Chiedere ad un gruppo di persone di ignorarmi, è come puntarmi una lanterna addosso… nonostante io tenga la testa china e le mani al volto, li osservo divaricando le dita. Andreus mi sorride, quel ragazzo è un raggio di sole, ci siamo parlati poche volte ma gli devo tutto, senza lui e sua sorella a quest’ora mi sarei lasciata morire. Non alzo il capo, né rispondo al sorriso. Anche la donna dai capelli rossi mi osserva, ha un qualcosa di triste nei suoi occhi, non reggo quando mi guardano così, mi irrita, odio essere fissata! Per fortuna esce dalla stanza, ma al suo posto arriva Efrem ed una ragazza di capelli biondi mai vista prima, un’altra amante? Mai sì… che mi pongo a fare la domanda! Hanno intenzione di allenarsi, mi casca l’occhio sugl’abiti di lei, devono essere un po’… scomodi, bah! Non sopporto la presenza di Efrem, in tanti anni ci siamo incrociati così tante volte che ancora non capisco come non faccia a sapere chi sono, speravo che al castello mi avesse ignorata per qualche strano codice dei cavalieri che impedisce di trattenersi con le ancelle della Regina, ma da quello che è successo stanotte, è chiaro che non abbia la benché minima idea di chi io sia. Efrem sei una delusione, ti odio… ti odio da morire, anche se morirei per ricevere lo stesso sguardo che rivolgevi a Lumen, una sola volta...
Mi alzo senza proferire verbo, mi accorgo di averlo fissato tutto il tempo, senza tenere più le mani avanti al volto, probabilmente con espressione non molto amichevole. Con entrambe le mani afferro il manico di Pandora e me la trascino dietro, facendo scorrere la lama in terra. La donna di prima ha le mani immerse in acqua, credo stia lavando le erbe che teneva nell’abito prima, cerco di osservarla il meno possibile. Afferro una mela, poggio Pandora a terra e mi siedo al tavolo a mangiare. “Posso chiederti il tuo nome?” le chiedo con un fil di voce, mentre continuo a mangiare “Non te l’ho chiesto ancora… anzi, dovrei chiederlo al resto della truppa, qui conosco solo Andreus e… solo Andreus” Non voglio nominarlo, quel nome… Efrem, devo farlo il meno possibile, voglio incontrarlo solo se necessario, purtroppo sono costretta a questa convivenza, ma il rifugio è grande, questo mi da un certo conforto.
Pandora - arma in forma dormiente