Daphne Elania Baratheon
Attendo qualche secondo con la mano sul pomello, non sento niente, forse non è in stanza, mi abbasso per guardare dallo spioncino, ma nella libreria sembra regnare il silenzio più assoluto. Sono indecisa se entrare comunque oppure no, ho sempre il timore di trovarlo mentre dorme e non sarebbe per nulla piacevole ripetere esperienze passate, potrebbe essere persino con Andreus, magari è tornato in mia assenza. Sto per andarmene, ma finalmente sento un rumore dall'interno della stanza e mi fermo giusto in tempo prima che Efrem apra «no, dimmi pure…»

Ha lo sguardo assonato ed i capelli scompigliati, è buffo a guardarlo così «Hai bisogno di qualcosa, Daphne?» lo sguardo scende e mi rendo conto che probabilmente è nudo, per questo si è legato il lenzuolo alla vita, ho caldo... ho caldo all'improvviso, che abbia acceso un fuoco magico per riscaldarsi nella stanza? Di quegli ultimi ritrovati alchemici come si chiamano.. pellet mi sembra. "Ehhm..." dovrei parlare, dovrei dire qualcosa e non restare con la bocca mezza aperta come un ebete "il mio flanpauto... hem... il mio flauto di pan, credo che sia ancora nei cassetti di camera tua" mi sento in ansia e nervosa, ormai non so più a mio agio con lui in questa parte del rifugio, cerco però di non darlo a vedere guardarlo serena in viso... non i pettorali. Si scosta dalla porta immediatamente lasciandomi spazio per passare "controlla pure, prendi tutto quello che hai lasciato l'ultima volta."
mi sorride calmo conservando un sorriso ironico "occhio a non prendere le mie cose." respiro profondamente ed avanzo cercando di restituirgli il sorriso "Credo che i tuoi abiti non mi donerebbero affatto." rispondo cercando di essere ironica "Faccio subito..." lo oltrepasso ed entro nella sua stanza, c'è un buon profumo qui, però il letto è totalmente sotto sopra "Sei riuscito a riposare un pò?" dico mentre apro il cassettone, dovrei trovare quello che cerco all'ultimo scaffale

"sì, Medea è riuscita a preparare un infuso per me e Markus." mi volto e lo vedo poggiato contro lo stipite della porta mentre si lascia andare ad uno sbadiglio, ma è quando le mie mani toccano una piccola superficie legnosa, che mi rendo conto di aver trovato il mio flauto. "Eccolo qui" lo mostro al ragazzo mentre avanzo verso di lui "sicura di non aver lasciato nient'altro?" indica i cassetti in basso alle mie spalle, poi con un gesto della mano prende una ciocca bagnata dai miei capelli e mi guarda "ti conviene asciugarli o durante la festa ti verrà un raffreddore..."

... sorrido, sorrido perchè non mi viene da fare altro "Non... non ne sono sicura" Sorrido ancora quando poi decido di prestarmi al gioco ed alzarmi sulla punta dei piedi nel prendere anche una sua ciocca "ti conviene fare un bagno... puzzate un pò Comandante Targaryus" Mi lascio andare ad una risata

"Ci vediamo tra un pò alla festa, preparo qualcosa di buono... renditi presentabile" lo lascio con un occhiolino, cercando di essere ironica e divertita, ma sento veramente di andare a fuoco, sensazione che si affievolisce solo quando esco dalla stanza.
*frasi ed azioni concordate