivamente là.

    Ultima modifica di Akuiyumi; 27th January 2015 alle 23:49


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  2. #142
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    Perché non posso dormire? Perché? Ora mi stendo qui terra, basta!
    Metto la mia ascia con la parte della scure a terra, così mi ci appoggio mentre questi continuano con gli sproloqui, da ora in poi piscerò in ogni casa dove andrò ad abituare, tipo i cani che segnano il territorio.
    Efrem si alza… ora gli cade il lenzuolo… ora gli cade il lenzuolo… il lenzuolo non cade, vabbè!
    Mi appoggio sempre di più all’arma, mentre gli occhi iniziano a socchiudersi
    “Lasciatela andare… come vedete la nostra nuova ospite è stanca e irritabla..bla…”
    Non riesco a seguire il discorso… sto per dormire… me lo sento…
    Sento la voce della tizia dagli occhi viola, ah l’hanno tirata fuori… mhh devo sforzarmi di restare sveglia, mi s’incrociano gli occhi, ammazza quanto parlano


    Scusa ma che significa a maggior ragione devi diffidare di lei non farti abbinbla…bla…bla…



    Ok, tra poco cedo… 3…2…
    “Vediamo se con quella grossa arbla… bla…”





    …1… ZzZzZ
    Sento che il mio corpo lentamente si accascia “Buonanot…”
    Sento qualcosa spingermi, una volata di vento ed inevitabilmente, casco a terra, senza riaprire gli occhi



    “Chiudete la finestra per piacere” Mi abbraccio Pandora ed inizio a russare

    Pandora - arma in forma dormiente

  3. #143
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    Ho ancora lo sguardo fisso sulla ragazza quando Yadirha riprende, ancora non fidandosi delle mie parole. Ma per chi mi ha preso? Per uno che raccatta gente così? Beh, se davvero la pensa così, tanto vale che fosse rimasta nel deserto insieme ai suoi simili. Un mormorio alle mie spalle, mi volto un attimo notando con sollievo che la ragazza, Keyra, è stata finalmente tirata fuori. Poi, la voce di BlackSnow riprende a martellarmi i timpani «Scusa ma che significa a maggior ragione devi diffidare di lei non farti abbindolare da quel suo modo di fare goffo, una brava spia non deve farsi riconoscere e qual’è il modo migliore se non quello di travestirsi da una ragazzina che apparentemente sembra un’incapace!? Non è che ci stai nascondendo qualcosa?» tolgo la mano dalla spalla dell’amica e le incrocio davanti al petto, il mio volto diviene una maschera di cera, impassibile, i miei occhi puntano quelli di Yadirha mentre si rivolge nuovamente a Daphne. «Per quanto ne sappiamo noi avresti potuto mettere i vestiti nel cassettone di nascosto e fare il doppio gioco.» ma si ascolta? Sono stato in questa stanza più del dovuto, quando avrebbe potuto mettere i suoi abiti al suo interno? Mentre dormivo? Mentre ero con Andreus? Non riesco a trattenermi «In questa stanza ci sono solo io, ci sono stato da quando siamo arrivati fino ad ora. Tranne che per parlare con voi o per venire in armeria o in infermeria, non mi sono mosso da qui. Tra l’altro…» mi volto per un attimo verso il ragazzo «l’idiota là in fondo, è venuto a parlarmi qualche ora fa, ergo, eravamo in due. Quindi, a meno che la nostra ospite non sia un fantasma…» cosa che ho constatato di persona non essere così «… non vedo come sia stato possibile che potesse entrare qui dentro per mettere i SUOI abiti lì dentro!» mi avvicino di un passo in modo che i miei occhi siano quanto più vicini ai suoi. C’è chi li considera “inquietanti”, vediamo se con lei hanno lo stesso effetto. «Ti basta? O c’è altro?» mi tengo pronto a evocare la mia falce, non voglio farle del male, voglio solo che capisca che qui, io non gioco e non ho voglia di scherzare. D’un tratto avverto come un cambiamento d’aria, sento freddo e… mi sento inavvertitamente più leggero. Ma che cazz… il lenzuolo si solleva lasciandomi nuovamente nudo. Sciolgo le braccia e con una mano mantengo il nodo in modo che non si sciolga mentre con l’altra spingo in basso la zona centrale del tessuto. Dei, chi è che si sta divertendo alle mie spalle? Cerco di mascherare il nervosismo. Ora devono uscire da qui. «Buonanot…» mi volto verso Dapnhe appena in tempo per vederla stendersi per terra e abbracciare la sua ascia come se fosse un orsacchiotto. «Chiudete la finestra per piacere» non ho parole. Un sorriso maligno si mostra sulle mie labbra mentre porto nuovamente gli occhi su Yadirha «dicevi?». Muovo alcuni passi scavalcando la ragazza addormentata e muovendomi verso il bagno «occupatevene voi, ora…» e se qualcuno prova ancora a fare casino, ne risponderà a me…

  4. #144
    sim dio L'avatar di niobe cremisi
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Yadirha BlackSnow

    «In questa stanza ci sono solo io, ci sono stato da quando siamo arrivati fino ad ora. Tranne che per parlare con voi o per venire in armeria o in infermeria, non mi sono mosso da qui. Tra l’altro…»«l’idiota là in fondo, è venuto a parlarmi qualche ora fa, ergo, eravamo in due. Quindi, a meno che la nostra ospite non sia un fantasma…»«… non vedo come sia stato possibile che potesse entrare qui dentro per mettere i SUOI abiti lì dentro!»Mentre parla mi si avvicina sempre di più fino a puntare i suoi occhi bicolori su i miei«Ti basta? O c’è altro?»Il suo sguardo si indurisce sempre di più sembra quasi volermi incenerire purtroppo, per lui, il lenzuolo ancorato alla sua vita cede mostrando parti del corpo che normalmente non si dovrebbero vedere, subito le guance mi si colorano di un rosa non tanto tenue mentre distolgo lo sguardo da Lui. Non ho il tempo di rispondergli che si sente un suono di un tonfo, e così vedo l’intrusa bellamente addormentata con la testa sulla sua arma, sono quasi sicura di aver visto una strisciolina di bava colagli sul mento «dicevi?»



    <<Se la metti così non sembra molto pericolosa, ma ancora non mi fido...>> infatti abbasso l’arma per poi farla svanire.«occupatevene voi, ora…» Detto questo Efrem se ne va dalla stanza. Quindi abbiamo carta bianca interessante… Subito si mi si avvicina Ananya che mi sussura«Fingiamo di esserci cascati, così da poterla osservare, e capire meglio le sue intenzioni. Che dici? Facciamole abbassare la guardia...»<<Ok va bene>> Le rispondo sempre sussurrando, rompo il silenzio con una domanda<< Che ne dici portiamo la bella addormentata nel suo letto?>>Ananya mi fa un cenno d'assenso, e quindi prendo Daphne per le braccia e me la carico in spalla, mentre la mia compagna pensa alla sua arma.



    Ci incamminiamo verso la prima stanza libera dove mollo non tanto delicatamente la donna sul letto, per poi andare a dormire nella stanza libera più vicina, non prima però di aver salutato Ananya con un cenno della mano.





    *azioni concordate con Aku
    Ultima modifica di niobe cremisi; 28th January 2015 alle 17:02
    Il mio spazio ricordi --> Crimson Dream
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  5. #145
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Andreus De lagun

    Con un ultimo sforzo il corpo di Keyra inizia a venir via dal pavimento quasi scalciando. Nel frattempo dietro di me succede un putiferio. Ananya e la ragazza strana continuano a bloccare la nuova arrivata, Daphne continuando a rimarcare la sua colpevolezza. Vorrei anche io unirmi, far domande o carpire altre informazioni dalla ragazza. Ma lei ha bisogno di me, non posso lasciarla morire così. No. Non posso permetterlo. Riprendo a tirare mentre alle mie orecchie arrivano le parole del battibecco, minacce, esplosioni e di nuovo minacce. Ho sonno, sono stanco di questa storia. Smettetela. «Mi vedi forse così idiota? Ti sembra che in fronte abbia scritto “stupido” o cosa? Di certo Drako o Lantis avrebbero mandato qualcuno meno incapace per ucciderci o per spiare le nostre conversazioni. Non di certo una signorinella che a malapena sa reggere un’ascia o che piomba con poca delicatezza nel letto di qualcuno… di certo non mi fido, ma davanti a una che mi ripete “questa è casa mia” e poi mi mostra il pigiamino con gli orsetti, beh, credo che due più due sia facile da fare… almeno credo…» un risolino sommesso si libera lieve dalla mia bocca. È sempre qualcosa di esilarante da vedere, o almeno lo è per me… vabbè, io forse sarò di parte o magari sono un caso patologico. Continuo a tirare, stavolta con più forza, fin quando non sento una lieve lamentela provenire dal basso «scusa…» dico a voce alta mentre vedo finalmente risalire il suo corpo, prima sempre più piano. Poi sempre più velocemente fin quando anche la testa e i capelli non sono fuori da quella trappola. Continuo a guardare il foro che, come sabbia bagnata dall’acqua si richiude su se stesso formando dapprima delle piccole onde fino a ricostruire per intero le mattonate in pietra scura della stanza di Efrem. Guardo Keyra, il suo viso sporco di terra così come i capelli e gli abiti, è buffa, molto buffa, ma dopo la battuta di prima, non credo gradisca anche una risata. Spegne la torcia nell’altra mano con un soffio per poi guardarmi con occhi arrossati, Dei, per fortuna sta bene, ancora per poco e restava schiacciata. Tiro un sospiro di sollievo quando sento un «grazie…» mormorato con un filo di voce. La guardo, compassionevole, gli occhi le si coprono di lacrime, lacrime che subito dopo sgorgano rigando la terra sulle sue guance e scivolando veloci sul suo viso «sh!» le faccio segno col dito, «respira ora, prendi fiato.» le vedo alzarsi seppur a stento mentre con la mano si pulisce la veste da battaglia totalmente coperta di terra «Vediamo se con quella grossa arma che ti porti appresso ti sbilancerai…» mormora forse un po’ troppo a bassa voce, dalla mia posizione lo sento. Ho freddo. Come se all’interno della stanza si fosse aperta una finestra dalla quale il vento entra imperioso raffreddando ogni cosa. Subito la voce di una delle tre ragazze si ripresenta continuando a rimarcare la già palese scarsa fiducia in Efrem. «Scusa ma che significa a maggior ragione devi diffidare di lei non farti abbindolare da quel suo modo di fare goffo, una brava spia non deve farsi riconoscere e qual’è il modo migliore se non quelo di travestirsi da una ragazzina che apparentemente sembra un’incapace!? Non è che ci stai nascondendo qualcosa?» ahia. Questo farà infuriare ancora di più Efrem. «Per quanto ne sappiamo noi avresti potuto mettere i vestiti nella cassettone di nascosto e fare il doppio gioco.» mentre Ananya cede alle parole di lui, non si fida ma almeno vuole offrire una chance a questa Daphne. Ben fatto Ananya. Guardo l’altra, ti prego non parlare ulteriormente, fermati prima che sia troppo tar… «In questa stanza ci sono solo io, ci sono stato da quando siamo arrivati fino ad ora.» … di. Ecco, e ora chi lo ferma più? «Tranne che per parlare con voi o per venire in armeria o in infermeria, non mi sono mosso da qui. Tra l’altro…» si volta verso di me, facendomi capire cosa sta per dire. Avvampo. Smettila, non vorrai scoprirti così, davanti a tutti. «L’idiota là in fondo, è venuto a parlarmi qualche ora fa, ergo, eravamo in due. Quindi, a meno che la nostra ospite non sia un fantasma… non vedo come sia stato possibile che potesse entrare qui dentro per mettere i SUOI abiti lì dentro!» nella mia mente risuona solo una parola: idiota. Idiota. Idiota. Sollevo un sopracciglio mentre le mie labbra non riescono a reggere un «stupido!» mormorato, molto probabilmente Keyra lo sentirà, ma servirà solo ad aumentare la recita. «Ti basta? O c’è altro?» dice tenendo gli occhi puntati in quelli della ragazza. D’un tratto il freddo cresce trasformandosi in scariche di vento talmente forti da sollevare quella sorta di gonna improvvisata di Efrem. Irritato cerca di contenere il danno, avvampo nuovamente evitando di guardare e puntando i miei occhi su Daphne, ma che? «Chiudete la finestra per piacere» cosa le prende? Spero stia bene, devo accertarmene. Ora. Potrebbe aver bisogno del mio aiuto. Efrem la scavalca con molta noncuranza. Annunciando solo un «occupatevene voi, ora…» per poi dirigersi nel corridoio. Mi alzo in piedi e corro verso di lei, è stesa per terra e abbraccia la sua ascia mentre… russa? Sorrido, deve essere davvero stanca. «Che ne dici portiamo la bella addormentata nel suo letto?» dice l’amica di Ananya, l’altra annuisce e insieme la sollevano di peso. «Vengo con voi!» dico prima di rivolgere una strizzata d'occhio verso Keyra, le seguo fino al piano di sopra dove raggiungono una delle stanze vuote, la adagiano sul letto e, non appena le due escono mi avvicino ad Ananya «ci penso io a lei, la terrò d’occhio. Se voi volete, potete andare a riposare…» se dirà di sì, entrerò all’interno della stanza e cercherò una sedia. Se conosco bene Efrem, vorrà delle informazioni in più riguardo questa donna…
    Ultima modifica di SimsKingdom; 23rd January 2015 alle 21:51

  6. #146
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli


    Ananya Nitya Kalpana

    «In questa stanza ci sono solo io, ci sono stato da quando siamo arrivati fino ad ora. Tranne che per parlare con voi o per venire in armeria o in infermeria, non mi sono mosso da qui. Tra l’altro… l’idiota là in fondo, è venuto a parlarmi qualche ora fa, ergo, eravamo in due. Quindi, a meno che la nostra ospite non sia un fantasma… non vedo come sia stato possibile che potesse entrare qui dentro per mettere i SUOI abiti lì dentro! Ti basta? O c’è altro?»


    Se l’è presa con Yadirha solo perché ha esternato un dubbio circa un’intrusa.
    Ok, forse non è una spia, in effetti non sapevo a che ora Andreus fosse uscito da qui, però in ogni caso, non mi sembra saggio tenere qui qualcuno, anche se abbiamo appurato non essere una spia. Se lei, una volta saputo cosa sta accadendo, decidesse di schierarsi con qualcuna delle altre fazioni, potrebbe rivelare loro la nostra posizione…
    Subito dopo la folata sento un tonfo, seguito da un «Buonanot… chiudete la finestra per piacere»
    e vedo Daphne per terra addormentata abbracciata alla sua ascia.



    Fortunatamente Yadirha risponde positivamente alla mia proposta, per poi chiedermi di portare via la nostra nuova amica.

    Le faccio un cenno, e mentre se la mette sulla spalla, io prendo in mano la sua ascia, che per qualche strano motivo Daphne non ha ancora dissolto. Anche Andreus si aggiunge a noi, e tutti insieme di dirigiamo al piano di sopra.
    Appena troviamo una stanza libera Yadirha molla Daphne sul letto senza troppi accorgimenti. Una volta fatto, sto per mettere l’arma da qualche parte nella stanza, ma all’ultimo decido di tenerla. La prudenza non è mai troppa. E poi, anche se può sempre farla sparire a distanza, se quando mi sarò svegliata dal mio sonno l’ascia dovesse non esserci più, saprò che è sveglia anche lei.



    Chiudiamo la porta, e Andreus si offre di tenerla d’occhio invitandoci ad approfittarne per andare a dormire.
    Lo ringrazio, ricambio il saluto di Yadirha e vado nella mia stanza.



    Metto l’ascia di Daphne sotto al letto e mi sdraio, addormentandomi.



    Ultima modifica di Akuiyumi; 27th January 2015 alle 23:52


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  7. #147
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Keyra
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    «In questa stanza ci sono solo io, ci sono stato da quando siamo arrivati fino ad ora.» E’ Efrem a parlare poi continua «Tranne che per parlare con voi o per venire in armeria o in infermeria, non mi sono mosso da qui. Tra l’altro…» lo sguardo di Efrem si volge verso Andreus « L’idiota là in fondo, è venuto a parlarmi qualche ora fa.. ». noto un certo rossore sulle sue gote nel sentirsi tirato in causa «…ergo, eravamo in due. Quindi, a meno che la nostra ospite non sia un fantasma… non vedo come sia stato possibile che potesse entrare qui dentro per mettere i SUOI abiti lì dentro!»
    «stupido!» Sento Andreus mormorare quest’unica parola, chissà come la pensa veramente in questo momento.
    La mia attenzione è comunque ancora rivolta alla giovane intrusa e, davanti a me noto entrambe le giovani ( Ananya e Yadirha) scostarsi dalla mia linea di tiro, avranno avvertito il mio colpo in arrivo? Meglio così, non avevo intenzione di colpire loro, ma il vento non è così loquace non è neanche così malleabile…è Efrem ora a parlare guardando negli occhi la ragazza color giada:
    «Ti basta? O c’è altro?»
    Attorno a me la temperatura cambia mentre un leggero strato di vento mi avvolge, mi accarezza dolcemente quasi fossero le mani di un silenzioso amante, per poi scostarsi da me e concentrarsi proprio verso la ragazza chiamata Daphne . Sulla mia traiettoria non c’è nessuno se non un piccolo e piacevole ostacolo, il corpo statuario di Efrem in piedi a lato con il lenzuolo annodato in vita e ciò che ne segue non è che un imbarazzante quanto piacevole imprevisto.
    Il mio colpo passa vicino a lui giocando con le sue improvvisate vesti sollevandone i lembi e riportando alla luce ciò che lui ha tentato di coprire prima ma…senza un risultato duraturo…le mie gote si imporporano sotto lo strato di polvere e terriccio mentre il mio sguardo si posa d’imbarazzo non lasciando niente all’immaginazione, mi sento avvampare ma non credo sia il caldo della stanza quanto invece ciò che ai miei occhi tento di negaredistolgo lo sguardo.
    - Efrem…un pò di contegno! -
    penso mentre lui cerca con una mano di trattenere il nodo e con l’altra libera di abbassare la parte anteriore della veste; - ...ma dico io cosa si affanna a fare nel coprire ciò che ormai ha praticamente mostrato a 360 gradi e da varie angolazioni a tutto il rifugio? Tanto vale restare nudo sarebbe meno imbarazzante della sua improvvisata danza…ha mostrato involontariamente persino ad Andreus….Andreus? - Colgo un suo fugace sguardo, sguardo che poi si scosta e che non riesco bene a decifrare visto la scarsa presenza di luce nel luogo.
    Nel mentre noto il mio colpo andare a segno e la ragazza stramazzare a terra esordendo con un “Chiudete la finestra per piacere” per poi abbracciare la sua grossa ascia … non posso che sorridere a questa sua apparente innocenza, forse davvero non è nostra nemica, altrimenti non credo si sarebbe addormentata così sul freddo pavimento del rifugio. Forse ho sbagliato a giudicarla male…
    «dicevi?» nuovamente Efrem si rivolge dopo aver osservato la scena alla ragazza dalla carnagione di Giada.
    <<Se la metti così non sembra molto pericolosa, ma ancora non mi fido...>> la ragazza gli risponde a tono palesano comunque la sua sfiducia verso Daphne.
    Poco dopo ecco Efrem muovere alcuni passi scavalcando la giovane a terra…
    « Occupatevene voi, ora…» ordina mentre imbocca il corridoio.
    Mi sposta dalla mia posizione avvicinandomi alla dormiente, magari potrebbero portarla in camera via, è qui vicino, di sicuro non le farei del male, faccio per proporre quando noto Ananya e l’altra ( Yadirha) avvicinarsi a loro volta:
    << Che ne dici portiamo la bella addormentata nel suo letto?>>
    Ananya annuisce mentre una se la carica in spalla e l’altra raccoglie da terra la sua arma, arma che stranamente è ancora in forma dormiente e non è stata richiamata da Daphne.
    «Vengo con voi!» sento Andreus rivolgersi alle due facendomi l’occhiolino , si è meglio che vada con loro, non so perchè ma quelle due messe assieme con le loro idee verso la nuova ospite mi preoccupano non poco, più tardi dopo essermi riposata e lavata andrò in cerca di Daphne e le chiederò scusa per averla attaccata con la mia arma, forse davvero non sa nulla di quello che sta accadendo, ne della guerra in corso.
    Nella stanza di Efrem ora regna il silenzio e resto sola , è meglio che mi allontani da qui al più presto, non credo che Efrem gradirebbe la mia presenza qui dentro.
    Imbocco il corridoio percorrendolo fino a metà per poi girare a sinistra nella stanza adibita a studio credo, faccio per varcarne la soglia quando in fondo al corridoio vedo ancora la figura di Efrem, quel gonnellino non passa di certo inosservato, ma…cosa sono quelle linee scure che ha sulla schiena? Un tatuaggio forse?
    « Efrem..!? » lo chiamo con l’intento di farmi sentire da lui, ho una domanda da fargli prima di andarmene.
    Avanzo ancora qualche passo fermandomi sotto la luce di una flebile torcia « …Scusa se disturbo ma…ascoltami, se vuoi…non voglio mettere in dubbio la tua decisione, non voglio chiederti perchè hai deciso di tenere quella ragazza qui con noi, ma vorrei solo sapere cosa ti ha spinto a fidarti di lei….mi sono chiesta se magari già non la conoscessi …» distolgo lo sguardo da lui, attenderò un attimo la sua risposta, risposta che, se non dovesse arrivare fa nulla, me ne andrò in silenzio verso la mia camera con il mio quesito, necessito del MIO BAGNO caldo e del MIO LETTO per poter riposare un po’ prima di mettere qualcosa sotto i denti…
    Ultima modifica di DELTAG; 24th January 2015 alle 15:05

  8. #148
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    “Padre… guardatemi, guardate il mio volto! E’ stata la regina a farmelo, mi ha sfigurata, rovinata a vita”
    “Conosco il tuo temperamento, avrai sicuramente fatto qualcosa per indispettirla”



    “Ma Padre, voi che siete in amicizia col Re in persona, sapete che non mi avrebbe mai riservato la stessa sorte, per un mero incidente”
    “Ne sono consapevole Daphne, ma cosa pretendi? Che vada da Rickard e gl’imponga di rimproverare la Regina per quello che ti ha fatto?”
    No, ma…”



    “Questo non ti restituirà il… il tuo volto…”
    “Voi mettete la vostra legalità al di sopra dell’amore per i vostri figli, ebbene… ne terrò conto”
    “Che hai intenzione di fare…?”
    “Nulla, vivrò la mia vita come meglio credo, al di fuori delle vostre amicizie e dei vostri ideali, consideratemi ancora vostra figlia, per quanto io vi detesti in questo istante, sono cosciente che il vostro cuore soffre come il mio. Addio padre”




    Parole… ricordi… tutto mischiato in un sogno che mi appare reale, come lo è questo letto sul quale mi risveglio. Chissà quanto tempo ho riposato, l’ultima cosa che mi ricordo è il viso di quelle donne, Efrem e…



    “Andreus” mi accorgo che è seduto su di una sedia e mi osserva silenziosamente.



    “Andreus…” mi sollevo un po’ a fatica, ho ancora molto sonno arretrato. “Scusami per prima io…”
    Mi avvicino a lui “Non ti ricordi di me?” Avvicino il volto alla torcia, che illumina la stanza con un tenue bagliore, mostro il lato con la cicatrice… la stessa ferita che lui e sua sorella mi guarirono, impartendo la loro magia su di me. Non dimenticherò mai quel loro gesto… stavo per lasciarmi morire, mai avevo visto la via della mia esistenza così buia. Riesco a stento a trattenere le lacrime, non ne posso più… la scoperta della relazione di Efrem e Lumen, il mio viso, ciò che è accaduto con mio padre... arrivare qui e ritrovare il mio nascondiglio invaso da persone che mi trattano come fossi una dissenatrice, ho voglia di crollare, ho voglia di piangere con un volto amico.

  9. #149
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    LordWilliam salta 1 turno
    Lilla_20 salta 1 turno

  10. #150
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    Mi incammino verso il bagno, ho una gran voglia di infilare la testa totalmente nell’acqua della vasca e dimenticare, almeno per quel momento, tutto quello che è successo finora. Sbuffo forse un po’ troppo rumorosamente mandando alcune fastidiose ciocche di capelli ai lati della testa. Mi avvicino alla pesante porta del bagno e faccio pressione sulla maniglia quando una voce femminile alle mie spalle mi chiama «Efrem..!?» riconosco il timbro della voce di Keyra, l’amica di Andreus, quella che in pratica mi ha tirato addosso di tutto facendo scendere in fila, uno ad uno tutti gli dei maggiori seguiti a ruota da quelli minori pronti uno dopo l’altro a picchiarmi con i loro poteri divini. «Mh?» mugugno semplicemente rimanendo con la mano sulla porta e rivolgendole un’occhiata annoiata, la donna avanza fermandosi poi sotto una torcia. Mi domando cosa voglia. Perché vuole parlare con me dopo tutto ciò che mi ha urlato per difendere il suo amichetto. «… Scusa se disturbo ma…ascoltami, se vuoi…non voglio mettere in dubbio la tua decisione, non voglio chiederti perché hai deciso di tenere quella ragazza qui con noi, ma vorrei solo sapere cosa ti ha spinto a fidarti di lei… mi sono chiesta se magari già non la conoscessi…» sbuffo rumorosamente. Ancora con questa storia. Pensavo che dopo che Andreus e le ragazze l’avessero portata in stanza fosse tutto terminato. Una cosa positiva c’è, a quanto pare siamo un gruppo unito se dobbiamo difendere quello che è nostro. Mi stacco dalla porta e mi avvicino lentamente a lei «rispondimi solo a questa domanda. Perché avrei dovuto fare il contrario?» le dico con voce calma «mi credi davvero così senza cuore come hai detto qualche ora fa dietro quella porta? Se l’avessi uccisa così, apertamente davanti a voi, magari anche esponendo la sua testa su un paletto di legno, cosa mi avrebbe reso diverso dal principe Lantis?» incrocio le braccia sul petto «non la conosco e di certo non mi fido di lei» così come non mi fido di nessuno qui dentro a parte Andreus, «e cercherò di tenerla d’occhio… ma voglio darle almeno una possibilità, dopotutto ci ha dimostrato che è totalmente all’oscuro di ciò che è accaduto in questi giorni.» ghigno, un ghigno che sa di sfida «se poi capirò che in qualche modo ci sta mentendo o se si dovesse rivelare un problema, beh… mi occuperò io stesso di far sparire il cadavere… o almeno ciò che ne rimane…» mi appoggio al muro tenendo le braccia in quella posizione mentre aspetto una sua risposta, dopodiché, mi regolerò di conseguenza su cosa fare…
    Ultima modifica di SimsKingdom; 25th January 2015 alle 18:50

 

 
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