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  1. #1771
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Markus Obelyn

    Sì, ho decisamente buon gusto in fatto di donne ed ammetto che Daphne, da quando si è fatta crescere i capelli, è diventata ancora più attraente. Ricambio il sorriso quando la sento darmi un leggero calcio alla gamba e scherzo un po’ con Efrem, continuando a strimpellare la chitarra con ben poca classe. <<Ci sono un sacco di cose che non sai su di me, i palinculo li trovi solo tra i Reali>>, e menomale! Reali… Mi domando come riescono ad ammazzare la noia chiusi in quelle quattro mura 24 ore su 24. Mettendomi seduto guardo gli altri ballare ed incito Shayla con alcuni fischi di tifo quando sfida Andreus. Anche Medea si unisce a noi, le rivolgo un sorriso di apprezzamento e dicendole, <<andiamo, balla!>>, comincio a suonare un ritmo più rapido, adattandomi ai passi di Shayla. Cerco invece di non badare troppo a Daphne, anche se ammetto che mi dà un po’ fastidio vedere Efrem girarle attorno, ma decido di lasciarli stare… In fondo stanno solo ballando e lei sembra divertirsi. Torno ad osservare Andreus e Shayla, scuotendo la testa e ridendo come uno scemo quando mi rendo conto che per poco il ragazzo non finiva a terra di sedere, mi sa che il ballo non fa per lui… Anche se non se l’è cavata malaccio prima di inciampare. <<Medeaaaa, guarda che se non ti muovi vengo a prenderti io!>>, esclamo con un ghigno e scattando in piedi cammino e suono battendo con forza i piedi a terra. Nonostante la chitarra mi sia d’intralcio cerco di tenere il ritmo, ridendo e mimando una sorta di ballo - per lo più saltelli - quando Keyra si avvicina a me. D’un tratto però qualcuno mi viene addosso, faccio giusto in tempo a sollevare la chitarra e puntare i talloni a terra così da fermare la caduta di quella che scopro essere Shayla. <<E' ora del nostro ballo cavaliere>>. Scoppio a ridere e cerco di prenderla sottobraccio per invitarla a muoversi a ritmo con me tra saltelli e giri mentre suono la chitarra. <<Ti muovi bene, Shayla>>, le dico, rivolgendole un sorriso furbo, e poi senza preavviso accelero un po’ il ritmo dei passi cercando di farla stancare e divertire. Soprattutto divertire. Lascio poi andare Shayla e mi piazzo di fianco ad Andreus per picchiettargli un dito sulla spalla e chiedergli: <<ti va di suonare assieme?>>.

    Nota: Frasi ed azioni concordate.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 31st December 2015 alle 10:55



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  2. #1772
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    Se c'è qualcosa che non imparerò mai, è quella di tenere la lingua a freno, ne ho combinate di ogni tipo perchè non riesco a tenermi una parola in bocca, inizio a pensare di non aver alcun filtro tra la testa e le corde vocali.



    E' così che per poco non faccio l'ennesima figura della stupida con Efrem, ci manca solo che mi prenda per una stalker, cosa che in un certo senso sono stata, ma sono dettagli trascurabili, sono "guarita" da quella mia ossessione per lui, anche se ora sento di andare a fuoco, probabilmente la mia faccia è passata dal rosso al viola in un istante «che ho lo stesso taglio?»



    Ecco... sì, volevo dire questo e purtroppo la musica alta non ha coperto a dovere quella frase che gli ho detto prima, ma tutto sommato sorride e mi viene istintivo fare lo stesso "Sì, da un bel pò di anni, ma ti sta bene"



    benissimo... stringe ancora le mie mani guardandomi dritto negli occhi e per poco non mangio la mia stessa lingua pur di non dirgli cosa ho appena pensato, che se anche sono impegnata e mi sto sforzando con ogni fibra del mio corpo di rinnegare le emozioni che provo ogni volta che mi sfiora, è sempre l'uomo più bello che io abbia mai conosciuto e sì... io sono probabilmente la più stupida mai esistita, ma che vogliamo farci, sono così... accettiamolo. Mi lascio condurre nei passi «dici forse che sono monotono e dovrei cambiare taglio?»

    sorrido ancora e trattengo l'impulso di portargli la mano al mento per sfiorarlo, distolgo lo sguardo per un attimo e torno con gli occhi ai suoi "No, lasciala così, mi piace" Mi lascio condurre al tavolo e prendo il boccale dalle sue mani, per poi mangiare uno spiedino, ho fame... improvvisamente sento che potrei ingoiare anche il tavolo «a stomaco pieno si regge meglio l’alcool.»

    alzo ancora una volta il calice e questa volta cerco di brindare solo con lui "Alla prossima vittoria"

  3. #1773
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Le mani di Shayla mi scivolano dalle mie troppo calde e la vedo volare quasi addosso a Markus. Sto per attivare il mio pozzo sul muro alle loro spalle, lieve, giusto per evitare dolori a entrambi. Ma mi rendo conto che non serve quando è il ragazzo stesso a fermarsi attutendo il colpo di Shayla ed evitando così di fare la fine di due arazzi a grandezza naturale. Tiro un sospiro di sollievo e quando li vedo cominciare a ballare, mi volto in direzione del tavolo. SI MANGIA! Prendo un piatto riempiendolo con una porzione di ogni cosa e, aiutandomi con lo stecco ormai vuoto di uno spiedino, comincio a mangiare il resto. Guardando il resto della comitiva che balla e si diverte brindando di tanto in tanto. L’occhio inevitabilmente mi cade su Daphne e Efrem che ballano e mangiano tranquilli. Sono felice per Daphne, finalmente la vedo allegra senza scappare da Efrem o senza vederli squartare ogni dieci secondi. Mi rendo conto di stare a guardarli per troppo tempo quando con un pezzo di carne mi macchio la guancia e come un idiota mi mordo la lingua. Stringo gli occhi spalancando la bocca uscendo la lingua di fuori come un bambino. Ahia. Sento poi qualcuno che mi punzecchia una spalla con le dita e mi volto mantenendo ancora quella espressione dolorante e con la punta della lingua di fuori. Mi fa malissimo. «Ti va di suonare assieme?» mi chiede poco dopo. Senza pensarci due volte prendo un bicchiere d’acqua per attenuare il dolore alla lingua «volentieri!» rispondo portandomi le mani alle tasch… dov’è? Dove ho messo la mia ocarina? Diamine. Mi deve essere cascata sul letto poco fa! «Ehm… torno subito!» dico e corro via in camera, appena entrato noto Lucky annusare la mia ocarina ancora posata sul letto «quella è mia.» dico tirandola via prima che possa afferrarla e torno in sala raggiungendo Markus, prendo un altro sorso d’acqua e dopo essermi stiracchiato le dita gli chiedo «vediamo se riesci a starmi dietro.» dico e senza esitare comincio a intonare una melodia incalzante e veloce mentre con uno sguardo di sfida guardo verso il ragazzo. Le dita si muovono abili sullo strumento, piuttosto spero di non fare altre figuracce…

  4. #1774
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuvie
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    Giro e rigiro e la testa mi va completamente nel pallone trascinata dal ritmo della musica incalzante. Faccio per sbilanciarmi e cadere, ma per fortuna trovo il muro, mi appoggio e per un attimo chiudo gli occhi e cerco di ritrovare l’equilibrio regolando il respiro. Non appena mi sento meglio mi ridesto e tenendo la mano poggiata alla parete per sicurezza vista che non mi sento ancora totalmente stabile, osservo ad uno ad uno i presenti:
    Andreus sta ballando con Shayla, non ho ancora avuto modo di parlare con lui per quello che è successo in cucina, forse non gli importerà di come mi sono sentita, in fondo non poteva sapere della mia attrazione verso Efrem come io non avrei immaginato che tra i due vi fosse una storia…mi spiace averlo ferito se l’ho fatto con il mio gesto, ma non ho potuto controllare i miei sentimenti, non sono brava in queste cose è risaputo ormai. Mentre i due ballano, Shayla sembra sfuggirgli di mano ed impatta contro Markus che subito dopo ne approfitta per scambiare con lei un giro di ballo. Nel mentre scorgo la figura di Medea che ancora non si è unita ai festeggiamenti, urlo in sua direzione:
    << Dai Medea buttati anche tu!!! >>
    le sorrido gentile cercando la sua attenzione e alzo il pollice come a darle un po’
    di coraggio.
    Poco dopo cerco con lo sguardo Efrem e lo vedo che sta ballando con Daphne, a quella vista una fitta mi preme sul cuore mentre i due sembrano essere in confidenza e, se non fosse che so che Daphne è impegnata con Markus e che Efrem è impegnato con Andreus be…potrei pensare che si stiano corteggiando a vicenda…cerco di scostare lo sguardo da loro, mi sento come una violatrice della loro privacy ma non posso fare a meno di non guardarli, sento gli angoli degli occhi pizzicare scuoto la testa per ricacciare indietro le lacrime in questo momento sento un moto di gelosia verso Daphne, ma non è colpa sua, è solo che avrei voluto esserci io al suo posto, anche se mi sono ripromessa di ponderare il mio comportamento nei confronti di Efrem .
    Mi sposto dal muro e cerco un posto non troppo vicino ai due, non voglio guardarli, ho paura di quello che potrei vedere, ma abbastanza vicino da non isolarmi dal resto della compagnia e mi limito ad osservare Andreus e Markus che improvvisano insieme una incalzante melodia, li guardo ma la mia testa è altrove, vorrei sorridere ma non riesco, non ce la faccio. Un’ ombra fredda scende a raggelarmi il cuore, mentre la malinconia oscura la luce , questa inquietudine che sento, non l’avevo messa in conto. Non avrei mai dovuto pensare a lui in questi termini, non avrei dovuto lasciarmi guidare dalle emozioni, quanto invece respingerle con tutta me stessa, per lui non sono e non sarò mai niente, prima lo capisco e meglio starò, per lui ci sono Andreus , Daphne e gli altri, io sono solo una qualunque, non sono il tipo di ragazza che potrebbe piacere ad uno come lui, io non sono ne Andreus ne Daphne non ho la loro forza, la loro determinazione o il loro coraggio, quindi è inutile che mi metta in mezzo. Già è difficile per Andreus ed Efrem stare assieme, non servo io ad incasinare le cose. Lo devo ad Andreus.
    Lancio uno sguardo distratto verso Daphne ed Efrem che stanno brindando, una nuova fitta mi prende ma questa volta la contengo.
    Mi alzo dalla sedia e raggiungo il tavolo dove vi sono l’idromele e del cibo, faccio il giro più lungo, non voglio passare loro accanto, potrebbero pensare che sono solo un’impicciona , devo sforzarmi di comportarmi normalmente come se nulla fosse. Prendo alcuni stuzzichini e un bicchiere di idromele, ritorno al mio posto precedente e consumo la mia porzione, dovevo avere veramente fame, o forse è solo un modo per compensare a ciò che sento.
    << ..a me...>> Biascico mentre alzo appena il calice e traccanno in un'unico colpo tutto il contenuto del bicchiere.
    Brindo per me stessa per riuscire davvero a voltare pagina a questi miei sentimenti. Devo farlo.
    Ultima modifica di DELTAG; 31st December 2015 alle 11:41

  5. #1775
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Markus Obelyn

    Andreus si volta e l’espressione che ha è davvero troppo buffa. Normalmente scoppierei a ridergli in faccia senza alcun ritegno ma è Andreus e non vorrei rischiare di offenderlo con la mia stupidità, quindi ridacchio appena scuotendo la testa mentre gli fisso la lingua. Poggio poi il fondoschiena contro il tavolo, mettendomi comodo, ed al <<volentieri!>> gli rivolgo un mezzo sorriso, contento che abbia accettato; lo vedo frugarsi le tasche senza però sfilare nulla, probabilmente ha dimenticato quello strano flauto in camera, ed in effetti mi è sembrato di vederlo poggiato sul letto ma non ne sono sicuro. <<Ehm… torno subito!>>. Appunto. <<Muoviti!>>, gli urlo contro di rimando e riprendo a suonare per conto mio un ritmo più incalzante per invogliare gli altri a ballare. Si sono fermati tutti, che diamine! Butto giù alla calata anche il terzo boccale di idromele, asciugandomi la bocca con il dorso della mano, poi mi volto verso Keyra, che noto si è isolata dalla comitiva, e scherzando le dico <<oste, non vorrete lasciarmi a secco spero!>>, indicando il boccale vuoto. Finalmente Andreus torna in stanza, smetto di suonare la chitarra e gli sorrido divertito quando mi sfida dicendo, <<vediamo se riesci a starmi dietro>>. Fisso la mia chitarra mentre lui suona, tenendo il tempo con un piede, poi ricambio il suo sguardo di sfida con uno dei miei ed inarcando un sopracciglio mi unisco a ritmo di musica. Niente fischi, siamo solo io e la mia chitarra. <<Ah…>>, dirò poi in un secondo momento guardandolo con finta sorpresa, <<ma allora sai suonare davvero!>>. In realtà lo sapevo già, ricordo infatti la melodia malinconica che ho sentito quella volta al monastero, ma questo è un complimento camuffato a mò di battuta. Comunque sia, mantenendo un’espressione divertita, gli sorriderò ed abbasserò lo sguardo rendendomi conto che sto sbagliando gli accordi. Mi stavo distraendo. Cercherò di concentrarmi evitando in questo modo di far scivolare le dita e di non farle incastrare tra le corde.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 1st January 2016 alle 23:30



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  6. #1776
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuvie
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    Lascio che il liquido ambrato mi scenda lentamente in gola, scaldando al suo passaggio, ogni centimetro .
    Mi sento leggermente alticcia, nulla di grave, sono ancora molto presente...scorgo nuovamente Efrem e Daphne...fin troppo presente direi. Osservo quindi il piatto e il bicchiere...vuoti, entrambe vuoti.
    <Oste, non vorrete lasciarmi a secco spero!>>
    E' la voce allegra di Markus poi a sorprendermi e richiamare la mia attenzione. Gli lancio uno sguardo più che chiaro, fissandolo intensamente, non ho intenzione di lasciarlo a secco, gli sorrido fubetta mentre mi alzo dalla sedia e vado a recuperare il boccale.
    Inizio a volteggiare danzando nuovamente sulle note di Markus accompagnato da Andreus, quindi facendo lo slalom tra i presenti mi dirigo verso il bel fabbro e gli porgo un bicchiere e gli e lo riempio con l'idromele:
    << Ecco a voi baldo cavaliere...>> gli sorrido maliziosa e poi mi rivolgo ad Andreus anche se un pò intimidita dalla sua presenza , << Ne vuoi?>> chiedo gentile rivolgendogli un timido sorriso.
    Sta suonando lo so, ma basterebbe un cenno del capo...se annuirà riempirò anche il suo bicchiere poi poserò tutto sul vicino tavolo ed andrò in pista a scatenarmi cercando la complicità di Shayla e Medea...
    Tante, troppe volte mi sono ripromessa di smettere di versare lacrime e spesso ho tradito me stessa nel farlo, ora basta. Devo ricominciare da me.
    << Forza pigroni..>> dico scherzando rivolgendomi a tutti evitando di incrociare lo sguardo di Efrem, non sono ancora pronta per questo<<...tutti in pista che c'è da scatenarsi!>>


    N.B.- sarò un pò assente in questi giorni ma cercherò di postare ocmunque, considerate che Keyra balla allegramente e date per finite le azioni su di lei se vorrete, se ci sarà una riunione lei vi seguirà.
    Non è ubriaca è solo leggermente alticcia XD

    Ultima modifica di DELTAG; 31st December 2015 alle 17:33

  7. #1777
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Markus Obelyn

    Non ho mai avuto difficoltà con la chitarra, potrei suonarla anche ad occhi chiusi ormai, eppure, fino a qualche secondo fa, ho sbagliato gli accordi come un pivello. Non sono alticcio, ho bevuto troppi pochi boccali e mangiato qualcosa proprio per evitare brutte reazioni all’alcool, e l’unica distrazione è stata sorridere a… Andreus? Sollevando per un attimo la testa fisso il viso di Andreus, ma lui mi guarda inarcando un sopracciglio, io allora, colto in fallo, abbasso di scatto lo sguardo convincendomi che sia solo una questione di mancanza di esercizio... O magari sono ancora scombussolato per quell'incubo. Sì, è certamente questo. <<Ecco a voi baldo cavaliere...>>, è Keyra a catturare la mia attenzione, versa infatti dell’idromele nel boccale mostrandomi un sorriso inconfondibile che mi riporta in mente le notti passate nelle taverne in compagnia di alcool ed amanti. Mentre parla ad Andreus però avverto un odore dolciastro, di idromele, pizzicarmi le narici, quasi di riflesso le guardo gli occhi e noto che sono un po’ rossi… Forse è brilla. Le sorrido, senza alcuna malizia, e bloccandomi dal suonare riempio un piatto con un paio di bruschette e le zucchine grigliate, che poi le porgo esclamando, <<tieni. Ho provato tutto ed è ottimo!>>. In ogni caso le lascio il piatto e bevendo tutto d’un fiato il mio boccale riprendo a suonare la chitarra in compagnia di Andreus. Tra un accordo e l’altro ritorno a guardare Daphne ed Efrem, e fissando lo sguardo proprio su di lui gli lancio un’occhiata torva per fargli capire che tante chiacchiere con Daphne cominciano a stufarmi. E' la mia ragazza, che diamine. Un colpo di stoffa in piena faccia però mi distrae e mi ritrovo a fissare Shayla, che muovendosi a tempo di musica, saltella di fronte a me, ridendo ed agitando la gonna incurante delle gambe scoperte. Getto un ultimo sguardo a Daphne, cercando di farle capire di stare attenta perché conosco i suoi sentimenti per Efrem, l’ho vista piangere e non voglio che questa stronzata si ripeta, poi, provando a non pensarci e fidarmi di lei, mi metto a suonare la chitarra vicino Shayla finché, vedendola muoversi, non mi viene in mente un’idea. Malsana. Decisamente. <<Sali sulla mia schiena e reggiti forte!>>, le dico inginocchiandomi per aiutarla a salire; Shayla non se lo fa ripetere due volte: afferra un boccale e poi si aggrappa a me usando il braccio libero e le gambe per tenersi. E così tra saltelli, giri su me stesso sempre più veloci, schizzi di idromele ovunque e risate da parte di entrambi, continuo a suonare, o almeno ci provo, e muovermi fino a quando la testa non ne può più e inizia a vorticare. Trattenendo Shayla per evitare che cada uso la chitarra come perno a terra e fermandomi le chiedo, <<allora? Piaciuto il giro di giostra?>>, scoppiando poi a ridere fino a farmi venire le lacrime agli occhi. Dei, non mi divertivo così da troppo tempo…

    Nota: Azioni di Andreus e Shayla accordate.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 2nd January 2016 alle 01:34



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  8. #1778
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    «Sì, da un bel po’ di anni, ma ti sta bene»
    mi dice rispondendo alla mia domanda, le faccio un piccolo cenno col capo e insieme ci avviciniamo al tavolo, le passo qualcosa da mangiare mentre lei continua a rispondere «no, lasciala così, mi piace» risponde poi e un sorriso spontaneo si mostra sul mio viso poco prima di nasconderlo con uno spiedino che addento subito dopo la portata di cinghiale in umido. La ragazza accoglie poi il boccale dalle mie mani guardandomi in viso prima di esordire in un secondo brindisi, più silenzioso del precedente «alla prossima vittoria» prendo il mio boccale pieno e lo sollevo insieme a lei, nel frattempo nella sala si mescola il suono di… non è un flauto. Cos’è? È piacevole, mi sporgo appena per poi notare Markus suonare la chitarra assieme ad Andreus mentre lui lo accompagna con… che cos’è quel coso? Non sapevo che Andreus sapesse suonare l’ocarina, così bene per giunta. Guardo di sfuggita Markus inarcando un sopracciglio quando vedo che comincia a guardarlo sempre più spesso, alternando lo sguardo su di me con fare accusatorio. «Alla prossima… e a tutte quelle che verranno.» già. Tutte. Esatto. Dico riportando i miei occhi in quelli di Daphne e subito dopo mando giù d’un fiato il mio bicchiere e dopo averlo posato sul tavolo, faccio un piccolo cenno alla ragazza indicandole col capo di tornare in pista sentendo la voce di Keyra, leggermente alticcia che ci invita tutti a ballare. «Che dici, ci buttiamo di nuovo nella mischia?» se accetterà, tornerò verso il centro con lei, altrimenti mi siederò a mangiare… Andreus sembra impegnato a suonare, non so se voglia ballare ancora o con me…

  9. #1779
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    È notte

  10. #1780
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Mi sento… cambiato… prima non avrei mai mostrato la mia abilità con l’ocarina, né avrei mai detto di possederne una. L’ho sempre vista come qualcosa di intimo, di mio. Una cosa che difficilmente avrei potuto condividere con qualcuno e che ora invece… ho fatto con così tanta naturalezza. Che mi prende? Riprendo a suonare tranquillo sbagliando una nota e quando lo spiffero, creato dal mio dito che non chiude bene il foro, mi raggiunge il viso chiudo un occhio scuotendo appena il capo. Alzo gli occhi notando Markus fissarmi per un attimo. Sì lo so che ho sbagliato. L’hai fatto anche tu, ti ho sentito… alzo un sopracciglio e il ragazzo riporta gli occhi sullo strumento rivolgendosi poi a Isyl, «oste, non vorrete lasciarmi a secco spero!» e mentre aspetta la ragazza, si rivolge nuovamente a me «Ah… ma allora sai suonare davvero!» divertente. Come se non mi avesse sentito quella sera nel monastero. Roteo gli occhi sorridendo appena e continuando a suonare anche quando Isyl si avvicina a noi porgendo il bicchiere a Markus con un sorriso… oh dei. Ma che ha? È un tic nervoso quello? O una paresi? La ragazza versa poi un po’ di idromele nel bicchiere di Markus per poi guardarmi «ne vuoi?» l’unica cosa che vorrei adesso, è che mi lasciasse in pace… dopo quello che ha fatto in cucina. Mi ha solo mentito per tutto questo tempo. Non rispondo e mi limito a suonare facendole cenno di no col capo e chiudendo gli occhi sperando che capisca e così fa, nonostante sia brilla. Invita tutti a ballare in sala, Markus le offre da mangiare forse per attenuare gli effetti dell’alcool e contemporaneamente a lui, mi fermo anche io terminando così l’ultima parte del ritornello finale. Osservo il ragazzo e subito dopo Shayla comincia a ballarci davanti divertita, li vedo improvvisare una cretinata e scoppio a ridere quando la ragazza gli sale sulle spalle mentre lui cerca in tutti i modi di rimanere concentrato sulla chitarra, li vedo poi parlottare e ridere tra loro mentre inizio a sentirmi leggermente stranito. La festa nel frattempo sembra procedere bene e… forse è arrivato il momento per… dei, non riesco nemmeno a pensarlo. Mi mordo un labbro e mi riavvicino al tavolo prendendo un bicchiere d’acqua, non voglio bere, devo essere lucido. Porto gli occhi su Efrem sperando che capisca a distanza che voglio parlargli ma davanti alla mia visuale scorgo i capelli di Daphne che porge un braccio al ragazzo e insieme si dirigono nuovamente in pista. Prendo un respiro imponendomi di calmarmi e mi avvicino ai due, cosa gli dirò? Come la prenderà lui? Io… sono… davvero sicuro di questa decisione? «Efrem…» dico toccandogli una spalla, il ragazzo si volta fermandosi «possiamo… ecco… possiamo parlare? Da soli, per favore…» otto anni… otto. A sperare. Guardo Daphne fugacemente cercando di farle capire il motivo del discorso, dopotutto, ne ho parlato con lei. La ragazza mi guarda per poi voltarsi verso Efrem portandosi una mano alla testa «comincia a girarmi la testa, meglio se mi siedo un po’.» abbozzo un sorriso verso di lei e poco dopo Efrem le risponde «dai disposizione agli altri di mettere in ordine la sala, appena torno parleremo del prossimo campo di battaglia.» per poi precedermi fino alla sua stanza, nel tragitto sento qualcuno darmi alcuni colpi sulla spalla, mi volto per un attimo notando Markus al mio fianco che mi sorride dandomi un’altra pacca, ricambio il sorriso. Forse gli sembrerò un condannato a morte… ma da una parte è proprio così che mi sento. Entriamo in camera e dopo che Efrem chiude la porta mi si avvicina carezzandomi «scusami per averti ignorato durante la festa…» mi dice, gli scosto la mano dal mio viso e gli faccio cenno di sedersi «non… non è di questo che voglio parlare, Efrem.» il ragazzo si siede e poi mi guarda nervoso «ho capito… siediti e parliamone.» sospira scostandomi la sedia vicino a lui. Mi siedo guardandomi le mani «Efrem… io ci ho pensato parecchio in questi giorni. A noi, a quello che è successo, a quello che ci siamo detti…» inghiotto un groppone di saliva, nervoso «e a quello che non è mai venuto a galla.» vedo la sua gamba cominciare a fare su e giù, è nervoso anche lui… «ti ho trattato come l’ultimo degli idioti, lo so…» un sorriso smorto compare sul mio viso per poi spegnersi «meglio tardi che mai, no?» dico ironico cercando il suo viso, il ragazzo mi guarda con uno sguardo preoccupato e a tratti nervoso «Andreus, per favore… calmati e vieni al punto.» mi posa una mano sulla spalla e la sento piombare su di me come un macigno «io… io… credo sia meglio per entrambi se…» mi mordo un labbro «se chiudessimo qui la nostra storia?» conclude lui ritirando la mano, la voce amareggiata. Non rispondo, sento gli occhi bruciare, abbasso lo sguardo tormentandomi le mani «guardami e dimmelo tu stesso allora… ti ho amato per il tuo coraggio, non voglio assolutamente che te ne vada da codardo!» alzo lo sguardo quando lo sento, il viso tirato mentre i miei bruciano «credo sia meglio per entrambi se la nostra storia finisse qui.» dico tutto d’un fiato fissando i suoi occhi «perché?» chiede lui abbassando il viso «per tutti questi anni, ho sperato… ho sperato e desiderato con tutto me stesso di essere al tuo fianco, vivere la mia storia con te. Ma più andavo avanti a sperare, più non mi rendevo conto che quello di cui mi ero innamorato era l’idea che avevo di te.» chino anche io il capo «mi sono sempre detto che eri diverso da come il resto del mondo ti dipingeva e lo sei stato… almeno per un primo momento, almeno con me.» cerco i suoi occhi ma il ragazzo continua a guardarsi le mani «quando me ne sono reso conto, ero pronto ad accettare tutto di nuovo, ad accettare tutto di te. Senza più paraocchi, ero pronto ad amarti davvero… ma il tuo comportamento, questa tua ostinazione a tenermi nascoste anche le più piccole stronzate… a trattarmi come uno dei tuoi soldati anche dopo che ti ho pregato di tenermi partecipe della tua vita, nonostante ti avessi detto anche che facendo così non mi avresti protetto, ma solo messo in pericolo.» sono nervoso, ma non voglio attaccarlo. Non lo merita. «Mi sono sentito come in una presa in giro e per un attimo ho anche pensato che per te fossi solo un passatempo…» Efrem alza gli occhi «non ho mai voluto prenderti in giro come non ti ho mai considerato un passatempo… credevo che tenendoti all’oscuro ti avrei protetto, che facendo così non ti avrei messo in pericolo. Non mi rendevo conto che proprio facendo così peggioravo solo le cose con te… credo sia tardi per chiedere scusa, vero?» mi rigiro tra le dita la collana, la sua collana, senza guardarla «no, non è mai troppo tardi… ma non ce la faccio a tornare insieme. Forse queste lunghe settimane qui, ci hanno aperto gli occhi su ciò che volevamo davvero.» cerco di sorridergli nonostante faccia male, mi sfilo la collana posandola poi sul tavolo vicino a lui. Efrem la guarda, poi solleva lo sguardo su di me, il suo viso mi mostra una espressione contrariata forse per il mio gesto «tienila… ricordi come funziona e cosa significa, no? Voglio che tu sia felice… anche se non con me…» la sua mano si posa sul ciondolo facendolo strisciare verso le mie. Un sorriso a increspargli il viso, gli occhi lucidi. «Grazie Efrem…» dico rimettendola e lasciandola sulla maglietta. «Mi è permesso almeno un ultimo abbraccio?» gli sorrido alzandomi e allargando le braccia e accogliendolo quando lui mi stringe tra le sue. Ti voglio bene, Efrem. E te ne vorrò sempre…

    *Azioni e frasi di Daphne e azioni di Markus concordate con Eclisse84 e Damnedgirl

 

 

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