Andreus De Lagun
Dopo l’ennesimo rigurgito Daphne si accascia contro la parete quasi esausta cercando di farsi aria.
Prendo un asciugamano e lo immergo totalmente nell’acqua fredda della fontanella a forma di drago e mi avvicino alla ragazza posandolo lentamente sulla sua fronte e pulendole i residui di vomito dalle labbra. Ripeto l’operazione un paio di volte mentre Daphne, mi sorride, nervosa.
Forse per tutto quello che le è piombato addosso, forse per quello che le ho detto o forse entrambi. «Come mi sento... era così evidente?» mi blocco un attimo dal ripulire l’asciugamano sotto l’acqua. Prendo un respiro e immergo le mani sotto l’acqua fredda per cercare di riacquistare un po’ di lucidità, almeno uno dei due.
«Quello che provavo per lui intendo o... provo, vista la reazione che sto avendo» abbasso lo sguardo, forse un po’ colpevole di quello che in tanti anni ho notato in silenzio senza dirle una parola «sì…» dico in tono basso, colpevole «ho sempre sospettato che provassi qualcosa per lui…» Stringo l’asciugamano con forza nel lavandino «ho notato un sacco di volte i tuoi occhi, le risate delle altre ancelle… perfino come lo guardi ora…»
Daphne si volta finalmente e una morsa mi stringe lo stomaco quando vedo i suoi occhi arrossati «beh... ora so che non gliene importa niente, un motivo in più per togliermelo dalla testa, no?» il mio sguardo si fa più serio «dici così... ma quanto ne sei sicura?» le parole escono a fiumi dalle sue labbra «hai visto anche tu la sua reazione ieri... se possiamo chiamarla reazione, quindi... niente è così» mollo la presa sul tessuto che cade sul pavimento e prendo le sue mani mentre la ragazza scoppia a piangere «la sua reazione è stata gelida, lo so… ma lui non è un mostro, non è un blocco di marmo!»
dico stringendole le mani e pulendole le lacrime con il pollice. Io l’ho visto, ho visto il vero Efrem qual è, e non è ciò che mostra…
*Frasi e azioni di Daphne concordate con Eclisse84