Corro con la testa pronta ad essere usata a mò d’ariete e come previsto affondo nello stomaco di Medea, la quale cade all’indietro e prontamente le piazzo Pandora al collo, oh che soddisfazione, sono riuscita a fare una mossa figa… yuhuuuuu, mi devo trattenere dal ridere perché mi sento un guerriera olèèèèè! Ok basta!
Ritraggo l’ascia e la ragazza si alza puntando una mano a terra, il suo sguardo non lascia presagire nulla di buono, però sono troppo gasata per farmi intimorire, potrei quasi prenderla sottobraccio per qualche volteggio! Ma che fa? Sta ferma a fissarmi, non muove un muscolo, ma lo sa che non funziona come coi cinghiali?
Che se non ti muovi non ti attaccano… bah! Forse ha qualche sorta di paresi o ha preso una botta in testa e non me ne sono accorta “Allora che cosa pensi di fa... ahhh!”
mazza che botta, qualcosa mi ha colpita dritta al collo dietro la testa, poi sento un tonfo a terra, porto istintivamente gli occhi dove ho sentito il rumore e vedo uno stiletto “E così hai la telecinesi…” mi porto la mano sul punto colpito e poi la guardo, non c’è sangue, ha usato il manico dello stiletto, male… è stata leale, non ha voluto farmi troppo male, ma in battaglia non dovrà avere pietà di nessuno. Mi chino e raccolgo l’arma, poi riporto lo sguardo alla ragazza, la quale ha evocato la propria arma: un arco. Beh vediamo chi delle due sarà la più veloce
“Hai il cuoricino tenero, ma non devi avere pietà, perché il tuo nemico non l’avrà per te”
Detto ciò scaglio con forza lo stiletto al braccio col quale sorregge l’arco, ho intenzione di farlo conficcare interamente, in modo che perda la presa sull’arma, appena lanciato non attendo altro e corro nuovamente verso di lei con l’intenzione di intervenire in scivolata sul suo ginocchio, vediamo quante volte la faccio cadere.
Pandora - arma in forma dormiente