Welcome guest, is this your first visit? Click the "Create Account" button now to join.
Pagina 86 di 221 PrimaPrima ... 3676848586878896136186 ... UltimaUltima
Risultati da 851 a 860 di 2208
  1. #851
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
    Data Registrazione
    Dec 2009
    Località
    Dohaeris
    Messaggi
    6,561
    Inserzioni Blog
    30
    Potenza Reputazione
    22

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon


    «S... scusatemi»
    La voce di Anne al mio fianco, arriva sottile e smorzata, la osservo mentre corre via e solo ora realizzo ciò che ho detto, presa dalla rabbia cieca



    «È… è tutto vero?» Anche Andreus... avrei dovuto dirglielo prima, non doveva saperlo così, non dopo quello che ci siamo detti non molti minuti fa in camera mia



    «Ciò che hai visto in quel rudere è solo la realizzazione di uno dei desideri che covavo da tempo, ovvero trattarla come la puttana quale è. Lumen Leithien è solo questo, un inutile scarto di questo mondo che si definisce signora, solo perché seduta sul marmo e velluto. Non ha alcuna importanza né per me, né per questo regno, soprattutto ora che il Re è morto, le sue ovaie marce non hanno dato alla luce nessun abominio, per fortuna… voglio solo vederla crepare nel modo più doloroso esista, come la sua famiglia e come tutta la famiglia reale.» Stringo le mani in una morsa, mentre le unghie scivolano sul tavolo di legno, lasciando piccoli solchi bianchi, sento che ritraendosi si conficcano nella carne, ma non fa niente, continuo a stringere mentre digrigno i denti, come un cane rabbioso nel fissarlo dritto negli occhi «ti faccio davvero così schifo, Daphne? Allora smettila di sputare veleno su di me, battimi in combattimento e sarai libera di scatenare la tua frustrazione e sputare quanto vuoi!»



    Per un attimo rilasso i muscoli e torno eretta, lasciando che il sangue torni a circolare libero nelle mani, ormai divenute violacee "Sì, mi fai schifo Efrem, mi fai proprio schifo, mi fa schifo l'uomo che sei e ribadisco che se sono qui è per la causa, non per te, non ho seguito l'uomo, ma il ribelle" Continuando a fissarlo, sposto la sedia e mi avvicino all'uscita della stanza "Non ti batterò, lo so io e lo sai tu, ma non mi tiro indietro, picchiami pure a sangue avanti a tutti, che sia pure da monito a chi osa mettersi contro di te, non m'importa, non m'importa di niente, finchè avrò occhi per guardare ed un cervello per pensare tu non sarai nessuno per farmi tacere. Andiamo, ho già parlato troppo per i miei gusti"

    e senza aggiungere una parola, raggiungo l'armeria, dove lo attendo in posizione di guardia.


  2. #852
    sim dio L'avatar di XxRosy_99xX
    Data Registrazione
    Jul 2012
    Località
    ~ Oasis Landing ~
    Età
    25
    Messaggi
    3,296
    Inserzioni Blog
    6
    Potenza Reputazione
    16

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli


    Lucynda Mellow

    A poco a poco la sala si colma con tutti gli elementi, a parte Ananya e Keyra... dove saranno finite quelle? La prima non l'ho più vista dall'ultima volta che sono stata in armeria... la seconda, invece, non ricordo proprio. Qui dentro è facile perdere la cognizione del tempo, non puoi capire se diluvia, non puoi capire se è giorno o notte, non puoi capire un cazzo. La riunione inizia con calma, come sempre d’altronde, Efrem ci informa della prossima tappa: il Sinelux, detta anche Landa dei Respiri... un soprannome a dir poco avvincente, rammento ancora gli accenni che mio Padre mi dava su quell’ambiente tanto lugubre quanto isolato da ogni fonte luminosa, popolato da certe anime a cui non è possibile raggiungere la luce o le tenebre. Non sarà affatto facile orientarsi, questo è certo, il mio Fulmine non sarà molto utile per rischiarare almeno le nostre figure, per cui se Efrem non sceglierà me saprò già il motivo; infatti scopriamo che i fortunati scelti sono Markus, avvantaggiato per l’elemento del Fuoco che lo valorizza, e il ragazzo dal viso sfigurato che scopro chiamarsi... Andrew? Andrea? Non ho capito un cacchio e sinceramente il prefisso del nome non mi dice nulla, un nome completamente nuovo per me. Quest’ultimo è, secondo il Capo, avvantaggiato per le trappole sabbiose che potrebbe attivare nell’ambiente circostante in modo tale da bloccare gli avversari. Elemento Terra, dunque. Faccio per parlare ma un susseguirsi di domande e risposte mi blocca: la sconosciuta aggiunge altre informazioni sulla battaglia precedente, ma non appena Targaryus cita il casato dei Leithien, costei sfocia in un altro argomento non attinente alla riunione, argomento che francamente non m’interessa, non sono cose che riguardano la mia persona. In parole povere la riunione giunge al termine, dato che ben quattro elementi si allontanano da qui. Sono rimasta particolarmente presa dalla reazione del tizio estraneo: se l’ultima questione riguardava Efrem e la donna, perché si è sentito chiamato in causa? Mi conviene andare fino in fondo alla cosa, giusto per capirci di più. Scatto in piedi ed abbandono la sala in silenzio, affrettando il passo nel mentre percorro le scale: mi sembra di aver sentito un urlo provenire dall’ingresso, credo che il tizio si trovi proprio là. Una volta raggiunta la meta l’aria fredda serale mi coglie di sorpresa, ma non è il momento di soffermarmi su ciò. Intravedo una testa di porcospino e mi rendo conto che è proprio Andre-comecacchiosichiama, il suo volto è coperto dalle mani e a giudicare dall’altare in pietra tranciato a metà con la lama di un’ascia, credo sia opera sua. Magari ha voluto sfogare l’incompresa frustrazione percuotendo a caso un monumento del monastero... vabbè. Mi avvicino a costui, mantenendo una certa distanza per non metterlo in soggezione «Ehm... ciao...» lo chiamo titubante risparmiando il suo nome, potrei fare figuracce e non mi sembra il caso «...tutto apposto?» alzo leggermente la voce, cercando di attirare l’attenzione in modo che i nostri sguardi si incatenino. In caso avesse intenzione di colpirmi senza un motivo, non esiterò a richiamare la Tenebris Fulgura per difendermi...


    Ultima modifica di XxRosy_99xX; 15th July 2015 alle 20:48


  3. #853
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
    Data Registrazione
    Nov 2010
    Età
    34
    Messaggi
    7,469
    Potenza Reputazione
    22

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli


    Markus Obelyn

    E’ fatta, la mente di Efrem è per me un libro aperto. Inizialmente mi sento pietrificato, ogni voce giunge ovatta, ogni movimento viene rallentato, ogni persona perde importanza… Ma non Anne o Andreus, sono loro infatti a destarlo. La consapevolezza di averli delusi segue la frustrazione verso Daphne. Prendo un bel respiro, sforzandomi di non fiatare ed attendere la reazione di Efrem, finché, finalmente, mi conferma tutto con un cenno della testa. E no… Non può essere. Allora ci ha traditi? E’ un’utopia questa? Sto per urlare tradimento quando una scarica di rabbia mi tronca il fiato di netto. E’ Efrem…<<Ciò che hai visto in quel rudere è solo la realizzazione di uno dei desideri che covavo da tempo, ovvero trattarla come la puttana quale è>>. Porto di riflesso gli occhi sul suo viso guardandolo mentre parla.



    <<Lumen Leithien è solo questo, un inutile scarto di questo mondo che si definisce signora, solo perché seduta sul marmo e velluto. Non ha alcuna importanza né per me, né per questo regno, soprattutto ora che il Re è morto, le sue ovaie marce non hanno dato alla luce nessun abominio, per fortuna… Voglio solo vederla crepare nel modo più doloroso esista, come la sua famiglia e come tutta la famiglia reale>>. Sento i muscoli del corpo rilassarsi ed un sospiro involontario, forse di sollievo, si fa strada tra le mie labbra.



    Certo il fatto che vada a letto con la Regina, per giunta Leithien, non mi piace… Non è dandole importanza che le dimostrerà il suo odio, anzi! Ma la vita è sua e se la gestisce come vuole. Dopotutto Efrem è sincero e, ciò vuol dire, che questa guerra ha un senso. Intanto che Daphne continua a parlare, spinta probabilmente dalla gelosia per Efrem, io in un battito di ciglia lascio che la mia simbiosi si annulli perché non voglio sapere altro… Non mi interessa. Ora ho la certezza di combattere per qualcuno che crede nella sua causa ed anche se mi sembra strano che la mia vita debba - probabilmente - finire in un posto come il Sinelux mi sta bene… L’alternativa è vivere come un ubriacone buono a nulla e non ne vale la pena. Un’umiliazione che gli Obelyn non meritano. Se morirò, se tutto di me finirà, almeno resterà quell’unica cosa per cui io ora sto vivendo: la speranza. Ed Efrem, per quanto stupido, stronzo ed egoista è il volto che la rappresenta. Già.. Ora ho capito che cosa ha voluto dirmi con quel suo “non deludermi”. La ragazza, dato sfogo di tutti i suoi pensieri, accetta la sfida di Efrem ed abbandona la stanza assieme alla mora che finora non ha fiatato… Beh, direi che la riunione è terminata ed io devo riposare.



    <<Efrem>>, mi avvicino a lui in modo che una certa pettegola non senta più del dovuto, <<Non ti posso promettere né una vittoria né di non deluderti, ma sappi che farò qualsiasi cosa in mio potere per riportare Andreus al covo, lui è più utile di me qua dentro…>>.



    Non attendo la sua risposta e me ne torno in stanza dove dopo essermi fatto un bel bagno caldo mi butto nudo sul letto cercando di prendere sonno…

    Ultima modifica di Damnedgirl; 6th August 2015 alle 02:50



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  4. #854
    sim dio L'avatar di DELTAG
    Data Registrazione
    Jul 2010
    Località
    ovunque ci sia la creatività
    Messaggi
    3,989
    Inserzioni Blog
    14
    Potenza Reputazione
    18

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli



    Keyra
    Isyl Tinnuviel

    Solumquae - presso la casa di lady Keyra



    Faccio scorrere lentamente le mie dita su queste linee lasciate in balia del tempo, chissà chi lo avrà fatto. E’ molto somigliante e molto bello. Il nonno ha un espressione così serena...anche allora portava i capelli lunghi come ora, è da lui che ho appreso per primo l’arte del combattimento.
    Ricordo ancora il giorno in cui andai da lui, il giorno in cui per la prima volta impugnai un arma che non fossero ago e filo per ricamare oppure la mia Lyra per suonare. Quell’ giorno avevo litigato con mio padre, come spesso succedeva ormai non so da quanto tempo; mia madre mi diceva di non preoccuparmi che era solo un periodo di lavoro piuttosto intenso, ma più i giorni passavano più lui diventava freddo e scostante rintanandosi sempre nel suo studio e uscendo solo per i pasti, il bagno e per dormire, oppure per sgridarmi ….


    --------------

    Raggiungo correndo senza avvisare nessuno il luogo in cui so avrei trovato colui che cerco. Non so dove andare per tenermi ben lontana da mio padre e dalla mia famiglia, non voglio avere attorno nessuno, ne mia madre ne Lady Keyra. Eccomi qui .

    [

    La torre svetta alta e imponente su Punta Corvo creando con la sua imponenza un cono d’ombra sulle scale d’ingresso, sembra quasi che il sole si sia dimenticato di questa lunga striscia scura in netto contrasto con i picchi circostanti mentre il cielo è rischiarato dalla bianca ma timida luce del sole, ma un sole malato questo giorno splende sul luogo. Siamo già verso la fine del II mese delle foglie , l’aria inizia a farsi frizzante mentre una bruma sottile come nebbia , aleggia come velo sul posto facendomi rabbrividire.



    Salgo le rocciose scale che portano all’ingresso della fortezza , ingresso sorvegliato da due grotteschi leoni di pietra dalle fattezze piuttosto inquietanti.
    Busso una due tre volte, ma nessuno viene ad aprire, il nonno non ama particolarmente la compagnia di gente, direi un tipo piuttosto solitario se non per le rare bevute che si fa in compagnia con gli ex compagni d’arme in una delle taverne del posto, forse la taverna del Drago d’autunno, una delle sue preferite…credo….
    Spingo comunque la porta con tutta la forza che possiedo, ma nulla, ricorro quindi al mio vento, ho appena imparato a plasmarlo e a dominarlo quindi non dovrebbe essere pericoloso, ma dovrebbe essere abbastanza potente per forzare la porta che infatti, dopo il mio colpo si apre quasi con uno schianto. Entro timidamente per la paura di aver accidentalmente rotto qualcosa, invece nulla e finalmente varco completamente la porta seguita da un po’ di nebbia mentre il tiepido del fuoco acceso illumina e scalda un po’ l’ambiente ravvivando anche i colori del posto, tutto sulle tonalità calde del rosso purpureo , dell’arancio e del marrone, per lo più i colori del nostro casato.
    “ Nonno?” urlo, senza ottenere risposta. Chissà dov’è, ma forse è meglio così, altrimenti mi avrebbe sicuramente sgridato per la poca femminile entrata dalla sua porta. Attraverso la stanza per raggiungere la zona pranzo, imbocco le scale per salire al piano superiore, so che sopra dovrebbe esserci il suo studio e, sopra ancora la camera da letto ma …nemmeno li niente.
    “ Nonno? dove sei?” urlo mentre scendo le scale dirigendomi ancora ai piani bassi. Solo quando giungo nei pressi della zona giorno avverto dei rumori, un battere regolare e un tintinnio, mi sa che il nonno è impegnato a forgiare qualche cosa.
    Appena imbocco le scale i rumori si fanno più intensi e, quando giungo lo vedo voltato di spalle.






    “ Che ci fai qui? Sparisci!” mi dice con fare burbero senza nemmeno voltarsi proseguendo il suo lavoro.
    “ Posso restare?” chiedo timidamente e piuttosto dispiaciuta per la mia sgradita a lui sorpresa mentre mi porto davanti a lui “ Non voglio tornare a casa…”
    “ Che c’è? La balia è stata cattiva?” continua senza nemmeno alzar egli occhi per guardarmi in viso.
    Grossi lacrimoni prendono forma mentre gli occhi mi si appannano, ma non piango:
    “ Papà non mi vuole tra i piedi…dice che era meglio se nasceva un erede maschio invece che una delicata femminuccia…per usar ele sue parole…”
    mi appoggio con i gomiti sul tavolo in cerca di un minimo di attenzione da parte sua...



    “…non cacciarmi anche tu”
    Finalmente alza i suoi occhi azzurri uguali a quelli di mio padre e mi fissa alzando un sopracciglio:



    “ Bah, fai quello che vuoi, ma non toccare nulla! Chiaro? Che sta facendo tuo padre?”
    “ Affari mi ha detto, compilava carte, stava aspettando qualcuno…come sempre ormai. Non ha mai tempo per me” mi alzo e con una giravolta mi avvicino ad alcune alabarde poggiate al muro, voltando le spalle al nonno:
    “ Cosa sono? “ allungo una mano per toccarne una“ Sono lucide, più lucide delle solite lame, di cosa sono fatte?”
    “ Non toccarle!” il suo tono cambia, da parzialmente comprensivo si fa più minaccioso:
    “ E’ acciaio di Vygrid, costa un occhio della testa!”



    Ritraggo la mano intimidita :
    “ Vygrid?” mi volto verso il nonno tenendo le mani dietro la schiena colpevole
    “ Si perché? Sono famosi per i loro metalli pregiati. E’ un’acciaio molto resistente ma malleabile quindi facile da lavorare è molto leggero e se ustao per forgiare spade o armi diviene indistruttibile…quindi…” mi guarda di traverso“ …se vuoi giocare, usa quelle spade li in fondo!” con il capo mi indica il grezzo muro a fondo stanza.
    “ Eri un guerriero del Regno e queste sono armi molto lunghe…le sai usare?” chiedo ingenuamente avvicinandomi al muro indicatomi e afferro una spada…
    ” Pesa! ” un tonfo sordo e quello che segue la mia esclamazione e la spada che impugno cade a terra.
    “ Scusa…” biascico infossando le spalle per la paura di essere sgridata
    “ Dimmi Isyl, ti sembro stupido per caso?” scuoto la testa negando mentre lo vedo avvicinarsi minaccioso verso di me brandendo una spada appena tolta dal braciere di forgiatura.



    “ Forza, prendi quella spada, così ti faccio vedere come combatte un vecchio soldato del Regno!”
    un sorriso ironico si palesa sul suo volto mentre lo vedo venire verso di me, arretro spaventata ma cozzo contro il muro e scivolo a terra mentre la lama mi passa vicina al volto, posso avvertirne il calore.
    Si allontana di qualche passo, per poi avvicinarsi nuovamente con un affondo.



    Afferro quindi la spada accanto a me e la porto davanti al viso con entrambe le mani con l’intento di difendermi
    “ NONNO!” urlo, ma lui non sente ragioni e prosegue con i suoi colpi…

    --------------


    Mi è difficile pensare che il mio burbero nonno Barhir, il solitario Signore della torre, sia stata capace di avere sentimenti per qualcuno di diverso che non fosse stata nonna Lothiriel, anche il loro è stato un matrimonio combinato e sembravano felici prima della morte di lei, forse prima di mia nonna, vi era Lady Keyra nel suo cuore…chi lo sa.
    Quando si nasce in una famiglia nobile, i sentimenti non devono esistere, perché immancabilmente le strade destinate a incrociarsi, non si incroceranno mai, si intrometterà sempre qualcuno nel destino…solo gli Dei sanno cosa ci aspetterà da qui a due minuti…magari potrebbe anche arrivare qualcuno per colpirmi e finirmi, non credo avrei il tempo di difendermi nelle mie condizioni, devo fare qualcosa per medicarmi almeno un pò.
    Per fortuna grazie agli insegnamenti prima di mia madre e poi di Lady Keyra che a sua volta ha insegnato a mia madre e ha appreso l'arte dell'erboristeria da una vecchia strega a corte di cui non ha mai voluto svelarmi il nome, ( Deirdre) , posso in qualche modo creare una lozione in grado di lenire il dolore e, devo steccare il braccio...
    Alzo poi lo sguardo fissando il cielo sempre più scuro; da quanto tempo sono qui?
    Si saranno accorti della mia assenza?
    Mi staranno cercando? No..non credo, ma vorrei avere l’illusione sia così.
    Mi alzo dal gradino, arrotolando accuratamente il disegno, non vorrei si sciupasse ulteriormente e lo metto all’interno della mia camicia, lo voglio tenere con me.
    Poco dopo rientro in casa a continuare le mie ricerche di una fonte di luce.




    3 di 3 parte due


    - Riferimento a Vygrid fatto con il permesso di SimsKingdom
    - Riferimento a Deirdre fatto con il permesso di Maru e dei Master

    - foto 9 -

    Ultima modifica di DELTAG; 5th August 2015 alle 19:30

  5. #855
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
    Data Registrazione
    Sep 2012
    Località
    Sandover, Gaearmir, Vygrid ♥
    Età
    29
    Messaggi
    3,074
    Potenza Reputazione
    16

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    È notte

  6. #856
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
    Data Registrazione
    Sep 2012
    Località
    Sandover, Gaearmir, Vygrid ♥
    Età
    29
    Messaggi
    3,074
    Potenza Reputazione
    16

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Andreus De Lagun

    Sono ancora in ginocchio a piangermi addosso per tutto ciò che non ho capito… ogni suono, ogni cosa intorno a me si fa scura, qualunque oggetto perde di significato mentre le lacrime faticano a rimanere ferme. Scendono calde e brucianti sul mio volto mentre i singhiozzi si fanno sempre più presenti. Mi sento preso in giro, come se tutto ciò che mi abbia detto tempo fa sulla ribellione ora fosse solo una scusa per tenermi buono. Non voglio crederlo.


    Mi rannicchio in un angolo portando le ginocchia al petto e sospirando con la schiena posata contro il muro. L’aria fredda della notte comincia ad alzarsi e mi stringo sempre di più, singhiozzando silenziosamente per paura di essere ascoltato. Guardo Gaya ancora conficcata nel terreno mentre pezzi di marmo cascano dall’altare per raccogliersi per terra, la richiamo facendola svanire nell'aria in una nube di polvere. Mi sento patetico, una inutile femminuccia ma non ce la faccio, non riesco più a reagire.


    Sento dei passi avvicinarsi e mi sporgo appena per cercare di capire chi è, non voglio nessuno. Mi chiudo totalmente su me stesso facendomi sempre più piccolo sperando di non essere notato. Sono patetico. «Ehm... ciao...» sento dire titubante da… Lucynda?


    Alzo gli occhi dalle ginocchia tirando su col naso. Da quando le importa come sto? Ha finalmente aperto gli occhi? Non le rispondo e rimango nella mia posizione restando con gli occhi sulla sua figura. «...tutto apposto?» mi dice sempre mantenendo quel tono. Che le prende? Perché non prende a insultarmi come faceva sempre? La guardo appena asciugandomi gli occhi sulla maglia, le faccio cenno di no con la testa. Che senso ha mentire ormai? Mi alzo in piedi guardando prima lei e poi la statua dei saggi alle sue spalle.


    Cerco di resistere all’impulso di correre via e le prendo le mani «Lucy io… non sono stato molto sincero con te in passato…» i miei occhi sono arrossati dal pianto e illuminati da qualche candela, non m’importa di cosa sta pensando ora, non m’importa di nulla. «Ti ho sempre considerato al pari di una sorella, anche da piccoli… nonostante il tuo caratteraccio…» la ragazza mi guarda, incredula per dirmi, quasi stizzita «Io... io non capisco... che intendi dire?» le lascio le mani portando le mie lungo i fianchi… «scusami! Solo questo… se non vorrai parlarmi ti capisco…» dico col volto basso e mi allontano veloce verso il glados… ne accarezzo la superficie pronunciando quasi in un sussurro quelle parole


    «rem tene, verba sequentur…» non appena la luce azzurra si fa più intensa… la attraverso a passo lento, quasi incerto su ciò che sto per fare… sto arrivando…


    *Azioni di Lucynda concordate con Xxrosy_99xX

    Continua qui

  7. #857
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
    Data Registrazione
    Sep 2012
    Località
    Sandover, Gaearmir, Vygrid ♥
    Età
    29
    Messaggi
    3,074
    Potenza Reputazione
    16

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    Fisso Daphne negli occhi, nei miei può leggervi solo rabbia per ciò che ha fatto. Sento le sue parole cariche di odio arrivarmi addosso come una secchiata gelida, come prima e come le altre volte che si è approcciata a me. «Sì, mi fai schifo Efrem, mi fai proprio schifo, mi fa schifo l'uomo che sei e ribadisco che se sono qui è per la causa, non per te, non ho seguito l'uomo, ma il ribelle» mi fissa ma il mio volto è impassibile, una spessa maschera di cera a ricoprirlo. La ragazza si alza raggiungendo la porta prima di terminare il suo discorso «Non ti batterò, lo so io e lo sai tu, ma non mi tiro indietro, picchiami pure a sangue avanti a tutti, che sia pure da monito a chi osa mettersi contro di te, non m'importa, non m'importa di niente, finchè avrò occhi per guardare ed un cervello per pensare tu non sarai nessuno per farmi tacere. Andiamo, ho già parlato troppo per i miei gusti» però… perlomeno il coraggio di affrontarmi dopo avermi provocato ce l’ha, questo devo ammetterlo. Aspetto che si sia allontanata un profondo sospiro nervoso. Guardo quelle rimaste in sala e subito Markus mi si avvicina «Efrem» lo guardo con la coda dell’occhio mentre mi sussurra «non ti posso promettere né una vittoria né di non deluderti, ma sappi che farò qualsiasi cosa in mio potere per riportare Andreus al covo, lui è più utile di me qua dentro…» resto in silenzio mentre dentro di me la rabbia si ribolle ancora di più. Stringo i pugni ripensando al suo volto e rivolgo solo un cenno di assenso a Markus «vedete di vincere piuttosto. Anche se tornate vivi, se perdiamo questa guerra, sulle picche ci andiamo tutti lo stesso!» dico in tono aspro. Mi congedo con un cenno del capo dalle altre raggiungendo la ragazza in armeria. La trovo già in posizione di difesa pronta ad accogliere i miei colpi. Eh no, ora si gioca come dico io. Resto fermo nella mia posizione, non m’importa se le sembrerò ancora più sbruffone. «Avanti, vuoi un invito scritto per caso?» indico il centro del mio petto «colpisci bene, mi raccomando…»


  8. #858
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
    Data Registrazione
    Dec 2009
    Località
    Dohaeris
    Messaggi
    6,561
    Inserzioni Blog
    30
    Potenza Reputazione
    22

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Daphne Elania Baratheon

    Lo sbruffone è arrivato, ha addirittura l'espressione scocciata, come quando si va dal curatore per farsi togliere un dente, ma chi si crede di essere? Mi guarda come se fossi l'ultimo degli scarti delle donne rimaste sulla terra con quell'occhio scemo che si ritrova. Mi osserva quasi schifato, senza mettersi in posizione, come per sminuirmi ancor più «Avanti, vuoi un invito scritto per caso?» Mi indica il petto da fringuello che si ritrova, è alto ma è secco come una mazza da scopa, grazie al cavolo se non lo becco, fosse un bel pettorale ampio da guerriero vichingo, sarebbe più semplice, basta che si piazzi di lato e diventa una striscia, puah



    «colpisci bene, mi raccomando…» Che si aspetta? Che lo carico manco fossi un toro imbufalito e lui un drappo rosso sventolato a mezz'aria?



    "Prima le donne, scusa... mi ero dimenticata della tua galanteria"Lascio la posizione di difesa ed avanzo verso di lui, cammino, non corro, mi limito ad osservarlo dritto negli occhi, arriverò a meno di un metro e lo fisserò senza dire niente, resterò in silenzio per qualche secondo, probabilmente si aspetterà un pugno in petto, ma quel che riceverà sarà solo un calcio di punta alle parti basse



    cercando di cogliere il suo amico, in ogni caso non mi metterò in posizione di difesa, non mi scontro in questo modo, deve battersi seriamente



    "Ti decidi a farmi vedere il guerriero o no? Perchè ora vedo solo un pagliaccio dall'ego ferito"




  9. #859
    sim dio L'avatar di DELTAG
    Data Registrazione
    Jul 2010
    Località
    ovunque ci sia la creatività
    Messaggi
    3,989
    Inserzioni Blog
    14
    Potenza Reputazione
    18

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Keyra
    Isyl Tinnuviel

    Solumquae - presso la casa di lady Keyra




    A quanto pare questa non è la mia sera fortunata…niente torcia, niente luce eppure ricordavo che Lady Keyra ne tenesse qualcuna di scorta. Mi dovrò accontentare della luce naturale del cielo e della pallida luna, devo stare attenta a tenermi a debita distanza anche dalle finestre prima che qualche ombra venga vista da qualche guardia di ronda mandata da mio padre a pattugliare la zona anche se questo luogo non è spesso motivo di controllo. Il braccio mi fa molto male, devo per forza steccarlo oppure peggiorerò solo la frattura. Esco nuovamente nelle ombre della sera guardandomi attorno circospetta e mi avvicino ad una pianta raccogliendo da terra due legni piuttosto piatti e robusti. Mi fermo quindi sotto la chioma verdeggiante e cerco di raddrizzare il braccio rotto sopprimendo il dolore e gli urli , quando mi sembra tornato più o meno in sede, inizio a strappare con i denti e la mano destra alcuni lembi della mia divisa. Inserisco i due legnetti spingendoli piano sotto la manica sinistra, quella del braccio rotto e poi con le strisce ricavate da altre parti del vestito aiutandomi nuovamente con i denti avvolgo i rudimentali lacci stringendo con forza per poter tenere ferma la parte senza muoverla troppo. Mi siedo quindi sotto la pianta tra i cespugli mentre attendo che il dolore si riassorba piano, domani mattina penserò a medicarmi il naso . Reclino la testa indietro poggiandola alla pianta mentre lascio che i pensieri fluiscano leggeri. Ho bisogno di capire, di capire realmente chi sono prima di decidere cosa fare.
    Tornare o restare?
    Accettare il mio destino o fuggire nuovamente?
    Liberare Isyl dal peso della vendetta oppure…. ricercarla per poter essere Keyra?
    Forse per poter scegliere, è importante lasciare che le cose passate se ne vadano, lasciare libero il presente di fluire, permettere al futuro di arrivare senza mettere limiti o freni . Cogliere le cose così come vengono nel bene e nel male senza soffermarsi troppo a riflettere, lasciare che prevalga l’istinto di sopravvivenza che la ragione dell’essere. Ricercare il distacco con legami che possono risultare stretti o soffocanti, legami che non sento miei, non più ormai; cercare invece di agire per un fine comune ad altri e ottenere poi al loro fianco ciò che si vuole…già…peccato che io non valgo molto come guerriera, con i soldati semplici era tutto più facile, ma in questa guerra nulla è semplice tantomeno i soldati, cosa potrei fare tra le file dei ribelli se non combattere e…perdere? . Forse ho davvero bisogno di azzerare la mente, ricominciare nuovamente da capo, lasciare che il vecchio ciclo iniziato da Isyl si concluda riprendere in mano il coraggio e lasciare che quella mia parte razionale si dissolva, semplicemente perché quella parte di me non fa più parte della mia vita di oggi, già…
    Dovrei chiudere la porta, cambiare musica, rimuovere la polvere e ricominciare a vivere come Keyra, senza più Isyl a frenarla. Ma per questo dovrei tornare.
    Improvvisamente mentre sono ancora persa nei miei ragionamenti, avverto un rumore, uno scricchiolio, mi giro di lato e noto un movimento strano, un ‘ombra muoversi velocemente, nemmeno il tempo di alzarmi che una lucida lama scivola sotto la mia gola impedendomi ogni movimento.
    - Dannazione! Sono stata scoperta! -
    << Ma guarda un po’ che topolino ho trovato. >>
    Mi irrigidisco all’istante, quella voce così calda, vellutata e profonda, non può essere Lui.
    - Ca**o! -
    Dei passi si avvicinano e la figura esce allo scoperto senza lasciare con la lama la mia gola e i miei sospetti trovano conferma.
    I miei occhi fissano quasi increduli la sua imponente figura quando questa si palesa ai miei occhi mentre la sua armatura riluce di bagliori lunari . I suoi glaciali occhi si posano su di me e un’espressione stupita si dipinge sul suo volto, non si aspettava di trovarmi qui, come io non mi aspettavo di vedere lui.
    Mi sorride seducente quasi compiaciuto ma la sua spada è ancora puntata su di me. Deglutisco.
    << Pensavo fosse un ladruncolo come tanti e invece…guarda chi trovo. La bella figlia di Lord Tinnuviel..>>
    << Dorian…>> sibilo incapace di aggiungere altro. So quanto può essere letale la sua spada. Il suo essere freddo e glaciale come il suo elemento è cosa nota , da sempre.
    << Che piacevole sorpresa anche se non capisco cosa tu ci faccia qui , in piena notte e vestita come una lurida ladra…non sapevo fossi tornata…>> la sua spada si abbassa, scivola lenta sul mio collo senza lasciare segno se non causandomi un brivido freddo, per insinuarsi poi tra i lacci che trattengono la divisa sul davanti. Un taglio netto e i lacci si rompono lasciando la camicia aperta e il mio corsetto sottostante in bella vista.
    << Sai bene che io ti preferirei in abiti più…succinti…anche se tu non me ne hai mai concesso il piacere…>> ride sarcastico mentre l’odio profondo che provo verso di lui sta pulsando per uscire. Ma tra tutti coloro che potevano trovarmi, proprio lui?
    Non posso contraddirlo.
    << Sono qui di passaggio, sai sentivo la mancanza di questi luoghi>> gli dico recitando una parte che non mi compete.
    << Quindi deduco che anche tuo padre non sappia del tuo ritorno…>>
    Silenzio, nessuna sillaba esce dalle mie labbra mentre mi mordo un labbro dolorante, ma il suo tono è duro, so di cosa è capace e le sue parole suonano come una velata minaccia
    <<Cosa ti è successo? Dove sei stata? Da un anno nessuno ha più avuto notizie di te, ti abbiamo cercato…>>
    <<Lo so, ecco….scusami… io….ho voluto fare chiarezza nella mia vita…sai, tra la cruente morte di mia madre, la morte di lady Keyra e…>> lo guardo prima di continuare cercando di essere convincente << …il nostro matrimonio…ho voluto solo allontanarmi per un breve periodo per prendere coscienza di tutto ciò..ma come vedi….stavo per tornare mesi fa ma sono incappata in una banda di briganti che voleva vendermi, ecco il perché del mio abbigliamento e delle mie ferite…sono riuscita a fuggire e mi sono rifugiata qui>>
    So che sto mentendo ma io sono piuttosto malconcia e la cosa potrebbe essere giustificata.
    << Capisco, quindi sei tornata per restare e…per concederti finalmente a me?>>
    Annuisco e nel mentre riassorbe la sua spada , si china davanti a me, passandomi una mano dapprima sul volto simulando una carezza, poi la sua mano segue la linea del mio collo per portarsi dietro alla nuca, si insinua quindi tra i capelli, incastrandosi nei miei ricci. Sembra un gesto dolce, ma di dolce non ha nulla, a partire dalla sua stretta. Si avvicina famelico, cerca le mie labbra…
    << Finalmente ti sei decisa…da tanto aspettavo questo…>>
    Posa le sue labbra sulle mie ma non mi bacia…
    << …chissà perché, io però non ci credo…>> detto ciò si prende comunque ciò che vuole, con rabbia, con violenza, la sua lingua cerca la mia ma io non ricambio il suo bacio. Sentendo questo mio rifiuto si scosta da me.
    << Sei una pessima bugiarda! E vieni a darti una ripulita!>>
    Mi prende per il braccio sinistro, quello ferito, incurante del mio urlo di dolore e cerca di trascinarmi.
    << Lasciami Dorian! >> sibilo a denti stretti << non voglio venire con te da nessuna parte!>>
    La sua presa non si allenta, anzi si fa più feroce e i suoi occhi divengono cieli in tempesta.
    << O si che verrai con me…tuo padre ti ha promessa a me e io prendo solo ciò che è mio!>>
    << Io non sono tua, non sarò mai tua, lo sai!>> il mio tono si fa più acuto mentre uno schiaffo mi colpisce in pieno viso. Mi blocca davanti a se.
    << Sei solo una stupida, un’ingenua! Per tuo padre sei solo un peso, lui non ti vuole, vuole solo i soldi e il potere e per incrementare le sue ricchezze ha voluto fare un patto con la mia famiglia per assicurarsi i giacimenti di Zaffiri e quindi ti ha praticamente venduta…per lui non sei nulla, ora vieni con me, ti porto da lui così potrai sentire queste mie stesse parole dalla sua bocca>>
    I miei occhi divengono brace, le sue parole mi feriscono sebbene già conoscessi l’indole di mio padre, ma non mi aspettavo questo trattamento; sua figlia per le pietre preziose. Vendermi ad un nobile in cambio di pietre e potere!
    No non posso accettarlo.
    Incateno i miei occhi nei suoi, mentre cerco di avvicinarmi a lui cercando io questa volta le sue labbra, devo distrarlo.
    << Hai ragione…lasciami però, mi fai male>>
    La sua presa si allenta e io mi avvicino al suo corpo senza scostare i miei occhi da lui.
    Mi alzo faticosamente sulle punte, il colpo allo stomaco fa ancora male, sfioro le sue labbra mentre nella mia mano destra prende forma il mio stiletto.
    Lo bacio, lo bacio con passione con enfasi e nel mentre alzo il mio braccio colpendolo poi mentre è distratto dalla mia foga, con un pugnalata al cuore. Si accorge troppo tardi di quello che ho fatto, mi guarda incredulo già...non pensava fossi capace di uccidere. Prima no, ora si.
    Si scosta da me mentre io lo guardo con disprezzo riversando tutto il mio odio, lo vedo accasciarsi, portarsi un amano sulla ferita mentre i suoi occhi sono sbarrati.
    Continuo a fissarlo soddisfatta della mi personale vendetta nei suoi confronti, un ghigno sarcastico è quello che si palesa ai suoi occhi mentre mi abbasso.
    Il mio stiletto è ancora piantato nel suo cuore e lui non possiede il dono della rigenerazione. Mi accuccio portando la mia mano destra che prima impugnava lo stiletto all'altezza del suo collo proprio dietro sull'attaccatura con la testa. Invoco il mio vento concentrando una parte del mio potere con tutta però la forza che possiedo in quell'unico punto. La furia del vento e il suo impetuoso soffio premerà talmente forte sul suo collo tanto da rompergli l’osso…lascerò che il mio potere si dissolva solo quando vedrò la sua testa inclinarsi in malo modo e vedrò finalmente i suoi occhi crudeli spegnersi e un senso di libertà prendere pieno possesso di me … ora ho fatto la mia scelta.
    Per poter scegliere, dovevo smettere di essere chi ero e, trasformarmi in ciò che ora sono e voglio essere. Keyra la ribelle.
    E per essere Keyra la ribelle devo colpire, uccidere, non farmi prendere da alcuna pietà seguire il mio istinto e portare a termine la vendetta che voglio anche se questo vorrebbe dire mettermi contro il mio stesso padre.
    Ora Isyl non c’è più, ora è Keyra a voler trovare il suo posto nel mondo e per farlo, deve tornare…
    Resto per un attimo a contemplare il corpo senza vita di colui che un tempo era Dorian , il mio promesso sposo. Le mie mani sono macchiate del suo sangue, ma non mi importa, è stato lui a provocare per primo, non avrebbe dovuto.
    Riassorbo il mio stiletto, controllo di non aver lasciato tracce attorno, guardo se il disegno è ancora al suo posto e poi ritorno correndo mascherandomi nelle ombre della notte verso il Glados.
    Il rifugio mi aspetta.


    Menelmir ---> Arma in forma dormiente poi riassorbita.


    Vento (esperto) - Tornado ---> Attivo – Si genera un vento impetuoso che sbalza via il nemico per cinque metri, causandone danni da impatto di media entità.

    Ultima modifica di DELTAG; 17th July 2015 alle 18:17

  10. #860
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
    Data Registrazione
    Sep 2012
    Località
    Sandover, Gaearmir, Vygrid ♥
    Età
    29
    Messaggi
    3,074
    Potenza Reputazione
    16

    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Ribelli

    Efrem Targaryus

    La ragazza mi guarda mantenendo quello sguardo serio, squadrandomi forse. Cerca il punto migliore dove affondare o cerca solo di impressionarmi? Qualunque cosa sia, con me non attacca «Prima le donne, scusa... mi ero dimenticata della tua galanteria» abbassa le braccia e comincia a camminare, lenta e mentre si avvicina, la guardo con un’espressione dubbiosa sul volto. Mi si ferma davanti e poco prima che possa aprire bocca, ecco che un calcio mi arriva in mezzo alle gambe. Stringo i denti, piegandomi in avanti mentre il respiro si smorza e le fitte si propagano dal basso fino a risalire verso lo stomaco. Le lascio fare, che si sfoghi ancora su di me. «Ti decidi a farmi vedere il guerriero o no? Perché ora vedo solo un pagliaccio dall'ego ferito» stringo i denti reprimendo il dolore, la rabbia sembra dargli quell’effetto palliativo che mi serve in questo momento. Cerco di rimettermi in posizione eretta e con violenza le scaglierò un potente pugno in faccia con tutta l’intenzione di spaccarle il naso. Se il colpo andrà a segno scoppierò a riderle in faccia «qui l’unica cosa ridicola che vedo, è una ragazzina presuntuosa e frustrata.» oh sì, non me la bevo di certo. Dopodiché mi metterò in posizione di difesa facendole di nuovo l’invito a farsi sotto con la mano… avanti, vediamo che sai fare stronzetta…

 

 

Discussioni Simili

  1. [Deus ex Machina GDR] Quest Reali
    Di mary24781 nel forum Deus ex Machina
    Risposte: 3384
    Ultimo Messaggio: 24th June 2016, 20:43
  2. [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti
    Di Eclisse84 nel forum Deus ex Machina
    Risposte: 3421
    Ultimo Messaggio: 21st June 2016, 21:09
  3. [Deus ex Machina GDR] Quest di lotta
    Di Eclisse84 nel forum Deus ex Machina
    Risposte: 172
    Ultimo Messaggio: 10th June 2016, 18:11
  4. [Deus ex Machina GDR] Schede Png
    Di Eclisse84 nel forum Deus ex Machina
    Risposte: 15
    Ultimo Messaggio: 12th March 2016, 20:55
  5. [Deus ex Machina GDR] Esempio Quest di lotta
    Di Eclisse84 nel forum Deus ex Machina
    Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 20th September 2014, 19:57

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •