Il motivo per cui mi trovo qui è tra i più banali, la vendetta, il desiderio di poter riavere la gloria che il mio clan merita e che gli è stata portata via, ed è per questo che ho acconsentito a seguire quel tale... Efrem, me lo ricordo come se fosse successo ieri, mio padre che accoglie in casa un viandante e che poi si è scoperto che era venuto a chiedere il suo aiuto per una nobile causa.
Mio padre Iral anche se non sembra è un uomo molto gentile, prima di fare la festa a chicchessia gli da sempre una possibilità per scamparla, e anche quella volta fece così.
<<Che cosa ti porta così lontano da casa?>>
Il ragazzo rispose pronttamente.
<<Nobile BlackSnow, sono un figlio del regno di Dohaeris... richiedo il vostro aiuto>>
A quell'affermazione io e mio padre per poco non ci siamo messi a ridere, insomma era una richiesta assurda.
<<Il mio aiuto, ma davvero! E che cosa ti fa pensare che io voglia aiutarti!?>>
Il viandande però non demorde e con la sua risposta riuscì a incuriosire mio padre, per non parlare poi della mia.
<<E' l’odio che ci accomuna a portarmi qui… so della vostra storia. E' la vostra unica occasione per riscattarvi del torto subito>>
<<E cosa vorresti esattamente da me?>>
La risposta del ragazzo pacque molto a mio padre, tanto da accettare la sua proposta.
<<Vendetta>>
<<Vendetta, che parole dolce. Hai stuzzicato il mio interesse, ma prima dimmi qual'è il tuo nome ragazzo>>
Quel ragazzo, Efrem riuscì ancora a stupirci con la sua affermazione, insomma era tutto così assurdo... Un cavaliere!
<<Mi chiamo Efrem Targaryus, cavaliere dell'esercito di Dohaeris, ho bisogno del vostro aiuto per rovesciare il potere della corona>>
Incredibile con le su parole era riuscito ad incuriosire ancore mio padre.
<<Che bizzarria è mai questa, per quale motivo un cavaliere vorrebbe il mio aiuto per rovesciare la corona?>>
<<Ho messo in piedi un esercito, tutti uomini che hanno intenzione di ribellarsi alla corona e senza il vostro prezioso aiuto, potremmo non farcela contro l'esercito reale>>
<<Oh così mi lusinga ragazzo, mi spiace ma non sei il mio tipo. Ti presento mia figlia Yadirha è una valorosa guerrira e sarà molto felice di prendere parte in questa nobile guerra>>
<<Grazie nobile BlackSnow, mi assicurerò personalmente per la sua vita>>
Mio padre è molto protettivo nei confronti della sua famiglia quindi non mi ha stupito molto la sua affermazione.
<<Sarà meglio!>>
Finalmente Efrem ci disse quando raggiungerlo e soprattutto il luogo.
<<Quando le voci della rivolta saranno arrivate fino a voi, potrete muovervi verso il regno. Raggiungetemi al vecchio monastero, da lì ci penserò io a voi>>
<<Speriamo che arrivino presto queste voci, perchè ho una gran voglia di scendere in campo>>
E con quest'ultima affermazione se ne andò.
<<Lo sperano tutti... ora devo fare ritorno al regno, la mia recente fuga potrebbe destare qualche sospetto..>>
<<Arrivederci signor Targaryus>>
Quando finalmente sono giunte fino a noi le voci di questa nobile guerra, con l'aiuto di mio padre ho praticato un antico rito di camuffamento. Ci sono vuluti ben 3 giorni interi per completare la trasformazione, anche se così ad una prima occhiata sembravo sempre la stessa, ma in realtà ero cambiata molto non avevo più le ali e la mia schiena era dritta come una tavola di legno, le mie gambe si erano accorciate di un buon 50 cm, così come le braccia più piccole di almeno 20 cm.
Ho faticato non poco a camminare fino qui visto che non posso più volare, ma una volta arrivata vedo una giovane donna intenta a cercare l'entrata di quell'antico monastero così cercando di non farmi vedere la seguo. Però non avevo contato che non siamo più nel deserto e che qui ci possono essere dei ramoscelli per terra per non parlare delle foglie, che ovviamente io ho come una stupida ho pestato. Come previsto quella donna si è voltata cercando di individuare la fonte del rumore, per poi domandare:
<<Chi c'è là?>>
Io non sono di certo una persona che si lascia intimidire così esco allo scoperto ed evoco la mia fidata Annwn sulla spalla, non sono intenzionata ad attaccarla, ma è meglio andare sul sicuro.
<<Yadirha BlackSnow, tu piuttosto chi sei?>>
<<Medea Euripide... che ci fai qui?>>
Che domada stupida e si aspetta pure una risposta, che non arriverà mai!
<<E per quale motivo dovrei dirtelo?>>
<<Per quale motivo non dovresti dirmelo?>>
Devo ammettere che è tenace... ma io lo sono di più.
<<Perchè tu diresti al primo sconosciuto che passa la tua vita? Io no! Visto che vuoi chiacchierare tanto perché non mi dici che ci fai tu qui, perché non sei di queste parti vero?>>
<<Non posso darti torto... Perchè dovrei dirti cosa ci faccio io qui se tu non vuoi dirmelo? E neanche tu sei di queste parti...>>
Quella risposta mi ha strappato un sorriso, almeno è una buona osservatrice.
<< Almeno noto che sei una buona osservatrice, infatti vengo da una terra molto lontana da qui. Sono i vestiti che mi hanno tradito vero?>>
<<Sì, ti hanno tradita i vestiti, non sono usuali. Comunque se stiamo tutte e due qua vuol dire che ci stiamo per lo stesso motivo...">>
<< Già preumo di si>>
La ragazza almeno al buon senso di non farmi altre domande personali, perfotuna visto che non le sopporto.
<<Comunque... che facciamo? Appena ti volterò le spalle per capire dove andare tu non mi colpirai a tradimento con quella bella ascia... >>
Oooh ma dai io ho un codice d'onore e non colpirei mai qualcuno alle spalle.
<< No non preoccuparti non sono così meschina...>>
Poi quella donna se ne esce con una domanda che mi ha fatto cadere le braccia...
<<E ora che si fa?>>
Come se io lo sapessi!
Annwn--->
Forma dormiente