Efrem Targaryus
Osservo il viso di Daphne mentre le nostre mani si stringono con fermezza a sancire quella che dovrebbe essere la nostra amicizia. Guardo i suoi occhi e lentamente questo senso di disagio comincia ad aumentare portandomi a distogliere lo sguardo per pochi istanti prima di riportarlo sui suoi occhi. Lo stomaco mi si chiude involontariamente quando guardo le sue dita dopo averle strette e per un attimo mi pare di vedere la mia mano tremare mentre nella mia testa sento come una lotta tra sensazioni contrastanti, il sollievo per essermi liberato di questo peso, di Lumen e di tutto ciò che le riguardava, si scontra con questo senso di disagio e senso di colpa che via via diviene sempre più grosso. Vorrei sparire da qui… o meglio… Daphne lo vorrebbe, tutto ciò appartiene a lei, a ciò che sta nascondendo dietro questa maschera di cera impassibile. Riporto la mia mano lungo il fianco quando la ragazza decide di sciogliere il contatto, stringendola a pungo mentre nella mia testa si fanno strada tutte quelle sensazioni che appartengono a Daphne e che in questo istante sto condividendo in pieno come un pugno nello stomaco. Cerco di mantenermi calmo, sorridendo dopo aver fatto quella battuta per cercare quantomeno di non mostrare come mi sento in questo momento… stupido, dannatamente stupido per ciò che ho fatto e questa credo sia la mia punizione, uno scherzo di tutti gli dei messi insieme. «Niente insulti, rimproveri o violenza gratuita per i prossimi giorni... tranne che in allenamento» dice facendomi un occhiolino mentre continua a mantenere il sorriso, sorriso che cerco di mantenere anche io. Il mio viso si contrae in un sorriso sincero che spero riesca a capire. Sento il suo imbarazzo farsi sempre più grande mentre i suoi occhi continuano a non tradirlo. La ammiro. Tutto ciò è surreale… mai avrei detto questo di lei, mai avrei pensato che tutto ciò che mi ha detto quel giorno fosse così reale e forte. «Ora...» rialzo lo sguardo dalle sue mani per riportarlo ai suoi occhi. «È meglio che io vada a riposare, a più tardi, Efrem» mi dice salutandomi e poco dopo sento in lei il forte impulso di abbracciarmi. Vedo la sua mano muoversi verso le mie spalle e resto fermo aspettando questo contatto che però non avviene. La ragazza mi guarda per un attimo ancora, ritraendo la mano e voltandosi verso la sua stanza. Poso le mie mani sulle sue spalle e stringo appena avvicinandomi a lei ancora di più prima di lasciarla andare «a più tardi, Daphne…» dico poi allontanandomi e scendo le scale fino alla mia stanza. In cucina sento del vociare ma non ci bado molto. Tornerò più tardi, se la fame mi tornerà. Ora ho da fare una cosa piuttosto importante. Entro in camera e dopo essermi assicurato che non ci sia nessuno nei paraggi, chiudo a chiave la porta sedendomi alla scrivania. Prendo un foglio pulito dalla pila sul tavolo e con un pennino e dell’inchiostro scrivo una missiva a un… vecchio amico. Rileggo un paio di volte ciò che ho scritto non credendo nemmeno io a ciò che ho impresso sulla carta. Dopo una terza rilettura mi strappo un paio di capelli e li deposito all’interno della busta, lui saprà riconoscermi e saprà cosa fare. Sento un sibilo lieve provenire alle mie spalle e mi volto appena nel vedere Ruiny strisciare silenzioso sul pavimento verso di me. Il serpente si arrampica sulla gamba della sedia per poi attorcigliarsi attorno al mio braccio, non ho bisogno di utilizzare la mia simbiosi su di lui. Sa bene a chi dovrà recapitare il messaggio. Lego con una stringa sottile la missiva attorno al suo collo per poi lasciarlo andare e mentre osservo la sua figura svanire dietro una delle librerie poso la testa sulle mani massaggiandomi gli occhi. Sospiro stanco e lentamente sento lo stomaco riaprirsi assieme a delle lievi fitte dell’allenamento precedente, dovrei riposare per farle sparire, ma non penso di riuscire a dormire adesso. Esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle e varco la soglia della cucina, qui vi trovo riuniti Andreus intento a preparare non so cosa, Shayla e Keyra sedute al tavolo. «Posso unirmi a voi?» chiedo retorico entrando in sala e appoggiandomi alla parete poco distante da Shayla. Mi sento abbastanza intontito dopo quello che è accaduto di sopra e non penso di poter reggere altre questioni al momento…
*Azione conclusa su Daphne concordata con Eclisse84