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  1. #1721
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    «Ci proverò»
    mi dice il ragazzo con convinzione. È sincero, o non mi avrebbe permesso di dargli una mano con tutto questo. Gli rivolgo un piccolo cenno del capo stiracchiandomi subito dopo mentre il ragazzo risponde alla mia domanda. Ammetto che la cosa mi incuriosisce… un sorriso si mostra sul viso di Markus che mi osserva per un attimo prima di rispondere e io, dal canto mio lo guardo sollevando un sopracciglio fin quando non mi accorgo della mia stessa espressione. «Daphne non lo sa, a dire il vero non le ho ancora raccontato nulla di me, ma stiamo insieme, ci divertiamo e le voglio bene. Parecchio bene» annuisco sentendo il respiro farsi più leggero e lo guardo rilassando il volto. Forse gli apparirò strano con questa reazione, ma… mi sento stanco e lo sto dando a vedere abbastanza. Markus mi guarda poi accigliato, molto più serio di poco fa. «Te con Andreus hai chiarito?» Eh? E… e lui come lo sa? Come fa a sapere che tra me e Andreus c’è tensione in questo periodo? Mi sistemo sulla sedia muovendo appena il ginocchio, nervoso. «È così evidente quindi?» chiedo un po’ più a me stesso che a lui. «Mi rendo conto di non essere stato il… ragazzo perfetto per lui… o almeno non quello che entrambi ci aspettavamo.» lo guardo serio, non cerco commiserazione, né la voglio «non abbiamo ancora avuto modo di parlarne però, si sono accavallate parecchie cose che l’unico momento tranquillo, che abbiamo avuto insieme… è stato poco prima che Deirdre arrivasse.» do un rapido sguardo all’arco della porta come se dovesse sbucare da un momento all’altro. Mi passo una mano sul viso sospirando stanco «aspetto che rientri, così potremmo parlare e risolvere la cosa tra noi.» sbadiglio alzandomi subito dopo, ho bisogno di riposo se voglio affrontare le prossime ore con tranquillità. «L’infuso ha fatto effetto, vado a stendermi per un po’. Venite a svegliarmi quando bisogna cominciare coi festeggiamenti… non voglio perdermela per nulla al mondo.» aspetterò le sue risposte o i suoi pensieri, dopodiché andrò davvero a dormire. Sperando che il sonno arrivi tranquillo…

  2. #1722
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Markus Obelyn

    Efrem sembra sorpreso dalla mia domanda, per un attimo mi guarda scettico, poi appare nervoso, ed infatti vedo che il ginocchio comincia a muoversi ritmicamente. Si sta arrabbiando e dubito sia perché ho chiesto di Andreus, piuttosto perché non hanno ancora chiarito. Dalle sue parole ottengo la conferma e capisco anche che c’è tensione tra i due… Mi correggo quindi, è ansioso perché le cose non stanno andando bene tra di loro. Pensieroso ricambio l’occhiata di Efrem, mantenendo però un’espressione seria, ed abbasso lo sguardo quando dice, <<non abbiamo ancora avuto modo di parlarne però, si sono accavallate parecchie cose che l’unico momento tranquillo, che abbiamo avuto insieme… E’ stato poco prima che Deirdre arrivasse>>. Mi lascio andare un paio di colpi di tosse, finti, per mascherare l’imbarazzo ma soprattutto il dispiacere di averli interrotti in un momento tanto intimo. Non sono solito scusarmi… Quindi evito di rispondere ed aspetto che la conversazione passi su altro, cosa che fortunatamente avviene quasi subito. <<Penso che più facciate passare del tempo, più sarà complicato parlarne>>, esclamo dopo averlo ascoltato e nel mentre afferro tutto, tranne il vassoio con la tisana che pigramente mi prometto di lavare più tardi, poi guardando Efrem dico, <<prima della festa io vado a salutare il mio vecchio, tanto i nemici non hanno il mio ritratto: al Kratoning sono stato attento a nascondere bene il viso>>, con un bel ghigno soddisfatto stampato in faccia. Oltre al danno, pure la beffa di non essermi fatto riconoscere. Lascio poi la stanza con lui bloccandomi però per chiamarlo quando mi dà le spalle, <<Efrem?>>, e dopo essermi assicurato di avere la sua attenzione aggiungere un, <<grazie>>, sincero anche se pronunciato con un po’ di difficoltà. Anche questo non mi abituerò mai di dirlo. Vado in stanza, poggio tutte le scartoffie sul comodino e rubo l’ennesimo cambio d’abiti direttamente dal cassetto di Andreus: i “miei” sono ancora tutti bagnati ed io ho bisogno di vestirmi in modo decente se voglio girare indisturbato in città. Per non addormentarmi faccio un bagno con acqua fredda invece che calda, poi rabbrividendo mi asciugo ed infine indosso la veste che ho scelto. Sono pronto. Svuoto l’intero contenuto della sacca a terra, decidendo di portare con me solo l’erba, il coltello e la casacca che è ancora insanguinata, e mettendo la sacca in spalla raggiungo il Glados sfiorandone la luce azzurra solo quando ho focalizzato la mia destinazione: Vygrid.

    Nota: Permesso di uscita di un post accordato dal master.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 15th December 2015 alle 11:19



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  3. #1723
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    I minuti passano, ma non sento caos alcuno provenire dall'interno se non qualche sporadico urletto e le voci sgraziate di uomini ubriachi. Finalmente qualcosa si muove oltre la finestra che sto osservando e mi rendo conto che Shayla sta planando verso di me con Claire, la quale deve avere il dono della telecinesi. Si avvicinano entrambe e Shayla osserva soddisfatta il corpo di Alistair con la testa quasi totalmente avvolta dal fango "Eccoci. Forse avrei dovuto svegliare Ira" aggiunge con un sorriso ironico, mentre la puzza di bruciato comincia a diffondersi, assieme alle lingue di fuoco che si fanno sempre più alte nell'avvolgere l'edificio. Attorno a noi si crea il caos, vi sono donne e uomini che corrono, chi per sfuggire al fuoco, chi accorre per curiosità ed è proprio questo il momento che Claire decide di sfruttare a suo vantaggio "Ragazze, io approfitto del caos generale per dileguarmi. Shayla... ti manderò qualche topolino, manteniamoci in contatto. Io e mia figlia vi dobbiamo molto, grazie"



    "Buona fortuna" riesco a dirle pochi istanti prima di vederla correre via, non so neanche se mi abbia sentito



    "Come firmiamo questo stronzo?"



    Con un gesto del piede rovescio il cadavere, facendolo voltare verso di noi, ha gli occhi semiaperti ormai invasi da terriccio, così come la bocca e le narici ne sono ormai pieni, dovranno ripulirlo non poco per riconoscerlo. Prendo il mio ritratto ed estraggo dalla tasca due tagliacarte assieme all'immagine che ritrae Shayla per poi porgerlo a lei. "Una pugnalata al cuore da parte mia" e così dicendo infilzo il mio ritratto e pugnalo il petto dell'uomo nel punto indicato "Una pugnalata alle parti basse da parte tua"

    la invito dunque a seguire la mia procedura. Mi fermo ad osservare il nostro capolavoro ed i due ritratti affissi all'Urthadar con una soddisfazione crescente "Corri verso il Glados ed attivalo, lo manderemo alla Torre, sicuramente sai dove si trova." Non oso immaginare quante volte avrà fatto visita a qualche soldato in cerca dei suoi servigi "Appena lo sfiorerai, mi teletrasporterò con questo sacco di letame e lo lanceremo dritto al mittente"



    E' troppo pesante da trasportare e darei decisamente all'occhio, i pugnali potrebbero sfilarsi ed i ritratti sporcarsi ulteriormente, anche se il cadavere è ormai dissanguato, voglio che Aiden riceva il messaggio nella maniera più chiara possibile "Pronta?"

  4. #1724
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Shayla Bolton
    - Capo tempesta -


    Daphne con un gesto del piede rovescia il cadavere verso di noi, il viso è totalmente ricoperto di fango che ormai si è insinuato ovunque, credo faticheranno non poco a riconoscerlo ma sono certa che il destinatario di questo messaggio ci riuscirà ugualmente, in fondo è suo zio. La ragazza prende dalla tasca i nostri ritratti e dei tagliacarte per poi mostrarmeli "Una pugnalata al cuore da parte mia" mi dice decisa, infilzando con precisione il cadavere all'altezza del cuore ed incastrando il ritratto in questo modo tra la lama ed il corpo "Una pugnalata alle parti basse da parte tua" aggiunge poi porgendomi l'altra lama, le sorrido entusiasta di questa sua iniziativa e senza esitazione faccio come mi ha detto, lasciando la mia firma, è tra l'altro decisamente simbolico averlo pugnalato proprio in quel punto, considerato il mio passato con Aiden. "Corri verso il Glados ed attivalo, lo manderemo alla Torre, sicuramente sai dove si trova" sorrido ironica senza distogliere lo sguardo dal corpo senza vita di Alistair, certo che lo so...ho perso il conto delle volte che sono stata richiesta lì e non solo da soldatini qualunque. "Appena lo sfiorerai, mi teletrasporterò con questo sacco di letame e lo lanceremo dritto al mittente. Pronta?" annuisco senza perdere ulteriore tempo "Farò presto, tieni d'occhio le guardie all'esterno... nel caso dovessero riconoscermi avrò bisogno di una mano" le dico prima di darmi una controllata e mischiarmi al caos generale. Cammino velocemente cercando di non passare dove intravedo le guardie di Aiden ed in pochi minuti riesco ad avvicinarmi al Glados, non prima che due o tre persone mi abbiano urtata nella frenesia di allontanarsi il più possibile dal bordello in fiamme. Mentre cammino controllo con la mano destra che il ciondolo sia ancora al suo posto, sarei capace di rientrare in quell'inferno pur di recuperarlo, ma fortunatamente è ancora lì assieme alle monete che per sicurezza avevo portato con me. Le rigiro tra le mani un paio di volte, sono soldi che ho guadagnato in questo modo, vendendo il mio corpo come facevo qui per Aiden. Me le diede Ryuk la notte della mia fuga, fu l'unica cosa che riuscii a portare con me dalla Maison e solo perchè invece di riporle nel cassetto le avevo infilate in tasca per puro caso. Avverto un senso di fastidio ripensando a queste cose, lo stesso fastidio che ho avvertito prima nel salone del bordello, ma ancora una volta scelgo di ignorarlo. Sono a pochi passi dal Glados e sto per poggiare la mano sulla superficie per focalizzare la Torre quando una ragazzina di poco più di quattordici anni mi casca addosso terrorizzata, deve essere appena uscita dal bordello a giudicare da com'è vestita...anzi svestita. "Attenta!" le dico distrattamente, ma vedendola in lacrime e spaventata provo ad addolcire il tono "Sei al sicuro, calmati" la ragazza si asciuga le lacrime e mi guarda negli occhi, ha il trucco tutto sbavato per il pianto e dal corpetto fuoriesce della stoffa probabilmente infilata nel tessuto per farla apparire più formosa di quanto in realtà sia "Scusa non volevo caderti addosso, era il mio primo giorno lì ed ero un pò nervosa, poi tutto quel fumo...e quelle urla.." parla senza sosta, senza prendere fiato, è evidente che non è abituata a quell'ambiente ed è ancora molto spaventata. Senza pensarci due volte prendo le monete dalla tasca e gliele porgo, stringendole nel suo palmo "Quella non è la vita che vuoi, credimi, tienile e trova una strada diversa. Ora scappa prima che le guardie ti vedano, forza, muoviti!" mi guarda incredula e poi riconoscente, inizia a ringraziarmi ostinandosi a restare con me ma la ammonisco e finalmente segue il mio consiglio dileguandosi, mentre io continuo a pensare soltanto una cosa: cosa diamine ho fatto??? Ho davvero regalato i miei soldi ad una sconosciuta che domani raggiungerà il primo bordello vicino alla faccia dei miei consigli? Sto davvero diventando scema! Scuoto la testa interdetta prima di guardarmi intorno ed attivare finalmente il portale, spero che Daphne mi stia guardando ed utilizzi subito il teletrasporto.

  5. #1725
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Markus Obelyn

    Vygrid

    Nulla sembra essere cambiato qui da quando mi sono unito ai Ribelli. Guardo le gente mentre cammino, cercando di ignorare il loro chiacchiericcio, compresi i numerosi insulti che rivolgono ai Reietti o a noi Ribelli quando osservano i ritratti affissi ovunque. Più cammino però, più sento che il disagio aumenta e con esso la rabbia. La gente nonostante viva in un clima di terrore ci incolpa per esserci ribellati, ci accusa di lottare per dei folli e alcuni ci augurano perfino la morte… Svolto in un vicolo pur di non dover sentire altro, evitando di proposito le vie troppo affollate, e percorro le più tranquille, quelle accanto all’enorme scogliera circolare in cui tante volte mi sono arrampicato per poter raggiungere le miniere. La grande cascata Hammerfall si riversa in più punti della città, ma il più evidente è quello in cui è collocato il castello dei Demonar, la dimora del bastardo che mi ha sterminato la famiglia. Ci sono grosse stalagmiti, delle case arredate e sistemate che sono state scavate direttamente nella roccia e vengono utilizzate sia dai minatori sia dagli abitanti normali. Superata la torretta d’avvistamento raggiungo la piazza principale e dove un tempo vi erano fabbri, fioraie, tessitrici, scalpellini, lavandaie e candelaie che vendevano le loro merci ora c’è solo uno spettacolo macabro e raccapricciante. I corpi di sette minatori sono stati appesi su un filo da bucato, dopo essere stati tagliati a metà, per lungo, e ricomposti un pezzo affianco l’altro. Per un po’ li fisso con gli occhi sgranati, sperduto e disgustato da ciò che vedo, ma poi mi riprendo e tremando sia per la rabbia, sia per lo sforzo di non andare lì a liberarli, marchio nella mente ogni singolo particolare, promettendo vendetta anche a loro quando arriverà il giorno in cui incontrerò Astor Demonar. Mi dirigo verso la parete rocciosa da scalare, sfilando il pugnale dalla sacca che mi lego in vita, e, lentamente, con fatica, mi arrampico fino in cima, sfruttando di tanto in tanto il coltello per crearmi appigli così da non scivolare. Solo quando mi sono issato ripongo la lama dentro lo stivale e vado finalmente a fare visita alle tombe della mia famiglia. Strappo a mani nude alcune erbacce che sono cresciute, gettandole lontano dalle lapidi, e poi mi sistemo a terra, in ginocchio, ad osservare la tomba di mio padre ignorando gli occhi che bruciano e le lacrime che cominciano a rigarmi le guance. Mi manca, ed il senso di colpa per non averlo visto al Sinelux, misto alla vergogna di essermi comportato da perfetto coglione in quella battaglia, viene allo scoperto, tormentandomi con quella parola, quel Regret che non a caso è diventato il nome della mia ascia. In silenzio prendo una piccola parte dell’erba da fumo, la poggio sul terriccio e faccio qualcosa che non vorrei ma che devo fare se voglio creare un po’ d’incenso. Rapidamente accumulo il fuoco in bocca, è più potente, mi sembra che il corpo stia quasi per bollire, ma resisto fino a quando non raggiungo il culmine del potere e rilascio la fiamma viola direttamente sull’erba che ridotta in cenere all’istante.

    Distruzione - Lingue di fuoco: Previa concentrazione, si è capaci di generare all’interno della propria bocca una quantità controllata di fuoco, la quale viene soffiata con forza contro il nemico; (Esperto) la fiamma si propaga per 5 metri di lunghezza e provoca ustioni di secondo/terzo grado.
    Espirando via il fumo azzurrognolo vi raggruppo intorno un po’ d’erbacce, così da evitare che la cenere si spenga subito, e giungo entrambe le mani, pregando i Siamesi di darmi la possibilità di liberare l’anima di mio padre dal Sinelux e concedere la pace anche a mio fratello, Ethan Obelyn. Ripresa un po’ di calma mi asciugo le lacrime e scuotendo via la terra dalle vesti mi rimetto in piedi, per andarmene. Prima di lasciare le loro tombe però sfilo la casacca da Ribelle che poggio sopra la tomba di mio padre dicendo, <<questa vittoria è anche tua, vecchio>>, e dandogli le spalle percorro il tragitto al contrario fermandomi per osservare giusto un’ultima volta quei cadaveri mutilati…

    Lapis Ancestralia

    Attraverso il portale, stanco, assonnato ma soprattutto rilassato, e raggiunta la stanza, dopo aver capito che Andreus non è ancora tornato, mi sfilo sacca e scarpe prima di buttarmi sul letto. Chiudi quindi gli occhi e cado in un sonno tormentato da incubi...
    Ultima modifica di Damnedgirl; 16th December 2015 alle 02:30



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  6. #1726
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuviel


    Le mie speranze vengono ben presto infrante, a quanto pare nemmeno Medea che conosce le erbe sa qualcosa dei fiori di Diano.
    Mi sa che dovrò proprio fare esperimenti alla cieca per capire se ho ragione oppure no.
    Mi alzo quindi dal mio seggio lasciando i libri aperti sul grande tavolo e, mi avvicino ad uno scaffale per vedere se tra qualche volume che parla di fiori rari e leggendari vi sia traccia di quei fiori, non mi pare siano fiori così rari eppure non trovo notizie in merito.
    Trovo un altro volume, estraggo anche quello e ritorno al tavolo mettendomi a cercare sfogliando tra le sottili pagine in cerca anche solo di un'illustrazione che potrebbe indicarmi qualcosa che conosco...ed intanto mi studio anche la geologia dell'Adamanten.
    Vediamo se sono più fortunata...sbadiglio pigramente sul libro mentre sorseggio un pò di succo, ma ben presto mi accorgo che è finito.
    << Medea, ti va un bicchiere di succo? Sto andando in cucina a prenderne un pò per me...>>
    Se acconsentirà, porterò anche a lei un bicchiere di succo d'arancia , altrimenti tornerò con solo la mia parte.
    Ultima modifica di DELTAG; 16th December 2015 alle 15:52

  7. #1727
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    Shayla segue le mie indicazioni con una certa soddisfazione: pugnala Alistair proprio alle parti basse con un colpo secco, senza remore, senza dubbio alcuno.



    Resto a fissare per qualche secondo il cadavere con i nostri ritratti affissi, abbiamo fatto uno splendido lavoro "Farò presto, tieni d'occhio le guardie all'esterno... nel caso dovessero riconoscermi avrò bisogno di una mano"



    Le rivolgo uno sguaro d'assenso e mi tengo pronta, Shayla cammina a passo spedito tra la folla, tengo stretto il colletto di Alistair così che appena la vedrò vicino al Glados mi teletrasporterò accanto ad esso.



    Sembrano non esserci intoppi, solo persone che la urtano casualmente considerato il forte trambusto, poi mi irrigidisco quando la vedo parlare con una ragazza per qualche secondo, spero non ci siano problemi, Shayla è strana, ma fortunatamente prosegue spedita e la ragazza va via.



    Eccola... sfiora il Glados ed immediatamente le scariche mi avvolgono assieme al cadavere, il bagliore arriva veloce e mi ritrovo ai piedi del Glados dove Shayla prontamente mi aiuta a gettarlo al suo interno. Mi guardo attorno, sembra che nessuno si sia accorto di nulla, siamo state veloci ed attente "Possiamo tornare al rifugio"



    le rivolgo un sorriso smagliante sfiorando la superficie del Glados, vorrei tanto potermi godere le fecce dei reali quando vedranno il regalo che gli abbiamo spedito, in modo particolare Aiden. Lo so... sono certa che lo zio non rappresenti nulla a livello affettivo, quel cuore che si ritrova in petto ha l'unica funzione di mantenerlo in vita, pompando sangue a tutto il corpo, ma è pur sempre un membro della sua famiglia con un ruolo importante, presumo... ed anche se fosse marginale è pur sempre un pezzo dell'alta torre Urthadar, che ho tutta l'intenzione di far crollare. Afferro Shayla per il braccio e varco il Glados "Ho proprio voglia di una buona torta al cioccolato"

    Teletrasporto del proprio corpo
    Maestra - a scelta in una vasta area

  8. #1728
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Markus Obelyn

    Sono in piedi nel bel mezzo del nulla, solo, sperduto. E’ notte fonda e l’unica cosa che splende in questo luogo è una colonna di fuoco e fumo che si avvicina a me, bloccandosi quando la distanza è di pochi passi. Altrove però, dove rimane intatto il buio, sento che si muove qualcosa; vedo tante ombre deformi, sfuggenti, sono ovunque e provano ad afferrarmi ma la colonna di luce le respinge. Con l’illusione che mi stia proteggendo rimango fermo ed osservo quella strana colonna… Non sento provenire alcun calore da essa, quando la sfioro con la mano non mi succede niente.



    Nessun ustione. Nessun bruciore. Nessun dolore. D’un tratto una voce maschile mi chiama per nome ed un brivido caldo mi percorre il braccio quando vedo una forma materializzarsi nel fuoco. Vorrei fuggire, ma non posso; sono imprigionato ed ho paura, anzi non è nemmeno paura ma terrore. Poi due mani mi stringono il collo, sento un ticchettio assordante, è il mio cuore che batte all’impazzata nel petto, e sembra che anche le pareti si muovano a tempo con lui. La forma è sempre più familiare, riesco quasi a vederlo… Ma chiudo gli occhi e furente cerco di divincolarmi spingendolo via.



    Boccheggiando riprendo a respirare, massaggiandomi il collo con una mano, mentre guardo davanti a me. Sento l'angoscia salire sempre più rapida assieme ad un brivido gelido di paura quando riconosco nelle fiamme i capelli rossicci di Ethan, mio fratello.



    Il viso tirato in una espressione furente si fa largo tra le fiamme sempre più velocemente, fiamme che di nuovo scacciano le ombre quando cercano di afferrarmi, ombre i cui visi mostrano la disperazione per ciò che sta accadendo. E solo adesso, quando ormai l’essere è completo, capisco che il loro era un tentativo di salvarmi da quel volto amato che sta per diventare il mio più grande tormento. Solleva un braccio, punta l’indice contro di me, e con una voce inumana, mostruosa, mi dice <<E’colpa tua se sono morto>>.



    Il terrore mi attanaglia le viscere, ma non posso permettermi di aspettare ancora, corro verso l’oscurità, cercando riparo, aiuto, ma tanti fasci di luce interrompono la mia corsa e ben presto mi trovo circondato. <<E' colpa tua>>. E alle parole seguono pugni, calci, testate, bastonate: più muovo, peggiori sono le conseguenze, più mi difendo, più mi è difficile sopportare il dolore. Quando ormai sono ridotto allo stremo i colpi cessano ed io spinto ormai dall’istinto di sopravvivenza continuo a strisciare a terra, incurante delle ferite, del sangue, delle fratture, del dolore. Ma Ethan non mi lascia andare, mi afferra una gamba trascinandomi verso la colonna luce, e nonostante gli urli di non farlo, di lasciarmi, di essere suo fratello, di smetterla con questa tortura lui sembra non sentirmi.



    Freddo esclama <<proverai ciò che ho provato io>> e poi mi getta all’interno del fuoco. Urlo, con tutto il fiato che ho in gola, contorcendomi dal dolore mentre le fiamme mi divorano la carne.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 18th December 2015 alle 23:37



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  9. #1729
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Shayla Bolton


    E' questione di un attimo, non mi abituerò mai all'assurda velocità di questa ragazza, compare accanto a me col cadavere avvolta dalle scariche luminose che accompagnano il suo potere ed insieme lo lanciamo attraverso il Glados, disattivandolo subito dopo. Mi guardo intorno così come fa anche lei ma sembra che nessuno ci abbia notate, nel caos generale sarebbe stato comunque impossibile badare a noi. "Possiamo tornare al rifugio" mi dice poi rivolgendomi un sorriso smagliante prima di attivare nuovamente il Glados per tornare al monastero, mi lascio afferrare per un braccio ed insieme lo attraversiamo. Rido pensando alla reazione di Aiden quando vedrà il cadavere, so che emotivamente non gli importerà nulla ma sicuramente la sua casata ne risente in immagine dato che uno dei membri della linea principale è stato barbaramente ucciso sotto al naso delle guardie. Se fossimo riuscite a trovare Petyr sarebbe stato molto meglio ma prima o poi arriveremo anche a lui fino a che non toccherà al Lord in persona...e con lui avremo finalmente la nostra vendetta. Ho solo un rimpianto in tutta questa storia, oltre ai soldi buttati al vento ovviamente, ed è quel ritratto... era davvero di pessimo gusto ma il Re, Aiden e forse metà dei soldati che lo vedranno sapranno rendermi giustizia "Ho proprio voglia di una buona torta al cioccolato" mi volto verso Daphne, siamo ormai al rifugio e ci stiamo incamminando verso l'interno "Cioccolata! Claire allibiva davanti alla cioccolata e ci ripeteva che appena ingerita finisce tutta sui fianchi. Sai che c'è... ne ho proprio voglia anch'io" le sorrido allegra, accelerando il passo "sarà già iniziata la festa?"

  10. #1730
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    Shayla si lascia trascinare per un braccio, è allegra, come darle torto, se lo sono io, che mi sono vendicata per una cosa passata, figuriamoci lei per continui sopprusi perpretati per anni e danni "Cioccolata! Claire allibiva davanti alla cioccolata e ci ripeteva che appena ingerita finisce tutta sui fianchi. Sai che c'è... ne ho proprio voglia anch'io"





    La squadro da capo a piedi... è molto magra, esile, pensavo per la vita che conduceva, ma in effetti vi sono meretrici anche più grassocce, non poteva neanche mangiare cosa preferiva, è evidente che quella Claire è il suo esempio da seguire, o meglio lo era, perchè credo che entrambe abbiano deciso di lasciare la via del bordello "sarà già iniziata la festa?" mentre avanzo con il passo spedito verso l'ingresso mi blocco di botto, mi porto le mani alla testa, indosso ancora quell'orrida parrucca e questi abiti, o meglio lembi di stoffa, da donna di strada, non posso di certo farmi vedere così. Poso lo sguardo sulla ragazza, presumo che sia abituata a conciarsi in certe maniere, ma è il caso che si dia una sistemata anche lei.



    "Non possiamo farci vedere conciate così, anche perchè non so se sia il caso di raccontare ora cosa abbiamo fatto, si verrà comunque a sapere, ma cerchiamo di festeggiare la vittoria senza troppi pensieri" Sto per far ricorso al teletrasporto, ma non ho ancora energie sufficienti per evocare questo potere, quindi penso bene si mandare una piccola spia a spianarci la strada "Spero che non ti facciano senso anche i serpenti" espando la mia energia, quella più affine alla natura stessa che mi ha generata e con la simbiosi chiamo a me un piccolo serpentello che striscia accanto ai miei piedi



    "Lui scenderà le scale prima di noi, se vedrà qualcuno lo saprò, altrimenti corriamo giù nelle nostre stanze" Il mio piccolo amico si dirige all'ingresso e comincia la sua discesa "Per ora nessuno..." continua a scendere "A quanto pare le scale sono libere, andiamo... veloci" Non le do neanche il tempo di sentire tutta la frase che mi precipito velocemente nella mia stanza e per fortuna, quando mi chiudo la porta alle spalle, nessuno mia ha vista conciata in questo modo.



    Simbiosi Gli elfi nascono dalla natura e con essa hanno forte affinità, sono in grado di comunicare con la flora e la fauna nel linguaggio antico della madre terra: i fiori, le rocce, le creature, ecc. I maghi e gli stregoni sono loro stessi frutto della natura, la luce e l’ombra fanno parte del Tutto, quindi gli elfi sono in grado di connettersi anche alle loro menti, riescono dunque a percepire ed infondere, a loro volta, le proprie emozioni. Gli effetti sono diversi a seconda del grado:
    • Maestra - Avverte le sensazioni ed emozioni altrui, è in grado non solo di manipolarle, per renderle simili alle proprie, ma di alterarle secondo piacimento. Non può cambiare la percezione che si ha di lui, chi subisce gli effetti della simbiosi, cambia umore, ma l’idea che ha dell’elfo rimane tale.

 

 

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