Andreus De Lagun
Restiamo così per un tempo che non so nemmeno io quantificare, le mie mani si stringono alla sua casacca ma dopo qualche istante mi costringo a lasciare il tessuto rendendomi conto che è tutto finito. Tutto finito… tiro su col naso scostandomi da lui e Efrem stesso mi posa le mani sulle spalle «ehi, sta tranquillo…» mi sorride anche se i suoi occhi lucidi fanno e dicono tutt’altro. Cerco di sorridergli a mia volta e posando le mie mani sulle sue «lo stai dicendo a me o a te stesso, Efrem?» il ragazzo scoppia a ridere pulendosi gli occhi e contagiandomi. Le sue mani scivolano dalle mie spalle dandomi alcune pacche per poi staccarsi e poggiarsi al tavolo. «Forse è meglio se torniamo di là… i tuoi doveri di grande capo ti attendono.» gli dico avvicinandomi e scrutando il suo viso, un sorriso accennato mi si mostra in risposta. Gli batto un colpo sul ginocchio per fargli forza… in realtà stavolta lo sto facendo per tutti e due. Meno pensiamo a tutto ciò… meglio sarà per entrambi. E lui dovrebbe saperlo meglio di me. Prende un respiro e dopo essersi pulito gli occhi si avvicina alla porta «sì, hai ragione. Andiamo!» dice posando una mano sulla maniglia e l’altra sulla mia spalla, mano che puntualmente ritira aprendo la porta «scusami.» gli sorrido cercando di calmarmi io stesso «guarda che non te la stacco mica…» ricambia il sorriso e dopo averla posata di nuovo spalanca la porta conducendomi in sala «bene, diamo il via a questa riunione! Scusate il ritardo.» prendiamo posto a capotavola mentre nella stanza risuona delicata la musica del flauto di Daphne, la guardo sorridendole mentre lei è seduta sulle gambe di Markus e mentre prendiamo posto prendo uno spiedino addentandolo lentamente «dunque, so che siete tutti esaltati per la recente vittoria portata a casa dai nostri guerrieri, ma dobbiamo restare concentrati, abbiamo ridotto il nostro svantaggio portandoci allo stesso livello dei Reali. Se vinceremo il prossimo territorio potremo schiacciarli.» lo guardo appena per un attimo, come diamine fa a rimanere così calmo? «Il prossimo campo di battaglia è L’Elysium, il luogo sacro della nostra razza, si trova all’interno del Bosco di Smeraldo. È un luogo molto ricco di vegetazione e tra le rovine del vecchio tempio potrebbero aggirarsi di tanto in tanto alcuni animali. La Gran Maestra Nimoe vive lì vicino ma, come ha già dimostrato, non si intrometterà nel nostro scontro a patto che non venga deturpato in nessun modo quel luogo sacro.» dico calmo e sicuro per poi lasciare a lui la parola in modo che possa continuare, lo vedo scrutare per un attimo i presenti «vorrei propormi io come volontaria!» sento dire da Daphne quando alza la mano e ci guarda seria. «Molto bene, ad accompagnarti ci sarà Shayla… col suo nuovo colore di capelli potrebbe risultare irriconoscibile a molti di loro.» si sistema sulla sedia portando le mani davanti al volto «se non ci sono domande, vorrei parlarvi di una questione piuttosto delicata…» mi guarda e fa cenno di no, segno che non me l’ha tenuto nascosto per motivi stupidi. Gli faccio un cenno del capo e mi appoggio allo schienale, spero solo non sia qualcosa di orribile…
*Frase e azione di Daphne concordata con Eclisse84