Markus Obelyn
<<Senza il dovere non ci sarebbe morale o etica, tutti seguiremmo le nostre passioni senza pensare alla giustizia>>, resto in silenzio ad ascoltare Andreus mentre lo fisso con uno sguardo perplesso... Cosa diamine va blaterando? Non sembra nemmeno più lui.
<<Queste sono le esatte parole che Cassandra mi diceva ogni singola volta in cui provavo a parlarle. Pensi ancora che per lei il bene che prova per me sia più importante del suo senso del dovere?>>. Dei… La confusione diventa puro e semplice disgusto per ciò che sto sentendo. Parla di dovere, di onore, di giustizia ma il resto? Il cuore, i sentimenti, l’amore e la famiglia dove sono? Questa Cassandra, da come la descrive, non sembra affatto umana ma una statua di marmo con uno sguardo vuoto e freddo… Come gli Occhi dei Saggi tanto per fare un esempio. <<Per lei adesso sono solo un ribelle come te, come Efrem, come tutti loro...>>.
Una fitta al cuore mi fa socchiudere leggermente le palpebre. Anche Andreus l’ha persa dunque… Come me è un ribelle senza più famiglia. L’uomo distoglie lo sguardo provando a nascondere alcune lacrime. <<Andreus…>>, mormoro dispiaciuto cercando di poggiare una mano sulla sua spalla ma lui mi anticipa ed alzandosi in piedi fa per andare via. E dove va? Perché fugge? Non si rende conto che così è peggio? E’ evidente ormai che ha bisogno di sfogarsi, ha bisogno di una spalla su cui poter piangere, ha bisogno di mostrare a qualcuno il suo dolore senza vergogna... Ha bisogno di me. Muovendomi il più velocemente possibile gli vado dietro e tirandolo dai pantaloni mentre scavalca un masso lo trascino verso di me, stringendolo in un abbraccio che lo coglie completamente di sorpresa.
Da questa posizione porto le labbra vicino al suo orecchio e con calma gli sussurro, <<So cosa provi, so come ci si sente quando non hai più una famiglia. Credimi… Lo so fin troppo bene…>>, chiudo gli occhi cercando di scacciare le immagini dei corpi mutilati di mio padre e di mio fratello e stringo di un poco la stretta alla ricerca di un appiglio a cui potermi aggrappare.
<<Lasciati andare. Sfogati. Urla. Piangi. Sono qui per te e ti sono vicino…>>. Dopo le mie parole finalmente Andreus ricambia l’abbraccio e poggiando il mento sulla mia spalla si lascia andare a lacrime e singhiozzi…
Nota: Le azioni con Andreus sono concordate con Simskingdom.