Mentre mi racconta l’infanzia passata con Sage e la sorella sento il senso in colpa aumentare in maniera vertiginosa: non per Sage, figuriamoci, non lo conosco e rifarei quella mossa senza nemmeno pensarci, ma per Andreus e l’ansia che gli ho addossato seppur involontariamente. Conoscendolo ora si assicurerà che Sage stia bene, magari incontrandolo al Valmorguli, e stranamente questo pensiero mi rende un po’ geloso di Andreus. In fondo se non un paio di persone nei Ribelli io non ho proprio nessuno a cui frega di me, anzi, sono più quelli che mi desiderano morto... E’ triste, lo so, ma è la realtà e preferisco evitarmi inutili illusioni. Distolgo lo sguardo dagli occhi di Andreus quando vedo che sono lucidi, e restando in questa posizione evito di guardarlo, perfino quando si scusa di avermi raccontato parte della sua infanzia. <<Se mi annoiavi non ti chiedevo nulla>>, aggiungo dopo qualche istante per tranquillizzarlo e sciogliendo le mani torno a guardarlo ascoltandolo mentre mi dice, <<Sono davvero felice che tu abbia vinto. Hai visto che avevo ragione quel giorno?>>, con un sorriso che sembra finalmente sincero. Gli faccio un occhiolino in risposta, poi scoprendomi mi rimetto in piedi, stiracchiando appena le gambe. Cominciavo a sentire davvero caldo sotto le coperte. D’un tratto però sento il suono di alcuni tamburi provenire da una stanza vicina, probabilmente la cucina, segno che la festa stia iniziando senza di me... E questo non va bene! Afferro al volo i vestiti che mi lancia Andreus e vado in bagno borbottando, <<quante storie per un po’ d’erba…>>, in merito alla battuta. Ora vedi che ti combino. Riempio infatti un bel catino d’acqua e poi inspirando accumulo in bocca il fuoco degli Obelyn, che con un getto debole ma continuo soffio direttamente sull’acqua così da renderla più bollente del solito.
Distruzione -Lingue di fuoco: Previa concentrazione, si è capaci di generare all’interno della propria bocca una quantità controllata di fuoco, la quale viene soffiata con forza contro il nemico; (Esperto) la fiamma si propaga per 5 metri di lunghezza e provoca ustioni di secondo/terzo grado.
Ne preparo poi uno d’acqua fredda, nascondendolo dietro la porta, e mentre lascio riempire la vasca dico ad Andreus, <<questo èper te>>, lasciando il catino d’acqua bollente sul cassettone. Ingannerò dunque l’attesa spogliandomi e legandomi un telo alla vita, e quando sentirò Andreus lamentarsi a causa del bruciore allora aprirò la porta e con un sorriso soddisfatto poggerò il catino d’acqua fredda sul cassettone. <<Saresti perfetto per il coro del regno>>.
Ultima modifica di Damnedgirl; 28th December 2015 alle 15:49
Un bel bagno rilassante era proprio quello di cui avevo bisogno dopo tutto il movimento di oggi, questi sali che mi ha regalato Markus sono davvero ottimi, dovrò chiedergli se ne ha altri o se sa come recuperarli con quei suoi simpatici animaletti. Mi asciugo con un telo tornando davanti allo specchio che ho trovato nel cassettone ed osservo i capelli ancora asciutti e finalmente liberi da quell'odiosa parrucca, rivedo il rosso che ho ereditato dall'uomo che mi ha concepita che neanche riesco a chiamare padre, e per un attimo mi torna alla mente la battuta di Daphne sulla possibilità di tingerli. Ancora col telo addosso esco dalla stanza, non sembra esserci nessuno e non me ne importerebbe comunque più di tanto, ed entro nella stanza vuota dove avevo intravisto il materiale per la tinta, spero che non serva ad altri in questi giorni. Torno nella mia stanza e preparo velocemente il composto per tingerli di nero, lascio in posa per il tempo necessario e poi finalmente lavo via tutto...spero di non aver fatto disastri, non è comunque la prima volta che cambio colore. Mi avvicino nuovamente allo specchio e tampono i capelli con il telo, perfetti! Finisco di asciugarli ed indosso un abito rimediato dal cassettone, doveva essere grassa la tizia che viveva qui...i suoi abiti mi vanno decisamente larghi ma sono riuscita a rimediarne uno decente. Intanto inizio a sentire dei rumori, sembra il suono di un tamburo, probabilmente stanno iniziando i festeggiamenti per la vittoria ed ho proprio voglia di ballare un pò. Finisco di prepararmi e poi mi avvio per il corridoio seguendo la fonte del suono.
Ancheggio come una stupida, lasciandomi andare al ritmo dei tamburi, giro da sola e saltello sotto gli occhi di Efrem e la cosa più bella è che non me ne importa niente!
Ho vissuto per anni con il timore anche di parlare avanti a lui e questa sensazione di libertà mi fa sentire bene, non che non m'importi del suo giudizio, ma è come se mi sentissi a mio agio, a casa.
Dopo aver accompagnato il tamburo con le mani, battendo sulla superficie del tavolo, afferro il mio flauto e cerco di accompagnare il suono dei tamburi con una melodia allegra.
Osservo Efrem sorridendo, mentre continuo a suonare e mi avvicino all'ingresso della sala, prendo un pò di fiato e... "AVANTIIII PIGRONI, QUI E' TEMPO DI FESTAAAAAA!"
Mi avranno sentito fin fuori il monastero. Riprendo il flauto e ricomincio a suonare, girando saltellando per la stanza, avanti e indietro, sento che mi manca il fiato, ma chi se ne importa, mi sto divertendo.
Il ragazzo sembra tranquillizzarsi nonostante l’espressione preoccupata che gli ho visto prima. Mi rivolge un occhiolino prima di afferrare i miei abiti e andare in bagno borbottando un «quante storie per un po’ d’erba…» lo guardo con finto rimprovero indicandogli la porta e poco dopo vedo la sua mano sbucare dalla porta con un catino colmo d’acqua calda «questo è per te» ne avevo davvero bisogno, mi darò una sciacquata veloce qui mentre lui si fa il bagno. Così non dovrò aspettare e non ci perderemo la festa, perfetto! Lo ringrazio con un sorriso e un cenno del capo e comincio a gettare all’aria i miei cassetti per cercare qualcosa di decente da mettere. Non posso certo girare con la canotta da allenamento. Magari la indosserò più tardi. La sfilo e dopo averla piegata la poso sul cassettone accanto al catino con l’acqua e nel frattempo trovo qualcosa di decente da indossare, poso tutto sul cassettone e comincio quindi a lavarmi ma non appena immergo totalmente le mani nell’acqua… sento il bruciore diramarsi istantaneo dalle dita al cervello. E un urlo, dapprima soffocato poi sempre più forte si libera dalle mie labbra. Tiro di scatto le mani dall’acqua e nel frattempo Markus esce dal bagno ridendo e canzonandomi «saresti perfetto per il coro del regno» dice posando il catino con l’acqua penso fredda sul cassettone. Non lo degno di una risposta e con tutta la calma che dispongo prendo il catino freddo beandomi del metallo fresco che a contato con le mie mani bollite mi dona un senso di refrigerio non indifferente. Ne verso metà in quella calda saggiando la temperatura col dito e quando sono sicuro che sia arrivata alla giusta, mi volto verso Markus «stronzo!» dico rovesciandogli quello che rimane addosso capovolgendogli il catino sulla testa e, senza attendere oltre, provo a spingerlo nel bagno chiudendo la porta alle mie spalle. «Muoviti o faremo tardi!» gli dico fingendomi offeso e cominciando velocemente a darmi una ripulita. Terminato tutto mi asciugo e mi rivesto con gli abiti puliti bussando sulla porta del bagno «sei annegato? Dai!» di tutto risposta sento il ragazzo urlarmi dall’altra parte «ti raggiungo tra un po’, smamma!» antipatico. «Acido!» dico e corro poi fuori dalla stanza attirato sempre di più dal suono dei tamburi di Efrem. Entro in cucina e dopo aver passato gli occhi sulle molteplici pietanze che mi fanno venire ancora più fame, scorgo Daphne poco distante che suona il suo flauto e balla a ritmo seguendo Efrem. La saluto velocemente e senza attendere oltre, la prendo a tradimento sottobraccio trascinandola al centro della sala per poi cominciare a ballare come avevo visto fare in una vecchia taverna a Gaearmir. Efrem incalza coi suoi tamburi. Mi volto verso Daphne cominciando a trascinarla seguendo il ritmo «non dire che non sai i passi.» comincio a farla ruotare sottobraccio prima in senso orario tornando poi indietro in senso antiorario «vai come meglio credi… perché tanto non li so nemmeno io!» finiremo per farci male? Sì, esatto. Ma ne sarà valsa la pena…
*Azioni concluse su Daphne e frase di Markus concordate con Eclisse84 e Damnedgirl
Gli abiti indossati da Andreus sono i seguenti:
1. Maglia di "Into the Future" - Terza colorazione
2. Pantaloni di "Pets" - Terza colorazione
3. Stivali di "Pets" - Terza colorazione
Scoppio a ridere di gusto, asciugandomi le lacrime quando vedo Andreus usare l’acqua fredda. Scommetto che da ora si leverà il vizietto di dirmi che puzzo…! Il ciccione invece dubito di riuscirci, ma in fondo mi piace ed è simpatico come nomignolo. Il ragazzo però si vendica quasi subito, dopo aver versato la metà del catino di acqua fredda nell’altro esclama <<stronzo!>> e… SBAM. Mi ritrovo travolto da un getto d’acqua gelata. <<SACRI SIAMESI!>>, urlo a causa della sorpresa mantenendo con una mano l’asciugamano per evitare incidenti, prima di sputacchiare via l’acqua mentre rabbrividisco a causa del freddo. DEI SE E' GELIDA. Lo guardo torvo che quando mi spintona in bagno e infreddolito chiudo la porta alle mie spalle. <<Muoviti o faremo tardi>>, certo, certo, per una volta che ho la vasca tutta per me contaci che esco! Sbuffando mi tolgo il telo e mi immergo nell’acqua. <<Sei annegato? Dai!>>. Ma se sono appena entrato! Getto un’occhiata alla porta e gli urlo, <<ti raggiungo tra un po’, smamma!>> prima di immergere la testa in acqua per lavare i capelli. Non appena mi sento pulito esco dalla vasca, mi asciugo e mi vesto con le prime cose che mi capitano a tiro. Scivolando con l'acqua a terra me ne torno in stanza, asciugo le scarpe con un telo sporco e poi recupero la custodia con la mia chitarra. Me la cavo, forse anche meglio dei fornelli con questa. Vado in sala da pranzo e poggiando la custodia vicino l’entrata guardo chi c’è... E che diamine! Ma che festa è con quattro gatti? Non va bene. <<TORNO SUBITO!>>, dico ad Andreus e poi vado in direzione della stanza di Shayla, urlando i nomi di ogni ritardatario. Una chioma nera però sbuca d'improvviso da un angolo, per un pelo, complice la fretta, non le finisco addosso, ed a bocca aperta mi ritrovo a fissare... Shayla?! Si è tinta i capelli! <<E questi?>>, le sfioro una ciocca, visibilmente divertito, e dopo qualche istante aggiungo, scherzoso, <<non dirmi che ti sono venuti i capelli bianchi a forza di sopportarmi!>>. Non le do il tempo di replicare e mentre ride me la carico in spalla trasportandola di peso. Raggiunta la sala la faccio scendere, badando bene a lasciarla seduta sul tavolo pieno di cibo, prima di congedarmi con un finto inchino e tanto di sorriso beffardo quando le esclamo, <<Mi devi un ballo!>>. Prendo poi la chitarra dalla custodia e mettendomi in disparte, giusto per qualche minuto, mi assicuro che sia accordata, infine prendendo una sedia mi sistemo vicino ad Efrem e usando come base il suo ritmo cerco di accompagnarlo con piedi e chitarra, improvvisando ogni tanto qualche fischio…
Nota: Azioni concluse accordate.
Ultima modifica di Damnedgirl; 29th December 2015 alle 03:13
Indosso il lungo vestito rosso scuro che era appartenuto a mia madre, lei sapeva che amavo questo abito e me lo regalò subito dopo il mio compleanno.
Per un attimo mi perdo in quel ricordo intristendomi abbracciandomi da sola, stringendomi nelle braccia per sentire un pò di quel calore che ancora ricordo...quanto mi mancano le nostre chiaccherate madre...
Mi ridesto dall'incanto del momento quando sento la voce che mi pare essere quella di Daphne, urlare : "AVANTIIII PIGRONI, QUI E' TEMPO DI FESTAAAAAA!"
Diamine! La festa! Andreus deve essere tornato, spero non abbia avuto brutte notizie e non gli sia capitato nulla di male! Aspettavamo lui per iniziare con i festeggiamenti della vittoria.
Faccio per uscire dalla stanza aprendo la porta quando mi blocco con la mano sulla maniglia.. L'espressione che poco prima si era rasserenata svanisce, lieve... - Già...loro aspettavano lui, io credo di sentirmi di troppo. - Ritorno sui miei passi, recupero la lettera che volevo spedire ad una certa persona, la stringo fortemente tra le mani e chiudo gli occhi, pregando silenziosamente gli siamesi di darmi una speranza.
Esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle, mi affaccio alla sala mensa e ciò che vedo è uno splendido clima gogliardico. Andreus volteggia leggero con Daphne, sono bellissimi d avedere insieme, Markus ed Efrem stanno facendo un casino incredibile...da quando Efrem suona i tamburelli? Sorrido al pensiero del suo burbero carattere associato al calore del ritmo battutto su quei tamburelli, poi noto una ragazza all'apparenza nuova, lunghi capelli corvini, appena scorgo il suo viso però noto che è Shayla...Shayla? Da quando si è tinta i capelli? Ok che posso avere le visioni ma, fino a poco tempo fa lei era rossa, ne sono pienamente convinta!
La osservo, non sta male con i capelli scuri anche se devo farci l'abitudine. Sono allegri, felici e spensierati...vorrei unirmi a loro ma mi sento incredibilmente a disagio.
Mi scosto dall'arco della sala un pò malinconica e mi dirigo in superficie.
Respiro a pieni polmoni la frescura della sera che è giunta portando con se i suoi profumi , i suoi misteri e la sua fresca brezza. Ho le spalle nude, dentro fa sicuramente più caldo che qui, ma devo fare una cosa...
Resto sulla porta del rifugio avendo cura di chiuderne la porta, mi concentro su ciò che mi circonda e intercetto un corvo dal nero piumaggio e dal becco aguzzo nascosto tra i rami di una pianta. Lo chiamo.
Plana leggero posandosi sulla cima di una lapide poco distante, mi avvicino con un sorriso salutandolo cordialmente e accarezzandogli la testolina arruffata.
- Piccolo amico ho bisogno di te, dovresti rintracciare Lord Ryuk Leithien...- visualizzo nella mente il suo volto affinchè il corvo capisca di chi sto parlando e gli e lo descrivo, non potrà sbagliarsi - quando l'avrai trovato, consegna a lui e, solo a lui questa lettera, è importante per me, vedi di fargliela avere ed attendi con insistenza se necessario, la sua risposta.-
Fatto ciò poso nel suo becco la missiva, resto per un'attimo ad osservare il suo volo posandomi con la schiena al vicino muro, fino a quando non lo vedo scomparire nel cielo del crepuscolo inoltrato.
Chissà cos apenserà di questa lettera, forse mi giudicherà solo una sciocca e sentimentale, be non avrebbe tutti i torti, voglio apparire forte ma in realtà mi sento terribilmente fragile. Ora dovrei entrare nel monastero, unirmi alla festa e fare finta che il casino che ho creato con Efrem ed Andreus non sia mai accaduto...vorrei farlo, ma ho terribilmente paura di non riuscirci...eppure è un buon modo per cercare di tirare fuori il carattere. Non mi sono mai fatta troppi riguardi sui miei sentimenti, ma è solo perchè in realtà non gli ho mai ascoltati.
- Thalion...anche tu eri parte di questi sentimenti? Ed ora...tu non ci sei più...- Guardo l'orizzonte lontano e tra le basse nuvole che ancora adornano il cielo nel loro grigiore, mi sembra di vedere un volto, un profilo, il suo...sue sono le parole che mi tornano alla mente, mentre i pensieri positivi cercano di scalfire la cupezza del mio animo.
- Sappi solo una cosa, sei più forte di quanto credi e vali di più di chiunque possa pensare di giudicarti.
Ti senti in colpa, ferita, stanca, sfinita. Ti senti vuota e sola.
Sei caduta ...ma devi rialzarti. Devi farlo sempre, ogni volta che cadi, perchè il mondo che reggi sulle tue spalle crollerebbe insieme a te se decidessi di non alzarti, e sarebbe un’altra colpa, rimanere a terra senza far nulla e senza reagire a ciò che ti opprime.-
Asciugo una lacrima e sorrido....sorrido alle sue parole, sorrido alla vita che ancora mi resta da vivere... << Grazie Thalion...>> .
Un'ultimo sguardo al cielo, un saluto verso l'infinito mentre il mio pensiero conduce a colui che è stato importante e che mi ha sempre sollevato nei momenti più duri, mi stacco dal muro, ritorno sui miei passi e rientro nel rifugio, il corvo quando ritornerà saprà come ritrovarmi e dintanto devo riprendermi la mia vita.
Scendo velocemente i gradini, raggiungo la mensa, mi fermo sotto l'arco e poso una spalla al muro incrociando le braccia e godendomi lo spettacolo. << Non sapevo che qui qualcuno amasse la musica...>> esordisco con un sorriso mentre guardo i presenti uno ad uno, mi soffermo anche su Efrem, sbarbato e ...terribilmente affascinante, come al solito.
Entro quindi nella sala e mi dirigo verso la nuova Shayla. << Il corvino ti dona, stai molto bene, ma devo farci l'occhio!>> Le sorrido gentile. << Balliamo? Non sono bello ed aitante come un cavaliere, ma so condurre una dama in una danza...>> allungo una mano in sua direzione, Efrem e Markus stanno suonando, Andreus sta ancora ballando con Daphne, perchè allora noi dovremmo starcene ferme senza muoverci?
Simbiosi - Gli elfi nascono dalla natura e con essa hanno forte affinità, sono in grado di comunicare con la flora e la fauna nel linguaggio antico della madre terra: i fiori, le rocce, le creature, ecc
I maghi e gli stregoni sono loro stessi frutto della natura, la luce e l’ombra fanno parte del Tutto, quindi gli elfi sono in grado di connettersi anche alle loro menti, riescono dunque a percepire ed infondere, a loro volta, le proprie emozioni. Gli effetti sono diversi a seconda del grado: Esperto- Avverte le sensazioni ed emozioni altrui ed è in grado di manipolarle, infondendo le proprie. Quindi se l’elfo è in uno stato di calma e la persona con la quale si rapporta è colmo di ira, ritrovandosi sotto l’effetto della simbiosi, anch'egli si calmerà.
Sto continuando a saltare per la stanza da sola, quando mi sento afferrare per un braccio, istintivamente poggio il flauto di pan sulla sedia accanto, quando uno strattone mi fa voltare verso la persona che mi sta tirando «non dire che non sai i passi.»
Andreus con una espressione decisamente allegra e con una forza che quasi mi provoca un crampo al braccio inizia a farmi girare come una trottola assieme a lui, prima in un verso poi nell'altro. Rido, rido come non facevo da tempo «vai come meglio credi… perché tanto non li so nemmeno io!»"Sta attento ai piediiii"
giro e rigiro ancora, saltiamo insieme al ritmo della musica, quando mi rendo conto che anche Markus si è aggiunto a noi e... suona? Non l'avrei mai detto che avesse la vena artistica, gli sorrido salutandolo con la mano, prima che un altro strattone mi trascini via "Diamine quanta forza hai?"
afferro con una mano un lembo della gonna lunga prima di inciampare e lascio che Andreus mi conduca con i suoi passi, forse più scoordinati dei miei, in questa danza che tanto mi diverte. Con la coda dell'occhio vedo entrare una chioma nera... nera? Shayla si è affezionata alla parrucca? Eppure quelli sembrano proprio i suoi capelli, avrà seguito il mio consiglio, sta decisamente meglio. Anche Keyra si aggiunge a noi, mancano poche persone, ma la testa comincia a girami. "Hei hei... ahaha, piano prima che mi raccogli da terra col cucchiaino. Ho bisogno di fermarmi un attimo" Per fortuna Andreus lascia il mio braccio, non sarei mai riuscita a staccarmi da sola dalla sua forza altrimenti ed arrivo un pò barcollando al tavolo, ma continuo a sorridere, come se fossi ubriaca. Mi siedo sul bordo del tavolo e prendo un bel boccale di idromele e lo butto giù senta ritegno "Uhhhuuu!" Urlo incoraggiando i musicanti a continuare a suonare alzando il calice in alto "Per i Ribelli"
Svolto l'angolo mentre sorrido sentendo la voce di Daphne reclamare con la grazia di una scaricatrice di porto la presenza dei ritardatari alla festa, accelero il passo e per poco Markus non mi finisce addosso. Sollevo lo sguardo divertita mentre mi afferra una ciocca di capelli <<E questi? Non dirmi che ti sono venuti i capelli bianchi a forza di sopportarmi!>> scoppio a ridere mentre mi lascio caricare in spalla e condurre verso la sala dove si sta svolgendo la festa, intravedo Efrem suonare il tamburo ed Andreus e Daphne ballare, se ballo può essere definito quel loro strano susseguirsi di passi, ma dopotutto chi se ne frega, sembra si stiano divertendo molto. Spero che Daphne ne uscirà intera, Andreus la sta strattonando senza troppa difficoltà da una parte all'altra senza alcuna difficoltà come una bambola di pezza. <<Mi devi un ballo!>> eclama Markus dopo avermi rivolto un finto inchino da vero cavaliere "Quando volete, Sir Markus" replico con un occhiolino, prima di vederlo iniziare a suonare la chitarra e notare Keyra che invece si avvicina a me << Il corvino ti dona, stai molto bene, ma devo farci l'occhio! Balliamo? Non sono bello ed aitante come un cavaliere, ma so condurre una dama in una danza...>> allunga una mano nella mia direzione e la afferro con decisione "Certo!" esclamo allegra trascinandola in un ballo che di logico ha ben poco, la musica è allegra, ritmata, coinvolgente...mi sto divertendo molto e chissà forse anche Keyra dimenticherà per un momento tutti quei pensieri che sembravano turbarla durante quella nostra conversazione. E' un giorno di festa, sono certa il primo di una lunga serie, i dispiaceri appartengono ormai al passato. "Per i Ribelli" mi volto e vedo Daphne col calice verso l'alto in un brindisi, trascino con me Keyra verso il tavolo e ne afferro due ricolmi di idromele, uno lo porgo alla ragazza e l'altro lo bevo tutto d'un fiato "Per i Ribelli!" esclamo, unendomi al brindisi per poi poggiare il calice e riprendere a ballare.
La musica rieccheggia con tutta la sua forza e il suo calore tra queste mura che, mai mi sono sembrate più accoglienti di allora.
Mi sembra di essere stata catapultata lontana dalla guerra e dal caos, in una vecchia taverna tra litri di idromele e pietanze succulente..oddio quanto mi mancava il ballare senza pensieri e la musica a rimbombarmi nelle orecchie!!!
Shayla accetta la mia mano con un sorriso e ci buttiamo nelle danze che...di danze hanno ben poco. Stiamo inventando un nuovo stile di ballo direi!
Faccio per condurre la mia dama in un giro ma a quanto pare è lei in questo momento il cavaliere, mi trascina con forza al tavolo porgendomi un calice ricolmo di succulento idromele.
L'ultima volta non ho avuto un bel risultato con il liquido ambrato, ma ora non me ne importa più nulla, accolgo il calice e mi unisco anche io al brindisi iniziato da Daphne! << Per i ribelli!>> urlo a gran voce lasciando da parte le buone maniere e scolandomi tutto il calice, ne uscirò storta questa sera lo so e lo comprendo, ma lo voglio e non voglio pensare a nulla se non alla musica, al ritmo e al ballo!!! << Vi va una Rueda?>> era uno dei miei balli preferiti e si adatta a questo ritmo travolgente!
Mi trattengo con una mano un lembo della lunga gonna in modo un pò scomposto e poi...mi rituffo nelle danze!
Per chi non conosca a cosa mi riferisco con Rueda...ecco direttamente da Wikipedia la definizione adeguata:
La rueda de casino è una forma di ballo sociale, al contempo di coppia e di gruppo (più coppie disposte a formare un grande cerchio -la rueda per l'appunto), che si esegue in uno stile di ballo che corrisponde ad una versione rinnovata del son, ( Il son cubano è un ritmo nato a Cuba e più precisamente a Santiago di Cuba, verso la metà del XIX secolo. Il Son nasce quindi da una contaminazione e dalla mescolanza tra la tradizione musicale dei colonizzatori europei colonizzatori e i ritmi degli schiavi africani. È il genere che ha dato origine ai ritmi caraibici più ballati oggi, primo fra tutti la salsa ed è il primo ballo caraibico concepito a coppia, che non si basi su coreografie di gruppo. Insieme al Tango, lo si può considerare il primo ballo di coppia in senso moderno.) Sviluppatasi nelle decadi tra la fine degli anni '50 e i primi anni '80 a Cuba: il casino.
Ultima modifica di DELTAG; 29th December 2015 alle 17:52
Seduta sul tavolo, mi godo questo momento di relax, mi sento leggera e spensierata, come se non mi trovassi a combattere una guerra, come se tra qualche ora non ci fosse l'ennesima battaglia da combattere.
Non ci voglio pensare, è qualche giorno che ho cominciato a sentirmi meglio, sarà che mi sono riappacificata con la mia famiglia, con mio padre... mi manca Kol, mi manca tremendamente e questa vittoria la dedico a lui, spero di potergli dedicare non solo una battaglia, ma la guerra tutta.
Bevo ancora dalla bottiglia, Shayla e Keyra si uniscono al brindisi e quest'ultima propone di ballare la ruenda, ricordo poco i passi, ma sinceramente non ho voglia di impegnarmi in una coreografia, preferisco lasciarmi andare al momento, anche a costo di perderci un braccio come con Andreus
"io... ruendo con la bottiglia, ancora un altro giro per meee"
detto ciò tracanno ancora un altro bicchiere, non ho intenzione di ubriacarmi, ci sarà la riunione più tardi, ancora non sappiamo chi scenderà in campo e sto valutando di offrirmi volontaria