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  1. #1631
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Shayla Bolton


    Andreus replica alla mia battuta con un buffo saluto militare prima di riprendere a cucinare, lo osservo incuriosita mentre prende delle palline di pasta che aveva lasciato a lievitare, non capisco cosa abbia intenzione di preparare «posso unirmi a voi?» anche Efrem entra nella stanza e sembra affamato, si avvicina ad Andreus ed alzo un sopracciglio, non ruberà la mia cena!



    Sembra sapere cosa sta preparando il ragazzo e poi chiede se ci sono novità dal Kratoning, Andreus si stringe nelle spalle cosa che faccio anche io poco dopo, Markus è sicuramente diventato più forte ed abile in questi giorni e sa il fatto suo, spero che anche quella tizia inquietante sia affidabile e che riescano a vincere, lo svantaggio in cui siamo è sempre più marcato e la cosa inizia ad agitarmi.



    La pasta è ormai in forno ed inizia a diffondersi nella stanza un buon profumino, pochi istanti dopo il ragazzo la tira fuori aggiungendo della carne essiccata, del formaggio e della rucola prima di ripassarla in forno. Sento un languorino in bocca sempre più insistente, quando finalmente Andreus ci passa i piatti prendendo posto accanto al suo compagno



    «ecco qua, la mia septa le chiamava piadine… ho messo dentro qualcosa di semplice, spero vi piaccia!» dice con un sorriso compiaciuto, mentre io senza attendere oltre prendo la posata ed inizio a mangiare, seguendo Efrem che sembra uscito da un lungo periodo di digiuno...deve essere una delle cose che hanno in comune questi due.



    Assaporo la piadina lentamente, gustandone il sapone delicato e la contrapposizione tra la consistenza della carne ed il formaggio ormai sciolto e filante "Per Raiden!" esclamo soddisfatta continuando a mangiare "La tua septa sapeva il fatto suo! Come hai osato privarci di questa roba fino ad ora?" gli chiedo ironica, con un occhiolino.


  2. #1632
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuviel



    L’atmosfera allegra e giocosa che, fino a qualche minuto fa regnava in questa cucina, si fa improvvisamente più pesante almeno io la percepisco così, mentre una figura che ben conosco, fa il suo ingresso…Efrem.

    Resto per un attimo con gli occhi fissi su di lui, le mie labbra si schiudono mentre osservo il suo intercedere verso il bancone dove si trova Andreus. Efrem sembra sapere cosa stia cucinando il ragazzo e nel frattempo chiede informazioni sul Kratoning…la valle dei serpenti…luogo desertico e insidioso, spero che Markus e Lysa tornino entrambe sani e salvi e che riescano a riportare una vittoria, sarebbe un bel sollevamento al morale di gruppo.
    Distolgo lo sguardo da Efrem solo quando lo vedo allontanarsi per recuperare due sedie e prendere posto al tavolo, mentre un profumo delizioso si diffonde nella stanza, non guardo cosa sta mettendo Andreus nell'impasto piatto che sembra aver preparato, abbasso il capo e per un attimo chiudo gli occhi resistendo all'impulso di andarmene da li sentendomi incredibilmente inadeguata.
    - Perché di tutti gli occhi da cui potevo essere attratta, ho scelto i suoi che nemmeno mi guardano o sanno se esisto? -
    Forse sono proprio io ad essere sbagliata, sono impulsiva è vero, non ho scusanti, se qualcuno mi piace, il primo sintomo che avverto è lo scaldarsi delle guance e la voglia di baciarlo…lo so è sbagliato, incredibilmente sbagliato, le persone non vedono le cose a mio modo, prima me ne faccio una ragione e prima starò meglio, anche con me stessa.
    Riapro gli occhi solo quando avverto un qualcosa posarsi davanti al viso mentre un profumo di formaggio mi ridesta dall'isolamento in cui mi sono ritirata per un momento, alzo gli occhi, cerco quelli di Andreus e se li troverò gli rivolgerò un dolce sorriso seguito da un..
    << Grazie…>> bisbigliato.
    Cerco di evitare di posare il mio sguardo su Efrem, cerco di nascondere il mio disagio fingendo che tutto vada bene e per fortuna, sembra che Shayla ed Efrem si sia estraniati per un attimo dalla realtà persi nel gusto e nel sapore di ciò che Andreus ha preparato.
    << Buon appetito ragazzi>> aggiungo distrattamente, ma forse nemmeno mi hanno sentito impegnati come sono.
    Prendo la forchetta ed anche io come loro inizio ad addentare un pezzo della pietanza.
    Formaggio filante, rucola amara e croccante e…carne essiccata…
    << Deliziosamente…squisito!>> esordisco in direzione del cuoco che ci ha regalato questo miracolo culinario.
    Ultima modifica di DELTAG; 24th November 2015 alle 16:37

  3. #1633
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    È notte

  4. #1634
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Mi siedo accanto a Efrem mentre lui continua a mangiare voracemente tenendo la piadina con entrambe le mani. La mia attenzione viene poi richiamata da Shayla che come assaggia la pietanza esclama entusiasta «per Raiden!» tira un altro morso prima di riprendere a parlare «la tua septa sapeva il fatto suo! Come hai osato privarci di questa roba fino ad ora?»



    scoppio a ridere quando mi fa un occhiolino e mi accorgo di un pezzo di carne essiccata che le penzola dalle labbra. Le faccio cenno con un dito cercando di trattenermi il più possibile dal riderle in faccia ancora, è buffissima, non ci riesco. Guardo poi Isyl che a quanto pare sembra più in imbarazzo che altro, inclino la testa da un lato sorridendole appena quando comincia a mangiare con la forchetta. In questo modo le si sgretolerà tutta prima che le arrivi alla bocca il pezzo, ma decido di non dire nulla. Prendo la mia tra le mani soffiandoci sopra per raffreddare il formaggio bollente prima di addentarla e mostrarle come si fa senza fare danni. «Deliziosamente… squisito!»



    dice dopo aver ingoiato il suo boccone. Le sorrido cominciando anche io a mangiare «sono felice che vi piaccia, vedrò di prepararla più spesso allora, promesso!»



    dico mostrando loro un grosso sorriso soddisfatto. Ho fatto davvero un ottimo lavoro, è venuta semplice ma è ottima. Terminato di mangiare mi appoggio con la schiena alla sedia tenendomi la pancia con entrambe le mani, ma non riesco a parlare perché un braccio attorno alle spalle mi fa sbilanciare. Efrem mi tira a sé e io mi aggiusto con la sedia per non finire per terra. Maledetto. Resto rigido come un blocco di legno in un primo momento, è la prima volta che ci mostriamo… così… davanti agli altri, soprattutto ora che c’è questa discussione aperta tra me è lui. DEI CHE ANSIA.


    Mi ammorbidisco solo quando il ragazzo mi pulisce da alcune briciole rimaste sulla mia casacca. «E daglielo un bacio, sembri un blocco di ghiaccio» dice Shayla a voce alta cominciando a ridere mentre mi guarda. Sento la faccia andare a fuoco e sollevo lo sguardo sistemandomi più comodo sul petto di Efrem. Vedo Efrem stesso sollevare un labbro come a volermi sfidare e dopo qualche istante mi avvicina l’indice al mento cominciando a tirarmi il volto verso di lui. Non perdo tempo e passo una mano tra i suoi capelli spingendolo verso di me fin quando il contato con le sue labbra non mi fa perdere l’imbarazzo.


    Questo suo potere assurdo di calmarmi in ogni situazione. Lo odio. E lo amo allo stesso tempo. Un misto di sensazioni mi attraversa la testa per poi scendere fino allo stomaco. Mi sento bene tra le sue braccia ma al contempo non riesco più a ignorare questo macigno che ci stiamo portando addosso da giorni «contenta ora? Vecchia pettegola!» dico verso Shayla cercando di non pensarci per poi ridere tranquillo mentre mi godo la sua reazione…


    *Frasi e azioni di Shayla concordate con Serenarcc

  5. #1635
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    E’ così bello restare a letto, dopo essersi svegliati da un sonno ristoratore: le lenzuola calde, il materasso adattato alle forme… è come trovarsi in un caldo abbraccio, pure essendo soli.



    Mi domando se Markus e Lysa siano tornati dalla battaglia, non ho sentito caos finora, ma è anche vero che sono collassata in un sonno profondo, non avrei sentito neanche le campane suonare ad un metro di distanza dalla orecchie.



    Poggio di malavoglia i piedi in terra e mi stiracchio per bene sbadigliando sonoramente, ma è un altro il suono che rimbomba nella stanza: il mio stomaco gorgoglia e reclama cibo, non ricordo da quanto tempo non metto sotto i denti qualcosa, due tazze di tisana non sono un granchè per saziarsi. Mi alzo e mi rendo conto di avere ancora in pantaloncini, a guardarli bene sono anche un po’ logori, li ho usati parecchio in questi giorni e gli allenamenti sono stati intensi, ma siccome per ora non ho intenzione di darci nuovamente giù, ho dato abbastanza per oggi, decido di indossare nuovamente le gonna della stessa tonalità del top. Prima di salire in superficie per cercare Markus e Lysa, mi dirigo in cucina, perché questa fame mi sta facendo venire i crampi allo stomaco. Mentre avanzo sento delle voci, mi sembrano Shayla, Keyra ed Andreus, per stare qui vuol dire che i guerrieri non sono ancora tornati. «contenta ora? Vecchia pettegola!» Vecchia pettegola? Entro nella stanza e li trovo tutti seduti a magiare qualcosa che ha tutta l’aria di essere una piadina ed il profumo è decisamente invitante “Buonasera o… buongiorno, quello che è”



    Sorrido a tutti mentre mi rendo conto che c’è anche Efrem ed è abbracciato ad Andreus, mi sforzo di non cancellare il sorriso dal viso e di puntare i piatti in tavola “Cosa avete mangiato di buono?”

    Non vedo nulla da addentare in giro, quindi mi dirigo alla dispensa, dove tiro fuori una bella fetta di pane, burro e marmellata, questa è alle ciliegie, ma la preferisco alle fragole, mi accontenterò.



    Porto il pane al braciere, sembra caldo e lo piazzo sopra, con piccoli pezzettini burro, in modo da fonderlo mentre il tutto abbrustolisce. Non guardo il gruppetto, pongo attenzione al pane, non voglio bruciarmi la cena, ma conservo una espressione tranquilla “Novità dal Kratoning?”

  6. #1636
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuviel


    Tenendo il capo chino, alzo gli occhi dando solo un rapido sguardo ai piatti dei presenti mentre mangio boccone dopo boccone, la meravigliosa ricetta che ha preparato Andreus, nessuno a quanto pare sta usando le forchette, forse questa cosa piatta, si mangia con le mani…
    -Per gli Siamesi, queste usanze ancora non le ho imparate bene… -
    Ancor più imbarazzata di quanto già non fossi per la presenza di Efrem, prendo a spezzettare con le mani la deliziosa pasta.
    Effettivamente si…così si gusta di più e …a quanto pare il primo a finire è sempre Andreus, ma quanto spazio ha in quello stomaco? . Lo osservo con un timido sorriso e le guance purpuree dall’ imbarazzo del mio modo di mangiare mentre lui soddisfatto, si mette comodo sulla sedia portandosi entrambe le mani sulla pancia.
    << Piadine hai detto…non le ho mai sentite nominare…>> sto per chiedergli la ricetta se possibile di questa pietanza mentre consumo un altro boccone quando noto un movimento alle spalle di Andreus, un forte braccio scivola sulle sue spalle cingendolo per tirarlo a se, seguo la linea di quel bicipite facendo finta di nulla… appartiene ad Efrem.
    Resto per un attimo con il boccone a mezz’aria, il mio sguardo si sposta sui due mentre Efrem pulisce quasi teneramente, qualche briciola scivolata sulla casacca di Andreus. Sono confusa, incredibilmente confusa, forse non voglio vedere quello che in realtà credo di aver percepito.
    «E daglielo un bacio, sembri un blocco di ghiaccio» la voce di Shayla squilla vibrando nello spazio che ci circonda mentre inizia a ridere in direzione di Andreus.
    Lei ride, Andreus ed Efrem si scambiano occhiate eloquenti, il mio cuore si spezza.
    Efrem sembra voler azzerare la distanza con Andreus, ma è Andreus stesso a farlo tirando a se il rosso con enfasi .
    Deglutisco rumorosamente quasi forzatamente, mentre i miei occhi non si staccano da loro, da quelle loro labbra che si incastrano alla perfezione…il cuore manca un battito ed, in tutta risposta, è la piadina che stringo tra le mani a spezzarsi in due metà pressoché identiche e cadermi nel piatto. Abbasso il braccio posando quel che resta della pietanza. Sento un lieve pizzicore agli angoli degli occhi, so a cosa è dovuto, abbasso il capo con rassegnazione.
    «Contenta ora? Vecchia pettegola!» il tono di Andreus è quasi indispettito ma poi ride…ride, come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. Già, per lui forse lo è, ma non per me, non per i miei sentimenti.
    Non posso fargliene una colpa, che colpa ha lui se il suo cuore galoppa con quello di Efrem.?
    - Io non ne sapevo nulla, come ho potuto non accorgermene ed essere così cieca? –
    Non voglio restare qui un minuto di più.
    Lo stomaco mi si stringe, non ho più fame, ne ho ancora un quarto nel piatto, ma non me la sento di continuare quella che sarebbe una farsa, non posso. Non voglio.
    In un attimo mi sento esplodere dentro, i miei sentimenti, le mie emozioni, la mia confusione, tutto si mescola, tutto si sgretola , sento un groppone risalire la gola, ma non voglio mostrarmi così debole davanti a loro. Efrem sono sicura che probabilmente se dovesse vedermi piangere, sarebbe soddisfatto di queste mie lacrime, visto quello che ho cercato di fare durante l’allenamento, le sue parole mi hanno profondamente ferito, ma mai come questo.
    Mi alzo in silenzio dal mio posto, cerco di essere il più naturale possibile, ma sono solo una copia sbiadita di me, nel mentre mi accorgo dell apresenza di Daphne:
    << Daphne, ci cedo il mio posto...scusatemi…io… mi sono accorta di essermi dimenticata una cosa..>> deglutisco trattenendo il pianto <<… la mangerò in un secondo momento se avanzerà…>> continuo atona, senza guardare ne Efrem ne Andreus cercando di apparire sicura e…sincera. Ma non credo di esserci riuscita.
    Prima di andarmene, guardo senza quasi nemmeno vederlo, il volto sereno di Andreus, poi Shayla , Daphne ed infine Efrem. Rivolgo loro timidi sorrisi di circostanza, poi mi allontano con estrema lentezza.
    Quando varco l’arco d’ingresso della cucina, attraverso la sala mensa e poi quando credo di essere a distanza di sicurezza, prendo a correre su per le scale, lasciando i miei occhi liberi di sfogare tutto ciò che ho dentro.

    Raggiungo la superficie spalancando la porta, l’aria frizzante dell’inverno si fa sentire, mi stringo le braccia attorno al corpo in cerca di protezione, ma non è il freddo esterno a farmi rabbrividire quanto il freddo che sento dentro, che ha preso possesso di me, del mio cuore, cristallizzandosi in un attimo in uno spesso strato di ghiaccio. Volgo uno sguardo al cielo scuro, mentre mi siedo su una delle lapidi vicine, poggiando la schiena a quella che un tempo doveva essere una croce.
    Ora come ora, vorrei solo essere un puntino luminoso, come le stelle lassù, potrei meglio confondermi con loro e con le loro speranze, vorrei scendesse pioggia per confondere le mie lacrime, vorrei azzerare la mente per seppellire ciò che sento in questo momento; vorrei solo non essere mai stata presente in quella cucina…ma forse è stato meglio così. Ho visto.
    Andreus ed Efrem; Efrem ed Andreus.
    Sono solo una sciocca ragazza, mi faccio pena da sola, pena per ciò che provo per Efrem, pene per la bassezza che stavo compiendo ai danni del mio angelo, scusami Andreus, scusami!! Io non sapevo, io avrei voluto …le parole mi muoiono sulle labbra, faticano ad uscire, tiro le ginocchia al petto, le braccia a cingerne la circonferenza, poso la testa di lato mentre le lacrime continuano la loro corsa verso le mie guance, uno sguardo rivolto al Glados…
    - Avrei fatto meglio a non tornare quel giorno….-
    Ultima modifica di DELTAG; 27th November 2015 alle 12:20

  7. #1637
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Shayla ancora non risponde alla mia cretinata ma a quanto pare nella stanza si animano gli altri… vedo Daphne entrare «buonasera o… buongiorno, quello che è»


    le sorrido ma quando i suoi occhi, da me e Efrem si spostano automaticamente sui piatti sul tavolo mi sento in imbarazzo. Tremendamente in imbarazzo per questa situazione che si è creata. Disagio che aumenta esponenzialmente quando Isyl deglutisce rumorosamente per poi spaccare in due la piadina che finisce nel piatto sbriciolandosi. «Cosa avete mangiato di buono?»


    chiede per poi avvicinarsi alla dispensa. Non riesco ad articolare le parole per rispondere e la guardo come una sorta di automa, come se stessi vedendo un altro me, mentre la ragazza tira fuori un po’ di pane con della marmellata e del burro che pensa di abbrustolire sulla brace ancora calda che ho usato per fare questi piatti. Mi stacco da Efrem visibilmente in imbarazzo anche lui e resto seduto sulla mia sedia accanto alla sua ed è proprio mente Daphne chiede se sono arrivate notizie dal Kratoning che Isyl si alza da tavola visibilmente sconvolta «Daphne, ti cedo il mio posto...scusatemi… io… mi sono accorta di essermi dimenticata una cosa…»


    deglutisce ancora per poi lasciare la stanza dopo aver chiarito che mangerà il resto più tardi e avermi sorriso… che non ricambio se non con una occhiata carica di dispiacere ma anche delusione. Mi sento come in una presa in giro… stringo le mani sui pantaloni fin quando non sento le dita farsi sempre più doloranti a causa del tessuto che preme contro. «Ancora nulla, a quanto pare questa battaglia si sta rivelando piuttosto lunga.» risponde Efrem infastidito anch’egli dalla scena appena passata.


    È… tutto così surreale e io stesso stento a credere a ciò che è successo. Resto in silenzio abbassando lo sguardo sulle mie mani, vorrei sprofondare più in fondo di quanto mi sia possibile con il mio stesso pozzo. Guardo Daphne ancora accanto al braciere e cerco di mettere insieme qualche parola «se hai fame posso… posso fare una di quelle anche a te. Ho fatto abbastanza pasta per tutti.»


    la ragazza smette di canticchiare mentre continua ad abbrustolire il pane fermandosi poi per rispondermi con tranquillità «ti ringrazio, ma ho proprio voglia di pane e marmellata, ma se me la conservi la mangio a pranzo, sembra buona» mi alzo dalla sedia cominciando a togliere di mezzo il mio piatto «d’accordo.» dico mascherando l’ansia. Mi si è chiuso lo stomaco adesso. Mi avvicino al catino lasciando nell’acqua il piatto sporco e ritornando al mio posto e restando in silenzio. Non so cosa fare e ogni cosa sembra così assurda in questo momento…

    *Frasi e azioni di Daphne concordate con Eclisse84

  8. #1638
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    C'è un'aria strana in questa stanza e non mi riferisco a puzze di piedi varie o ai formaggi stagionati, mentre mi volto ad osservare il tavolo per guadare cosa c'è da bere, noto Keyra spezzare in due la piadina, non sapevo si mangiasse così dovrebbe prenderla a morsi, invece si è sbriciolata tutta. Deglutisce... ok, forse l'è andato storto un pezzo di carne, sto per avvicinarmi tempestivamente e farle la movra al diaframma per liberarle le vie respiratorie, ma mi rendo conto che non sta affogando quando comincia a parlare «Daphne, ti cedo il mio posto...scusatemi… io… mi sono accorta di essermi dimenticata una cosa…»

    Il mio sguardo saetta da lei ad Andreus, ad Efrem, hanno tutti sguardi strani ed i due si sono anche staccati, scindendo il loro abbraccio. Faccio spallucce e continuo a controllare il pane, mentre canticchio una vecchia canzoncina della quale non ricordo bene le parole, ma che ultimamente mi gira sempre in testa



    «Ancora nulla, a quanto pare questa battaglia si sta rivelando piuttosto lunga.» Ancora nulla come sospettavo, in effetti ho dormito un bel pò, è trascorso molto tempo e di loro non vi è notizia, ma sono fiduciosa, come una sorta di sesto senso e provo a non preoccuparmi più di tanto, sarà solo una battaglia lunga e snervante «se hai fame posso… posso fare una di quelle anche a te. Ho fatto abbastanza pasta per tutti.»



    Mi volto verso Andreus, ha il viso tirato, per nulla rilassato e posso immaginare per quale motivo, ma non deve sentirsi in questo modo, certo... vederli insieme non è ancora semplice per me, ma ne abbiamo discusso così tanto che è venuto il momento dell'accettazione da parte mia, ne ho parlato anche con Efrem, ora siamo amici... pensarlo non è così automatico ed avverto ancora un senso di fastidio, ma le cose stanno così, quindi basta pensarci. «ti ringrazio, ma ho proprio voglia di pane e marmellata, ma se me la conservi la mangio a pranzo, sembra buona» Il pane è cotto al punto giusto, è dorato senza macchie scure di bruciatura ed il burro è fuso, quindi prendo un guanto e posiziono i pezzi sul vassoio «d’accordo.» Quando mi volto Andreus è tornato al suo posto, ma è rigido come un tronco, decido quindi di aiutarlo a modo mio e di trasmettergli la mia calma, sentirà che non sono ancora totalmente a mio agio in questa situazione, ma almeno avrà la coscienza che non ce l'ho con lui, non ce l'ho con Efrem e che fondamentalmente sto bene. Magari gli apro anche lo stomaco con l'aiuto della mia simbiosi e la fame che mi ritrovo. Attingo quindi alla mia essenza di elfo, la stessa che è affine ad Andreus ed indirizzo a lui le mie emozioni e sensazioni, unicamente a lui con l'intenzione di essere riconosciuta, voglio che sappia che sono io a trasmettergli tutto. Spalmata la marmellata sulle fette di pane, poggio il vassoio sul tavolo e rivolgo un occhiolino ad Andreus, lasciandomi sfuggire un "rilassati" a bassa voce, per poi sorridergli.



    "Sento che questa battaglia sarà nostra e questa volta pretendo di festeggiare come si deve" Alzo la voce in modo che tutti mi sentano chiaramente. "Ne ho fatte anche per voi, su prendete, non posso mangiarle tutte sono troppe per me"

    sorrido tranquilla sedendomi di fianco a Shayla ed incomincio a mangiare il primo pezzo di pane

    Simbiosi Gli elfi nascono dalla natura e con essa hanno forte affinità, sono in grado di comunicare con la flora e la fauna nel linguaggio antico della madre terra: i fiori, le rocce, le creature, ecc. I maghi e gli stregoni sono loro stessi frutto della natura, la luce e l’ombra fanno parte del Tutto, quindi gli elfi sono in grado di connettersi anche alle loro menti, riescono dunque a percepire ed infondere, a loro volta, le proprie emozioni. Gli effetti sono diversi a seconda del grado:
    • Esperto - Avverte le sensazioni ed emozioni altrui ed è in grado di manipolarle, infondendo le proprie. Quindi se l’elfo è in uno stato di calma e la persona con la quale si rapporta è colmo di ira, ritrovandosi sotto l’effetto della simbiosi, anch’egli si calmerà. (ciò vale per tutti gli stati umorali)

  9. #1639
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuviel




    Più cerco di non pensare, più le emozioni tornano prepotenti;
    più cerco di scacciarle, più si insinuano nella mente premendo sul cuore.
    E' tutto così strano, non so nemmeno perchè me la sono presa così, in fondo lo sapevo già in partenza di non avere speranze con lui, eppure mi sono lasciata ingannare da me stessa. Penso ad Andreus, non so se ha capito il vero motivo sul perchè me ne sono andata...ma cosa vado a pensare... non è stupido, di sicuro ha capit..., come farò ad affrontarlo? A guardarlo sorridendo ancora sincera?
    Non ho fatto altro che nascondermi, mascherare tutto ciò che sentivo dentro per così tanto tempo, come mai non riesco a non pensare alle loro labbra? Alle loro figure?
    Forse ciò che sento per Efrem è solo attrazione, non posso definirlo amore, lo conosco da così poco...eppure immaginarli insieme mi ferisce...
    Cerco di asciugarmi gli occhi con la manica del vestito , ma ben presto mi rendo conto che è una pessima idea, il tessuto è un pò ruvido, credo che li arrosserò ancor di più. Metto una mano in tasca, per cercare un fazzoletto, ciò che le mie mani toccano però, è una superficie rigida ...già, la lettera per Niniel...srotolo la piccola pergamena e, prendo a rileggere quelle brevi righe che le ho scritto, un sorriso nasce spontaneo pensando a lei.
    Chiudo gli occhi, cercando una connessione con ciò che mi circonda, intercetto il volo di una civetta tra le cime delle piante poco distanti.
    Vedo l'animale planare in volo accanto a me , prendendo posto sulla parte alta della lapide, dopo aver ascoltato il mio richiamo.
    -Potresti consegnare questa a Niniel?-
    Le descrivo nella mente l'immagine della mia amica che milita tra le file dei reietti di Drako, mentre le stringo nella zampetta il rotolo, poi con una rapida carezza tra il morbido piumaggio, la ringrazio e la vedo librarsi nuovamente nel cielo...
    - Quanto vorrei avere le ali per poter volare via, libera e leggera, dimenticandomi di tutto...-
    Mentre seguo il volo del pennuto, il mio sguardo si posa nuovamente sul Glados, è notte inoltrata, Markus e Lysa non sono ancora rientrati, spero stiano bene...rammento anche che ne mio padre, ne stranamente Thalion, hanno preso visione della mia missiva, o semplicemente l'hanno ignorata, mio padre ne sarebbe capace, ma non lui, non Thalion...
    Per un attimo pensando a loro, mi dimentico della mia tristezza interiore, mi alzo da questa fredda lapide e prendo a spolverarmi leggermente la lunga veste...
    - Se loro non sono venuti da me, andrò io da loro, sono stanca di essere ignorata -
    Attraverso il cimitero raggiungendo il Glados, per un breve istante, mi sembra di vedere il mio riflesso nella bolla blu che mi condurrà presso i Saggi.
    Sfioro lieve la sua superficie...
    << Rem tene, verba sequentur >>
    Mentre varco il portale, il mio pensiero corre a mio padre. Accetterà di vedermi?


    Continua qui


    Simbiosi - Gli elfi nascono dalla natura e con essa hanno forte affinità, sono in grado di comunicare con la flora e la fauna nel linguaggio antico della madre terra: i fiori, le rocce, le creature, ecc
    I maghi e gli stregoni sono loro stessi frutto della natura, la luce e l’ombra fanno parte del Tutto, quindi gli elfi sono in grado di connettersi anche alle loro menti, riescono dunque a percepire ed infondere, a loro volta, le proprie emozioni. Gli effetti sono diversi a seconda del grado:
    Esperto- Avverte le sensazioni ed emozioni altrui ed è in grado di manipolarle, infondendo le proprie. Quindi se l’elfo è in uno stato di calma e la persona con la quale si rapporta è colmo di ira, ritrovandosi sotto l’effetto della simbiosi, anch'egli si calmerà.
    Ultima modifica di DELTAG; 27th November 2015 alle 20:21

  10. #1640
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Mi sento nuovamente un pezzo di marmo. Non riesco a muovere un muscolo senza che questo possa sembrarmi fuori luogo o fastidioso per qualcuno. Ho addosso un’ansia assurda e… rabbia… parecchia rabbia per queste mezze verità che vengo a scoprire da solo come al solito.


    Quando sento Daphne continuare a canticchiare, un profumo di pane abbrustolito e burro si mescola a quello delle piadine cotte infastidendomi appena. Sono troppo nervoso, mi è passata la fame. Non ci riesco e comincio a sentirmi un cretino. No. Calmiamo ci tutti… gambe… cervello… Andreus.


    Stiamo calmi. No ok. Sto delirando di nuovo e… non mi sto calmando per niente. Prendo un profondo respiro cercando di tranquillizzarmi ma più penso a rilassarmi, più penso a Daphne e a ciò che è successo e ancora più penso a Keyra… no Isyl. E… Dei datemi una botta in testa. Scosto lo sguardo dalla mia canotta che ha avuto la sfortuna di capitare tra le mie mani oggi e lo porto su Daphne che ha preso a guardarmi dubbiosa.


    Perché mi guarda così? Sono morto. Morto, morto, morto, mort… calmo. Respiro profondamente quando una insolita calma si prende possesso di me, i muscoli tesi si sciolgono, la schiena torna a una postura… umana e le mani smettono di tormentare l’orlo della canotta che, non appena abbasso lo sguardo, mi accorgo di aver sgualcito in un modo che non mi so spiegare nemmeno io. Questa calma però non mi appartiene, è assurdo che fino a due minuti fa ero l’ansia in persona e adesso potrei calmare chiunque anche solo muovendo le labbra. Guardo Daphne e mi pare di notare una luce diversa, i suoi occhi sembrano brillare di quel viola così acceso o forse me lo sto solo sognando, mentre in me prende piede un lieve senso di fastidio. Daphne è ancora a disagio per ciò che ha visto ma è calma, completamente calma. «Rilassati»


    sento sussurrare poco prima di vedere sul suo volto un sorriso mentre prende posto frontalmente a me e accanto a Shayla dicendo a voce più alta «sento che questa battaglia sarà nostra e questa volta pretendo di festeggiare come si deve»


    le sorrido a mia volta annuendo convinto. Questa volta vinceremo, ne sono sicuro. «Ne ho fatte anche per voi, su prendete, non posso mangiarle tutte sono troppe per me» dice cominciando a mangiare e invitandoci a servirci. Subito sento nuovamente lo stomaco aprirsi in una fame smisurata e, non bado molto a pensare se sia di Daphne o se il mio stomaco è diventato un pozzo senza fondo che da qui a pochi giorni divorerà anche la luce. Prendo una fetta di pane e l’odore mi invita quasi subito a divorarla senza ritegno ma poco prima di addentarla do un leggero colpo col piede alla sua gamba e non appena i nostri occhi si incroceranno le sussurrerò un «grazie…» seguito da un sorriso colpevole mentre addento la fetta di pane e mi avvicino più rilassato a Efrem mentre lui mi cinge ancora le spalle col suo braccio e prende anche lui una fetta di pane. Mi sento meglio, non so se sono io o è ancora opera di daphne visto che sento ancora quel lieve senso di disagio premere sul petto. Mi sento meglio e basta…



 

 

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