Keyra
Isyl Tinnuviel
Mi sento ridotta ad uno straccio eppure non voglio cedere al dolore e alle ferite. Voglio alzarmi combattere ancora, non voglio perdermi nei miei pensieri, troppi da tenere a bada adesso, compreso questo strano calore che sento dentro, queste emozioni contrastanti che provo quando vedo Efrem e, gli sono troppo vicina…non so se posso chiamarlo amore, io non ho mai avuto la fortuna di conoscerlo, o forse si…qualcuno ha cercato di darmi amore ma io ho rifiutato per paura di perdere l’unica persona che riusciva a capirmi e comprendermi con un solo sguardo, oppure una parola gentile; ma per Efrem..non lo so , è un tentazione, un tormento, un’attrazione molto forte, ma forse è dettata dal suo elemento, la Terra, l’elemento dominante nella mia famiglia che risale ancora alle leggi che scrissero i capostipiti del nostro casato.
Volto la testa verso l’entrata incuriosita da alcuni passi, l’ombra che noto arrivare da dietro la rastrelliera sembra quella di Andreus e…poi Efrem …Andreus arriva, fa sedere poco distante da me Efrem…
- No, non ora per favore….-
Volto il capo dall’altra parte, non voglio incrociare il suo viso ne, il suo corpo…non dopo ciò che ho fatto.
Con il capo chino cerco di guardare Andreus, ignorando Efrem, le mani del guaritore si posano contemporaneamente una sul rosso e l’altra su di me, sulla mia gamba…
Una luce violacea che riesco a vedere attraverso la bende mi sorprende, è una luce forte, calda, splendente, cerco il volto di Andreus mentre anche l’occhio ferito sembra riacquistare visione…
<< Andreus..>> sussurro consapevole che il suo potere si sia rafforzato molto rispetto a prima.
«sono diventato Maestro!» la sua voce riecheggia tra le pareti, Andreus maestro! Ecco perché !
Vorrei saltargli al collo ed abbracciarlo fiera di lui e dei suoi progressi, ma è la voce di Efrem a spegnere il mio entusiasmo per Andreus, la mia felicità si sgretola in un istante e ciò che riesco solo a dire ad Andreus all’orecchio è un grazie sussurrato.
Mi rialzo piano riattivando il mio corpo, sorrido al viso da tenero folletto del mio amico…
<< Forse sei stano per aver usato il tuo potere ad un livello superiore…>> gli chiedo gentile con un sorriso <<… stai bene?>>
Non so cosa voglia dire raggiungere il grado di maestro, chissà se un giorno lo diventerò anche io…
<< ..quando vorrai ti andrebbe di mostrarmi come combatte il maestro Andreus?>> il mio tono non cambia, gli sorrido fiera compiacendomi di ciò che ha raggiunto, è da molto che non gli sorridevo sincera, troppe lacrime ha visto versare dai mie occhi e, lui non se lo merita <<..dimenticavo, sono felice per te!>> gli faccio l’occhiolino mentre mi allontano estraendo una lancia dalla rastrelliera e prendendo posizione davanti ad un manichino …
Forza Keyra, puoi ancora diventare forte...basta crederci.