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  1. #491
    sim dio
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Anne Targaryus

    Poche settimane ci hanno separati, ma per me un'eternità. Efrem ricambia il mio abbraccio, le sue braccia mi stringono al suo petto e con questo gesto mi rendo realmente conto di quanto mi sia mancato. «Non devi scusarti...» mi rassicura, sollevandomi dolcemente la testa e sorridendomi sincero, dandomi un colpetto sulla testa dopo poco. Ahia. «Non azzardarti mai più ad andartene in giro da sola! Chissà a che cosa saresti andata incontro se solo gli uomini del principe ti avessero catturato!» tuona, e non lo biasimo per questo, essendo totalmente consapevole delle mie azioni. Ahimè, mi rendo conto della mia incoscienza. Se solo riuscissi a dirtelo, Efrem... forse mi capiresti, e probabilmente riusciresti a giustificare la mia reazione. «Mi sei mancata...» mi stringe di nuovo a sé, <<Anche a me, tanto... troppo>> rispondo a mia volta, quando poi Efrem, scusandosi, allenta la presa per dirigersi verso un ragazzo. Le faccio un gesto con la mano, sorridendole a mia volta, per fargli capire di non farsi problemi. Mi asciugo gli occhi e tiro su con il naso, mentre lo vedo avvicinarsi a quel ragazzo. Poverino, sembra sconvolto! A quanto pare dev'essere successo qualcosa di molto destabilizzante. Nell'attesa mi guardo intorno, affascinata. Chissà perché ha scelto proprio questo posto, dove venne posta la prima pietra fondatrice di Dohaeris. Devo ammettere che fa uno strano effetto vedere il posto dal vivo, fino a poco tempo fa ammiravo le illustrazioni del tomo di storia che mi faceva studiare la septa, ed ora invece eccomi qui, in prima persona su uno dei luoghi più "emblematici" di questo paese. Un paese stupendo, ma che - ahimè - sta cadendo in disgrazia e in rovina. «Anne, vorrei presentarti Andreus...» mi volto di scatto, Efrem mi ridesta dai miei pensieri: «lei è mia cugina, Anne Targaryus.» a queste parole il ragazzo spalanca gli occhi, mi tende una mano e il volto corrucciato di poco fa sembra rilassarsi e prendere vigore:«Andreus De Lagun! Molto piacere... e scusa per... la "scenata"... qualcuno qui ha fatto danno!» mi dice con voce singhiozzante e tremula. <<Piacere mio, Andreus. Niente scuse, anzi, quelle spettano a me!>> rispondo con un sorriso sincero. Mi sembra simpatico questo Andreus, sembra un bravo ragazzo, positivo, tenero e... oddio... che guanciotte! gliele strapazzerei come se fosse un peluches. <<Spero che abbiate risolto la questione>> aggiungo infine, attendendo una loro risposta.
    Ultima modifica di mettiu; 15th May 2015 alle 01:28

  2. #492
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuviel



    Appoggiandomi allo stipite alla quale sono aggrappata, cerco di rialzarmi piano senza riuscirci , mentre il cuore riprende a battere ad un ritmo regalare e la paura di Lui sembra dissiparsi lasciando dietro di se lo strascico di questi sentimenti frantumati polverizzati , ridotti in polvere…amore, amicizia, affetto vendetta, paura, desiderio…emozioni prese nella sua morsa, distrutte, disgregate, gettate via come se fossero vecchie cose inutilizzate. Un vecchio cuore che ha smesso di lottare, come se fossero niente, quando per noi, per me, sono tutto. Terrore di colui che reputavo un compagno a cui il mio cuore aveva ceduto…
    La paura di te mi attanagliava il petto, mi avvolgeva stritolandomi nella tua morsa, mi sentivo annullata, volevo fuggire, scappare via eppure la tua presenza mi tratteneva, mi spaventava, la tua mano che ha preso a pugno tutto ciò che contenevo, che ha schiacciato , ha piegato, ha calpestato…il terrore di essere in balia del tuo verdetto mi faceva mancare l’aria, mi sentivo morire. Perché hai voluto distruggere seppur per la durata di un attimo, tutto ciò che mi legava ancora alla mia anima in questa guerra dove vigono solo sangue e lama, perché ! Un senso di nausea mi assale, ma per fortuna ho lo stomaco vuoto….cos’è stato?
    Ciò che ho ben chiaro è che ti ho visto come un mostro…ti odio con tutta me stessa, ti odio con quel po’ di umanità che hai avuto la decenza di lasciarmi, eppure, non posso biasimare il tuo comportamento, vuoi rigore, vuoi obbedienza, ma tutti noi combattiamo non solo per te, per Dohaeris, combattiamo anche per noi stessi, per i nostri fantasmi che hanno preso forma e vediamo in te una speranza di riscatto, non un mostro come ti sei pavoneggiato di mostrare. Mi rannicchio per quanto mi sia possibile tirando le ginocchia al petto mentre i miei occhi si fanno lucidi, lacrime silenziose scendono , come se gli occhi volessero pulirsi dalla tua spaventosa presenza…. non dimenticherò tanto presto la tua figura sovrastare la mia, fissarmi con occhi di brace, occhi colmi di odio e ira..
    Anche adesso vorrei scappare andarmene cercare altre vie, ma…dove andrei?
    Non ho più una patria, una casa, un luogo da considerare tale se non ..questo fatiscente edificio.
    Scorro lo sguardo sui presenti, a giudicare dalle loro reazioni non solo io mi sono sentita così, spaventata, indifesa, davanti a lui, che sia stato l’effetto della sua Simbiosi?
    Ma è impazzito ad usare un potere tanto temibile per intimorirci dinanzi a lui?
    Vorrei urlare al mondo quanto freddo ho sentito scendere giù negli anfratti più reconditi della mia mente attanagliarmi le membra, congelare il mio io…era solo la paura che minava il mio coraggio, quella paura che nonostante le sensazioni sembrano attenuarsi è ancora presente, niente potrà cancellare quanto ho provato. Scuoto la testa incredula…un mostro ecco quello che sei, solo un mostro senza anima.
    Siamo sempre attenti ad evitare il male che ci circonda in ogni sua forma, ma non ci rendiamo conto che è la guerra con noi stessi che per prima dobbiamo vincere, domare, altrimenti non riusciremo mai a compiere il nostro destino …nel bene o nel male che sia…la vera guerra è dentro di noi che si annida insalubre e potente e lui…lui ha voluto avere accesso alle nostre menti, alle nostre ragioni per fare cosa, per sondare i nostri animi e distruggere le nostre convinzioni, spaventarci, far si che ci piegassimo a lui ? Ma cosa ha ottenuto oltre a seminare il suo Terrore?
    Siamo condannati a non mostrare le nostre debolezze, il nostro lato migliore davanti a lui, non ci è concesso altrimenti è questo il modo in cui veniamo malamente puniti , spaventati a morte da colui che vuole il nostro appoggio in questa guerra…ma tanto lui come noi davanti alla coscienza che tornerà a reclamare il suo prezzo - se ha una coscienza, cosa che a questo punto dubito fermamente - sarà sempre indifeso in egual modo, sempre vulnerabile proprio come noi …non dovremmo indossare una maschera per giustificarci davanti ai suoi occhi eppure…forse è proprio questo che dovrei fare invece e, fin’ora ho sbagliato tutto , non avrei dovuto permettere alle mie emozioni di manifestarsi così apertamente , avrei dovuto evitare di incrociare il suo sguardo, evitare di dargli spiegazioni per la mia assenza…tanto che cosa importa se io ci sono oppure no? Non sono io a fare la differenza. Se prima avrei voluto chiarire almeno con lui la mia posizione, visto che è lui il capo dei ribelli spiegando la realtà dei miei fatti evitando però di pronunciare quel nome…Leithien …ora forse è meglio che si dimentichi di me, del mio biglietto,cosicché io non debba avere più paura di incrociare i suoi occhi…indifferenza è quella che dovrei mostrare, ma ho solo un brutto punto debole, non sono capace di mascherare le mie emozioni i miei stati d’animo e nemmeno Targaryus riuscirà a cancellarle, non gli e lo permetterò. Paure, ansie andate via, andatevene da me, non siate la mia fragilità ma piuttosto, la mia forza
    Non voglio più sentirmi debole davanti a lui, inerme come fossi albero in tempesta ; ho visto le tenebre, ho conosciuto la paura e il terrore, l’unica cosa che riusciva ancora ad ancorarmi alla luce erano le mie emozioni la mia vendetta, quella luce tornerà a brillare, che Tragaryus lo voglia o no.
    Finalmente mi rialzo mentre le gambe non ascoltano, cedono nuovamente ma non importa, cado in ginocchio e nuovamente mi rialzo, nel mentre arriva Ananya che era andata chissà dove…
    «Il pericolo è passato»dice guardandoci uno ad uno quasi con disprezzo.
    Chissà cosa hai visto in lui per potertene fuggire via così…
    «Cos’è successo? E lui dov’è?»
    «Spero il più lontano possibile da qui… »
    farfuglio in sua direzione prima che le forze ritornino e le mie gambe siano in grado di sostenere il mio peso.
    Ultima modifica di DELTAG; 14th May 2015 alle 22:55

  3. #493
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli


    Markus Obelyn


    Tum - Tum - Tum - Tum. Sento dei passi avvicinarsi. Tum - Tum - Tum - Tum. Ci sono urla, pianti.



    Tum - Tum - Tum - Tum. D’un tratto qualcuno mi afferra. Tum - Tum - Tum - Tum. Urlo ed apro di scatto gli occhi. Fisso terrorizzato il volto che ho davanti a me ma non è di Efrem… Non è chi credevo.



    Due occhi azzurri mi guardano, ricambio a mia volta con i miei mostrando la stessa paura e confusione che sento. Continuiamo a fissarci finché Medea non mi abbraccia e, piangendo, mi implora di aiutarla. La stringo a me, di riflesso, cercando a mia volta un rifugio in questo abbraccio… Ma il terrore resta, il timore che Efrem possa tornare a prenderci ed ucciderci mi inquieta e non poco. Lentamente questo schifo finisce. La paura si placa, il cuore torna a battere normalmente, l’aria riempie nuovamente i polmoni, le lacrime si fermano ed il freddo viene rimpiazzato dal calore umano che Medea mi sta involontariamente dando. Finalmente torno a ragionare… Che ci è successo? Mi guardo attorno per capire. Tre dita sembra che sia svenuta, Medea trema ancora ma è stretta a me, Keyra vedo che a malapena si regge in piede, Shayla è nel mezzo di una crisi di nervi (Oh beh tutto regolare!), la sclerotica è imbambolata a fissare il vuoto e la sconosciuta dorme ancora… Ma non ci sono né AndreusAnanya.
    Sposto lo sguardo su Medea, abbozzandole un tenero sorriso per farle forza e cerco di accarezzarle la guancia per mandare via le lacrime: un gesto fatto senza malizia o desiderio perché questa ragazza è vero che è carina, ma anche troppo gentile, buona e premurosa… Almeno ad impatto direi dunque che non è il tipo di persona con cui sono solito andare a letto. Troppi rischi… <<Tutto bene?>>, le chiedo guardandola in volto.



    La ragazza mi risponde di sì con un cenno della testa per poi staccarsi da me. Poveretta anche lei sì è presa un bello spavento e visto come ha concentrato la paura su di lui, credo anche di sapere chi sia stato... Sono un'elfo anch'io in fondo.
    <<Il pericolo è passato>>, sento dire da Ananya che ci osserva in modo strano. << Cos’è successo? E lui dov’è?>>. Ma come? Davvero non lo ha capito…? Strano. A meno che non sia vissuta in una caverna dovrebbe conoscere gli effetti di una simbiosi da maestro, ma forse sono stato io quello che ha avuto la botta di culo nel poter osservare delle “vecchie volpi” in azione. <<Simbiosi>>, esclamo di getto inghiottendo un groppone di saliva ed ignoro volontariamente la frase di Keyra. <<Ed è stata colpa di… EFREM!>>, sbotto più incazzato che mai facendo rimbombare la mia voce per i corridoi: non me ne frega un accidenti di svegliare ‘ste due… Prendo poi un bel respiro, cercando di trattenere la rabbia, per quanto abbia voglia di venire alle mani con quell’idiota che in questo momento sto odiando profondamente, so anche che non posso alterarmi troppo o qui finisce che mi metto a sputare fuoco… E non in senso figurato. <<Credo l’abbia fatta per farci stare zitti>>, fulmino con lo sguardo l’isterica, <<Se questa si tappava la bocca, forse, ci evitavamo ‘sto schifo!>>.



    Casa sua o no non me ne frega un accidenti! Ci sono modi e modi di parlare alle persone ed il suo non mi è piaciuto affatto.<<O chi lo sa, magari l’avrebbe usata comunque: forse ha deciso di cambiare approccio visto che puntare falci alla gola o far sventolare persone con le sue radici lo ha annoiato!>>, detto ciò le sorrido strafottente ed alzando il mento mi indico la gola per farle notare il graffio della falce. Concentro poi il mio sguardo su Ananya, <<Con lui intendi Efrem o Andreus? Il primo ha blaterato un torno subito e poi è uscito… L’altro invece credo si sia cagato sotto e sia fuggito>>. Spero non molto lontano oppure siamo fritti visto che sembra essere l’unico qui a possedere la rigenerazione. <<Se vuoi andare a cercarli, io ti seguo… Non ho ancora imparato la strada dunque preferirei evitare di giocare a fare l’esploratore per i cunicoli di questo labirinto>>. Intanto che attendo la sua risposta, senza farmi notare da nessuno, piego la testa da un lato ed osservo Shayla chiedendole con finta preoccupazione, <<Te? Come va?>>.



    In realtà il mio fine è solo uno, cioè controllare quel che mi preme sapere da quando l’ho incontrata: porti o no le mutandine mia bella meretrice? Se riuscirò le strizzerò un occhiolino come segno di apprezzamento, se non riuscirò mi limiterò a sentire la sua risposta e tornare su Ananya

    NB: Azioni di Medea concordate con Lilla.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 18th May 2015 alle 22:17



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  4. #494
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    La tachicardia non accenna a diminuire e tutto ciò che è attorno a me mi giunge confuso: i suoni ovattati, le immagini sfuocate. A sforzo cerco di respirare regolarmente ed a un certo punto sento solo il passaggio dell’aria dal mio naso, è come se fossi sotto ad una campana. Piano piano inizio a sentirmi meglio, le gambe non tremolano, ma il dolore alla coscia ed alla mano si intensifica, quel fattore che mi ha distratta fino ad ora pare essersi dissolto nel nulla ed il bruciore si fa vivo, così come è netta la sensazione del sangue caldo che scivola dalle ferite. Le immagini si fanno più nitide, i contorni dei presenti diventano sempre più netti e le loro espressioni chiare a segnare i volti, sembrano tutti scossi e questo è un chiaro segno di ciò che è accaduto. Ananya come Keyra si riferiscono entrambe ad Efrem, anche loro, probabilmente, parlano di ciò che è accaduto, per quanto un singolo uomo possa mostrarsi aggressivo, non credo che potrebbe sortire un effetto del genere su tante persone riunite, tra l’altro in uno spazio ristretto come questo.
    <<Simbiosi ed è stata colpa di… EFREM!>>



    Oh, l'ha capito anche il genio, è stato così palese che perfino uno dal cervello imbottito di paglia come lui ci è arrivato. Alza anche la voce, sarà perché c’è eco tra le orecchie, mi limito ad alzare un sopracciglio ed a restare ferma nella mia posizione, ma con le braccia conserte e la testa leggermente piegata verso la destra<<Credo l’abbia fatta per farci stare zitti. Se questa si tappava la bocca, forse, ci evitavamo ‘sto schifo!>>



    . Mi guadagno il suo sguardo cattivo cattivo da cucciolo di lupo coi denti da latte, sarebbe capace di spaventare un bambino di tre anni o un’anziana donna pronta per la fossa, si Markus, mi stai proprio mettendo paura, sì sì! Non dico nulla, non vorrei che troppo eco nel cervello gli causi danni permanenti, ragionare presumo non sia il suo forte, potrebbe stramazzare a terra con la bava alla bocca e non ho intenzione di pulire il pavimento. Anche lui è stato minacciato, a quanto pare, dal Grande Capo, ma nulla che mi sorprenda, basta una parola sbagliata per farlo incazzare, faccio spallucce e mi concentro sulla mia mano: è un brutto taglio, che diamine mi è saltato in mente? Ho più adrenalina che neuroni, devo cercare di controllarmi o potrei uccidermi con le mie stesse mani in battaglia<<Se vuoi andare a cercarli, io ti seguo… Non ho ancora imparato la strada dunque preferirei evitare di giocare a fare l’esploratore per i cunicoli di questo labirinto>>



    Ci vuole provare con Ananya? Vuole camminarle dietro con la scusa del labirinto per guardarle il culo? Li conosco quelli viscidi come te, sempre pronti a mettere le mani addosso a qualcuno e mi presterei volentieri, se non m’irritasse la tua sola presenza. Poi eccolo nuovamente, china la testa di lato e si rivolge a Shacosa, la quale è sul letto con la gonna strappata ed una bella porzione di cosce in mostra, ma… pare che lui stia guardando sotto la gonna… in meno di dieci minuti ci ha già provato con tre persone? Mi irrita sempre più, ho voglia di fargli un bello scherzetto, così cerco di connettere la mia volontà a quella di Shacosa, di imprimerle tutto il mio immenso disgusto per Markus, la netta sensazione che lui stia osservando sotto la gonna e la voglia smodata di prenderlo a sberle. Dopo aver rilasciato il mio potere, mi volto si spalle, per non destare troppi sospetti, anche se non mi sono resa individuabile come fonte della simbiosi



    le sembrerà una idea sua, e mi avvicino alla tinozza con l’acqua, per pulirmi le ferite ricoperte di sangue, ma mantengo saldo il mio collegamento mentale alla tizia seminuda, voglio sentire il tonfo dello schiaffo contro quella bella faccia di bronzo che si ritrova.



    Simbiosi - Esperto- Avverte le sensazioni ed emozioni altrui ed è in grado di manipolarle, infondendo le proprie. Quindi se l’elfo è in uno stato di calma e la persona con la quale si rapporta è colmo di ira, ritrovandosi sotto l’effetto della simbiosi, anch’egli si calmerà. (ciò vale per tutti gli stati umorali)

  5. #495
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli




    ANANYA

    «Spero il più lontano possibile da qui… » mi risponde prontamente Keyra.
    «Simbiosi. Ed è stata colpa di… EFREM!» esclama Markus più arrabbiato che mai. Favoloso, ecco cosa ottieni con le buone maniere che le persone amano tanto: essere attaccato dai tuoi alleati. Dunque ecco la prova di ciò che pensavo. Mi rifiutavo di crederci, eppure l’ha fatto davvero. Non so se essere più arrabbiata con lui, per aver fatto esattamente quello che fanno i nostri nemici, per essere stato peggio di loro, dato che almeno i nostri nemici hanno avuto la decenza di usare l’aura in battaglia… o con me stessa, che per quanto io ci provi, finisco sempre per prendere ordini da un essere immondo che non si fa scrupoli a manipolare la mia mente affinché io lo tema.
    «Credo l’abbia fatta per farci stare zitti. Se questa si tappava la bocca, forse, ci evitavamo ‘sto schifo!» oh ma guarda, stesso ragionamento mio.
    No, ma che dico! Questa è una questione di principio!
    Non può sbottare e farci la simbiosi unicamente perché discutiamo (ok quelle due si sono anche attaccate, ma è durata poco, e poi sinceramente sono anche cavoli loro). Se gli dava così tanto fastidio alle orecchie poteva semplicemente andarsene, come fa sempre, come a quanto pare ha fatto anche stavolta!
    In ogni caso, Daphne rimane indifferente a queste sue parole, e comincia a medicarsi le varie ferite.
    «O chi lo sa, magari l’avrebbe usata comunque: forse ha deciso di cambiare approccio visto che puntare falci alla gola o far sventolare persone con le sue radici lo ha annoiato!» alza il mento e mi mostra una ferita, probabilmente causata dal “benvenuto” che gli ha dato Efrem «Con lui intendi Efrem o Andreus? Il primo ha blaterato un torno subito e poi è uscito… L’altro invece credo si sia cagato sotto e sia fuggito»«Capisco… fa sempre così. Dà di matto e poi scappa. Poteva anche andaresene subito, già che c’era, risparmiandoci tutto questo.»Andreus non c’è?… bene. «Che l’abbia fatto per farci stare buoni o no, è stato davvero insensato e meschino… voglio dire, con la simbiosi poteva instillarci qualunque emozione, perché non la serenità, o la fiducia in lui? E’ davvero... triste, che abbia scelto di ricorrere alla paura.» dico amareggiata, per poi aggiungere a voce più bassa, quasi come fosse un pensiero ad alta voce «Questo la dice lunga sulla sua capacità di comando...»
    Forse l’ultima frase non avrei dovuto dirla, ma non me ne frega più nulla.
    Anzi, meglio. Spero che colgano il messaggio.

    Sei come lui. Non sei in grado di farti rispettare normalmente, e quindi ricorri a questi mezzi da vigliacco. Sei anche peggio di lui. Almeno lui aveva uno scopo, un perché, per agire in quel modo. Tu no. Tu non hai niente.

    E poi, cosa ha ottenuto così? Spera forse che la paura che ci ha messo rimanga? A me non fa paura, solo disgusto. Ecco ciò che provo, rabbia e disgusto. Quando mi sono unita a questo gruppo mi sembrava una persona seria, determinata… ma l’apparenza inganna, e semplicemente lui ce l’ha col mondo. E se prima lo consideravo solo incapace di controllare la rabbia, ora lo considero anche uno schifoso vigliacco. Ho già subito trattamenti del genere, abbastanza per sapere che il non reagire non ti porta da nessuna parte, se non su un altare in una grotta oscura, con un pugnale piantato nel cuore.
    E’ ridicolo. Se davvero ci fossero delle spie tra noi, ha creato terreno fertile per piantare i semi della discordia. Ora più che mai sarebbe facilissimo metterci tutti contro di lui. Già… sarebbe molto facile…
    Forse solo Andreus non lo tradirebbe… non capisco come faccia a sopportarlo, secondo me ne è segretamente innamorato.*
    «Se vuoi andare a cercarli, io ti seguo… Non ho ancora imparato la strada dunque preferirei evitare di giocare a fare l’esploratore per i cunicoli di questo labirinto» «Ok, così ti mostro anche la struttura.» gli dico aspettandolo, visto che ha rivolto una domanda a Shayla. Quando sarà pronto ci incammineremo. Voglio prima trovare Efrem, voglio sapere dov’è, cosa sta facendo… e, soprattutto, perché fugge sempre via così.
    Se non fosse una cosa insensata, si potrebbe quasi pensare che la vera spia sia lui.

    *Ananya ovviamente non sa di Andreus ed Efrem, né ha elementi per ipotizzarlo seriamente. La sua è volutamente un’esagerazione.
    Ultima modifica di Akuiyumi; 15th May 2015 alle 17:17


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  6. #496
    sim dio L'avatar di niobe cremisi
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Yadirha BlackSnow

    Nonostante lo stato di torpore in cui mi caduta in cui mi ritrovo riesco a captare un vociare continuo e assordante che mi entra nelle orecchie fino a perforarmi il cervello. <<Simbiosi, sd è stata colpa di… EFREM!>> Lo sapeva che qual terrore che ho provato prima non era vero. L’uomo poi continua a parlare accusando Daphne di non tenere la bocca chiusa, insomma il solito scarica barile. uffi a quanto pare non riuscirò proprio a chiudere occhio, così lentamanete mi alzo e mi metto seduta sul letto e dopo essermi stiracchiatta mi guardo attorno alla ricerca del “grande” capo che ovviamente non trovo. <<Dov’è finito Efrem? Non ditemi che è sparito di nuovo!>> Dico esasperata
    A rispondermi è stato l’uomo Markus se non sbaglio «Con lui intendi Efrem o Andreus? Il primo ha blaterato un torno subito e poi è uscito… L’altro invece credo si sia cagato sotto e sia fuggito» Ah fantastico prima ti fa la simbiosi poi sparisce, che comportamento maturo.
    Come sempre Ananya centra in pieno il beraglio «Capisco… fa sempre così. Dà di matto e poi scappa. Poteva anche andaresene subito, già che c’era, risparmiandoci tutto questo. Che l’abbia fatto per farci stare buoni o no, è stato davvero insensato e meschino… voglio dire, con la simbiosi poteva instillarci qualunque emozione, perché non la serenità, o la fiducia in lui? E’ davvero... triste, che abbia scelto di ricorrere alla paura.» Dice amareggiata «Questo la dice lunga sulla sua capacità di comando...»
    Sono pienamente daccordo con lei non si fa così, che cosa sperava di ottenere?<< Già concordo nuovamente con te Ananya non è così che ci si guadagna il rispetto e la fiducia che un capo dovrebbe avere. Io davvero non riesco a comprendevi voi di Dohearis cercate di uccidervi in un allenamento che dovrebbe essere amichevole e non all’ultimo sangue, tagliate la testa ai nemici, non so per gloria personale forse? E poi usate le tecniche mentali come se fosse un gioco!>> Dico tutto d’un fiato << Io davvero non riesco a comprendere questo paese e i suoi abitanti>> Concludo tristemente e anche leggermente stanca per via dello sfogo.<< Comunque io sono Yadirha BlackSnow>>
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    Crimson Door
    e Crimson Store



  7. #497
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuviel


    Ora torno a respirare regolarmente anche se il mio respiro lo percepisco più accelerato del solito, ora le mie gambe stanche però, riescono a sorreggere il mio peso.

    Porto le mani dietro la schiena poggiandomi allo stipite della mia porta che è stato il mio sostegno per il pessimo quarto d’ora, rialzo il viso stanco e tirato per la notte insonne, mentre la stanchezza cerca di dominarmi e stringermi nella sua presa, la Simbiosi di Efrem non ha certo aiutato la mia precaria instabilità fisica , anzi, ha contribuito ad un dispendioso spreco di energia, energia risucchiata dalla paura di lui. Ancora stento a credere che l’abbia fatto davvero. Improvvisamente uno strano fischio mi ronza nelle orecchie mentre vedo dinanzi ai miei occhi piccoli barlumi luccicanti, fitte acute e dolorose mi colgono alle tempie vanno e vengono per poi ritornare sempre più forti, brividi freddi risalgono la mia schiena mentre inizio a sudare , eppure qui dentro non fa caldo, è vero la temperatura si è surriscaldata, ma non di certo quella ambientale…sento la gola secca e un impellente bisogno di bere, bere qualcosa di fresco… d’istinto mi tocco le labbra, labbra che al mio tocco sono roventi scottano, mi sento debole , probabilmente al sonno e alla debolezza, si è aggiunta la potente Simbiosi di Efrem e questa concentrazione di fattori mi ha procurato un po’ di febbre da stanchezza. Non importa, mi basterà un po’ di riposo, non voglio che i presenti si preoccupino inutilmente. Attorno a me le parole giungono ovattate ma comprensibili mentre ogni tanto la vista si appanna , ruoto quindi il viso verso l’interno della stanza, cercando di ignorare i brividi di freddo che mi scuotono e , passo in rassegna come poco fa i volti di coloro che sono ancora presenti in stanza, fissandoli uno ad uno per vedere se davvero stanno bene, Medea sembra star meglio dopo aver trovato rifugio tra le forti braccia del nuovo elfo..Markus…Markus che ha riconosciuto la simbiosi di Efrem e provvede ad informare anche Ananya che a quanto pare non ha compreso subito ciò che è accaduto per poi mostrare tutto il suo disappunto nei confronti di Daphne, mostrando i delicati segni che Efrem gli ha lasciato sul collo al suo arrivo, guarda poi Ananya:
    <<Con lui intendi Efrem o Andreus? Il primo ha blaterato un torno subito e poi è uscito… L’altro invece credo si sia cagato sotto e sia fuggito>>
    Ascolto le sue parole, ciò che sta dicendo non lo condivido, su Efrem sono pienamente d’accordo, lanciare la sua Simbiosi per poi sparire indisturbato come se niente fosse, che comportamento assurdo…ma non gli permetto di parlare così di Andreus.
    Nel mentre Markus chiede ad Ananya che se vuole andare a cercare i due, si unirà alla ricerca, lei sembra accettare la sua richiesta e si offre di mostrargli anche la struttura.
    Cosa è successo ad Ananya? Sembra diversa, più gentile, più disponibile rispetto al solito, mi piace questo suo nuovo lato del carattere.
    Con calma mista a disappunto e la spossatezza che sento prima che i due se ne vadano mi rivolgo a Markus dopo che Ananya ha terminato di parlare seguita poi da Yadhira che sembra essersi risvegliata e ripresa, le sorrido sincera mentre gli occhi mi si fanno lucidi e fatico a tenerli aperti:
    <<Markus so che non lo conosci, ma non ti permetto di parlare così di Andreus, passano tutte le cose più oscene su Efrem, condivido… >>e con questo, sposto lo sguardo su Ananya e su Yadirha per dare loro appoggio a ciò che hanno detto, poi ritorno con gli occhi sull’elfo <<… ma Andreus non è un codardo e nemmeno un caga sotto per usare la tua colorita espressione, io sono scesa in battaglia con lui e ti posso assicurare che si è comportato da vero guerriero…sono pronta a giurarlo su ciò di più caro che possiedo. >>
    Dico con tutta la fierezza di cui sono capace, mentre i miei occhi e lo so, risplendono a queste mie parole, lui è sceso in battaglia, ha dovuto combattere contro sua sorella, ha dimostrato grinta e sangue freddo, Markus non può pensare che sia una fragile signorina come me o come chi altro, lui è forte e lo ha dimostrato, lo capirà anche Markus ne sono sicura gli ci vuole solo un po’ di tempo.
    Sposto poi i miei occhi su Daphne, la vedo dirigersi verso la tinozza d’acqua, la sua ferita sanguina.
    Mi sposto dalla mia posizione e mi dirigo piano verso di lei portando con me delle bende e un po’ di echinacea per disinfettare:
    <<Daphne se vuoi posso rendermi utile e medicarti, ho già qua il necessario . >> Le chiedo gentile con un sorriso mostrandole bende e disinfettante.
    Se accetterà prenderò la sua mano, la passerò nell’acqua per poi prendere a medicarla, se invece rifiuterà le lascerò tutto li accanto e mi andrò a sedere sul vicino letto prima che le mie gambe decidano ancora di cedere e la febbre peggiori.
    Ultima modifica di DELTAG; 15th May 2015 alle 20:01

  8. #498
    sim dio L'avatar di Lilla_20
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    Re: [Deus ex Machina] Quest Ribelli

    Medea Euripide



    Ancora abbracciata a Markus smetto di tremare, il mio cuore torna ad un ritmo normale e scopro di non temere più ciò che mi vuole fare Efrem. Mmm… ha usato la simbiosi! Non può che essere quella.
    Sento poi la voce di Ananya «Il pericolo è passato….>>
    Apro gli occhi e mi trovo abbracciata a Markus. Ops. Che figura! A mia discolpa posso dire che non è colpa mia. Lo guardo per qualche secondo mentre le mie guance diventano rosse. Lui me ne accarezza una asciugando in parte le mie lacrime. … <<Tutto bene?>>
    <<Sì ora sì… hem… grazie>> Mi stacco quindi dal suo abbraccio anche perché la cosa sta diventando imbarazzante, sì è carino ma praticamente non lo conosco e l’unica cosa che ci ha accomunati è stata la paura di Efrem e di ciò che ci poteva fare.
    Anche Markus ha capito chi è stata la fonte di tutto ciò… <<… Ed è stata colpa di… EFREM!>>
    Ma che cavolo voleva fare? Perché ha voluto instillarci la paura di lui? O meglio la paura di ciò che poteva farci? E’ proprio pazzo, prima sgrida Yadirha perché non mi ha aiutata quando gliel’ho chiesto e poi ci traumatizza? Ma è un… un… Uno stronzo!!! Ecco quello che è.
    Stiamo tutti dalla stessa parte anche se ovviamente ognuno di noi lo fa per i suoi motivi personali, ma siamo alleati ed il nostro nemico è lo stesso per tutti. Non è questo il modo di dimostrarci che ha le palle.
    Sento poi la voce di Markus rivolgersi ad Ananya <<Se vuoi andare a cercarli, io ti seguo… Non ho ancora imparato la strada dunque preferirei evitare di giocare a fare l’esploratore per i cunicoli di questo labirinto>>
    No adesso l’ultima persona che voglio vedere è proprio Efrem! Anche perché se me lo trovassi davanti non riuscirei a trattenermi e alla fine mi ammazzerebbe davvero fingendo magari di farlo in allenamento!
    Keyra intanto difende Andreus, ha ragione, lui non è come Efrem, ma sinceramente ora non ho la forza di difenderlo e fortunatamente la rossa se la cava benissimo anche da sola.
    Mi alzo lentamente felice che le gambe mi reggano, mi guardo intorno fino a cercare chi voglio.
    <<Che ne dici di prestarmi qualche abito? Ho voglia solo di un bagno e di mettermi a dormire per non so quanto tempo>>.
    Dico a Keyra cercando di far uscire una voce calma e cordiale anche se mi sento l’esatto opposto, ma lei non c’entra nulla, anzi, è sempre stata molto gentile con me, quindi non devo prendermela con lei.
    Se Keyra mi risponderà che va bene la seguirò, altrimenti cercherò di andare in camera mia, mi farò un bagno bollente e poi una bella dormita.
    Ultima modifica di Lilla_20; 15th May 2015 alle 20:23

  9. #499
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli



    Markus Obelyn


    L’isterica resta indifferente al mio discorsetto e facendomi spallucce se ne va bella-bella a curarsi. Ma… Io le stavo parlando! Vabbè.



    Sbuffo sonoramente e, visto che ci sono, do un’occhiatina di sbieco, proprio per non farmi notare, al suo lato B. Però… E’ messa bene... Ascolto leggermente distratto sia le parole di Ananya sia le parole di tre dita che mi dice di chiamarsi Yadhira finché non ignoro bel culetto e mi concentro sulle due fissandole contrariato: ma che cavolo stanno dicendo? Efrem avrà anche un caratteraccio, però per quel poco che lo conosco non mi è sembrata la persona che descrivono. Non è né un vigliacco, né un insensato, né un meschino e mi sembra perfettamente in grado di fare il capo: non saremmo qui altrimenti. Mi incupisco quando Yadirha comincia a farmi domande sulle “usanze” di Dohaeris, a quanto pare viene da una tribù (visto anche il suo aspetto) dove non si tagliano teste e gli allenamenti non sono così violenti. Chiudo gli occhi e faccio un bel respiro profondo: sta scherzando vero? Li riapro, ma la donna appare seria. Serissima. Inizio ad avere seri dubbi che qua dentro qualcuno si sia reso conto del particolare che siamo in guerra… Eccetto che bel culetto: almeno lei ha dimostrato di avere le palle. Keyra d’un tratto mi dà contro ed inizia a blaterare che ho offeso il suo “amichetto” Andreus… Eh?! <<[…] Andreus non è un codardo e nemmeno un caga sotto per usare la tua colorita espressione[…]>>. Bla, bla, bla, bla… Ammazza se ne ha di fiato in quei polmoni! Deve avere un’ottima resistenza sotto le lenzuola. A stento mi trattengo dal riderle in faccia e facendo del sarcasmo le rispondo: <<Ho solo detto che è scappato in preda alla paura, non che sia un codardo. Per il mio modo colorito di parlare chiedo perdono se a differenza di “Lady tento di farti volare a vista” non ho avuto un’educazione…>>, reggo il suo sguardo, <<Ahimè le armi non si facevano da sole e dovevo lavorare se volevo campare!>>. Spero proprio di averla zittita. Nonostante la ramanzina non mi dimentico di cosa stavamo parlando ed il fatto che Keyra sembri appoggiare le altre due mi lascia basito… Ok, è stato un figlio di buona pezza quando ha usato la simbiosi su persone che qui non hanno fatto proprio niente di male. I suoi benvenuti sono “particolari”... Ma, come tutti, dubito che si fidi del primo che passa no? E poi c’è anche da considerare un particolare: Efrem è un soldato. Non è facile per qualcuno che è abituato ad addestramenti rigidi e guerre, trovarsi a gestire una situazione del genere. Dubito quindi fortemente delle parole di queste tre… Efrem non può essere così. Chiudo gli occhi per un istante lasciando che il ricordo di quel giorno mi appaia chiaro.


    <<Brutta giornata, amico?>>, sentii dirmi dal rosso che si era avvicinato al mio tavolo. Alzai gli occhi, incuriosito, e nonostante la vista annebbiata dai fiumi d’alcol cercai di osservare il bell’estraneo. <<… Che vuoi?>>, chiesi con un tono di voce sprezzante, non avevo voglia di parlare con nessuno. La morte della mia famiglia mi aveva distrutto, pensavo solo a bere e cavalcare qualche donna o uomo. Avevo perso tutto. Non avevo più niente…



    <<Solo fare quattro chiacchiere e bere un po'... Ti va?>>, disse il rosso prima di sedersi e versare dell’idromele nel mio bicchiere... Bere… Mi ripetei mentalmente. Bere, poteva andare. Accennai ad un sì con la testa mentre lo fissavo. Era bello… Molto bello. Fisico asciutto, muscoli definiti, un bel sorriso, sguardo magnetico… Non riuscii a distogliere gli occhi da lui. Mi bagnai le labbra con un sorso di idromele ed inclinando leggermente la testa da un lato presi a fissare quella cicatrice tanto simile ma allo stesso tempo diversa dalla mia. <<Come ti è successo?>>, chiesi indicando a mia volta il mio occhio, <<O anche per te… E’ una lunga storia?>>. Lo fissai in attesa di una risposta. <<Mmm... una cosa simile, sì! E a te? Vuoi fare a gara a che ce l'ha più lunga?>>.



    L’uomo evitò la mia domanda, continuando a riempirmi il bicchiere mentre mi osservava tra un misto di curiosità ed attrazione… Ma anche repulsione a causa di tutto quell’alcol. Non ricordo perché ma gli parlai di me, della mia famiglia, del carnefice. Tra lacrime, rabbia e rimpianti diedi sfogo a tutto ciò che reprimevo… Mi sentii così sciocco quando finii la mia storia, non ebbi neanche più il coraggio di guardarlo: avevo appena ammesso di essere stato un vigliacco. Fu però in quel momento che l’uomo mi sollevò il volto con l’indice e fissandomi mi disse quelle parole che mai potrò dimenticare: <<La paura tiene salda la tua forza e voglia di riscatto, saresti solo uno stupido a non averne. Essa stessa ti ha mantenuto in vita l'altra sera... ed è lei che ti spinge a pianificare il tuo riscatto. Non sottovalutarla, è da essa che si sono innalzate le grandi idee, non dalla sicurezza, ma dalla paura di poter sbagliare!>>.


    Riapro gli occhi e fissando le donne una ad una parlo. <<Ma non vi rendete conto che state sputando dentro al piatto in cui mangiate? Bella gratitudine la vostra. Efrem sarà anche uno stronzo, un manesco ed un cinico ma non è assolutamente chi dite…>>, faccio una piccola pausa, <<Lui è una brava persona ed ha un cuore. Se non fosse stato per Efrem noi non saremo qui e le nostre belle testoline farebbero da decorazione alle mura dei Raeghar… Il tutto per un capriccio di un bamboccio viziato! Siamo in guerra dove c’è gente che combatte, che si fa male e che muore>>.



    Osservo Yadirha, <<Mettere le teste su picche è un messaggio: ecco cosa succede a chi si ribella ai Raeghar. C’è chi decapita perché gli è ordinato, chi lo fa per onore, chi lo fa per fama, chi per vendetta e chi invece ci prova perfino gusto… E se questo ti sorprende allora ti dico una cosa: tu non hai visto ancora niente>>. Resto così fermo a guardarle, stringendo i pugni in attesa di una loro risposta.



    Anche se ora sto odiando Efrem per il suo “benvenuto” e la simbiosi a differenza dei presenti gli sono riconoscente. Non resterò a guardare o a farmi i fatti miei mentre tutti lo sminuiscono: è stato lui ad avermi ridato una ragione per cui lottare… E sarò dalla sua parte, sempre.

    NB: Flashback con Efrem concordato con il master.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 18th May 2015 alle 22:25



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  10. #500
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Shayla Bolton


    Resto ferma in quella posizione non so quanto, le gambe piegate all'altezza del petto, le braccia a stringerle con forza quasi a cercare di proteggermi da ciò che Efrem potrebbe farmi in preda all'ira. Gli occhi chiusi iniziano a farmi male per quanto sono stretti con forza, ma non mi sento in grado di guardarmi intorno, per paura di ritrovarmelo davanti con quella falce in mano.



    Ma lentamente l'agitazione inizia a scemare, mentre intorno a me comincio a sentire voci che si accavallano e mischiano... quasi non le distinguo, e non ho voglia di farlo. Apro gli occhi, e Efrem non è più nella stanza...per fortuna. A dirla tutta non ho la stessa paura di lui adesso, non so cosa sia successo e cosa mi sia preso per indurmi a spaventarmi così tanto, quando è la voce di Markus a chiarire questo mio dubbio. E' stata simbiosi, ci dice, per opera di Efrem probabilmente per zittirci ed imporci rispetto. Simbiosi... conosco questo potere, mi è capitato di subirlo in circostanze decisamente più piacevoli di questa, ma mai così forte e mai di questo tipo. E' stato brutto, davvero brutto, spero che non ricapiti.
    Mi osservo intorno, i ragazzi hanno cominciato nuovamente a battibeccare... ma che palle!
    Il punto del giorno sembra il cattivo comportamento di Efrem, e per quanto abbia odiato l'imposizione mentale che ci ha fatto subire, posso comprendere che sia estenuante doversi far rispettare in questo posto. Fossi io.. avrei già mandato tutti dal Sommo Raiden, fregandomene altamente del loro destino.
    Ma forse è per questo che sono quello che sono e mi diverto ad esserlo, e non guido un gruppo di rivoltosi...per mia fortuna.
    La ragazza con la pelle di serpente, dopo essersi unita alla protesta contro Efrem, si presenta ed apprendo che si chiama Yadirha, mentre Keyra con tono offeso corre a difendere il guaritore, Andreus, tessendone le lodi. Sembra tenere molto a lui e questi sentimenti sono sempre un problema in tempo di guerra. Sono debolezze che non puoi concederti, un lusso a cui personalmente ho rinunciato molto tempo fa. Sento la voce di Markus alterata riprendere le due offese, difendendo Efrem, e solo allora mi accorgo di essere ancora nella medesima posizione di prima, le gambe devono essersi ormai atrofizzate.
    <<Te? Come va?>> Mh? Mi volto e vedo il ragazzo osservarmi, anzi... osservare altro.



    Il suo sguardo malizioso lascia pochi dubbi sul punto al quale è convogliato il proprio interesse. Da quanto tempo non ne vedi una, Markus?



    Lentamente sciolgo la stretta sulle braccia, cominciando a distendere le gambe senza preoccuparmi di coprirmi, ma anzi lasciando scendere la stoffa strappata verso il basso mentre mi porto a sedere sul letto, per scendere. Immagino la sua mente elaborare le fantasie più proibite, e la cosa mi diverte, è sempre stata un'arma potente se usata bene. Potrei lasciarlo cuocere nel suo brodo a lungo, se non fosse che... comincio a sentire un forte fastidio. Un forte impulso di stampargli una cinquina in faccia per ciò che sta facendo. Mi fa l'occhiolino e non ci vedo più, il disgusto si impadronisce di me accrescendo il desiderio di picchiarlo e togliergli quel sorrisino idiota dalla faccia.
    Non deve permettersi di guardarmi, altrimenti la prossima volta quegli occhi glieli strappo dalle orbite... chiaro?!
    Mi avvicino a lui mostrando calma apparente, sorridendo e guardandolo negli occhi, poi velocemente carico tutta la mia forza in uno schiaffo a mano aperta che gli stampo sulla guancia destra.



    Spero di lasciargli il segno delle mie mani sul viso, così il messaggio gli sarà ben chiaro <<Provaci ancora, ed in quel caso guardala bene, perché sarà l'ultima cosa che vedrai>> esclamo, disgustata, prima di voltargli le spalle ed andare verso il mobile dove sono le bende e gli impacchi. Proverò a disinfettarmi le ferite da sola, visto che il guaritore è sparito e queste tizie parlano troppo per i miei gusti. Prendo del disinfettante, impregno una garza con il liquido e me la passo sui graffi alla gamba, sentendo subito un forte bruciore. Efrem... che Raiden ti fulmini!


 

 

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