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  1. #541
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli



    Markus Obelyn


    WOW. Ma guarda come le ipocrite nascondono la loro codina di paglia per una misera frecciatina!



    Sbuffo, mettendomi più comodo sulla sedia, ed incurante di tutto osservo le loro reazioni: c’è chi mantiene il silenzio guardandomi con disprezzo, chi mi dice che non ha nulla da dover spiegare e chi, come Anacosa, cerca addirittura di addossarmi la colpa della discussione in infermeria ripetendo le mie stesse parole… Ma che bravo pappagallino, magari le do il biscotto quando finisce di parlare. Al magico trio di comare si aggiunge poi bel culetto che esclama un <<Tu!>> con tanto di sguardo omicida. Ed ora che cavolo le ho fatto io? <<Chi ti ha interpellato? Stavamo parlando di informazioni rilevanti per la battaglia, non è il momento per attizzare nuovamente il fuoco, sta zitto o vieni con me in armeria se hai il culo che ti prude, così ti sfoghi a dovere e mi fai pure un piacere, devo sgranchirmi le ossa prima di domani!>>. Mah, in realtà la domanda di Efrem mi è sembrata rivolta a tutto e non solo la battaglia, però a quanto pare qui non c'è nessuno che intende affrontare l’argomento simbiosi... Contente loro! Mi metto a braccia conserte e fisso il mio bellissimo ossicino sul tavolo mentre cerco di ficcarmi in testa quante più cose possibile. Due nomi però spiccano rispetto ad altri: Deirdre Dell’Ovest e Ryuk Leithien. Sgrano gli occhi e fisso incredulo i presenti: forse sono io ad aver frainteso o hanno appena detto che abbiamo contro i due mostri di Dohaeris? Leithien lo conosco sia di fama sia di cognome, ma la Strega dell’Ovest… E’ praticamente lo spauracchio di ogni bambino. Anche se trovo alquanto strano che i Raeghar l’abbiano fatta scendere in campo... Non è che si sono confusi? Da quanto ne so non faceva più uso della magia per via del gingillo che porta al collo ed era costretta a servire la famiglia reale come septa. Bah... Spero comunque di non dovermi scontrare MAI con nessuno dei due: sono avversari davvero temibili. D’un tratto la tipa seduta affianco a me esclama un <<Azz!>> che mi fa voltare in sua direzione.



    Vedo che si alza e mettendosi al centro della tavolata comincia a leggere un foglio ad alta voce. Pare che sia una lettera scritta ad un certo Kaleb, in cui qualcuno parla di sentimenti nascosti verso Efrem e da una frase, se si fa attenzione, si può anche intuire che questo Kaleb provi interesse per Andreus...

    “Sai qui c'è anche Andreus... abbiamo avuto una piccola incomprensione, roba da nulla, sistemeremo presto e spero di avere modo di parlargli un pò di te, non ti metterò in imbarazzo, lo giuro, almeno ci proverò...

    Continua poi con dei particolari che mi portano d’istinto ad osservare bel culetto: si parla infatti del covo, del fatto che Efrem abbia occupato la sua stanza e che ora riesca ad usare il fulmine su un’arma di nome Pandora… Con tanto di rivelazione finale shock, cioè che Kaleb è il fratello di Daphne. Oh Dei, questa cosa, oltre che imbarazzante, è soprattutto meschina ed ingiusta: è palese che la mora si stia prendendo gioco di lei ed il suo atteggiamento provoca in me solo disgusto. Che schifo. Per fortuna Keyra interviene cercando di dare una lezione alla mora, ma è proprio Daphne a catturare il mio sguardo quando con un <<Ora basta!>> fa cadere la sedia a terra.



    Tra le lacrime ed i singhiozzi poggia le mani sul tavolo ed io non posso fare a meno di fissarla negli occhi rammaricato... Nonostante il dolore sia ben visibile sul suo volto pronuncia un discorso semplicemente perfetto, con una frase che mi colpisce dritta al cuore.<<In pochi mesi mi sono trovata senza una casa, privata della mia famiglia, privata del mio viso ed ora anche del mio privato, non… non ho più nulla da perdere, mi resta solo la mia vita e la vendetta, queste non potrete portarmele via, non lo faranno neanche domani al campo di battaglia>>.



    Cavoli quanto siamo simili. Solo ora mi rendo conto che se non facevo lo stupido, forse, avrei legato con una delle poche persone toste e sincere, soprattutto sincere, che sono qui al covo... Come mio solito mi sono lasciato guidare dal mio pessimo carattere ed ho sbagliato.<<Ora scusatemi, vado ad allenarmi… Fate ciò che volete di quelle lettere>>, la sento dire con un fil di voce mentre va via dalla stanza. E che diamine fanno tutti? Perché nessuno cerca di parlarle o fermarla? Perché se ne stanno impalati a fissare la scena? Mentre guardo incredulo gli altri le parole di Daphne si ripetono ad eco nella mia testa.
    Fate ciò che volete di quelle lettere…
    Ciò che volete di quelle lettere…
    Quelle lettere.

    Fisso quell’inutile pezzo di carta mentre la rabbia investe ogni fibra del mio corpo. Basta. Quella stronza la pagherà perché non si gioca con i sentimenti altrui.<<Tu!>>, esclamo indicandola con un dito, <<Mai sentito il detto: ride bene chi ride ultimo?>>.



    Lascio che un ghigno appaia sul mio volto quando sfrutto l'abilità che mi hanno donato gli Dei Siamesi e provo a canalizzare l’odio che sento per lei verso dei simpatici esserini che vivono rintanati nel buio delle cripte: le pantegane.

    Simbiosi

    Gli elfi nascono dalla natura e con essa hanno forte affinità, sono in grado di comunicare con la flora e la fauna nel linguaggio antico della madre terra: i fiori, le rocce, le creature, ecc
    I maghi e gli stregoni sono loro stessi frutto della natura, la luce e l’ombra fanno parte del Tutto, quindi gli elfi sono in grado di connettersi anche alle loro menti, riescono dunque a percepire ed infondere, a loro volta, le proprie emozioni. Gli effetti sono diversi a seconda del grado:

    Allievo - Avverte le sensazioni ed emozioni altrui, è dunque difficile ingannarlo, se chi gli sta di fronte cerca di celare le proprie intenzioni.
    Desidero che la attacchino. Desidero che la mordano. Desidero che la graffino. Desidero che le strappino le vesti mettendo a nudo il suo corpo. Dovrà provare la stessa umiliazione di Daphne e sentire sulla sua pelle cosa vuol dire essere derisi. Comunque sia, che l’azione vada o meno a buon fine, non resterò a guardare ma correrò da Daphne ed urlandole un <<Hey aspetta!>> cercherò di farla voltare in mia direzione… Perché, stento a crederlo, ma sono davvero preoccupato per lei.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 1st June 2015 alle 02:16



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  2. #542
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    In silenzio mi allontano dalla sala, cerco di non badare a cosa potrebbero dire o meno, non m’importa, ormai è tutto in pasto agli squali, che si divertano pure alle mie spalle, ho bisogno di pensare ad altro.



    Domani, poche ore mi separano dalla battaglia, indosserò la divisa dei ribelli, scenderò in campo per rappresentarli, non posso e non devo sbagliare, ci sono troppe cose in gioco e non posso permettermi un passo falso, punterò a far male, ad uccidere se ne avrò la possibilità, all’Auspex dovrà sventolare il nostro vessillo, il secondo di una lunga lista… spero! Non sono mai stata in quel luogo, ma ne ho sentito parlare spesso, è un posto mistico che pare incantato: la grande cascata si riversa in uno stagno dove due statue, quelle della morte e della rinascita, sorvegliano l’altare dei bagliori.



    L’Elysium è la mia casa, quella di tutti gli elfi, mio padre è sempre stato entusiasta di quel luogo ancestrale, ci teneva a farci visita spesso e solitamente pretendeva che lo seguissimo tutti della famiglia ed anche se facevo finta di annoiarmi, in un certo senso mi divertiva stare in quel luogo, mi sentivo… in pace. Ma a che servono questi farneticamenti… sto cercando solo di distrarmi, pensare ad altro che non mi faccia venire in mente dove mi trovo e cosa è appena successo, maledetto il giorno in cui ti ho conosciuto Efrem, se io non fossi venuta al Castello ora non mi troverei di certo qui, a bramare vendetta come un cane rabbioso con il sangue alla bocca, quel giorno non mi sarei distratta, non avrei fatto cadere il vassoio su Lumen ed ora avrei ancora il mio viso, avrei ancora i miei capelli… i miei lunghi ed amati capelli che ho tagliato in gesto di stizza e per celare le zone bruciate. Gli occhi bruciano, bruciano tremendamente, ma almeno ho smesso di piangere.
    <<Hey aspetta!>>



    Una voce fastidiosa che ho imparato a conoscere nelle ultime ore giunge alle mie spalle, non mi volto, non voglio parlarci, ha deciso di seguirmi per continuare ad umiliarmi? No, grazie! Continuo ad avanzare verso l’armeria, ma il ragazzo non demorde, sento ancora i suoi passi alle mie spalle, è troppo insistente, non mi piace per nulla. Il momento di tristezza inizia a tramutarsi in rabbia, un sentimento che accolgo meglio, mi è decisamente più fine e ci sono fin troppo abituata. I passi aumentano, mentre aumento il ritmo dei miei, mi segue e nel frattempo il fastidio aumenta, il nervosismo somatizza ed avverto un formicolio bruciante che si addensa al centro dello stomaco, più avanzo, più lo sento alle mie spalle e più questa sensazione fastidiosa aumenta, si dirama, cresce, fino a pervadermi totalmente.



    Arrivo in armeria ed avverto un fastidio al braccio, un tremolio che lo percorre e noto con mio stupore, un piccolo filamento azzurrino che si libera timido dal palmo della mano, per poi morire mischiandosi all’aria. Improvvisamente la sensazione allo stomaco cessa, ma tutto il dolore, tutto il bruciore risale prepotente verso il busto e s’infila letteralmente attraverso la carne bruciandola, fino a quando altri piccoli filamenti iniziano a liberarsi ancora dalla mano… ancora altri filamenti, più doppi che rimbalzano nel palmo e non muoiono, si condensano l’uno all’altro in un groviglio di scintille che mi causano un bruciore incredibile, ma resto ad osservare quasi estasiata il mio elemento che prende vita all’interno della mia mano, ne ho il contollo… riesco a plasmarlo a muoverlo a trasformarlo. Ancora quella voce alle mie spalle “Hei… mi hai sentito?” Stringo la mano su quella che ormai sembra una sorta di lancia plasmata dal fulmine, sento lo sfrigolio della carne, dovrò abituarmici. Mi volto di scatto e senza pensarci la lancio contro il ragazzo, voglio prenderlo al braccio destro e fargli sentire un bel po’ male e gli dirò



    “Poche chiacchiere, fammi vedere cosa sai fare!”

    *azione di Markus che segue Daphne concordata

    Lancia di fulmine – Si crea un fulmine dalle dimensioni di una lancia, che può essere scagliata al nemico, causandone danni medi da elettricità (80 volt)


  3. #543
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli



    Markus Obelyn


    Cavoli se è veloce, riesco a starle dietro a stento! Ma non demordo e la seguo comunque nonostante mi renda conto che mi stia ignorando. Non so cosa mi prende, non mi importa neanche di essermi messo contro quell’altra tizia carina usando i ratti, ormai il mio unico pensiero è Daphne. Ciò che è accaduto, ma soprattutto le sue parole, mi hanno colpito, questa ragazza con i suoi problemi e le sue insicurezze mi ha ricordato me… Il Markus che Efrem ha salvato. Io so come ci si sente, so ciò che si prova quando sì è soli, quando si crede di non avere più niente da perdere e so quanto è brutto vedere gli altri deriderti e voltarti le spalle, specialmente se erano amici… Persone in cui credevi ma che nel momento del bisogno ti hanno lasciato nella merda. Finalmente raggiungiamo l’armeria e Daphne si ferma dandomi ancora le spalle quando le dico <<Hei… Mi hai sentito?>> con voce affannata. La sua risposta però non è di certo quella che mi aspettavo: Daphne si volta verso di me ed un bagliore bluastro mi prende in pieno.



    Una forte scarica elettrica mi colpisce al braccio destro bruciando la pelle, aggravando l’ustione già presente al polso e facendomi serrare i denti. Nonostante il dolore sia atroce non riesco ad urlare... Sofferente mi stringo la spalla destra e solo quando l’elettricità - finalmente - diminuisce un poco il corpo reagisce facendomi spalancare la bocca e lasciando che un gemito smorzato esca dalle mie labbra.



    E cazzo che male! Mi aspettavo al massimo un "vai a quel paese" ma di certo non una scossa elettrica. DEI. Guardo la ragazza dritta negli occhi ed inspirando cerco di mostrarle con la mia espressione solo rabbia: sto soffrendo come un cane ma non voglio darle la soddisfazione di vederlo.



    <<Poche chiacchiere, fammi vedere cosa sai fare!>>, la sento gongolare beffarda. Ringhio a causa del dolore, della frustrazione e della rabbia. Sto uno schifo, tra ceffoni, elettricità e fuoco ormai non so cosa mi bruci di più, ma se è così che vuole sfogarsi allora la accontento, io non mi tiro indietro... Spero solo di restare vivo alla fine di questo scontro. L’elettricità continua a bruciarmi il braccio ma mi costringo ad ignorarla, o almeno per ora, e con la mano sinistra (quindi il braccio buono) impugno una delle spade ad una mano presenti in stanza.



    Muovo dunque un passo verso di lei, poi un altro ed un altro ancora, aumentando man mano la velocità, e mi lancio contro di lei fingendo di volerla colpire dritta al fianco destro: per non farla insospettire carico anche il colpo portando la spada dietro la mia schiena.



    Arrivato a quasi un metro però faccio la mia vera mossa. Mi abbasso con uno scatto e scivolando rasoterra cerco di colpirla alla base del suo piede destro, con il mio sinistro, in questo modo dovrebbe cadermi addosso, come se fosse un sacco di patate, ed io mi avvinghierò a lei bloccando una sua fuga con le mie gambe. Se tutto andrà come ho detto, allora io le poggerò la lama della spada dietro la nuca e, senza farle male, la avvicinerò al mio viso dicendo, <<Mi sono sempre piaciute le ragazze con un po’ di iniziativa…>>. Se invece mi andrà male allora resterò steso a terra ed impugnerò saldamente la spada dall'elsa posizionandola verso l'esterno, come se fosse uno scudo.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 1st June 2015 alle 02:24



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  4. #544
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli


    Keyra
    Isyl Tinnuviel

    Resto impassibile davanti a Lucynda ai suoi occhi verdi color muschio, mentre i miei sono cielo in tempesta, benché io non sia uno spirito propriamente bellico non posso perdonare ciò che ha appena fatto. A quanto pare, non sono l’unica a cui il suo comportamento non è piaciuto, prima Anne poi Markus, poi chi altro? Dietro di me brusii di sottofondo si confondono mentre avverto un’ energia conosciuta e familiare entrare in risonanza con la mia… a chi appartiene?

    Sento un rumore un qualcosa che cade e poi la voce di Daphne irrompere nell’aria come fulmine a ciel sereno, ascolto le sue parole :
    “…in pochi mesi mi sono trovata senza una casa, privata della mia famiglia, privata del mio viso ed ora anche del mio privato, non … non ho più nulla da perdere, mi resta solo la mia vita e la vendetta, queste non potrete portarmele via, non lo faranno neanche domani al campo di battaglia”
    Un qualcosa si rompe dentro di me, mentre mi porto una mano sul cuore, cuore che manca un battito. Sono le sue parole, ma è proprio nelle sue parole che rivedo me stessa. Vita, Vendetta due parole che mi appartengono e cha a quanto pare ci accomunano più di quanto pensassi.
    In un anno ho visto la mia vita cambiare, un po’ per mia volontà un po’ per le circostanze, non tolleravo il comportamento accondiscendente di mio padre nei confronti dei Leithien, Leithien che lui ha sempre servito con novizia, ripagato poi dagli stessi per i suoi onorati servigi, con l’uccisione della moglie, di mia madre. Una donna innocente colpevole solo di aver sposato l’uomo sbagliato.
    Esiste un tempo per ricercare la calma, per tacere e sopportare, ma esiste anche un tempo in cui tutto questo non è possibile, il tempo quando scorre troppo inesorabile scivolando sulle nostre vite e, segnando la nostra anima, stanca opprime, uccide …ora è il tempo di reagire, cambiare il proprio destino e dire basta …
    Mi sposto di lato a Lucynda, alla sua destra, dalla parte da cui sono venuta, sono al suo fianco non troppo distante, mi volto verso i presenti, verso coloro che non hanno parlato,non hanno detto nulla, si sono limitati ad essere silenziosi spettatori, questione di scelte, di abitudini…

    <<La fuori c’è una guerra che ci aspetta, implacabile, che non perdona, dove anche un piccolo sbaglio potrebbe rivelarsi fatale … >> abbasso la testa mentre lacrimoni prendono forma agli angoli degli occhi più per il nervoso che per altro, come si è permessa di agire così nei confronti di Daphne?<<Non avrebbe dovuto agire così, non lo meritava, so come ci si sente ad aver perso tutto e, quando davvero non hai più nulla da perdere anche se so che le emozioni in guerra non sono permesse, un piccolo barlume di sentimento è quello che ti tiene a galla e non ti fa sprofondare nella totalità delle tenebre facendoti sentire comunque viva, non siamo soldati senz’anima , siamo persone che combattono perché credono e vogliono un qualcosa…>> mi volto, vorrei uscire dalla stanza, correre fuori nonostante la febbre ma un qualcosa mi trattiene:

    Improvvisamente mi tornano alla mente le parole che Efrem ha pronunciato nel mio incubo… - sei debole- il suo ghigno diabolico e feroce mentre agita la sua falce…


    - No non sono una debole, non puoi sapere cosa si agita nel mio animo…non lascerò che la guerra offuschi quel po’ di umanità e pietà che ancora mi rimane -
    Ultima modifica di DELTAG; 21st May 2015 alle 20:21

  5. #545
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    A quanto pare il mortorio continua con la sua marcia funebre. Silenzio arriva solo alle mie orecchie, silenzio che da un lato speravo di ricevere ma che dall'altro mi infastidisce un po', avrei preferito che avessero parlato, interagito con me per ciò che ho fatto in infermeria. Possibile che abbia messo tutta questa paura in tutti loro? Wow. E in battaglia cosa sperano di affrontare? I simpatici amichetti del bosco che non faranno mai del male e che regaleranno solo fiorellini e giocattoli con grandi sorrisi? Bah. Qualcuno però prende la parola, Shayla, beh almeno a qualcuno la lingua non è caduta di botto per terra. Chiede un riassunto su quanto appreso finora dalle fazioni, bene. È già qualcosa, mi sistemo sulla sedia mettendomi dritto come prima ma è Yadirha a precedermi spiegando ciò che ha incontrato sul campo di battaglia. A quanto pare Vicent si è trasformato da semplice ragazzino con qualche addominale in più rispetto al cervello a un vero e proprio assassino. Mh, beh, almeno Lantis si è rivelato utile con le sue truppe, o magari qualcuno come la sorellina di Andreus si è data una svegliata e ha messo un po' in riga i suoi uomini. Delle descrizioni delle reiette non mi viene nulla di familiare ma cercherò qualche informazione sulle tribù limitrofe più tardi, in biblioteca. La reale descritta mi fa pensare subito alla futura moglie di Lantis, la famosa Lady Waters. Bah, quell'uomo manderebbe in battaglia persino sua nonna se solo riuscisse a brandire il deambulatore come se fosse una spada. A seguire Daphne, che di buon grado accetta la mia scelta di mandarla in battaglia e di ospitare Shayla fin quando non avremo trovato una soluzione più comoda per tutti. Ho paura di ciò che potrebbe succedere tra quelle due da sole in camera, ma voglio confidare nel loro buon senso. «Allora? D’un tratto il gatto vi ha mangiato la lingua o cosa?» le parole di Markus seguite dal suono di quello che sembra un osso risuona nel silenzio della stanza. Un ghigno, quasi impercettibile si mostra sul mio viso. Finalmente qualcuno che parla, anche se un po' a sproposito, ma vabbè. «Non siate timide! O magari, se volete, posso sempre chiedere ad Efrem di uscire così vi ritorna la voglia di parlare…» guarda poi in basso, verso il mio petto, verso la collana, istintivamente me la rigiro tra le dita senza però distogliere gli occhi dall'uomo e dalle altre persone riunite qui dentro. Ascolto in silenzio con un’espressione anonima e seria sul volto, una maschera di cera che aspetta solo di essere sciolta per mostrare il vero volto della bestia. No Efrem, evitiamo stragi davanti ad Anne. Vorrei risparmiagliele almeno per ora, fin quando non comprende il carattere di questi bambini qui dentro. Mi aspettavo delle parole dette alle spalle, e avrei voluto affrontare il discorso da persona civile e matura, ma vabbè. Vedo che qui il coraggio spunta fuori solo quando non serve. È inutile marciarci sopra, soprattutto con queste frecciate da massaia pettegola. Il ragazzo infine mi fa la domanda che, sincero, mi aspettavo. Mi chiede il perché ho usato la mia simbiosi in quel modo. Dimostrazione di ciò che potrebbe esserci aldilà di queste quattro mura o solo per mostrare chi ce l'ha più grosso qui dentro? E se ti dicessi che è per entrambe le cose? Mi sono stancato di avere a che fare con ragazzini supponenti e, come hanno avete bisogno davvero di assaggiare ciò che significa la vera paura. Loro non sanno cosa significa subire laa vera aura di tenebra di un maestro. Non hanno mai guardato la guerra come la guardo io, pare che la prendano ancora come un gioco. Sto per dare voce ai miei pensieri ma è Daphne ad anticiparmi bloccando l'uomo dal dire altro. Slitto gli occhi da uno all'altra. Che se le diano pure, almeno si calmeranno un po' e domani le due donne saranno allenate. Un «Azz!» sibilato a gran voce mi distrae, guardo Lucynda accanto a Markus mentre si alza stringendo tra le dita un pezzo di carta. Si mette ritta in piedi al centro della sala con alle spalle l'arco d'entrata a farle da eco e comincia a leggere in tono derisorio quella che sembra una lettera indirizzata a un certo Kaleb. È solo alla fine, quando sento pronunciare l'ultimo nome che sento scoppiare dentro di me una furia di proporzioni immani. Stringo i pugni per la vergogna e il nervoso. Bambini, mocciosi senza un briciolo di buon senso, senza un minimo di intelligenza. Bambini che ancora si affidano a queste idiozie per ferire gli altri. Mi fanno schifo, tutti loro uno dopo l'altro. Sento il tocco delicato di Anne sulla mia mano «Dove l'ignoranza parla l'intelligenza tace, ricordi?» dice ripetendomi le parole che ero solito dirle io stesso. Mi volto verso di lei furente, mentre accanto a me sento indistinte le voci degli altri che cercano di fermare questo teatrino. Perdonami Anne, ma non permetterò che questa pagliacciata si protragga oltre ai danni di qualcuno, ai miei soprattutto visto che in quella lettera sono citato perché quella ragazza ha preso per me una cotta, sono solo bambini stupidi. È così che pensano di vincere? Deridendosi a vicenda come un manipolo di ragazzini viziati mentre io faccio la figura del direttore del circo? Anne mi stringe la mano da sotto il tavolo quasi a pregarmi di non fare nulla per poi urlare ai presenti «Dovreste essere alleati, perché tutto questo astio?» Anne, se hai deciso di rimanere qui, farò in modo che tutte queste buffonate non ti rendano partecipe. A bloccare tutto ci pensa la stessa Daphne, delusa e sconfitta totalmente si alza in piedi sbattendo le mani sul bancale. Vedo il suo volto contrarsi mentre delle lacrime rigano il suo volto «E’ tutto… vero, non lo nego, non cerco scusanti. Se ora sono qui è perché ho seguito il mio desiderio di riscatto…» singhiozza «… ho provato qualcosa per Efrem tempo fa, ma ora ha solo il mio disprezzo» volge lo sguardo verso di me furente, rabbiosa, come a voler trafiggere me stesso con quegli occhi ora arrossati dal pianto. «…disprezzo che nutro per l’uomo che è, non per il ribelle, non per il ruolo che riveste in questa guerra, ho scelto di seguire l’ideale che rappresenta» non ho alcuna idea di ciò che ho potuto fare a questa tizia, so che era una delle servette di Lumen, ma è stata lei a distruggerle il volto, non io. Ricambio il suo sguardo con rabbia restando in silenzio, non m’importa di cosa pensa di me, non m’importa di ciò che prova, o come dice lei stessa, ha provato per me. Mi ha seguito per ciò che rappresento, per ciò che io ho creato e messo in piedi, per il mio ideale, non per il mio bel volto come forse qualcun altro qui. Ed è per questo che la rispetto, aldilà di quanto possa detestarla, «ora scusatemi, vado ad allenarmi… fate ciò che volete di quelle lettere» dice fuggendo dall’ingresso seguita da Markus che le corre dietro per fermarla. Guardo Andreus che non ha ancora detto una parola, chissà che diamine starà pensando adesso. «Dopo questa ennesima dimostrazione di puro infantilismo, vorrei tornare alla questione principale.» dico sforzandomi di parlare e lasciando la mano di Anne che ritorna comoda e respira «Shayla, hai chiesto un resoconto di quanto è stato scoperto finora, non ho idea di chi abbia scelto Lantis stavolta. Per gli altri soldati confermo quello che è stato detto finora da loro. Vorrei aggiungere, che come noi ci siamo ingranditi, molto probabilmente anche le altre fazioni potrebbero aver fatto lo stesso...» perlomeno i bambini servono a qualcosa. Resto in attesa di altre domande, se non ce ne saranno altre, mi congederò e me ne andrò in biblioteca, ho bisogno di distendere un po’ i nervi…

    *azioni di Anne concordate con Mettiu

  6. #546
    sim dio L'avatar di XxRosy_99xX
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli


    Lucynda Mellow




    Tutti sembrano averla presa male, dopo aver udito chiaro e tondo ogni particolare della lettera... beh, che avete da guardare ora? Markus, che se non sbaglio è il nome del ragazzo accanto a me, interrompe le sue frecciatine e ha il coraggio di... difendere quella che prima era la sua vittima diverbiale preferita... inaudito, sono senza parole. Ma si è bevuto il cervello?! I nemici non devono essere trattati come dei cocchi di papà, devono essere tortur... e mò che succede? Tutto intorno a me è diventato buio, è impossibile interferire con quest'ammasso di dolori che mi arrivano tutt'ad un colpo... mi sento chiudere la gola, per un attimo qualcuno mi ha esportato i polmoni... cazzo... arriva un'altra bomba... maledizioneeee! Poi sento la presenza di qualcuno sempre più vicina, ma io indietreggio per evitare che egli o ella mi strappasse la lettera dalle mani... poi avverto in lontananza uno squittio di topi... mamma mia, che vogliono questi ora? Mangiarmi?! No tesori, questa non ve la do per vinta.
    Stringo più che posso il foglio, mentre provo a materializzare il più velocemente possibile la Tenebris, la sento sempre più consistente e fremere al punto giusto nella mano libera. Nel frattempo cerco di trovare una connessione su ogni particella elementale del mio corpo, per poi trasmetterla su ogni filamento d'acciaio che riveste la spada, finchè essa diviene circondata da un tetro bagliore.

    Arma – Spada in Forma Attiva
    Fulmine: l'arma è percorsa da corrente continua a 120 volt - Final Sword (Tenebris Fulgura)
    Mi concentro e, tenendo salda la presa dell'elsa, brandisco l'arma a mò di scopa nella direzione da cui proviene il verso dei ratti, per contrastare ogni loro mossa: in questo modo posso assicurarmi una copertura maggiore. Continuo ad agitare la spada finchè non sentirò più il loro stupido squittio. A questo punto le bestie dovrebbero volare in aria verso un punto indefinito, magari presso il fondo della stanza, atterrando con non poca delicatezza nel punto di morte, ovvero il pavimento.

    Ancora mi sento sottomessa da questo strano senso di vuoto e odio, ma non posso fare a meno di compiacermi quando sento Daphne frignare come una babbea senza alcuna speranza di resettare il momento in cui perse l'oggetto nelle erbacce del monastero. Non posso riaprire completamente gli occhi, la vista non è del tutto lucida, ma sono certa che la ragazzina si sia ritirata in armeria senza aggiungere altro. Idiota.

    I sensi sembrano tornar vispi come prima quando l'attenzione di Keyra mi costringe a seguire i suoi movimenti facciali... questa, con i lacrimoni, comincia a dirne di tutti i colori, che non avrei dovuto ferire Daphne con una misera lettera bla bla bla... tra l'altro non gliel'ho sabotata, l'ho trovata per caso al di fuori di queste quattro mura. Bah, alla fine non me ne importa di cosa pensa la gente, io la mia parte l'ho fatta e a me va più che bene.



    L'unica cosa a cui non posso fare a meno di tacere è udire le ultime parole della sua filippica <<...siamo persone che combattono perché credono e vogliono un qualcosa...>>

    Tra l'altro, il malessere di poc'anzi sembra aver cessato definitivamente il suo effetto... meglio, così non mi farò alcun scrupolo di intervenire per l'ultima volta in questa situazione che è divenuta fin troppo "larga".
    «Senti un po' bella, non voglio dilungarmi troppo, ma se qualcuno ferisse in maniera piuttosto atroce i tuoi sentimenti, tu cosa faresti? Ripaghi il torto con la stessa moneta o lasci che tutto vada a lessarsi nel brodo della strafottenza? Rifletti su questo, Keyra.» le rispondo seria con le braccia incrociate sul petto



    «E' impossibile che, mai una volta in vita tua, non hai avuto scontri ravvicinati con qualcuno che ha tradito la tua fiducia. Non credi?» mi avvicino adagiamente a lei, senza alcuna intenzione di contrattaccare. No, non ho voglia di affrontare ulteriori sceneggiate da parte sua, per una buona volta mi affiderò a un vecchio detto: "Patti chiari e amicizia lunga." «Se proprio ti interessa saperlo, non ho rubato la sua lettera, ma l'ho trovata casualmente in mezzo ai cespugli confinanti con il cimitero, qualche minuto dopo essermi svegliata dal coma. Non m'importa se sarai scettica delle mie parole, per una buona volta la mia volontà ha riparato parzialmente la coscienza.»
    spero almeno di averla zittita con queste parole, considerando che stavolta ho preferito comportarmi da... brava streghetta. Ma le mie speranze sono del tutto vane, poichè mi risponde come se avesse già predetto i miei quesiti



    <<Che tu l’abbia trovata, rubata o altro non m’importa, ciò non toglie che il tuo gesto è stato quanto mai inopportuno e ingiusto, soprattutto durante una riunione di guerra, dove colei che hai deciso di ferire domani scenderà in battaglia... e per rispondere alle tue precedenti domande...>> ah beh, meglio presto che tardi. No?



    <<...mi è capitato tante volte si di essere tradita dal destino, dalla vita e…se devo dirla tutta dal mio stesso sangue…ma siamo qui per una riunione che , ripeto è di guerra, quindi le faccende personale credo debbano essere risolte al di fuori di questo contesto … occhio per occhio è una giusta legge, un giusto compromesso, ma che si può applicare solo in alcuni casi e questo non era decisamente uno di questi...>>

    Tsk, certo... le leggi. Ma perchè nessuno può tradire o reagire a suo piacimento, senza tener conto di questa mania delle leggi? Perchè nessuno ha la libertà nel fare quel che gli pare e piace? Bah.
    Per me sta faccenda può terminare la sua esistenza, e oltre a ciò...



    «Sìsì, va bene, chiudiamola qui. Se proprio ci tieni così tanto a questo stupido pezzo di carta da quattro soldi, beh... tienilo. Tanto non concluderò nulla con le ciance.»
    senza aggiungere altro le consegno nelle sue mani quel che ormai non è più un segreto che avrebbe dovuto custodire solo quell'altra.

    Senza attendere una risposta, esco dalla sala per fare una veloce capatina al refettorio. E' da giorni che non metto qualcosa tra i denti, perciò ne approfitto ora. Afferro dalla mensola un po' di frutta e verdura e mi metto a sgranocchiare il tutto, finchè non mi sento sufficientemente satolla. Fatto ciò, percorro nuovamente le scale e raggiungo la sala comune, nel mentre mi accorgo che Efrem ha già ripreso le sue quotidiane orazioni. Senza sparare altre baggianate, mi accomodo al posto di prima.

    Voglio che questa cazzo di riunione finisca al più presto, prima che mi venga l'iniziativa di pregare Raiden che incenerisca l'intero monastero al posto mio, anche se non avrei i requisiti necessari per farlo...

    *Dialoghi di Keyra concordati con Deltag.
    Ultima modifica di XxRosy_99xX; 14th June 2015 alle 19:47 Motivo: Aggiunte foto.


  7. #547
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Yadirha BlackSnow

    «Mangiato la lingua?? Ma se sei tu che ti sei lamentato! Ora cerchi di rifilarci la colpa? Ma per favore! Stiamo parlando di cose ben più importanti delle tue lamentele, ma certo... tanto a te non te ne frega niente, tanto domani non sarai tu ad andare in battaglia, vero?» Alla fine Ananya ha risposto al fabbro e gli sta bene, però questo non è il momento più adatto per discutere domani c’è una battaglia e le due guerriere devono avere il quadro completo della situazione.
    «Ti ricordo che Efrem è il tuo capo e lui non deve rispondere delle sue azioni proprio a niente e nessuno!» Già è la stessa cosa che avevo pensato anche io, l’ho notato anche in infermeria prima dicono una cosa e poi la smentiscono subito dopo, coerenza questa sconosciuta. Come previsto Markus non risponde ad Ananya, è facile lanciare una bomba e poi ritrarre la mano vero? Dove è finita tutta la grinta che aveva prima? A quanto pare anche lui non è poi così tanto coraggioso come vuole sembrare.
    Dopo fortunatamente la riunione è continuata come doveva, abbiamo parlo delle nostre esperienze sul campo di battaglia fino a che Lucynda no ha letto ad alta voce la lettera di Daphne, che mossa subdola e mi piace ma allo stesso tempo temo che tutto questo possa sviare per ovvie ragioni l’attenzione dell’argomento principale della riunione. Come previsto Daphne perde le staffe e anche se mi costa una fatica assurda pensarlo ha anche leggeremente ragione a reagire così, così la donna se ne è andata in armeria presumo, e subito dopo il nuovo migliore amico della signorina la difende .<<Tu!>> esclama indicando Lucynda <<Mai sentito il detto: ride bene chi ride ultimo?>> E dopo queste "belle" parole esce dalla stanza.
    Keyra e Lucynda poi si mettono a litigare, ok va bene sto iniziando ad irritarmi di tutta questa faccenda che non ha minimamente senso, eravamo partiti a parlare della battaglia imminente e come diavolo ci siamo finiti in questo casino così, inaudito! Sento la rabbia crescere e non riesco più a trattenermi << BASTA VOI DUE!>> Urlo nel tentativo di ottenere la loro attenzione << Ma che vi è preso tra qualche ora ci sarà una guerra che tra l’altro tu Keyra dovresti combattere e forse, viste le tue condizioni faresti meglio mettere qualcosa sotto ai denti e poi andare a riposarti. Tu invece Lucynda ti pare che fosse il momento giusto questo per umiliare Dapnhe, non potevi aspettare la fine della riunione, era davvero neccessario leggere quella lettera proprio adesso?>> Sinceramente non ho nulla contro Luncynda è una donna matura che può fare ciò che le pare con chi le pare, ma non tollero questa mancanza di rispetto verso le future combattenti questa riunione era importante, era un opportunità per scambiarci informazioni e per avere un quadro più completo dell’insieme, la peparazione ad una battaglia è molto importante.
    Efrem poi prende la parola e perfortuna riporta sulla retta via la riunione rispondendo a Shayla dicendo che come nella nostra fazione si sono aggiunti nuovi membri anche nelle altre fazioni potrebbero averlo fatto e quindi è difficile sapere chi potrebbe esserci in guerra.
    Siccome la riunione penso che sia ormai bella che finita e prima che ognuno se ne vada per la propria strada ho bisogno che Efrem mi chiarisca qualche dubbio. << Efrem posso sapere perchè prima hai usato la paura contro noi, sai che ti siamo fedeli e usare la simbiosi a quel modo può essere una arma a doppio taglio>> Già è meglio usare le auree valutando bene le cause e consegueze di ogni azione, con la mente delle persone non si gioca.

    Ultima modifica di niobe cremisi; 22nd May 2015 alle 20:55
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  8. #548
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

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  9. #549
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    Il fulmine che scaglio coglie Markus in pieno al braccio, fantastico… meraviglioso, inizio a gasarmi tantissimo. Ho un nuovo potere… HO UN NUOVO POTEREEEEEEEHAHAHAHAHAHAHHAHA. Vorrei tanto poterlo gridare, ma credo fuggirebbe via, credendomi pazza, non che fino ad ora io abbia fatto la parte della sana di mente, ma questo glielo evito, mi limito a mostrare un sorriso largo, quando emette quei grugniti da maiale marchiato a fuoco, oh si bel maialino ti ho fatto la bua Oinc Oinc.



    Accoglie volentieri il mio invito a fare a botte, sembra anche piuttosto incazzatello, come dargli torto, spero di farlo incazzare ancora di più, l’adrenalina che mi circola in corpo sta sortendo i suoi effetti, mi sento meglio, mi sto distraendo da ciò che è successo prima… non voglio pensarci più, almeno non fino a quando sarò tornata dalla battaglia.



    Markus inizia la corsa verso di me, prima un passo, poi un altro, aumenta la velocità e con la spada in mano, che carica partendo da dietro la schiena, punta al mio fianco destro.



    Aspetto che si avvicini di più, ho in mente che fare, ma necessito di coglierlo di sorpresa, è piuttosto lento, non ci saranno problemi. Ancora pochi passi, con lo sguardo scivolo oltre le sue spalle, mi concentro al volo, mi connetto ad ogni particella che compone il mio corpo e come un puzzle mi scindo, velocemente mi disgrego ed appaio esattamente alla sue spalle.



    Mi rendo conto che il ragazzo ha cambiato l’attacco, non avrei potuto prevederlo, se non mi fossi smaterializzata, a quest’ora mi avrebbe colta in pieno con la scivolata, bastardo, ora ti faccio vedere io. Allungo la mano, mentre corro verso di lui, ha guadagnato metri in scivolata, rispetto al punto in cui mi sono materializzata nuovamente, richiamo a me Pandora, riesco a farlo con molta rapidità, gli allenamenti sono serviti, voglio fargli prendere un grosso spavento. Quando lo raggiungerò, caricherò un colpo, afferrando l’ascia al manico con entrambe le mani, la porterò al di sopra della testa per imprimere più forza mi sia possibile ed al momento giusto scaglierò un fendente che lo sfiorerà al lato desto del corpo. Non ho intenzione di colpirlo, solo spaventarlo con il pesante rumore metallico dell’ascia che sbatte contro il pavimento e fargli capire che avrei potuto farglielo in testa ed aprirlo in due come fosse un cocomero maturo.



    Quando si sarà distratto, lascerò repentinamente la presa dell’arma e caricherò un calcio puntando alla sua nuca, si farà decisamente male, potrebbe anche svenire.

    Teletrasporto del proprio corpo

    • Esperto - nel raggio di cinque metri
    Pandora - arma in forma dorminte

  10. #550
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Keyra
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    Avverto le parole di Efrem mentre alcuni ratti arrivati da chissà dove si apprestano ad avvicinarsi a Lucynda; le parole di Efrem sembrano parole sforzate e piuttosto nervose, ma non dice nulla per quello che è accaduto in questo momento anzi sembra come sempre totalmente indifferente a tutto ciò che gli sta attorno, eppure …si rende conto che domani sarà Daphne a scendere in battaglia?
    Non so se il suo sia solo un modo per tenere le distanze da tutto e da tutti oppure anche lui prova dei sentimenti di qualsivoglia natura ed è solamente molto bravo a nasconderli, almeno davanti ai miei occhi. Riporta comunque il discorso - ...e qui posso essere d’accordo con lui - su ciò che ci aspetterà domani in battaglia; anche se non abbiamo molte informazioni in merito , nessun nome, nessuna informazione, praticamente allo sbaraglio in un campo dove i maghi potrebbero essere avvantaggiati per la sacralità del luogo…che gli Dei siamesi abbiano pietà della mia anima se non dovessi farcela. Ma devo.
    E’ Lucynda che , dopo aver fatto arrosto diverse dolci pantegane incazzate che stavano cercando di aggredirla, a parlare rivolgendosi a me con fare piuttosto brusco:
    «Senti un po' bella, non voglio dilungarmi troppo, ma se qualcuno ferisse in maniera piuttosto atroce i tuoi sentimenti, tu cosa faresti? Ripaghi il torto con la stessa moneta o lasci che tutto vada a lessarsi nel brodo della strafottenza? Rifletti su questo, Keyra.» la guardo sentendomi chiamata in causa, il mio sguardo si posa su di lei mentre incrocia le braccia al petto «E' impossibile che, mai una volta in vita tua, non hai avuto scontri ravvicinati con qualcuno che ha tradito la tua fiducia. Non credi?» un colpo basso, un colpo che potrebbe farmi molto male ma lei non può saperlo…si avvicina minacciosa ma non sembra voler reagire d’impulso alla mia simbiosi.
    «Se proprio ti interessa saperlo, non ho rubato la sua lettera, ma l'ho trovata casualmente in mezzo ai cespugli confinanti con il cimitero, qualche minuto dopo essermi svegliata dal coma. Non m'importa se sarai scettica delle mie parole, per una buona volta la mia volontà ha riparato parzialmente la coscienza.»
    « Che tu l’abbia trovata, rubata o altro non m’importa, ciò non toglie che il tuo gesto è stato quanto mai inopportuno e ingiusto, soprattutto durante una riunione di guerra , dove colei che hai deciso di ferire domani scenderà in battaglia …e per rispondere alle tue precedenti domande.. » prendo coraggio cercando le parole adatte a risponderle mentre il mio tono cambia, resta serio ma si fa più morbido proprio perché so come ci si sente in quei casi , non so se lei mi sentirà, ma spero di si «…mi è capitato tante volte si di essere tradita dal destino, dalla vita e…se devo dirla tutta dal mio stesso sangue…ma siamo qui per una riunione che , ripeto è di guerra, quindi le faccende personale credo debbano essere risolte al di fuori di questo contesto … occhio per occhio è una giusta legge, un giusto compromesso, ma che si può applicare solo in alcuni casi e questo non era decisamente uno di questi…»
    «Sìsì, va bene, chiudiamola qui. Se proprio ci tieni così tanto a questo stupido pezzo di carta da quattro soldi, beh... tienilo. Tanto non concluderò nulla con le ciance.» detto ciò mi consegna malamente la lettera di Daphne tra le mani, lettera che provvederò a restituire alla proprietaria, solo lei potrà decidere poi cosa farne, mi sembra giusto sia così. Ritorno con lo sguardo su di lei , lei che però senza aspettare una mia replica si dirige in cucina.
    << BASTA VOI DUE! Ma che vi è preso tra qualche ora ci sarà una guerra che tra l’altro tu Keyra dovresti combattere e forse, viste le tue condizioni faresti meglio mettere qualcosa sotto ai denti e poi andare a riposarti. Tu invece Lucynda ti pare che fosse il momento giusto questo per umiliare Dapnhe, non potevi aspettare la fine della riunione, era davvero necessario leggere quella lettera proprio adesso?>>
    E’ la voce di Yadirha a richiamare la nostra attenzione e, ha pienamente ragione dovrei seguire il suo consiglio, ma prima vorrei allenarmi un po’ , alla vigilia di una battaglia sono sempre piuttosto nervosa e ho bisogno di scaricare la tensione, senza contare che potrei anche non far ritorno ma questo timore è meglio che lo tenga per me.
    «Si…direi che hai ragione … ma prima dovrei anche prepararmi un po’allo scontro …»
    Osservo il viso di Yadirha le sorrido di circostanza , vorrei recarmi in cucina addentare qualcosa e poi andare fuori all'aria aperta ad allenarmi , le pareti di questo rifugio mi stanno sempre un po’ strette se devo dire la verità e poi ho sempre paura di distruggere qualcosa … ma poi non me ne vado , prima vorrei chiedere anche io un qualcosa ad Efrem sull’Auspex.
    Mentre Yadirha chiede il perché dell’uso della Simbiosi su di noi una parte del suo discorso sembra essere la risposta che cerca:
    Parla per tutti dicendo che lui sa che gli siamo fedeli ; ma è questo il punto, sposto i miei occhi sull'elfo cercando di capire cosa sta pensando, Efrem mi sembra molto diffidente e potrebbe essere che abbia usato la simbiosi proprio per intimidirci, per farci capire cosa accadrebbe a noi se tradissimo la sua fiducia…sentiamo cosa risponderà, intanto gli porgo la mia domanda senza lasciare che i miei occhi scivolino sul suo torace ma che restino ben concentrati sul suo viso, diamine quanto mi è difficile, arrossisco ma il mio rossore potrebbe essere scambiato anche per arrossamento da febbre…nonostante al momento provi per lui disappunto, non riesco ad odiarlo.
    - No Keyra non va bene, non va affatto bene - e il bello è che lo so:

    «Efrem … Daphne sa usare il teletrasporto e possiede il dominio sul fulmine, io be, io ho il vento… sai cosa potremmo sfruttare o no a nostro favore in quel luogo? Qualche strategia da adottare? Qualche obbiettivo primario? » dico seria impassibile, non è ciò che avrei voluto dire, non è da me parlare così, troppo diretta , ma è questo che tutti si aspettano da me no? Niente emozioni e niente debolezze...bene, li accontenterò.
    Resto ferma immobile nella mia posizione aspettando una sua risposta se vorrà fornirmela, altrimenti mi allontanerò in silenzio, senza dire nulla, andrò fuori, se qualcuno mi seguirà bene, magari scambierò qualche colpo altrimenti come spesso facevo grazie agli insegnamenti di mio nonno, richiamerò il mio vento e combatterò contro i miei stessi fantasmi….
    Ultima modifica di DELTAG; 22nd May 2015 alle 20:04

 

 

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