Andreus De Lagun
Nonostante il macigno sullo stomaco diventi sempre più grande e pesante mentre scorgo quei colori così simili a quelli di mio padre,
cerco comunque di non badarci ricacciando indietro i pensieri. Gli dei si stanno burlando di me… e questa ne è la prova. Le ferite si rimarginano e vedo svanire anche i lividi e gli ematomi dal corpo di Daphne.
Daphne mi sorride stringendomi poi la mano dopo averla afferrata e resto interdetto per un attimo. Il viola prende a scemare così come il rosso ed insieme si ritirano dalla mia pelle e da quella della ragazza mentre il globo dorato li riassorbe sgretolandosi poco dopo in una esplosione di sabbia che scompare poco prima di toccare il letto. Stento ancora a crederci… mi è impossibile credere di aver raggiunto il grado massimo dei miei poteri. Dovrò allenarmi costantemente se voglio imparare a controllarli al meglio. Non voglio che qualcuno muoia soffocato per sbaglio dal mio pozzo sabbioso. Il viso di Daphne si fa più serio quando parlo di Efrem e contemporaneamente abbasso gli occhi portandoli sulle mie mani con le quali prendo a tormentare un pezzo di lenzuolo. «Che cosa avrei potuto fare, Andreus? E' stato peggio saperlo in questo modo» dice seria mentre io mi sento i suoi occhi addosso.
Non so nemmeno io cosa pensare… sono stato un coglione. Un grosso, enorme idiota. Avevo paura della sua reazione dopo quella che aveva avuto non appena gli ho confessato che lo amavo. Credevo che dirle che ci stavo anche insieme avrebbe potuto farle ancor più del male. Mi sbagliavo… è stato più doloroso scoprirlo da sola. Chino il capo, dispiaciuto sentendo il resto delle sue parole «è superato ormai...» mi dice poco dopo.
So che non è così… per quanto lei tenti di negarlo. La conosco molto bene. Per quanto lei tenti di nasconderlo, so che il suo amore per Efrem è sempre lì a bruciare sotto liste intere di nomi. Lista nella quale… mi dispiace dirlo, ma penso figuri anche quello di Markus. Ci fu anche un periodo in cui provò anche con me… prima… beh, prima che le dicessi del mio interesse solo per gli uomini. La guardo in un misto tra l’imbarazzato e l’incredulo per poi avvampare di colpo quando mi chiede «dimmi almeno che stai bene con lui... che ti tratta come meriti» alzo gli occhi cercando i suoi «stiamo insieme da poco… poco prima del tuo arrivo. Ma abbiamo avuto pochi momenti per comportarci come una coppia in realtà…» sorrido
«in quei pochi momenti… è dolce e totalmente diverso da quello che mostra di solito…» scuoto il capo quando comincio a sentirmi un po’ idiota a parlarne così «tende però a tenermi nascoste molte cose… e… sento che non è del tutto sincero in alcuni casi…» abbasso il capo ma poi lo rialzo sorridendole appena. «Te, invece, come va con Markus? In armeria mi hai detto che state insieme adesso.» chiedo incuriosito… più per cambiare discorso… ma anche incuriosito, sì…