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  1. #671
    sim dio
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Anne Targaryus

    Ho la mano poggiata sulla lastra di ghiaccio formatasi sul tavolo, Efrem si alza di scatto e mi abbraccia. Stringo le mie braccia attorno al suo busto, poggiando la testa sul suo petto, trattenendo ancora le lacrime. Reprimo tutte le emozioni tanto da limitarmi a singhiozzare. Mi rassicura che supereremo insieme anche questa, come una famiglia, aggiungendo quest'ultima frase dopo avermi tirato su il mento con un dito, guardandomi negli occhi. I miei occhi tristi sono legati ai suoi, sinceri, profondi e veri. Contemporaneamente a ciò, in cucina irrompe prima la ragazza cadaverica che, senza degnarci di uno sguardo, mangia qualcosa e poco dopo se ne va; poi Medea, la ragazza bionda, che - dopo averci salutati - prende una porzione di cibo, prende posto e ci guarda. Efrem sembra contrariato alla sua presenza, fatto sta che le fa un cenno con la testa, come se non la volesse tra i piedi. Ad un tratto veniamo entrambi attirati da un battito d'ali. Davanti a noi si è materializzata l'eterea figura di Mercur, uno dei saggi della Valar Morghulis, o odierna Valmorguli. Si, dev'essere lui, la mia septa mi raccontò molto sui saggi (oddio, diciamo quel poco che si sa sul loro conto) e di quel posto mistico e incantato. Ricordo ancora la sua severità, era alquanto pretenziosa, ma è anche grazie a lei se oggi sono quella che sono. Efrem si scioglie dal mio abbraccio, facendomi un occhiolino e sorridendomi, prendendo poi la lettera consegnata da Mercur. Guardo la figura del saggio scomparire in un battito di ciglia, meravigliata, mentre Efrem apre la missiva e la legge velocemente. Poco dopo, scusandosi, dice di dover andare, uscendo velocemente dalla cucina. Lo guardo con sguardo interrogativo, facendogli poi cenno di andare, non deve scusarsi, anzi, dovrei essere io a farlo. Appena la sua figura scompare dopo aver oltrepassato l'uscio, guardo il casino che ho combinato sul tavolo. Bene, forse è ora di mettere un po' in ordine, d'altronde ho combinato io questo impiastro, e giustamente dovrò essere io a ripulire tutto. <<Scusami per il disastro... ci penso io a ripulire>> dico a Medea imbarazzata, mentre con una mano raccolgo i cubetti di ghiaccio e i pezzi di coccio, stando attenta a non ferirmi le mani e gettandoli poi nel catino più vicino. <<Per caso sapresti dirmi dov'è che vi allenate?>> chiedo alla donna, sperando che un giorno riuscirò ad orientarmi qui dentro.
    Le mani fremono di rabbia e la voglia di liberarmi da questo fardello è tanta.
    Se voglio sfogarmi, è ora che lo faccia in un modo più costruttivo.


    *Nella cucina c'è un catino, vero? Nel caso contrario fatemelo sapere (o se no facciamo finta che ci sia u_u)

    Ultima modifica di mettiu; 13th June 2015 alle 20:57

  2. #672
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Markus Obelyn

    Calore. Sapore. Odore. Ogni cosa in questa donna riesce ad attrarmi come una mosca con il miele. Mi lascio andare dando, forse, per la prima volta ad un mio compagno di letto la possibilità di comandare e tra baci e carezze perdo la ragione. Ormai so solo che la voglio.


    <<Ti piace giocare con il fuoco...>>, la sento sussurrarmi con malizia mentre le sue mani continuano a fomentarmi e farmi ben sperare.


    Questo finché non sento uno scatto della porta. Un mugugno di fastidio, misto a desiderio non appagato, sfugge dalle mie labbra quando esclamo un <<Proprio ora che mi stavo divertendo ti dovevi fermare?>>. Antipatica. <<Ti cedo il mio bagno, l'acqua fredda ti farà bene...>>. Non è divertente. Altro che acqua fredda, qui ho bisogno di ghiaccio ed anche urgentemente. Dopo qualche minuto decido di alzarmi e guardando dal buco della serratura cerco Shayla che, purtroppo, non è lì. Stupida bamboccia, crede davvero che una serratura possa intrappolare me? Un fabbro che porte di questo tipo se le mangia per colazione? Anche se, riflettendoci, il più idiota dei due sono io... Mi sono fatto fregare una chiave nelle mutande. Tutta colpa sua. Vabbè. Vado in bagno e prendo a guardarmi attorno alla ricerca di un paio di forcine, quando l'occhio mi cade sulla vasca con tanto di saponetta... In effetti questo suo "invito" a restare non sembra mica male. Senza pensarci due volte sfilo le scarpe lanciandole contro il muro e mentre lascio scorrere dell'acqua corrente (però questi fondatori si trattavano bene vedo...) mi slaccio anche i pantaloni restando completamente nudo. Nonostante senta un pò di dolore al braccio per l'ustione mi immergo quasi completamente nell'acqua e chiudendo gli occhi cerco di rilassarmi un pò...


    E finalmente sto meglio. Sono fresco, pulito e profumato! Ho quasi finito la saponetta ma non fa niente, tanto non è mia. Incurante sia del disordine lasciato in bagno, sia della mia nudità, con delle forcine per capelli strette in una mano raggiungo la porta d'ingresso. Ma, ancora una volta, mi blocca l'ennesima tentazione: quel letto era davvero comodo.<<Shayla posso usare anche il tuo letto, giusto?>>. Tendo l'orecchio in attesa di una risposta che so bene non arriverà mai...


    Beh, chi tace acconsente no? Senza attendere oltre mi avvicino al letto e mi ci butto su, a peso morto, strofinandomi con capelli bagnati sul cuscino prima di chiudere gli occhi...


    Speriamo solo che Shayla torni prima di Daphne, con tutta quest'acqua un suo fulmine potrebbe farmi secco.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 14th June 2015 alle 01:14



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  3. #673
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Shayla Bolton


    Una volta uscita dalla mia stanza e chiuso a chiave, giro per qualche minuto per i corridoi senza preoccuparmi di mettermi addosso questi quattro stracci che mi ritrovo dietro, in cerca di una stanza nella quale prendere in prestito qualche vestito decente. E' stato divertente e piacevole stuzzicare Markus, e la cosa era reciproca suppongo, se pagasse potrebbe essere un piacevole passatempo qui dentro, mai dire mai.



    Alcune delle stanze sono chiuse a chiave, ma finalmente ne trovo una aperta e mi infilo dentro, dirigendomi verso il mobile che credo contenga gli indumenti. Fortunatamente sono femminili, e a giudicare da quanto scritto su un foglietto stropicciato buttato tra i vestiti suppongo possano essere di una certa Vajra, credo di non averla ancora incontrata.



    Non trovo nulla che rispecchi il mio genere, per cui prendo soltanto una stoffa nera e la riadatto in modo da coprirmi il corpo e lasciare parzialmente scoperto il seno, ma non troppo, così da coprire il segno lasciato da Markus. Poi, abbastanza soddisfatta, lascio la stanza.



    Un brontolio dello stomaco mi suggerisce di dirigermi in cucina, credo sia più di un giorno che non tocco cibo, in questo posto si perde la concezione del tempo e dello spazio. Spero che abbiano almeno scorte sufficienti di cibo, visto che per il resto lasciano a desiderare. Giro alla rinfusa tra i corridoi e uso le scale, senza sapere minimamente dove stia andando...



    Infine, suppongo solo grazie all'intercessione di Raiden che deve aver avuto pietà di me, riesco a raggiungere la cucina, dove vedo la cugina di Efrem e la biondina, Medea, intente a ripulire qualcosa. Anne chiede all'altra dove sia l'armeria, così da potersi allenare... quasi quasi.
    <<Ciao>> le saluto, atona <<Questo posto è un labirinto...non mi abituerò mai>> sbuffo, avvicinandomi poi alla dispensa per prendere qualcosa da mangiare.



    Poi vado verso la ragazzina, guardandola incuriosita. E' davvero troppo piccola per seguire il cugino in questa rivolta, mi chiedo se sappia davvero cosa significherà scendere in battaglia. Beh.... farà bene a crescere in fretta se vuole sopravvivere. <<Se vuoi possiamo allenarci insieme, credo di riuscire a raggiungere l'armeria, ci sono stata poche ore fa>> le dico, morsicando nuovamente la mela.

  4. #674
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    A causa dei colpi subiti, Markus sottrae 10 punti costituzione

  5. #675
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Fine della quarta turnazione.
    Le valutazioni verranno effettuate fin qui.

  6. #676
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Markus Obelyn


    Sono con gli occhi chiusi quando sento una mano che mi afferra dal polso destro. Sussulto preso leggermente di sprovvista e con un sorriso apro le palpebre nella convinzione che sia Shayla o Daphne, ma la mia tranquillità muta in terrore. C’è infatti mio fratello, o meglio il suo cadavere, che mi sta osservando con occhi spenti e che stringe la sua mano attorno al mio polso in una morsa molto dolorosa. Urlo il suo nome con tutto il fiato che ho in gola, lasciando che le lacrime mi bagnino le guance e che la disperazione si impadronisca di me quando lo imploro di perdonarmi. Mi dispiace. Ma le sue dita mi stringono con maggiore forza, lasciando penetrare le unghie nella carne, ed un ghigno di fuoco appare sul suo volto quando cerca di sferrarmi un morso… Grido e serro gli occhi. Passa qualche secondo e non sento più niente se non il polso che mi brucia leggermente ed il mio respiro affannato. Allarmato mi guardo attorno e… nulla. Sono da solo, steso su un letto, nudo e circondato dal silenzio.



    Ancora frastornato per l’incubo mi sollevo dal letto ed a fatica raggiungo il bagno dove mi sciacquo più volte il viso e chinandomi sul lavandino lascio l’ustione sotto il getto d’acqua. Dei. Perché? Perché ogni maledetta volta che chiudo gli occhi devo patire questo? Perché la mia famiglia? Complice il freddo mi riprendo. Il respiro torna regolare così come il battito del cuore. Chiudo l’acqua, afferro un telo da bagno legandolo attorno alla vita e mi guardo infine attorno riprendendo giusto le mie scarpe: il resto dei vestiti è ormai da buttare, tanto vale lasciarli sparpagliati per la stanza... Raggiunta la porta chiusa a chiave mi inginocchio a terra, purtroppo non so dove ho messo le forcine per capelli e visto che voglio uscire da qui vorrà dire che giocherò con il fuoco. Inspirando mi concentro sul mio respiro e rapidamente lascio prendere vita alle fiamme degli Obelyn. Il fiato si fa rovente, le guance mi bruciano internamente e dagli occhi divampa fuoco libero che partendo dalla pupilla mi divora l’intero occhio.

    Distruzione - Scintille di fuoco: Previa concentrazione, si è capaci di generare all’interno della propria bocca una quantità controllata di fuoco, la quale viene soffiata con forza contro il nemico; la fiamma si propaga per 2 metri di lunghezza e provoca ustioni di secondo grado.


    Soffio però solo una quantità minima del mio potere infondendolo giusto sul metallo. La serratura comincia così a sciogliersi sotto i miei occhi finché la maniglia non cede cadendo a terra. Ritiro dunque la mia abilità assestando un bel calcio contro la porta e… SBAM. Libero! Incurante del macello lasciato alle mie spalle prendo a camminare verso le scale raggiungendo il piano più in basso dove, se non erro, proprio di fronte alla cucina, c’è la mia stanza e quella di Andreus
    Ed infatti eccolo qui a dormire beato.


    <<Svegliaaaaaaaaaa!>>, gli urlo mentre mi guardo attorno ed il famoso cuscino poggiato sul cassettone mi fa scappare un sorriso. Che carino… Ha mantenuto la promessa. <<E dai Cassy, altri 5 minuti… zZz>>, biascica d’un tratto Andreus mentre si stravacca sul letto con un piede che si muove.



    Ghiro. Sbuffando afferro il cuscino ed avvicinandomi a lui glielo tiro addosso con forza, per tutta risposta però l’uomo si gira dall’altro lato sbattendomi in faccia il suo sedere... Sì splendido ma non credo sia il momento adatto Andreus.



    <<Uffa!>>, bofonchio dando giusto un'occhiatina prima di urlare, <<Andreuuuuuuussssssssss!>>, ma per l’ennesima volta mi ignora e farfugliando un <<Sorellina…ZzZ>> abbraccia il cuscino. E che è? Non sarà mica caduto in letargo? Sarei quasi tentato di rovesciargli addosso un catino d’acqua gelida ma evito giusto perché dovrei dormirci anche io lì. Decido quindi di salire sul letto ed usando la punta del piede cerco di pungolarlo ad un fianco mentre cantileno una serie di <<SvegliaH!>> quasi infinita.



    Non smetterò fino a quando non si alzerà.

    Nota: Frasi ed azioni concordate con Simskingdom.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 29th June 2015 alle 01:54



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  7. #677
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Il sonno arriva difficoltoso accompagnato dalla preoccupazione di poter mettere nei guai Cassandra. E se qualcuno avesse intercettato la lettera? E se l’avessi messa nei casini col principe adesso? Dei, ho paura per lei, non ho idea di cosa potrebbe farle Lantis se dovesse venire a conoscenza del nostro scambio di lettere. Per un attimo l’immagine della testa di Cassandra, conficcata su una delle picche nel giardino del castello, mi balena nella testa accompagnata da una tavoletta recante la scritta “traditrice”. No. Scuoto il capo. Anche se dovesse essere un pericolo, Cassandra è stata la prima a scrivermi, dubito che non sappia come nascondere una cosa tanto delicata e importante al principe. Io di mio non ho problemi… Efrem sa tutto.


    Mi giro dall’altro lato infilandomi poi nelle lenzuola e stringendole mi lascio andare al sonno…

    «Cassandra, vai a chiamare quel fannullone di tuo fratello! È sempre in ritardo per le lezioni sulle casate!» urla la vecchia Myricae da fuori la porta della mia camera. Strofino la testa, premendo con le mani il cuscino sulle orecchie per evitare di ascoltare quella voce alticcia e gracchiante della septa. Già la immagino col suo fedele bicchiere di vetro colorato accanto ai libri e il naso leggermente arrossato dall’alcool.



    Dalla porta ecco che arriva la voce squillante e dolce di Cassandra che prende a urlarmi nelle orecchie. «Svegliaaaaaaaaaa!» lascio scivolare le mani dal cuscino spostandomi un po’ tirando fuori il piede dalle coperte e muovendolo appena per farla andare via «e dai Cassy, altri 5 minuti…», per tutta risposta la bambina mi si avvicina spingendomi dietro la schiena nel momento in cui «Andreuuuuuuussssssssss!» urla lei ancora più forte. Le afferro un braccio sollevandola e abbracciandola nel letto sperando che cominci a zittirsi «Sorellina…shh» … dormi. Lentamente uno dei piedi della ragazzina mi solleticano un fianco ripetendo a cantilena quel continuo «svegliaH!». Lentamente apro gli occhi, la voce di Cassandra diventa più grave… più…

    MASCHILE.


    Apro di scatto gli occhi voltandomi verso la fonte del disturbo e alzando lo sguardo pian piano quando riconosco un piede… un ginocchio… un… «COSO!» cioè… come cacchio si chiama? «MARKUS!», l’uomo si sposta mentre risalgo con gli occhi dal suo bacino fino al suo volto sul quale si dipinge un sorriso sarcastico «vuoi anche la colazione a letto o ti decidi ad alzarti?»


    chi? Chiudo di scatto le gambe sotto le lenzuola sentendo il tessuto dei calzoncini che tira sempre più in fretta. Oh dei, vi prego ditemi che non sta succedendo davvero. «Sono sveglio e dritto…» merda. Mi passo una mano tra i capelli serrando sempre di più le gambe. «Cioè… seduto!»


    evito di guardarlo ancora e sbadiglio stropicciandomi gli occhi prima di biascicare nuovamente «che c’è? Sono tornate le ragazze?» dico sbadigliando sempre più forte… Dei, non posso alzarmi dal letto… così…


    *Frasi e azioni di Markus concordate con Damnedgirl

  8. #678
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli


    Markus Obelyn

    Ma si decide ad alzare il culo dal letto si o no? Il piede comincia a dolermi e sto quasi credendo che sia seriamente finito in letargo.



    Ecco che però dà segni di vita ed urla un <<COSO!>>. Eh? Eppure non gli ho colpito la testa, ne sono sicuro. O... Credo. <<MARKUS!>>. Gli è tornata la memoria. Menomale.



    Sorrido sarcastico e mentre scendo dal letto con un po’ di difficoltà per il garbuglio di lenzuola gli esclamo per canzonarlo un po’, <<Vuoi anche la colazione a letto o ti decidi ad alzarti?>>. Certo che ha davvero il sonno pesante. <<Sono sveglio e dritto…>>, nhm? Ma che sta a dì? <<Cioè… seduto!>>. Inarco un sopracciglio e lo guardo perplesso: perché si agita con le gambe sotto le lenzuola?



    Inoltre è una mia impressione o è a disagio? Cosa che conferma guardando tutto fuorché me.



    <<Che c’è? Sono tornate le ragazze?>>, biascica stropicciandosi gli occhi e sbadiglia per l’ennesima volta senza alzarsi dal letto. Sarò sospettoso io ma qui c’è qualcosa che mi puzza… E non è di certo il limone. <<Ah boh! Sono rimasto chiuso in una delle stanze e non ho avuto modo di vedere se sono tornate o no. Se vuoi possiamo andare a dare un’occhiata assieme, ma dovrei vestirmi>>, gli sorrido indicando l’asciugamano. <<Non è che hai qualcosa in avanzo?>>, mentre lo guardo cerco di connettermi con la sua mente sfruttando il dono che i Siamesi mi hanno concesso.

    Simbiosi

    Gli elfi nascono dalla natura e con essa hanno forte affinità, sono in grado di comunicare con la flora e la fauna nel linguaggio antico della madre terra: i fiori, le rocce, le creature, ecc
    I maghi e gli stregoni sono loro stessi frutto della natura, la luce e l’ombra fanno parte del Tutto, quindi gli elfi sono in grado di connettersi anche alle loro menti, riescono dunque a percepire ed infondere, a loro volta, le proprie emozioni. Gli effetti sono diversi a seconda del grado:

    Allievo - Avverte le sensazioni ed emozioni altrui, è dunque difficile ingannarlo, se chi gli sta di fronte cerca di celare le proprie intenzioni.

    Vorrei capire cos’ha e soprattutto che mi sta nascondendo. In fondo prima gli ho raccontato cose piuttosto personali ed io voglio sapere se e quanto posso fidarmi di lui. La prudenza non è mai troppa.



    <<Nella sacca ho poche cose e non ricordo manco dove l'ho lasciata>>, mi tolgo dunque l’asciugamano, perché è umido e mi sta dando parecchio fastidio, ed intanto con la coda dell'occhio osservo Andreus tenendo sotto controllo la mia simbiosi.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 29th June 2015 alle 02:20



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  9. #679
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Osservo un punto indefinito del muro di fronte a me e subito dopo scosto gli occhi sul mattone dal quale ho visto andare via il topo, arriverà mai una risposta? Lo spero Cassandra, lo spero con tutto me stesso. «Ah boh! Sono rimasto chiuso in una delle stanze e non ho avuto modo di vedere se sono tornate o no. Se vuoi possiamo andare a dare un’occhiata assieme, ma dovrei vestirmi» mi volto appena per vedere l’uomo indicarsi l’asciugamano e dirmi con un sorriso


    «Non è che hai qualcosa in avanzo?» pure? Perché non si è portato nulla con se? Oh dei, oltre a condividere il letto dovremo condividere le mutande? Faccio cenno di sì col capo ma mi blocco sorpreso e attonito quando vedo l’uomo togliersi definitivamente l’asciugamano di dosso lasciando tutto il suo corpo, nudo e in vista. Avvampo immediatamente distogliendo lo sguardo da lui


    e sentendo in basso il tessuto dei calzoni tirare sempre di più nel trattenermi. Apro le gambe visibilmente imbarazzato e cerco come posso di coprirmi col lenzuolo, i mie occhi saettano su di lui percorrendo in linea retta la sua figura e posandomi sui suoi occhi. Mi guarda di sottecchi mentre subito un moto di rabbia mi pervade. Dei, mi sento così stupido. Stupido e impossibilitato a fare o dire qualsiasi cosa. Scatto in piedi furioso coprendomi davanti con le mani e scappo in bagno chiudendomi la porta alle spalle.


    Faccio scorrere l’acqua e dopo aver preso un profondo respiro immergo la testa nella gelida vaschetta colma del lavandino facendo scemare lentamente la rabbia e l’eccitazione di poco prima che vengono sostituite da un profondo imbarazzo e un senso di stupidità unico. Che cosa starà pensando adesso? Sicuro scapperà, nessun uomo se non uno come me o come Efrem resterebbe in stanza un minuto di più. Prendo coraggio, meglio toglierlo adesso il dente, altrimenti resterò con questo groppone addosso fino alla fine di questa guerra, se vuole andarsene, sarà libero di farlo, Efrem gli troverà un altro posto dove dormire. Prendo un respiro ed esco fuori dalla stanza con un asciugamano sulla testa e lo guardo dritto negli occhi


    «se ancora ti interessano… prendi gli abiti che ti servono dal terzo cassetto, altrimenti… quella è la porta!» dico con tono duro tornando poi verso il letto. Prendo un libro da uno dei ripiani del comodino e comincio a leggerlo


    sperando di distrarmi un po’…

  10. #680
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli


    Markus Obelyn


    Ogni emozione o sensazione di Andreus mi investe come un fiume in piena e mi bombarda di segreti che, forse, non era il momento di svelare. Avverto infatti un fastidio familiare poco sotto il ventre, segno che il suo corpo sta rispondendo al mio. Andreus è attratto da me. Andreus è eccitato. Andreus è…?!



    <<Oh!>>. Esclamo aprendo leggermente le labbra a causa della sorpresa. Non me ne ero accorto, stranamente, l’uomo è stato piuttosto bravo a nasconderlo. Lo guardo negli occhi ma purtroppo fraintende la mia curiosità e la sua eccitazione si tramuta in rabbia quando lo sguardo incontra il mio. Mi sto odiando. Che cosa ho fatto…? Andreus scivola rapidamente fuori dal letto e coprendosi il punto critico con entrambe le mani corre in bagno c
    hiudendo la porta alle sue spalle.


    Ma la simbiosi è ancora attiva ed anche se non lo vedo posso comunque sentirlo. Assieme all’eccitazione ed alla rabbia ora c’è anche la vergogna. Non voglio che Andreus mi veda così… O meglio Andreus non vuole farsi vedere da me così. Meglio coprirsi. Afferro l’asciugamano da terra ed intanto che l’arrotolo alla vita continuo ad "ascoltarlo". Mi rendo così conto che l’uomo è dilaniato dalla paura. Teme me, il mio giudizio ed il mio pensiero. Non capisco. A Vygrid non ci facciamo questo tipo di problemi, viviamo il sesso con molta più libertà. Uomo o donna, non conta, l’importante è non cadere nella pedofilia o nell’incesto. Invece a lui sembra turbarlo… Bah! Non vedo cosa ci sia di male nel provare attrazione per un uomo, io ad esempio con lui ci farei più di qualche pensierino se non fosse tanto timido…



    <<Se ancora ti interessano…>>, inclino la testa da un lato e lo osservo a metà tra l’attratto ed il divertito. Da arrabbiato ha un faccino ancora più tenero.


    <<Prendi gli abiti che ti servono dal terzo cassetto, altrimenti… Quella è la porta>>, conclude indicandola con una mano. Ops, qualcuno si è arrabbiato con me! Vabbè… Tanto ormai ci sono abituato. Lo seguo con lo sguardo dando un’ultima occhiata al suo bel fondoschiena e poi mi avvicino al cassettone aprendo il terzo ripiano per cercare degli abiti che siano della mia taglia. Preso ciò che mi serve vado in bagno e prima di indossarli mi lavo l’ustione al polso arrotolandovi su una garza.
    Torno infine in camera da letto ed allargando le braccia domando ad Andreus un, <<Come sta?>>, abbozzandogli un sorriso di sbieco. Chissà se capisce cosa intendo…



    Nota: I nuovi abiti di Markus sono questi.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 29th June 2015 alle 02:24



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