Shayla Bolton
Andreus annuisce e corre fuori dalla stanza con la sorella per raggiungere Efrem, sono sicura che gli parlerà di quello che è successo e probabilmente lo farà anche col resto della fazione, sicuramente Daphne lo sa già dato che è con lui ed immagino che stia soffrendo molto, vorrei raggiungerla anche se temo di interromperli. Per lei ed Andreus non sarà semplice accettare la condizione del ragazzo, in realtà non lo è per nessuno di noi che ormai vediamo in lui un amico, un leader, una guida che ci ha condotto ad oggi sacrificando se stesso, ha fatto tanto per noi e dopo la giornata di domani troveremo il modo di aiutarlo, non è ancora detta l'ultima parola anche se adesso non riusciamo a vedere alternative. Nella sconfitta, paradossalmente, ci è andata bene. Kalisi non ci ucciderà e le nostre teste non finiranno su delle picche, non massacrerà le casate che si sono schierate contro di lui a differenza di Lantis ed è questo che conta di più al momento. I miei nonni, le famiglie di Daphne ed Andreus, Kaleb...staranno bene. Probabilmente, se domani le sorti della guerra non dovessero ribaltarsi in nostro favore, i titoli saranno riassegnati e resteremo dentro qualche cella per molto tempo, ma un giorno saremo di nuovo liberi e riprenderemo le nostre vite assieme alle persone a cui teniamo, sicuramente Kalisi o chi per lui sarà un Re giusto e migliore dell'attuale, anche se non era quello in cui speravamo e per cui abbiamo lottato. Sento un urlo provenire dal basso, Andreus ci chiede di raggiungere la stanza di Efrem, probabilmente vuole parlarci "E' Andreus, deve essere importante. Andiamo!" mi rivolgo a Keyra e poi rapidamente esco dalla stanza raggiungendo quella del ragazzo. Quando entro trovo Cassandra in disparte su una sedia, suppongo che il ragazzo abbia preferito andare da solo per avvisare Efrem della presenza di sua sorella e per accertarsi del suo stato, quando poi raggiungo i tre e vedo le loro espressioni intuisco che sanno già tutto. Daphne sta piangendo, mi fa male vederla così e rabbrividisco quando noto lo squarcio che ha sull'armatura, proprio in direzione della pancia, spero che non sia successo l'irreparabile. Mi siedo accanto a lei e la stringo in un abbraccio "Andrà tutto bene" le sussurro piano, stringendola ancora. I bambini, Efrem, le conseguenze di questa guerra e della sconfitta... voglio credere che ogni cosa si sistemerà e troverà il suo equilibrio.