Efrem Targaryus
«Oh...» dice Daphne in risposta al mio invito portando una mano al petto e fingendosi una di quelle spocchiose dame dall’eleganza di una scopa «messere... non chinatevi troppo, non vorrei vi si spezzasse il palo che avete nel sedere» scoppio a ridere divertito e poco dopo la ragazza mi porge una mano che io poso sul mio braccio mentre lei si lascia condurre nel ballo. Ovvero una cosa che non ha nulla a che vedere con i balli dei nobili e che si può vedere nelle migliori taverne di Dohaeris. Ma poco m’importa, ho chiuso con quella vita da molto tempo ormai. Giriamo sottobraccio seguendo solo il ritmo della chitarra di Markus e nient’altro, niente regole, niente schemi e passi precisi. Le prendo poi le mani facendola girare prima lentamente poi sempre più velocemente fin quando Daphne non perde l’equilibrio e ridendo non mi cade addosso. Noto la stanchezza sul suo volto e quando prende fiato, mi guarda il viso reggendosi alla mia maglia. Guardo i suoi occhi viola che brillano alla fioca luce delle fiaccole ed la ragazza stessa a distrarmi «allora ti sei lavato!» dice guardandomi sorridendo, ricambio il gesto con un sorriso ironico prima di aggiungere «in realtà… mi sono anche accorciato la barba!» tiro su il mento mostrandole la barba, «lo so... lo fai almeno una volta alla settimana, sono 5-6 anni che...» dice per poi ammutolirsi di colpo «...niente» le prendo le mani cambiando il ritmo del ballo e guardandola fisso «che ho lo stesso taglio?» chiedo conducendola verso il tavolo «dici forse che sono monotono e dovrei cambiare taglio?» le domando calmo cercando di farla sentire a suo agio, prendo un paio di bicchieri di idromele e qualcosa da mangiare e le porgo tutto, «a stomaco pieno si regge meglio l’alcool.» le dico mangiando la mia porzione di cinghiale in umido…
*Frasi e azioni di Daphne concordate con Eclisse84