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  1. #741
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli


    Markus Obelyn


    Purtroppo l’attacco non va assolutamente come speravo e l’unica cosa in cui riesco è un misero sputo in faccia… Che nervi. Prendo posizione a circa due metri da lui, stringendo l’elsa della spada nella mano sinistra e cercando di proteggermi, almeno frontalmente, dalla sua falce ma Efrem non si muove e semplicemente si guarda attorno mentre pulisce la saliva dal suo viso.



    Guardando poi me usa quella che credo essere la telecinesi per far librare in aria una lancia e scagliarmela contro. Un dolore lancinante ad una spalla mi fa lanciare un urlo straziante e le dita che stringevano l’elsa dell’arma si aprono di scatto lasciando cadere la spada a terra. Tremo per gli spasmi e la paura, sibilando un <<porco cane…>> a denti stretti. Fa male. Maledettamente male. Respiro con fatica, sforzandomi di stare fermo, e sotto shock mi guardo la spalla sinistra rendendomi conto che la lancia mi ha trapassato la carne bloccandomi contro il muro.



    Cerco di muovere le dita, ma l’azione mi è fatale, il sangue schizza fuori dalla ferita ed io lancio un secondo urlo. Non so cosa diamine mi ha preso… So solo che il braccio sinistro è fuori uso. <<Dunque…>>, sentenzia Efrem poggiando le sue chiappe sul tavolo con le mazze ferrate, <<prima che ti comportassi come un’idiota… Di cosa volevi parlarmi?>>.



    Non lo degno nemmeno di uno sguardo e trattenendomi dal lamentarmi ancora porto la mano destra dietro la spalla sinistra per sfruttare la mia forza e cercare di sfilarmi.



    <<Prima volevo chiederti un addestramento>>, gli dico a denti stretti a causa della sofferenza mista alla sforzo che sto compiendo, <<Ma ora ho solo voglia di prenderti a calci in culo!>>. E guardandolo furente cammino in avanti lasciando scivolare il legno della lancia dentro la ferita finché con uno scatto doloroso, molto doloroso, non libero la spalla. La fitta è atroce, così come il senso di spossatezza che sto sentendo, avrei solo voglia di inginocchiarmi a terra ma non lo faccio. Perché? Perché sono cocciuto ed orgoglioso ed anche al costo di finire al tappeto privo di sensi farò scontare ad Efrem l’avermi toccato il viso. Nessuno. Deve. Osare. Ignorando il sangue che esce a fiotti dalla ferita e soprattutto il dolore, impugno ancora una volta la spada, ma stavolta con la mano destra, e roteando di 360° gradi accumulo tutta la mia forza per cercare di scagliarla al centro del petto di Efrem. So bene che schiverà, è un attacco destinato a fallire. Infatti, in contemporanea a tutto ciò, preparo la mia vera mossa. Inspirerò profondamente richiamando a me il mio elemento, l’antico fuoco degli Obelyn renderà il mio respiro più caldo e mentre risalirà con prepotenza fino alla mia bocca Efrem potrà vedere le fiamme divampare libere dai miei occhi, al pari di un incendio che dalla pupilla divorerà sempre più in fretta l’intero occhio.

    Distruzione - Lingue di fuoco: Previa concentrazione, si è capaci di generare all’interno della propria bocca una quantità controllata di fuoco, la quale viene soffiata con forza contro il nemico; (Esperto) la fiamma si propaga per 5 metri di lunghezza e provoca ustioni di secondo/terzo grado.
    Attenderò che Efrem schivi la spada e sfruttando questa distrazione gli soffierò contro il mio elemento con l’intento di fargli un male cane e bruciarlo.



    Manterrò la mia posizione, non mi muoverò nemmeno di una virgola, mentre con la mano destra cercherò di tamponarmi la ferita alla spalla ed incurante del dolore lascerò che sul mio viso si dipinga un ghigno di pura soddisfazione… Il mio potere è diventato molto più forte.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 5th August 2015 alle 15:57



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  2. #742
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    La prima a rispondere al mio invito è Lucynda, si siede di fronte a me rivolgendomi un mezzo sorriso «hai il mio assenso.»


    le faccio un cenno col capo e comincio a rovistare in tasca, da quando l’ho trovato lo porto sempre con me «ebbene... dove sono queste carte?» dice fissandomi, stringo la presa sul mazzo e lo estraggo osservando la figura inquietante e finemente lavorata del Jolly bianco, un lieve brivido freddo mi prende non appena poso lo sguardo sulla moltitudine di occhi rossi che mi fissano assieme a quel sorriso macabro e affilato. Passo velocemente il dito sulla scritta nella quale è stato abilmente nascosto in bassorilievo il nome di quell’uomo. Nikah. Non l’ho più visto da allora. Le mostro alla ragazza e contemporaneamente fa il suo ingresso in infermeria Keyra


    che ci informa sulle proprietà delle varie piante che ho mescolato assieme ai semi «secondo voi, quali potrebbero essere le eventuali controindicazioni sull'utilizzo di questa pozione oltre alla perdita dei poteri elementari come già scritto?» faccio spallucce e indico il topo ancora legato come un salame sul tavolo, continua a dibattersi e penso che di questo passo continuerà a farsi male da solo. «Non saprei, tra poco il nostro amico lì in fondo ci darà delle delucidazioni…» mi alzo un attimo andando la tavolo.


    Mh… ha detto che questi fiori sono ottimi calmanti. BENE. Così mi calmo un po’ e non penso a come disintegrare Shayla. Prendo qualche foglia dai fiori di passiflora e me le metto in bocca cominciando a masticare, è amarognolo ma non mi dispiace. Torno sul letto guardando Lucynda «spero tu ricorderai ancora le regole di Urfanieddi!»


    dico masticando con forza le foglie e rivolgendole un rapido occhiolino e cominciando a dividere le carte e mescolandole come la vecchia Myricae faceva quando ci insegnava a giocare… sì… uno di quei momenti in cui non era ubriaca fradicia e non ci spronava a studiare sui libri di storia. Non appena il due mazzi di carte sono terminati, le passo il suo posandolo davanti a lei. Comincio a sistemare le mie a ventaglio… ok, adesso mi sento uno dei vecchi pescatori al porto… anzi no… mi sento MYRICAE!


    Cassandra perdonami… non so quello che faccio…

  3. #743
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli




    ANANYA

    Le becco la pancia con successo e Yadirha si piega in due. Ora forse non dirà più che sono cose così ovvie. Ma ho cantato vittoria troppo presto, e, sfruttando il fatto che fossi distratta a parlare, Yadirha ne approfitta e mi fa uno sgambetto. Sgambetto che vedo troppo tardi e non riesco ad evitare. Cado all’indietro col sedere per terra, mentre è lei a parlare questa volta «Non per niente mi serviva un insegnate ma imparo in fretta. Sai io sono un’allieva modello!» Non so perché, ma il suo tono mi sembra un po’ una presa in giro.
    Che nervoso! E se penso che sono caduta perchè non sono stata attenta mi viene solo altro nervoso!
    E ora? Che succede? Efrem e Markus entrano, e Markus sembra stia fumando.
    Che puzza! Spero che smetta in fretta o lo faccio smettere io! Ma dico io, fumare in un ambiente chiuso così! E poi danno a me della maleducata…
    Mentre mi alzo, vedo che Efrem ci ha già pensato. Meno male.
    Osservo il loro allenamento, ignorando completamente Yadirha.
    Questo potrebbe essere un momento propizio, potrei allenarmi con lui, e poi… beh… potrei ucciderlo in allenamento. Visto che tutti sostengono che bisogna andarci giù pesante, potrei fingere di aver sbagliato e di esserci andata giù moolto pesante. Chissà se funzionerebbe.
    Certo, dovrei riuscire a farcela. E per quanto odi ammetterlo, è più forte di me.
    No, meglio di no. Meglio quando è da solo, meglio quando non c’è nessuno, meglio quando non se l’aspetta.
    Anche se… la tentazione è tanta. Vediamo come si evolve la situazione.
    Nel frattempo, potrei allenarmi con Yadirha.
    «Bene, allieva modello, vediamo che sai fare» le dico mentre materializzo il mio pugnale.


    myMind | myHands | myLegacy | myCrazyLegacy

  4. #744
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    La lancia lo becca in pieno e il ragazzo urla di dolore. Un ghigno soddisfatto si apre sul mio volto mentre gli parlo cercando di mantenere la più assoluta calma e evitare di disgregarlo pezzo per pezzo con solo l’aiuto delle mie mani. «Prima volevo chiederti un addestramento» dice a denti stretti provando lentamente a sfilarsi la lancia dalla spalla, però… devo dire che il coraggio e la grinta non gli mancano. «Ma ora ho solo voglia di prenderti a calci in culo!» finalmente dopo un’attesa esasperante, Markus riesce a sfilarsi la lancia dalla spalla, penso che le schegge faranno il loro lavoro tra poco. In fretta il ragazzo riafferra la sua spada incurante della fontana di sangue che sta bagnando il pavimento e dopo una breve piroetta su se stesso… ma che fa? Si mette a ballare? Ecco che la spada vola verso di me, riesco velocemente a evitarlo, ma la lama mi ferisce lo stesso a un fianco. Maledetto! Tu da qui non esci con le tue gambe! Questo è certo. Guardo i suoi occhi giusto in tempo per notare le fiamme divorarli dall’interno e, nello stesso sitante in cui l’uomo sputa nuovamente… stavolta un getto di fiamme che m’investe totalmente divorandomi il volto e il resto del mio corpo… corro verso di lui con la falce fissa in una mano e un pugno, pregno di tutta la mia forza nell’altra. Urlo dal dolore che mi consuma centimetro dopo centimetro correndo sempre di più mentre il calore mi acceca. Non appena gli sarò a di fronte, gli scaglierò potente e con tutta la forza che possiedo, un pugno in pieno volto. Non M’importa se gli spaccherò il naso o lo ucciderò sul colpo. Se il mio colpo andrà a segno, indietreggerò tenendo d’occhio ogni sua mossa e cercando in tutti i modi di togliermi le fiamme di dosso. Bastardo…

    Destroyer of Eden ---> Forma dormiente

  5. #745
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Markus Obelyn

    No… Sto sognando? Sono già svenuto? Non ci credo… Non può essere vero! La spada l’ha preso. Una fitta alla spalla mi conferma di essere ancora cosciente, la stringo sofferente ma anche felice, e mentre il sangue continua ad sgorgare dalla ferita bagnandomi i vestiti, riesco a liberare le mie fiamme che con violenza investono la figura di Efrem. Un urlo segue l’odore di carne bruciata… Sembra quasi pollo… O forse sì. Quel gallo spennato con la sua cresta rossa sta perendo sotto il MIO fuoco. Soffri, bastardo, dimenati quanto vuoi! Così impari a toccarmi la faccia. Ma la soddisfazione di averlo in mio potere dura poco perché l’uomo nonostante sia quasi accecato dalle fiamme mi corre incontro brandendo quella maledetta falce. Vorrei poterlo schivare, ma è troppo veloce, senza che possa fare nulla il suo pugno destro mi colpisce in pieno viso facendomi traballare di qualche passo indietro ma soprattutto appannare la vista.



    Cado a terra, come un sacco di patate, ed urlo per stizza, dolore ma
    soprattutto rabbia lasciando riecheggiare per l’armeria e probabilmente anche i corridoi un’unica parola,<<STRONZO!>>. Mi poggio poi sul fianco destro, onde evitare di aggravare ancora di più la spalla sinistra, e tossendo via del sangue punto gli occhi sulla figura di Efrem. <<La faccia…>>, il mio sguardo cerca il suo quando con l’indice mi indico la cicatrice all’occhio, <<TU LO SAI.>>.



    Ma qualunque cosa lui mi dirà… Non mi importa. Rabbia. Sento solo questo. Ogni fibra del mio corpo è spinta da un unico desiderio: fargli del male ed anche tanto. Ma come…? La rastrelliera è troppo lontana così come la spada, l’unica cosa è la lancia ma è incastrata nel muro.





    Dannazione. Portandomi in piedi stringo con forza la mano destra fino a sentire i polpastrelli che mi fanno male… Beh... Mani nude sia, nessun problema, lo prenderò a cazzotti. Proprio quando sto per caricare il pugno però delle fiamme mi avvolgono interamente il braccio destro ed un’arma, maledettamente familiare, inizia a prendere consistenza nella mia mano lasciandomi stranito ed incredulo.

    Regret - Arma evocata in forma dormiente

    Indietreggio da Efrem mentre i brandelli di cenere si compattano l’uno sull’altro e rapidamente formano un’ascia a due mani che dopo ultimo alito di fuoco assume il suo reale aspetto. <<Ma cosa…?>>, balbetto confuso, rigirandola in una mano.



    E’ da quel giorno che non riuscivo più ad evocarla… Da quando la mia famiglia è… No. Non mi serve. Non ne ho bisogno. Non la voglio avere questa stupida arma! La lancio in un angolo dell’armeria, adirato, ed incateno i miei occhi a quelli di Efrem cercando una connessione con la sua mente.

    Simbiosi

    Gli elfi nascono dalla natura e con essa hanno forte affinità, sono in grado di comunicare con la flora e la fauna nel linguaggio antico della madre terra: i fiori, le rocce, le creature, ecc
    I maghi e gli stregoni sono loro stessi frutto della natura, la luce e l’ombra fanno parte del Tutto, quindi gli elfi sono in grado di connettersi anche alle loro menti, riescono dunque a percepire ed infondere, a loro volta, le proprie emozioni. Gli effetti sono diversi a seconda del grado:

    Esperto -
    Avverte le sensazioni ed emozioni altrui ed è in grado di manipolarle, infondendo le proprie. Quindi se l’elfo è in uno stato di calma e la persona con la quale si rapporta è colmo di ira, ritrovandosi sotto l’effetto della simbiosi, anch’egli si calmerà. (ciò vale per tutti gli stati umorali).
    Sfrutterò il dono che i Siamesi mi hanno concesso per cercare di infondergli tutta la sofferenza fisica che sto provando. L'ustione al polso destro, la stanchezza che mi sento addosso, il dolore alla spalla sinistra, la difficoltà nel respirare ed il naso rotto. Ogni maledetta cosa... Dovrà sentirla come se fosse sua! <<Ti piace questo?>>, gli urlerò contro mentre serrerò le dita sulla ferita al braccio e scaverò in modo da aumentare il mio dolore ma anche il suo. Soffri, bastardo! Infine, ghignando, mi scaglierò con tutta la mia forza contro di lui, esattamente come se fossi un ariete, pur di provare a dargli una bella testata alla bocca dello stomaco e cercare poi di spingerlo contro la rastrelliera più vicina.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 5th August 2015 alle 16:04



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  6. #746
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    A causa dei colpi subiti Markus sottrae 35 punti costituzione, Efrem sottrae 30 punti costituzione, Shayla sottrae 20 punti costituzione, Yadirha sottrae 10 punti costituzione, Ananya sottrae 10 punti costituzione e Daphne sotrae 5 punti costituzione

  7. #747
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    Finalmente il fuoco si dissipa dal mio corpo, prendo un profondo respiro scacciando dalla mente i pensieri e i ricordi. Mi annullo totalmente lasciandomi preda della rabbia che m’investe dall’interno come un fiume in piena. Guardo Markus, dolorante per le ustioni che pulsano e tirano come non mai. Bastardo! Ho capito come ti piace giocare, ma non mi freghi più. Vuoi l’addestramento? Bene, ma si danza secondo le MIE regole su questa pista. Il ragazzo barcolla mentre un fiotto di sangue esce fuori dal suo naso e dalla sua bocca dopo alcuni colpi di tosse, un ghigno soddisfatto mi si mostra sul volto «STRONZO!» urla sorreggendosi sul fianco destro tra un colpo di tosse e l’altro. Mi scappa da ridere, una risata derisoria e profonda… un colpo per un colpo mio caro, non me ne sto a dondolare in un angolo… io. Mi fissa, furente come se quello sguardo dovesse minimamente spaventarmi, mi fai pena ragazzo. «La faccia…» si indica la cicatrice sull’occhio sinistro «TU LO SAI.» urla nuovamente, alzo gli occhi e faccio spallucce «una svista…»* datti una svegliata ragazzo. D’un tratto delle fiamme ricoprono il suo braccio, mi porto in posizione di difesa cercando di evitare un eventuale attacco ma ecco che nella sua mano appare un’ascia, grossa e robusta che si compatta attraverso le fiamme. L’uomo la guarda, e poco dopo la lancia via, rabbioso tornando a guardarmi negli occhi, ma è completamente andato. Quella roba gli ha fritto il cervello totalmente. Sento poi come una sorta di fastidioso prurito alla spalla destra seguito da un intenso fastidio al naso. Seccatura aumentata e accentuata dalle bruciature che si diramano ancora di più tirando ogni centimetro di pelle. Vedo il ragazzo scattare verso di me, lentissimo, quasi stesse camminando e in fretta mi connetto alla terra sotto i miei piedi, sento pulsare il terreno fino ad arrivare alle radici delle piante all’esterno. Urlano di rabbia accompagnando la mia in una risonanza perfetta e si animano, si muovono silenziose e rabbiose nella terra fino a raggiungerci. Nel momento in cui l’uomo si avvicinerà a me, le radici sfonderanno la mattonata sotto i suoi piedi, ribaltandolo e bloccandolo in fretta contro il pavimento stringendogli braccia e gambe in una stretta morsa dolorosa, non lo avvolgeranno del tutto e lasceranno a me il suo ventre libero, se il tutto andrà come previsto… poggerò un piede sul suo petto spingendo lentamente con tutto il mio peso e posizionandogli la falce all’altezza della gola fino a quando non avvertirà il freddo della lama sulla sua pelle… «non vale nemmeno la pena ucciderti…»

    Distruzione:
    (Maestro) Prigione di Gea - Le radici che vengono generate sono manovrabili ed imprigionano il corpo intero, stritolandolo, provocando tagli profondi e nei casi più gravi la compromissione di organi e rottura di ossa. Possono essere generate dove si desidera.
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    *Citazione voluta a Lysa di Scarygirl

  8. #748
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Shayla Bolton


    Efrem sembra non alterarsi minimamente per la situazione, risulta calmo esattamente come me, come Andreus... la cosa è strana, vista la situazione, ma non mi interessa più di tanto, vorrei solo che queste fitte al braccio si attenuassero. Mi indica una panno aggrovigliato a terra e dopo avermelo poggiato sul braccio già congelato mi dice di guardare la prossima volta prima di giudicare. Ma se Andreus ha detto chiaramente di averlo fatto di proposito non vedo per quale motivo avrei dovuto cercare altre spiegazioni, quell'uomo mi odia è più che evidente, altro che incidente!
    Nel frattempo nella stanza è entrato Markus fumando qualcosa, non sarebbe una cattiva idea fare due tiri di quella roba, ma purtroppo non faccio in tempo ad avvicinarmi che lui e Efrem sono già andati via.



    Ma bene... prima l'idromele, poi il fumo, dovrei fare un giretto nella sua stanza, potrebbe essere interessante.



    Intanto Andreus mi chiede di aspettare il termine dell'esperimento per le cure e stranamente mi trovo a dirgli che non c'è problema, sentendo ancora quella profonda calma invadermi. Continuo a sorreggere il braccio congelato con l'altra mano mentre mi siedo sul primo letto asciutto e rimango ad osservare le loro azioni, mi sento...strana. Quando Andreus ha terminato di preparare il composto propone a tutti nell'attesa una partita a carte, e successivamente le estrae dalla tasca. La tizia della lettera, Lucynda, si mostra da subito interessata a giocare, mentre Keyra dice di volersi informare sui componenti di questa poltiglia che sta riposando, e lascia la stanza per poi tornare con un grosso libro ed iniziare a leggere le descrizioni.



    Ma...chi se ne frega? Basta che funzionino! Chiede poi quali possono essere le altre controindicazioni, e mi verrebbe da risponderle che se lo sapessimo non sarebbe necessario fare un esperimento su un topo, ma resto in silenzio, non vale la pena e poi sono certa che ci penserà l'efficientissimo infermiere a...ecco, infatti.



    Separa il mazzo di carte in due e lo porge alla ragazza, chiedendole se ricorda le regole di Urfanieddi, per poi prendere le sue carte ed aprirle a ventaglio davanti al viso. Ah però... non pensavo che il caro e dolce Andreus avesse anche un passato da giocatore d'azzardo, ma probabilmente si limitava a giocare col fratellino, o col papà o con gli amichetti... si, sicuramente è così. Mi alzo avvicinandomi a loro, prima di aggiungere <<Se non ricordo male le regole di Urfanieddi, è possibile giocare in tre>> prendo posto vicino a loro e porto una mano sulle carte che Andreus ha in mano cercando di portarle sul tavolo così da annullare la mano, e poi aggiungo <<Che ci giochiamo Andreus?>>


  9. #749
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli


    Markus Obelyn

    Purtroppo non riesco nemmeno ad avvicinarmi ad Efrem che delle radici sfondano le mattonelle dell’armeria e ribaltandomi senza alcuna difficoltà mi schiacciano a terra, in una morsa dolorosa a braccia e a gambe. Urlo incredulo, sofferente, il movimento forzato fa schizzare via un fiotto di sangue dalla spalla sinistra ed il mio corpo si contorce per le fitte a dir poco lancinanti.



    Ma ciò che è peggio è sentire dal naso il sangue colare a ritroso e riempirmi la gola rendendo piuttosto difficile respirare. Poggio la testa da un lato per tossirne via una parte e poi con la bocca prendo aria, cercando di non soffocare. Nonostante il dolore, la difficoltà e lo svantaggio però non mi perdo d’animo, ma, anzi, la voglia di colpire Efrem arde sempre più viva in me. Me la pagherà perché è colpa sua se sto ricordando quel maledetto giorno… Già… Ogni singola cosa combacia. Le risa di scherno, la mia debolezza, l’inutilità della mia ascia, le torture e perfino la posizione in cui sono bloccato… Basta. Devo liberarmi.





    Urlo mentre la rabbia sale offuscando ogni mio pensiero e mi dimeno ancora di più quando Efrem mi comprime il petto con un piede e, lentamente, poggia la lama della sua falce sulla mia gola. Lo guardo negli occhi, furente, cercando di sputargli un grumo di sangue sulla scarpa quando lo sento dirmi, <<non vale nemmeno la pena ucciderti…>>.



    Non è vero. E’ solo un bugiardo ed un bastardo ed io non voglio più sentirlo. Riprendo a combattere con le radici, strattonando, cercando di liberarmi, ma più mi muovo e più gli aculei mi penetrano nella carne facendo sanguinare. Odio la terra... La odio… ODIO! E sto odiando lui per quello che mi sta facendo. <<’Fanculo…>>, mormoro esausto e bloccandomi guardo le radici tossendo via altro sangue. Non ce la faccio… Sento le forze venire meno ed un forte capogiro seguito dalla vista che si appanna mi fa rendere conto di come sono ridotto… Così non vado proprio da nessuna parte, devo usare la testa e non la forza. Inspiro una bella boccata d'aria, cercando di calmarmi e, soprattutto, di pensare. Ho un ultimo colpo e non posso sprecarlo… Dunque dove? Con un uomo più grande, più grosso e più forte l’unico punto è… Beh… Dei. Questa è l’idea più suicida che potesse venirmi in mente ma potrebbe funzionare. <<Sai Efrem…>>, gli mormoro a fatica, socchiudendo gli occhi e respirando di proposito con maggiore sforzo: non deve capire che in realtà mi sto preparando per colpirlo.



    <<Se desideravi… così tanto un motivo… per farmi secco>>, mi blocco, fingendo di stare per tossire, ed inspiro con la bocca quanta più aria possibile, <<Bastava chiederlo!>>, e ghignando richiamo a me il potere degli Obelyn.

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    Con uno scatto sgranerò gli occhi per mostrare ad Efrem le fiamme che divampano libere da essi ed in contemporanea sputerò un bel getto di fuoco misto a sangue bollente per cercare di colpirlo proprio lì, all’altezza del cavallo dei suoi pantaloni. Ne userò solo una quantità breve e minima, sia perché ormai sono al limite, sia perché voglio evitare di coinvolgere me stesso nell’attacco. Il fuoco complice la distanza quasi nulla dovrebbe prenderlo ed Efrem sarà costretto ad indietreggiare e rotolare a terra pur di spegnere le fiamme. Comunque vada riderò di gusto e, tra un colpo di tosse e l’altro, gli sibilerò in modo che mi senta solo lui, <<Avanti! Fammi fuori! Uccidimi!>>, mentre cerco di sfilare il braccio destro dalle radici e ridurre l’uscita di sangue alla spalla sinistra... Voglio essere cosciente se e quando affonderà la sua falce nella mia gola. Non ho paura. Non più.

    Regret - Arma in forma dormiente
    Ultima modifica di Damnedgirl; 5th August 2015 alle 17:31



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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    L’idiota ci casca con tutte le scarpe nelle radici, prevedibile. Comincia a dibattersi con forza cercando di liberarsi, non capendo che più continua a muoversi, più le mie bambine lo stritoleranno. Il mio piede comprime il suo sterno prima leggermente, poi sempre più pesante fin quando non lo sento tossire con forza. «’Fanculo…» biascica guardando le radici che gli stritolano le braccia e tossisce con forza spargendo su di loro il suo sangue che cola e si raccoglie in una pozza sotto di lui. Dopo un po’ solleva lo sguardo prendendo a respirare con forza, lascio scivolare lentamente il suo petto sotto la mia pressa in modo che prenda aria. Non voglio ucciderlo, fin quando mi servirà lo allenerò maciullandolo per bene. Sempre se non si rivela un ottimo combattente… da quello che ho visto finora, non è un granché… perlomeno non è scappato in lacrime. «Sai Efrem…» alzo un sopracciglio premendo leggermente la falce sulla sua gola. «Se desideravi… così tanto un motivo… per farmi secco» si blocca espirando e spalancando gli occhi mostrandomi nuovamente quelle iridi che s’incendiano «bastava chiederlo!» le fiamme che ne scaturiscono dalla sua bocca, mi fanno indietreggiare di scatto ma qualcuna, dovuta alla vicinanza e alla distrazione, mi raggiunge sui pantaloni all’altezza del cavallo bruciando immediatamente mentre il ragazzo mi urla di ucciderlo, digrigno i denti in preda al dolore e in un misto di rabbia gli urlo tutto il mio disprezzo «è questa la vendetta che volevi per i tuoi? Pensi davvero che vederti in questo stato renda felice tuo padre e tuo fratello? Sei solo un bamboccio senza un briciolo di spina dorsale, che si nasconde dietro una bottiglia di idromele o dietro un po’ di erba pur di perdere quel momento!» lancio via gli stivali sfilandomi i pantaloni e rimanendo solo con l’intimo bruciacchiato. Al diavolo se mi vede qualcuno. Il ragazzo mi guarda furente posando poi lo sguardo sulle figure alle mie spalle e ciò non fa altro che aumentare la mia di rabbia «sei solo patetico, un patetico e schifosissimo vigliacco!» mollo la mia falce dissipandola e scatto verso di lui mentre le radici lo rilasciano. «Vuoi morire? Eccoti accontentato!» con violenza colma di rabbia infilo la mano all’interno della sua ferita già aperta, spalancando la mano e sfilandola poco dopo grondante del suo sangue. Markus urla di dolore e dopo alcuni istanti di agonia si accascia al suolo fissandomi negli occhi, privo di sensi e con un ghigno stampato sul volto. Mi alzo cominciando a sfilargli la giacca e arrotolandomela attorno alla vita, dopodiché gli sfilo la maglia e faccio la stessa operazione legando il tutto con i lacci che aveva attorno alle braccia. E questa ustione come se l’è procurata? Vabbè, non m’importa più ormai. Lo raccolgo di peso una volta messogli l’ascia in braccio e lo porto fino all’infermeria buttandolo sul letto bagnato e stendendomi sul quello libero accanto alla porta. Guardo poi Andreus che mi osserva confuso e intimorito. «Se riesce a sopravvivere e si sveglia digli che può benissimo andarsene. Qui dentro non ho bisogno di ubriaconi!» fatto ciò aspetterò respirando e rilassando i muscoli ustionati…


    *Frasi e azioni su e di Markus concordate con Damnedgirl

 

 

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