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  1. #301
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli




    ANANYA

    Yadirha condivide i miei dubbi circa l’organizzazione e la sicurezza della nostra base, il che mi rallegra. Magari poi andiamo a scoprire che pensiamo tutti le stesse cose e nessuno ha mai parlato per chissà quale motivo!
    Dice di saper costruire delle trappole, interessante! Sarebbe ancora più interessante piazzarle e magari non dirlo a nessuno, così giusto per farsi qualche risata!

    Mi chiede della battaglia. «Beh dunque, non ho avuto modo di studiare tutti gli avversari, ma quelli che ho affrontato sono: una vecchia dei reali, che le altre di sotto hanno detto essere Deirdre dell’Ovest.. sempre che questo nome possa dirti qualcosa… e poi una reietta con i capelli bianchi, sembrava molto giovane, e sembrava anche molto insicura, ma poi si è rivelata la più meschina di tutte» ripenso alla sua bugia.
    «Ad ogni modo, la vecchia aveva un bastone ed il potere della terra, sapeva manipolare le radici, mentre la reietta possedeva una spada ed uno scudo di fuoco. Le altre due non ho avuto modo di osservarle molto bene, ma forse, ora che ci penso, l’altra reietta dai capelli azzurri mi pareva avesse un arco...».
    Improvvisamente mi sembra di sentire un rumore...fuori posto. La pioggia, per quanto rumorosa, ha una sua cadenza e regolarità, ma quello che ho sentito sembrava essere al di fuori di essa.
    Mi guardo intorno senza allarmarmi visibilmente, ma non mi sembra di vedere nulla.
    «Hai sentito anche tu un rumore?» mi chiede prontamente Yadirha. Bene, quindi non me lo sono immaginato.
    Annuisco facendole cenno con la testa di andare a vedere. Mi è sempre piaciuto andare a caccia.


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  2. #302
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Ho ancora la pancia che gorgoglia, fa male e ai suoi borbottii si aggiunge il suono della pioggia che mi gocciola sul naso «gocciola gocciola gocciola gocciola!» dico cantilenando quando d’un tratto, Daphne mi parla all’orecchio «Quelle due, come si chiamano, Ananya e quella che somiglia ad un rettile, stanno confabulando qualcosa, ma non ho capito un accidenti ahiahaiahaiha» prima di scoppiare in un sonoro rutto vicino alla mia faccia «che schifooooo» le dico girandomi verso di lei ma alcuni suoni arrivano assieme al fragore di un tuono «scrash… booom… bang!» dico battendo le mani sulle gambe a ritmo «Beh dunque, non ho avuto modo di studiare tutti gli avbetrbebdh, ma quelli che ho affrontato sono: una gnocca dei reali, che le hehrhfsfhrbjh essere Deirdre dell’Ovest.. aghdghsgfhfhscj e poi una puffetta con i capelli bianchi, sembrava rotto giovane, sajhsdfkjhkfhskjbjcvhb, ma poi si è rivelata la più cacchina di tutte» eh? Ma che dice? Uffa, che barba, che noia! Ho mal di pancia e queste qui parlano solo a vanvera. Che noia! Noia! Noia! Perché nessuno è felice? Uffa! Io sono felice! Guardo la pioggia e sono felice, il sole e sono felice, le… pietre… tombali? Sì! E sono felice! Perché nessuno non è mai felice? «Comunque… voglio divertirmi un pochino, pochino, dai dai!» Daphne mi pizzica un fianco e subito scatto lateralmente. Rido e cado all’indietro finendo con la schiena poggiata contro le mura del monastero e rido ancora di più mentre la vedo parlare con due serpentelli «uuuuuh, ciao serpentelli!» li saluto con la mano mentre si allontanano da noi e si dirigono verso le due «Shhh… non parlare e guarda» mi dice Daphne. «Cosa? Loro due mi annoiano! Non sono felici! Ma… ooooooh!» spalanco la bocca in un grosso sorriso «ci penso io a renderle felici! Guarda qua!» mi sporgo un po’ dal muretto e guardo fisso verso Ananya, cerco di connettermi alla sua mente per infonderli come mi hanno sempre insegnato, tutta la mia felicità. «Guardala come diventa felice ora!» dico ma… poco dopo un forte crampo alla pancia fa bloccare e infonderle anche questo. «Daphne non mi sento be-» e subito dalla mia bocca si riversa fuori tutto ciò che ho mangiato e bevuto nelle ultime ore. Sento gli occhi bruciarmi e la gola infiammarsi «Che schifo... meglio tornare dentro vah! vieni ti accompagno in camera tua» Daphne mi prende per un braccio e, dopo esserselo messo attorno al collo, mi aiuta a camminare verso l’entrata del mausoleo «scusami!» dico cominciando a piangere e pulendomi la bocca con il dorso della mano. Mi faccio schifo. Non ho mai combinato tanti pasticci in vita mia. O forse sì? Papà mi rimproverava sempre e a volte lo faceva quando coprivo Cassandra. Piango con forza mentre percorriamo a ritroso il percorso fino alla mia camera, non ricordo più se ho smesso di infondere tutto questo ad Ananya. Uffa! Sono un pasticcione. Guardo verso la ragazza, è troppo allegra, ma che le prende? La guardo meglio e i suoi lineamenti cambiano mente mi adagia pesantemente sul mio letto. Un sottile strato di barba incolta le copre il contorno del volto e una vistosa cicatrice sull’occhio sinistro si palesa insieme ai capelli mezzi rossi. «Oh…» dico ricominciando a ridere, è lui, è stato con me fino ad ora. Oh che bello «Efrem…» dico e con uno scatto mi avvicino a lui con tutto l’intento e la voglia spropositata di baciarlo…


    *Azioni e frasi di Daphne concordate con Eclisse84

    Abilità di razza:
    Simbiosi

    Esperto- Avverte le sensazioni ed emozioni altrui ed è in grado di manipolarle, infondendo le proprie. Quindi se l’elfo è in uno stato di calma e la persona con la quale si rapporta è colmo di ira, ritrovandosi sotto l’effetto della simbiosi, anch’egli si calmerà. (Ciò vale per tutti gli stati umorali)

  3. #303
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Grazie all'intervento di Andreus, Isyl e Medea recuperano tutta la costituzione

  4. #304
    sim dio L'avatar di niobe cremisi
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Yadirha BlackSnow

    Dopo la mia richiesta di informazioni Aananya mi risponde, oooh finalmente saprò qualcosa di più su i nostri avversari, qui ti danno le informazioni col contagoccie! «Beh dunque, non ho avuto modo di studiare tutti gli avversari, ma quelli che ho affrontato sono: una vecchia dei reali, che le altre di sotto hanno detto essere Deirdre dell’Ovest.. sempre che questo nome possa dirti qualcosa…>>



    Umh fammici pensare Deidre dell’ovest… no non credo che me abbiamo mai parlato << No mi dice nulla, perchè dorvrei conoscerla?>> le rispondo sorpresa.<<e poi una reietta con i capelli bianchi, sembrava molto giovane, e sembrava anche molto insicura, ma poi si è rivelata la più meschina di tutte.Ad ogni modo, la vecchia aveva un bastone ed il potere della terra, sapeva manipolare le radici, mentre la reietta possedeva una spada ed uno scudo di fuoco. Le altre due non ho avuto modo di osservarle molto bene, ma forse, ora che ci penso, l’altra reietta dai capelli azzurri mi pareva avesse un arco...». Interessanti informazioni, la vecchia usa la terra e le radici quindi usa il mio elemento, la ragazza dai capelli bianchi possiede il fuoco. Dopo essere stata distratta da un rumore che a quanto pare pure Ananya ha sentito, infatti mi fa un cenno con la testa di andare a vedere.




    Sto per alzarmi quando sento qualcosa strisciarmi sulle gambe per poi insinuarsi sotto alla gonna, allarmata guardo di che cosa si tratta e appena vedo che è un serpentello poco meno grande di un metro, è di un splendido color marroncino al solo guardarlo mi sento felice ho sempre adorato i serpenti infatti ne ho alleati tanti. Lo sollevo prendendolo delicatamente e me lo posiziono su una mano in modo che il serpentello possa attorcigliarcisi, poi gli accarezzo delicatamente la testa con nostalgia.




    "Rivedere questo serpente mi ha fatto venire in mente quando ho ottenuto il mio alleato, esso è il custode delle mie conoscenze e grazie a questo che il sapere del nostro popolo è rimasto al nostro popolo, nessun uomo può accedervi. Siamo legati da un legame inscindibile che non potrà mai essere spezzato se non per nostro volere, o almeno è questo che mi ha spiegato mio fratello quella volta alla capanna della veggente."

    Ritorno alla realtà quando sento dentro al mio top strisciare qualcosa mi fa solletico, guardo in basso e vedo che c’è un altro sermpentello grande come il primo ma di colore verde. << Oddio ma come sei carino anzi come siete carini, che ne dite se andiamo a cercare qualche bel topolino da farvi mangiare? Ma prima vi porto in un posto sicuro e accogliente>> Dico con un tono smielato che non mi appartiene ma che al contempo non riesco a trattenermi dall’usarlo, insomma amo troppo i serpenti per trattarli con freddezza e distacco.
    Faccio sparire la mia arma e poi prendo il serpentello verde e mo posizione sulla spalla destra per poi portarli nella base.




    Ma prima mi volto verso Ananya per domandarle << Non sono carini? Lì chiamerò Kratus e Theofrastus Bombastus>> Indicando prima quello marroncino poi quello verde. <<A te piacciono i serpenti?>> Le chiedo curiosa mentre mi avvio all’interno della base, da oggi avrò due nuovi coinquilini almeno fino a che non smette di piovere, poi gli farò una casetta vicino altare.



    Ultima modifica di niobe cremisi; 16th March 2015 alle 22:58
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  5. #305
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli


    …………..ok…….. mi gira solo un pochino pochino la testa……… sì……….



    Più passa il tempo è più mi sento una schifezza, ma quanti serpenti ho mandato? 2? 4? 8? Mi s'incrociano gli occhi mentre li fisso allontanarsi da me e quasi mi commuovo, andate piccoli serpentelli, ci rivedremo prima o poi. Andreus farfuglia qualcosa sulla felicità, ma non lo seguo benissimo, a dirla tutta… non capisco proprio niente e quando vomita a due centimetri dai miei piedi, iniziano i conati anche a me… merda che schifo, ce ne dobbiamo andare di qua. Mi volto giusto un attimo e vedo Yadirha che gioca con i miei amichetti, ah… che carini, come fanno a non piacere quei piccoli esserini striscianti? Così come le mie amate tarantoline pelose. La puzza del vomito di Andreus si fa sempre più forte ed inizio a sentirmi male anche io, così lo afferro, lo tengo ben stretto ed iniziamo la discesa, non so dove metto i piedi, tra poco cadiamo… tra poco cadiamo…. @_@



    Andreus ride, poi piange… è confuso il ragazzo, viene da ridere anche a me, per fortuna quella puzza nauseabonda è lontana da noi ed i nostri vestiti non sono imbrattati da quella schifezza, siamo solo pieni di fango ed erba. La discesa verso la sua camera sembra non finire mai e non saprei dire chi è messo peggio dell’alto, spero che non ci veda nessuno. Mi reggo in maniera più salda al termine della ringhiera quando giungiamo all’ultimo piano interrato, in modo da posizionarmi meglio e sorreggere Andreus, il nostro è un equilibrio molto precario. Arrivati nella sua stanza, troppo vicina a quella di Efrem, putroppo, lo lascio cadere come un sacco di patate sul suo letto e mi siedo accanto a lui, ho bisogno di un attimo di riposo, mi gira tutto.



    «Oh…Efrem…»
    Poverino, chissà che cosa gli ha combinato, pensa a lui e piange, lo odio sempre più, Efrem è un insensibile, non pensavo di poterlo schifare ancor più di quello che pensassi, in in una sola giornata ha fatto piangere due persone, bel colpo bello stronzo, trattami male quanto vuoi, ma dovrai passare sul mio cadavere prima di fargli nuovamente del male. “Non ti preoccupare… non ti farà più del ma…” Andreus in uno scatto si rialza dal letto ed avvicina il suo viso al mio, le sue labbra alle mie…





    mi bacia velocemente, ma con dolcezza, un semplice sfioramento di labbra, poi si accascia nuovamente sul suo letto, apparentemente privo di sensi, meno male che non ha aperto la bocca o svenivo. Ah…! Mi avrà scambiata per mio fratello, abbiamo gli stessi occhi, entrambi i capelli scuri e corti, l’alcool gioca brutti scherzi, sì… ne sono convinta, ha pensato che fossi Kaleb ed in un momento di tristezza ha pensato a lui, prima o poi dovrò chiedergli chi è il tipo per il quale ha deciso di non frequentarlo. Guardo me e poi guardo lui, non può dormire in queste condizioni, per fortuna non ha sporcato il letto, il fango è sulla parte anteriore dei suoi vestiti, così gli sfilo le scarpe ed i pantaloni, per poi cercare di sfilargli la maglietta, cazzarola quanto pesi, Andreus? Getto tutti i suoi abiti a terra, poi mi alzo per tornare in camera mia, ma la testa non la smette di girare, magari mi appisolo un po’ qui anche io a lui non dispiacerà. Getto all’aria anche le mie scarpe ed indumenti, siamo entrambi in intimo, e m’infilo nel letto accanto al mio amico. Vi volto e lo abbraccio, gli voglio bene, se mi sto ambientando qui e merito suo… qualche secondo e nuovamente… buio.

    *azioni su Andreus concordate

  6. #306
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuviel


    Fisso un punto davanti a me, una fenditura nel pavimento tra due rocce dal profilo irregolare, fisso quella zona scura e tenebrosa , cerco di concentrarmi su quell'inutile punto ma almeno ho un riferimento per alzarmi così da tenere la testa occupata e cercare di controllare l’intontimento che sento.



    Mi alzo piano, strisciando con la schiena verso l’alto per cercare di tenere una posizione eretta ,ma sono troppo rapida, una fitta mi coglie nel centro della fronte , chiudo gli occhi mentre soffoco un conato di rigetto che dallo stomaco sale fino in gola per poi ridiscendere…per fortuna non ho mangiato molto e ho bevuto con avida moderazione altrimenti avrei già rigettato tutto. Dei che stupida che sono stata, non sono abituata a bere così di colpo un terzo di bottiglietta di Idromele dopo aver mangiato solo un piccolo pezzo di buonissima torta di zucca, se avessi mangiato di più senza contare che ultimamente non sto mangiando molto in generale, avrei sicuramente attutito meglio il colpo. Riapro piano gli occhi mentre la fitta dissipa il suo dolore lancinante, persino la timida luce delle torce ha il coraggio di darmi fastidio.

    Avanzo piano sempre cercando un punto di riferimento per non cadere , per potermi muovere in modo decoroso verso la mia stanza, ho bisogno di un bagno caldo e poi di un the nero e forte…decisamente forte… mi porto una mano alla tempia. Passo dopo passo raggiungo finalmente un arc…arco?








    Mi guardo attorno con fare curioso reggendomi ad uno stipite; sono in armeria, e come ci sono finita?

    «Oh, certo» biascico mentre la mia mente non completamente lucida ha ancora in se il sapore di quella sera durante quel malaugurato ballo. Il sapore del suo desiderio non potrei mai dimenticarlo, come il timore per quello che avrebbe potuto succedere e per fortuna, o per sfortuna, dipende da come lo interpreto, non è accaduto.
    Se fosse successo davvero avrei avuto una buona ragione per evitare il matrimonio, ma…no…chi voglio prendere in giro, chi avrebbe ascoltato le mie parole dandogli credito?
    Mia madre? Si lei avrebbe capito. Ma mio padre non l’avrebbe mai ascoltata.
    Mio padre ? No, sarebbe stata per lui solo una banalissima scusa.
    Thalion? Si, ma non avrebbe potuto fare nulla.
    Lady Keyra? Si. Lei capiva sempre tutto ancor prima che accadesse.
    Ma l’unico che avrebbe deciso per me sarebbe stato sempre e solo lui…mio padre.
    L’ho odiato per questo e ancor oggi lo odio e, questa è solo una delle cose per cui il mio sentimento nei suoi confronti è sempre rimasto invariato; cristallizzato del più tenebroso Onice in cui nemmeno un raggio di luce di uno splendente Diamante – come quello che ho incastonato nel mio stiletto - avrebbe potuto penetrare con il suo calore. Ma a cosa sto pensando?
    La nebbia che vortica nella mia mente mi sta presentando il conto…tanti, troppi pensieri confusi e incompleti che si accalcano gli uni sugli altri…ma quanto era forte quell’idromele?
    Mi stacco dallo stipite dell’arco figurando davanti a me, la scala che scende verso i piani inferiori.
    Come farò a scendere da li senza rotolare giù come una pera cotta?


    Cauta attraverso il breve tratto e avanzo fino a quando raggiungo il primo gradino, abbraccio quindi il palo centrale della scala per avere un appoggio fisso che so per certo non può spostarsi da li e, inizio a scendere gradino dopo gradino strusciando contro il palo quasi fossi una ballerina da taverna dai facili costumi creando anche un po’ di rumore con la mia cintura metallica.
    Raggiungo quindi il fondo della scala arrivando al piano dove si trova la mia camera, faccio un sospiro di sollievo mentre focalizzo la meta poco distante, mi stacco quindi dal mio amato palo con un sorriso ebete e senza accorgermi che mancano due gradini alla fine della scala prima del pavimento, faccio un passo troppo lungo, un ginocchio cede mentre l’altro cozza contro l’ultimo gradino della scala creando non poco rumore e dolore, per fortuna metto avanti le mani, ma vedo il pavimento sdoppiarsi e farsi sempre più vicino…



    «Come ho potuto ridurmi così? Non è da me…padre, è tutta colpa tua…»


    - foto 5 -

    Ultima modifica di DELTAG; 17th March 2015 alle 18:53

  7. #307
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    Quanto tempo sono rimasto a dormire? L’ultima cosa che ricordo era Daphne che singhiozzava prima di uscire dalla stanza. Diamine. Sistemo le cose con uno e subito un’altra si presenta a distruggere tutto. Penso di trascinarmi dietro una maledizione dal giorno in cui mia madre è morta. Reneè è morta per proteggermi. Lumen, Andreus che… dei. Mi metto seduto scompigliandomi i capelli e stropicciandomi gli occhi prima di guardare verso il soffitto.


    Le candele ancora spente, «e ora lei…» mi sento un idiota, un grossissimo e completo idiota. Sospiro cacciando la testa all’indietro e urtando contro la testiera in legno. «Diamine!» borbotto massaggiandomi la zona colpita. Mi metto in piedi sgranchendomi un po’ le braccia e facendole schioccare e velocemente mi libero degli abiti. Ho voglia di un bagno gelido, ho bisogno di svegliarmi e di togliermi di dosso tutti questi pensieri, con gli abiti puliti sottobraccio mi dirigo verso il bagno dove riempio la vasca con l’acqua fredda. La gelida sensazione degli aghi che mi trafiggono la pelle e la carne è immediata e piacevole. Sento i miei nervi distendersi e i pensieri svanire sostituiti dal freddo pungente dell’acqua.


    Mi immergo fino a sopra i capelli, voglio annegare? Può darsi. Probabilmente questa guerra finirebbe… No. Molte vite dipendono ormai da me… i miei pensieri si focalizzano su un volto, un unico volto che veloce scompare lasciando il posto al freddo e alla sensazione di mancamento. Riemergo respirando a pieni polmoni. Quanto tempo è passato? Dei, devo fare un giro al di fuori di questa struttura, almeno nel monastero. Ho bisogno di cambiare aria per un po’ e un giro di fuori mi farebbe comodo. Ma prima… ho del lavoro da sbrigare! Dopo essermi asciugato e rivestito


    mi dirigo in sala da pranzo, subito fuori dalla porta noto la ragazza con i capelli rossi, Keyra, che ci fa a terra? La guardo in volto e un sorriso ebete si mostra ai miei occhi.


    Oh mio dio, qui qualcuno ha alzato il gomito. Mi abbasso e cerco di poggiarmi un suo braccio intorno al collo. Prima di incamminarmi verso la sua stanza poco accanto alla mia, mi avvicino alla scalinata e urlo a pieni polmoni «riunione e cena! Muovetevi mammolette!» dopodiché comincerò a camminare con Keyra appoggiata a me, non appena arriveremo alla sua camera, l’adagerò delicatamente sul letto…



    *Gli abiti di Efrem sono la maglietta che trovate nel Set Bohemien maschile mentre per i pantaloni sono quelli di Animali & Co.

  8. #308
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli




    ANANYA
    Non ci credo.
    Sento un risata ebete provenire da dietro il muro verso il cimitero, riconosco nella voce il nostro caro secondo in comando. Deve essere stato lui a fare quel rumore prima.
    Mamma mia, possibile che sia così idiota da uscire fuori da ubriaco?

    Sento che dice qualcosa riguardo a dei serpenti e istintivamente mi guardo intorno, per poi notare che Yadirha li ha già trovati. Fortunatamente non sembrano darle fastidio, sento anche che gli parla con una voce strana, come ho visto fare tante volte alle persone con i bambini piccoli.
    Mi fa una domanda ma… non riesco ad afferrare le sue parole. Mi sento stranamente... allegra e spensierata, la testa mi gira, mi sento mentalmente più leggera e fisicamente più goffa e pesante. Sento una gran confusione in testa, una sensazione che non mi appartiene.

    Sono stufa delle persone che giocano con la mia mente! Neanche un giorno fa hanno usato due volte questi poteri, ora ne ho abbastanza. Sono come
    lui. Sono tutti come lui. Devono morire. Tutti. Come lui.

    Sento lo stomaco rivoltarsi, sto per vomitare… Andreus sta per vomitare. Ben gli sta, se non fosse che sento il suo stesso malessere. Corro verso il cespuglio più vicino, ma non succede niente. Dopo poco mi sento meglio, almeno dal punto di vista dello stomaco, perché invece cominciano a darmi fastidio gli occhi e mi brucia la gola.


    Non so cosa stia facendo Yadirha, non riesco a starle dietro, però mi dirigo verso le scale il più velocemente possibile. Non vedo nessun’altro in giro, a quanto pare deve essere rientrato pure Andreus. Non so neanche se fosse da solo, ma a giudicare dal fatto che la simbiosi l’ha usata su di me, i serpenti deve averli mandati qualcun altro.

    E ora che succede? Mi sento così… triste… delusa. Mi sento come se non ne facessi una giusta, mi disprezzo. Piangere, mi viene da piangere, a fiumi.

    Calma… calma… faccio dei respiri profondi mentre procedo a piccoli passi giù per le scale.
    Lentamente un senso di rilassatezza si fa largo nella mia mente aiutandomi a contrastare l'agitazione data da quei sentimenti, anche se non è abbastanza dato che sento alcune lacrime rigarmi il viso. Almeno non mi sono messa a frignare come un bambino.


    Trovo Efrem intento a indire una riunione e ad aiutare Keyra, che a quanto pare si è unita agli altri per bere. Fantastico...

    Uff... a quell'altro penserò dopo, per il momento mi dirigo in cucina e mi siedo sulla prima sedia che capita, aspettando.



    Aura di luce: Esperto
    Ultima modifica di Akuiyumi; 18th March 2015 alle 11:06


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  9. #309
    sim dio L'avatar di niobe cremisi
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Yadirha BlackSnow

    Vedo Ananya strana, le ho fatto delle domande ma non sembra essere in grado di rispondermi, sembra quasi sorridere e un pò trabbalante. Ad un certo punto la sua espressione cambia sembra quasi disgustata e corre via dentro alla base credo.



    Che sia stata la mia torta? Infondo non ho controllato che tutti gli ingredienti che usato fossero freschi, poi ho lavato la zucca e gli utensili che ho usato? Vabbe ormai è andata, con spensieratezza mi avvio all’interno della base con ancora in mano i serpentelli che felici strusciano la loro adorabile testolina sopra alla mia pelle.



    Entrata alla base sento Efrem urlare di andare tutti in cucina per una riunione… Chissà che cosa ci vorrà dire, con calma mi avvio verso la cucina dove c’è già Ananya seduta che aspetta, così mi siedo e appoggio i due serpentelli sul tavolo. Sembra stare meglio Ananya, chissà che cosa è successo?
    <<Che ti è successo prima, eri strana?>> Le chiedo curiosa mentre accarezzo la testa di Theofrastus.



    Ultima modifica di niobe cremisi; 28th March 2015 alle 18:27
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  10. #310
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuviel



    Sotto di me il pavimento è troppo duro e freddo, nulla a che vedere con la morbida e piacevole erba dei prati su cui tanto amo sdraiarmi a contemplare fiori e cielo. Prati che qui sono solo un miraggio, lontani, troppo perché io possa bearmi della loro vivida essenza, amo la natura, amo ogni sfaccettatura del suo essere, adoro le tristi giornate di pioggia e sono raggiante nella calde giornate dei Mesi del Sole, ma qui, tra queste quattro mura senza vedere alba, tramonto, pioggia o sole mi sento quasi prigioniera, buio, freddo, tenebra. Non è nella mia indole, non sono abituata.
    Mi muovo un po’ cercando di rialzarmi, un ginocchio mi duole, diamine, devo aver preso una botta sull’ultimo gradino mancato della scala, devo alzarmi, non posso restare qui impalata come…uno stoccafisso da tappezzeria….sento dei passi uscire da una stanza dinanzi a me… la stanza di Efrem?
    Alzo il viso nella direzione in cui mi pare provenga il ticchettio e ciò che mi ritrovo davanti agli occhi è proprio la figura di Efrem avanzare lenta e sfocata in mia direzione. Scuoto la testa per riavere un’immagine più nitida, mi sforzo di accostare al mio sguardo un sorriso, ma credo che il mio sorriso di oggi sia tutt’altro che amabile…mi sento piuttosto imbarazzata che vergogna, devo sembrargli ridicola, tra tutte le persone che girano da queste parti, proprio lui dovevo trovare?
    Lo vedo avvicinarsi a me, abbassarsi mentre la sua mano scivola sul mio braccio nudo per poggiarlo poi sul suo collo, un brivido mi coglie.
    Mai avrei pensato di reagire così ad un suo tocco tanto innocente…perché le mie difese sono così fragili ora?
    Soprattutto perché davanti a lui?
    Cosa ho fatto di male per meritarmi tale tortura?
    - Allontanati adesso, non afferrare il mio braccio, non so come potrei reagire -
    Questo è quello che vorrei dirgli ma ciò che esce dalle mie labbra assecondando il suo intento è un sincero «Grazie…» mormorato a fior di labbra al suo orecchio benché vi si legga una delusione nella mia parola, delusione non per lui ma per il mio comportamento, non pensavo che un po’ di idromele mi facesse quest’effetto.
    La mia testa ciondola e sono vicinissima a lui …troppo.
    -Targaryus, vai via ti prego, per me sei una tentazione, una tentazione alla quale potrei cedere, soprattutto in queste pietose condizioni… e…non voglio… -
    I miei sensi offuscati si stanno ribellando al mio controllo:
    il suo profumo…
    il suo sguardo di poco prima…
    il suo gesto gentile.
    Vorrei negare al mio corpo l’attrazione che provo nei suoi confronti, ma è il mio stesso corpo a rifiutare il mio comando.
    - Maledetto Targaryus, perché sei così dannatamente attraente? -
    Muovo alcuni passi sorretta al suo corpo mentre attorno a me lo spazio si azzera.
    «Riunione e cena! Muovetevi mammolette!» ecco il suo urlo, la sua voce a riportare un po’ di calma nei tumulti del mio animo e, a fomentare il mio mal di testa …ecco come far svanire la poesia del momento…per fortuna.
    « Efrem…potresti abbassare l’acuto della tua voce? Non so se lo sai ma …sono appesa al tuo collo…e…sono piuttosto…storta…» gli dico con un sibilo.
    - Dei del cielo che fitta improvvisa ha urtato il timpano del mio orecchio nell'udire il suo urlo -
    Cerco di alzare lo sguardo per poterlo guardare negli occhi, per leggervi dentro tutto il suo disappunto, ma poi iniziamo a muoverci e credo che la destinazione sia la mia camera vista la direzione in cui mi sta conducendo.
    Davvero mi sto facendo condurre in camera mia da ...un uomo?
    Mai e poi mai sarebbe successo se fossi stata totalmente presente…anche se il fatto che sia lui ad accompagnarmi mi fa piacere e gli e lo faccio notare a modo mio:
    «Efrem Targaryus, il capo dei Ribelli è anche capace di gesti gentili allora…ancora grazie…» gli dico sorridendo mentre raggiungiamo la porta della mia camera.
    Cerco di spingerla con un piede per rendermi utile anche se non sarebbe molto delicato, non è chiusa a chiave.
    Appena varchiamo la soglia mi sento adagiare con molta delicatezza su quello che dovrebbe essere il mio letto. Il suo orecchio è vicino alle mie labbra mentre mi sistema sul giaciglio…di nuovo troppa vicinanza…avvampo.
    « Perché …sei stato tu a... trovarmi per terra? Perchè… proprio tu !? …non…non dovresti essere qui….» bisbiglio ironizzando sulla scena appena svoltasi consapevole che al momento io sono la cosa più pericolosa per lui qui dentro visto il mio stato e l’attrazione che ho scoperto provare verso di lui,
    - Devo trattenere i miei bollenti spiriti, non credo sia il casoma …è dannatamente accattivante e al contempo eccitante… -
    Socchiudo gli occhi quando come un riflesso incondizionato, alzo una mano con l’intento di sfiorare con il palmo il suo viso…la sua cicatrice…
    Ultima modifica di DELTAG; 17th March 2015 alle 19:00

 

 

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