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Lucynda Mellow
Il Mietitore, nonostante cerca di attuare una strategia difensiva facendo roteare la falce come una forza centrifuga, quest’ultima gli casca dalle mani a causa del peso aggiuntivo della mia spada su di essa, emettendo un suono metallico una volta che la lama sfiora la pietra del pavimento. Un espressione maliziosa poco rassicurante prende vita nel mio viso quando il tentato colpo successivo, vale a dire lo “sgambetto”, va a segno…ricevendo però una stupida lamentela.
<<Lo sai che è una cosa infantile far cadere così l’altro?>>
Incurante della sua reazione, mi concentro piuttosto su quel braccio proteso in avanti, con la mano direzionata sul manichino accanto ai miei piedi: eh no, caro il mio Maestro. Sono al corrente di questa tattica dal tuo precedente scontro con MissCadavere, che ho avuto l’onore di assistere.
<<Quindi…tanto per citare un famoso libro…se io cado…tu vieni giù con me!>>
Sono pronta ad effettuare un balzo laterale ma qualcosa va storto: il fantoccio, trovandosi ad una distanza troppo ravvicinata ai miei stivali di camoscio, si accascia contro di essi subendo così la stessa sorte che ha riportato Efrem. Maledizione, avrei dovuto cambiare collocazione sin dall’inizio: non posso permettermi di compiere questi errori intollerabili nella battaglia che un giorno all’altro mi chiamerà. Per fortuna riesco ad ammortizzare la caduta, sostenendo l’equilibrio con i palmi delle mani (i quali uno di essi trattiene ancora la Tenebris Fulgura) che premono sul freddo pavimento e le gambe in aria, ritrovandomi praticamente in una posizione verticale…
[foto 1]
Nel mentre mi ricompongo, una voce familiare e alquanto lamentosa giunge alle nostre orecchie <<EFREM!>> che analizzandola meglio riconosco che è proprio lui, Andreus…con lui dovrebbe esserci anche Keyra… a meno che il suo corpo non sia stato trasportato qui nel rifugio con la testa mozzata. Che cazzo succede ora?! Non si può svolgere un allenamento in santa pace! Ad ogni modo, spero non abbiano arrecato troppi danni.
Senza proferire alcuna parola faccio dissolvere l’arma per poi allontanarmi dalla stanza con Efrem, seguendolo nella sala da cui proveniva l’urlo del suo nome, e in un attimo ci ritroviamo nella soglia di essa: a giudicare dai letti e dai vari oggetti curativi presenti, si presume che questa sia l’infermeria, anche se la mia attenzione viene catturata maggiormente sui signori a me del tutto estranei: due donne. Una dalle sembianze di un insetto, occhi indemoniati e folta e riccia chioma dal tenue colore ro...rosa. Bleah! Ho sempre ripudiato i colori delicati. Le sue mani presentano tre grosse ed innaturali dita anzicchè averne cinque, come ogni essere umano possiede. L'altra donna bionda, invece, mi ricorda una dama di corte a giudicare dall'abbigliamento suo.
[foto 2]
E se fossero membri delle fazioni a noi avverse? Cosa ci fanno qui? Non le ho mai viste da queste parti. Perfetti intrusi. Le uniche figure che riconosco sono i due guerrieri stremati che occupano un letto a testa, con le loro divise che in alcuni punti presentano delle ferite ben visibili e la
Vigliacca, che finalmente si è decisa a farsi vedere. Che fine aveva fatto? Bah, dopotutto non me ne frega più di tanto.
Efrem si avvicina al comodino accanto ad Andreus, poggiando il deretano sulla superficie: proprio qui il paziente emette un gemito di dolore, per poi esordire
<<Scusami… abbiamo perso!>>
Non...non ci credo...no, non è possibile!
[foto 3]
<<I reietti ci hanno soffiato Amaranthis da sotto il naso…uno dei reali dominava il fulmine e...tra le file dei reietti vi era Leithien…>>
- Un Reale che dominava il fulmine? E poi...chi è questo Leithien?! - tante domande iniziano a generarsi nella mia mente, lasciando spazio ad un sentimento misto tra rabbia e disappunto che comincia a crescere... noto che il Capo condivide il mio identico stato d'animo e tira un vigoroso pugno ad Andreus centrandolo in pieno volto, facendolo voltare dall'altra parte del letto
<<Hai idea di che razza di mostro avete lasciato scappare? Avreste dovuto farlo fuori una volta identificato! Ora solo gli dei sanno cosa sta complottando con Drako! Credevo di potermi fidare di te, mi sbagliavo!>>
[foto 4]
e termina la frase andandosene chissà dove, con quella collera che divora il suo essere.
Memorizzo in mente l'informazione più importante che ho acquisito finora: se questo Leithien è paragonato ad un mostro, allora sarà un guerriero più forte di quel che immagino? Probabile. Meglio stare in guardia...
Nel frattempo mi accorgo che due dei presenti hanno abbandonato l'infermieria: la donna-insetto e
MissCadavere, avvisando che sarebbe andata a recuperare dell'acqua.
Mmh, a questo punto devo capire chi sono le due donne sconosciute...non mi fido, sarà meglio che mi tenga pronta a materializzare la spada. Non si sa mai.
[foto 5]
<<Tu...>> mi riferisco maggiormente all'
IntrusaNumeroUno, cercando di farmi sentire anche dall'
IntrusaNumeroDue alzando leggermente il tono, che è freddo ed anche un pò irritato a causa del disappunto che provo ancora dopo aver saputo a riguardo dell'esito finale della battaglia
<<...chi sei? Qual'è il motivo che porta te e l'altra donna a mettere piede qui nel rifugio?>>
N.B: Foto appena possibile.