Lucynda Mellow
Direi che oggi non sono al massimo della forma. Si può sapere che diamine mi succede? Quella parte cagionevole, rimpiazzata da ben altro, è a pochi passi nel prendere il sopravvento su di me...
Non l'avrei mai detto, ma a volte mi domando perchè non sono capace di trattenere certe cose che mi passano istintivamente per la testa, come una massa di pecore che si affretta a raggiungere i loro prati preferiti per pascolare in pace... sai com'è, nelle lotte corpo a corpo ti lasci completamente andare, in base alle tue interpretazioni rimpiazzi la figura del compagno di lotta con quella del soggetto a te avverso, ma... forse ho osato troppo quanto un pezzo di sterco stavolta, senza neanche ragionare nel minimo dettaglio.
Dovevo accorgermene prima, e invece ho fallito. Ancora una volta...
Lucynda Mellow, hai fatto un'altra cazzata nel giro di... quante ore? Qui dentro è fin troppo facile perdere la cognizione del tempo. Bah, che importanza ha in fondo? Il mio sfogo si è concluso, apparte che una Daphne mi si para davanti per proteggere la sua "amica", con quella sottospecie di ascia che, a giudicare dalle scintille bluastre comparse dapprima, è una mia simile in fatto di elemento. Fantastico...
Nel frattempo arriva Ananya che comunica qualcosa a noi, in particolare a Yadirha, ma non comprendo le loro cianciate poichè sono troppo presa dalle mie "cose". Quest'ultima e l'altra si dirigono sicuramente da Andreus per farsi rimettere in sesto, mentre i presenti si lagnano della mia mossa improvvisa... come se avessi ammazzato del tutto la piccola di casa.
- Povero tesorino, non sai quanto mi dispiace! - penso sarcastica. Cos'è, vogliono thé e biscottini per farmi perdonare? Puah.
D'accordo, ho sbagliato, porchi Dei! Non sono mica ritardata!
Un certo Efrem non riesce a non rompere le palle ad altra gente che, per qualche valido motivo, le ha già rotte di suo.
«Senti un po' cocco, chiariamo una cosa.» lo guardo atona dritto negli occhi per dimostrargli che, quando voglio, so come farmi rispettare.
«Il tuo atteggiamento da giullare mancato non attacca con me! Se vuoi mostrare il "talento", fallo davanti al tuo braccio destro o... a tua madre.»
Senza attendere una risposta lo abbandono lì, seduto dov'è, a riflettere sulle mie parole. Spero di averlo taciuto almeno per un po'... non m'importa se avrà qualcosa da ribadire, non voglio udire un'altra sua bazzeccola fino a domani.
Mi volto verso Daphne, la quale pare ansimata dalla voglia di menarmi. Sono io la più sollecita a menarti, ma cercherò di contenermi, basta che non ti lagnerai se avrò "esagerato".
Pianto il piede destro sul mattonato e mi spingo con l'altro; scatto in sua direzione frontale, portando la spada in alto per dare l'illusione di colpirla con un fendente alla spalla, quando invece agli ultimi secondi necessari mi scanso alla sua destra e, con il medio tratto della lama d'acciaio, faccio pressione sulla sommità del manico dell'ascia della ragazza, per la precisione nel punto in cui inizia il tratto della scure a doppio taglio.
Se tutto procede correttamente, cercherò di deviare l'arma avversaria alla sua sinistra: in questo modo dovrebbe avere il tempo necessario per riprenderne il totale controllo, mentre io ne approfitterò per sferrarle un calcio nell'incavo del ginocchio destro...
Arma – Spada in Forma Dormiente
Final Sword (Tenebris Fulgura)