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  1. #781
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    Lentamente il fiume di emozioni si disperde e Medea si tranquillizza sentendo le mie parole «certamente. Se succederà o vedrò qualcosa ti avviserò immediatamente» annuisco fermo col capo e ascolto il resto delle sue parole, chiede la mia discrezione, mi ha dimostrato che non è disposta a tradirmi. Non tradirò a mia volta la sua silenziosa promessa. «Quando vuoi poi vorrei allenarmi con te… so già che mi massacrerai ma voglio essere allenata dal Capo» scoppio in una fragorosa risata. Questa ragazza è molto determinata, finalmente ha abbandonato i giochi con le bambole di pezza e ha capito che la guerra non è un gioco su cui puoi riderci su o permetterti di distrarti un attimo. La sua compagna gliene ha dato un assaggio di tale realtà, vedrò personalmente di darle il resto. La ragazza dopo aver ammiccato un’ultima volta verso di me si dirige di sotto. Mentre io, dopo una piccola stiracchiata che mi fa tirare la pelle lesa dai taglietti dei topi. Cammino per la cripta fin quando non sono finalmente all’esterno, faccio un profondo respiro beandomi della luce del giorno. D’un tratto una sorta di gridolino sommesso mi fa voltare di scatto verso il monastero. Avanzo lentamente stringendo ancora di più i lacci sulla gonna improvvista. Devo dire che reggono, spero non si strappi non vorrei rimanere nuovamente in mutande davanti a qualcuno. Guardo Keyra che lentamente allontana da se una falena e non appena questa si avvicina… la spiaccico tra le mani con un sonoro applauso. «Odio le falene, alla torre ce n’erano sempre troppe a disturbare il sonno…» mi pulisco le mani sfregandole tra di loro per eliminare i residui dell’insetto sparsi un po’ ovunque e mi appoggio alla statua di uno dei monaci guardando l’intera struttura e infine posando gli occhi su di lei. «Dunque, di cosa volevi parlarmi di tanto urgente?» dico a voce un po’ più alta in modo che mi senta mentre il mio volto si rilassa e torna l’espressione seria che mostro a chiunque…

  2. #782
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Dopo l’ennesimo rigurgito Daphne si accascia contro la parete quasi esausta cercando di farsi aria.


    Prendo un asciugamano e lo immergo totalmente nell’acqua fredda della fontanella a forma di drago e mi avvicino alla ragazza posandolo lentamente sulla sua fronte e pulendole i residui di vomito dalle labbra. Ripeto l’operazione un paio di volte mentre Daphne, mi sorride, nervosa.


    Forse per tutto quello che le è piombato addosso, forse per quello che le ho detto o forse entrambi. «Come mi sento... era così evidente?» mi blocco un attimo dal ripulire l’asciugamano sotto l’acqua. Prendo un respiro e immergo le mani sotto l’acqua fredda per cercare di riacquistare un po’ di lucidità, almeno uno dei due.


    «Quello che provavo per lui intendo o... provo, vista la reazione che sto avendo» abbasso lo sguardo, forse un po’ colpevole di quello che in tanti anni ho notato in silenzio senza dirle una parola «sì…» dico in tono basso, colpevole «ho sempre sospettato che provassi qualcosa per lui…» Stringo l’asciugamano con forza nel lavandino «ho notato un sacco di volte i tuoi occhi, le risate delle altre ancelle… perfino come lo guardi ora…»


    Daphne si volta finalmente e una morsa mi stringe lo stomaco quando vedo i suoi occhi arrossati «beh... ora so che non gliene importa niente, un motivo in più per togliermelo dalla testa, no?» il mio sguardo si fa più serio «dici così... ma quanto ne sei sicura?» le parole escono a fiumi dalle sue labbra «hai visto anche tu la sua reazione ieri... se possiamo chiamarla reazione, quindi... niente è così» mollo la presa sul tessuto che cade sul pavimento e prendo le sue mani mentre la ragazza scoppia a piangere «la sua reazione è stata gelida, lo so… ma lui non è un mostro, non è un blocco di marmo!»


    dico stringendole le mani e pulendole le lacrime con il pollice. Io l’ho visto, ho visto il vero Efrem qual è, e non è ciò che mostra…

    *Frasi e azioni di Daphne concordate con Eclisse84

  3. #783
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli


    Markus Obelyn

    Per una cosa devo ringraziare Efrem perché è solo per la batosta che mi ha dato se mi sono sbloccato ed ora riesco a materializzare la mia arma in tranquillità. L’unica pecca è che non avendo uno straccio di addestramento quest’ultima non mi è così utile… Già. Sto perdendo tempo.



    Sospiro ed ascolto con disinteresse la risposta di Medea, sforzandomi di non usare l’ascia in modo improprio pur di tapparle la bocca.



    Sono furioso ma lei riprende a stuzzicarmi e a pungolarmi: comincio a domandarmi quali problemi abbia… <<[…] ma che intendi fare? Distruggerlo tutto?>>.



    Continuo a guardarla, impassibile, e stringo la mano sull’impugnatura dell’ascia mentre con voce rauca le dico, <<Sai Medea, hai ragione. Sarebbe perfettamente inutile distruggere ogni maledetta bottiglia di birra in questo covo visto che Efrem mi ha gentilmente invitato ad andarmene>>, faccio spallucce, <<A quanto pare non merito uno straccio di possibilità>>. Ma so che non è così e non capisco perché me la sto prendendo per un rifiuto. Ormai mi sono abituato a risolvere i miei problemi da solo, dunque che mi importa se lui non vuole addestrarmi? Imparerò come ho fatto in passato, a forza di sbagliare, di prendere botte o di finire al tappeto dovrò migliorare. E così, quando ce lo farò, allora prenderò a calci nel fondoschiena Demonar, Raeghar e per concludere in bellezza anche Efrem! Ormai sono qui e non intendo andarmene. Noto che Medea mi si avvicina e sollevando una mano cerca di sfiorarmi il volto, ma io mi ritraggo e la guardo per farle capire che la cosa mi dà fastidio. Lei sembra intuire e mi resta accanto, domandando, <<Vuoi parlarne? O preferisci sfogarti con un bell’allenamento? O magari vuoi che andiamo a prendere un po’ d’aria?>>.



    Parlare… Nahhhhhhhh! Mi è bastato già dover dire quelle cose ad Andreus, sono fatti miei e tali devono rimanere. L’allenamento invece mi sembra una proposta interessante: prima inizio a darmi da fare, più possibilità ho di sopravvivere in battaglia. <<Quattro salti in armeria non sono una cattiva idea ma rendiamo la cosa più interessante…>>, ghigno beffardo, <<Se vinco d’ora in poi te non mi ronzerai più attorno>>.



    Sì, mi sono decisamente accorto dello sguardo, non sono stupido, <<se invece perdo a te la scelta>>.La guardo e poi concludo, <<Ci stai?>>. Se risponderà in maniera positiva la seguirò fino all’armeria, se invece risponderà in maniera negativa può anche andarsene... Non mi interessa.

    Regret - Arma in forma passiva
    Ultima modifica di Damnedgirl; 6th August 2015 alle 00:17



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  4. #784
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    È pomeriggio

  5. #785
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Medea Euripide




    Markus si sposta non accettando la mia carezza.
    Poco male. Decido comunque di rispondere a ciò che ha detto «Efrem ti ha invitato ad andartene?» Domando sorpresa.
    «Non hai pensato che magari l’ha fatto solo per spronarti? Siamo in guerra e mi sono resa conto in prima persona che bisogna essere duri, la vita che conoscevamo prima non esiste più. Bisogna vincere la guerra e restare vivi».
    Faccio una pausa. «Non so per quale motivo tu sia qui, ma devi farti forte pensando proprio ad esso. Ora devi pensare solo a te stesso ed a vincere questa guerra». Gli dico convinta.
    «A quanto pare non merito uno straccio di possibilità»
    Cerco il suo sguardo. «Questo non è vero».
    «Quattro salti in armeria non sono una cattiva idea ma rendiamo la cosa più interessante…», ghigna «Se vinco d’ora in poi te non mi ronzerai più attorno,se invece perdo a te la scelta».
    Ascolto le sue parole inarcando un sopracciglio.
    «Cocco bello io non ti ronzo intorno, ho solo pensato che essendo appena arrivato avessi bisogno di un volto amico che ti aiutasse ad ambientarti, solo questo» rispondo piccata.
    E’ perspicace il ragazzo ma di certo con lui non ammetterò mai che ci ho fatto un pensierino, ma a quanto pare il mio destino è quello di morire vergine.
    «Andiamo in armeria che è meglio. Se vinco io deciderò al momento, prendere o lasciare»
    Senza voltargli le spalle, ma camminando con le spalle al muro esco dalla cucina dopodiché se mi avrà seguito gli farò cenno di precedermi.

  6. #786
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon


    Quando finirà tutto questo? Sto facendo la figura della cretina, questi sentimentalismi non mi appartengono, non devono esistere, non devo provare tutto questo, eppure... eppure è molto più forte della mia volontà, avrei dovuto andarmene molto tempo fa, mi sarei risparmiata un bel pò di cose, sicuramente avrei ancora il mio viso intatto. Andreus continua a prendersi cura di me, pulisce lo straccio con dell'acqua, ha ancora quella espressione colpevole sul volto, non sopporto di vederlo così, mi fa sentire peggio di come sto nella realtà.
    «la sua reazione è stata gelida, lo so… ma lui non è un mostro, non è un blocco di marmo!»





    Mi stringe la mani, ha lasciato il panno in terra e mi guarda... non so cosa capire da questo suo gesto, evidentemente non l'ha mai trattato come ha fatto con me o non starebbe qui a difenderlo. Stringo le sue mani di riflesso ed indurisco lo sguardo, sono stufa... sono stufa di piangere come una ragazzina e morirgli dietro, come fosse l'unico uomo al mondo, no... basta sul serio "Non m'interessa se non lo è in realtà, non m'interessa niente più, ha fatto quel che ha fatto e non ha avuto neanche la decenza di... non lo so, chiedermi scusa?



    Dirmi qualsiasi cosa...! Invece niente. Non resterò un minuto di più a piangere per lui in questo bagno"




    "Da quando l'ho conosciuto non sono più la stessa, voglio... voglio tornare come prima e pensare a tutto, a chiunque tranne che a lui"



    Mi passo una mano sulla fronte sudata, per togliermi i capelli dagli occhi ed è proprio toccando questi ultimi, che mi torna in mente la mia bella chioma scura, quella che tagliai quella sera, in preda alla rabbia di averlo scoperto con Lumen "Andreus... mi faresti ricrescere i capelli?"



  7. #787
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuvie
    l



    Un rumore di passi sull'arido terriccio del cimitero raggiunge le mie orecchie, mi volto di scatto mentre brandisco Menelmir tra le mani…noto la mia dolce falena allontanarsi da me e raggiungere il punto in cui ora si staglia la statuaria figura di Efrem…in gonnella. Sorrido sarcastica osservando il suo buffo ed improvvisato abbigliamento, basterebbe un colpo ben assestato e quei lacci potrebbero inspiegabilmente tagliarsi …l’idea è allettante ….

    - Belle gambe direi –
    Faccio per parlare ma poi mentre lo osservo colgo un suo brusco movimento; la falena finisce diritta tra le sue mani che, con un sonoro schiaf…. la schiacciano.
    Spalanco la bocca e strabuzzo gli occhi shoccata da ciò che ho appena visto.
    «Odio le falene, alla torre ce n’erano sempre troppe a disturbare il sonno…»
    Resto ferma , immobile, impassibile, uno stoccafisso inebetito in contemplazione di un gelido pezzo di ghiaccio di nome Efrem Targaryus, mentre lui con noncuranza, si pulisce sgraziatamente le mani sfregando ed infierendo sui residui del povero insetto che cadono dalle sue mani e, si posano a terra mescolandosi con la polvere per poi poggiarsi come niente fosse, contro una statua rivolgendomi la sua solita espressione da duro.
    «Dunque, di cosa volevi parlarmi di tanto urgente?»
    La sua voce mi giunge chiara e forte,mentre dentro di me sento la rabbia crescere, contraggo involontariamente la mano sinistra a pugno mentre nella destra stringo saldamente il mio stiletto, l’odio che in questo momento provo per lui è immane, ha ucciso senza pensarci due volte una povera falena, quella falena a cui io avevo appena ridato la libertà.
    Come può essere un elfo costui? Come può essere così insensibile da uccidere un povero insetto innocente la cui colpa è solo quella di aver incontrato senza rendersene conto le sue mani e, l’inevitabile morte.
    Come posso pretendere che, colui che non rispetta nemmeno la vita di un essere tanto piccolo, possa rispettare la vita umana? Semplicemente non posso.

    Scuoto la testa contrariata, delusa, mentre un nervoso mi assale.
    I miei occhi viola si fanno tetri, mentre una tempesta li attraversa, incurante di ciò che potrebbe pensare, mi avvento su di lui con l’intento di colpirlo…
    Scatto veloce con tutta la forza e destrezza che possiedo verso di lui, colta da un impeto di rabbia , voglio inchiodarlo a quella statua, schiacciarlo come lui ha schiacciato la falena, quella falena che mi legava seppur ipoteticamente a lei a Niniel!
    Voglio trafiggerlo con la punta del mio Stiletto, vedere il cremisi del suo sangue bagnare la terra ai suoi piedi, quando però sono quasi vicina a lui distante forse mezzo metro e, pronta a scagliare il mio affondo, ritorno lucida, porto in alto il mio gomito sinistro il mio intento è quello di portarlo all'altezza della sua gola con lo scopo di bloccare il suo collo con il mio avambraccio contro la statua per poi gravare con tutto il peso del mio corpo su di lui e, alzare la mano destra che brandisce il mio Stiletto…Stiletto che però non voglio ora affondare nelle sue carni ma solo infilzare nella statua alle sua spalle, serrandolo in una sorta di prigione umana formata dal mio corpo che premerà contro il suo e dalle mie braccia…
    Se riuscirò nell'intento lo guarderò negli occhi fissandolo con rancore per ciò che ha compiuto e poi gli dirò con astio:
    << Volevi fidarti di me ebbene…volevo darti un motivo per farlo ! >> poi aggiungerò con ancor più impeto e ardore riferendomi alla sua azione spingendo con più forza:
    << Ma ora spiegami, che motivo c’era di uccidere quella povera creatura? Cosa ti ha fatto per meritare una morte tanto atroce? Era una falena certo ma era pur sempre un essere vivente, proprio come me e come te! Dimmelo! Spiegami perché!>>


    Menelmir ---> arma in forma dormiente
    Ultima modifica di DELTAG; 3rd July 2015 alle 18:17

  8. #788
    sim dio
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Anne Targaryus

    Keyra sembra destarsi e poco dopo, all'improvviso, un crollo emotivo... forse più un attacco di panico. Sto per abbracciarla, vorrei consolarla, ma rimango immobile, provo una gran pena per lei, ed è come se riuscissi a provare il suo dolore... ma niente, non ce la faccio, qualcosa mi blocca. Rimango a guardare il vuoto, le voci si fanno ovattate, tutto è confuso. La sala sembra perdersi nel nulla, ci sono solo io, con lo sguardo fisso verso un punto indefinito. Piano piano le voci si fanno sempre più lontane, più confuse, e sento perdere le forze. Sono esausta, emotivamente e non, non so quanto ancora posso reggere una situazione del genere. Non do peso a ciò che dicono o fanno gli altri, non so per certo chi ci sia ancora all'interno di questa stanza, decido quindi di sdraiarmi sul letto, a fissare il soffitto. Cosa diavolo mi prende... Perché, perché questo "blocco" improvviso. Cosa può avermi suscitato la reazione di Keyra? Non lo so, ma sento la mia anima sempre più frastornata, priva delle forze necessarie per reagire. Mi odio, mi odio per questo, vorrei tanto reagire come al mio solito, ma non so come fare. Inspiro, espiro.... inspiro ed espiro. Sento il battito tornare regolare, così come anche la respirazione. No, la situazione sta a dir poco degenerando. Mi alzo lentamente dal letto, non so quanto tempo sia passato, ma sento che questo macigno si sta facendo sempre più pesante, opprime qui, in mezzo alla gabbia toracica. Sono dolori dell'anima, non c'è altra spiegazione. Mi guardo intorno alla ricerca di qualcuno, non posso cadere nell'oblio della depressione qui, su questo letto... peggiorerei solo le cose. Vedo la ragazza dalla carnagione ambrata sdraiata sul letto di fronte al mio, degli altri non vi è traccia. Devo ammettere che non ho avuto una buona impressione di lei, ma in questa vita bisogna dare una chances a tutti, e chissà: magari mi ricrederò sul suo conto. <<Ehy...?>> bisbiglio in sua direzione, avvicinandomi silenziosamente. Spero stia bene, ed egoisticamente parlando spero anche che si svegli. <<Non vorrei essere indiscreta, ma sapresti dirmi dove si trova la sala in cui vi allenate?>> le chiedo, sperando di averla destata almeno quel poco. Non voglio stare con le mani in mano, voglio assolutamente sfogarmi, ma senza le indicazioni di qualcuno ho seriamente paura di perdermi in questo labirinto.

  9. #789
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    Non appena termino di parlare la ragazza stringe i pugni sul suo pugnale. Carino. Ma ci vuole ben altro per impressionarmi. Rimango fermo e impassibile persino quando la ragazza scatta in avanti correndo a gran velocità verso di me. È veloce quanto me, forse anche di più ma le lascio fare. Lentamente si svelerà per ciò che è realmente. Povera sciocca. Tiro su un labbro e nel farlo vedo il suo pugnale saettare verso di me per poi spostarsi e infilarsi nella statua mentre il suo gomito mi si posiziona sul collo bloccandomi il respiro. Tossisco e sbatto la testa contro il marmo della statua mentre Keyra prende a parlare «Volevi fidarti di me ebbene…volevo darti un motivo per farlo!» stringe con ancora più forza occludendomi la gola, il respiro si smorza «Ma ora spiegami, che motivo c’era di uccidere quella povera creatura? Cosa ti ha fatto per meritare una morte tanto atroce? Era una falena certo ma era pur sempre un essere vivente, proprio come me e come te! Dimmelo! Spiegami perché!» eh? Ma ha fumato la stessa erba di Markus o cosa? È fuori di testa! Completamente cerebrolesa. Le tossisco in faccia e nel momento in cui apro la bocca le sceglierò un potente pugno di prepotenza con la mano sinistra verso il suo occhio destro. Ma mi fermerò subito perché con l’altra mano, sfruttando tutta la nostra vicinanza e se riuscirò a distrarla tirerò un altro pugno al centro del suo naso di prepotenza e con tutta l’intenzione di romperglielo. Se il tutto funzionerà e la ragazza dovesse indietreggiare, la afferrerò per il braccio che mi tiene puntato per la gola con la mano destra e la farò voltare portandoglielo di scatto dietro la schiena con tutta l’intenzione di romperglielo. Se il tutto andrà come sperato, sentirò il melodioso *crack* delle sue ossa che si frantumano e le terrò il polso fermo dietro la schiena sussurrandole «ho sempre odiato chi mi fa rimanere senza fiato…»

  10. #790
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli


    Markus Obelyn

    <<Cocco bello io non ti ronzo intorno, ho solo pensato che essendo appena arrivato avessi bisogno di un volto amico che ti aiutasse ad ambientarti, solo questo>>, la sento esclamare con stizza.



    Interessante, devo aver toccato un punto dolente o altrimenti non se la sarebbe presa per le mie parole. <<Nhm…>>, mormoro ed annuendo afferro una delle due mele dandole un bel morso mentre guardo Medea incurante del rivolo di succo che mi cola sul mento. Solo quando finisce di parlare e mi fa cenno di precederla, getto il torsolo alle mie spalle e pulendomi con il dorso della mano le faccio strada. Raggiunta l’armeria la guardo prendere posizione poco dopo l’entrata, per l’esattezza sulla destra...



    Ma che aspetta? Bah... Vorrà dire che farò io la prima mossa! D’un tratto però sento che la calma si affievolisce ed al suo posto risalgono la rabbia, la tristezza, il rancore e l’odio che nutro verso i Demonar.



    Ogni ricordo riaffiora nella mia mente, come un fiume in piena, ed io mi ritrovo qui, immobile, che fisso il vuoto davanti a me con un pensiero fisso che mi martella in testa. La mia famiglia, i momenti belli che abbiamo trascorso assieme, l’amaro che ora ho in bocca perché loro non ci sono più, perché non potrò ridere con la stessa spensieratezza d’un tempo. La vita, la guerra, i Demonar, mi hanno separato da loro e non mi resta più nulla, se non il dover attendere in silenzio che il momento della vendetta giunga al più presto, nella speranza che questo mio dolore finalmente termini. Loro meritano di riposare in pace. Efrem poi… Io ci speravo… Ci credevo… Perché? Quel suo “puoi andare” continuo a non capirlo. Stringo più forte la presa sull’ascia e digrignando i denti guardo Medea, dritto negli occhi, mentre le urlo contro, <<ti diverte eh?>>, ignorando il formicolio alla testa.



    Alterazione ed Illusione - Imposizione del Dolore: L'incantatore si connette alla mente del nemico e crea in lui l'illusione del dolore, il corpo non subisce danni reali; (Esperto) genera forte dolore che pervade la testa del nemico: emicrania fulminante, disorientamento e nausea.
    Basta. Devo sfogarmi.



    Furente scatto verso di lei, correndole contro quanto più velocemente possibile, e nel mentre con la mano destra accumulo la forza necessaria per poter fingere di assestare un fendente a sinistra in modo da farla spostare verso destra. Se riuscirò allora lascerò cadere la mia ascia a terra e cercherò di intercettarla per afferrarle il braccio destro con entrambe le mani. Quindi stringerò forte, sempre più forte, fino a farla urlare e solo in quell’istante le spezzerò il braccio ruotandolo bruscamente sfruttando tutta la mia forza ma senza mollare la presa.

    Regret - Arma in forma passiva
    Ultima modifica di Damnedgirl; 6th August 2015 alle 00:32



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