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  1. #801
    sim dio L'avatar di Lilla_20
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Medea Euripide




    Markus annuisce prendendo poi una delle mie mele.
    Lo osservo notando del succo che gli cola sul mento, ma resto impassibile, dopotutto mi ha già rifiutato e di certo non gli darò modo di farlo di nuovo.
    Getta poi il torsolo e si incammina verso l’armeria.
    Lo seguo posizionandomi alla destra dell’entrata.
    Mi metto quindi sulla difensiva, so che sarebbe meglio attaccare per prima, ma voglio proprio vedere di cosa è capace il ragazzo.
    Lo vedo pensieroso, cosa aspetta ad attaccarmi?
    All’improvviso sento la testa che mi scoppia, vengo sorpresa da un’emicrania fortissima, quasi fulminante mentre dentro di me sale anche la nausea.
    Porto entrambe le mani sulle tempie per cercare di dare sollievo alla mia povera testa.
    Sento una voce dietro di me «Ed è così che si tratta una donna?!»
    Vorrei risponderle ma non riesco, sto troppo male.
    Con la coda dell’occhio, vedo entrare un’altra altra persona che va dritta verso Markus «Ora torni immediatamente in camera mia a ripulire quello schifo, chiaro Markus?»
    E no bello mio non abbiamo mica finito…
    Il dolore non mi è passato, sto da cani, ma mi concentro facendo appello al mio essere Elfa e mi connetto a tutti i dolori che sto provando ora, il mal di testa fulminante e la nausea e la scaravento tutta contro Markus.
    Dopodiché mi sposto lateralmente dalla parte opposta Anne ma comunque tenendo un po’ di distanza, sia mai che provi ad attaccarmi.
    Le mie mani rimangono comunque a massaggiare le tempie doloranti ed io mi piego leggermente per via della nausea.
    Ma Markus non è uno che si dà per vinto e subito reagisce usando il suo potere… il fuoco.
    Io mi accerto di non essere nella sua traiettoria spostandomi ulteriormente verso sinistra.




    Simbiosi
    Gli elfi nascono dalla natura e con essa hanno forte affinità, sono in grado di comunicare con la flora e la fauna nel linguaggio antico della madre terra: i fiori, le rocce, le creature, ecc
    I maghi e gli stregoni sono loro stessi frutto della natura, la luce e l’ombra fanno parte del Tutto, quindi gli elfi sono in grado di connettersi anche alle loro menti, riescono dunque a percepire ed infondere, a loro volta, le proprie emozioni. Gli effetti sono diversi a seconda del grado:

    Esperto- Avverte le sensazioni ed emozioni altrui ed è in grado di manipolarle, infondendo le proprie. Quindi se l’elfo è in uno stato di calma e la persona con la quale si rapporta è colmo di ira, ritrovandosi sotto l’effetto della simbiosi, anch’egli
    Ultima modifica di Lilla_20; 6th July 2015 alle 00:39

  2. #802
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Shayla Bolton


    Purtroppo mi accorgo troppo tardi che Markus è troppo forte per riuscire a tirargli indietro la testa, e proprio mentre sto per spostarmi davanti a lui per impartirgli ugualmente l'ordine mi accorgo che mi sta scaraventando contro la sua ascia come se fosse una padella, in pieno viso.



    Faccio appena in tempo a scostarmi un minimo che un dolore acuto mi colpisce sul naso e sulla guancia, di striscio, e subito sento il sangue caldo fuoriuscire dal labbro e dal naso. Maledetto stronzo, me la pagherai!



    Lo lascio e porto la mano a coprirmi il viso in un gesto automatico, quando in pochi istanti avverto un calore improvviso sulle mani, sul viso.



    Le fiamme mi colpiscono prendendomi in pieno, mentre io indietreggio inutilmente tentando di allontanarmi da esse. Me le trovo ovunque, e non so per quale grazia di Raiden riesco a mantenere il sangue freddo necessario per non abbassare le mani dal viso, altrimenti probabilmente avrei perso l'uso degli occhi.



    Mi butto a terra cercando di farmi da scudo dal fuoco che scommetto provenga da Markus, e fortunatamente mi accorgo che le fiamme si propagano solo all'altezza del viso, quindi non ne sono più avvolta. Apro gli occhi e con la mano tampono i capelli che nel frattempo si sono totalmente carbonizzati, mentre sento la rabbia ribollire nelle mie vene. Con un gesto rapido allungo una gamba cercando di fargli uno sgambetto per farlo cadere a terra, visto che siamo vicini, approfittando del fatto che è ancora concentrato sul suo potere e quindi non dovrebbe accorgersi del mio movimento.



    Se dovessi riuscire nel mio intento mi rialzerò di scatto lanciando il mio pugnale direttamente nel suo stomaco, pugnale a cui infondo tutta la forza del fuoco, del mio e suo elemento, che lo avvolgerà istantaneamente con le sue fiamme e si diramerà poi nella sua carne se dovesse conficcarsi come previsto. Brucia anche tu ora... stronzo!

    Impeto - Arma in forma attiva (Fuoco)

  3. #803
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Markus Obelyn

    Mi rendo conto in ritardo che chi ho colpito non è Medea ma… Shayla?! Si può sapere perché cavolo si è messa in mezzo??? La donna prende solo di striscio la “padellata” in pieno viso ed improvvisando uno scudo con le mani para gli occhi dal mio fuoco.



    Riesco a malapena a concludere il giro su me stesso che una forte fitta alla testa mi fa vacillare ed il mio elemento si dissolve in una nuvola di fumo che sbuffo via dalle narici. E mo? Cosa cazzo è questo?! Osservo Shayla, intenta a spegnersi i capelli, vorrei insultarla e dirle di farsi gli affari suoi ma al dolore si aggiunge anche la nausea che viene peggiorata dall’odore acre di carne bruciata. Sto per vomitare... Quella mela non doveva essere buona!



    Cerco di respirare, di stare calmo e respir-… ?! E daje! Qualcuno mi colpisce alle gambe ed io cado a terra, di schiena, senza rendermi conto di ciò che sta accadendo. E certo... Con Efrem manco un'anima pia che ha mosso un dito in mia difesa ed invece ora, con il sottoscritto, c'è il raduno di massa... Bah! Vorrà dire che carbonizzo tutti e poi chiamo Andreus spacciandolo per un allenamento troppo pesante. Alla nausea, al mal di testa ed alla vista annebbiata ci si mette anche un bel pugnale infuocato allo stomaco che mi prende in pieno ed anche se non affonda posso di certo confermare che bruci- <<AHHHHHHHHHH!>>. Sgancio un urlo mordendomi il labbro pur di resistere agli spasmi causati dal bruciore intenso che sento e porto la mano sinistra verso il pugnale. Stringendo l’elsa lo sfilo via di scatto e, ormai privo di controllo, cerco di scagliarlo con Medea usando tutta la mia forza mirando al suo braccio destro. Ma non riesco a vedere se la prendo perché un conato di vomito mi risale in gola di prepotenza e sono costretto a liberarmene. Addio mela. Cerco di tamponarmi alla buona la ferita allo stomaco e guardando Shayla tento una connessione con la sua mente per infonderle tutte le sensazioni disgustose che sto provando.



    Ma… Qualcos’altro va storto. Avverto di nuovo quel fastidioso formicolio alla testa e poi ho solo una gran confusione in testa… Gli occhi spenti di mio padre, il corpo martoriato di mio fratello, le torture che ho subito, il fuoco che mi bruciava l’occhio ed infine ci sono solo le risa di quel demonio di un Demonar. Non so nemmeno io come ma sento che tutto il mio dolore cerchi di riversarsi nella testa di Shayla...



    Alterazione ed Illusione - Imposizione del Dolore: L'incantatore si connette alla mente del nemico e crea in lui l'illusione del dolore, il corpo non subisce danni reali; (Esperto) genera forte dolore che pervade la testa del nemico: emicrania fulminante, disorientamento e nausea.
    Inspiro dunque profondamente e stringendo i denti mi alzo in piedi per tentare di afferrare dalla gola Shayla con la mano sinistra.



    E’ vicinissima… Dovrei farcela. Se ci riuscirò allora le impedirò di parlare spingendo con forza il pollice contro la trachea e poi stringerò trascinandola di peso verso di me per lasciar aderire il suo corpo di schiena contro il mio ed usarla come scudo umano contro Medea ed Anne. Se invece non ci riuscirò vorrà dire che cercherò di allontanarla roteando l'arma da destra verso sinistra e poi la sfrutterò come uno scudo frontale appiattendola contro me stesso per proteggere collo e spalla destra mentre con la mano sinistra mi tamponerò la ferita allo stomaco che, per mia (s)fortuna, il fuoco ha già cauterizzato.

    Regret - Arma in forma dormiente
    Ultima modifica di Damnedgirl; 6th August 2015 alle 01:04



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  4. #804
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuviel



    Faccio per scostarmi da lui mentre la sua presa si fa più leggera e, sfruttando il vantaggio datomi dal mio scudo cerco di allontanarmi ma qualcosa non va come dovrebbe andare, sento le sue forti braccia prendermi, tirandomi a lui con forza e violenza , la sua presa sembra quella di un impetuoso ballerino di tango quando tira a se la sua dama, solo che i ballerini sanno essere molto più delicati rispetto a luiquanto ardore Efrem Targaryus…
    Sento le sue mani stringersi intorno al mio corpo come una morsa, mentre il dolore al braccio diviene sempre più acuto, così come il dolore al viso e la mia vista per un attimo si oscura per poi tornare; ma il suo impeto nonostante i tagli che devono essersi formati sulla parte davanti del suo tornito corpo non accenna a diminuire anzi, sembra in preda alla rabbia, rabbia che va a sommarsi al malumore che già aveva.
    Sono vicinissima a lui potrei sfiorargli le labbra con le mie, in altre circostanze avrei voluto farlo, ma non ora ,il pensiero corre al giorno in cui mi raccolse da terra piuttosto brilla a causa dell’idromele, dov'è finito il ragazzo quasi gentile di allora?
    Improvvisamente avverto uno spostamento d’aria, un movimento rapido e veloce , la sua presa però mi blocca, non posso muovermi dannazione e un nuovo colpo mi colpisce, affonda sulla bocca del mio stomaco , stomaco che quasi retrocede , mi inarco in avanti sbilanciandomi per la potenza del pugno mentre boccheggiò, annaspo in cerca di aria, il respiro si smorza togliendomi il fiato, rubandomi anche la poca aria che mi era rimasta vista la faticosa respirazione.
    Tossisco, un sapore si sangue e sale mi risale lungo il cavo digerente mentre mi accascio dapprima su di lui, lui che poi lascia la presa e mi lascia scivolare a terra in preda ad una sofferenza fisica non indifferente, grosse lacrime si formano agli angoli degli occhi sopprimendo al dolore.
    Il sangue cola dal setto nasale, la bocca è impastata, ho sete, dannatamente sete, il braccio mi fa un male insopportabile , porto il mio braccio destro sul sinistro tenendomelo fermo contro al corpo. ma non posso cedere ora, non così e soprattutto senza avergli detto nulla, me la sono cercata, lo so e questo potrebbe essere ancora nulla di quello che potrebbe farmi…
    «bene… ora puoi parlare!»
    Si allontana da me prendendo posto su una vecchia panchina, lo guardo con un’espressione a metà tra l’odio e il disprezzo i miei occhi lo fissano e, ascolto la sua sarcastica battuta …
    - Parlare certo, appena riesco a recuperare un po’ di fiato e a far uscire la voce…st***zo.-
    Sono in ginocchio davanti a lui il suo sguardo è su di me, c’era bisogno di ridurmi così per darmi il permesso di parlare? Chi si crede di essere quest’arrogante di un elfo? Scuoto la testa mentre mi trattengo con più forza il braccio leso poi con voce calma nonostante tutto e, interrotta da irregolari respiri, inizio a firmare la mia condanna.
    << Efrem…volevo parlare in privato con te perché è… una questione piuttosto delicata e… non so come gli altri la potrebbero prendere, soprattutto Andreus…lui è stato per me la persona più vicina ad una famiglia in ...questo lungo anno e…va be…>> faccio un profondo respiro mentre i polmoni bruciano e lo stomaco duole <<…credo che questo non ti debba interessare. La questione è un’altra. Il mio vero nome non è Keyra …>> abbasso la testa colpevole non riesco a sostenere il suo sguardo <<…sono di origine nobile… nel Diamante incastonato nel mio prezioso Stiletto è scritto chi sono… >> capisci te ne prego, non farmi pronunciare il cognome che non sento mio<<…mi dispiace per non avertelo detto prima, nemmeno Andreus sa di questa cosa…io…>> alzo quindi nuovamente lo sguardo, sguardo, fiero deciso, mentre il dolore per i colpi ricevuti è ben visibile, non ho paura di una sua reazione , il peso che mi opprimeva il petto da tanto , troppo tempo era divenuto troppo grande da sopportare per un solo cuore, se proprio dovrò morire perendo sotto i colpi di Efrem per questa confessione be…non mi lascerò di certo uccidere senza combattere, ero stanca di nascondermi dentro un cristallo grezzo, volevo uscire dalla mia prigione, gettare la mia maschera…e ora sono stata in grado di farlo, ma questo non è tutto ciò che devo dirgli, voglio però vedere prima una sua reazione.
    Che gli Siamesi veglino su di me.

    Per la posizione del "tango" ho chiesto chiarimenti a SimsKingdom
    Ultima modifica di DELTAG; 6th July 2015 alle 17:15

  5. #805
    sim dio L'avatar di Lilla_20
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Medea Euripide




    Dalla posizione in cui sono assisto allo scontro tra Markus e Shayla.
    Quest’ultima non è messa bene, è un po’ bruciacchiata ma non si scorggia facilmente e gli fa lo sgambetto per farlo cadere a terra.
    La sua mossa riesce e poi gli conficca il pugnale nello stomaco.
    Markus però non si arrende e nonostante sia in posizione difensiva mi becco il pugnale che lui mi lancia dritto dritto al braccio.
    «AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH» Il grido esce praticamente da solo ma di certo non mi ha messo a tappeto.
    Mi connetto con tutti gli oggetti presenti nella stanza soppesandoli con la mente e non appena trovo una spada sulla rastrelliera alla sua sinistra e la lancio con la forza della mente, silenziosamente, sulla sua spalla sinistra.
    Se non erro non è quella con cui maneggia la sua arma ma comunque spero di fargli male e di rallentarlo in qualche modo.
    Non dovrei fare danni a Shayla a meno che lei non si sposti.
    Sia se il mio attacco vada a buon fine, sia in caso contrario mi sposterò ancora in modo da essergli sempre davanti ma più spostata a destra in posizione difensiva.



    Telecinesi –spostare oggetti o lanciarli con la forza della mente

    Esperto – Nel raggio di 5 metri, può sollevare fino a 250kg di peso

  6. #806
    sim dio
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Anne Targaryus

    I ragazzi sembrano notarmi, soprattutto Markus, il quale tenta di avvicinarsi curioso e un pelino innervosito verso di me, scrutando la mia ascia. <<Ma quella è…>> lo guardo incredula, ma cosa gli prende? Ad un tratto vedo la rossa palesarsi e afferrare il ragazzo per i capelli, tentando di girargli il viso verso di lei, ma Markus con un gesto repentino della mano scaglia all'indietro la sua arma, colpendo di striscio la ragazza. La sua ascia... ecco perché era così incuriosito alla vista della mia! Ma sono identiche... strano, questa spada me la regalò mio padre al mio ottavo compleanno, quando cominciai ad allenarmi assieme ad Efrem. Ad un tratto delle fiamme incendiano il dorso delle mani di Shayla, le quali si trovano sul suo viso a coprirle gli occhi. Oltre alle mani, noto che anche i capelli le vanno letteralmente a fuoco, ed una puzza di pollo bruciato si propaga per tutta l'armeria. Ok, qui dentro si fa sul serio. Indietreggio istintivamente di qualche passo, impugnano Veronyca con entrambe le mani, senza sapere cosa fare. "La guerra non ha pietà" mi ripeto mentalmente; "Hai fatto la tua scelta, almeno sii coerente". Coerenza. Impugno saldamente l'arma, digrignando i denti, sento tutto ciò che ho represso fino a poco fa implodermi dentro, come se ci fosse un vulcano pronto all'eruzione. Sento Medea urlare, Markus le ha scagliato il pugnale sul braccio. Prendo la rincorsa e scatto in sua direzione, con l'intenzione di buttarmi di peso sopra di lei, come per placcarla. Si ok, gesto a dir poco impacciato e rudimentale, ma diciamo che necessito di un "corpo a corpo". Se riuscirò nel mio intento, dovremmo trovarci entrambe a terra. In quel caso le sorriderò colpevole, e le porgerò la mano. Se la stringerà, farò leva così da alzarla da terra insieme a me, prendendo posizione e mettendomi in posizione difensiva. Spero che non sia una tipa molto suscettibile, perché non vedo l'ora di menare le mani.
    Veronyca - Arma in forma dormiente.
    Ultima modifica di mettiu; 6th July 2015 alle 23:36

  7. #807
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    L’espressione di Daphne si fa più buffa ogni instante che passa. La vedo passare dall’incredulità alla sorpresa per poi passare al terrore più puro.


    Cerco di mantenere con sforzo quella faccia terrorizzata che ho usato prima, ma è davvero troppo. La ragazza prende a toccarsi la testa alla ricerca della piazza. Continua a toccare tirandosi anche qualche capello che le rimane impigliato tra le dita, la sua faccia sembra per esplodere ma non appena la alza io scoppio a riderle in faccia, è troppo, troppo buffa. «Stronzo»
    urla e mi spinge, perdo l’equilibrio cascando col fondoschiena per terra ma la sua espressione è troppo divertente che continuo a ridere come un bambino. «Sei proprio scemo!» e come me, anche lei finalmente comincia a ridere. Mi appoggio al lavandino sollevandomi nuovamente in piedi e pulendomi i pantaloni dalla polvere, mi asciugo le lacrime dagli occhi. «Ora direi che è ora di vestirmi e... andare a mangiare qualcosa, che ne dici?» le apro la porta permettendole così di uscire «sì! Ho fame!» dico deciso poi indico il suo abbigliamento intimo «mentre tu ti copri io aspetto fuori.» la ragazza mi fa cenno di sì con la testa mentre mi chiudo la porta alle spalle. Mi appoggio a essa prendendomi la testa tra le mani e grattandomi i capelli. Sono una frana! Una grossa e stupida frana. Perché cacchio non gliel’ho detto prima? Adesso staremmo tranquilli e potrei averle detto anche altro. Dei, stupido! Stupido! Stupido! Prendo un respiro profondo e mi sposto appena quando sento i suoi passi vicino alla porta. Osservo il vestito indossato dalla ragazza. WOW.


    Non glielo vedevo addosso da anni ormai. Le rivolgo un largo sorriso e insieme ci dirigiamo in basso, verso la mensa. Arrivati, lascio Daphne seduta al tavolo e mi avvio alla cucina cominciando ad armeggiare con quel po’ di carne e verdure che trovo.


    Sento l’odore di cinghiale che si sprigiona ogni volta che giro il mestolo nella pentola e a ogni odorata mi viene voglia di mangiarlo così a cucchiaiate. Ma no! Non devo fare schifo! Una volta cotto, riempio due scodelle e lascio il coperchio sulla padella. Metto il tutto assieme a qualche fetta di pane e torno in sala porgendo il piatto dinanzi a Daphne «spero ti piaccia il cinghiale alla menta, è una delle cose che so fare meglio! Senza dare fuoco alla cucina…»


    sedendomi accanto a lei comincio a divorare la mia porzione accompagnando il tutto con quel poco di birra che ho trovato in cucina, ma che diavolo è successo lì dentro?

    *Azioni di Daphne concordate con Eclisse84

  8. #808
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Shayla Bolton


    Il mio colpo va a buon segno ed il ragazzo cade a terra di schiena, lancio il mio pugnale attivo che riesce a prenderlo ma non a conficcarsi, devo allenarmi maggiormente per aumentare la mia forza di tiro. Markus lo estrae urlando per il dolore e lo scaglia verso Medea, prendendola in pieno, per voltarsi poi verso di me mentre la ragazza urla. In pochi istanti rimette pure l'anima, e starei per compiacermene se non fosse che...dolore, un dolore atroce mi trafigge in pieno.



    Nausea, disgusto, un'emicrania che mi fa portare immediatamente le mani alle tempie per cercare di placarlo...Dei sento che sta per scoppiare!



    Ma che diamine sta succedendo...stavo bene, a parte il forte bruciore causato dal fuoco di Markus, ed ora mi sembra di impazzire, mi manca il respiro, sento brividi percorrermi tutto il corpo e non riesco a tenere gli occhi aperti per lo sforzo di resistere a queste fitte.



    Mi sento totalmente intontita e disorientata e sto per gettarmi a terra lasciandomi andare a questo dolore così acuto ed inimmaginabile, quando le sue mani mi bloccano all'altezza del collo. Stringe...stringe sempre più forte facendo pressione col dito della mano sinistra sulla mia trachea e spostando di forza il mio corpo contro il suo, di schiena. Non riesco a vedere nulla, ma solo a boccheggiare per la mancanza di ossigeno, fatico a muovermi e a respirare, e temo di non poter resistere a lungo in questo stato, devo fare qualcosa.



    La sua mano sinistra mi tiene immobilizzata, mentre la destra tiene saldamente la sua arma, con fatica rievoco il mio pugnale così da poterlo richiamare a breve, e con il gomito provo a sferrargli un colpo allo stomaco, più o meno dove l'ho già colpito col pugnale, sperando in questo modo di fargli più male e far cedere la presa.



    Contemporaneamente mi connetto al mio elemento, al fuoco che divampa nel mio corpo e nelle mie vene, e lascio che confluisca nel palmo della mano con la quale afferro con tutta la mia forza e velocità il polso della mano con la quale mi sta bloccando il collo. Questa volta non mi trattengo come in precedenza, faccio in modo che la potenza del fuoco si sprigioni totalmente pur senza espandersi in fiamme per non essere colpita anch'io. Il suo polso in pochi secondi dovrebbe ustionarsi totalmente e la pelle disintegrarsi sotto il mio tocco, fino ad arrivare all'osso se non dovesse cedere la sua presa, di certo non mi fermerò finché non mi lascerà e potrò così tornare a respirare. Se dovessi riuscire mi allontanerò da lui, ponendomi sulla difensiva pronta a continuare lo scontro.


    Scuola di Magia: Distruzione
    L’incantatore è in grado di generare all’interno della propria mano, una quantità controllata di fuoco, la quale può essere lanciata contro l’avversario:

    • Allievo Dardo di fuoco – La fiamma è alla pari di una piccola sfera di 20 cm di diametro, provoca ustioni di secondo grado

  9. #809
    sim dio L'avatar di XxRosy_99xX
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli


    Lucynda Mellow




    Bloccata. Sì, ancora una volta mi sono bloccata, addormentata, chiusa in me stessa su questo cazzo di letto. Intorno a me vi è assente la luce che illumina l’infermeria, rimpiazzata dal buio assoluto, senza una forma, una consistenza, un volume. Non c'è niente... niente da vedere, niente da pensare. Poco fa una ragazzina dalla voce non proprio nuova mi chiese qualcosa che trattasse dell'armeria, ma non ci feci caso, o almeno finché ero pienamente cosciente di essere ancora viva. Neanche il tempo di fiatare, di pronunciare mezza sillaba che sento i passi della ragazzina allontanarsi da qui fino a non udirli più, ignorando letteralmente la mia esistenza. Già... Esistenza. Un termine che si addice più a un moscerino che a me. Io non merito di esistere, non merito di possedere il titolo di guerriera Ribelle, schierata nell’esercito di Targaryus, non merito di avere dei sentimenti, non merito di appartenere a uno dei tanti clan conosciuti nel mondo di Dohaeris.
    Merito di essere sacrificata all'Abgruntis come certe Streghe e Stregoni che si rispettino, merito di appartenere a una comitiva di demoni che s'ingraziano Raiden. Solo questo. Ho rovinato la vita di qualcuno nel monastero, a Daphne... una di quelle donne che per vari motivi collegati ad Andreus mi stava sulle palle. Ora sono esclusivamente un bersaglio preso di mira da tutti, solo per aver combinato una cazzata di poca importanza, rispetto a quanto si parlava delle peripezie causate per mano dell'insigne Leithien. Credevo che in questo modo avrei migliorato i rapporti con il mio vecchio amico, credevo che ci fossimo riconciliati per tornare ad essere quella coppia di amicizia in cui ci si stuzzica a vicenda ma che alla fine si risolverà tutto con un abbraccio e un "ti voglio bene". No, tutt'altro. Ho stravolto ogni cosa. Ho rovinato tutto, ho commesso troppi danni irreparabili. A quest'ora i due piccioncini avranno fatto pace, magari si staranno divertendo soli soletti, si staranno prendendo il thé con i pasticcini nella loro fottuta camera, e magari si staranno dichiarando, mano nella mano, in qualità di Amici Per La Pelle, o peggio ancora Promessi Sposi. E' tutto così sbagliato... assurdo... non avrei dovuto allearmi con Targaryus, non avrei dovuto rimanere un secondo di più in questo cazzo di monastero quando incrociai il volto di Andreus durante il primo raduno. Tutto questo per colpa della sua presenza. Per colpa della sua incoerenza. Avrei dovuto continuare a fare la meretrice ed intrattenere il pubblico di ogni locanda esistente con i miei canti tribali, con le mie coreografie di gruppo, comprese quelle illusorie. Avrei dovuto incrociare volti nuovi di zecca, liberandomi del gravoso passato alle spalle. E invece mi ritrovo qui, in un luogo dove convive un individuo che avrei desiderato non frequentare mai più, una persona che per me è considerata esclusivamente una fonte di dolore. Anche se provassi ad aprire un dibattito, è una speranza inutile. Vana. Irrecuperabile. Andata in fumo.
    I nostri discorsi e collaborazioni non durano più come una volta. La partita a carte di qualche tempo fa ne è la prova lampante. Non valgo nulla, non conto nulla per nessuno. E' questo quel che voleva comunicarmi con il silenzio, come una deficiente me ne sono accorta all’ultimo minuto. Perfino i miei allenamenti non contano nulla, da quando i nuovi alleati lasciarono le loro impronte iniziali sul rifugio, a partire da Daphne. Non avrei mai pensato di dirlo, ma... sono stufa di tutto. Sono stufa di cercare gli altri per eludere un addestramento autonomo, sono stufa di soffrire in silenzio... mi sono rotta. Basta. A tutto c'è un limite.
    Percorro le scale intenzionata a raggiungere la camera, con la noncuranza di quel che sta accadendo nei dintorni. Sbatto violentemente la porta perchè sì, non me ne fotte nulla se con il rumore svegliassi qualcuno, faccio come mi pare. Che si stuppino le orecchie.
    Sono in piena collera, totalmente fuori controllo, il battito cardiaco non fa altro che aumentare, la mia aura si sprigiona tetra e dirompente sul mio essere contro la mia volontà, il fragore dei fulmini oscuri che mi avvolgono perforandomi e schiacciandomi sul pavimento come macigni caduti dal cielo, pronti a disintegrare, a cancellare tutto ciò che resta di Lucynda Mellow... no, non sono affatto lei. Chi sono io? Non ho un nome nè un cognome, sono solo una nullità, un pezzo di carne plasmato per errore, uno scarto da incendiare affinché non rimanga l'ombra di un frammento.

    Aura di tenebra - Esperta
    Infonde paura: Il cuore palpita più velocemente, si ha un profondo fastidio e soggezione.
    Urlo a squarciagola in preda alla potenza schiacciante, forse l'unica cosa che so fare egregiamente nella vita. Istintivamente mi lascio cadere in ginocchio, sono a corto di forze per reggermi in piedi e...
    Buio. Dinanzi a me vi è presente come scenario una tinta unita delle tenebre, il medesimo colore che rappresenta tutto ciò di cui il mio animo è impregno: morte, distruzione, inferno. Mi passano accanto volti conosciuti e volti estranei, disposti in prima fila. Medea... Keyra... Daphne... Cassandra... Efrem... perfino Devon e Andreus, gli uomini con cui credo di aver legato maggiormente, nonostante le mie lamentele. Tutti a fissarmi con quell’ostilità che nutrono per me, tutti a disprezzarmi profondamente, tutti a dare il contributo nell'infierire sul mio tormento, chi in un modo e chi in un altro... ci mancavano pure loro, cazzarola.



    «Quella strega narcisista che si crede chissà chi e che sta sempre da sola, evidentemente non vuole abbassarsi al livello di noi comuni mortali. La odio, la odio e la odio!»
    «Si odia qualcuno quando si vede la sua cattiveria... ed io ti odio Lucynda per quello che hai fatto a Daphne non avresti dovuto comportarti così, non avresti dovuto prenderti gioco di lei e dei suoi sentimenti!»
    «Sei solo un'infame, fai del male agli altri perchè sei insoddisfatta della tua via e resterai sempre così, perchè è l'unica cosa che ti meriti!»

    «Ridicola! Speri davvero che mio fratello, della nobilissima casata dei De Lagun si interessi a una sgualdrina come te? Ti sei guardata allo specchio? Con quei modi di fare così orribili da strega, non sei certo la sua donna ideale!»
    «Pensavo di aver scovato quel genere di donna che sapesse comprendere fino in fondo la mia vita solitaria, ma mi ero illuso. Sei solo un’ ipocrita e non meriti più il mio amore, non sei degna.»
    «Sei solo una delle tante vittime di questa guerra, non vali nulla!»

    Ogni frase è una... una pugnalata al cuore, una più lancinante dell’altra.


    «Non posso credere di aver sprecato anni della mia vita con una persona come te!»

    No... Lui no... mi sta umiliando con tutta l’anima... Lui, l’uomo che ho amato e odiato fin dal nostro primo incontro avvenuto in tenera età... mi sta facendo perdere ogni speranza contro un probabile futuro, contro il resto dei miei giorni che avevo intenzione di trascorrere in sua compagnia, dopo che questa guerra sopraggiungerà alla sua fine... no. Questo non lo posso accettare, assolutamente.
    «Silenzio…» sussurro a me stessa, quando ad un tratto giungo al punto di alzare il polverone «…SILENZIO! SPARITE DALLA MIA VISTA!» berciando sfinita, con le lacrime che solcano gli occhi, verso i muri che costituiscono il bagno. Muri che non esitano a recapitare il mio veleno, sputato in aria, su tutte le altre camere adiacenti a questa. E anche se la gente che ci pernotta lì dentro mi venisse a sbraitare in faccia in segno di risposta, che me ne importa? Tanto a breve non ascolterò nulla, non sentirò nulla, non vedrò nulla. Questo perché ho preso una decisione sì complessa ma obbligatoria: per me la guerra si conclude qui. Per me tutto finisce qui. A che serve continuare ad augurarsi un futuro migliore, se il presente non si decide a smuovere il deretano nel cambiare direzione a seconda delle proprie esigenze? A un cazzo. Qui dentro non mi sento più a mio agio... non faccio altro che pietrificarmi, come se involontariamente avessi incrociato lo sguardo di Medusa, con i miei penseri che vagano adagi nella mia mente fino a tempo indeterminato. Non posso sfruttare appieno i miei poteri poiché Efrem mi ha fatto passare la voglia, compreso il mio modo di mostrarmi tenace. Ho deluso lui, ho deluso Andreus, ho deluso il mio clan, ho deluso tutto. Non sono degna di alcun perdono, non merito nulla. Nessuno si accorgerà della mia eventuale dipartita, in fin dei conti nessuno è consapevole della collocazione di questa camera e soprattutto sono una perfetta sconosciuta per ognuno dei miei compagni... eccetto lui.
    ...
    Basta parlare, facciamola finita.
    Richiamo tra le mie mani quell’oggetto che finora è stato il mio compagno di viaggio, quel vessillo che ho brandito valorosamente non appena varcai la soglia dell’armeria per celebrare la vittoria di Solumquae, la mia conquista finale.



    Arma – Spada in Forma Dormiente
    Final Sword (Tenebris Fulgura)
    Accarezzo per l’ultima volta la lama grezza della Tenebris Fulgura.



    Abbiamo lottato insieme, abbiamo trapassato una miriade di corpi, ma adesso... sarai tu a trapassare me. Tutto accadrà in meno di tre secondi, contando fino ad allora.

    «Uno…»


    Per l’amore non corrisposto di Andreus. Hai intrapreso la scelta di comunicare in silenzio, facendomi assimilare indirettamente che per te e la tua vita... non conto un bel niente.


    «...Due...»


    Per la perdita di fiducia da parte di Targaryus. Fin dall’inizio di questa guerra ho osato pensare di essere il tuo soldato preferito, ma non è andata così. Beh, è stato un piacere conoscere quel poco che so su di te e le tue abilità combattive... finché è durato.

    «...TRE!»


    Per la perdita dei contatti con Devon. Ho sempre amato la nivea chioma ribelle ed i zaffiri blu che valorizzano parecchio il tuo viso tagliente, i quali rispecchiano perfettamente la purezza del tuo animo. Ovunque ti stessi trovando in questo preciso momento, sono consapevole che te la caverai senza dare retta necessariamente a quei pochi insegnamenti che sono riuscita ad impartire nella tua memoria corta… hai dimostrato di eccellere notevolmente nella potenza sessuale, sono certa che farai altrettanto con il secondo genere di potenza: quella combattiva e spirituale.

    Stringo l’elsa della spada con le poche forze che mi sono rimaste, che l’aura di tenebra non ha consumato bellamente. Nel mio viso umido dalle lacrime non vi si legge alcuna emozione particolare, solo la decisione di star facendo la cosa giusta. Sono pronta a riversare la lama sul mio petto, bersagliando il cuore. Non c’è bisogno che Targaryus si scomodi per spedirmi all’altro mondo e dare il mio cadavere in pasto ai corvi del monastero, ci penserà la mia persona.



    L'incontro con la lama è, ogni secondo che passa, ravvicinato. Addio, Dohaeris.
    E tu, Raiden... dovrai preparare un posticino di riserva per la sottoscritta, sto arrivando... questione di attimi...

    «NO! FERMATI SUBITO!»

    --------------------

    Post 1/3

    *I crediti dei dialoghi riguardanti la visione di Lucynda vanno rispettivamente a: Lilla, Deltag, Eclisse, Mary, SimsKingdom e... me. u_u






    Ultima modifica di XxRosy_99xX; 1st August 2015 alle 11:59


  10. #810
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    Devo aver dimenticato un bel pò di abiti nella mia Ex camera dal letto, tutti i miei pantaloni in pratica. Giro e rigiro nel cassettone, ma mi ritrovo a maneggiare solo abiti corti o altri... che non è decisamente nè il luogo, nè il momento di sfoggiare, mi ero dimenticata di quanto mi divertisse conciami in certi ambiti, ma vabbè... tra le varie cianfrusaglie riesco a trovare qualcosa che non mi lasci il culo scoperto e di decisamente semplice, anche se sul davanti è piuttosto corto, ma nulla che una paio di pantaloncini corti, al di sotto della gonna, non possano coprire, così... se oggi dovessi allenarmi, non resterei con le pacche al vento, o altro.



    Ho solo due paia di stivali, quelli marroni e questi neri, che tra l'altro hanno il pellicciotto che si abbina bene al colore del vestito, va bene così. Mi aggiusto un pò i capelli grossolanamente e cerco di specchiarmi da qualche parte, mi giro attorno... niente, neanche uno specchio, ne ho uno piccolo, ma anche quello è insieme agli abiti che ho lasciato nella stanza che, purtroppo, ora occupa Efrem.



    Vabbè, chissene, esco dalla porta ed Andreus mi fissa con un sorriso largo, che c'è? faccio ridere?



    Bah, comunque lo seguo in silenzio fino alla cucina, dove mi siedo comodamente, mentre lui inizia a trafficare ai fornelli «spero ti piaccia il cinghiale alla menta, è una delle cose che so fare meglio! Senza dare fuoco alla cucina…»



    Ci deve essere una bella scorta di cinghiale, praticamente ne mangiamo tutti i giorni, avranno riempito la dispensa nelle settimane della mia assenza, non c'era di certo tutta sta roba da mangiare. "Mai mangiato" Andreus mi porge un bel piatto fumante ed un boccale di luppolo, che però sembra un pò sgasato, con la menta ci vorrebbe di più dell'acqua, o acqua aromatizzata al limone, ma va bene così. Prendo le posate e ne mangio un bel boccone, la carne è tenera ed il sapore del cinghiale si abbina perfettamente al retrogusto di menta. Mando giù un boccone dietro l'altro, ma... "Hai sentito un urlo?" Resto in silenzio, cercando di sentire altro, ma niente. "Comunque è proprio buono, complimenti"



    Il piatto è vuoto in pochi istanti e non manco di sottolineare il mio gradimento con un rutto sonoro. Mi appoggio alla sedia e piazzo entrambe le mani sulla pancia bella gonfia di cibo "Oh, ora sì. Ma che fine hanno fatto tutti? Si sa già chi scende in campo domani? Penso di aver dormito per troppo tempo"

 

 

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