
Lucynda Mellow
Oltrepassati i tavoli disoccupati e la soglia della cucina mi fermo per un istante. Uno strano odore alleggia nell’aria, odore che non riesco ad associare a qualcosa di mediamente conosciuto. Eppure non ci sono pentole in ebollizione, né intravedo nessuno, a parte la sottoscritta, intento a destreggiarsi con gli ingredienti e robe varie. Bah, la fame mi sta giocando tiri mancini. Fiutando con cautela non si tratta dell’aroma di cucinato... bensì di muffa e rinchiuso. Pff, sai che aroma... di sicuro le pantegane agguerrite, quelle che hanno tentato di strapparmi le vesti tribali, apprezzeranno. Non che me ne importi qualcosa dell’odorino, ormai sono settimane che ci ho fatto l’abitudine. Mi domando se esisterà un potere di nome Sniffatore, ci sarà talmente utile che... ok, basta Lucynda, pensa a scovare del cibo prima che ne sparerai di tutti i colori. La visuale ruota principalmente sulle dispense e non esito a frugarci dentro, una per una... mmh, cosa abbiamo qui? Cinghiale, cinghiale e... cinghiale. E che è, manco fossimo dal macellaio! Per carità, sono un amante della carne... ma fino a un certo punto. Mi piacerebbe provare qualcosa di insolito secondo i miei gusti, per esempio la frittata di funghi. E’ il piatto preferito di Devon, l’ultima volta che ci siamo allenati ha ricaricato le forze proprio mangiando codesta pietanza. Ripensandoci, però, mi conviene rifocillarmi con qualcos’altro, di sera la frittura non va d’accordo con la digestione... e poi ho una certa fretta. Afferro due mele trovate per caso in mezzo a tutta questa massa di carne e li divoro fugacemente, incurandomi della buccia che si ritrova in mezzo ai denti. Piuttosto, mi sono appena ricordata delle parole di Targaryus citate durante la riunione di oggi: la vita di Re Rickard è stata repressa da quel veleno, dunque il successore al trono è suo figlio, quel bastardo di Lantis... ciò significa che la corona, piazzata su una nuova testa, sarà sfruttata in malo modo. Non saprei, ma qualcosa mi dice che Dohaeris si ritroverà in cattive mani sotto il dominio di costui. Potrebbe lavare l'onta a chiunque abbia voltato le spalle al reame, potrebbe organizzare una sommossa contro l’intera popolazione, compresi gli innocenti. La sua forza non è da sottovalutare, grazie ai racconti di Devon sulla sua esperienza da soldato reale, sono a conoscenza dello stadio evolutivo finale del potere di Lantis, molto simile al mio. Non avrei mai pensato di dirlo, ma devo impedire che il mio clan ne resti coinvolto. E’ l’occasione buona per convincerli ad allontanarsi il più presto possibile, non voglio averli sulla coscienza all’ultimo minuto. In caso rifiutassero li costringerò con la forza, costi quel che costi. Termino di masticare avidamente gli ultimi bocconi e getto i torsoli dove capita, dopodiché raggiungo l’uscita del monastero, ignorando gli schiamazzi provenienti dall’armeria. Nel mentre raggiungo il Glados con passo affrettato rimango per un istante abbagliata dalla tenua luce solare, è l’alba, Markus e il tizio dal nome incomprensibile dovrebbero trovarsi al Sinelux, con le loro armature ed il loro coraggio. Mi auguro che questa sia una giornata di vittoria per noi Ribelli, non tollero l’idea che una delle due fazioni avverse abbiano la meglio per l’ennesima volta. Senza dilungarmi oltre sfioro con la destra il sottile strato di plasma che non tarda a sprigionare una fonte luminosa dall’aspetto cristallino non appena dico in un sussurro
«Verba volant, scripta manent...» la parola d’ordine necessaria per giungere nel luogo che ho ben fisso in mente:
Vicus Corvi Lunae Blue. L'energia sfavillante si allarga e si ingrandisce secondo la mia altezza fisica, così che io possa superare il confine del portale senza alcun intoppo. Inspiro profondamente e chiudo gli occhi, lasciandomi teletrasportare presso la mia terra nativa...