Efrem Targaryus
Mi sistemo sulla sedia osservando Shayla quando dopo le mie parole inizia a ridere, mi sento più tranquillo anche se l’ansia per come questa guerra possa finire mi opprime il petto più di questo male che si sta facendo strada tra le mie carni. Un colpo di tosse, stavolta più leggero, seguito da un leggero intorpidimento della mano mi coglie improvviso, ma non gli do tanto peso. Muovo un po’ le dita e poco dopo i muscoli tornano alla loro normale attività «si, direi che un tentativo si può fare» posa gli occhi su quei ritratti e dal suo viso sembra più rilassata rispetto a come stava giorni fa, non è più tesa e se solo alzasse il viso, potrei leggere nei suoi occhi una sorte di determinazione, la voglia di cambiare. «Quando abbiamo parlato in Neutra mi ha raccontato dei suoi tentativi di avvicinarsi nel corso degli anni, sembrava molto rammaricato per non essere riuscito a recuperare il rapporto con mia madre prima che morisse, sperava di riuscire a farlo almeno con me. L'ho odiato, ma poi Andreus mi ha fatto riflettere. E' un gran testone quel ragazzo, ma aveva ragione» sorrido a queste parole, Andreus… sempre pronto a fare la cosa giusta per aiutare gli altri. Non avevo mai incontrato nessuno in vita mia, dopo Drako, che fosse così… così… dei, non riesco nemmeno a definirlo. La guardo e ripenso alle sue parole, da quello che dice, suo nonno non ha mai perso le speranze di cercare sua figlia, nonostante l’avesse odiata tanto e questo mi stupisce ancora di più. Cosa li ha spinti a questo gesto? La pagina che volta mostra una giovane donna, forse sua madre a giudicare dalla somiglianza e ciondolo che indossa, deve valere molto per lei «credo che lei sarebbe felice di questa scelta, ha sempre desiderato tornare ad Asshai ma non ne ha avuto mai il coraggio. Sarà il primo posto dove andrò dopo la guerra, quando vinceremo e finalmente non sarà più nelle sporche mani dei Feralys» un sorriso orgoglioso e fiero si mostra sul mio viso. Quando questa guerra terminerà, verranno apportati grossi cambiamenti. Sto per parlare ancora ma è Isyl a entrare in sala, titubante «scusate se disturbo ragazzi…» mostra un sorriso accennato prima di continuare e la osservo sollevando un sopracciglio «se volete in cucina ho preparata un’insalata di frutta e della tisana rilassante…» ora che ci penso, ho davvero fame… ma non penso che una semplice macedonia possa placarmela, ho bisogno di qualcosa di più sostanzioso. Annuisco comunque, ci ha regalato un dessert era da un po’ che non mangiavo qualcosa di dolce. «Sentite… ecco… io dovrei assentarmi, devo andare dai Saggi, vi chiedo un favore se potete... potreste prendervi cura di Gliocas? Mangia poco fa la guardia e non sporca…» china il capo e io mi ritrovo a osservarla quasi interdetto, con tutti gli animali che gironzolano qui attorno, compreso Markus che è svanito nel nulla tra l’altro e quella svitata di Lysa, dobbiamo anche prenderci cura di un corvo molesto? «… a quanto pare, si è affezionato al rifugio.» sospiro e mi massaggio gli occhi, sto per risponderle ma la donna sparisce lasciandoci col corvo che si va a posare sulla mensola poco distante da noi mentre Shayla fa una battuta sul farlo arrosto. Non mi dispiacerebbe in effetti, ma non voglio sentire lagne. «Ruiny potrebbe gradire.» dico con un mezzo sorriso, ma non faccio nulla, torno piuttosto a guardare Shayla «mi fa piacere che tu abbia potuto dare questa svolta alla tua vita…» le sorrido e poi mi alzo andando verso la porta «allora, nuova Shayla… vogliamo festeggiare questa cosa con un paio di birre? Offre la casa.» dico e se accetterà mi dirigerò in cucina dove mi metterò all’opera ai fornelli per preparare qualcosa di buono e sostanzioso per tutti. Il nostro ultimo pasto in questa topaia…