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  1. #261
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    Andreus… la vista del suo volto ristabilito, felice e riposato. Dei, tutto ciò non fa altro che aumentare la vergogna, il senso di colpa. Lui non merita tutto ciò non merita questa guerra, questi problemi, non merita… me. Scendo le scale di corsa e mi ritrovo di fronte alla porta della mia stanza, esito prima di aprirla, la vista di tutto il disordine al suo interno non farebbe altro che aumentare il senso di colpa verso di lui. «Idiota!» dico a denti stretti scaraventando un pugno contro la superficie in legno. Non voglio farmi sentire da qualcuno, con uno scatto apro la porta e mi chiudo all’interno della sala centrale, il caos regna sovrano. Libri, pergamene e perfino due sedie sono sparsi qua e là per la stanza. Scivolo per un attimo su un foglio ingiallito e, per evitare di finire con i denti sul tavolo di marmo, mi siedo sulla prima sedia libera. Prendendomi la testa tra le mani, mi sento inutile, stupido e debole. Non riesco a capire chi sono, cosa provo. «Basta!» mormoro tra me e me tirandomi i capelli fino a sentire un fastidioso e al contempo piacevole dolore, non risolverò nulla piangendomi addosso. Dovrò parlargli, ma perché non ci riesco? Perché? Ho paura. Ecco cosa, paura della sua reazione, paura di perdere anche l’ultimo appiglio umano su questa terra. Devo affrontare la cosa, Spero solo capisca… per il momento… può restare a festeggiare con gli altri, di là, io… voglio solo riposare. Se Andreus vorrà curarmi potrà farlo, i tagli sono visibili e di certo non opporrò resistenza… a lui. Apro le altre due porte ed entro nella mia stanza, le candele sono spente, tutte. Diamine, mi toccherà riaccenderle con quella in corridoio più tardi. Lascio aperta la porta per fare entrare un po’ di luce ma qualcosa, una maglia o un altro indumento mi tradisce infilandosi tra i piedi. Cado, tento di aggrapparmi a qualcosa, e la mia mano si appoggia su qualcosa di… morbido e sodo, caldo. «Ma che diav-» non riesco a finire la frase «lasciami... lasciami stronza, io ti ammazzo lo giuro!» oh no. Oh dei, non di nuovo lei. La pazza. Ma... con chi sta parlando? Beh… deve sloggiare. Ma prima… un piccolo giochino, mi stendo accanto a lei sul letto poggiando il gomito sul cuscino, con la punta dello stivale le tocco una coscia cercando di farla svegliare. Non appena aprirà gli occhi le dirò «buongiorno principessa, gradite che vi porti la colazione a letto o avete deciso di alzare le vostre regali chiappe?» se reagirà in qualche modo violento come ha fatto prima, non mi tratterrò dal tapparle la bocca col cuscino. Ho bisogno di riposo, chiedo troppo? Mi pare di no…

    *Frase e manata sulle chiappe di Daphne concordate con Eclisse84

  2. #262
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli




    Ananya Nitya Kalpana

    Dopo il mio annuncio sulla torta di Yadirha, Lucynda reagisce positivamente e tutti si dirigono in infermeria per curarla. Keyra ci fa i complimenti, passandomi poi accanto: noto che anche lei è ferita, e nemmeno Medea sembra essere indenne. Forse questi allenamenti sono un po’ troppo cruenti. Non dico certo che in battaglia non ci si farà niente, ma Andreus è uno solo e magari vorrebbe allenarsi pure lui, invece che passare il tempo a curare gli altri. Senza contare che in battaglia non ci sarà l'Andreus di turno pronto a curarti, ma dovrai sopportare quello che ti viene fatto molto più a lungo.
    Arriviamo in infermeria e Andreus e Keyra tornano, mentre Efrem si dilegua. Tzè, poteva anche dirlo che la vista del sangue gli fa così senso!
    Il guaritore si dirige subito da Lucynda, la quale ha riportato una ferita aperta al fianco, e per questo ottiene la precedenza. Nel frattempo ci viene chiesto della battaglia.
    «E’ stata intensa, ma soprattutto lunga! Sembrava non finisse più... Ehi! Tu che una volta facevi parte dei reali» mi riferisco ad Andreus «forse conosci qualcuno di quelli che abbiamo incontrato! Tra i reali c’erano una vecchia con un bastone come arma, e una rossa.. purtroppo di lei non so molto. Tra i reietti invece c’erano due con le orecchie a punta: una coi capelli azzurri, e un’altra, maga, con i capelli bianchi che domina il fuoco… a proposito» chiedo poi a tutti quanti «che potere è quello che ti permette di darti fuoco da solo e resistere ai danni? Una sorta di scudo? Ma soprattutto, come si contrasta?» Sono curiosa ma soprattutto arrabbiata. Allenarsi fisicamente è stato un spreco totale di tempo, sono già abbastanza forte o veloce per infliggere o schivare i danni. Quello che mi serve è la conoscenza, credo che la mia prossima tappa, dopo la cura, la torta e una buona dormita, sarà la biblioteca.
    Ultima modifica di Akuiyumi; 3rd March 2015 alle 14:28


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  3. #263
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Keyra
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    Raggiunta l’infermeria ringrazio Andreus con un cenno di capo per avermi sorretto nel risalire le scale, mentre lo vedo avvicinarsi a Lucynda poggiata su uno dei tanti letti liberi, ha una vistosa ferita sul fianco. Per fortuna Andreus possiede questo tipo di magia altrimenti eravamo completamente nei guai. Sorrido al pensiero.
    «Vi lascio a lui ora… torno subito…»
    Poco dopo il Nostro arrivo è Efrem a parlare e ad allontanarsi in tutta fretta dopo aver rivolto uno sguardo strano ad Andreus , chissà cosa gli passa per la testa…quell’elfo è davvero molto strano e soprattutto inquieto. Mi avvicino ad un letto libero poco distante da Lucynda dove mi è possibile vedere entrambe le nostre valorose guerriere mentre Andreus si appresta a richiamare i suoi portentosi poteri curativi. Mi siedo lasciando riposare la gamba ferita.
    «Come è andata la battaglia? Mi ha detto Keyra che avete vinto!»
    Ananya è la prima a parlare e per fortuna sembra essere tutta intera, almeno lei. Ironizzo sulla mia situazione mentre mi appresto ad ascoltarla.



    «E’ stata intensa, ma soprattutto lunga! Sembrava non finisse più... Ehi! Tu che una volta facevi parte dei reali» si rivolge ad Andreus con fare piuttosto impertinente«forse conosci qualcuno di quelli che abbiamo incontrato! Tra i reali c’erano una vecchia con un bastone come arma, e una rossa.. purtroppo di lei non so molto. Tra i reietti invece c’erano due con le orecchie a punta: una coi capelli azzurri, e un’altra, maga, con i capelli bianchi che domina il fuoco… a proposito » ascolto le descrizioni degli avversari, a quanto ho capito è stata una battaglia tutta al femminile ma dalle sue descrizioni non mi pare di riconoscere nessuno, poi…una vecchia con un bastone tra i reali? Che abbiano mandato la nonna del principe Lantis - se è ancora in vita - a combattere?



    Oddio, mi sembra una cosa talmente assurda…faccio per chiedere delucidazioni in merito ma Ananya continua
    «che potere è quello che ti permette di darti fuoco da solo e resistere ai danni? Una sorta di scudo? Ma soprattutto, come si contrasta?»…so a cosa si riferisce, possiedo un potere simile. La osservo.



    «Ananya, il potere di cui parli è proprio uno scudo, ne possiedo uno simile solo che il mio elemento non è il fuoco. E’ una manifestazione difensiva del potere dell’elemento fuoco una sorta di sua proiezione come il mio lo è del vento…» le dico sapendo di cosa sto parlando...



    «… di solito il fuoco se vogliamo parlarne in termini magici si contrasta con il potere dell’acqua.. o si può intaccare con il potere della terra ma uno scudo non è impossibile da battere…»ora sono convinta che sto per rivelare loro un mio eventuale punto debole, però è giusto che lo sappiano qualora si trovassero di fronte ancora persone come me che possiedono uno scudo «…non protegge comunque da armi in forma inattiva. Funziona solo contro attacchi di tipo magico »



    Concludo fissando con lo sguardo un punto vuoto sul pavimento dinanzi a me , mentre cerco di elaborare le poche informazioni ottenute.



    - foto 5 -
    Ultima modifica di DELTAG; 7th March 2015 alle 11:02

  4. #264
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli



    E’ tutto buio… sento che la faccia mi brucia, mi brucia da levarmi il respiro.
    “Nessuno noterà la differenza, eri insignificante prima e lo sei ancora, non ricordo neanche come ti chiami, è già tanto che ti ho rivolto la parola”
    Una figura esile dai lunghi capelli biondi appare dal nulla, è lei… mi fissa con i suoi occhi ambrati e quella bocca colorata di rosso, tirata in un ghigno, quella sua espressione da superiore stampata perennemente in faccia


    “Mi fai schifo”

    “Ne vuoi ancora?” Mi fissa indurendo lo sguardo, ma che diamine ho al posto della testa, perché continuo a provocarla, non posso far niente… niente. Mi afferra per i capelli e tira forte, è come se me li volesse strappare.
    “Lasciami, lasciami stronza, io ti ammazzo lo giuro” Poi la sua figura si sfuma nuovamente, diventa evanescente e torna tutto nero, non vedo nulla…
    “Sei bellissima… lo sei sempre stata e sempre lo sarai ai miei occhi” mi volto ed alle mie spalle c’è lui, Efrem.



    Mi sorride così bello e così stronzo, lo amo e lo schifo contemporaneamente, osservo la sua bocca e non so se piazzarci un gancio diretto o se baciarlo, non capisco niente. “Smettila” gli dico portandomi le mani al viso “Non guardarmi”
    “Daphne… Lumen non è niente per me, io amo solo te… solo te…” All’improvviso sento una sensazione di calore pervadermi il cuore e le viscere, sento un forte desiderio crescente che mi logora, un desiderio che arde di lussuria e mi scava dentro per poi riversarsi prepotente nei punti del desiderio. “Che stai facendo?” lo guardo interdetta Ti faccio provare ciò che sento, io ti voglio Daphne” sta usando la simbiosi, lo sta facendo veramente, questo potere non mente, anche se… potrebbe in effetti, lui è un maestro, ma… mi sento avvolgere totalmente da questa sensazione, questo turbinio di passione e non posso fare altro che usare la mia simbiosi di rimando, la quale vale più di mille parole. Sono… tremendamente eccitata. Non ci penso due volte e mi getto tra le sue braccia, mi stringo forte a lui premendo col mio corpo “Ti voglio adesso” sussurro piano, mentre mi avvicino alle sue labbra
    “Sei bellissima Daphne…” “Oh Efrem”
    “…Principessa” “Mh?” “Buongiorno Principessa…”Ma che sta a dì?
    Quella visione si cancella in un attimo, tutto attorno a me prende consistenza, stavo dormendo…
    “… gradite che vi porti la colazione a letto o avete deciso di alzare le vostre regali chiappe?»
    Apro gli occhi di botto e… e…



    “O Santi numi”



    Mi ritrovo avvinghiata ad Efrem, lui è qui… cioè… io, io sono qui, eh no… io sono sul mio… sul suo letto e… sono stretta a lui, con una gamba a stringerlo…ah… sto male… cosa faccio? Che facciooooo? La simbiosi… la simbiosi merda, è attiva, via… via... levati simbiosi di merda, ritirati, come cazzo si faceva! Mi ritraggo istintivamente, così tanto che rotolo a terra al letto, sbattendo il sedere fortemente al suolo.



    Speriamo non si sia accorto della simbiosi, speriamo di averla ritirata in tempo. Mi alzo di scatto e mi volto di spalle, mentre torno al cassettone “Scus-scusami, ero venuta a prendere tutti i miei abiti per sgombrare la stanza, ma… mi sono addormentata…”


    Simbiosi
    Gli elfi nascono dalla natura e con essa hanno forte affinità, sono in grado di comunicare con la flora e la fauna nel linguaggio antico della madre terra: i fiori, le rocce, le creature, ecc. I maghi e gli stregoni sono loro stessi frutto della natura, la luce e l’ombra fanno parte del Tutto, quindi gli elfi sono in grado di connettersi anche alle loro menti, riescono dunque a percepire ed infondere, a loro volta, le proprie emozioni. Gli effetti sono diversi a seconda del grado:
    • Allieva

    – Avverte le sensazioni ed emozioni altrui, è dunque difficile ingannarlo, se chi gli sta di fronte cerca di celare le proprie intenzioni.

    *azione su Efrem concordata


  5. #265
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Medea Euripide


    Non è decisamente una posizione da signora e di certo non è comoda. Mi metto lentamente a sedere e notando che in Armeria ci sono tante persone arrossisco. Di certo non ho fatto una bella figura con il sedere per aria. Efrem! Tutta colpa sua!
    Mettendo la mano destra a terra mi do uno slancio e mi alzo in piedi ed all’improvviso sento un dolore lancinante al naso, automaticamente porto la sinistra su di esso e sento che è gonfio.
    Ecco ci mancava solo questo! Non è che è rotto? Sicuramente oltre che gonfio sarà rosso come un peperone. Che figura! Accidenti ad Efrem, la prossima volta che mi capiterà a tiro mirerò alle sue parti basse!
    Mi guardo intorno, persa com’ero nei miei pensieri non mi sono resa conto che l’armeria si è praticamente svuotata.
    Caspita! Mi dirigo in infermeria, probabilmente la donna che è tornata dalla battaglia starà là a meno che non abbiamo avuto fortuna e non è ferita.
    Mi dirigo quindi in infermeria che per fortuna è a pochi passi da dove sto io.
    Entro e noto che non sono sola. Vado quindi a sedermi vicino alla rossa.


    «Ahio che botta!» Sbotto toccandomi delicatamente il naso e voltando la testa a guardarla.

    «A te ha fatto qualcosa?» La osservo notando subito una ferita alla gamba. «Accidenti, pure con te Efrem non c'è andato leggero!»

    «Andreus dopo puoi dare un’occhiata al mio naso per favore?» Chiedo imbarazzata.

    Mi guardo poi intorno chiedendomi di cosa stessero parlando prima del mio arrivo.
    Ultima modifica di Lilla_20; 3rd March 2015 alle 18:20

  6. #266
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli


    Lucynda Mellow


    Non appena ci avviamo, Keyra esprime tutta la sua felicità per la nostra conquista elogiando me e MissCadavere, per poi allontanarsi nelle scale e recarsi da Andreus per rivelargli la notizia. I minuti passano, finchè scorgo le loro figure, mentre superano i gradini delle scale; MisterSpino si avvicina e mi porge il suo braccio per un maggior supporto, lo lascio fare e raggiungiamo così l'interno della stanza: Efrem mi solleva con tutto il corpo e mi colloca su uno dei tanti lettini sparsi, avverto nuovamente i soliti dolori spastici quando il fianco si accosta con le lenzuola. In un attimo il tocco magico dell'infermiere è pronto a ricongiungere i margini della ferita... la sento chiudersi completamente, donandomi un senso di relax, sollievo e... prurito. Non posso fare a meno di dare sfogo ad una vigorosa grattata senza alcun intoppo, giacchè la contusione si è sanata.
    Nel frattempo il boss si dilegua e và chissà dove... Andreus ci domanda i fatti sulla battaglia, mentre mi porge la sua mano come perno per mettermi seduta. Mi metto comoda ed apro la bocca come se stessi iniziando a formulare qualcosa, ma come al solito "qualcuno" mi precede... sbuffo, ascoltando in silenzio quanto ha da riferire.

    Per farla breve, l'alleata descrive i soggetti avversari con cui abbiamo avuto a che fare. Un ghigno si dipinge sul mio volto appena cita Muso Putrido, purchè il ricordo si collega con la mia Tenebris funestata. Dovrei lavare la parte d'acciaio, ma credo che la lascerei così com'è. E' un grande onore ritrovarsi sulla propria lama il sangue di una delle tante streghe più longeve di Dohaeris, bisogna approfittare delle cose preziose che guadagni, no?

    «
    …A proposito, che potere è quello che ti permette di darti fuoco da solo e resistere ai danni? Una sorta di scudo? Ma soprattutto, come si contrasta?»

    Domanda piuttosto intrigante, ma come risposta potrei dire che, secondo gli insegnamenti di mio padre, uno scudo elementale funziona solo a scopo di salvaguardia dalla magia, ma non resiste agli attacchi delle armi in forma assopita. Keyra conferma i miei pensieri, dato che perfino lei possiede quel tipo di protezione, che ieri ha utilizzato per infrangere la mia saetta: lo Scudo di Eolo.

    Noto la figura della biondina arrivare con delle ferite di riserva, mentre prende posto accanto a Keyra. Alzo le braccia in aria per sgranchire i muscoli e sbadiglio, per poi esprimere la mia opinione con fare sarcastico sull'argomento di cui si sta trattando, «Confermo tutto ciò. Tsk, quel cane viziato di Lantis ha mandato in campo Deirdre dell'Ovest, ma ci rendiamo conto...» mentre fisso i miei stivali che battono dei colpetti sul pavimento, giusto per ammazzare il tempo...


    Ultima modifica di XxRosy_99xX; 3rd March 2015 alle 18:05


  7. #267
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    La reazione della ragazza non è quella che speravo. Mi abbraccia farfugliando frasi sconnesse. Ma quanto è pesante il suo sonno? Dei, potrebbe crollare l’intero rifugio e lei non si sveglierebbe. Cerco di divincolarmi spingendola leggermente e cercando di aprire le sua braccia. Assurdo, sono come in una morsa, d’un tratto sento la sua gamba sollevarsi e passarmi su un fianco, la blocca dietro la mia schiena tirandomi a se «Ti voglio adesso» farfuglia stringendomi ancora di più, sento il calore del suo corpo farsi sempre più vicino. Ma chi diamine sta sognando? Un fidanzato? Un amante? Sento qualcosa insinuarsi nella mia mente, un misto di emozioni e sentimenti che lottano tra loro prevaricandosi uno dopo l’altro in una costante lotta. Dapprima paura, una paura smisurata, un profondo senso di terrore verso qualcuno, qualcuno che le ha distrutto la vita, le ha portato via tutto ciò in cui credeva. Il terrore si mescola, si confonde e si trasforma in odio. Un odio smisurato e profondo, si mescola alla paura, voglio divincolarmi, scacciarla da me e allontanare queste emozioni, non posso sopportarle, il carico che già grava su di me è pericoloso, non voglio altro. Basta. Digrigno i denti, l’ira aumenta, un odio viscerale e prepotente che si impadronisce di me. Ma non è mio, bensì della donna che mi sta stringendo, un profondo abisso di rabbia che ribolle verso un punto, un unico punto. So a chi è rivolto, ne riesco a distinguere il volto delicato, la chioma bionda e mossa, le labbra piene e rosse… Lumen. Poi questi sentimenti scemano, muoiono insieme soffocandosi e trasformandosi in eccitazione una forte eccitazione che dimostra premendo ancora di più lì sotto «Oh Efrem» mormora. Non ci posso credere, sta sognando… me? Il mio corpo risponde al suo potere, sento il suo fuoco ardere dentro di me trasformandosi in sangue che scorre rapido nelle mie vene e spinge, spinge il sottile tessuto dei pantaloni che cominciano a stringere e a tirare cercando di contenermi. Questa psicopatica sta usando la simbiosi. Con me! Finalmente si decide a svegliarsi, apre gli occhi di scatto fissandomi «O Santi numi» urla. Scatta all’indietro tirando a se braccia e gambe, indietreggia finché… non precipita dall’altro lato del letto sbattendo con la schiena sulla pietra. Si alza subito dopo dandomi le spalle, ne approfitto per chiudere le gambe e coprirmi, inutilmente visto che l’avrà sentito. Dannata. «Scus-scusami, ero venuta a prendere tutti i miei abiti per sgombrare la stanza, ma… mi sono addormentata…» sento la rabbia affiorare nuovamente, stavolta però è mia tutto il casino nella mia testa si riversa nelle mie parole «predi quello che vuoi e vattene!» urlo in preda all’ira, una collera crescente che esce fuori, cerco di contenerla e di contenere me stesso, non voglio che scopra troppo, voglio solo che capisca quello che sento, quello che provo. Non le addosso la colpa del suo desiderio, sarei solo uno stupido. Rabbia, frustrazione e tristezza ecco cosa potrà "vedere" in me. Mi sento debole, stupido e senza controllo, ho bisogno di stare da solo. Guardo la schiena della donna, «vattene…» dico in un sibilo. Aspetterò che sia uscita dalla stanza prima dare sfogo a tutta la mia rabbia. Solo… voglio restare solo…

    Simbiosi

    Maestro - Avverte le sensazioni ed emozioni altrui, è in grado non solo di manipolarle, per renderle simili alle proprie, ma di alterarle secondo piacimento. Non può cambiare la percezione che si ha di lui, chi subisce gli effetti della simbiosi, cambia umore, ma l’idea che ha dell’elfo rimane tale.

  8. #268
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli


    Non posso credere a ciò che è appena accaduto, a ciò che ho fatto… ho usato la simbiosi su Efrem ed a giudicare da ciò che ho sentito, se l’è presa tutta. Avvampo per la vergogna, non so come reagire, ma devo andarmene di qua, non riesco a guardarlo, vorrei sotterrarmi.
    «predi quello che vuoi e vattene!»



    Urla… e salto sul posto, sento un battito del cuore mancare, mi blocco impietrita, odio tutto questo… odio il potere che ha su di me. E' come se mi mancasse la terra sotto i piedi, non respiro per un attimo, un attimo che sembra durare una eternità e sento riversarsi su di me mille emozioni.



    Rabbia: sono tremendamente arrabbiata con lui, perché è così, perché non posso fare altro che perdermi quando lo guardo, perché sento che potrei sgretolarmi se solo mi toccasse con desiderio. Lo odio, perché in anni non mi ha mai rivolto la parola, perché avrei fatto qualsiasi cosa per farmi notare, ma niente… non aveva che occhi per lei e l’ho capito solo dopo, quando li ho beccati insieme. Lo odio perché avrebbe potuto fare qualcosa quel giorno dell’incidente, perché è stata la prima volta in cui ho sentito i suoi occhi su di me, ma l’ha lasciata fare, io… così debole, così distratta, così inutile. Frustrazione: perché vorrei potermi ribellare a lui, vorrei poter avere la fermezza di non tremare ogni volta che mi passa accanto, vorrei poter avere il controllo sui miei sogni, vorrei poterlo cacciare via dalla mia testa. Tristezza: Perché ogni volta che guardo i suoi occhi, mi sento così impotente e piccola.



    Devo smetterla… tutto ciò è assurdo, non posso sentirmi così sopraffatta. Ed in un attimo realizzo che il polo di queste emozioni è lui, sta usando a sua volta il potere che ci lega, ma questi sentimenti sono suoi quanto miei, non sta facendo altro che accrescerli. Perché sente tutto questo? Perché? Non può essere dipeso dall’avermi trovata qui, ma da quello che gli ho infuso con la simbiosi, avrò riacceso qualcosa in lui, avrà sentito di Lumen, avrà sentito ciò che provo nei suoi riguardi ed ora lui mi odia, è così.
    «vattene…»



    Questa volta parla a bassa voce, ma è come una coltellata alla schiena… sento le lacrime scavarmi gli occhi, ma la stanza è buia non può vedermi, sono anche di spalle. Apro il cassetto ed afferro tutto ciò che posso velocemente, senza badare troppo a dove metto le mani. Ogni secondo che resto in questa stanza mi fa sentire peggio, ormai il viso è totalmente bagnato, non riesco a contenermi, che diamine mi prende. Il pianto si palesa in singhiozzi, questi non posso mascherarli. “N-non capiterà più” altri singhiozzi, questa volta più forti, mi avrà sentita, ma non m’importa.



    Corro via e mi chiudo nella mia stanza, non ho sonno, credo di aver dormito abbastanza, ma necessito di calmarmi, prima di raggiungere gli altri, non voglio che mi vedano così, non voglio che Andreus capisca.

  9. #269
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli


    Keyra
    Isyl Tinnuviel




    Vedo la ragazza bionda muovere i suoi passi e prendere posto accanto a me, mi volto guardando il suo viso tumefatto dal brutto colpo di Efrem; non la conosco, ancora non conosco il suo nome eppure il suo viso sotto quella ferita non mi è nuovo, devo averlo già visto tanto tempo fa, ma non ricordo ne il dove, ne il come, ne il quando o ...forse è soltanto uno scherzo della mia immaginazione; con quei capelli biondissimi e con quegli occhi chiari a cui tanto ero affezionata, mi ricorda Lui…scaccio i pensieri scuotendo leggermente la testa, probabilmente l’aver conquistato Solumquae mi ha reso piuttosto sensibile a certi particolari della mia vita passata, particolari sbiaditi che ora tornano prepotentemente a galla riportandomi con la mente a quel tempo, un tempo la quale non vorrei ricordare, non ora.
    Tornerò a quel tempo, lo farò di notte indossando le mie vesti di tenebra quando nessuno saprà e dovrà mai sapere…
    ma prima devo rimettermi in forze e devo medicarmi questa ferita prima che si infetti, la lama di quella spada non mi sembrava molto salubre, ma non voglio chiedere ad Andreus, ha già molto da fare, non vorrei che il curarmi diventi un’abitudine, non ci sarà sempre lui ha proteggermi o a correre in mio soccorso anche se il possedere il suo dono in certi casi potrebbe salvarmi la vita e salvarla ad altri.
    Noto con piacere dei movimenti sul lettino su cui giace Lucynda, la vedo muoversi, alzare le braccia come per sgranchirsi muscoli e ossa e terminare con un poco elegante sbadiglio, non posso fare a meno di sorridere per questi suoi modi poco femminili ma che su di lei non stonano, lei è così, è il suo modo di essere che associati a coraggio e tenacia la rendono una persona piuttosto curiosa.
    Il mio buon umore del momento viene però smorzato da una frase pronunciata dalla ragazza…
    «Confermo tutto ciò. Tsk, quel cane viziato di Lantis ha mandato in campo Deirdre dell'Ovest, ma ci rendiamo conto...» Deirdre dall’ Ovest?
    O dei del cielo, la vecchia di cui parlava Ananya non era allora la nonna del principe Lantis, o qualche cara donnetta di buon cuore pronta a sacrificarsi per il Regno, ma piuttosto la famigerata strega che in passato ha dato non pochi problemi alla famiglia reale, ma consapevole di ciò mi chiedo , dando voce al mio pensiero :
    «Deirdre dell’Ovest ??? La pericolosa strega con i domini sulla Terra che tanto ha dato problemi alla famiglia reale visti i suoi scellerati crimini, combatte ora con i vessilli dei Rhaegar? Cioè sapevo che lavorava come Septa per loro, ma da li a scendere in campo come guerriera… » Cosa sta succedendo ? urlo in silenzio dentro di me alzando gli occhi al cielo in una muta richiesta, che guerra stiamo combattendo se anche i fantasmi del passato tornano in campo per conquistare i territori di Dohaeris? Continuo…« Lucynda, non voglio mettere in dubbio le tue parole, non sei di certo stupida ne sprovveduta ma ….davvero l’hai vista combattere? Voglio dire, com’è possibile vista l’età e l’anatema con cui è stata maledetta, che possa ancora utilizzare la magia? Per i Rhaegar poi….a quel che ne so sono stati loro a farla rinchiudere per secoli e ora lei si è arresa al loro volere? C’è qualcosa di non chiaro in tutta questa faccenda…»
    Il mio stupore e chiaro agli occhi dei presenti e il solo pronunciare il suo nome mi procura un certo timore reverenziale non so molto di lei, avrei dovuto frequentare di più il palazzo reale se non magarisoffermarmi qualche volta in più in giro per le segrete…la sua figura mi ha sempre incuriosita ma non ho mai potuto avvicinarmi troppo per vederla con i miei occhi.
    Deirdre dell’Ovest un nemico in più da affrontare…
    Ultima modifica di DELTAG; 4th March 2015 alle 18:57

  10. #270
    sim dio L'avatar di XxRosy_99xX
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli


    Lucynda Mellow


    - Tic...Tac...Tic...Tac...Tic...TAC! -

    Il tempo non fa altro che scorrere, scorrere e scorrere a ritmo adagio nella mia mente, come se al posto del cervello ci fossero le lancette. Perfetto, lo stomaco comincia a farsi sentire con i suoi borbottii... porco Zeus, ma quanto ci mette quella a cuocere una maledetta torta?! Bah... questo significa che la prossima volta me la preparerò da sola, volente o nolente.



    Non dovrei avere problemi con la ricetta, dato che in passato mia madre mi assillava con le sue lezioni culinarie, oltre che stare a sentire i suoi "suggerimenti" del mondo alchemico.

    Prendo la decisione di interrompere il battito dei colpi sul pavimento con la suola degli stivali, quando gli immancabili quesiti della Rossa mi giungono chiari e tondi.



    «Deirdre dell’Ovest??? La pericolosa strega con i domini sulla Terra che tanto ha dato problemi alla famiglia reale visti i suoi scellerati crimini, combatte ora con i vessilli dei Rhaegar? Cioè sapevo che lavorava come Septa per loro, ma da li a scendere in campo come guerriera… Lucynda, non voglio mettere in dubbio le tue parole, non sei di certo stupida ne sprovveduta ma ….davvero l’hai vista combattere? Voglio dire, com’è possibile vista l’età e l’anatema con cui è stata maledetta, che possa ancora utilizzare la magia? Per i Rhaegar poi….a quel che ne so sono stati loro a farla rinchiudere per secoli e ora lei si è arresa al loro volere? C’è qualcosa di non chiaro in tutta questa faccenda…»



    Alzo lo sguardo puntandolo sulla donna, mentre schiarisco la voce e cerco di trattenere almeno un po' l'irritabilità causata dai morsi della fame ed in parte per la spossatezza. «Sì, è così. Per quel che mi riguarda, ho avuto l'onore di farmi la pelle con lei... la destrezza non era il suo forte, mi è sembrato di avere a che fare con un bradipo in putrefazione...»



    Faccio una breve pausa, per poi riprendere il filo del discorso, «...ad ogni modo, i miei occhi hanno visto quel che sembravano delle radici sbucare dal suolo, le quali stritolavano la Reietta Blu dalla testa ai piedi. Questo è solo l'inizio di una lunga fine...» digrigno a denti stretti nel pronunziare l'ultima frase, mentre batto un pugno vigoroso sulle lenzuola.



    E' il segno che l'irritabilità inizia a mostrare il suo vero volto...


    Ultima modifica di XxRosy_99xX; 5th March 2015 alle 15:24 Motivo: Aggiunte foto.


 

 

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